Labirinto di Arianna - Fiumara D' Arte - Castel di Lucio (ME) Sicilia

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  • เผยแพร่เมื่อ 6 ก.ค. 2024
  • Il labirinto di Arianna è un’opera di landing art creata tra il 1988 e il 1989
    a pochi km da Castel di Lucio da Italo Lanfredini su commissione di Antonio Presti.
    Lanfredini, una volta arrivato in Sicilia, restò ammaliato dalla cultura del luogo e soprattutto dall’architettura siciliana. Un ruolo determinante è stato svolto dalle criptiche e labirintiche stradine dei sobborghi siciliani e dall’atmosfera ellenica che si respirava in tutta l’isola.
    Dopo un anno di progetti e rielaborazioni finalmente l’illuminazione!
    Quasi come successe ad Omero con Calliope, anche il Lanfredini fu ispirato da una musa, più precisamente da Arianna, la figlia di Minosse.
    L’artista, per realizzare l’opera, decise di utilizzare solamente calcestruzzo, e lo fece in maniera oltremodo particolare. Decise infatti di non modellare assolutamente in nessuno modo la serpentina di calcestruzzo, lasciando questo onere agli agenti atmosferici e ai visitatori.
    Questo aspetto la dice lunga sulle intenzioni dell’opera in sé, infatti nonostante si tratti di un’opera di arte moderna, possiamo notare l’assoluta compatibilità con l’ambiente. È come se fosse lì dall’inizio dei tempi.
    L’entrata di questo portale trans-dimensionale si presenta come un’ogiva stretta ed alta che porta ad un percorso a spirale.
    Un’altra particolarità che si può notare fin da subito è che nonostante si tratti di un labirinto, esiste un solo percorso, è questo il punto cruciale dell’opera! Lo scopo di questo labirinto non è quello di perdersi, ma quello di ritrovare sé stessi.
    Il nucleo di questo labirinto è caratterizzato da un imponente ulivo. Una simbologia forte e per nulla lasciata a caso: dopo il calcestruzzo di nuovo la natura, un messaggio forte, che ci ricorda il nostro posto nel mondo, ma che comunque suscita un senso di rispetto e pace.
    Quella del mito di Arianna è una metafora della vita, spesso ci si lascia trasportare dalle cose, senza però realmente tenere in mano il filo che ci possa riportare sulla retta via.
    Nel labirinto non ci si perde
    Nel labirinto ci si trova
    Nel labirinto non si incontra il Minotauro
    Nel labirinto si incontra se stessi
    H. Kern

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