Come diceva lui: quando c'e identita' tra pubblico e teatro non c'e' comunicazione.Quando c'e' quel poco di attrito, si. E' li che si scopre il nuovo, quello che non c'e' appunto, che e' l'anima del Teatro. Un punto di riflessione sull'industria dell'intrattenimento di adesso che punta tutto sul primo aspetto. Barbarie.
Magari mi sbaglio, ma credo che nel video Ronconi si riferisca al lavoro attoriale del sentimento che non c'è veramente da parte dell'attore (inteso come persona-attore), per cui è impossibile identificarsi. Per l'atro discorso invece: portare contenuti che vadano oltre la zona di comfort dello spettatore per poterlo stimolare può essere una bella operazione così come una pessima.
Quanta gente hai preso per il culo Luca mio co sti giochetti semantici, quanti beoti si sono liquefatti sotto i tuoi distingui fra 'espressione' e 'oggettivazione'....
Come diceva lui: quando c'e identita' tra pubblico e teatro non c'e' comunicazione.Quando c'e' quel poco di attrito, si. E' li che si scopre il nuovo, quello che non c'e' appunto, che e' l'anima del Teatro. Un punto di riflessione sull'industria dell'intrattenimento di adesso che punta tutto sul primo aspetto. Barbarie.
Magari mi sbaglio, ma credo che nel video Ronconi si riferisca al lavoro attoriale del sentimento che non c'è veramente da parte dell'attore (inteso come persona-attore), per cui è impossibile identificarsi.
Per l'atro discorso invece: portare contenuti che vadano oltre la zona di comfort dello spettatore per poterlo stimolare può essere una bella operazione così come una pessima.
Quanta gente hai preso per il culo Luca mio co sti giochetti semantici, quanti beoti si sono liquefatti sotto i tuoi distingui fra 'espressione' e 'oggettivazione'....