Complimenti alla regia , al proprietario e alla vasca! Video montato molto bene, spiegato altrettanto , ora non ci rimane sapere come comportarsi con questa guida del metodo sangokai..diffondete le vostre conoscenze😄
No. Perdonatemi ma Luca sta facendo un po' di confusione e non è la prima volta che afferma l'esistenza di un fantomatico rapporto Redfield 100:1 tra Nitrati e Fosfati. Cito da un sito per meglio chiarire: "Il rapporto C:N:P ottimale trovato da Redfield è di circa 106:16:1 (carbonio atomico, azoto atomico e fosforo atomico) in termini molari (MOLARI!), ovvero di circa 41,1:7,23:1 se espresso in peso (ad esempio in mg o in mg/l). Equivalente anche a mantenere un rapporto in peso tra Carbonio, Nitrato (NO3-) e Fosfato (PO43-) di circa 13,67 : 10,645 : 1" Ne consegue che un rapporto bilanciato tra Nitrati e Fosfati (mg/l) in vasca deve risultare 10:1 o leggermente superiore (fino a 15:1) ai fini di contrastare lo sviluppo dei cianobatteri. Questo è il Rapporto Redfield. Punto. Il Metodo Sangokai è altro, tiene in considerazione altri target, dietro c'era anche molto marketing, può funzionare, ma NON E' IL RAPPORTO REDFIELD.
Grazie per la delucidazione di una parte che del video che è stata poco approfondita. E si ovviamente dietro al metodo Sangokai, come hai detto tu c'è molto marketing. 🔥🔥🔥
Quindi secondo te con 1 di no3 e 0.1 di po4 la vasca gira bene. . . Il rapporto Redfield a noi serve solo per capire che c'è una connessione, appunto un rapporto, e che in base a come ci si scosta da esso o da un riferimento di esso cambia lo stato della vasca. Quelli sono valori rilevati da campioni di fitoplancton nei vari oceani, e fatta una media, puoi mai paragonarla a 4 litri d'acqua che girano in 5 vetri??!! Fidati che quando ho un rapporto no3/po4 vicino all' 1/100 la vasca gira a cannone, e la teoria e le chiacchiere stanno a zero, in più non si tiene conto del carbonio, e che vi e anche il carbonio organico che non puoi tenere costante poiché nn lo rilievi con i colorimetrici ma solo in fiamma, e nn penso che un acquariofilo medio si spari un icp "specifico" ogni 5 giorni per capire dove si trovi con questo parametro... Nn dico che la teoria non serva, anzi, serve per comprendere al meglio ciò che facciamo, per darci la consapevolezza di quello che andiamo a testare e del perché, ma pensare di fare copia-incolla con quello che c'è in mare e pura follia, invece trarre vantaggio da uno studio, riadattandolo al nostro di sistema, è intelligente.
@@salvatorebeltempo4302 Perdonami ma cosa dovrei risponderti? Ho solo precisato cosa è il Rapporto Redfield e per cosa diverge dai rapporti suggeriti dal Sangokai, evidenziando che nell'intervista vi era stata una sovrapposizione errata. Ho detto forse che tenere un rapporto fosfati/nitrati 1:10 in un marino fa girare bene la vasca? No. Ho solo detto che quel rapporto va a mettere in relazione il vantaggio proliferativo tra cianobatteri e alghe verdi in relazione al rapporto fosfati/nitrati. Che poi l'estrpolazione di certi dati, trascurando l'elemento Carbonio, possa o meno essere utile per la gestione di certe dinamiche, è altro fatto di cui si potrebbe dibattere. Non capisco pertanto il senso della tua risposta.
@@dartvader8936 allora, innanzitutto se pensi che abbia voluto smentire o sminuire il tuo commento stai sbagliando, la mia risposta è solo per giustificare per l'ennesima volta, le nostre affermazioni "semplificate" Riguardanti argomenti purtroppo complessi. Se uno dovrebbe fare un post o un video su un canale chiuso dove chi ti ascolta e sempre uno competente e preparato, sicuro non faremmo determinate affermazioni, ma come già saprai benissimo, quando ci si espone in Internet, determinate affermazioni sono a disposizione di chiunque, e sai che il trend di ascolto vede l'asticella spostata a favore di utenti acquariofili neofiti, perché e il neofita medio che almeno nella prima fase, crede di poter evitare di impegnare tempo e risorse nello studiare e invece pensa che in un video o in un commento di un tizio più o meno noto possessore di un acquario più o meno bello possa trovare "subito" Una soluzione al suo problema. E normale che se devo fare un commento su Internet, devo tener conto di questo, non posso fare ore di divulgazione scientifica per spiegare che le 2 cose nn sono esattamente compatibili, ma riassumo cercando di far capire che esiste uno studio o un principio, e che si può tradurre in questo o in quest'altro, poi e giusto che, ad un utente come puoi essere tu, che si vede che sai di cosa si sta parlando e che sei preparato, certe cose ti suonano stonate, ma e un compromesso che "dobbiamo" Utilizzare. Il mio non voleva essere assolutamente un commento polemico anzi, essendo un argomento di mio interesse i miei interventi sono atti a creare dibattiti "sani".
@@salvatorebeltempo4302 Salvatore, io ho voluto solo evidenziare che i rapporti "richiesti" tra i dati Redfield e il metodo Sangokai non possono e non devono essere confusi, poiché molto banalmente sono rapporti distinti e non sovrapponibili in virtù del fatto che prendono in esame dati e si pongono obiettivi diversi. Già nel momento in cui si entra in tematiche come relazioni PO4/NO3, si é fuori da qualsivoglia tematica da neofita. La chimica dell'acqua fa da cut off da chi vuole diventare acquariofilo e chi vuole provare ad arredare casa. E' quel passo la cui assenza fa dismettere l'80% delle vasche entro i primi 5 anni dall'avvio. Le aziende lo sanno e spremono i clienti fino a quando la ruota gira. A supporto del dato statistico vi è la profonda ignoranza di argomenti inerenti la fisica, la chimica e la biologia, basi ottenibili con una qualsivoglia dignitosa formazione scolastica. Il punto é che gli "acquariofili" medi non hanno un livello di istruzione scolastica sufficiente. Questo si ripercuote nel tempo su tutta la questione manutenzione. Fanno e leggono ma senza capire cosa stanno facendo e cosa stanno leggendo. Dopo 20 anni di dibattiti su forum internazionali, ancora al 90% degli acquariofili marini non sono chiare le dinamiche che differenziano BB (Berlinese classico), SSB e DSB. Questa è la situazione.
Ciao ragazzi,fate più video 😊!!
Ci proviamo!😊 Settimana prossima esce un nuovo video!
❤ 💪
Grazie ragazzi 💪🔥❤
Complimenti alla regia , al proprietario e alla vasca!
Video montato molto bene, spiegato altrettanto , ora non ci rimane sapere come comportarsi con questa guida del metodo sangokai..diffondete le vostre conoscenze😄
Grazie mille Ivano, ci siamo fatti attendere un bel po'🤣.
❤
Vi siete fatti desiderare 😂😂😂
Ci abbiamo messo un po' di tempo, lo ammettiamo! 🤣🤣🤣
sarebbe interessante sapere anche il valore del KH.....
Il valore del Kh è mediamente alto nella vasca di Luca. Lui dice che è tra il 7,5 e 9 con una triade bilanciata verso l'alto.
No. Perdonatemi ma Luca sta facendo un po' di confusione e non è la prima volta che afferma l'esistenza di un fantomatico rapporto Redfield 100:1 tra Nitrati e Fosfati.
Cito da un sito per meglio chiarire:
"Il rapporto C:N:P ottimale trovato da Redfield è di circa 106:16:1 (carbonio atomico, azoto atomico e fosforo atomico) in termini molari (MOLARI!), ovvero di circa 41,1:7,23:1 se espresso in peso (ad esempio in mg o in mg/l). Equivalente anche a mantenere un rapporto in peso tra Carbonio, Nitrato (NO3-) e Fosfato (PO43-) di circa 13,67 : 10,645 : 1"
Ne consegue che un rapporto bilanciato tra Nitrati e Fosfati (mg/l) in vasca deve risultare 10:1 o leggermente superiore (fino a 15:1) ai fini di contrastare lo sviluppo dei cianobatteri.
Questo è il Rapporto Redfield. Punto.
Il Metodo Sangokai è altro, tiene in considerazione altri target, dietro c'era anche molto marketing, può funzionare, ma NON E' IL RAPPORTO REDFIELD.
Grazie per la delucidazione di una parte che del video che è stata poco approfondita. E si ovviamente dietro al metodo Sangokai, come hai detto tu c'è molto marketing. 🔥🔥🔥
Quindi secondo te con 1 di no3 e 0.1 di po4 la vasca gira bene. . . Il rapporto Redfield a noi serve solo per capire che c'è una connessione, appunto un rapporto, e che in base a come ci si scosta da esso o da un riferimento di esso cambia lo stato della vasca. Quelli sono valori rilevati da campioni di fitoplancton nei vari oceani, e fatta una media, puoi mai paragonarla a 4 litri d'acqua che girano in 5 vetri??!! Fidati che quando ho un rapporto no3/po4 vicino all' 1/100 la vasca gira a cannone, e la teoria e le chiacchiere stanno a zero, in più non si tiene conto del carbonio, e che vi e anche il carbonio organico che non puoi tenere costante poiché nn lo rilievi con i colorimetrici ma solo in fiamma, e nn penso che un acquariofilo medio si spari un icp "specifico" ogni 5 giorni per capire dove si trovi con questo parametro... Nn dico che la teoria non serva, anzi, serve per comprendere al meglio ciò che facciamo, per darci la consapevolezza di quello che andiamo a testare e del perché, ma pensare di fare copia-incolla con quello che c'è in mare e pura follia, invece trarre vantaggio da uno studio, riadattandolo al nostro di sistema, è intelligente.
@@salvatorebeltempo4302 Perdonami ma cosa dovrei risponderti?
Ho solo precisato cosa è il Rapporto Redfield e per cosa diverge dai rapporti suggeriti dal Sangokai, evidenziando che nell'intervista vi era stata una sovrapposizione errata.
Ho detto forse che tenere un rapporto fosfati/nitrati 1:10 in un marino fa girare bene la vasca? No.
Ho solo detto che quel rapporto va a mettere in relazione il vantaggio proliferativo tra cianobatteri e alghe verdi in relazione al rapporto fosfati/nitrati.
Che poi l'estrpolazione di certi dati, trascurando l'elemento Carbonio, possa o meno essere utile per la gestione di certe dinamiche, è altro fatto di cui si potrebbe dibattere.
Non capisco pertanto il senso della tua risposta.
@@dartvader8936 allora, innanzitutto se pensi che abbia voluto smentire o sminuire il tuo commento stai sbagliando, la mia risposta è solo per giustificare per l'ennesima volta, le nostre affermazioni "semplificate" Riguardanti argomenti purtroppo complessi. Se uno dovrebbe fare un post o un video su un canale chiuso dove chi ti ascolta e sempre uno competente e preparato, sicuro non faremmo determinate affermazioni, ma come già saprai benissimo, quando ci si espone in Internet, determinate affermazioni sono a disposizione di chiunque, e sai che il trend di ascolto vede l'asticella spostata a favore di utenti acquariofili neofiti, perché e il neofita medio che almeno nella prima fase, crede di poter evitare di impegnare tempo e risorse nello studiare e invece pensa che in un video o in un commento di un tizio più o meno noto possessore di un acquario più o meno bello possa trovare "subito" Una soluzione al suo problema. E normale che se devo fare un commento su Internet, devo tener conto di questo, non posso fare ore di divulgazione scientifica per spiegare che le 2 cose nn sono esattamente compatibili, ma riassumo cercando di far capire che esiste uno studio o un principio, e che si può tradurre in questo o in quest'altro, poi e giusto che, ad un utente come puoi essere tu, che si vede che sai di cosa si sta parlando e che sei preparato, certe cose ti suonano stonate, ma e un compromesso che "dobbiamo" Utilizzare. Il mio non voleva essere assolutamente un commento polemico anzi, essendo un argomento di mio interesse i miei interventi sono atti a creare dibattiti "sani".
@@salvatorebeltempo4302 Salvatore, io ho voluto solo evidenziare che i rapporti "richiesti" tra i dati Redfield e il metodo Sangokai non possono e non devono essere confusi, poiché molto banalmente sono rapporti distinti e non sovrapponibili in virtù del fatto che prendono in esame dati e si pongono obiettivi diversi.
Già nel momento in cui si entra in tematiche come relazioni PO4/NO3, si é fuori da qualsivoglia tematica da neofita. La chimica dell'acqua fa da cut off da chi vuole diventare acquariofilo e chi vuole provare ad arredare casa. E' quel passo la cui assenza fa dismettere l'80% delle vasche entro i primi 5 anni dall'avvio. Le aziende lo sanno e spremono i clienti fino a quando la ruota gira.
A supporto del dato statistico vi è la profonda ignoranza di argomenti inerenti la fisica, la chimica e la biologia, basi ottenibili con una qualsivoglia dignitosa formazione scolastica.
Il punto é che gli "acquariofili" medi non hanno un livello di istruzione scolastica sufficiente. Questo si ripercuote nel tempo su tutta la questione manutenzione. Fanno e leggono ma senza capire cosa stanno facendo e cosa stanno leggendo.
Dopo 20 anni di dibattiti su forum internazionali, ancora al 90% degli acquariofili marini non sono chiare le dinamiche che differenziano BB (Berlinese classico), SSB e DSB.
Questa è la situazione.