Buonasera caro Leo. Io sono forfettario dal 2016 è posso dirti con certezza che è l'unica alternativa per poter sopravvivere da artigiano. Cosa molto importante che può essere di aiuto nel pagare un po' di meno , è la riduzione in percentuale sui contributi fissi. Tirando le somme ce stato un periodo che avevo raggiunto 65 mila euro di fatturato alla fine la batosta più grande erano i contributi ivs. Poi sono stato costretto ad abbassare per forza il fatturato per poter respirare. Una cosa che non mi va giù è pagare l'acconto senza sapere se in realtà fatturerò l'anno successivo ugualmente.
Altra cosa opinabile è il calcolo delle Marche da bollo per quanto tu possa anticiparle o rimmeterle a rimborso al cliente quando dichiari il.compenso incassato di una fattura da 100euro non viene calcolato soltanto il ricavo al fine imponibile ma anche il costo cioè la 2 euro della marca da bollo. Quindi paghi le tasse per 102 e non su 100
ciao leonardo e grazie dei video.... solo una domanda ... per quanto riguarda il calcolo delle imposte nel regime forfettario non si doveva moltiplicare l'imponibile fiscale per 15% ... ovvero 45360X15% = 6800 euro ?... quale moltiplicatore hai usato per ottenere 2268 ? ..... inoltre un conteggio fatto ipotizzando zero spese non è molto realistico .... una livello di spese plausibili potrebbe essere almeno un 10-15 k ad attività ( affitto ufficio, bollette, pulizia locali ) ... se togliamo un livello di spese di questo tipo dai 3 esempi alla fine l'utile netto per lavoratore non si discosta cos' tanto ...
Complimenti per il video, faccio una domanda: ero dipendente come commesso abbigliamento, ora in disoccupazione, se decidessi di chiedere l’anticipo della naspi per aprire un negozio abbigliamento, potrei farlo con forfettario? Grazie
Nel confronto col RO secondo me é errato mettere 100% di redditività. Capisco che sia un esempio “scolastico” però é alquanto irrealistico. Uno dei pochi vantaggi del regime ordinario é il poter dedurre i costi, pensare che un’attività, per quanto intellettuale essa sia, non abbia nemmeno 1€ di costi é alquanto impensabile (cioé nemmeno 1 computer acquisterebbe il professionista). Ciò non toglie che il regime ordinario rispetto al forfettario sia, nella maggior parte dei casi, molto sconveniente
Hai ragione, ma a quel punto per considerare un conto "pari" si dovrebbe fissare un valore di costi annui, e poi sottrarre quel numero per regime forfettario all'utile netto, per regime ordinario all'imponibile. Il margine di differenza % tra i due regimi dovrebbe ridursi in fretta all'aumentare dei costi
Ma i contributi si calcolano sul fatturato o sull'imponibile, dopo aver applicato il coefficiente di redditività? Poi nel 2025 posso dedurre i contributi pagati nel 2025 o solo quelli pagati nel 2024?
Da quello che so, anche per i contributi devi applicare il coefficiente di redditività. Per la seconda domanda, sono in dubbio. Se dovessi sparare direi che nel 25 deduci quelli del 24, quindi il primo anno non deduci.
Da quel che so nel regime forfettario i contributi inps si calcolano sull'imponibile, quindi in realtà nell'esempio fatto dovrei calcolare il 78% del fatturato e su quello pago i contributi inps. Poi sottraggo dall'imponibile quello che ho pagato all'inps e su quello pago la tassazione del regime forfettario, cioè il 5% o il 15%. Correggetemi se sbaglio...
Grande che hai cambiato sfondo e ti ho visto anche molto più sciolto degli scorsi video! Continua così Leo!!!
Grazie mille!
Bravo, ottimo video!
Buonasera caro Leo.
Io sono forfettario dal 2016 è posso dirti con certezza che è l'unica alternativa per poter sopravvivere da artigiano.
Cosa molto importante che può essere di aiuto nel pagare un po' di meno , è la riduzione in percentuale sui contributi fissi.
Tirando le somme ce stato un periodo che avevo raggiunto 65 mila euro di fatturato alla fine la batosta più grande erano i contributi ivs.
Poi sono stato costretto ad abbassare per forza il fatturato per poter respirare.
Una cosa che non mi va giù è pagare l'acconto senza sapere se in realtà fatturerò l'anno successivo ugualmente.
L’acconto è molto strano come sistema..
Altra cosa opinabile è il calcolo delle Marche da bollo per quanto tu possa anticiparle o rimmeterle a rimborso al cliente quando dichiari il.compenso incassato di una fattura da 100euro non viene calcolato soltanto il ricavo al fine imponibile ma anche il costo cioè la 2 euro della marca da bollo. Quindi paghi le tasse per 102 e non su 100
ciao leonardo e grazie dei video.... solo una domanda ... per quanto riguarda il calcolo delle imposte nel regime forfettario non si doveva moltiplicare l'imponibile fiscale per 15% ... ovvero 45360X15% = 6800 euro ?... quale moltiplicatore hai usato per ottenere 2268 ? ..... inoltre un conteggio fatto ipotizzando zero spese non è molto realistico .... una livello di spese plausibili potrebbe essere almeno un 10-15 k ad attività ( affitto ufficio, bollette, pulizia locali ) ... se togliamo un livello di spese di questo tipo dai 3 esempi alla fine l'utile netto per lavoratore non si discosta cos' tanto ...
Complimenti per il video, faccio una domanda: ero dipendente come commesso abbigliamento, ora in disoccupazione, se decidessi di chiedere l’anticipo della naspi per aprire un negozio abbigliamento, potrei farlo con forfettario? Grazie
Nel confronto col RO secondo me é errato mettere 100% di redditività. Capisco che sia un esempio “scolastico” però é alquanto irrealistico. Uno dei pochi vantaggi del regime ordinario é il poter dedurre i costi, pensare che un’attività, per quanto intellettuale essa sia, non abbia nemmeno 1€ di costi é alquanto impensabile (cioé nemmeno 1 computer acquisterebbe il professionista). Ciò non toglie che il regime ordinario rispetto al forfettario sia, nella maggior parte dei casi, molto sconveniente
Hai ragione, ma a quel punto per considerare un conto "pari" si dovrebbe fissare un valore di costi annui, e poi sottrarre quel numero per regime forfettario all'utile netto, per regime ordinario all'imponibile. Il margine di differenza % tra i due regimi dovrebbe ridursi in fretta all'aumentare dei costi
85.000€ era previsto già per il 2024
Lo ha detto 😅
La partita iva é una condanna a morte per quasi tutti, poi ancuni ce la fanno, ma chi può é molto meglio che se ne vada dall'italia
preferivo lo stile più barebones e diretto di prima :(
Ma i contributi si calcolano sul fatturato o sull'imponibile, dopo aver applicato il coefficiente di redditività? Poi nel 2025 posso dedurre i contributi pagati nel 2025 o solo quelli pagati nel 2024?
Da quello che so, anche per i contributi devi applicare il coefficiente di redditività. Per la seconda domanda, sono in dubbio. Se dovessi sparare direi che nel 25 deduci quelli del 24, quindi il primo anno non deduci.
Vale il principio di cassa: ciò che paghi dal 1 gennaio al 31 dicembre di un anno come contributi è deducibile per quell’anno
Da quel che so nel regime forfettario i contributi inps si calcolano sull'imponibile, quindi in realtà nell'esempio fatto dovrei calcolare il 78% del fatturato e su quello pago i contributi inps. Poi sottraggo dall'imponibile quello che ho pagato all'inps e su quello pago la tassazione del regime forfettario, cioè il 5% o il 15%. Correggetemi se sbaglio...
@@CaoticAndrewesattamente
Hai considerato il 5% o il 15 di tassazione sul forfettario? Mi sembra il 5.. dovrebbe essere il 15
Nuova partita Iva -> I primi 5 anni l’imposta sostitutiva è al 5%