Adattarsi o rimanere indietro: la sfida dei fotografi moderni
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ต.ค. 2024
- Il mondo della comunicazione visiva sta cambiando ed è sempre più evidente la crescita del settore video. Sempre più brand richiedono servizi fotografici annessi a video brevi o comunicazione "da utente", lo confermano anche le nuove mirrorless che stanno puntando sempre di più alle performance video. Hai notato anche tu questo cambiamento? Pensi che in futuro ci sarà sempre meno lavoro da fotografo? Fammi sapere la tua!
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Caro Marco, innanzi tutto ho visto i tuoi lavori e sei bravissimo. Detto questo sono un ex fotografo professionista, e il mio periodo migliore fu a cavallo della transizione tra analogico e digitale. Fu anche lì non facilissimo, tante paure e insicurezze, ma poi tutto è andato liscio. Cambiò solo la platea dei fotografi professionisti, con il digitale il numero crebbe in modo notevole. La mia ultima fotocamera "seria" è stata la Nikon D2X, che ancora ho in borsa. Sinceramente il discorso video non mi interessa, ma lo dico ormai da fotografo della domenica, non devo più portare a casa la pagnotta con il mio mestiere. Ora fotografo sempre con iPhone, non mi schifare per questo, ma ti assicuro che mi diverte molto, per me è un nuovo percorso, anche se sono anni che mi diletto con lo smartphone di Cupertino.
Sei ormai un mio riferimento, anche se sono un vecchietto di 61 anni. Le tue recensioni sono davvero divertenti e formative. Grazie
Macché vecchietto! (Parlo per interesse personale a onor del vero, avendo la tua stessa età! 😄). Il mio percorso professionale è stato molto simile al tuo, da una decina d’anni il mestiere della fotografia è diventato un secondo lavoro, e devo aggiungere per fortuna. Riguardo all’iphone, come ho scritto in un commento precedente, anche io lo sto impiegando per fare video, e devo ammettere che vengono fuori prodotti di qualità, assolutamente adatti all’impiego sui social. Ovviamente se devi girare un film il discorso cambia, anche se penso che prima o poi si arriverà all’uso degli smartphone anche in ambito professionale. Staremo a vedere…
Vecchiotto?
Allora io che ho 59 anni?
No, sono (siamo) diversamente giovani. 😉
@@palmerino1965 ok hai ragione 😀
Ciao Marco, io faccio altro di mestiere ma sono un appassionato di fotografia e ti seguo perché trovo i tuoi contenuti piuttosto interessanti. Ad oggi mi diletto solo con la fotografia e non ho mai fatto video, anche se sarei curioso di imparare ma ahimè ho poco tempo da dedicarci [tra l'altro, aspetto da non sottovalutare, la produzione video credo richieda molto più tempo rispetto alla produzione fotografica]. Sono d'accordo con la tua analisi e sulla trasversalità delle competenze. Sicuramente nei prossimi anni si avrà una maggiore richiesta video rispetto alle foto perché, come hai detto, la condivisione dei contenuti sta cambiando e sta spingendo in quella direzione. Tuttavia, credo che in prospettiva futura per i professionisti del settore ci sarà un duro scontro con l'IA che renderà la produzione dei contenuti sempre più semplice e "alla portata di tutti", togliendo ulteriore spazio ai professionisti che dovranno adattarsi alle richieste e diversificare e rinnovare la propria offerta sul mercato, garantendo anche quel tocco in più nei dettagli e nel personale stile artistico.
Sicuramente, anche se a quanto vedo l’interesse per l’AI, almeno nel mondo della comunicazione visiva, è già calato parecchio. Ci vorranno ancora tanti anni prima che sia un qualcosa di ben integrato. Staremo a vedere!
Condivido assolutamente il tuo punto di vista e sono contento di fotografare solo per hobby e non per professione.
oramai anche il cliente più piccoli chiede video e stop motion, perché si guarda in giro e vuole fare cose che lo accostino ai brand più grandi. Avere anche quel tipo di competenze è fondamentale così come imparare come interagire con l'AI sarà un modo per cercare di fare la differenza.
ciao marco e sempre complimenti per il tuo lavoro e per tutte le informazioni sia tecniche sulle attrezzature che usi che sui metodi di acquisizione che usi per i tuoi lavori , detto questo e collegandomi all'argomento del video devo dire dal mio punto di vista come fotografo amatore che ormai la strada verso l'utilizzo dei video in tutti i campi è ormai spianata con l'introduzione degli smartphone ormai da anni il video è sempre piu' presente vedi social media , ma ormai anche le case produttrici di fotocamere danno sempre piu' importanza al video ,prendi ad esempio panasonic s9 senza mirino e la sony zv-e10 mark 2 lo stesso senza mirino questo ci fa' capire dove si indirizzera' il mercato sopratutto di fascia media per non parlare delle action cam gopro 12 ecc. anche stabilizzate su tre assi , per me la foto rimarra' sempre il meglio da nostalgico un saluto .
Caro Marco, innanzitutto grazie per i tuoi contenuti sempre di altissima qualità. Da “vecchio” fotografo (ho iniziato professionalmente negli anni 80 con la fotografia di reportage) inconsapevolmente ho seguito il tuo consiglio. Da qualche tempo sto cercando di addentrarmi nel mondo video, per me complicatissimo (considera che non sono, come avrai intuito, un nativo digitale 😄). Per adesso mi sono attrezzato con iPhone, gimbal e cage, e per le esigenze della mia clientela va più che bene. Però confesso che mi sono appassionato, e anche se probabilmente non avrò il tempo e la voglia di approfondire l’uso di programmi di editing professionali (sto usando Final Cut Pro) forse farò il grande salto e inizierò a usare una full frame per le riprese…. Grazie per le tue riflessioni, molto acute e interessanti
Grande! 😎
@@MarcoCivale ❤️
Salve! Personalmente penso che sono sempre esistiti due mondi distinti ed in alcune circostanze compenetrabili: quello della fotografia e quello della cinematografia. Oggi la tecnologia tende a concentrare in un unico strumento molte funzionalità che un tempo erano appannaggio di dispositivi distinti. Basti pensare a tutte le funzionalità offerte da uno smartphone. Questo ha catalizzato un processo di unificazione dei contenuti verso una sorta di entità amorfa che li contiene tutti e che, in un certo senso, non ne contiene nessuno, poiché al suo interno è possibile trovare audio, video, immagini, testo, indirizzi esterni, pubblicità etc.. Da un punto di vista razionale dobbiamo però distinguere due ambiti della fotografia, così come del video (che mi ostino a chiamare cinematografia). Il primo è quello relativo a chi utilizza lo strumento fotografico o cinematografico per campagne di pubblicità volte a generare un profitto per i clienti e in ultima analisi a consentirgli di vivere (e mi sembra che questo sia il contesto al quale lei fa riferimento in questo post su TH-cam). L’altro è quello in cui viene perseguita una forma espressiva e di comunicazione che come obiettivo ha essenzialmente quello di produrre dei contenuti artistici. Ecco, secondo la mia personale esperienza (fotografo da quando avevo 17 anni ed adesso ne ho 73) il contesto artistico vedrà sempre la fotografia e la cinematografia distinte anche se per diversi aspetti funzionali l’uno all’altra. Non vi è regista che non richieda nel suo staff un direttore della “fotografia”, così come buona parte delle riprese si basano sul lavoro di bozzettisti capaci di tracciare le linee guida delle diverse azioni e scenografie, all’interno delle storyboard. Colgo tuttavia l’importanza del suo appello volto ad una diversificazione delle attività appannaggio dei fotografi professionisti che dal loro lavoro traggono il reddito necessario e sono convinto che in questo ambito il suo messaggio debba essere recepito. Grazie
meraviglioso intervento
@@MarioRicciEscgrazie!
Ciao Marco, mi ha portato qua il famigerato algoritmo, dal 2018 allo scorso anno - dopo anni di attività in parallelo - c'ho provato con la fotografia, provandola a far diventare la mia professione univoca. E' stata dura ma.... alla fine non è andata ed ho dovuto ripiegare su altro. Pur occupandomi di settori diversi dai tuoi (reportage in generale per eventi, commerciale, matrimoni) quello che ho trovato estremamente debilitante è: 1) la competizione in perdita con la tecnologia, 2) una sempre in diminuzione capacità di contrattazione con i clienti. Nel primo caso stare al passo degli aggiornamenti tecnologici è davvero impossibile e con l'avvento di IA sempre più aggiornate ci sarà un bel setaccio di tanti 'wannabe' professionisti, 2) per la questione clienti è davvero difficile - in italia - lavorare a prezzo di regime e non costantemente al ribasso. Inoltre, non sono due linguaggi uguali, il video e le foto, e nei video le ia saranno ancora più pervasive rendendo sempre meno rilevante l'approccio umano. Io vedo una bella cesura in arrivo e un futuro riservato a chi ha davvero competenze 'uniche', tutti gli altri si riconvertiranno. Infine, se ti piace fare le foto e non i video ha senso investire in una cosa che non piace? Per me si va verso una situazione in cui si avrà sempre meno coltello dalla parte del manico! E' la mia opinione ovviamente. In bocca al lupo a te e al tuo lavoro ;)
Ciao Michela. Condivido ciò che dici, credo che in futuro ci sarà sicuramente una “ribellione” a tutto questo come già oggi avviene con gli artisti e l’AI. Progrediamo tecnologicamente ma allo stesso tempo stiamo svalutando il senso di tutto ciò che prima era arte.
@@MarcoCivale speriamo! un saluto
Ciao Marco: lo sostengo da almeno due anni, ed è per questo che ho "Implementato" il mio lavoro anche con i video. Non sono, invece, d'accordo sul fatto che l'AI non possa rimpiazzare la fotografia o i video, perché sta andando tutto verso quella direzione, fotocamere comprese (v. nuova Canon R1 e R5II). L'AI dilagherà nella comunicazione commerciale, un po' meno per le cerimonie in cui le persone vogliono vedere se stesse. Già quest'anno, un brand mio cliente mi ha chiesto di fare la campagna adv con l'AI, fotografando la modella in studio con sfondo neutro da sostituire in base al mood scelto; e sto parlando di un brand nazionale, figuriamoci le grandi aziende di moda.
Ti posso dire che qui su Londra la corsa all’AI in comunicazione è durata 3 mesi ed è stata subito abbandonata 😂 per questo almeno l’ho detto. In Italia arriva tutto un po’ più tardi, di solito
@@MarcoCivale, speriamo!
Grazie.
Ciao Marco, grazie per il servizio interessante, ma qui in Italia è giaa da un po di tempo che si utilizzano tutte e due i sistemi, uno implica l'altro
Preferisco sempre più la fotografia, la street e la fotografia artistica quelle alle quali mi dedico sempre più.
Se il mondo andrà così, io lo auguro ardentemente 😅, ci troveremo a restare in pochi ad apprezzare quella che è la fotografia di qualità, una nicchia per buon gustai😉📷
Ovviamente non mi riferivo a fotografia a scopo personale o di ricerca, stavo semplicemente facendo un’osservazione sul mondo della fotografia che sta cambiando
Grazie mille per la dritta si sarebbe detto un tempo..avere
La fortuna di ascoltareil tuo umore londinese..non è cosa da poco...credo cge tu abbia ragione suntutto il fronte...è qualche anno che c'è questa necessità del video..il video ha quel tanto di vuoierisismo che avvicina. Mi dispiace solo essere vecchio...ma mi butto lo stesso.bravooo
Senza generalizzare troppo io penso che la stragrande maggioranza delle innovazioni che ci sono state sono nate dall'esigenza di ottenere immagini in situazioni sempre più difficili e quindi dal punto di vista del risultato sono un bene. L'AI invece io lo vedo come un software molto sofisticato che ti da risposte più dettagliate rispetto alla classica ricerca sul motore e quindi è un modo per risparmiare tempo e se vuoi anche a capire se l'esperto che andrai a consultare sa il mestiere . Non credo che riuscirà in breve tempo a mettere in panchina i professionisti , perchè è a loro che viene chiesto un certo risultato che deve soddisfare il cliente. E' l'immaginazione e la fantasia che fa la differenza. Nei video o film o pubblicità, troverai sempre uno schema che chiamano "IL VIAGGIO DELL'EROE" e che difficilmente cambierà ... chi rispetta questo schema probabilmente riuscirà a fare un buon lavoro ...
Ci sta, il problema è che sempre più persone e aziende danno per scontato la creazione di contenuti di qualità. Rispetto a prima, quando il mestiere era una nicchia per pochi, il mercato era più competitivo che oggi.
@@MarcoCivale chiediamoci allora cos'è la qualità , se la qualità è avere video o foto che sono perfette oppure se l'idea che si sviluppa è vincente ... tu , al posto del CEO dell'azienda, cosa sceglieresti?
@fabiol3839 il ceo di un’azienda sceglie la qualità, il ceo di un’azienda che fa 10 lavori in uno sceglie cose che non è in grado di scegliere 😂 il problema è che oggi abbiamo persone incompetenti a ricoprire ruoli importanti
@@MarcoCivale si sono d'accordo, ci sono troppi incompetenti che prendono decisioni
Vero, mi tocca imparare a fare video ed i suoi montaggi.
Comunque penso nei prossimi anni, sarà il video e la fotografia "tridimensionale" ad essere la normalità. 🤔
Ho ripreso la professione nel 2022 dopo aver chiuso il mio studio fotografico classico nel 2010 (classe 1965), proprio per seguire lo sviluppo di una start up che ha come sua missione, digitalizzare l'offerta turistica e non, con camere "immersive" ovvero a 360° gradi.
Già in questi ultimi mesi, stiamo vagliando di aggiungere video e fotografie tridimensionali per migliorare ed avere maggiore versatilità nel lavoro.
Tra alcuni anni, guerra mondiale permettendo, sarà normale navigare ed usare i servizi digitali tramite moderni occhiali dotati di computer potenti.
Lo smartphone segnerà il passo, probabilmente.
Già adesso si stampano poco o nulla, le proprie fotografie; immaginate la possibilità di avere la rappresentazione della realtà in modalità così realistica, grazie a fotocamere dotate di due identiche ottiche anteriori che simulano la distanza delle nostre pupille.
In Cina già sono sul mercato camere tridimensionali che molti giovani usano per brevi video davvero realistici.
Chi vivrà, vedrà.
Come "fotoamatore", ancora mi diverto a fotografare in maniera classica ed uso tecnologie relativamente moderne (Panasonic G9) e non (reflex Olympus E-5) con sommo divertimento.
Buone foto e video. 😉
mi dovete spiegare cosa se ne fa uno che produce contenuti per i social di una foto/videocamera che produce video in 6k/8k.. davvero!! i clienti per i contenuti social vi danno talmente tanto budget da poter gestire questi file in post??
ma vi rendete conto che poi uscite su dispositivi che al massimo arrivano al fullHd per di più in verticale? e quando anche abbiano schermi 4k vi rendere conto che siete su dispositivi mobili lunghi e larghi una manciata di centimetri??
nemmeno spielberg gira in 8k... il cinema si gira ancora in 2,5k addirittura..
inoltre sarei davvero curioso di sapere quanti utilizzatori di questi di super formati sanno veramente di cosa parlano quando sparano questi numeroni.
per me è tutto marketing basato al 90% sull'ignoranza diffusa di determinati argomenti.. come i 'megapixel' dei primi cellulari che facevano foto!! la gente voleva più megapixel senza sapere minimamente di cosa parlasse.
tutta speculazione inutile per noi lato clienti.. ovviamente business per le grandi aziende che propinano questa "finta tecnologia utile".
Espandi gli orizzonti ed immedesimati in chi, come me, fa creazione di contenuti in diversi formati. Io registro tutto in 4k orizzontale in modo che posso ritagliare anche in 1080p verticale, con il 1080p non potrei farlo e dovrei fare due video alla volta. Con il 6k semplicemente hai più flessibilità nell’inquadrare dopo contenuti multi piattaforma, non è solo marketing, e poi resta comunque la scelta 🤓
La fotografia non morirà mai !! Per fare i video devi avere delle slide basi sulla fotografia ..
Non ho detto che morirà del tutto ma che il mondo della comunicazione sta cambiando!
@@MarcoCivale ma no è chiaro cosa dici ,. Condivido ciò che dici nel video ☺️
Ti prego, dimmi che questo video lo avevi registrato nel 2017 e lo hai pubblicato solo ora…
Nah 😂 semplicemente oggi l’effetto è più evidente.