Il primo termine che mi colpisce è "lotta". Chissà perché quando si parla di autismo lo si deve fare sempre contro, sempre come qualcosa da battere, da combattere contro cui lottare. L'incidenza non è 1:100 ma 1:59 e NON è assolutamente vero che esiste una prevalenza maschile, esistono solamente più maschi diagnosticati e solo perché gli strumenti diagnostici non permettono di diagnosticare in maniera semplice anche le donne. In realtà non c'è nessuna differenza di prevalenza su un sesso rispetto all'altro. I geni identificati in relazione alla condizione autistica sono ben più di sette, non colgo da dove sia stato preso il dato che cita ma pare inventato. L'autismo è uno, sono le persone che sono tutte diverse e siccome gli autistici sono persone, sono tutti diversi. Non è vero che la diagnosi è sempre precoce, anzi, molte persone vengono diagnosticate da adulte. Il termine NORMOTIPICO non esiste, nemmeno nel vocabolario. SI parla di NEUROTIPICO ovvero persona che ha uno sviluppo cerebrale tipico. Tipico non significa giusto, né significa migliore, né significa normale, significa solamente che è maggiormente comune! Che l'autismo non lo conosca nessuno è evidente anche da questo intervento, è chiaro che chi parla non lo conosce.
Non sono molto documentato in materia quindi immagino che possano esserci delle lacune in questo discorso. È chiaro essere a scopo divulgativo, quindi molto semplificato. Trovo che sia comunque utile quando le barriere da abbattere sono cose tipo "i vaccini provocano l'autismo". Se non possiamo ancora prevenire questa condizione, per lo meno possiamo sfatare alcune fandonie che le orbitano intorno e che creano ulteriori danni, come la suddetta frase. Se lo scopo è comunque sensibilizzare un minimo, ci sta anche se impreciso o incompleto, rende comunque il messaggio. Mi trovo spesso a discutere con complottisti che sono tali per via della loro ignoranza. Aggiungere dettagli non fa altro che aumentare la loro ostilità e il sospetto che anzichè correggerli li stiamo truffando.
Sono d'accordo con te ma per lotta lui intende sostanzialmente la sensibilizzazione al tema, la comprensione e una giusta assistenza a chi ne ha necessità.
A me già chiamare il talk così mi fa venire molti dubbi . Dove sono i muri ? Io direi che la sensibilità immensa e anche la fragilità delle persone autistiche di primo grado ( parlo di questo perché lo conosco più "da vicino") possa aprire solo orizzonti , su quello che è la vita e l'essere umano nelle sue diversità, e nel suo sentire, ma anche sulla società stessa. Facendoci fare molte domande . Per lo più parlare come se ci fosse un unico modo di essere autistici . È un universo vastissimo e pieno di sfumature nel sentire e percepire il mondo , che cambia da persona a persona . E ci sono persone con autismo che vivono tutta una vita senza saperlo, conoscendo se stessi e il mondo con una sensibilità e acutezza da cui imparare (per quanto sia un percorso molto difficile, ma per chi non lo è ? forse però chi è autistico e soprattutto non lo sa , viene messo nella condizione di dover conoscerci a fondo , e guardare dentro se stessi per gestire molte cose.)
Ma cosa stai dicendo... un discorso vecchio obsoleto e offensivo. Comportamento problema credo lo abbia lei. E lo dico da adulta autistica. Mi fa paura la gente come lei non la mia condizione.
Potete evitare di diffondere disinformazione, come se non ce ne fosse già abbastanza, chiamando a parlare persone né esperte né aggiornate sull'argomento?! GRAZIE. Rivolgendomi alle persone autistiche: non è vero che avete "qualcosa che non va" e nemmeno che siete un "dramma". Per il resto, però, apprezzo molto l'iniziativa proposta; spero solo che i ragazzi vengano anche pagati oltre che tenuti "impegnati".
Grazie ate che con parole semplici hai fatto capire molte cose sono una nonna di un ragazzo autistico
Bravissimo caro amico Mario, grande come sempre.
❤️❤️❤️ emozionante
Grande Presidente! Fieri di te....
Bravissimo Mario!
Il primo termine che mi colpisce è "lotta". Chissà perché quando si parla di autismo lo si deve fare sempre contro, sempre come qualcosa da battere, da combattere contro cui lottare.
L'incidenza non è 1:100 ma 1:59 e NON è assolutamente vero che esiste una prevalenza maschile, esistono solamente più maschi diagnosticati e solo perché gli strumenti diagnostici non permettono di diagnosticare in maniera semplice anche le donne. In realtà non c'è nessuna differenza di prevalenza su un sesso rispetto all'altro.
I geni identificati in relazione alla condizione autistica sono ben più di sette, non colgo da dove sia stato preso il dato che cita ma pare inventato. L'autismo è uno, sono le persone che sono tutte diverse e siccome gli autistici sono persone, sono tutti diversi.
Non è vero che la diagnosi è sempre precoce, anzi, molte persone vengono diagnosticate da adulte. Il termine NORMOTIPICO non esiste, nemmeno nel vocabolario. SI parla di NEUROTIPICO ovvero persona che ha uno sviluppo cerebrale tipico. Tipico non significa giusto, né significa migliore, né significa normale, significa solamente che è maggiormente comune! Che l'autismo non lo conosca nessuno è evidente anche da questo intervento, è chiaro che chi parla non lo conosce.
Non sono molto documentato in materia quindi immagino che possano esserci delle lacune in questo discorso. È chiaro essere a scopo divulgativo, quindi molto semplificato. Trovo che sia comunque utile quando le barriere da abbattere sono cose tipo "i vaccini provocano l'autismo". Se non possiamo ancora prevenire questa condizione, per lo meno possiamo sfatare alcune fandonie che le orbitano intorno e che creano ulteriori danni, come la suddetta frase. Se lo scopo è comunque sensibilizzare un minimo, ci sta anche se impreciso o incompleto, rende comunque il messaggio. Mi trovo spesso a discutere con complottisti che sono tali per via della loro ignoranza. Aggiungere dettagli non fa altro che aumentare la loro ostilità e il sospetto che anzichè correggerli li stiamo truffando.
Sono d'accordo con te ma per lotta lui intende sostanzialmente la sensibilizzazione al tema, la comprensione e una giusta assistenza a chi ne ha necessità.
@@simonemiotto2673 l'autismo non è qualcosa che si può prevenire. Si nasce in questo modo, così come la maggior parte delle persone nasce neurotipica.
@@notallwolvesarebad358 infatti. Si nasce autistici, esattamente come si nasce con con gli occhi marroni o azzurri.
A me già chiamare il talk così mi fa venire molti dubbi . Dove sono i muri ? Io direi che la sensibilità immensa e anche la fragilità delle persone autistiche di primo grado ( parlo di questo perché lo conosco più "da vicino") possa aprire solo orizzonti , su quello che è la vita e l'essere umano nelle sue diversità, e nel suo sentire, ma anche sulla società stessa. Facendoci fare molte domande . Per lo più parlare come se ci fosse un unico modo di essere autistici . È un universo vastissimo e pieno di sfumature nel sentire e percepire il mondo , che cambia da persona a persona . E ci sono persone con autismo che vivono tutta una vita senza saperlo, conoscendo se stessi e il mondo con una sensibilità e acutezza da cui imparare (per quanto sia un percorso molto difficile, ma per chi non lo è ? forse però chi è autistico e soprattutto non lo sa , viene messo nella condizione di dover conoscerci a fondo , e guardare dentro se stessi per gestire molte cose.)
Quale è il nome della fondazione?
Ma cosa stai dicendo... un discorso vecchio obsoleto e offensivo. Comportamento problema credo lo abbia lei. E lo dico da adulta autistica. Mi fa paura la gente come lei non la mia condizione.
Potete evitare di diffondere disinformazione, come se non ce ne fosse già abbastanza, chiamando a parlare persone né esperte né aggiornate sull'argomento?! GRAZIE.
Rivolgendomi alle persone autistiche: non è vero che avete "qualcosa che non va" e nemmeno che siete un "dramma".
Per il resto, però, apprezzo molto l'iniziativa proposta; spero solo che i ragazzi vengano anche pagati oltre che tenuti "impegnati".
All'inizio sono tutti belli e sani, poi cosa succede? Diventiamo brutti e cattivi? Ps: la prevalenza maschile non esiste...