Cosa fai per non farti friggere il cervello dai social? 🍳🧠 Per lavorare insieme alla tua crescita (personale e professionale) con altri freelance megagalattici: funkylancers.com/
Collegato alla questione dell'aspettare, un concetto che ho letto in Troppo comodi (un libro che consiglio a tutti) è che non siamo più abituati alla noia. Appena abbiamo anche solo il rischio di annoiarci, prendiamo il cellulare e "rimediamo". E in questo modo, non solo continuiamo a sovraccaricare il nostro cervello di informazioni, ma ci priviamo anche del tempo per pensare, per avere nuove idee e magari anche per trovare una soluzione ai nostri problemi, sfruttando le nostre capacità e sviluppandole. La noia è un'incredibile opportunità, non qualcosa da evitare o di cui avere paura.
La consapevolezza è il primo passo per cambiare. Ho trovato molto utile il modo in cui affronti le strategie di disintossicazione digitale. Anch’io consiglio spesso di alternare momenti di produttività consapevole a pause rigenerative, magari immersi nella natura perchè per anni ho subito le conseguenze di una eccessiva esposizione, tant'è che mi sono ritrovato più volte ad avere un vero e proprio rigetto nei confronti degli strumenti che per lavoro usavo abitualmente. Usare i social per creare, non solo per consumare, può davvero trasformare il nostro rapporto con questi strumenti ma è comunque necessario prendersi spesso una pausa. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, è una riflessione importante per chi lavora nel mondo digitale
Quando me ne sono reso conto io era praticamente troppo tardi. Ero finito in burnout e il problema è che non me ne ero reso neanche conto. Quando uno entra in quello stato spesso non ci si rende conto finché non ci si estranea e ci si guarda dall’esterno. Da quel momento ho i miei “pit stop”. Cascasse il mondo almeno 1 giorno a settimana e almeno 1 settimana a trimestre… sparisco e parto. Lontano da social e lavoro e mi godo esperienze. E da quel momento non sono mai più finito in quell’oblio… fortunatamente.
È davvero un ottimo spunto che è cascato a pennello per me in questo momento. Grazie Iacopo, era proprio quello che mi serviva, cercherò di trarre il meglio dalle tue parole.
Mah, forse tutto sommato ci va bene così. 😊 In fondo, pur essendo sempre più pervasivo come mezzo (di qualsiasi tipo di social si voglia parlare) rispetto alla televisione è pur sempre un validissimo modo per alienarci da noi stessi. Non sono sicura che non sia voluto, che non ci stia bene così. Siamo il frutto di questo nostro tempo. Né più né meno. Bel contenuto!
Ciao Iacopo bellissimo video e lo sento molto questo argomento perché io stessa negli ultimi quasi 2 mesi ormai ho smesso di "scrollare" nel vero senso del termine. Perché il problema è proprio l'atto di scrollare. TH-cam non mi ha mai creato dipendenza, per esempio. Anzi, al contrario. Purtroppo, non l'ho fatto in maniera autonoma ma ho usato un'app perché ero arrivata ad un livello di dipendenza vera e propria, facevo una cosa come 8h di schermo al giorno e solo il 5% del tempo lo usavo per lavorare. Quindi ho dovuto per forza usare un'app per bloccare instagram e tiktok, app che sto continuando ad usare tutt'ora perché mentre lavoro setto un timer (di 25 minuti, tipo) dove faccio le attività che devo fare e poi mi fa staccare, in automatico, senza possibilità di perdermi. Il risultato è stato straordinario però perché adesso non sento più la necessità di scrollare, non mi manca più... ci sono volte che arrivo la sera dopo aver finito di lavorare e creare che mi sono dimenticata dove sia il mio cellulare. Però c'è sempre il dubbio: e se l'app non ci fosse più, questo autocontrollo finirebbe? Chissà... E sì, la soluzione a tutto questo è creare. Io non creo contenuti per il mio personal brand, ma ho altri canali youtube dove parlo di altre mie passioni (canali che stavo trascurando nei momenti in cui ero più "succube" e consumatrice, ovviamente). Ora che non ho più la necessità di consumare l'aumento dei momenti di creazione è aumentato drasticamente perché altrimenti nel tempo libero cosa fai? :)
Hai ragione, sono app che possono essere utili all’inizio. Diciamo che io mi ci sono sempre ribellato perché mi bloccavano poi il telefono quando mi serviva (magari davvero per lavorare). Comunque penso che alla fine la soluzione sia: avere una vita che ti soddisfi abbastanza da non averne bisogno. Ovvio che però spesso bisogna prima interrompere il circolo vizioso che ci fa buttare il tempo sui social e QUINDI non vivere una vita soddisfacente. Comunque, mi piacerebbe vederli quei canali! Grazie per la condivisione, Jessica. E che bello leggere le tue parole ❤️
Ciao Iacopo! 22:15 ma sai che ho notato che diverse persone si limitano a leggere il titolo e guardare la copertina? E sono convinti di sapere di più di quelli che il video l’hanno visto e magari anche più volte 😜 Purtroppo hai ragione, stiamo diventando degli zombie e molti nemmeno se ne rendono conto.. Contenuti sempre top! 👍
Molto interessante, mi sento spesso risucchiata dai social e, proprio perché ci lavoro, non riesco a farne a meno…MA posso migliorare nel selezionare i contenuti e fermarmi quando vedo che lo scrolling che sto facendo non ha senso. Questo sì. Non sono d’accordo sul dire alle persone che non ci lavorano con i social di non usarli 😂 perché sarebbe come dire ai miei ipotetici clienti di non guardare i miei contenuti, però sono d’accordo sull’uso proattivo per tutti. Come sempre: Grazie.
Azz, vedi, bella prospettiva. Non ti voglio togliere il mercato. Però se il tuo scopo è dare loro la pace, non sarebbe realizzato se loro vivessero toccando, ascoltando e sentendo e non scrollando? Provocazione filosofica delle 10 di sera 😃
@@iacopopelagatticertamente. Diciamo che mi affido ai social per essere a disposizione di chi non può venire fisicamente in studio da me. Purtroppo per trovare il mio tipo di servizio, alcune persone sono dovute passare dallo scrolling...ed è un controsenso, ma è anche la verità 😮 e così ora non dormirò ancora per un’oretta per riflettere su tutto questo!
Video giusto al momento giusto, ho un'agenzia a 22 anni e quest anno ho raggiunto i miei primi 100k netti di patrimonio partendo da zero, piu vado avanti e piu sento pressioni sopratutto a livello social e "schermi" quest anno avro fatto una media di 7-9 ore al giorno davanti a uno schermo per lavoro e mi sento come se ora non riuscissi piu a staccarmi, se stacco mi viene l ansia...questo video è davvero esattamente quello che mi serviva. Grazie. Ce la faremo
Wow. Complimenti per i risultati, che chiaramente come spesso avviene arrivano con un “costo”. Considera questo: che hai fatto un ottimo sprint, ma il successo è una maratona. Non bruciarti dopo 100 metri, mi raccomando ❤️
@ vero! avevo la fretta di Dimostrarmi qualcosa, non so nemmeno io cosa, probabilmente ho spinto troppo e bruciato le tappe, ora devo dedicarmi anche a me stesso, a volte mi viene un po d ansia pensando di aver raggiunto dei buoni risultati a un età così giovane…e questo a volte mi demotiva e mi mette auto pressione su me stesso, del tipo “quest anno ho fatturato X e ho 22 anni, quindi a 25-30 dovrò fatturare Y “, non è semplice gestire tutto…sopratutto periodi così, ma la cosa più importante è fare ciò che ci piace! Grazie
Per esperienza personale, penso che sia il pensiero stesso di occupare assolutamente tutto il tempo disponibile a crearci il bisogno di averne altro. Se capita un imprevisto, un'emergenza, ci rendiamo conto di non essere realmente rimasti cosi indietro alla tabella di marcia. Spesso è la frenesia del momento a tenerci bloccati, e fare di meno ci porta ad avere di più, sia in ambito lavorativo che personale, perché abbiamo più energia, meno stress, meno nebbia mentale; e tutto quello che faremo in questa condizione sarà di qualità ben maggiore
Anni fa feci una canzone proprio contro lo stato di decomposizione dovuto all'apatia sociale. E non c'erano ancora i social, ma già c'era l'apatia. Vincere l'apatia da un senso di libertà. L'apatia da social network è peggiore perché ti toglie energie, come le persone parassitarie che ci orbitano attorno (e possiamo esserlo anche noi a nostra volta per altri). Quello che ho riscontrato nel tempo è che c'è parecchia presunzione, a prescindere dall'età, di voler "guadagnare" senza nemmeno investire (tempo, soldi, risorse, fatica), perché ci è "dovuto". Dall'altra trovi persone che investono soldi e denaro in progetti dei quali non frega nulla se non fortificare il loro ego come produttori o imprenditori. Far aspettare un disco in uscita 7 anni vuol dire distruggere la carriera di una band ancora prima che sia iniziata. L'altra sera ho visto "into the wild" forse una visione troppo estrema di detox, e come tutti gli estremismi, può essere pericolosa. Il bianconiglio andava di corsa, ma bisogna rallentare, se vai troppo lento arrivi sempre tardi... Pensa ho fatto anche una canzone (una cover rivisitata) contro i social, ma alla fine bisogna capire quale sia la nostra strada, quella geneticamente nostra, e quale il nostro ruolo, quello giusto. Il resto è un circolo vizioso senza uscita. E non è detto che lo capiremo in questa vita...
@@iacopopelagatti certo, io però non stavo parlando di una prossima vita (tipo reincarnazione) ma del fatto che potremmo fare un percorso "incompleto" in questa. Tra l'altro questo per me è un periodo di continue riflessioni tra passato, presente ed ipotetico futuro.
Aspettavo questo commento. Parlo (e ascolto) spesso in inglese, parlando per mezz'ora di fila ogni tanto può capitare che mi esca una parola in inglese. Ti dà molto fastidio?
Cosa fai per non farti friggere il cervello dai social? 🍳🧠
Per lavorare insieme alla tua crescita (personale e professionale) con altri freelance megagalattici: funkylancers.com/
Collegato alla questione dell'aspettare, un concetto che ho letto in Troppo comodi (un libro che consiglio a tutti) è che non siamo più abituati alla noia.
Appena abbiamo anche solo il rischio di annoiarci, prendiamo il cellulare e "rimediamo". E in questo modo, non solo continuiamo a sovraccaricare il nostro cervello di informazioni, ma ci priviamo anche del tempo per pensare, per avere nuove idee e magari anche per trovare una soluzione ai nostri problemi, sfruttando le nostre capacità e sviluppandole.
La noia è un'incredibile opportunità, non qualcosa da evitare o di cui avere paura.
Assolutamente, grande verità dimenticata 🙏🏼
La consapevolezza è il primo passo per cambiare. Ho trovato molto utile il modo in cui affronti le strategie di disintossicazione digitale. Anch’io consiglio spesso di alternare momenti di produttività consapevole a pause rigenerative, magari immersi nella natura perchè per anni ho subito le conseguenze di una eccessiva esposizione, tant'è che mi sono ritrovato più volte ad avere un vero e proprio rigetto nei confronti degli strumenti che per lavoro usavo abitualmente. Usare i social per creare, non solo per consumare, può davvero trasformare il nostro rapporto con questi strumenti ma è comunque necessario prendersi spesso una pausa. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, è una riflessione importante per chi lavora nel mondo digitale
Ciao Francesco, sono assolutamente d’accordo. Sentirsi e capire quando prendersi una pausa (da qualsiasi cosa) è fondamentale. Grazie 🙏🏼
Complimenti per i 6k iscritti!
Sudatissimi 😃
Quando me ne sono reso conto io era praticamente troppo tardi. Ero finito in burnout e il problema è che non me ne ero reso neanche conto.
Quando uno entra in quello stato spesso non ci si rende conto finché non ci si estranea e ci si guarda dall’esterno.
Da quel momento ho i miei “pit stop”. Cascasse il mondo almeno 1 giorno a settimana e almeno 1 settimana a trimestre… sparisco e parto. Lontano da social e lavoro e mi godo esperienze.
E da quel momento non sono mai più finito in quell’oblio… fortunatamente.
Grande Ale! Quanto è vero che è difficile accorgersene. Grazie per la condivisione 🙏🏼
È davvero un ottimo spunto che è cascato a pennello per me in questo momento.
Grazie Iacopo, era proprio quello che mi serviva, cercherò di trarre il meglio dalle tue parole.
Grazie a te, buona fortuna ❤️
Ottime riflessioni ! Grazie
❤️
Mah, forse tutto sommato ci va bene così. 😊 In fondo, pur essendo sempre più pervasivo come mezzo (di qualsiasi tipo di social si voglia parlare) rispetto alla televisione è pur sempre un validissimo modo per alienarci da noi stessi. Non sono sicura che non sia voluto, che non ci stia bene così. Siamo il frutto di questo nostro tempo. Né più né meno. Bel contenuto!
🥲 grazie ❤️
Ciao Iacopo bellissimo video e lo sento molto questo argomento perché io stessa negli ultimi quasi 2 mesi ormai ho smesso di "scrollare" nel vero senso del termine.
Perché il problema è proprio l'atto di scrollare. TH-cam non mi ha mai creato dipendenza, per esempio. Anzi, al contrario.
Purtroppo, non l'ho fatto in maniera autonoma ma ho usato un'app perché ero arrivata ad un livello di dipendenza vera e propria, facevo una cosa come 8h di schermo al giorno e solo il 5% del tempo lo usavo per lavorare.
Quindi ho dovuto per forza usare un'app per bloccare instagram e tiktok, app che sto continuando ad usare tutt'ora perché mentre lavoro setto un timer (di 25 minuti, tipo) dove faccio le attività che devo fare e poi mi fa staccare, in automatico, senza possibilità di perdermi.
Il risultato è stato straordinario però perché adesso non sento più la necessità di scrollare, non mi manca più... ci sono volte che arrivo la sera dopo aver finito di lavorare e creare che mi sono dimenticata dove sia il mio cellulare.
Però c'è sempre il dubbio: e se l'app non ci fosse più, questo autocontrollo finirebbe? Chissà...
E sì, la soluzione a tutto questo è creare. Io non creo contenuti per il mio personal brand, ma ho altri canali youtube dove parlo di altre mie passioni (canali che stavo trascurando nei momenti in cui ero più "succube" e consumatrice, ovviamente).
Ora che non ho più la necessità di consumare l'aumento dei momenti di creazione è aumentato drasticamente perché altrimenti nel tempo libero cosa fai? :)
Hai ragione, sono app che possono essere utili all’inizio. Diciamo che io mi ci sono sempre ribellato perché mi bloccavano poi il telefono quando mi serviva (magari davvero per lavorare). Comunque penso che alla fine la soluzione sia: avere una vita che ti soddisfi abbastanza da non averne bisogno. Ovvio che però spesso bisogna prima interrompere il circolo vizioso che ci fa buttare il tempo sui social e QUINDI non vivere una vita soddisfacente. Comunque, mi piacerebbe vederli quei canali! Grazie per la condivisione, Jessica. E che bello leggere le tue parole ❤️
Ciao Iacopo!
22:15 ma sai che ho notato che diverse persone si limitano a leggere il titolo e guardare la copertina?
E sono convinti di sapere di più di quelli che il video l’hanno visto e magari anche più volte 😜
Purtroppo hai ragione, stiamo diventando degli zombie e molti nemmeno se ne rendono conto..
Contenuti sempre top! 👍
Che vuoi farci, va così 😅 direi di svegliarci prima che il cambiamento in zombie sia completo 🙏🏼
Io, personalmente, seguo i nutrizionisti perché non so come alimentarmi.
Ottimo! Ti auguro di scoprirlo, è abbastanza importante 😃
Baita ..caminetto...libro...❤
Goduria!
il vero lusso contemporaneo
Molto interessante, mi sento spesso risucchiata dai social e, proprio perché ci lavoro, non riesco a farne a meno…MA posso migliorare nel selezionare i contenuti e fermarmi quando vedo che lo scrolling che sto facendo non ha senso. Questo sì.
Non sono d’accordo sul dire alle persone che non ci lavorano con i social di non usarli 😂 perché sarebbe come dire ai miei ipotetici clienti di non guardare i miei contenuti, però sono d’accordo sull’uso proattivo per tutti. Come sempre: Grazie.
Azz, vedi, bella prospettiva. Non ti voglio togliere il mercato. Però se il tuo scopo è dare loro la pace, non sarebbe realizzato se loro vivessero toccando, ascoltando e sentendo e non scrollando? Provocazione filosofica delle 10 di sera 😃
@@iacopopelagatticertamente. Diciamo che mi affido ai social per essere a disposizione di chi non può venire fisicamente in studio da me. Purtroppo per trovare il mio tipo di servizio, alcune persone sono dovute passare dallo scrolling...ed è un controsenso, ma è anche la verità 😮 e così ora non dormirò ancora per un’oretta per riflettere su tutto questo!
@@irenefacchini ahah, dai, scherzavo. Capisco, ovviamente. Ha senso, ed è così per tutti noi. Keep going 🙏
👍🏻👍🏻👏🏻👏🏻
❤️
Video giusto al momento giusto, ho un'agenzia a 22 anni e quest anno ho raggiunto i miei primi 100k netti di patrimonio partendo da zero, piu vado avanti e piu sento pressioni sopratutto a livello social e "schermi" quest anno avro fatto una media di 7-9 ore al giorno davanti a uno schermo per lavoro e mi sento come se ora non riuscissi piu a staccarmi, se stacco mi viene l ansia...questo video è davvero esattamente quello che mi serviva.
Grazie.
Ce la faremo
Wow. Complimenti per i risultati, che chiaramente come spesso avviene arrivano con un “costo”. Considera questo: che hai fatto un ottimo sprint, ma il successo è una maratona. Non bruciarti dopo 100 metri, mi raccomando ❤️
@ vero! avevo la fretta di Dimostrarmi qualcosa, non so nemmeno io cosa, probabilmente ho spinto troppo e bruciato le tappe, ora devo dedicarmi anche a me stesso, a volte mi viene un po d ansia pensando di aver raggiunto dei buoni risultati a un età così giovane…e questo a volte mi demotiva e mi mette auto pressione su me stesso, del tipo “quest anno ho fatturato X e ho 22 anni, quindi a 25-30 dovrò fatturare Y “, non è semplice gestire tutto…sopratutto periodi così, ma la cosa più importante è fare ciò che ci piace! Grazie
@@Lor3KTM se ti viene l'ansia spiegami come hai fatto 😅 vedrai che ti passa
Per esperienza personale, penso che sia il pensiero stesso di occupare assolutamente tutto il tempo disponibile a crearci il bisogno di averne altro. Se capita un imprevisto, un'emergenza, ci rendiamo conto di non essere realmente rimasti cosi indietro alla tabella di marcia. Spesso è la frenesia del momento a tenerci bloccati, e fare di meno ci porta ad avere di più, sia in ambito lavorativo che personale, perché abbiamo più energia, meno stress, meno nebbia mentale; e tutto quello che faremo in questa condizione sarà di qualità ben maggiore
Quanto è vero. Il minimalismo è il sogno contemporaneo 🙏🏼
😂😂😂😂 ma mi faccia il piacere!!! 😂😂😂
Mi chiedo quale quadro psicologico ci sia dietro una persona che lascia sempre lo stesso commento (incomprensibile) sotto ogni mio video. Chissà 🤷♂️
immagina cosa voglia dire dover mantere le tue amicizie tramite gruppi su whatsapp
Eh, non mi è molto difficile immaginarlo…
ottimo video!
cosa ne pensi dell’impatto sulle nuove generazioni che non hanno mai vissuto senza social?
Oggi ci ho proprio pensato. Forse, ciò che per me è spaventoso, per loro è semplicemente normale 😅
Ormai telefono e poi app sono estensione della nostra persona, come in un film body horror di Chronenberg
E a breve saranno direttamente dentro il nostro corpo…
Anni fa feci una canzone proprio contro lo stato di decomposizione dovuto all'apatia sociale. E non c'erano ancora i social, ma già c'era l'apatia. Vincere l'apatia da un senso di libertà.
L'apatia da social network è peggiore perché ti toglie energie, come le persone parassitarie che ci orbitano attorno (e possiamo esserlo anche noi a nostra volta per altri).
Quello che ho riscontrato nel tempo è che c'è parecchia presunzione, a prescindere dall'età, di voler "guadagnare" senza nemmeno investire (tempo, soldi, risorse, fatica), perché ci è "dovuto".
Dall'altra trovi persone che investono soldi e denaro in progetti dei quali non frega nulla se non fortificare il loro ego come produttori o imprenditori. Far aspettare un disco in uscita 7 anni vuol dire distruggere la carriera di una band ancora prima che sia iniziata.
L'altra sera ho visto "into the wild" forse una visione troppo estrema di detox, e come tutti gli estremismi, può essere pericolosa.
Il bianconiglio andava di corsa, ma bisogna rallentare, se vai troppo lento arrivi sempre tardi...
Pensa ho fatto anche una canzone (una cover rivisitata) contro i social, ma alla fine bisogna capire quale sia la nostra strada, quella geneticamente nostra, e quale il nostro ruolo, quello giusto. Il resto è un circolo vizioso senza uscita. E non è detto che lo capiremo in questa vita...
Meraviglioso. Sì, possiamo capire però tanto anche in questa (e avvicinarci alla comprensione superiore nella prossima) 🙏🏼
@@iacopopelagatti certo, io però non stavo parlando di una prossima vita (tipo reincarnazione) ma del fatto che potremmo fare un percorso "incompleto" in questa. Tra l'altro questo per me è un periodo di continue riflessioni tra passato, presente ed ipotetico futuro.
I give up.. device... Non ci arrendiamo con l'italiano
Aspettavo questo commento. Parlo (e ascolto) spesso in inglese, parlando per mezz'ora di fila ogni tanto può capitare che mi esca una parola in inglese. Ti dà molto fastidio?
non mi arrendo comunque :-)