Risposta a Midna: Il paragone con il cinema è fuori luogo. Al cinema tu paghi, affitti una poltrona, uno schermo e delle casse giganti e guardi il film, quando esci dalla sala ti rimangono solo i ricordi del film e un biglietto usato. Comprare un videogioco è come comprare il DVD del film, che potrai usare a casa tua in qualunque momento con il tuo lettore e il tuo schermo. C'è stato anche il paragone con Netflix. No, Netflix è come il Gamepass e il PS Premium, paghi un abbonamento per avere a disposizione un catalogo. Finito l'abbonamento, sparito il catalogo
Non paragono i servizi, perché il mio è strettamente un paragone di prezzo-tempo. Se un film al cinema ti dura 2 ore e lo paghi 13 euro, un gioco che paghi anche 80 euro lo puoi tenere con te anche molti anni. Anche se dovessero revocare la licenza (cosa che accade MOLTO raramente) lo avrai con te e funzionerà per molti anni. Non è per sempre fino ai nostri pronipoti, ma ci può stare. Questo intendevo.
@@PlayerInsidue Come ha detto ENDO tu al cinema paghi per affittare dell'attrezzatura che tu a casa non hai per godere di un film, che è il cinema che acquista, con una qualità superiore a quella che avresti a casa! Come ho detto nel mio commento è come andare a giocare ad un gioco in un locale da gaming con un PC di fascia alta perchè a casa hai una calcolatrice a carbone che se hai fortuna ti fa girare un gioco a 5fps. Quindi al cinema NON PAGHI per il film, paghi per l'esperienza. Comprare un DVD/Blue Ray invece è COMPRARE il film, e quello puoi riprodurlo anche 24/7 come colonna sonora della tua dimora, perchè lo hai pagato ed è tuo, fino a che il prodotto fisico resisterà al tempo e all'usura.
Assolutamente d'accordo, ho contestato anche io l'affermazione di Midna e ho visto che hai scritto cose che penso anche io :) Infatti il fattore servizi è totalmente diverso
Per quanto riguarda le sigarette ora lo scrivono per evitare denunce, inoltre anni fa giravano pubblicità dove si invogliava la clientela a fumare perché "faceva bene"
@@PlayerInsidue Stai confrontando mele con pere, l'acquisto di un servizio con quello di un prodotto. Che poi l'intenzione di tali multinazionali sia proprio confondere le due cose è chiaro per un loro tornaconto; che lo facciate voi svilendo una protesta legittima a favore dei consumatori è abbastanza deludente
Il punto è semplice: sapevamo che noi acquistavamo una licenza e che, in caso, avrebbero potuto revocare la licenza di giocare al gioco, ma NESSUNO avrebbe mai pensato che in futuro ci fosse stato il pericolo concreto di non poterci più giocare. Se Ubisoft dice "dovete abituarvi a non possedere i giochi", io dico "dovete abituarvi al fatto che non compreremo più i giochi"
Se questa bolla esplodesse con casi particolarmente gravi, il "noi vi avevamo avvisati" delle compagnie non credo basterebbe. Un conto è l'usura accidentale del disco, un altro è che quel disco non venga più riprodotto per una licenza scaduta. Se di licenza parliamo, tu produttore devi dirmi chiaro e tondo quando questa licenza inizia e finisce. Altrimenti o mi rimborsi o ci sono gli estremi per una frode.
Mi duole dirlo, perché quando si tratta di argomenti leggeri come recensioni e video divertenti è davvero piacevole guardarvi. Ma non appena tirate fuori video di questo tenore, argomenti più seri che richiederebbero un'analisi più accurata e una maggiore elaborazione, siete totalmente inguardabili e il pollice giù è un riflesso condizionato. Alla signora dico questo, senza nessuna offesa, non mi permetterei mai, e con un sorriso (amaro): conta fino a dieci, anzi fino a cento prima di parlare, ragionaci su, perché rischi di dire baggianate a raffica come in questo video. A cominciare dall'esempio del cinema, totalmente errato e incoerente, a finire con tutto il resto. Ripeto: inguardabile, a tratti irritante e, intenzionalmente o meno non saprei, "fazioso", ma poco importa. Non sarebbe la prima volta. È ovviamente il mio pensiero, nulla di personale. 👋
Ho pensato esattamente la stessa cosa.. E provando a dare forma al pensiero, questa è stata la mia risposta al video, forse ti potrebbe interessare. Un saluto "Anacronistico è dire che i giochi online non si potranno “MAI” preservare.. Mai sentito parlare di server non ufficiali (non illegali)? E te lo dice uno a cui l'online interessa poco o niente. Senza considerare l’avanzamento incredibile della tecnologia, che probabilmente metterà fine alle parole “mai” o “impossibile”, almeno in questi ambiti. Scusa Midna ma i tuoi commenti mi sembrano abbastanza fuori luogo, probabilmente non sei abbastanza preparate in questo campo (senza polemica), al contrario Raiden sembra molto più informato, anche se a momento un po' imbarazzente. Perché non avete toccato il punto fondamentale? Ovver perchè i publisher non danno più la proprietà ma solo la licenza? Soprattutto per il singleplayer? Come invece sembra fare GOG. Domanda aperta a tutti questa. E non facciamo il paragone con i servizi di streaming o piattaforme gaming analoghe, perché come l’hanno specificato in molti, non sono la stessa cosa. Sul denigrare il diritto di proprietà invece lo ritengo scandaloso. Chissà come saresti contenta quando compri un’auto nuova (in un futuro ipotetico, solo su licenza, ma a prezzo pieno) e poi all’improvviso te la tolgono, per qualsiasi motivo, tanto a te interessava il servizio, mica possedere le viti e le ruote. La differenza tra possedere un gioco (digitale) o un oggetto fisico, sta solo nella forma."
Alcune precisazioni su quello che dite a video. Gog, non so se ancora oggi, aveva una policy DRM free che assicurava che la copia installata funzionasse senza necessità di launcher o autenticazioni secondarie, impedendo di fatto che un publisher terzo potesse revocare una licenza acquistata di un suo prodotto. Ciò non toglie, comunque, che sempre di licenza d uso si tratta. 2) se acquisto una licenza non vuol dire che non abbia diritti. D accordo che non sono proprietario del gioco, ma appunto dispongo di una licenza che può essere a tempo (vedi ad esempio Microsoft 365, Adobe DC, diritto d uso annuale di un antivirus o di accedere per un anno ad una bamca dati giuridica, etc). Ma se la licenza non prevede un tempo essa si presume perpetua, e non puoi revocarla, arbitrariamente. Se lo fai sei passibile di risarcimento del danno, perché stai violando l affidamento. Quindi Ubisoft dice volutamente una cosa che sa non essere vera, perché il proprietario non è che non abbia limiti: un po' come nella locazione. Il proprietario non può sottrarre al locatario l immobile quando gli pare, perché fino a che il locatario è solvente e il contratto non è scaduto il locatario ha diritto di goderne liberamente.
Tant'è che Concord é stato rimborsato e non é mai successo che una licenza venisse ritirata come se nulla fosse. Lo sanno anche le Software house che perderebbero totalmente l'assenso sia degli estimatori, che dei paganti. Ovvio che loro cerchino in ogni modo di tutelarsi, oltretutto Ubisoft non sta navigando in buone acque ultimamente. Ritirare una licenza, significa al tempo stesso smettere di guadagnare su quella licenza.....e non conviene a nessuno. Se poi il gioco fallisce clamorosamente perché vende una quantitá di copie ridicola la colpa é dello sviluppatore, sei tu sviluppatore che hai fatto male i tuoi calcoli e quindi o decidi di tenere comunque i server aperti oppure rimborsi, c'é poco da girarci intorno.
più che essere fissati con la proprietà, credo che molti (ma è solo una mia illazione) siano preoccupati che un domani una piattaforma come Steam possa arbitrariamente togliere dalla sua libreria alcuni giochi, magari anche single player, e che quindi l'utente non possa più giocarci. un po' come accade per le piattaforme di streaming che aggiornano il loro elenco titoli periodicamente, inibendo la possibilità di potersi guardare un film che fino al giorno prima era disponibile.
Sì capisco cosa intendi anche se comunque e molto probabilmente che il futuro dei videogiochi sia lo stesso di Netflix, sicuramente non domani ma più in là potrebbe essere
@@ignaziolentini28 sisi è la naturale evoluzione del medium videoludico, esattamente come quello di film e serie tv... solo che in quel caso puoi conservarti il prodotto preferito comprandoti il dvd o blueray
@@Rusty_85 MA in futuro saranno servizi da pagare in abbonamento per accedere a un tot di giochi e semmai potrai comprarti - a parte - il gioco in formato fisico o digitale. Succede anche adesso con Game Pass ecc... Il futuro, piaccia o non piaccia, purtroppo o per fortuna, è quello. - Raiden
@@PLAYERINSIDETVOfficial assolutamente d'accordo! mi riferivo proprio a questo, è ineluttabile che ciò accadrà, esattamente come per i film (cosa che può essere frustrante, ma se proprio si vuole poter guardare un dato film in qualunque momento anche tra 10 anni, quantomeno c'è la possibilità di comprare la copia fisica).. cioè, più che una questione di "proprietà" come suggerito da Midna, credo che il problema sia l'incertezza della fruibilità della copia digitale.
@@Rusty_85 No aspetta .. se tu compri un gioco offline non te lo possono togliere neanche su steam . Lo possono fare solo se stai affittando un servizio come il plus , pass ...
Dire che sono fissata con la proprietà quando compro un gioco fisico è come dire che sono choosy perché pretendo i miei diritti fondamentali nel mondo del lavoro. Sono cresciuta da playstation 1 e gameboy originale (il mattone grigione) in avanti e ancora possiedo tutte le mie playstation e le mie console nintendo e se mi prende lo scazzo ci gioco pure regolarmente! Li ho pagati e li giocherò fino alla fine della mia vita! Adesso vogliamo far passare il concetto che quando compro un gioco originale (io parlo di single player offline che sono gli unici che gioco) e ci voglio poter giocare tutta la vita sono io che sono fissata col passato o feticista e non il mercato del gaming che sta cambiando per darci sempre meno ad un prezzo sempre più alto. Che poi la qualità di quello che esce è inversamente proporzionale al prezzo rispetto al passato. Adesso escono giochi buggati ingiocabili, che a volte vengono patchatti e a volte di attacchi al 🍆! A volte giochi che rimangono in early access tutta la vita. O giochi base vuoti di contenuti per spremerti di dlc, contenuti extra e altre 💩! TLDR la possibilità di giocare ad un gioco single player offline per tutta la mia vita è un mio diritto per il quale ho pagato e non mi sposto da qui!
Se acquisto la licenza, e la piattaforma che me l'ha venduta chiude, chi detiene i diritti deve essere obbligato per legge a fornirmi la possibilità di usare quella licenza su qualsiasi altra piattaforma
La storia del "vedi un film al cinema ma non lo hai" non ha il minimo senso, ora ti spiego. Una persona va al Cinema per avere un'esperienza audio/video che a casa non ha, è come voler giocare ad un gioco che sul PC che hai a casa gira da schifo e quindi vai in un locale da gaming e lo giochi su un PC ad alte prestazioni che ci sono li. In questo caso, come al cinema, paghi per utilizzare gli strumenti che ti offre il locale, ma il gioco/film lo hanno preso loro! Invece comprare il Blue Ray del film lo rende TUO e ogni volta che lo metti nel lettore puoi rivedertelo, ed è come dovrebbe essere acquistando la COPIA FISICA di un gioco!!! Oltrepassando questo discorso che è chiuso così, se io ACQUISTO una licenza, io DEVO avere il potere di farci quello che voglio con ciò che pago, anche darlo ad un'altra persona (vendendogliela o regalandogliela che sia). La storia di Steam, per esempio, che io non posso lasciare il mio account in eredità ad un figlio è una str...ata mastodontica!
È normale che comunque se paghi 80 €90€100 pretendi di possedere il gioco, altrimenti si chiama noleggio, il discorso del cinema non c'entra, perché comunque al cinema io pago per andare a vedere uno spettacolo e sono consapevole di questo, non è che pago per possedere il cinema, è lo stesso discorso di avere una casa in affitto o comprata, è ovvio che se decido di passare da affitto a casa acquistata mi tirerebbe il culo se poi mi venissero a dire che non è mia, anche perché in alcuni casi ti senti come se potrebbero revocarti la licenza in qualsiasi momento, questo è un altro motivo per cui io non acquisto in digitale, per esempio ci sono stati momenti in cui per dei bug PlayStation, la gente non riusciva più a utilizzare i giochi scaricati in digitale, poi questa cosa è stata fixata, ma questo è quello che succede con il digitale e che potrebbe succedere in qualsiasi momento, morale della favola se compro qualcosa voglio che sia mio e non in "prestito"
Posso capire che il consumatore magari negli ultimi anni può aver assunto un atteggiamento sin troppo esigente (rimborso o non rimborso), e capisco che determinati progetti falliscono perché fa parte del business; ma ciò non toglie che in linea generica le multinazionali stanno davvero esagerando; e non solo quelle dei videogiochi. Nel momento in cui io acquisto regolarmente un gioco; cd audio, o film, ho il diritto di usufruirne in qualsiasi momento; a maggior ragione se esso è in formato fisico e non prevede l’accesso alla rete come, ad esempio, enl caso di netflix. In netflix e similari, è ovvio che la contrattazione sarà diversa; poiché si sta pagando un abbonamento streaming che ti permette di scegliere e visionare più film possibili (prelevati da un catalogo che si aggiorna costantemente); ovvero, un principio che sostituisce il vecchio 'noleggio' di nastri e dvd. Tuttavia, trovo inconcepibile applicare simile forma a tutto ciò che esce sul mercato, nonché poco corretto nei confronti del consumatore che decide di 'acquistare un qualcosa anziché noleggiarla o sottoscrivere uno specifico abbonamento'. Le leggi saranno anche soggette a variazioni; ma bisogna tenere conto anche del buon senso...e che cazzo!
Vorrei vedere la reazione che farebbero Midna e Raiden, se ad un certo punto i produttori dei loro mobili o della cucina decidessero a priori di riprenderseli perché "eh, ma avete pagato per la licenza, non per la proprietà". ahahah
@@IcarusL. Intendiamo🙂, la mia non è una critica a loro due, ma un modo per invitare le persone a capire che se oggi diamo per scontato quel che succede nel gaming, domani lo sarà su qualcos'altro. In ambito audio, ad esempio i lettori cd non godono più, da svariati anni, della funzione di gapless playback, ovvero la riproduzione continua che permetteva di non incorrere nella fastidiosa pausa posta tra la fine di un brano e l'inizio del successivo. Ok, il mio esempio, non riguarda le licenze, ma il discorso è simile; ne sa qualcosa la gente che ha speso milioni con impianti e discografie originali, dando per scontato una funzione implicita che ora è divenuta opzionale e, peraltro, eslcusivamente su impianti di fascia molto alta...un bel dito in culo, vero?! Non a caso, una famosa piattaforma di musica liquida, provò a monetizzarci, e probabilmente ci riuscì, chiedendo un sovraprezzo per usufruire di ciò che dovrebbe essere il normale ascolto. Non si può accettare tutto passivamente!
Domanda: io compro un gioco single player su ps5/Xbox, e il gioco si aggiorna al day One e oltre cosa succederebbe se la software house per qualche motivo rimuovesse quel gioco o chiudesse lo store di riferimento? Gli aggiornamenti saranno ancora disponibili? O si dovrà giocare con un titolo alla versione 1.0?
@@miguelconsolito2651 puoi giocarlo all'ultima patch FINO A CHE non ti si rompa la console o un parte di essa (memoria/file corrotti/file cancellati). Oppure alla versione 1.0 SE hai il gioco in fisico E SE te lo permettono di installare. In digitale proprio te lo scordi di giocarci. Da questo punto in poi illegalmente: Moddando la console e recuperando gli ultimi aggiornamenti/scaricando il gioco completo/bypassando le restrizioni di store. E questo c'era già dalle console precedenti, PS4, PS3 e PS2
Le aziende odiano il retrogaming perchè secondo loro gli ruba "minutaggio" dai giochi nuovi che lanciano (minutaggio intendo tutto quel discorso che si fanno loro sul tempo complessivo speso globalmente nei videogiochi eccetera eccetera).
Ed infatti queste aziende dovrebbero essere obbligate a dare un installer per tutti i giochi. Esempio, anni ed anni fa comprai Wallace and Gromit, tutte le avventure di Telltales sullo store di Microsoft (penso 2015 or 2016). Microsoft lo ha tolto dallo store, ma oggi mio figlio puo ancora giocarci (e li ha molto graditi) perche' ho il PCCDROM originale :) Devono obbligare Steam a fare quello che fa GOG, punto..ed onestamente dovremmo tornare ai supporti fisici, sia giochi che film
Ok prova a giocare a LOL o a WOW senza server vediamo come fai... Oppure pensi che Blizzard sia obbligata a trasformare un MMORPG in un single player game per poter chiudere i suoi server di gioco?
@@sertoonsstv non vi è questa distinzione nella legge. E comunque anche i SP sono always online perché devono autenticarti sul PSN/Steam/Ubisoft o quello che è. Siccome esiste la pirateria, gli account sono verificati online.
@@uccc2282 Assolutamente sbagliato quello che dici, non è obbligatorio avere internet, chiunque può accendere la propria console offline, inserire il disco single player, installarlo e giocarci senza problemi. Non serve proprio nessuna autenticazione
Rispondo di pancia perché già mi sta andando sulle scatole sta cosa. L'unico modo che avremo, nel prossimo futuro, per essere proprietari di videogiochi sarà scaricarli illegalmente ed è una conseguenza logica di questa triste scelta dei publisher...ma vediamo il video fino alla fine, magari non è detta l'ultima.
postilla n1: per Raiden: I giochi piratati saranno licenza crackate ma è un prodotto che puoi tenerti e reinstallare al bisogno senza preoccuparsi del fatto che l'abbiano rimosso o peggio, aggiornato. postilla n2: per Midna: interpretando il pensiero del giocatore medio; non da fastidio non possedere il gioco ma il fatto che i publisher debbano specificarlo sapendo che è già così. A che serve ribadirlo se non per creare discordia?
Rispondo alla domanda di Midna: parlo da pc game. Si eccome, me la prendo anche per meno. La scusa del "niente rimborso perchè hai accettato l'EULA anche se l'ultimo aggiornamento è mirato a rovinare il tuo divertimento" ha fatto si che io discrimini ogni tipo di live service. Basta anche una vaghissima presenza di FOMO (come in Street Fighter 6 o Granblue Fantasy Versus: Rising), bastano anche nerf ai pg, alle armi o alle build dei giocatori per farmi desistere dall'acquisto. Anche i nerf su Elden Ring potrebbero farmi desistere dal comprare i giochi From (o al massimo aspettare tanto tempo se proprio non voglio piratarlo). Non vedo alcuna valida ragione per cui io non debba essere in grado di sperimentare armi rotte come hanno fatto altri giocatori solo perchè sono arrivato tardi oppure ho giocato con altre armi o build e non esiste valida ragione per cui una mia build debba diventare più debole (salvo casi di glitch) La cosa che recentemente mi è piaciuta di Dragon's Dogma Dark Arisen è che dopo aver scoperto una combinazione rotta posso stare tranquillo che non verrà nerfata e che una volta che tornerò a giocare quella classe le cose non saranno cambiate Figuriamoci cosa succederà il giorno in cui Steam (sperando che non lo faccia) mi revocherà il diritto di giocare un SP vecchio. Già mi sta sulle palle che abbiano downgradato CS:GO a CS2 No, non mi adatterò ai tempi se ciò significa ricevere inculate più facilmente. Il culo è mio e ci faccio quello che voglio. Stessa cosa per i soldi. "E se tutti facessero come te e l'industria videoludica fallisse?" Così sia. Preferisco che fallisca piuttosto che vederla diventare uno schifo, così come avrei preferito che Destiny 2 chiudesse piuttosto che effettuare quel sunset di merda. Coi f2p anche peggio. Se è f2p non voglio minimamente avere a che farci. Non voglio che mi piaccia per poi vedere un aggiornamento che mi impedisce di divertirmi. Piuttosto preferisco che chiuda Quanto ai giochi online sarebbe facile risolvere: costringere gli sviluppatori a rilasciare il necessario per far si che i giocatori possano giocare su server privati/locali, pena il gioco non può essere rilasciato. E la farei anche retroattiva per i giochi al momento giocabili (esempio: volendo si può giocare Genshin su un server locale anche se per il momento si può al massimo giocare sulla 4.1 perchè chi ha creato l'app per il server locale non ha ottenuto i protocolli per renderla compatibile con l'ultima versione del gioco)
Con questo ragionamento, le Software house che, ricordo, possiedono la proprietà intellettuale, non avrebbero diritto ad alcuna modifica anche se essa andrebbe a correggere degli errori, dei bug, dei glitch ecc....gli estremismi non vanno mai bene. Se il gioco fosse tuo, l'avessi creato te e ne possedessi la proprietà in toto, vorresti metterci mano quante volte vuoi senza limitazioni.....quindi se fromsoftware decide di nerfare una build o potenziarne un'altra, e spesso lo si fa su feedback degli stessi giocatori, ha tutto il diritto di farlo. Se questo ti rovina l'esperienza, significa che del prodotto hai apprezzato ben poco. Se parliamo di Destiny, li sono già più d'accordo, ma é un multiplayer online.....cioè sono strutture di gioco totalmente agli antipodi. Poi hai citato un gioco che si é affossato da solo, e nerf e buff alle build sono solo la punta dell'iceberg
@@Andrea-ih7td e se ti dicessi che sono i giocatori a richiedere i nerf add essere quelli che in realtà mancano di rispetto alla libertà artistica? E no, avere l'esperienza rovinata dai nerf non è sintomo di aver apprezzato poco del gioco, al contrario io che non voglio nerf ho apprezzato il prodotto per quello che era. Se a tot giocatori non piace un'arma perché troppo forte nell'ambito pve che si nerfassero da soli, hanno gli strumenti per farlo. Non c'è valida ragione per cui il loro divertimento debba avere priorità sul mio che sono un cliente regolare esattamente come loro, fa schifo come cosa e dovrebbe essere punita perché equivale letteralmente a fare preferenze tra chi deve divertirsi e chi no. Inoltre stiamo parlando di un rpg, è inaccettabile che all'improvviso un mio pg diventi più debole perché ad un giocatore qualsiasi del quale a me non frega nulla non piace che il pg sia più forte di quello che a lui piace. Piuttosto che pensare ai nerf (che vanno a beneficio di uno e discapito dell'altro) che dedicassero tempo all'ottimizzazione delle prestazioni e a quel netcode spazzatura che si ritrovano (che come cosa andrebbe a beneficio di tutti)
@@Andrea-ih7td inoltre cosa può fregare a me della loro proprietà intellettuale se a loro non frega un cazzo di rovinarmi il divertimento, anche fosse solo l'1% meno divertente io non li pago per rovinarmi il divertimento di alcuna percentuale. Piuttosto che facessero un altro gioco coi bilanciamenti nuovi
MIdna ... il paragone con il cinema non regge. I Blu-Ray / DVD dei film sono tuoi come copie e i VG trovo che sia poco corretto non considerarli di proprietà almeno come copie e ovviamente NO come proprietà intellettuale. Se poi diciamo che non dobbiamo avere nulla parliamone, il diritto alla proprietà è uno dei fondamenti della libertà.
Devo dire la verità la dicitura "ESCLUSIVAMENTE AD USO DOMESTICO. Il presente software è concesso in licenza" è presente dai giochi PS3, non mi sembra ci sia sui giochi Xbox 360 una dicitura analoga. Solo che fino ad ora era una dicitura in piccolo e non ci siamo trovati in una situazione in cui un publisher rimuoveva un gioco dalla tua libreria. Anche quando Electronic Arts tirò via i suoi giochi da steam per aprire origin (per poi tornare strisciando da Gabe, come tutti quanti del resto), chi aveva il gioco su steam non l'ha perso, se non ricordo male potevi usare la key per attivare il titolo che avevi su steam anche su origin, ma non ne sono sicuro. Ma ora con le recenti vicissitudini e con la legge che sta passando in california, Steam, come altri, si stanno parando le chiappozze mettendo bene in evidenza una cosa che prima era relegata ad una scritta minuscola sul dorso del disco o sul lunghissimo file dell'eula che nessuno legge mai. Però a quel punto sono anche daccordo con chi pretende che il gioco, di cui non si è proprietari, non costi 80€ o che almeno si abbia una garanzia chiara sul quanto duri questa questa licenza, non è colpa dei giocatori che hanno acquistato il gioco se questo è una merda o se non se l'è filato nessuno, perchè in qualsiasi momento uno sviluppatore può staccare la spina ad un titolo fallimentare e non rimborsare nessuno con il pretesto che è concesso in licenza e con buona pace di chi gli ha dato i soldi credendo nel progetto.
io sono uno sviluppatore iOS da 15 anni e in realtà la situazione è un po' diversa: La proprietà esiste ed è concreta e riguarda, sostanzialmente, il codice. o per essere più precisi tutte le componenti di un software (codice, grafiche, nel caso di app; codice scripting, grafiche, modelli 3d, 2d, rigging, lightning ecc nel caso di un videogioco). Io, in quanto utilizzatore (o user), non posso assolutamente avere la proprietà del gioco perchè questo mi darebbe la libertà (o meglio, la licenza) di manipolarlo, rivenderlo e spacciarlo per mio. La proprietà è dell'azienda che ha la proprietà intellettuale. Nel senso, anche noi sviluppatori non siamo proprietari dell'app o del videogioco che sviluppiamo. il codice, che noi stessi scriviamo, non è nostro. perchè stiamo sviluppando per un'azienda. ed è questa azienda che ha la proprietà del gioco/app. Infatti la nostra responsabilità è strettamente legata al nostro contratto di lavoro con l'azienda proprietaria dell'app. e questa responsabilità termina nel momento in cui questo contratto cessa di esistere (se siamo dipendenti, quando ci licenziamo, se siamo consulenti, quando la consulenza finisce). perciò, agli user, viene data una LICENZA DI UTILIZZO. Cioè ti permetto di usare (o più precisamente, eseguire) il mio codice nel PC, o nella mia console. eseguire il codice significa, diciamo, in assembly, giocare al gioco. Per questo viene data una licenza d'uso. Il problema è il feticismo che diceva Raiden che però si manifesta in modo diverso. Ovvero, non è solo una questione di giocare alla play il gioco. ma è quello di ostentare, e anche vantarsi, di avere i giochi. Poi, vuoi metterci la questione di speculazione sui giochi per il collezionismo? per quanto riguarda la preservazione del gioco è facile fraintendere. Perchè? Perchè per le persone che si lamentano della licenza d'uso, la preservazione è fatta tramite l'acquisto del gioco e il mantenimento da parte mia del gioco. e, per il feticismo detto prima, non vuoi che io ti venda l'unica copia del gioco a te che stai facendo l'archivio dei giochi e vuoi avere anche il gioco in mio possesso? Capite? Ma, come avete spiegato voi, questo concetto è sbagliato. Per mantenimento si intende il fatto che un gioco è giocabile da tutti nel corso del tempo. ed infatti dopo 20 anni l'azienda perde la proprietà del codice e diventa abadonware. Una sorta di open sorce, che però non è opensource perchè al codice non ci vuoi e non ci devi mettere mano. e grazie all'emulazione o agli archivi di questi giochi, tu puoi giocarci.
una volta compresa la differenza tra "proprietà" ed "licenza d'uso" (grazie Bill Gates), i players dovrebbero richiedere l'obbligo di garanzia di "accesso permanente" al titolo qualora il publisher/dev non siano piu in grado di farlo per svariati motivi, vedi cessata attività etc. Cosa che ad oggi GOG permette facendoti scaricare tutto il pacchetto dati del titolo, senza necessita di utilizzo client/launcher.
Una domanda, se GOG non esiste più e i suoi server non esistono più perché è fallita, tu da dove lo scarichi l'installer e il gioco che tu vorresti giocare?
@@anomader9148 Ma davvero credi che GOG sia diverso da Steam? Se GOG perde la licenza di distribuzione dei giochi di Ubisoft (non so manco se ce l'ha), tutti i giochi di Ubisoft spariscono da GOG e quindi col cavolo che riesci a scaricarli e installarli.
Comunque ricordiamo la vicenda (falsa) di Bruce Willis che avrebbe citato in giudizio Apple per la sua raccolta di musica su ITunes che voleva passare in eredità ai figli (ha milioni di canzoni acquistate su ITunes). Aveva comunque aperto un problema sulla proprietà degli asset digitali. Ora sembrano quisquiglie rispetto ad una casa o un'auto forse, ma se ho 1000 giochi su steam e crepo, potrà mio figlio usare il mio account o comunque trasferire i 1000 giochi sul suo account? Questo sarebbe un giusto intervento normativo.
Tuo figlio potrà usare il tuo account, gli basta avere le credenziali. Quel che nessuno sembra rendersi conto è che se steam è un colosso adesso non è detto che lo sia tra 10/20 anni, potrebbe chiudere i battenti e a quel punto perdi tutto anche se partissero con l'idea di non revocare mai le licenze
@@raulcosta69 è una PROPRIETA' esattamente come un'altra. Ma vuoi un altro esempio? Un quadro di picasso che differenze ha rispetto ad un DVD di RDR2 (valore economico a parte)? Una copia di Super Mario 64 è stata venduta per 1.5 milioni di euro. Gli asset digitali diventano sempre più importanti nel mondo, è fondamentale una legge che ne normi il passaggio in caso di decesso.
Che modo superficiale di ragionare, Midna. Poter comprare il fisico significa potersi rivolgere al negozio più conveniente o addirittura all'usato. Inoltre quando il gioco è stato giocato e rigiocato può essere venduto. In un mondo in cui i giochi costano 80 euro a prezzo pieno, io voglio poter scegliere. Perciò vedere il tema solo come un feticcio è da stupidini, lasciatemelo dire.
Non hai capito il mio discorso. Non è una questione di fisico contro digitale. Ma di cessione provvisoria della licenza (che vale anche per il fisico) e possesso per sempre. Eppure ne abbiamo parlato per 20 minuti...
@@PLAYERINSIDETVOfficial Ho capito che legalmente solo il disco in sé è tuo e se il produttore decide di chiudere tutto, non puoi farci niente, neanche se il gioco è offline. Ma nella realtà dei fatti non è mai successo - che io sappia - che un gioco single player (come uncharted, assassins creed e altri mille di questo tipo) comprato materialmente sia stato reso impossibile da giocare. Pertanto, di fatto e non legalmente, il fisico è ancora una garanzia. Ma da come hai parlato sembra quasi che non vedi l'ora che sia tutto digitale, perché in fondo volere il fisico è solo un feticcio fine a sé stesso. È questo che mi ha dato fastidio. Ci pensano già le aziende a fotterci, non è che dobbiamo per forza metterci a 90 per aiutarle.
@@Gecocieco5 Si potrebbe trovare una via di mezzo, dandoci la possibilitá di “vendere” ad altri utenti le nostre copie digitali all’ interno di steam o delle varie console, e poter usare i crediti acquisiti per comprare altri giochi o prodotti dello store stesso Il passaggio al digitale e abbonamenti vari è probabilmente un futuro inevitabile, i possessori di fisico sono e saranno sempre piu una piccola percentuale rispetto al totale del mercato Per altro Midna e in generale i collezionisti, penso siano interessati al passaggio al full digital perche le loro vecchie console e copie fisiche diventerebbero ancora piu “storiche” e acquisterebbero piu valore probabilmente (qui sto andando a intuito non sono sicuro sia corretto)
Boh, mi dai della superficiale e stupidina, eppure continui a mischiare il discorso fisico e digitale con la questione licenza (che, ripeto, riguarda anche il fisico). Storicamente la licenza non viene quasi mai revocata, è avvenuto qualche volta e quelle volte riguarda qualsiasi versione del gioco, anche fisica.
Grazie del video. Midna sentirti paragonare l'acquisto di un giorno ad un biglietto del cinema è esilarante. Semmai potremmo compararlo all'acquisto di un film ma in forma fisica. Tu compreresti un bluray , a prezzo pieno, sapendo che un giorno lo inserirai nel tuo lettore e questo non funzionerà più? Stranamente non trovo alcuna onestà intellettuale in questo video.
@@PLAYERINSIDETVOfficial la disonestà intellettuale è riferita a voler dare le colpe solo ai giocatori e mai alle aziende che, spesso, terminano il supporto ( o revocano la licenza) per questioni di soldi.....dei loro soldi perché i soldi dei giocatori, che hanno pagato 70 euro il game, o l'esperienza, importa molto ma molto meno. Se non erro siete giocatori, compratori, anche voi, possibile che la colpa la vediate ai gamer? Per concord i soldi li hanno resi giusto? Allora, per giustizia o onestà, dovrebbero ridare i soldi a coloro che hanno comprato il gioco ( quando tecnicamente fattibile).
@@mayamax3d lungi da me fare il difensore di PI che si difendono da soli, ma la disonestà la vedo più in te. Si parla di esperienza. Se tu paghi 70€ spiderman2 e lo giochi e hai quell'esperienza, e poi loro te lo tolgono perché dovrebbero restituirti i soldi? Tu l'esperienza l'hai avuta. Per questo Steam accetta rimborsi solo per giochi che hai giocato meno di 2 ore. Io ho oltre 1000 ore su Sniper Elite 5, metti che oggi lo tolgono da Steam, Rebellion dovrebbe rimborsarmi il costo del gioco? Ma sei serio?
Stadia, ad esempio. ha chiuso baracca e burattini ed ha rimborsato tutto: sia software che hardware acquistati. E più licenza di un gioco che gira solo in cloud.....
Infatti io per pura paranoia da qualche anno ho deciso di comprare solo su GoG, ma anche per evitare i problemi causati dal drm. Ma sì vi do OVVIAMENTE ragione per il vostro discorso su GoG, è una paraculata, e la situazione cambia di pochissimo, ma è comunque una piccola certezza e comodità in più. Ma mi trovo pienamente d'accordo sul discorso di Midna ed è una lotta che nel mio piccolo cerco sempre di combattere. Ma il fatto io paghi l'esperienza non vuol dire che io non debba desiderare di voler estendere la possibilità di usufruire dell'esperienza. Comunque non sono convintissimo dal discorso di Raiden anche perché dai sondaggi risulta che anche su console (Nintendo esclusa) la STRAGRANDE maggioranza gioca solo digitale. E sì gradirei avere SEMPRE una garanzia precisa per ogni gioco. E garanzia di rimborso entro tot. "Gli unici sistemi disponibili non sono legalissimi" e Nintendo non fa che demolirli cercando di estinguere la sua stessa storia.
Mi ricordo ancora quando noi fan della Blizzard ci siamo incazzati, quando hanno rimpiazzato Warcraft 3 originale con Reforged. Fortuna che posseggo gli originali
Scusa Midna ma se compro il blu-ray fisico di un film è mio e lo guardo quando voglio anche tra 10 anni, infatti il disco costa più dell'ingresso in sala. Comunque perchè il software dovrebbe avere una valenza differente da un oggetto fisico ? Se acquisti una lavatrice ma domani la casa di produzione blocasse il software per farla funzionare...? O chiarisci sia un "noleggio", con prezzo proporzionato, oppure un giorno sul frigo, l'auto lo scooter etc ti potrà essere proibito l'utilizzo.
sono uno di quelli che giocano principalmente con il pc, so perfettamente che i giochi non sono veramente nostri. Però devo anche dire che sono un "collezionista" di giochi, anche se su steam ma ho una buona libreria. Nel caso di giochi online non è certo la prima volta che i server si spengano, certo, esistono metodi per eludere questa cosa, così come potrebbe succedere che un gioco venga tolto dalla libreria. Però comunque per ragioni di collezionismo mi dà fastidio se succede. Preferirei comunque poter avere una versione dell'iso del gioco. Anche per conservazione! Comunque dovrebbe esserci in futuro una legge a riguardo...
Però avete detto tante volte una falsità. La licenza che compri con il disco non te la possono rimuovere. Fisicamente non possono. Se il software c'è nel disco, questo continuerà a funzionare. Possono togliere le funzionalità on-line ma non il resto. Ciò che funziona offline continuerà a farlo in eterno, come PlayStation 1.
Allora non dovrebbero parlare più di acquisto, ma di noleggio. Perchè quando acquisto un prodotto diventa di mia proprietà, cosa che non avviene più a quanto pare. Dovrebbero essere perseguibili per pubblicità ingannevole
Io personalmente non lo sapevo, credevo che offline avrei potuto comunque usufruire del servizio. Da consumatore mi lascia perplesso questa notizia. Da Steam mi sarei aspettato più chiarezza sin da subito.
Midna non puoi fare questi paragoni... non è possibile paragonare l'acquisto di una licenza di un gioco all'acquisto del biglietto del cinema. A sto punto perchè non aggiungiamo la formula soddisfatti o rimborsati? Io ho comprato l'abbonamento plus della play e sono rimasto amareggiato, usato pochissimo perchè l'ho preso a scatola chiusa con i giochi che di mese in mese non m'interessavano o non erano completi. Ecco perchè la gente si sta stufando e andiamo anche a giustificare il non possesso con il paragone del cinema che sono servizi totalmente diversi? Al cinema ho un mega schermo, un super audio, la casa che non è la mia e tante altre cose. Sui giochi: La console l'ho pagata, la corrente la pago, i bug li devo tollerare, i cheater li devo subire, l'online lo devo pagare e il gioco è blindato all'account di cui i miei dati sono li a fiducia. Ma non scherziamo Se io compro qualcosa, posso o non posso aspirare alla NORMALITA' ? Ossia essere proprietario dell'oggetto acquistato e che posso rivenderlo a chi voglio? Pago anche l'iva che in Italia è molto alta. Un tempo (forse un ventennio fa) ricordo che ci bombardavano riguardo ai benefit con il passaggio delle copie digitalizzate dicendo che si sarebbe abbattuti i costi, la pirateria ecc ecc. Insomma erano solo vantaggi per noi. Hanno abolito i mercatini della rivendita dei giochi, i prezzi sono gli stessi e le cose non sono cambiate (a parte la pirateria ma non dipende solo dalla copia digitale che comunque è vero che in parte ha favorito alcune cose ma non è stata la cura). State avvalorando il diritto all'esproprio legalizzato che le aziende vogliono proprio per abolire la proprietà e avere campo libero su tantissime cose. E' una vostra opinione ovviamente LECITA ma che non condivido nella maniera più assoluta, specie se so che siete collezionisti e giocatori di vecchissima data. Ben venga GoG e anzi Vi ringrazio per questa live perchè preferirò loro. Ovviamente sui giochi che hanno l'online quello dipende dai server ed è un servizio e ci sta che una volta che il gioco vada in disuso il server lo chiudano MA se sono proprietario e il server chiude posso giocarlo su server privati come avveniva anni fa (sempre che sia legale e su giochi chiusi). Su lineage 2 se non erro era legale giocarlo su server privati a patto che su questi server ci fossero installate due espansioni al di sotto rispetto all'official e così l'azienda permetteva di giocare in privato anche se dovevano essere rispettate delle regole per essere legali. Delle cose che compro decido io cosa farne, se darli alla 5 generazione, a mio nipote, se regalarli, se prestarli o buttarli. Insomma sono affari miei. Così la mia copia è SEMPRE dell'azienda... se permetti preferisco darli mio figlio se gradisce il gioco. Ammetto che il fattore prestito dei giochi l'ho scoperto tardi, non sapevo che fossero dati a licenza temporanea. Infatti se devo comprare qualcosa aspetto la copia fisica li dove è possibile
Su PS3 ad esempio,con la chiusura dei server dedicati,se si installa un gioco oggi,lo si può giocare ma tutte le funzionalità online e le patch non esistono più,se installo un gioco che ha dei bug,me lo gioco con i suoi bug perché non è più aggiornabile,diverso il discorso per una cartuccia per Snes che invece è già completa così com'è.
Anche la cartucce Snes (i giochi intendo) avevano bugs,ma era bello cosi'...non esisteva la ricerca della perfezione videoludica,con patch e quant'altro...semmai si aspettava la versione 2 di quel gioco,con tutti i suoi miglioramenti e (naturalmente) nuovi bugs... pero' era piu' bello,io ero piu' felice... 🤗
midna, non incentivare la pirateria, poi te la ridi pero'...questo argomento e un vero e proprio inno alla pirateria. netflix costa 10 euro al mese, non 10 euro a film
Ma infatti ho abbandonato da tempo il mondo del gaming moderno, ripiegando pesantemente sul retrogaming. Per la questione cinema, non sono propriamente la stessa cosa, dato che il cinema mi da una qualità video e audio che difficilmente si può avere in casa, al massimo chi ha una villa, allora ha anche i soldi per una sala cinema, ma normalmente chi ha i soldi per poter godere in casa di quell'esperienza? Difatti uno compra un servizio da usufruire in loco e non un prodotto che puoi portare a casa come un film in DVD o BluRay. A nessuno piace portarsi a casa un prodotto che non può usufruire liberamente, già con la ottava generazione di console dove si vociferava di dover giocare sempre connessi online è un vincolo che pochi sopportano, in quanto comunque sia bisogna avere una connessione funzionante (ci sono zone dove l'internet non è sempre stabile), oltre a dare un sentore di telecontrollo; poi con questa storia della licenza sa di presa in giro, tralasciando i giochi solo online che uno già sa che prima o poi non potranno funzionare sui server ufficiali (ma si può sempre fare un server proprio e giocarci), trattare allo stesso modo pure i giochi in single player offline sa veramente di mossa per costringere a comprare prodotti nuovi in quanto non puoi più giocare a quello che possiedi. Poi personalmente anche il modo in cui vengono realizzati i videogiochi moderni non è che mi entusiasma, alla fine invece che giocare e godersi un gioco si fa da betatester, in quanto sono tutti prodotti approssimativi o quasi.
Midna si che i giochi always online possono essere preservati. Faccio un esempio veloce, WoW, con i server privati degli utenti ora ha una vita infinita, anche nel caso che i server ufficiali chiudano.
Ragazzi le vostre rubriche sono stupende. Ho partecipato anche io ieri, commentato anche. Ribadisco che gli store per vendere i prodotti, detti fornitori. La licenza noi la paghiamo e si segue precisamente cosa bisogna fare. Come ad esempio nei giochi fisici da quando ho acquistato il mio primo videogioco fino adesso. Letto in piccolo l’uso specifico sono consapevole e d’accordo. Però che steam esclusivamente o successivamente anche altri store adottano la stessa maniera. Il digitale per me rimane non utile in nessuna fatta maniera. Compro un gioco digitale e te da un momento all’altro oppure a distanza di anni me lo togli ? Non penso proprio che continuo ad acquistare digitale. Se continuando ad adottare regole flessibili senza senso. Senza tutelare il consumatore come anche venditore o titolare di tale servizio. Preferisco e ribadisco come ho detto ieri passo solo sul fisico. Come anche i giochi delle precedenti passati che ho Internet o meno continuo a giocarci e divertirmi fino alla fine del secolo.
Magari sbaglio, ma penso che, a meno che non si tratti di giochi "always online" o di funzionalità multiplayer, anche nel caso in cui scadessero licenze e quant'altro, un gioco su disco, benché in versione base, senza aggiornamenti, dovrebbe rimanere comunque giocabile, un po' come sto facendo io con Driveclub, che non avevo mai giocato e, anche se privo delle funzionalità online e senza possibilità di acquistare i DLC (ma l'aggiornamento, come per i titoli PS3 ed Xbox 360, me l'ha fatto), posso utilizzare senza problemi, pur essendo stato tolto dallo store PlayStation ed i server chiusi. C'è da dire che le aziende proprietarie degli store online sono così grosse che dubito ne vedremo la fine "in tempi brevi", per quanto le loro intenzioni possano essere imperscrutabili (e molto raramente a favore del consumatore, checché se ne dica con la storia della "concorrenza" 😅). Comunque state attenti a dove vi sedete, perché quelle sedie parlano chiaro: "property of Vault-Tec". Un bel giorno potrebbero revocare la licenza e farvi trovare con le chiappe a terra 🤭 P.S.: ovviamente si scherza 😁
9:44 piccolo appunto però, se un gioco non ha funzionalità online, la licenza te la possono teoricamente togliere, ma all'atto pratico il gioco lo puoi giocare ancora, non è che se lo metti nella console non parte
A questo punto non compriamo piu ,il gioco floppa male,si aspetta che per disperazione lo mettano in abbonamento su plus o game pass allora poi si che mi sta bene che me lo levi dall abbonamento quando ti pare tanto in abbonamento ho una valanga di roba,ma non ti regalo 80 euro per farmeli soffiare via quando gli gira!!!! Vi ricordate un certo day's gone,che lo scoprirono tutti quando fu inserito nel plus,quando prima era andato cosi cosi??? Facciamo cosi per tutto ed evitiamo di regalare soldi!!
Solo i giochi che girano offline totalmente,tipo i vecchi titoli SNES o simili,possono considerarsi tuoi una volta acquistati! nell'era del digitale e delle licenze non è piu così,mi fa strano che molti nn l'avessero capito😮
Non lo so a me non va bene questa cosa, sapevo che i giochi che compravo su piattaforme come steam non erano "miei" in modo definitivo, ed infatti ci compravo solamente giochi per me di minore importanza... Riguardo al discorso di Midna sulla proprietà, io personalmente sono abbastanza "in fissa", perché anche in questi giorni mi è capitato più volte di riattaccare la ps2 e giocare a FFX, è vero i giochi si evolvono e fanno aggiornamenti continui, però se io tra 10 anni sono anocra vivo voglio poter riattacare la ps5 e mettere che ne so god of war e rigiocarci anche senza aggiornamenti
Inquietante la posizione vostra..invece di sottolineare l'importanza di una comunicazione più chiara verso il consumatore arrivate al punto di giudicare chi problematizza la differenza tra fisico e digitale. State facendo il gioco delle multinazionali che provano a confondere acquisto di bene e servizio e state facendo disinformazione. Io stesso possiedo giochi ma sono più interessato all'esperienza e quindi può anche andarmi bene un abbonamento come quello NSO o Game Pass, ma se decido di acquistare un gioco dev'essere PER SEMPRE fino ad usura del prodotto. Il fatto che voi vogliate far passare questa posizione come anacronistica e suggeriate che il consumatore debba arrendersi all'evidenza di perdere possesso delle cose acquistate lascia attoniti
Tecnicamente anche i giochi online si potrebbero preservare. In passato è giù successo che alcuni appassionati e modder creassero server privati in grado di far funzionare anche giochi formalmente chiusi. Uno dei casi che mi viene in mente è Need For Speed World, un MMO completamente online, chiuso tipo nel 2015 che oggi è di nuovo giocabile tramite server privati.
Il discorso che fa Midna ha senso fino ad un certo punto, perché se proprio dobbiamo farlo in chiave filosofica/politica, vorrei che si abbattesse il capitalismo e poi la proprietà privata. *Inno dell'armata rossa, faccia di Karl Marx soddisfatta che indossa la divisa da idraulico di Super Mario* ahaha. Quindi avrebbe senso arrivati a quel punto. Sulla preservazione dei videogiochi la gli do pienamente ragione
La natura del videogioco oscilla tra quella di bene (digitale) e quella di servizio, con la classificazione che può variare a seconda del contesto e del modello di business adottato. Da 10 anni a questa parte, penso che possano essere considerati servizi e basta, a malincuore per quanto mi riguarda 🥲
In che modo un gioco single player come uncharted, assassin's creed, bloodborne etc può essere considerato un servizio e non un bene? Rainbow six, for honor, fortnite possono essere considerati servizi. Non facciamo di tutta l'erba un fascio, oltretutto contro il nostro interesse di consumatori.
@@Gecocieco5 è un servizio anche il single player dal momento che non stai comprando il gioco nel senso di avere pieno accesso e diritto al codice sorgente, ma stai comprando un servizio/licenza che ti permette di eseguire quel codice su quella specifica piattaforma e in nessun altro modo
@@Gecocieco5 Purtroppo i giochi sono servizi fin dall'alba dei tempi, non sono mai stati dei beni. Anche su PS1 tu compravi solo la licenza del gioco e basta, che poteva essere revocata a piacimento, soltanto che era praticamente impossibile revocarla prima dell'avvento di internet nel gaming. Addirittura la licenza vieta persino di rivendere i giochi ad altri, l'acquisto vale solo e soltanto per te dal nuovo, mentre comprare usato non ti da autorizzazione all'uso di quella licenza, ergo per le aziende usato e pirateria sono esattamente alla pari come violazione. Se poi queste cose non le avete mai sapute e vi svegliate solo ora, beh, buongiorno, è un po' tardi indignarsi ora dopo 35 anni che ha sempre funzionato così o dopo che avete sguazzato nel mercato non autorizzato dell'usato credendo di non fare niente di male.
@@TheMetalOverlord L'equiparazione tra pirateria e vendita dell'usato è la cazzata più grossa che abbia mai sentito da anni sul tema. Su questo ti sbagli di grosso. Ma se anche fosse vero, è comunque sbagliato trarre da ciò la conclusione che tutti i videogiochi siano servizi. Se, per esempio, acquisto un'auto a prezzo di mercato e nel contratto (immaginario) c'è scritto che ho acquistato solo la licenza e non la macchina, questo non fa della macchina un servizio; semplicemente questo rende il contratto ingiusto.
Sarò sincero nel dare la mia OPINIONE non mi piace per nulla l'andazzo che il mondo videoludico ha preso da anni (come quello informatico) con sta storia delle licenze. Penso che il reale fatto sia solo una mera questione economica legata alla manutenzione in funzione dei server che sono un costo per gli sviluppatori, e lo capisco. Non ho mai preso infatti e non gioco giochi multiplayer on line ma solo singol player e spero che dragon's 1-2 sopravvivano nel tempo proprio perchè non accetto il fatto che se io in un qualunque momento voglia rigiocare al x gioco non possa più farlo. Infatti ho tutte le playstation dalla uno ancora a casa. E ogni tanto mi vien la voglia di rigiocare dopo anni un tal gioco, che ad anni di distanza con una maturità diversa ha un altro sapore. Non so voi che ne pensiate però dato che chi manda avanti queste imprese videoludiche siamo noi utenti che c mettiamo i soldi e non sarebbe giusto avere la possibilità di avere voce in capitolo? Perchè se noi smettessimo di giocare loro per chi produrrebbero? Ditemi la vostra?
Proposta sempre da sviluppatore: Un modo per poter preservare i videogiochi online è rendere disponibile su questo fantomatico archivio anche i file server. In questo modo gli utenti possono installare il gioco, ma eventualmente anche creare istanze server. Un po' come succede con i server non ufficiali di WoW.
Il "fisico" oggi ha senso solo per le versioni da collezione, che spero rimangano. Inoltre, vorrei poter giocare, anche in futuro, i giochi che ho comprato fisicamente negli anni. Sarebbe eccellente...forse solo Microsoft può farlo, vedremo.
Io quando c'è modo SEMPRE fisico. Specie se il gioco mi interessa particolarmente. La questione licenze pazienza funziona così. Io farei cambiare i termini di utilizzo per legge. Farei in modo che ci sia l' obbligo di garantire un funzionamento offline. Così che, l' online è fuori uso, ma ci puoi giocare. Pensare a monte a contenuti fatti ad hoc per la questione single player. Poi revocano? Pace ma lo puoi giocare. C'è un always online? Obbligatoriamente mettere delle funzioni bot. Così che hai l'esperienza multiplayer senza essere connesso. Sarebbe utopistico ma mai quanto quello che farei io in toto. Specificare che si compra la COPIA, ma non si ha il permesso di rivenderla in digitale. Il problema sarebbe in parte risolto. Perché a quel punto tu hai il prodotto in copia, non in licenza ed è tuo. Tanto non esiste già il modo di vendere la licenza online.
@@Unni951 Anche con i costi di prima. Capisco tu non sia del mestiere, io lavoro nel mondo IT da oltre 20 anni, convertire un prodotto online in uno offline è un lavoro immane. Ci sono giochi senza BOT, esempio Fornite (mi pare sia senza bot mai giocato), significa creare i bot, dare loro un'IA decente e poi permetterti di creare una partita sul tuo PC. Non è come riscrivere un gioco da zero, ma è molto complicato. Un conto invece è Watch Dog in cui hai anche missioni cooperative, le disabiliti e pace giochi comunque al core game.
@@uccc2282 Ripeto è utopistica la proposta non è fattibile. Ma il cambio dei termini potrebbe essere fattibile. Lasciando fare il discorso bot. Ma ormai la zappa ha colpito con il maledetto online always online e cavolate varie. Non sono del settore, ma ho fatto il programmatore per un po'. Mica ho detto che è facile. Sarebbe l' ideale per poter giocare sempre, server attivi o meno. Ma non si può. L' industria ha preso sta piega, ci si attacca ormai.
Ragazzi, capisco che la legge sia questa e come dice il buon Raiden, ci attacchiamo al cà. Però concedere una licenza non è proprio come ce la fanno passare sulle avvertenze dietro al gioco fisico. Mi spiego meglio (e posso avere torto eh, non sono un giurista!), quando prendo un gioco in licenza su Steam, ho un account che lega quella licenza a me, nome e cognome, quindi ci stà; ma nel caso di un gioco fisico, come fai a vendermi una licenza? Dov'è il contratto? A chi stai vendendo la licenza? Se la mia licenza corrisponde al gioco fisico, non nominale, non puoi revocarla in alcun modo. Se non sai a chi e dove revocare una licenza, non puoi revocarla. Diverso sarebbe dire semplicemente che dove c'è del contenuto online, amen, quando un server chiude, chiude e basta. Ma su un gioco single player e copia fisica, a mio avviso è un discorso anticostituzionale. A tutti gli effetti per la legge io stò acquistando un bene materiale, non un contratto, quindi non una licenza...non sottoscrivo alcuna policy e non leggo alcun termine di utilizzo (almeno sulla stragrande maggioranza dei giochi). Quindi per me è solo una paraculata bella e buona. :) Inoltre se acquisto una licenza, come succede per i programmi di lavoro, allora gli aggiornamenti (e quindi i dlc?) dovrebbero essere TUTTI gratuiti. Bo, mi pare applichino il discorso della licenza solo agli aspetti che fanno comodo a loro. btw.
Ma infatti dovrebbe essere il contrario! Scelgo la via del futuro? Ti dono accesso ad ogni mio dato personale con un acquisto online, dentro un tuo store... DOVREI essere tutelato in maniera esemplare! Invece fanno queste scelte ASSURDE... Per niente pro consumatore e che fanno comodo solo ed esclusivamente alle aziende! Midna dice: "possibile che le persone non comprino più i videogiochi per questo?" Assolutamente si è il motivo per cui i siti di streaming e MP3 sono diventati cosi virali! (Tanto da utilizzarli anche nelle scuole👌🏻👍🏻) Si parla di questo e secondo me c'è bisogno che questa crisi vada avanti il più in fretta possibile! E portare ad un "crash" come quello avvenuto 40 anni fa! Da lì in poi sarà tutta in salita👍🏻👌🏻(esattamente come in passato visto che poi ci fu il NES dopo la crisi, dando vita alle IP più storiche e iconiche di sempre del medium!👌🏻👍🏻)
Attaccati alla proprietà?, se permetti si visto che pago 80€ per quel gioco. Come per i dvd io voglio avere la possibilità di unufruirne quando mi pare, altrimenti se mi andava bene qualcosa a tempo limitato mi facevo il game pass. Poi mettiamoci anche il discorso dell'affezionamento all'esperienza, se io tra 50 anni mi volessi rigiocare sekiro, perché è il mio gioco preferito, voglio essere libero di farlo. È anche un discorso di preservazione del videogioco in quanto opera
Nel contratto quando si acquista su Steam c'è sempre stata la definizione da titolo "Acquisto Licenza d'uso", il fatto che poi la licenza d'uso abbia lo stesso peso economico che una volta aveva l'acquisizione della proprietà del gioco è un altro discorso che, da consumatori, dovrebbe unirci contro questo schifo d'industria che fotte soldi senza preoccuparsi di chi li spende, evidentemente è il nuovo trend quello di fottersene la minchia dei poveracci che finanziano questi colossi disgustosi che li perculano pure... Il costo di un biglietto del cinema è differente dall'acquisto di un formato fisico come DVD o Bluray, idem la differenza tra questi ultimi e le piattaforme di streaming, in questi casi è necessario essere molto precisi e non fare un minestrone senza senso, sappiamo tutti che acquistare un abbonamento mensile è diverso dal comprare un prodotto, eppure le stesse piattaforme permettono di comprare su di esse senza però dare la certezza che il prodotto resti a te SEMPRE, e sì, dovrebbe restare a te per sempre.
per la cosa della preservazione si potrebbe avere l'iso gratuito per tutti e utilizzare anche il fatto che le persone lo abbiano installato nel computer per fare l'upload più velocemente. Chiaramente parlo dei giochi che sono stati abbandonati, che non fruttino più soldi per l'azienda.
Anche il sistema della mia Macchina non è aggiornato, ma la macchina deve funzionare. La licenza ti toglie gli aggiornamenti, ma il software offline deve funzionare. I giochi on line sono un'altra cosa e dovrebbero funzionare esattamente come funzionano ora. Poi Midna la questione del possesso detta da due collezionisti....dai...poi sono d'accordo con te...se non ho la proprietà però devo abbassare il prezzo, invece aumenta tutto. Meno comunismo. Anche perchè poi succede che tutto diventa meno sostenibile vedi appiattimento degli abbonamenti e conseguenti aumenti. Il punto è che bisogna vedere se cosa succederà lato consumatori.
Avete un po' dissato e sminuito GOG, ma è ovvio che il vero vantaggio di questo store è nell'acquisto dei giochi single player. E in questo campo nessun altro store si avvicina alla libertà di fruizione che GOG garantisce (fatti salvi store minori e molto meno conosciuti).
su GOG si è proprietari dei giochi acquistati. se per assurdo domani GOG dovesse esplodere, io che ho gli eseguibili dei giochi acquistati su GOG su un hard disk esterno potrei tranquillamente installarli e giocarci
Io sono un vecchio giocatore ho 60 anni , è a me piace solo fare la storia del gioco non tutta la parte online , quindi per me è inportante possederlo. Ho giochi vecchi degli anni ottanta in varie piattaforme, ci gioco quando voglio.
Vorrei proporvi uno scenario, da chi non fa acquisti in digitale. Poniamo un gioco in singolo qualsiasi, venduto su steam. Passano gli anni, il publisher di quel gioco decide di aprire il suo store per vendere in esclusiva, o perché vuole ritirare la sua PI. Le licenze concesse in precedenza che fine farebbero?
Ok sul pagare l'esperienza, ma allora un gioco "su licenza" mi deve costare 20-30 euro al day one per un AAA, dato che tutti i costi legati alla filiera produttiva ed al rendere un prodotto utilizzabile standalone per sempre non esiste piu', di fatto e' un noleggio a lungo termine. Cioe' non puoi farmi pagare il biglietto del cinema come il blu-ray del film. Chiarezza sulla proprieta' o meno del "gioco su licenza" non esiste, in quanto la legislatura varia da stato a stato, esistono delle linee guida.
Io vedo la questione della licenza giusta , perché alla fine un gioco non vale 80€ con tutte le spese che ci sono dietro per creare un videogioco. Alla fine pagare le licenze per giocarci e normale , ma non si può essere proprietario di un contenuto con 30-50-80€. È come pagare un abbonamento game pass e giocare alla libreria varia che mette a disposizione, non sono tuoi i giochi, però al momento hai la licenza per giocarci. Questo è anche commercio.
5:30 per rispondere a midna, io sono uno di quei consolari che acquista sempre la copia fisica. E al cinema non ci vado, i film che mi sono visto, la maggior parte , li ho visti in TV oppure ho il mio bel DVD a casetta. L'esperienza cinema la trovo poco utile... 13 Eur li spendo per la copia e quando voglio rivederlo posso farlo tranquillamente. Almeno non vado a vederli pirati.
Midna ma che dici? Ma come la proprietà non è importante? Al di là del collezionismo che è problematico (lo dico da collezionista), ok... Però è importante possedere le cose. Ci ricordano chi siamo, cosa abbiamo vissuto, che strada abbiamo fatto e cosa abbiamo costruito. Lo so che nella fattispecie stiamo parlando di videogiochi ma il concetto è il medesimo. Parli del lasciare qualcosa ai figli come se fosse stupido, beh non lo è. Tu hai deciso di non avere figli ed è una scelta tua ma io ai miei futuri figli vorrei lasciare qualcosa di più di un pugno di mosche. "Toh, ti lascio l'ultimo mese di Netflix pagato. Guardati una serie TV. I videogiochi su cui ho speso MIGLIAIA DI EURO non te li posso lasciare, non sono miei". Si, 80€ alla volta si arriva a diverse migliaia, Riden ne sa qualcosa visto che colleziona. Ma per favore, mi ha fatto proprio imbestialire questa uscita. Già che ci sei, regala la tua collezione su Fallout; tanto non serve possedere cose, no? PS: per Raiden. Io compro le console SOLO perché ci sono ancora le edizioni fisiche. Della transizione a digitale me ne sono accorto nel momento esatto in cui ho messo un disco nel PC e si è avviato Steam. Ho capito che col disco potevo pulirmici il c**o.
Mi sento anche di aggiungere che quello che dice midna sulla preservazione dei videogiochi cozza con quello che dice sulla proprietà dei videogiochi, anche se voi dite il contrario.... Cozza perché se uno sviluppatore ti toglie la licenza di un videogioco di conseguenza non lo sta preservando, si potrebbe reperire con degli emulatori senz' altro, ma si ridurrebbe tutto alla speranza che qualche appassionato condivida in modo legale o illegale che sia il codice di gioco
Sta cosa mi fa un po' paura, la possibilità che ti possano togliere la licenza del gioco e quindi il gioco che hai pagato (magari regalato) da un momento all'altro In totale contrapposizione con il fisico (parlando SOLO di single player) che ti da una proprietà del prodotto che finché va la console/pc compatibile va pure il prodotto, magari senza funzionalità online, ma comunque il "core" del gioco funzionerebbe Mentre in digitale se ti rimuovono la licenza lo hai perso per sempre, cosa triste a parer mio, non tanto per il possesso della cosa quanto per l'aver perso X gioco che ha avuto impatto magari nella vita del singolo videogiocatore, io per esempio son cresciuto a ritmi di giochi fisici che non c'erano più sul mercato o a prezzi altissimi che ancora oggi, vorrei trasportare questa cosa anche a chi avrò la fortuna di avere accanto tramite un sistema che garantisca anche la memoria e la rigiocabilità del prodotto finché va, non finché store X lo decide di tenere. Resto per il fisico, voglio che in futuro passi la mia stessa esperienza senza vincoli di venditori, solo un codice e un sistema Per ridurre la plastica del fisico anche solo il cd/cartuccia in un contenitore meno inquinante che abbiamo con solo la cartuccia con su il titolo
io sarei d'accordo a condizione che i giochi nella parte offline, quindi single player o dual player ma offline siano giocabili e garantiti, poi che ci sia una garanzia di almeno 36 mesi per i brand medi, mentre i colossi devono garantire almeno 60 mesi se no si risarcisce, a loro scelta, tra meta soldi e scontistica sul prossimo gioco. questo è fatto per aiutare le aziende che costruiscono giochi.. ma bisogna dare una mano ai videogiocatori.. senza videogiocatori, le aziende in questione non vendono.
Per i giochi on-line è giusto che sia così , ma per i giochi fisici almeno una modalità offline come dice Midna nell' video la potrebbero pure lasciare
Se non si può collezionare più, allora game pass ultimate E BASTA a vita! Non acquisterò più licenze, piuttosto le nolleggerò a poco prezzo. Con i bluray e cd musicali (si li acquisto ancora) questo problema non si pone.
la licenza dovrebbe però avere una durata minima garantita altrimenti una azienda può vendere e ritirare dopo 10gg. La licenza deve essere come un contratto ambo le parti. A questo punto fammi pagare in base a quanto tempo voglio mantenere il gioco.
Inutile girarci intorno se si vuole la certezza assoluta di poter rigiocare un titolo a tempo indeterminato comprate il fisico e conservatelo bene e correttamente. Li non ci sono cazzi nè server ne licenze revocate.
Io sono del parere che i giochi always online non dovrebbero esistere, infatti. La stragrande maggioranza dei giochi online (ovviamente non quelli solo pvp) potrebbero benissimo funzionare anche offline. Se pensiamo a giochi come Fallout76 che è partito malissimo e poi è migliorato molto, la ragione del miglioramento è stata l'aggiunta degli npc, presenti in qualsiasi giovo offline di quel tipo. Nessun merito va ai giocatori o al fatto di essere online. Basterebbe sostituire i giocatori con dei bot. Sarà anche monco ma resterebbe pur sempre godibilissimo e comunque sempre meglio che non averlo più. Si può fare con i giochi cooperativi ma anche competitivi di corse, come con gli sportivi e con qualsiasi altro tipo di gioco. Io non so cosa darei per poter giocare ancora al mitico Metal Gear Online, anche fosse offline con solo bot come nemici.
Io odio sta cosa io pago io devo essere il proprietario di quella copia come ai vecchi tempi il fatto che potrebbero revocare la licenza mettendocelo in quel posto non va per niente bene io amo collezzionare e aver un gioco specifico a vita viva i vecchi tempi viva i cracker fanculo alle licenze 😅
La preservazione dei videogiochi e molto importante,da pong 1972 in poi,perché significa preservare dei capolavori di quel determinato periodo storico, ebbene l'emulatore puo risolvere questo problema, ma a sentire alcuni giocatori,alcuni giochi non so piu recuperabili,se ne gia parlato di questo discorso, e spero che il patrimonio videoludico,essendo una moderna opera darte,in continua evoluzione e crescita,abbia la sua preservazione. E che quindi dei gioconi,sia sempre recuperabili,nel tempo, ma vale per tutti i giochi.
Tipo la Rockstar che quando ha fatto uscire la trilogia dei GTA remasterizzata ha rimosso dal ps store i giochi originali. Ora se io volessi giocare ai giochi originali sul ps store non posso e rosico
Questo cambiamento fa seguito ad una sentenza, a mio parere giusta solo in parte, dello stato della California che obbliga da ora in poi le aziende a avvertire CHIARAMENTE gli utenti che stanno acquistando un LICENZA D'USO, NON il gioco o i film quando un tempo gli acquistavamo tramite supporto fisico come DVD o Blu-ray. E qui sta il punto: in questo guaio ci siamo infilati noi con tutte le scarpe con la fissazione del download digitale, tralasciando la discutibile qualità di alcuni prodotti venduti in questo modo, provare a vedere ad esempio la qualità sonora di campionamento della musica digitale scaricata rispetto a quella di un CD o di brani convertiti in MP3 per conto proprio da supporto fisico, questa pratica espone il consumatore a tutta una serie di problemi e capricci delle aziende che da un giorno all'altro può decidere di rimuovere un gioco per tutta una serie di problemi che può andare dai semplici capricci di questa o quella comunità che si sente offesa che fa rimuovere un gioco o una serie, a problemi come il mancato accordo sui diritti con la piattaforma che vende, ma forse è più giusto dire affitta, la licenza d'uso. Insomma i nostri diritti di consumatori con il digitale sono diminuiti visto che non abbiamo più il supporto fisico che restava nostro qualunque cosa accadeva, facciamo risparmiare la software house o le Major cinematografiche che non devono più produrre, stoccare e spedire i supporti fisici eppure i giochi sono aumentati di prezzo e possiamo ritrovarci da un giorno all'altro la nostra libreria cancellata a causa delle paturnie del CEO di turno...😮💨
Midna se compri una pentola puoi farci i maccheroni ogni volta che vuoi, e se io compro un videogioco la licenza d'uso é a vita anche in quel caso, almeno che non venga stabilito A PRIORI che la licenza é di 6 mesi o 1 anno ecc. ecc. Midna se io devo perdere la licenza di gioco tu restituisci la pentola. 😝
Beh per come la vedo io, hanno fatto ufficialmente pubblicità a Game pass e a tutti gli altri servizi in abbonamento. Se devo acquistare la licenza a prezzo pieno col pericolo che prima o poi me la toglieranno, tanto vale abbonarmi a Game pass che mi offre la possibilità di giocare a molti giochi, tanto non li posseggo ugualmente arrivato a sto punto.. E io stupido Che fino ad oggi ho sempre acquistato i giochi con l’idea di “possederli” per sempre.
Netflix e' un abbonamento. Il paragone lo puoi fare con i servizi di abbonamento come il game pass, dove i giochi li puoi usare fino a che rimangono a catalogo. E l'esempio del cinema non c'entra nulla. Il paragone andrebbe fatto con le copie in dvd che compriamo dei film: sono nostre e rimangono nostre
No, è tuo solo il supporto fisico. Forse non l'avete mai saputo, ma è così. Tutte le opere, non importa quale sia il supporto, viene trasferita solo la licenza d'uso. Cerca in rete che trovi tutte le spiegazioni su come funziona la normativa.
@@videotopica3957 non sostengo che non sia cosi'. Sostengo che l'esempio del cinema non e' calzante. Piu' esatto e' l'esempio del dvd, di cui tu acquisisci i diritti di riproduzione privata
Oh è scaduta la licenza di utilizzo del tostapane casamadre ha mandato uno a mettere i sigilli. E il frigo bosh mi sta guardando male perché lo apro troppo spesso.... se suona qualcuno io non apro
Oltre che spendo, che ignobile ingiustizia... io non voglio avere proprio un bel nulla! Licenza o gioco che sia! Perché i problemi tutti io? Pago e devo tenergli pure le licenze? Ma stammo scherziando?? (Idiozia: scritta.)
Anni fa si avevano i server dedicati, dove il server reggeva su un giocatore , host. Questo ha salvato giochi su giochi multiplayer come i vecchi cod e altri, soprattutto anche arena. Possono farlo anche oggi, invece di revocare o rendere inutilizzabile un gioco anche fisico, togli i server proprietari e lascia i server dedicati, cosi chi vuole può ancora giocare, mettici anche i bot giusto per riempire ancora le partite in qualche modo. Di modi ce ne sono per evitare che un gioco muoia a discrezione del publisher.
Beh è vero che i server sono chiusi e si possa fare poco ma posso dirvi che non è impossibile fare dei server privati e riportare in vita un determinato gioco. OVVIAMENTE DIPENDE DA GIOCO A GIOCO, e cosa effettivamente c'è nel disco. MA, questa è sempre una possibilità per i più smanettoni
I Single Player spessissimo verificano le utenze online, se non esiste più CDPR e i suoi server di login prova a far partire RDR2... Quindi non è un problema solo dei giochi always online.
@@stefanocavallini3417 Ci sono crack che danno anche i server per i giochi in cui servono. Io ho per qualche anno gestito/sviluppato un server italiano custom di Ultima Online. Ma ne esistono anche di WOW e di altri mmorpg.
Ma il fatto di non avere mai avvisato che non si sta acquistando un gioco ma la licenza dovrebbe essere reato in quanto la sony fu multata dall'antitrust per comunicazioni poco chiare sul servizio plus, di conseguenza è reato anche non aver mai avvisato che si acquista solo la licenza di un gioco e quindi ci sono gli estremi per chiedere il rimborso ai distributori che non hanno mai avvisato. L'esempio del cinema è pure stupido perchè innanzitutto il biglietto non lo pago 70 euro ma dalle mie parti mi costa 3,50€ o 5al massimo 7, dipende dal giorno della settimana e si è consapevoli che è un'esperienza momentanea, quando si acquista un gioco, invece, non lo si è consapevoli perchè nelle consolle precedenti come la wii, ps2, ps1, ecc ecc e forse anche la switch oggi per il formato fisico, i giochi erano solo in formato fisico e pertanto una volta acquistati erano tuoi per sempre, da quando è tutto cambiato? Non è stato mai comunicato!
La cosa che mi fa ridere, è che ho contattato Steam perchè avevo dimenticato l'username dell'account per accedere, e loro cosa hanno fatto?, mi hanno cambiato 2 volte di fila la password che non c'entra un cazzo! Ma che cosa vedo?
Il tema della digitalizzazione mi è caro. Non sono un vero e proprio collezionista né amante dei feticci, ma mi piace l'idea di rigiocare o giocare giochi datati. L'archiviazione dei file digitali e la sua facile utilizzazione è cruciale affinché io mi senta incoraggiato all'acquisto largo di giochi online. Il backlog è un bug inesorabile per me e in questo senso i giochi su disco lasciano più tranquilli. Per fare un esempio, ho letto che Little Big Planet sparirà dai radar a fine Ottobre: avendolo acquistato dal psn mi sono precipitato a restaurare PS3 e Sixaxis per poter mettere al sicuro i file in tempo utile. Non ho voglia di rigiocarlo a breve ma non escludo che mi torni prima o poi; del resto è un gioco valido che mi divertì. Sono già rimasto scottato con molti indie che avevo acquistato su Wii dallo store e che non potrò più mettere su. E - a dirla tutta - non mi sono premurato di sapere cosa è successo ai file online di WiiU ma immagino che anche quelli siano perduti :(
Mi dispiace ma io non CONCORD a pieno Nel senso che in qualche modo chi ha acquistato dovrebbe preservarlo Il problema nasce quando si compra in digitale Perché se compri retail il problema manco esiste se il gioco non è multyplayer Anzi questa notizia mostra solo i limiti di avere tutto in digitale A sto punto ad ogni remaster ti resettano la lista giochi e amen, ti devi comprare la remaster
Bho! Io condivido il messaggio di gog! Un single player se lo compro su gog e mi rimane ha piu senso! Voi parlate di giochi online, ma è normale che un gioco multiplayer online rimane a tempo determinato! Ma un gioco single player non dovrebbe avere una data di scadenza, finche la piattaforma funziona!
Io avrei fatto un discorso leggermente diverso. Premetto che ciò che dirò interessa i giochi single player quindi che non necessitano di server per funzionare. Se compro i giochi su Steam mi sto creando una libreria di giochi che, se nel caso Steam dovesse fallire io perdo tutta la mia libreria perché l'avvio del gioco passa tramite il loro client. Se invece acquisto tutti i giochi su GOG sto effettivamente acquistando il gioco perché loro ti fanno scaricare tutti i file di gioco e sarà mia cura e mia responsabilità conservare i file in un mio supporto fisico (ssd, hard disk ecc...) e se GOG dovesse fallire io potrò ancora giocare i miei giochi anche tra 20 anni, esattamente come se avessi conservato i giochi della PS1. È chiaro che se parliamo di un gioco con funzionalità online non ci sono cazzi, se chiudono i server non puoi giocarci. Uguale per la musica, se scarico le canzoni da spotify, se chiudono perdo le canzoni, se il disco lo acquisto e scarico i file quelli saranno miei per sempre. Ditemi se ho detto una boiata perché non sono super esperto di GOG ma dovrebbe essere così.
Risposta a Midna:
Il paragone con il cinema è fuori luogo. Al cinema tu paghi, affitti una poltrona, uno schermo e delle casse giganti e guardi il film, quando esci dalla sala ti rimangono solo i ricordi del film e un biglietto usato.
Comprare un videogioco è come comprare il DVD del film, che potrai usare a casa tua in qualunque momento con il tuo lettore e il tuo schermo.
C'è stato anche il paragone con Netflix. No, Netflix è come il Gamepass e il PS Premium, paghi un abbonamento per avere a disposizione un catalogo. Finito l'abbonamento, sparito il catalogo
Non paragono i servizi, perché il mio è strettamente un paragone di prezzo-tempo. Se un film al cinema ti dura 2 ore e lo paghi 13 euro, un gioco che paghi anche 80 euro lo puoi tenere con te anche molti anni. Anche se dovessero revocare la licenza (cosa che accade MOLTO raramente) lo avrai con te e funzionerà per molti anni. Non è per sempre fino ai nostri pronipoti, ma ci può stare. Questo intendevo.
@@PlayerInsidue Come ha detto ENDO tu al cinema paghi per affittare dell'attrezzatura che tu a casa non hai per godere di un film, che è il cinema che acquista, con una qualità superiore a quella che avresti a casa!
Come ho detto nel mio commento è come andare a giocare ad un gioco in un locale da gaming con un PC di fascia alta perchè a casa hai una calcolatrice a carbone che se hai fortuna ti fa girare un gioco a 5fps.
Quindi al cinema NON PAGHI per il film, paghi per l'esperienza.
Comprare un DVD/Blue Ray invece è COMPRARE il film, e quello puoi riprodurlo anche 24/7 come colonna sonora della tua dimora, perchè lo hai pagato ed è tuo, fino a che il prodotto fisico resisterà al tempo e all'usura.
Assolutamente d'accordo, ho contestato anche io l'affermazione di Midna e ho visto che hai scritto cose che penso anche io :) Infatti il fattore servizi è totalmente diverso
Per quanto riguarda le sigarette ora lo scrivono per evitare denunce, inoltre anni fa giravano pubblicità dove si invogliava la clientela a fumare perché "faceva bene"
@@PlayerInsidue Stai confrontando mele con pere, l'acquisto di un servizio con quello di un prodotto. Che poi l'intenzione di tali multinazionali sia proprio confondere le due cose è chiaro per un loro tornaconto; che lo facciate voi svilendo una protesta legittima a favore dei consumatori è abbastanza deludente
Il punto è semplice: sapevamo che noi acquistavamo una licenza e che, in caso, avrebbero potuto revocare la licenza di giocare al gioco, ma NESSUNO avrebbe mai pensato che in futuro ci fosse stato il pericolo concreto di non poterci più giocare. Se Ubisoft dice "dovete abituarvi a non possedere i giochi", io dico "dovete abituarvi al fatto che non compreremo più i giochi"
Sapevamo chi? Non è così, in tanti non lo sapevano,ed è una paraculata
Se questa bolla esplodesse con casi particolarmente gravi, il "noi vi avevamo avvisati" delle compagnie non credo basterebbe. Un conto è l'usura accidentale del disco, un altro è che quel disco non venga più riprodotto per una licenza scaduta. Se di licenza parliamo, tu produttore devi dirmi chiaro e tondo quando questa licenza inizia e finisce. Altrimenti o mi rimborsi o ci sono gli estremi per una frode.
Mi duole dirlo, perché quando si tratta di argomenti leggeri come recensioni e video divertenti è davvero piacevole guardarvi. Ma non appena tirate fuori video di questo tenore, argomenti più seri che richiederebbero un'analisi più accurata e una maggiore elaborazione, siete totalmente inguardabili e il pollice giù è un riflesso condizionato.
Alla signora dico questo, senza nessuna offesa, non mi permetterei mai, e con un sorriso (amaro): conta fino a dieci, anzi fino a cento prima di parlare, ragionaci su, perché rischi di dire baggianate a raffica come in questo video. A cominciare dall'esempio del cinema, totalmente errato e incoerente, a finire con tutto il resto.
Ripeto: inguardabile, a tratti irritante e, intenzionalmente o meno non saprei, "fazioso", ma poco importa. Non sarebbe la prima volta.
È ovviamente il mio pensiero, nulla di personale.
👋
Ho pensato esattamente la stessa cosa.. E provando a dare forma al pensiero, questa è stata la mia risposta al video, forse ti potrebbe interessare.
Un saluto
"Anacronistico è dire che i giochi online non si potranno “MAI” preservare..
Mai sentito parlare di server non ufficiali (non illegali)?
E te lo dice uno a cui l'online interessa poco o niente.
Senza considerare l’avanzamento incredibile della tecnologia, che probabilmente metterà fine alle parole “mai” o “impossibile”, almeno in questi ambiti.
Scusa Midna ma i tuoi commenti mi sembrano abbastanza fuori luogo, probabilmente non sei abbastanza preparate in questo campo (senza polemica), al contrario Raiden sembra molto più informato, anche se a momento un po' imbarazzente.
Perché non avete toccato il punto fondamentale? Ovver perchè i publisher non danno più la proprietà ma solo la licenza? Soprattutto per il singleplayer? Come invece sembra fare GOG. Domanda aperta a tutti questa.
E non facciamo il paragone con i servizi di streaming o piattaforme gaming analoghe, perché come l’hanno specificato in molti, non sono la stessa cosa.
Sul denigrare il diritto di proprietà invece lo ritengo scandaloso. Chissà come saresti contenta quando compri un’auto nuova (in un futuro ipotetico, solo su licenza, ma a prezzo pieno) e poi all’improvviso te la tolgono, per qualsiasi motivo, tanto a te interessava il servizio, mica possedere le viti e le ruote.
La differenza tra possedere un gioco (digitale) o un oggetto fisico, sta solo nella forma."
@@arditg4429 Ricambio il saluto e ho trovato l'intervento molto interessante. Neanche a dirlo, mi trovi d'accordo su tutto. ✌️👍
"siete così fissati con la proprietà? è anacronistico"
alle spalle tonnellate di pupazzetti, console, giochi, controller ecc ecc
Fra é un influencer ovvio che parteggia per l'industria per cui lavora
Non tutti sono dotti di politica e filosofia, la saggezza viene ad alcuni solo dopo essere stati inculati.
Alcune precisazioni su quello che dite a video.
Gog, non so se ancora oggi, aveva una policy DRM free che assicurava che la copia installata funzionasse senza necessità di launcher o autenticazioni secondarie, impedendo di fatto che un publisher terzo potesse revocare una licenza acquistata di un suo prodotto. Ciò non toglie, comunque, che sempre di licenza d uso si tratta.
2) se acquisto una licenza non vuol dire che non abbia diritti. D accordo che non sono proprietario del gioco, ma appunto dispongo di una licenza che può essere a tempo (vedi ad esempio Microsoft 365, Adobe DC, diritto d uso annuale di un antivirus o di accedere per un anno ad una bamca dati giuridica, etc). Ma se la licenza non prevede un tempo essa si presume perpetua, e non puoi revocarla, arbitrariamente. Se lo fai sei passibile di risarcimento del danno, perché stai violando l affidamento. Quindi Ubisoft dice volutamente una cosa che sa non essere vera, perché il proprietario non è che non abbia limiti: un po' come nella locazione. Il proprietario non può sottrarre al locatario l immobile quando gli pare, perché fino a che il locatario è solvente e il contratto non è scaduto il locatario ha diritto di goderne liberamente.
👏infatti
Tra l'altro gog non vende giochi online multiplayer
Giusto. su GOG ci sono solo giochi drm free e puoi tranquillamente scaricare l'eseguibile del gioco ed installarlo quando e come vuoi
Tant'è che Concord é stato rimborsato e non é mai successo che una licenza venisse ritirata come se nulla fosse. Lo sanno anche le Software house che perderebbero totalmente l'assenso sia degli estimatori, che dei paganti. Ovvio che loro cerchino in ogni modo di tutelarsi, oltretutto Ubisoft non sta navigando in buone acque ultimamente. Ritirare una licenza, significa al tempo stesso smettere di guadagnare su quella licenza.....e non conviene a nessuno. Se poi il gioco fallisce clamorosamente perché vende una quantitá di copie ridicola la colpa é dello sviluppatore, sei tu sviluppatore che hai fatto male i tuoi calcoli e quindi o decidi di tenere comunque i server aperti oppure rimborsi, c'é poco da girarci intorno.
più che essere fissati con la proprietà, credo che molti (ma è solo una mia illazione) siano preoccupati che un domani una piattaforma come Steam possa arbitrariamente togliere dalla sua libreria alcuni giochi, magari anche single player, e che quindi l'utente non possa più giocarci. un po' come accade per le piattaforme di streaming che aggiornano il loro elenco titoli periodicamente, inibendo la possibilità di potersi guardare un film che fino al giorno prima era disponibile.
Sì capisco cosa intendi anche se comunque e molto probabilmente che il futuro dei videogiochi sia lo stesso di Netflix, sicuramente non domani ma più in là potrebbe essere
@@ignaziolentini28 sisi è la naturale evoluzione del medium videoludico, esattamente come quello di film e serie tv... solo che in quel caso puoi conservarti il prodotto preferito comprandoti il dvd o blueray
@@Rusty_85 MA in futuro saranno servizi da pagare in abbonamento per accedere a un tot di giochi e semmai potrai comprarti - a parte - il gioco in formato fisico o digitale. Succede anche adesso con Game Pass ecc... Il futuro, piaccia o non piaccia, purtroppo o per fortuna, è quello. - Raiden
@@PLAYERINSIDETVOfficial assolutamente d'accordo! mi riferivo proprio a questo, è ineluttabile che ciò accadrà, esattamente come per i film (cosa che può essere frustrante, ma se proprio si vuole poter guardare un dato film in qualunque momento anche tra 10 anni, quantomeno c'è la possibilità di comprare la copia fisica).. cioè, più che una questione di "proprietà" come suggerito da Midna, credo che il problema sia l'incertezza della fruibilità della copia digitale.
@@Rusty_85 No aspetta .. se tu compri un gioco offline non te lo possono togliere neanche su steam . Lo possono fare solo se stai affittando un servizio come il plus , pass ...
Dire che sono fissata con la proprietà quando compro un gioco fisico è come dire che sono choosy perché pretendo i miei diritti fondamentali nel mondo del lavoro. Sono cresciuta da playstation 1 e gameboy originale (il mattone grigione) in avanti e ancora possiedo tutte le mie playstation e le mie console nintendo e se mi prende lo scazzo ci gioco pure regolarmente! Li ho pagati e li giocherò fino alla fine della mia vita! Adesso vogliamo far passare il concetto che quando compro un gioco originale (io parlo di single player offline che sono gli unici che gioco) e ci voglio poter giocare tutta la vita sono io che sono fissata col passato o feticista e non il mercato del gaming che sta cambiando per darci sempre meno ad un prezzo sempre più alto. Che poi la qualità di quello che esce è inversamente proporzionale al prezzo rispetto al passato. Adesso escono giochi buggati ingiocabili, che a volte vengono patchatti e a volte di attacchi al 🍆! A volte giochi che rimangono in early access tutta la vita. O giochi base vuoti di contenuti per spremerti di dlc, contenuti extra e altre 💩! TLDR la possibilità di giocare ad un gioco single player offline per tutta la mia vita è un mio diritto per il quale ho pagato e non mi sposto da qui!
Sono pietosi e fuori tempo massimo
Al revocare della licenza restituiscano i soldi, in quanto ho pagato un servizio a cui non ho più accesso.
Genio.
Quoto al 100%
Se acquisto la licenza, e la piattaforma che me l'ha venduta chiude, chi detiene i diritti deve essere obbligato per legge a fornirmi la possibilità di usare quella licenza su qualsiasi altra piattaforma
La storia del "vedi un film al cinema ma non lo hai" non ha il minimo senso, ora ti spiego.
Una persona va al Cinema per avere un'esperienza audio/video che a casa non ha, è come voler giocare ad un gioco che sul PC che hai a casa gira da schifo e quindi vai in un locale da gaming e lo giochi su un PC ad alte prestazioni che ci sono li.
In questo caso, come al cinema, paghi per utilizzare gli strumenti che ti offre il locale, ma il gioco/film lo hanno preso loro!
Invece comprare il Blue Ray del film lo rende TUO e ogni volta che lo metti nel lettore puoi rivedertelo, ed è come dovrebbe essere acquistando la COPIA FISICA di un gioco!!!
Oltrepassando questo discorso che è chiuso così, se io ACQUISTO una licenza, io DEVO avere il potere di farci quello che voglio con ciò che pago, anche darlo ad un'altra persona (vendendogliela o regalandogliela che sia).
La storia di Steam, per esempio, che io non posso lasciare il mio account in eredità ad un figlio è una str...ata mastodontica!
È normale che comunque se paghi 80 €90€100 pretendi di possedere il gioco, altrimenti si chiama noleggio, il discorso del cinema non c'entra, perché comunque al cinema io pago per andare a vedere uno spettacolo e sono consapevole di questo, non è che pago per possedere il cinema, è lo stesso discorso di avere una casa in affitto o comprata, è ovvio che se decido di passare da affitto a casa acquistata mi tirerebbe il culo se poi mi venissero a dire che non è mia, anche perché in alcuni casi ti senti come se potrebbero revocarti la licenza in qualsiasi momento, questo è un altro motivo per cui io non acquisto in digitale, per esempio ci sono stati momenti in cui per dei bug PlayStation, la gente non riusciva più a utilizzare i giochi scaricati in digitale, poi questa cosa è stata fixata, ma questo è quello che succede con il digitale e che potrebbe succedere in qualsiasi momento, morale della favola se compro qualcosa voglio che sia mio e non in "prestito"
Posso capire che il consumatore magari negli ultimi anni può aver assunto un atteggiamento sin troppo esigente (rimborso o non rimborso), e capisco che determinati progetti falliscono perché fa parte del business; ma ciò non toglie che in linea generica le multinazionali stanno davvero esagerando; e non solo quelle dei videogiochi. Nel momento in cui io acquisto regolarmente un gioco; cd audio, o film, ho il diritto di usufruirne in qualsiasi momento; a maggior ragione se esso è in formato fisico e non prevede l’accesso alla rete come, ad esempio, enl caso di netflix. In netflix e similari, è ovvio che la contrattazione sarà diversa; poiché si sta pagando un abbonamento streaming che ti permette di scegliere e visionare più film possibili (prelevati da un catalogo che si aggiorna costantemente); ovvero, un principio che sostituisce il vecchio 'noleggio' di nastri e dvd. Tuttavia, trovo inconcepibile applicare simile forma a tutto ciò che esce sul mercato, nonché poco corretto nei confronti del consumatore che decide di 'acquistare un qualcosa anziché noleggiarla o sottoscrivere uno specifico abbonamento'. Le leggi saranno anche soggette a variazioni; ma bisogna tenere conto anche del buon senso...e che cazzo!
Vorrei vedere la reazione che farebbero Midna e Raiden, se ad un certo punto i produttori dei loro mobili o della cucina decidessero a priori di riprenderseli perché "eh, ma avete pagato per la licenza, non per la proprietà". ahahah
@@IcarusL. Intendiamo🙂, la mia non è una critica a loro due, ma un modo per invitare le persone a capire che se oggi diamo per scontato quel che succede nel gaming, domani lo sarà su qualcos'altro. In ambito audio, ad esempio i lettori cd non godono più, da svariati anni, della funzione di gapless playback, ovvero la riproduzione continua che permetteva di non incorrere nella fastidiosa pausa posta tra la fine di un brano e l'inizio del successivo. Ok, il mio esempio, non riguarda le licenze, ma il discorso è simile; ne sa qualcosa la gente che ha speso milioni con impianti e discografie originali, dando per scontato una funzione implicita che ora è divenuta opzionale e, peraltro, eslcusivamente su impianti di fascia molto alta...un bel dito in culo, vero?! Non a caso, una famosa piattaforma di musica liquida, provò a monetizzarci, e probabilmente ci riuscì, chiedendo un sovraprezzo per usufruire di ciò che dovrebbe essere il normale ascolto. Non si può accettare tutto passivamente!
Standing ovation di 2 ore a pnk2370 , sei un strafottutissimo genio e lo dice uno che è contro la pirateria...
comprare un gioco significa possedere una licenza quindi non ha senso quella roba
È una frase nata ad inizio anno in risposta a questa frase detta dal CEO di Ubisoft: "It's about feeling comfortable with not owning your game."
@@marcoferrigno6828 e io invece non sono contro la pirateria, sia lodata Empress le licenze devono sparire.
Domanda: io compro un gioco single player su ps5/Xbox, e il gioco si aggiorna al day One e oltre cosa succederebbe se la software house per qualche motivo rimuovesse quel gioco o chiudesse lo store di riferimento? Gli aggiornamenti saranno ancora disponibili? O si dovrà giocare con un titolo alla versione 1.0?
@@miguelconsolito2651 puoi giocarlo all'ultima patch FINO A CHE non ti si rompa la console o un parte di essa (memoria/file corrotti/file cancellati). Oppure alla versione 1.0 SE hai il gioco in fisico E SE te lo permettono di installare. In digitale proprio te lo scordi di giocarci.
Da questo punto in poi illegalmente:
Moddando la console e recuperando gli ultimi aggiornamenti/scaricando il gioco completo/bypassando le restrizioni di store.
E questo c'era già dalle console precedenti, PS4, PS3 e PS2
Le aziende odiano il retrogaming perchè secondo loro gli ruba "minutaggio" dai giochi nuovi che lanciano (minutaggio intendo tutto quel discorso che si fanno loro sul tempo complessivo speso globalmente nei videogiochi eccetera eccetera).
Quando inizieranno a rimuovere i titoli dalle nostre librerie chi sarà il matto ad acquistarli ancora a prezzo pieno?
Mai fatto al dire il vero, soprattutto in digitale
Ed infatti queste aziende dovrebbero essere obbligate a dare un installer per tutti i giochi.
Esempio, anni ed anni fa comprai Wallace and Gromit, tutte le avventure di Telltales sullo store di Microsoft (penso 2015 or 2016).
Microsoft lo ha tolto dallo store, ma oggi mio figlio puo ancora giocarci (e li ha molto graditi) perche' ho il PCCDROM originale :)
Devono obbligare Steam a fare quello che fa GOG, punto..ed onestamente dovremmo tornare ai supporti fisici, sia giochi che film
Ok prova a giocare a LOL o a WOW senza server vediamo come fai... Oppure pensi che Blizzard sia obbligata a trasformare un MMORPG in un single player game per poter chiudere i suoi server di gioco?
@@uccc2282penso che questi discorsi siano fatti solo ed esclusivamente sui single player
@@sertoonsstv non vi è questa distinzione nella legge. E comunque anche i SP sono always online perché devono autenticarti sul PSN/Steam/Ubisoft o quello che è. Siccome esiste la pirateria, gli account sono verificati online.
@@uccc2282 Assolutamente sbagliato quello che dici, non è obbligatorio avere internet, chiunque può accendere la propria console offline, inserire il disco single player, installarlo e giocarci senza problemi.
Non serve proprio nessuna autenticazione
@@uccc2282 No, non è obbligata ma dovrebbe esserlo
Rispondo di pancia perché già mi sta andando sulle scatole sta cosa. L'unico modo che avremo, nel prossimo futuro, per essere proprietari di videogiochi sarà scaricarli illegalmente ed è una conseguenza logica di questa triste scelta dei publisher...ma vediamo il video fino alla fine, magari non è detta l'ultima.
postilla n1: per Raiden: I giochi piratati saranno licenza crackate ma è un prodotto che puoi tenerti e reinstallare al bisogno senza preoccuparsi del fatto che l'abbiano rimosso o peggio, aggiornato.
postilla n2: per Midna: interpretando il pensiero del giocatore medio; non da fastidio non possedere il gioco ma il fatto che i publisher debbano specificarlo sapendo che è già così. A che serve ribadirlo se non per creare discordia?
@@khaderbhai Come detto da me in questo estratto di live: per togliersi i ca**i dai culi. Tutto qui :)
@@PLAYERINSIDETVOfficial Si però ammettiamolo che sono dei cattivoni? Almeno GOG stands for the players pure se dice mezze verità
@@khaderbhai nah, devono spingere per l'agenda WEF
Rispondo alla domanda di Midna: parlo da pc game. Si eccome, me la prendo anche per meno.
La scusa del "niente rimborso perchè hai accettato l'EULA anche se l'ultimo aggiornamento è mirato a rovinare il tuo divertimento" ha fatto si che io discrimini ogni tipo di live service. Basta anche una vaghissima presenza di FOMO (come in Street Fighter 6 o Granblue Fantasy Versus: Rising), bastano anche nerf ai pg, alle armi o alle build dei giocatori per farmi desistere dall'acquisto.
Anche i nerf su Elden Ring potrebbero farmi desistere dal comprare i giochi From (o al massimo aspettare tanto tempo se proprio non voglio piratarlo). Non vedo alcuna valida ragione per cui io non debba essere in grado di sperimentare armi rotte come hanno fatto altri giocatori solo perchè sono arrivato tardi oppure ho giocato con altre armi o build e non esiste valida ragione per cui una mia build debba diventare più debole (salvo casi di glitch)
La cosa che recentemente mi è piaciuta di Dragon's Dogma Dark Arisen è che dopo aver scoperto una combinazione rotta posso stare tranquillo che non verrà nerfata e che una volta che tornerò a giocare quella classe le cose non saranno cambiate
Figuriamoci cosa succederà il giorno in cui Steam (sperando che non lo faccia) mi revocherà il diritto di giocare un SP vecchio. Già mi sta sulle palle che abbiano downgradato CS:GO a CS2
No, non mi adatterò ai tempi se ciò significa ricevere inculate più facilmente. Il culo è mio e ci faccio quello che voglio. Stessa cosa per i soldi.
"E se tutti facessero come te e l'industria videoludica fallisse?"
Così sia. Preferisco che fallisca piuttosto che vederla diventare uno schifo, così come avrei preferito che Destiny 2 chiudesse piuttosto che effettuare quel sunset di merda.
Coi f2p anche peggio. Se è f2p non voglio minimamente avere a che farci. Non voglio che mi piaccia per poi vedere un aggiornamento che mi impedisce di divertirmi. Piuttosto preferisco che chiuda
Quanto ai giochi online sarebbe facile risolvere: costringere gli sviluppatori a rilasciare il necessario per far si che i giocatori possano giocare su server privati/locali, pena il gioco non può essere rilasciato. E la farei anche retroattiva per i giochi al momento giocabili (esempio: volendo si può giocare Genshin su un server locale anche se per il momento si può al massimo giocare sulla 4.1 perchè chi ha creato l'app per il server locale non ha ottenuto i protocolli per renderla compatibile con l'ultima versione del gioco)
Con questo ragionamento, le Software house che, ricordo, possiedono la proprietà intellettuale, non avrebbero diritto ad alcuna modifica anche se essa andrebbe a correggere degli errori, dei bug, dei glitch ecc....gli estremismi non vanno mai bene. Se il gioco fosse tuo, l'avessi creato te e ne possedessi la proprietà in toto, vorresti metterci mano quante volte vuoi senza limitazioni.....quindi se fromsoftware decide di nerfare una build o potenziarne un'altra, e spesso lo si fa su feedback degli stessi giocatori, ha tutto il diritto di farlo. Se questo ti rovina l'esperienza, significa che del prodotto hai apprezzato ben poco. Se parliamo di Destiny, li sono già più d'accordo, ma é un multiplayer online.....cioè sono strutture di gioco totalmente agli antipodi. Poi hai citato un gioco che si é affossato da solo, e nerf e buff alle build sono solo la punta dell'iceberg
@@Andrea-ih7td e se ti dicessi che sono i giocatori a richiedere i nerf add essere quelli che in realtà mancano di rispetto alla libertà artistica?
E no, avere l'esperienza rovinata dai nerf non è sintomo di aver apprezzato poco del gioco, al contrario io che non voglio nerf ho apprezzato il prodotto per quello che era. Se a tot giocatori non piace un'arma perché troppo forte nell'ambito pve che si nerfassero da soli, hanno gli strumenti per farlo.
Non c'è valida ragione per cui il loro divertimento debba avere priorità sul mio che sono un cliente regolare esattamente come loro, fa schifo come cosa e dovrebbe essere punita perché equivale letteralmente a fare preferenze tra chi deve divertirsi e chi no.
Inoltre stiamo parlando di un rpg, è inaccettabile che all'improvviso un mio pg diventi più debole perché ad un giocatore qualsiasi del quale a me non frega nulla non piace che il pg sia più forte di quello che a lui piace.
Piuttosto che pensare ai nerf (che vanno a beneficio di uno e discapito dell'altro) che dedicassero tempo all'ottimizzazione delle prestazioni e a quel netcode spazzatura che si ritrovano (che come cosa andrebbe a beneficio di tutti)
@@Andrea-ih7td inoltre cosa può fregare a me della loro proprietà intellettuale se a loro non frega un cazzo di rovinarmi il divertimento, anche fosse solo l'1% meno divertente io non li pago per rovinarmi il divertimento di alcuna percentuale. Piuttosto che facessero un altro gioco coi bilanciamenti nuovi
@@Andrea-ih7td sono pro a correzioni di bug e glitch, ma assolutamente contrario al nerfare i giocatori. nell'ambito pve è sempre sbagliato
MIdna ... il paragone con il cinema non regge. I Blu-Ray / DVD dei film sono tuoi come copie e i VG trovo che sia poco corretto non considerarli di proprietà almeno come copie e ovviamente NO come proprietà intellettuale. Se poi diciamo che non dobbiamo avere nulla parliamone, il diritto alla proprietà è uno dei fondamenti della libertà.
Devo dire la verità la dicitura "ESCLUSIVAMENTE AD USO DOMESTICO. Il presente software è concesso in licenza" è presente dai giochi PS3, non mi sembra ci sia sui giochi Xbox 360 una dicitura analoga. Solo che fino ad ora era una dicitura in piccolo e non ci siamo trovati in una situazione in cui un publisher rimuoveva un gioco dalla tua libreria. Anche quando Electronic Arts tirò via i suoi giochi da steam per aprire origin (per poi tornare strisciando da Gabe, come tutti quanti del resto), chi aveva il gioco su steam non l'ha perso, se non ricordo male potevi usare la key per attivare il titolo che avevi su steam anche su origin, ma non ne sono sicuro. Ma ora con le recenti vicissitudini e con la legge che sta passando in california, Steam, come altri, si stanno parando le chiappozze mettendo bene in evidenza una cosa che prima era relegata ad una scritta minuscola sul dorso del disco o sul lunghissimo file dell'eula che nessuno legge mai.
Però a quel punto sono anche daccordo con chi pretende che il gioco, di cui non si è proprietari, non costi 80€ o che almeno si abbia una garanzia chiara sul quanto duri questa questa licenza, non è colpa dei giocatori che hanno acquistato il gioco se questo è una merda o se non se l'è filato nessuno, perchè in qualsiasi momento uno sviluppatore può staccare la spina ad un titolo fallimentare e non rimborsare nessuno con il pretesto che è concesso in licenza e con buona pace di chi gli ha dato i soldi credendo nel progetto.
io sono uno sviluppatore iOS da 15 anni e in realtà la situazione è un po' diversa: La proprietà esiste ed è concreta e riguarda, sostanzialmente, il codice. o per essere più precisi tutte le componenti di un software (codice, grafiche, nel caso di app; codice scripting, grafiche, modelli 3d, 2d, rigging, lightning ecc nel caso di un videogioco). Io, in quanto utilizzatore (o user), non posso assolutamente avere la proprietà del gioco perchè questo mi darebbe la libertà (o meglio, la licenza) di manipolarlo, rivenderlo e spacciarlo per mio. La proprietà è dell'azienda che ha la proprietà intellettuale. Nel senso, anche noi sviluppatori non siamo proprietari dell'app o del videogioco che sviluppiamo. il codice, che noi stessi scriviamo, non è nostro. perchè stiamo sviluppando per un'azienda. ed è questa azienda che ha la proprietà del gioco/app. Infatti la nostra responsabilità è strettamente legata al nostro contratto di lavoro con l'azienda proprietaria dell'app. e questa responsabilità termina nel momento in cui questo contratto cessa di esistere (se siamo dipendenti, quando ci licenziamo, se siamo consulenti, quando la consulenza finisce). perciò, agli user, viene data una LICENZA DI UTILIZZO. Cioè ti permetto di usare (o più precisamente, eseguire) il mio codice nel PC, o nella mia console. eseguire il codice significa, diciamo, in assembly, giocare al gioco. Per questo viene data una licenza d'uso. Il problema è il feticismo che diceva Raiden che però si manifesta in modo diverso. Ovvero, non è solo una questione di giocare alla play il gioco. ma è quello di ostentare, e anche vantarsi, di avere i giochi. Poi, vuoi metterci la questione di speculazione sui giochi per il collezionismo?
per quanto riguarda la preservazione del gioco è facile fraintendere. Perchè? Perchè per le persone che si lamentano della licenza d'uso, la preservazione è fatta tramite l'acquisto del gioco e il mantenimento da parte mia del gioco. e, per il feticismo detto prima, non vuoi che io ti venda l'unica copia del gioco a te che stai facendo l'archivio dei giochi e vuoi avere anche il gioco in mio possesso? Capite? Ma, come avete spiegato voi, questo concetto è sbagliato. Per mantenimento si intende il fatto che un gioco è giocabile da tutti nel corso del tempo. ed infatti dopo 20 anni l'azienda perde la proprietà del codice e diventa abadonware. Una sorta di open sorce, che però non è opensource perchè al codice non ci vuoi e non ci devi mettere mano. e grazie all'emulazione o agli archivi di questi giochi, tu puoi giocarci.
una volta compresa la differenza tra "proprietà" ed "licenza d'uso" (grazie Bill Gates), i players dovrebbero richiedere l'obbligo di garanzia di "accesso permanente" al titolo qualora il publisher/dev non siano piu in grado di farlo per svariati motivi, vedi cessata attività etc.
Cosa che ad oggi GOG permette facendoti scaricare tutto il pacchetto dati del titolo, senza necessita di utilizzo client/launcher.
Una domanda, se GOG non esiste più e i suoi server non esistono più perché è fallita, tu da dove lo scarichi l'installer e il gioco che tu vorresti giocare?
@@uccc2282 beh che c'entra...se domani non producono più dvd da dove lo prendi il gioco?
@@uccc2282 lo stesso vale anche per gog
@@anomader9148 Ma davvero credi che GOG sia diverso da Steam? Se GOG perde la licenza di distribuzione dei giochi di Ubisoft (non so manco se ce l'ha), tutti i giochi di Ubisoft spariscono da GOG e quindi col cavolo che riesci a scaricarli e installarli.
@@uccc2282 il mio commento riferisce anche a GOG, laddove un giorno non riesca piu a fare cioʻ che permette oggi.
Comunque ricordiamo la vicenda (falsa) di Bruce Willis che avrebbe citato in giudizio Apple per la sua raccolta di musica su ITunes che voleva passare in eredità ai figli (ha milioni di canzoni acquistate su ITunes). Aveva comunque aperto un problema sulla proprietà degli asset digitali.
Ora sembrano quisquiglie rispetto ad una casa o un'auto forse, ma se ho 1000 giochi su steam e crepo, potrà mio figlio usare il mio account o comunque trasferire i 1000 giochi sul suo account?
Questo sarebbe un giusto intervento normativo.
Tuo figlio potrà usare il tuo account, gli basta avere le credenziali.
Quel che nessuno sembra rendersi conto è che se steam è un colosso adesso non è detto che lo sia tra 10/20 anni, potrebbe chiudere i battenti e a quel punto perdi tutto anche se partissero con l'idea di non revocare mai le licenze
@@riccardo2478 allo stesso modo mio figlio può usare la mia casa quando muoio a che serve la successione allora?
@@uccc2282 il tuo account è legato ai tuoi documenti? Chi comunica a steam la tua dipartita affinché blocchi tutti gli accessi?
Ma sei serio?
@@uccc2282 La casa è un immobile, non è un’ azienda o un prodotto su licenza..Non sono paragonabili
@@raulcosta69 è una PROPRIETA' esattamente come un'altra. Ma vuoi un altro esempio? Un quadro di picasso che differenze ha rispetto ad un DVD di RDR2 (valore economico a parte)? Una copia di Super Mario 64 è stata venduta per 1.5 milioni di euro.
Gli asset digitali diventano sempre più importanti nel mondo, è fondamentale una legge che ne normi il passaggio in caso di decesso.
Che modo superficiale di ragionare, Midna. Poter comprare il fisico significa potersi rivolgere al negozio più conveniente o addirittura all'usato. Inoltre quando il gioco è stato giocato e rigiocato può essere venduto. In un mondo in cui i giochi costano 80 euro a prezzo pieno, io voglio poter scegliere. Perciò vedere il tema solo come un feticcio è da stupidini, lasciatemelo dire.
Non hai capito il mio discorso. Non è una questione di fisico contro digitale. Ma di cessione provvisoria della licenza (che vale anche per il fisico) e possesso per sempre. Eppure ne abbiamo parlato per 20 minuti...
@@PLAYERINSIDETVOfficial Ho capito che legalmente solo il disco in sé è tuo e se il produttore decide di chiudere tutto, non puoi farci niente, neanche se il gioco è offline. Ma nella realtà dei fatti non è mai successo - che io sappia - che un gioco single player (come uncharted, assassins creed e altri mille di questo tipo) comprato materialmente sia stato reso impossibile da giocare. Pertanto, di fatto e non legalmente, il fisico è ancora una garanzia. Ma da come hai parlato sembra quasi che non vedi l'ora che sia tutto digitale, perché in fondo volere il fisico è solo un feticcio fine a sé stesso. È questo che mi ha dato fastidio. Ci pensano già le aziende a fotterci, non è che dobbiamo per forza metterci a 90 per aiutarle.
@@Gecocieco5 Si potrebbe trovare una via di mezzo, dandoci la possibilitá di “vendere” ad altri utenti le nostre copie digitali all’ interno di steam o delle varie console, e poter usare i crediti acquisiti per comprare altri giochi o prodotti dello store stesso
Il passaggio al digitale e abbonamenti vari è probabilmente un futuro inevitabile, i possessori di fisico sono e saranno sempre piu una piccola percentuale rispetto al totale del mercato
Per altro Midna e in generale i collezionisti, penso siano interessati al passaggio al full digital perche le loro vecchie console e copie fisiche diventerebbero ancora piu “storiche” e acquisterebbero piu valore probabilmente (qui sto andando a intuito non sono sicuro sia corretto)
Boh, mi dai della superficiale e stupidina, eppure continui a mischiare il discorso fisico e digitale con la questione licenza (che, ripeto, riguarda anche il fisico). Storicamente la licenza non viene quasi mai revocata, è avvenuto qualche volta e quelle volte riguarda qualsiasi versione del gioco, anche fisica.
Grazie del video. Midna sentirti paragonare l'acquisto di un giorno ad un biglietto del cinema è esilarante. Semmai potremmo compararlo all'acquisto di un film ma in forma fisica. Tu compreresti un bluray , a prezzo pieno, sapendo che un giorno lo inserirai nel tuo lettore e questo non funzionerà più? Stranamente non trovo alcuna onestà intellettuale in questo video.
Ma io esprimo un'opinione e mi dai della disonesta intellettualmente? Ma siamo messi benissimo 🤣
@@PLAYERINSIDETVOfficial la disonestà intellettuale è riferita a voler dare le colpe solo ai giocatori e mai alle aziende che, spesso, terminano il supporto ( o revocano la licenza) per questioni di soldi.....dei loro soldi perché i soldi dei giocatori, che hanno pagato 70 euro il game, o l'esperienza, importa molto ma molto meno. Se non erro siete giocatori, compratori, anche voi, possibile che la colpa la vediate ai gamer? Per concord i soldi li hanno resi giusto? Allora, per giustizia o onestà, dovrebbero ridare i soldi a coloro che hanno comprato il gioco ( quando tecnicamente fattibile).
@@mayamax3d lungi da me fare il difensore di PI che si difendono da soli, ma la disonestà la vedo più in te.
Si parla di esperienza. Se tu paghi 70€ spiderman2 e lo giochi e hai quell'esperienza, e poi loro te lo tolgono perché dovrebbero restituirti i soldi? Tu l'esperienza l'hai avuta.
Per questo Steam accetta rimborsi solo per giochi che hai giocato meno di 2 ore.
Io ho oltre 1000 ore su Sniper Elite 5, metti che oggi lo tolgono da Steam, Rebellion dovrebbe rimborsarmi il costo del gioco? Ma sei serio?
@@uccc2282 e se avessi comprato il gioco fisico?
@@uccc2282 sono molto ma molto serio.
Stadia, ad esempio. ha chiuso baracca e burattini ed ha rimborsato tutto: sia software che hardware acquistati. E più licenza di un gioco che gira solo in cloud.....
Infatti io per pura paranoia da qualche anno ho deciso di comprare solo su GoG, ma anche per evitare i problemi causati dal drm.
Ma sì vi do OVVIAMENTE ragione per il vostro discorso su GoG, è una paraculata, e la situazione cambia di pochissimo, ma è comunque una piccola certezza e comodità in più.
Ma mi trovo pienamente d'accordo sul discorso di Midna ed è una lotta che nel mio piccolo cerco sempre di combattere. Ma il fatto io paghi l'esperienza non vuol dire che io non debba desiderare di voler estendere la possibilità di usufruire dell'esperienza.
Comunque non sono convintissimo dal discorso di Raiden anche perché dai sondaggi risulta che anche su console (Nintendo esclusa) la STRAGRANDE maggioranza gioca solo digitale.
E sì gradirei avere SEMPRE una garanzia precisa per ogni gioco. E garanzia di rimborso entro tot.
"Gli unici sistemi disponibili non sono legalissimi" e Nintendo non fa che demolirli cercando di estinguere la sua stessa storia.
Anch'io, ho iniziato ad acquistare solo lì.
Mi ricordo ancora quando noi fan della Blizzard ci siamo incazzati, quando hanno rimpiazzato Warcraft 3 originale con Reforged. Fortuna che posseggo gli originali
Scusa Midna ma se compro il blu-ray fisico di un film è mio e lo guardo quando voglio anche tra 10 anni, infatti il disco costa più dell'ingresso in sala.
Comunque perchè il software dovrebbe avere una valenza differente da un oggetto fisico ?
Se acquisti una lavatrice ma domani la casa di produzione blocasse il software per farla funzionare...?
O chiarisci sia un "noleggio", con prezzo proporzionato, oppure un giorno sul frigo, l'auto lo scooter etc ti potrà essere proibito l'utilizzo.
sono uno di quelli che giocano principalmente con il pc, so perfettamente che i giochi non sono veramente nostri. Però devo anche dire che sono un "collezionista" di giochi, anche se su steam ma ho una buona libreria. Nel caso di giochi online non è certo la prima volta che i server si spengano, certo, esistono metodi per eludere questa cosa, così come potrebbe succedere che un gioco venga tolto dalla libreria. Però comunque per ragioni di collezionismo mi dà fastidio se succede. Preferirei comunque poter avere una versione dell'iso del gioco. Anche per conservazione! Comunque dovrebbe esserci in futuro una legge a riguardo...
Però avete detto tante volte una falsità. La licenza che compri con il disco non te la possono rimuovere. Fisicamente non possono. Se il software c'è nel disco, questo continuerà a funzionare. Possono togliere le funzionalità on-line ma non il resto. Ciò che funziona offline continuerà a farlo in eterno, come PlayStation 1.
Allora non dovrebbero parlare più di acquisto, ma di noleggio. Perchè quando acquisto un prodotto diventa di mia proprietà, cosa che non avviene più a quanto pare. Dovrebbero essere perseguibili per pubblicità ingannevole
Io personalmente non lo sapevo, credevo che offline avrei potuto comunque usufruire del servizio. Da consumatore mi lascia perplesso questa notizia. Da Steam mi sarei aspettato più chiarezza sin da subito.
Ci avviciniamo sempre più alla visione del mondo di Klaus Schwab...
😱
Comunque bravissimi come sempre :)
Midna non puoi fare questi paragoni... non è possibile paragonare l'acquisto di una licenza di un gioco all'acquisto del biglietto del cinema. A sto punto perchè non aggiungiamo la formula soddisfatti o rimborsati? Io ho comprato l'abbonamento plus della play e sono rimasto amareggiato, usato pochissimo perchè l'ho preso a scatola chiusa con i giochi che di mese in mese non m'interessavano o non erano completi. Ecco perchè la gente si sta stufando e andiamo anche a giustificare il non possesso con il paragone del cinema che sono servizi totalmente diversi? Al cinema ho un mega schermo, un super audio, la casa che non è la mia e tante altre cose. Sui giochi: La console l'ho pagata, la corrente la pago, i bug li devo tollerare, i cheater li devo subire, l'online lo devo pagare e il gioco è blindato all'account di cui i miei dati sono li a fiducia. Ma non scherziamo
Se io compro qualcosa, posso o non posso aspirare alla NORMALITA' ? Ossia essere proprietario dell'oggetto acquistato e che posso rivenderlo a chi voglio? Pago anche l'iva che in Italia è molto alta. Un tempo (forse un ventennio fa) ricordo che ci bombardavano riguardo ai benefit con il passaggio delle copie digitalizzate dicendo che si sarebbe abbattuti i costi, la pirateria ecc ecc. Insomma erano solo vantaggi per noi. Hanno abolito i mercatini della rivendita dei giochi, i prezzi sono gli stessi e le cose non sono cambiate (a parte la pirateria ma non dipende solo dalla copia digitale che comunque è vero che in parte ha favorito alcune cose ma non è stata la cura).
State avvalorando il diritto all'esproprio legalizzato che le aziende vogliono proprio per abolire la proprietà e avere campo libero su tantissime cose.
E' una vostra opinione ovviamente LECITA ma che non condivido nella maniera più assoluta, specie se so che siete collezionisti e giocatori di vecchissima data.
Ben venga GoG e anzi Vi ringrazio per questa live perchè preferirò loro. Ovviamente sui giochi che hanno l'online quello dipende dai server ed è un servizio e ci sta che una volta che il gioco vada in disuso il server lo chiudano MA se sono proprietario e il server chiude posso giocarlo su server privati come avveniva anni fa (sempre che sia legale e su giochi chiusi).
Su lineage 2 se non erro era legale giocarlo su server privati a patto che su questi server ci fossero installate due espansioni al di sotto rispetto all'official e così l'azienda permetteva di giocare in privato anche se dovevano essere rispettate delle regole per essere legali.
Delle cose che compro decido io cosa farne, se darli alla 5 generazione, a mio nipote, se regalarli, se prestarli o buttarli. Insomma sono affari miei. Così la mia copia è SEMPRE dell'azienda... se permetti preferisco darli mio figlio se gradisce il gioco.
Ammetto che il fattore prestito dei giochi l'ho scoperto tardi, non sapevo che fossero dati a licenza temporanea. Infatti se devo comprare qualcosa aspetto la copia fisica li dove è possibile
@@lorenzo892 90 minuti di applausi
Su PS3 ad esempio,con la chiusura dei server dedicati,se si installa un gioco oggi,lo si può giocare ma tutte le funzionalità online e le patch non esistono più,se installo un gioco che ha dei bug,me lo gioco con i suoi bug perché non è più aggiornabile,diverso il discorso per una cartuccia per Snes che invece è già completa così com'è.
Anche la cartucce Snes (i giochi intendo) avevano bugs,ma era bello cosi'...non esisteva la ricerca della perfezione videoludica,con patch e quant'altro...semmai si aspettava la versione 2 di quel gioco,con tutti i suoi miglioramenti e (naturalmente) nuovi bugs... pero' era piu' bello,io ero piu' felice... 🤗
Questo discorso vale ovviamente anche per spotify dove non tutti i brani presenti sui server saranno disponibili per sempre.
midna, non incentivare la pirateria, poi te la ridi pero'...questo argomento e un vero e proprio inno alla pirateria.
netflix costa 10 euro al mese, non 10 euro a film
Ma infatti ho abbandonato da tempo il mondo del gaming moderno, ripiegando pesantemente sul retrogaming.
Per la questione cinema, non sono propriamente la stessa cosa, dato che il cinema mi da una qualità video e audio che difficilmente si può avere in casa, al massimo chi ha una villa, allora ha anche i soldi per una sala cinema, ma normalmente chi ha i soldi per poter godere in casa di quell'esperienza? Difatti uno compra un servizio da usufruire in loco e non un prodotto che puoi portare a casa come un film in DVD o BluRay.
A nessuno piace portarsi a casa un prodotto che non può usufruire liberamente, già con la ottava generazione di console dove si vociferava di dover giocare sempre connessi online è un vincolo che pochi sopportano, in quanto comunque sia bisogna avere una connessione funzionante (ci sono zone dove l'internet non è sempre stabile), oltre a dare un sentore di telecontrollo; poi con questa storia della licenza sa di presa in giro, tralasciando i giochi solo online che uno già sa che prima o poi non potranno funzionare sui server ufficiali (ma si può sempre fare un server proprio e giocarci), trattare allo stesso modo pure i giochi in single player offline sa veramente di mossa per costringere a comprare prodotti nuovi in quanto non puoi più giocare a quello che possiedi.
Poi personalmente anche il modo in cui vengono realizzati i videogiochi moderni non è che mi entusiasma, alla fine invece che giocare e godersi un gioco si fa da betatester, in quanto sono tutti prodotti approssimativi o quasi.
Midna si che i giochi always online possono essere preservati.
Faccio un esempio veloce, WoW, con i server privati degli utenti ora ha una vita infinita, anche nel caso che i server ufficiali chiudano.
Ragazzi le vostre rubriche sono stupende. Ho partecipato anche io ieri, commentato anche. Ribadisco che gli store per vendere i prodotti, detti fornitori. La licenza noi la paghiamo e si segue precisamente cosa bisogna fare. Come ad esempio nei giochi fisici da quando ho acquistato il mio primo videogioco fino adesso. Letto in piccolo l’uso specifico sono consapevole e d’accordo. Però che steam esclusivamente o successivamente anche altri store adottano la stessa maniera. Il digitale per me rimane non utile in nessuna fatta maniera. Compro un gioco digitale e te da un momento all’altro oppure a distanza di anni me lo togli ? Non penso proprio che continuo ad acquistare digitale. Se continuando ad adottare regole flessibili senza senso. Senza tutelare il consumatore come anche venditore o titolare di tale servizio. Preferisco e ribadisco come ho detto ieri passo solo sul fisico. Come anche i giochi delle precedenti passati che ho Internet o meno continuo a giocarci e divertirmi fino alla fine del secolo.
Magari sbaglio, ma penso che, a meno che non si tratti di giochi "always online" o di funzionalità multiplayer, anche nel caso in cui scadessero licenze e quant'altro, un gioco su disco, benché in versione base, senza aggiornamenti, dovrebbe rimanere comunque giocabile, un po' come sto facendo io con Driveclub, che non avevo mai giocato e, anche se privo delle funzionalità online e senza possibilità di acquistare i DLC (ma l'aggiornamento, come per i titoli PS3 ed Xbox 360, me l'ha fatto), posso utilizzare senza problemi, pur essendo stato tolto dallo store PlayStation ed i server chiusi.
C'è da dire che le aziende proprietarie degli store online sono così grosse che dubito ne vedremo la fine "in tempi brevi", per quanto le loro intenzioni possano essere imperscrutabili (e molto raramente a favore del consumatore, checché se ne dica con la storia della "concorrenza" 😅).
Comunque state attenti a dove vi sedete, perché quelle sedie parlano chiaro: "property of Vault-Tec". Un bel giorno potrebbero revocare la licenza e farvi trovare con le chiappe a terra 🤭
P.S.: ovviamente si scherza 😁
9:44 piccolo appunto però, se un gioco non ha funzionalità online, la licenza te la possono teoricamente togliere, ma all'atto pratico il gioco lo puoi giocare ancora, non è che se lo metti nella console non parte
Si se la console è offline, ma se un domani vogliono aggiornare il firmarware e bloccare la riproduzione di quei dischi siamo fregati
A questo punto non compriamo piu ,il gioco floppa male,si aspetta che per disperazione lo mettano in abbonamento su plus o game pass allora poi si che mi sta bene che me lo levi dall abbonamento quando ti pare tanto in abbonamento ho una valanga di roba,ma non ti regalo 80 euro per farmeli soffiare via quando gli gira!!!!
Vi ricordate un certo day's gone,che lo scoprirono tutti quando fu inserito nel plus,quando prima era andato cosi cosi???
Facciamo cosi per tutto ed evitiamo di regalare soldi!!
Solo i giochi che girano offline totalmente,tipo i vecchi titoli SNES o simili,possono considerarsi tuoi una volta acquistati! nell'era del digitale e delle licenze non è piu così,mi fa strano che molti nn l'avessero capito😮
Non lo so a me non va bene questa cosa, sapevo che i giochi che compravo su piattaforme come steam non erano "miei" in modo definitivo, ed infatti ci compravo solamente giochi per me di minore importanza... Riguardo al discorso di Midna sulla proprietà, io personalmente sono abbastanza "in fissa", perché anche in questi giorni mi è capitato più volte di riattaccare la ps2 e giocare a FFX, è vero i giochi si evolvono e fanno aggiornamenti continui, però se io tra 10 anni sono anocra vivo voglio poter riattacare la ps5 e mettere che ne so god of war e rigiocarci anche senza aggiornamenti
Inquietante la posizione vostra..invece di sottolineare l'importanza di una comunicazione più chiara verso il consumatore arrivate al punto di giudicare chi problematizza la differenza tra fisico e digitale. State facendo il gioco delle multinazionali che provano a confondere acquisto di bene e servizio e state facendo disinformazione. Io stesso possiedo giochi ma sono più interessato all'esperienza e quindi può anche andarmi bene un abbonamento come quello NSO o Game Pass, ma se decido di acquistare un gioco dev'essere PER SEMPRE fino ad usura del prodotto. Il fatto che voi vogliate far passare questa posizione come anacronistica e suggeriate che il consumatore debba arrendersi all'evidenza di perdere possesso delle cose acquistate lascia attoniti
Sono burattini del WEF
Tecnicamente anche i giochi online si potrebbero preservare. In passato è giù successo che alcuni appassionati e modder creassero server privati in grado di far funzionare anche giochi formalmente chiusi. Uno dei casi che mi viene in mente è Need For Speed World, un MMO completamente online, chiuso tipo nel 2015 che oggi è di nuovo giocabile tramite server privati.
Il discorso che fa Midna ha senso fino ad un certo punto, perché se proprio dobbiamo farlo in chiave filosofica/politica, vorrei che si abbattesse il capitalismo e poi la proprietà privata. *Inno dell'armata rossa, faccia di Karl Marx soddisfatta che indossa la divisa da idraulico di Super Mario* ahaha. Quindi avrebbe senso arrivati a quel punto. Sulla preservazione dei videogiochi la gli do pienamente ragione
La natura del videogioco oscilla tra quella di bene (digitale) e quella di servizio, con la classificazione che può variare a seconda del contesto e del modello di business adottato. Da 10 anni a questa parte, penso che possano essere considerati servizi e basta, a malincuore per quanto mi riguarda 🥲
In che modo un gioco single player come uncharted, assassin's creed, bloodborne etc può essere considerato un servizio e non un bene? Rainbow six, for honor, fortnite possono essere considerati servizi. Non facciamo di tutta l'erba un fascio, oltretutto contro il nostro interesse di consumatori.
@@Gecocieco5 è un servizio anche il single player dal momento che non stai comprando il gioco nel senso di avere pieno accesso e diritto al codice sorgente, ma stai comprando un servizio/licenza che ti permette di eseguire quel codice su quella specifica piattaforma e in nessun altro modo
@@MarioMorrone Si potrebbe dire la stessa cosa su i film in blue ray. Eppure è chiaro a tutti che si tratta di beni.
@@Gecocieco5 Purtroppo i giochi sono servizi fin dall'alba dei tempi, non sono mai stati dei beni.
Anche su PS1 tu compravi solo la licenza del gioco e basta, che poteva essere revocata a piacimento, soltanto che era praticamente impossibile revocarla prima dell'avvento di internet nel gaming.
Addirittura la licenza vieta persino di rivendere i giochi ad altri, l'acquisto vale solo e soltanto per te dal nuovo, mentre comprare usato non ti da autorizzazione all'uso di quella licenza, ergo per le aziende usato e pirateria sono esattamente alla pari come violazione.
Se poi queste cose non le avete mai sapute e vi svegliate solo ora, beh, buongiorno, è un po' tardi indignarsi ora dopo 35 anni che ha sempre funzionato così o dopo che avete sguazzato nel mercato non autorizzato dell'usato credendo di non fare niente di male.
@@TheMetalOverlord L'equiparazione tra pirateria e vendita dell'usato è la cazzata più grossa che abbia mai sentito da anni sul tema. Su questo ti sbagli di grosso. Ma se anche fosse vero, è comunque sbagliato trarre da ciò la conclusione che tutti i videogiochi siano servizi. Se, per esempio, acquisto un'auto a prezzo di mercato e nel contratto (immaginario) c'è scritto che ho acquistato solo la licenza e non la macchina, questo non fa della macchina un servizio; semplicemente questo rende il contratto ingiusto.
Sarò sincero nel dare la mia OPINIONE non mi piace per nulla l'andazzo che il mondo videoludico ha preso da anni (come quello informatico) con sta storia delle licenze.
Penso che il reale fatto sia solo una mera questione economica legata alla manutenzione in funzione dei server che sono un costo per gli sviluppatori, e lo capisco.
Non ho mai preso infatti e non gioco giochi multiplayer on line ma solo singol player e spero che dragon's 1-2 sopravvivano nel tempo proprio perchè non accetto il fatto che se io in un qualunque momento voglia rigiocare al x gioco non possa più farlo.
Infatti ho tutte le playstation dalla uno ancora a casa.
E ogni tanto mi vien la voglia di rigiocare dopo anni un tal gioco, che ad anni di distanza con una maturità diversa ha un altro sapore.
Non so voi che ne pensiate però dato che chi manda avanti queste imprese videoludiche siamo noi utenti che c mettiamo i soldi e non sarebbe giusto avere la possibilità di avere voce in capitolo? Perchè se noi smettessimo di giocare loro per chi produrrebbero?
Ditemi la vostra?
Proposta sempre da sviluppatore:
Un modo per poter preservare i videogiochi online è rendere disponibile su questo fantomatico archivio anche i file server.
In questo modo gli utenti possono installare il gioco, ma eventualmente anche creare istanze server. Un po' come succede con i server non ufficiali di WoW.
Il "fisico" oggi ha senso solo per le versioni da collezione, che spero rimangano. Inoltre, vorrei poter giocare, anche in futuro, i giochi che ho comprato fisicamente negli anni. Sarebbe eccellente...forse solo Microsoft può farlo, vedremo.
Io quando c'è modo SEMPRE fisico. Specie se il gioco mi interessa particolarmente.
La questione licenze pazienza funziona così.
Io farei cambiare i termini di utilizzo per legge.
Farei in modo che ci sia l' obbligo di garantire un funzionamento offline.
Così che, l' online è fuori uso, ma ci puoi giocare.
Pensare a monte a contenuti fatti ad hoc per la questione single player.
Poi revocano? Pace ma lo puoi giocare.
C'è un always online? Obbligatoriamente mettere delle funzioni bot.
Così che hai l'esperienza multiplayer senza essere connesso.
Sarebbe utopistico ma mai quanto quello che farei io in toto.
Specificare che si compra la COPIA, ma non si ha il permesso di rivenderla in digitale.
Il problema sarebbe in parte risolto. Perché a quel punto tu hai il prodotto in copia, non in licenza ed è tuo.
Tanto non esiste già il modo di vendere la licenza online.
pagheremmo i giochi 10 volte di più se devono garantire tutte queste condizioni
@@murodipietra Ma infatti è utopistico.
Con i costi attuali...
@@Unni951 Anche con i costi di prima. Capisco tu non sia del mestiere, io lavoro nel mondo IT da oltre 20 anni, convertire un prodotto online in uno offline è un lavoro immane. Ci sono giochi senza BOT, esempio Fornite (mi pare sia senza bot mai giocato), significa creare i bot, dare loro un'IA decente e poi permetterti di creare una partita sul tuo PC. Non è come riscrivere un gioco da zero, ma è molto complicato. Un conto invece è Watch Dog in cui hai anche missioni cooperative, le disabiliti e pace giochi comunque al core game.
@@uccc2282 Ripeto è utopistica la proposta non è fattibile.
Ma il cambio dei termini potrebbe essere fattibile. Lasciando fare il discorso bot.
Ma ormai la zappa ha colpito con il maledetto online always online e cavolate varie.
Non sono del settore, ma ho fatto il programmatore per un po'.
Mica ho detto che è facile.
Sarebbe l' ideale per poter giocare sempre, server attivi o meno.
Ma non si può.
L' industria ha preso sta piega, ci si attacca ormai.
@@uccc2282 Poi di fatto andrebbe fatto in principio un gioco che funzioni offline, ma non è più così da quando esiste il gioco online.
Ragazzi, capisco che la legge sia questa e come dice il buon Raiden, ci attacchiamo al cà. Però concedere una licenza non è proprio come ce la fanno passare sulle avvertenze dietro al gioco fisico. Mi spiego meglio (e posso avere torto eh, non sono un giurista!), quando prendo un gioco in licenza su Steam, ho un account che lega quella licenza a me, nome e cognome, quindi ci stà; ma nel caso di un gioco fisico, come fai a vendermi una licenza? Dov'è il contratto? A chi stai vendendo la licenza? Se la mia licenza corrisponde al gioco fisico, non nominale, non puoi revocarla in alcun modo. Se non sai a chi e dove revocare una licenza, non puoi revocarla. Diverso sarebbe dire semplicemente che dove c'è del contenuto online, amen, quando un server chiude, chiude e basta. Ma su un gioco single player e copia fisica, a mio avviso è un discorso anticostituzionale. A tutti gli effetti per la legge io stò acquistando un bene materiale, non un contratto, quindi non una licenza...non sottoscrivo alcuna policy e non leggo alcun termine di utilizzo (almeno sulla stragrande maggioranza dei giochi). Quindi per me è solo una paraculata bella e buona. :) Inoltre se acquisto una licenza, come succede per i programmi di lavoro, allora gli aggiornamenti (e quindi i dlc?) dovrebbero essere TUTTI gratuiti. Bo, mi pare applichino il discorso della licenza solo agli aspetti che fanno comodo a loro. btw.
Ma infatti dovrebbe essere il contrario!
Scelgo la via del futuro?
Ti dono accesso ad ogni mio dato personale con un acquisto online, dentro un tuo store...
DOVREI essere tutelato in maniera esemplare!
Invece fanno queste scelte ASSURDE...
Per niente pro consumatore e che fanno comodo solo ed esclusivamente alle aziende!
Midna dice: "possibile che le persone non comprino più i videogiochi per questo?"
Assolutamente si è il motivo per cui i siti di streaming e MP3 sono diventati cosi virali! (Tanto da utilizzarli anche nelle scuole👌🏻👍🏻)
Si parla di questo e secondo me c'è bisogno che questa crisi vada avanti il più in fretta possibile!
E portare ad un "crash" come quello avvenuto 40 anni fa!
Da lì in poi sarà tutta in salita👍🏻👌🏻(esattamente come in passato visto che poi ci fu il NES dopo la crisi, dando vita alle IP più storiche e iconiche di sempre del medium!👌🏻👍🏻)
Attaccati alla proprietà?, se permetti si visto che pago 80€ per quel gioco. Come per i dvd io voglio avere la possibilità di unufruirne quando mi pare, altrimenti se mi andava bene qualcosa a tempo limitato mi facevo il game pass.
Poi mettiamoci anche il discorso dell'affezionamento all'esperienza, se io tra 50 anni mi volessi rigiocare sekiro, perché è il mio gioco preferito, voglio essere libero di farlo. È anche un discorso di preservazione del videogioco in quanto opera
Nel contratto quando si acquista su Steam c'è sempre stata la definizione da titolo "Acquisto Licenza d'uso", il fatto che poi la licenza d'uso abbia lo stesso peso economico che una volta aveva l'acquisizione della proprietà del gioco è un altro discorso che, da consumatori, dovrebbe unirci contro questo schifo d'industria che fotte soldi senza preoccuparsi di chi li spende, evidentemente è il nuovo trend quello di fottersene la minchia dei poveracci che finanziano questi colossi disgustosi che li perculano pure...
Il costo di un biglietto del cinema è differente dall'acquisto di un formato fisico come DVD o Bluray, idem la differenza tra questi ultimi e le piattaforme di streaming, in questi casi è necessario essere molto precisi e non fare un minestrone senza senso, sappiamo tutti che acquistare un abbonamento mensile è diverso dal comprare un prodotto, eppure le stesse piattaforme permettono di comprare su di esse senza però dare la certezza che il prodotto resti a te SEMPRE, e sì, dovrebbe restare a te per sempre.
per la cosa della preservazione si potrebbe avere l'iso gratuito per tutti e utilizzare anche il fatto che le persone lo abbiano installato nel computer per fare l'upload più velocemente. Chiaramente parlo dei giochi che sono stati abbandonati, che non fruttino più soldi per l'azienda.
Anche il sistema della mia Macchina non è aggiornato, ma la macchina deve funzionare. La licenza ti toglie gli aggiornamenti, ma il software offline deve funzionare. I giochi on line sono un'altra cosa e dovrebbero funzionare esattamente come funzionano ora. Poi Midna la questione del possesso detta da due collezionisti....dai...poi sono d'accordo con te...se non ho la proprietà però devo abbassare il prezzo, invece aumenta tutto. Meno comunismo. Anche perchè poi succede che tutto diventa meno sostenibile vedi appiattimento degli abbonamenti e conseguenti aumenti. Il punto è che bisogna vedere se cosa succederà lato consumatori.
Avete un po' dissato e sminuito GOG, ma è ovvio che il vero vantaggio di questo store è nell'acquisto dei giochi single player. E in questo campo nessun altro store si avvicina alla libertà di fruizione che GOG garantisce (fatti salvi store minori e molto meno conosciuti).
su GOG si è proprietari dei giochi acquistati. se per assurdo domani GOG dovesse esplodere, io che ho gli eseguibili dei giochi acquistati su GOG su un hard disk esterno potrei tranquillamente installarli e giocarci
Io sono un vecchio giocatore ho 60 anni , è a me piace solo fare la storia del gioco non tutta la parte online , quindi per me è inportante possederlo. Ho giochi vecchi degli anni ottanta in varie piattaforme, ci gioco quando voglio.
Vorrei proporvi uno scenario, da chi non fa acquisti in digitale.
Poniamo un gioco in singolo qualsiasi, venduto su steam.
Passano gli anni, il publisher di quel gioco decide di aprire il suo store per vendere in esclusiva, o perché vuole ritirare la sua PI.
Le licenze concesse in precedenza che fine farebbero?
La gente fa ancora fatica a capire la differenza tra supporto e proprietà intellettuale....
Tu fatichi ancora a generare un pensiero di senso compiuto
Ok sul pagare l'esperienza, ma allora un gioco "su licenza" mi deve costare 20-30 euro al day one per un AAA, dato che tutti i costi legati alla filiera produttiva ed al rendere un prodotto utilizzabile standalone per sempre non esiste piu', di fatto e' un noleggio a lungo termine. Cioe' non puoi farmi pagare il biglietto del cinema come il blu-ray del film. Chiarezza sulla proprieta' o meno del "gioco su licenza" non esiste, in quanto la legislatura varia da stato a stato, esistono delle linee guida.
Io vedo la questione della licenza giusta , perché alla fine un gioco non vale 80€ con tutte le spese che ci sono dietro per creare un videogioco.
Alla fine pagare le licenze per giocarci e normale , ma non si può essere proprietario di un contenuto con 30-50-80€.
È come pagare un abbonamento game pass e giocare alla libreria varia che mette a disposizione, non sono tuoi i giochi, però al momento hai la licenza per giocarci.
Questo è anche commercio.
5:30 per rispondere a midna, io sono uno di quei consolari che acquista sempre la copia fisica. E al cinema non ci vado, i film che mi sono visto, la maggior parte , li ho visti in TV oppure ho il mio bel DVD a casetta.
L'esperienza cinema la trovo poco utile... 13 Eur li spendo per la copia e quando voglio rivederlo posso farlo tranquillamente.
Almeno non vado a vederli pirati.
Midna ma che dici? Ma come la proprietà non è importante?
Al di là del collezionismo che è problematico (lo dico da collezionista), ok... Però è importante possedere le cose. Ci ricordano chi siamo, cosa abbiamo vissuto, che strada abbiamo fatto e cosa abbiamo costruito. Lo so che nella fattispecie stiamo parlando di videogiochi ma il concetto è il medesimo. Parli del lasciare qualcosa ai figli come se fosse stupido, beh non lo è.
Tu hai deciso di non avere figli ed è una scelta tua ma io ai miei futuri figli vorrei lasciare qualcosa di più di un pugno di mosche.
"Toh, ti lascio l'ultimo mese di Netflix pagato. Guardati una serie TV. I videogiochi su cui ho speso MIGLIAIA DI EURO non te li posso lasciare, non sono miei". Si, 80€ alla volta si arriva a diverse migliaia, Riden ne sa qualcosa visto che colleziona.
Ma per favore, mi ha fatto proprio imbestialire questa uscita. Già che ci sei, regala la tua collezione su Fallout; tanto non serve possedere cose, no?
PS: per Raiden. Io compro le console SOLO perché ci sono ancora le edizioni fisiche. Della transizione a digitale me ne sono accorto nel momento esatto in cui ho messo un disco nel PC e si è avviato Steam. Ho capito che col disco potevo pulirmici il c**o.
Mi sento anche di aggiungere che quello che dice midna sulla preservazione dei videogiochi cozza con quello che dice sulla proprietà dei videogiochi, anche se voi dite il contrario.... Cozza perché se uno sviluppatore ti toglie la licenza di un videogioco di conseguenza non lo sta preservando, si potrebbe reperire con degli emulatori senz' altro, ma si ridurrebbe tutto alla speranza che qualche appassionato condivida in modo legale o illegale che sia il codice di gioco
Ci stanno già pensando i privati a salvare i videogiochi
Sta cosa mi fa un po' paura, la possibilità che ti possano togliere la licenza del gioco e quindi il gioco che hai pagato (magari regalato) da un momento all'altro
In totale contrapposizione con il fisico (parlando SOLO di single player) che ti da una proprietà del prodotto che finché va la console/pc compatibile va pure il prodotto, magari senza funzionalità online, ma comunque il "core" del gioco funzionerebbe
Mentre in digitale se ti rimuovono la licenza lo hai perso per sempre, cosa triste a parer mio, non tanto per il possesso della cosa quanto per l'aver perso X gioco che ha avuto impatto magari nella vita del singolo videogiocatore, io per esempio son cresciuto a ritmi di giochi fisici che non c'erano più sul mercato o a prezzi altissimi che ancora oggi, vorrei trasportare questa cosa anche a chi avrò la fortuna di avere accanto tramite un sistema che garantisca anche la memoria e la rigiocabilità del prodotto finché va, non finché store X lo decide di tenere.
Resto per il fisico, voglio che in futuro passi la mia stessa esperienza senza vincoli di venditori, solo un codice e un sistema
Per ridurre la plastica del fisico anche solo il cd/cartuccia in un contenitore meno inquinante che abbiamo con solo la cartuccia con su il titolo
Ragazzi io da poco ho comprato Resident evil 4 😱😱😱😱che 💣un saluto vi seguo da sempre siete prepararissimi❤
io sarei d'accordo a condizione che i giochi nella parte offline, quindi single player o dual player ma offline siano giocabili e garantiti, poi che ci sia una garanzia di almeno 36 mesi per i brand medi, mentre i colossi devono garantire almeno 60 mesi se no si risarcisce, a loro scelta, tra meta soldi e scontistica sul prossimo gioco. questo è fatto per aiutare le aziende che costruiscono giochi.. ma bisogna dare una mano ai videogiocatori.. senza videogiocatori, le aziende in questione non vendono.
Per i giochi on-line è giusto che sia così , ma per i giochi fisici almeno una modalità offline come dice Midna nell' video la potrebbero pure lasciare
Se non si può collezionare più, allora game pass ultimate E BASTA a vita! Non acquisterò più licenze, piuttosto le nolleggerò a poco prezzo.
Con i bluray e cd musicali (si li acquisto ancora) questo problema non si pone.
la licenza dovrebbe però avere una durata minima garantita altrimenti una azienda può vendere e ritirare dopo 10gg. La licenza deve essere come un contratto ambo le parti. A questo punto fammi pagare in base a quanto tempo voglio mantenere il gioco.
esatto
Così ha senso e decido se comprarlo o no
Inutile girarci intorno se si vuole la certezza assoluta di poter rigiocare un titolo a tempo indeterminato comprate il fisico e conservatelo bene e correttamente. Li non ci sono cazzi nè server ne licenze revocate.
Io sono del parere che i giochi always online non dovrebbero esistere, infatti. La stragrande maggioranza dei giochi online (ovviamente non quelli solo pvp) potrebbero benissimo funzionare anche offline. Se pensiamo a giochi come Fallout76 che è partito malissimo e poi è migliorato molto, la ragione del miglioramento è stata l'aggiunta degli npc, presenti in qualsiasi giovo offline di quel tipo. Nessun merito va ai giocatori o al fatto di essere online. Basterebbe sostituire i giocatori con dei bot. Sarà anche monco ma resterebbe pur sempre godibilissimo e comunque sempre meglio che non averlo più. Si può fare con i giochi cooperativi ma anche competitivi di corse, come con gli sportivi e con qualsiasi altro tipo di gioco. Io non so cosa darei per poter giocare ancora al mitico Metal Gear Online, anche fosse offline con solo bot come nemici.
Io odio sta cosa io pago io devo essere il proprietario di quella copia come ai vecchi tempi il fatto che potrebbero revocare la licenza mettendocelo in quel posto non va per niente bene io amo collezzionare e aver un gioco specifico a vita viva i vecchi tempi viva i cracker fanculo alle licenze 😅
La preservazione dei videogiochi e molto importante,da pong 1972 in poi,perché significa preservare dei capolavori di quel determinato periodo storico, ebbene l'emulatore puo risolvere questo problema, ma a sentire alcuni giocatori,alcuni giochi non so piu recuperabili,se ne gia parlato di questo discorso, e spero che il patrimonio videoludico,essendo una moderna opera darte,in continua evoluzione e crescita,abbia la sua preservazione. E che quindi dei gioconi,sia sempre recuperabili,nel tempo, ma vale per tutti i giochi.
Tipo la Rockstar che quando ha fatto uscire la trilogia dei GTA remasterizzata ha rimosso dal ps store i giochi originali. Ora se io volessi giocare ai giochi originali sul ps store non posso e rosico
Questo cambiamento fa seguito ad una sentenza, a mio parere giusta solo in parte, dello stato della California che obbliga da ora in poi le aziende a avvertire CHIARAMENTE gli utenti che stanno acquistando un LICENZA D'USO, NON il gioco o i film quando un tempo gli acquistavamo tramite supporto fisico come DVD o Blu-ray. E qui sta il punto: in questo guaio ci siamo infilati noi con tutte le scarpe con la fissazione del download digitale, tralasciando la discutibile qualità di alcuni prodotti venduti in questo modo, provare a vedere ad esempio la qualità sonora di campionamento della musica digitale scaricata rispetto a quella di un CD o di brani convertiti in MP3 per conto proprio da supporto fisico, questa pratica espone il consumatore a tutta una serie di problemi e capricci delle aziende che da un giorno all'altro può decidere di rimuovere un gioco per tutta una serie di problemi che può andare dai semplici capricci di questa o quella comunità che si sente offesa che fa rimuovere un gioco o una serie, a problemi come il mancato accordo sui diritti con la piattaforma che vende, ma forse è più giusto dire affitta, la licenza d'uso. Insomma i nostri diritti di consumatori con il digitale sono diminuiti visto che non abbiamo più il supporto fisico che restava nostro qualunque cosa accadeva, facciamo risparmiare la software house o le Major cinematografiche che non devono più produrre, stoccare e spedire i supporti fisici eppure i giochi sono aumentati di prezzo e possiamo ritrovarci da un giorno all'altro la nostra libreria cancellata a causa delle paturnie del CEO di turno...😮💨
Midna se compri una pentola puoi farci i maccheroni ogni volta che vuoi, e se io compro un videogioco la licenza d'uso é a vita anche in quel caso, almeno che non venga stabilito A PRIORI che la licenza é di 6 mesi o 1 anno ecc. ecc. Midna se io devo perdere la licenza di gioco tu restituisci la pentola. 😝
Beh per come la vedo io, hanno fatto ufficialmente pubblicità a Game pass e a tutti gli altri servizi in abbonamento.
Se devo acquistare la licenza a prezzo pieno col pericolo che prima o poi me la toglieranno, tanto vale abbonarmi a Game pass che mi offre la possibilità di giocare a molti giochi, tanto non li posseggo ugualmente arrivato a sto punto..
E io stupido
Che fino ad oggi ho sempre acquistato i giochi con l’idea di “possederli” per sempre.
Netflix e' un abbonamento. Il paragone lo puoi fare con i servizi di abbonamento come il game pass, dove i giochi li puoi usare fino a che rimangono a catalogo. E l'esempio del cinema non c'entra nulla. Il paragone andrebbe fatto con le copie in dvd che compriamo dei film: sono nostre e rimangono nostre
No, è tuo solo il supporto fisico. Forse non l'avete mai saputo, ma è così. Tutte le opere, non importa quale sia il supporto, viene trasferita solo la licenza d'uso. Cerca in rete che trovi tutte le spiegazioni su come funziona la normativa.
@@videotopica3957 non sostengo che non sia cosi'. Sostengo che l'esempio del cinema non e' calzante. Piu' esatto e' l'esempio del dvd, di cui tu acquisisci i diritti di riproduzione privata
Oh è scaduta la licenza di utilizzo del tostapane casamadre ha mandato uno a mettere i sigilli. E il frigo bosh mi sta guardando male perché lo apro troppo spesso.... se suona qualcuno io non apro
Oltre che spendo, che ignobile ingiustizia... io non voglio avere proprio un bel nulla! Licenza o gioco che sia! Perché i problemi tutti io? Pago e devo tenergli pure le licenze? Ma stammo scherziando?? (Idiozia: scritta.)
Anni fa si avevano i server dedicati, dove il server reggeva su un giocatore , host. Questo ha salvato giochi su giochi multiplayer come i vecchi cod e altri, soprattutto anche arena. Possono farlo anche oggi, invece di revocare o rendere inutilizzabile un gioco anche fisico, togli i server proprietari e lascia i server dedicati, cosi chi vuole può ancora giocare, mettici anche i bot giusto per riempire ancora le partite in qualche modo. Di modi ce ne sono per evitare che un gioco muoia a discrezione del publisher.
Beh è vero che i server sono chiusi e si possa fare poco ma posso dirvi che non è impossibile fare dei server privati e riportare in vita un determinato gioco. OVVIAMENTE DIPENDE DA GIOCO A GIOCO, e cosa effettivamente c'è nel disco. MA, questa è sempre una possibilità per i più smanettoni
I Single Player spessissimo verificano le utenze online, se non esiste più CDPR e i suoi server di login prova a far partire RDR2...
Quindi non è un problema solo dei giochi always online.
In questo caso trovo quasi etico ricorrere alla crack per poterlo avviare.
@@stefanocavallini3417 Ci sono crack che danno anche i server per i giochi in cui servono. Io ho per qualche anno gestito/sviluppato un server italiano custom di Ultima Online. Ma ne esistono anche di WOW e di altri mmorpg.
Ma il fatto di non avere mai avvisato che non si sta acquistando un gioco ma la licenza dovrebbe essere reato in quanto la sony fu multata dall'antitrust per comunicazioni poco chiare sul servizio plus, di conseguenza è reato anche non aver mai avvisato che si acquista solo la licenza di un gioco e quindi ci sono gli estremi per chiedere il rimborso ai distributori che non hanno mai avvisato. L'esempio del cinema è pure stupido perchè innanzitutto il biglietto non lo pago 70 euro ma dalle mie parti mi costa 3,50€ o 5al massimo 7, dipende dal giorno della settimana e si è consapevoli che è un'esperienza momentanea, quando si acquista un gioco, invece, non lo si è consapevoli perchè nelle consolle precedenti come la wii, ps2, ps1, ecc ecc e forse anche la switch oggi per il formato fisico, i giochi erano solo in formato fisico e pertanto una volta acquistati erano tuoi per sempre, da quando è tutto cambiato? Non è stato mai comunicato!
In verità era tutto nei termini di servizio. Ma di quelli che non vengono letti mai. Per cui adesso l'hanno fatta chiara e precisa. Meglio così.
20:00 Esistono i server privati
La cosa che mi fa ridere, è che ho contattato Steam perchè avevo dimenticato l'username dell'account per accedere, e loro cosa hanno fatto?, mi hanno cambiato 2 volte di fila la password che non c'entra un cazzo! Ma che cosa vedo?
Il tema della digitalizzazione mi è caro. Non sono un vero e proprio collezionista né amante dei feticci, ma mi piace l'idea di rigiocare o giocare giochi datati. L'archiviazione dei file digitali e la sua facile utilizzazione è cruciale affinché io mi senta incoraggiato all'acquisto largo di giochi online. Il backlog è un bug inesorabile per me e in questo senso i giochi su disco lasciano più tranquilli.
Per fare un esempio, ho letto che Little Big Planet sparirà dai radar a fine Ottobre: avendolo acquistato dal psn mi sono precipitato a restaurare PS3 e Sixaxis per poter mettere al sicuro i file in tempo utile. Non ho voglia di rigiocarlo a breve ma non escludo che mi torni prima o poi; del resto è un gioco valido che mi divertì.
Sono già rimasto scottato con molti indie che avevo acquistato su Wii dallo store e che non potrò più mettere su. E - a dirla tutta - non mi sono premurato di sapere cosa è successo ai file online di WiiU ma immagino che anche quelli siano perduti :(
Si possono giocare anche gli online, prendete WoW, non so nemmeno quanti server non ufficiali ci siano in giro
I giochi fisici senza considerare quelli solo onlinesono di tua proprietà perché senza internet comunque puoi giocare
Mi dispiace ma io non CONCORD a pieno
Nel senso che in qualche modo chi ha acquistato dovrebbe preservarlo
Il problema nasce quando si compra in digitale
Perché se compri retail il problema manco esiste se il gioco non è multyplayer
Anzi questa notizia mostra solo i limiti di avere tutto in digitale
A sto punto ad ogni remaster ti resettano la lista giochi e amen, ti devi comprare la remaster
Bho! Io condivido il messaggio di gog! Un single player se lo compro su gog e mi rimane ha piu senso! Voi parlate di giochi online, ma è normale che un gioco multiplayer online rimane a tempo determinato! Ma un gioco single player non dovrebbe avere una data di scadenza, finche la piattaforma funziona!
Eh. È quello che ci auspichiamo...
Io avrei fatto un discorso leggermente diverso.
Premetto che ciò che dirò interessa i giochi single player quindi che non necessitano di server per funzionare.
Se compro i giochi su Steam mi sto creando una libreria di giochi che, se nel caso Steam dovesse fallire io perdo tutta la mia libreria perché l'avvio del gioco passa tramite il loro client.
Se invece acquisto tutti i giochi su GOG sto effettivamente acquistando il gioco perché loro ti fanno scaricare tutti i file di gioco e sarà mia cura e mia responsabilità conservare i file in un mio supporto fisico (ssd, hard disk ecc...) e se GOG dovesse fallire io potrò ancora giocare i miei giochi anche tra 20 anni, esattamente come se avessi conservato i giochi della PS1.
È chiaro che se parliamo di un gioco con funzionalità online non ci sono cazzi, se chiudono i server non puoi giocarci.
Uguale per la musica, se scarico le canzoni da spotify, se chiudono perdo le canzoni, se il disco lo acquisto e scarico i file quelli saranno miei per sempre.
Ditemi se ho detto una boiata perché non sono super esperto di GOG ma dovrebbe essere così.