VARIAZIONI DI SCALA | Costanza Caraffa, Storia dell’arte in miniatura.

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  • เผยแพร่เมื่อ 28 ธ.ค. 2024
  • In occasione della proroga della mostra "In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive", Palazzo dei Musei ospita "Variazioni di scala", un ciclo di quattro incontri che vuole approfondire molti dei numerosi aspetti già sollecitati dal lavoro di Ghirri e particolarmente presenti in tutta la mostra.
    "Storia dell’arte in miniatura. Archivi fotografici, questioni di scala, sistemi di valore"
    con Costanza Caraffa, direttrice della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz.
    La storia dell’arte come disciplina accademica si è formata in stretta correlazione con la diffusione della fotografia. Fin dalla metà dell’Ottocento partirono in Europa campagne più o meno sistematiche per la documentazione fotografica di quello che oggi chiamiamo patrimonio artistico e monumentale. Le fotografie divennero ben presto lo strumento principale della ricerca storico-artistica. Gli studiosi d’arte, i musei, i primi dipartimenti universitari, gli enti per la protezione dei beni culturali iniziarono ad accumulare fotografie in archivi. Il valore di queste sedimentazioni fotografiche risiedeva nell’idea della veridicità e obiettività del medium fotografico, nonché nella fiducia che anche gli archivi fossero organismi neutrali dediti alla pura conservazione dei documenti fotografici. Questa retorica della presunta obiettività della fotografia, benché completamente decostruita al più tardi dalla critica post-moderna negli anni Ottanta del Novecento, tende a perpetuarsi negli usi tradizionali della fotografia documentaria, e si è rinnovata con l’avvento delle tecnologie digitali. Oggi studiamo fotografie di questo genere non solo per il loro valore documentario, ma anche come oggetti materiali autonomi, attivi nel tempo e nello spazio, in contesti sociali e culturali - uno di essi è l’archivio fotografico che può essere letto come un ecosistema basato sull’interazione di attori e attanti diversi. Nel suo intervento, Costanza Caraffa si soffermerà su un aspetto in particolare che dimostra come la fotografia di documentazione storico-artistica non sia neutrale: la questione dei rapporti di scala. Analizzerà da questo punto di vista i fondi della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz come un archivio di opere ridotte in miniatura dal medium fotografico, mettendo in evidenza i problemi interpretativi che ne derivano per la ricerca. Si soffermerà, inoltre, sui sistemi di valore che nel corso del tempo hanno segnato le pratiche fotografiche e archivistiche della Fototeca fiorentina.

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