MASSIMA SERIE di Lunedì 27 Gennaio 2025

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  • เผยแพร่เมื่อ 5 ก.พ. 2025
  • Roma corsara a Udine, alla Lazio non basta l’assedio finale
    Dopo 9 mesi di digiuno la Roma torna a vincere in trasferta, ribaltando il parziale con le reti di Pellegrini e Dovbyk. In serata la Fiorentina si impone all’Olimpico, Lazio battuta 2-1
    Gioisce il popolo giallorosso, che torna ad esultare per un successo lontano dalla capitale. Vittoria esterna che all’undici di Ranieri mancava addirittura dallo scorso 25 Aprile, proprio dall’ultimo Udinese Roma terminato con lo stesso punteggio di ieri, 1-2.
    Sebbene l’ampio l turnover utilizzato da mister Ranieri e l’iniziale svantaggio trovato da Lucca, la Roma riesce a ribaltare il punteggio nella ripresa grazie a due calci di rigore, realizzati in modo impeccabile da Pellegrini e da Dovbyk, ancora in gol nonostante prestazioni che non soddisfano appieno la piazza.
    Più che sufficiente il debutto dell’olandese Rensch, esterno di centrocampo, abile anche in fase difensiva.
    Grazie al successo in Friuli, la Roma si porta a -9 dalla Lazio, sconfitta in casa dalla Fiorentina. I viola tornano al successo in campionato dopo aver accumulato soli due punti nelle ultime sei gare.
    Nel primo tempo la Lazio è impresentabile, scende in campo poco concentrata e dopo meno di 20 minuti è già sotto 2-0. Probabilmente è complice una scelta troppo imprudente di mister Baroni nell’ undici iniziale, con Dele Bashiru in campo al posto di Rovella a comporre un roster di 5 giocatori offensivi, indebolendo nettamente il centrocampo lasciato al solo Guendouzi.
    I padroni di casa si accendono nel secondo tempo, non riuscendo comunque a produrre azioni pericolose prima del recupero: 6 i minuti aggiuntivi, troppi pochi per le ripetute perdite di tempo dei giocatori avversari, come affermato dallo stesso Baroni in conferenza stampa post partita quando si proclama favorevole all’introduzione del tempo effettivo.
    La Lazio però non molla mai e al 92’ trova il gol che dimezza lo svantaggio con Marusic. Gli ultimi 5 minuti sono un assedio: prima un miracolo di De Gea, poi il palo interno colpito da Pedro, con la palla che accarezza tutta la linea di porta prima di terminare fuori.
    La squadra di Baroni paga l’atteggiamento del primo tempo e perde una grande occasione di consolidare il quarto posto: ora vincere a Cagliari lunedì prossimo diventa un obbligo.
    Matteo Lispi

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