condivido in pieno le tue riflessioni che detto da un ragazzo di 39 anni un po' più grande di te con un po' più di esperienza credo siano davvero da persona matura molto più dell'età che hai.Ti dico la mia esperienza. Io vivo a Messina sud Italia, una città che storicamente non è una città che dà molte possibilità in ambito lavorativo, ma ho deciso da sempre per l'amore che ho per la mia città di restare per questo mi sono dato da fare. Ho aperto un negozio poi due prima ancora ho fatto il programmatore in un'azienda per diversi anni poi ancora in un'altra poi fortunatamente proprio a cavallo del COVID ho avuto la fortuna di poter entrare in un ambiente pubblico e quindi pochi giorni prima che il mondo chiudesse tutto io ero dipendente pubblico ed ero sicuro del mio stipendio a fine mese mi ritenevo molto fortunato di aver avuto questa possibilità, anche se a malincuore ho scelto di non essere più libero tra virgolette di decidere se e quando lavorare ma alla fine ho scoperto che questa è stata la mia salvezza, perché la libertà che avevo prima di poter decidere di lavorare o no era una libertà finta perché alla fine ero immerso in una realtà che mi dava poco poco guadagno e mi impegnava così tanto tempo che in realtà non avevo tempo per me stesso mentre invece adesso faccio il mio lavoro, quel tot di ore il pomeriggio ho quasi sempre libertá e così anche il fine settimana e questa per me è stata la svolta perché sono riuscito finalmente ad organizzare veramente la mia vita cioè quello che mi piace fare cioè programmare lo faccio collaborando al di fuori dell'orario di lavoro con altre piccole realtà che hanno bisogno di programmatori. Io credo che questa sia la chiave per superare il prossimo futuro ci saranno moltissime aziende che non saranno disposte più a pagare uno stipendio di un programmatore quando il programmatore sarà come dici tu almeno la maggior parte sostituito da un abbonamento mensile di 20 € ci saranno sicuramente delle professionalità molto richieste molto esperte, ma sarà un passaggio perché poi non sono sicuro purtroppo che nessun ragazzo vorrà più avventurarsi in per specializzarsi e diventare così esperto nell'immediato futuro le prossime generazioni decideranno di fare altropurtroppo. Per questo se io fossi un ragazzo della tua età adesso sarei sinceramente preoccupato del futuro che ci aspetta e probabilmente cercherei o di aprire le porte alla possibilità di essere assunto sempre nel mio ambito e nel mio ruolo da dipendente pubblico e quindi avere la sicurezza che nessun intelligenza artificiale, ma ti possa rubare il lavoro oppure andrei a cercare qualcosa che li ha veramente non ti può sostituire come ad esempio il lavoro della terra, la produzione di vino tutte queste situazioni di una volta che mi aspetto tornino fortissimamente in ballo nel futuro. Il problema purtroppo sarà che tu potrai essere specializzato in più cose, ma ci saranno pochissime aziende pronte ad investire e a pagare una cifra ragionevole per assumerti molte si accontenteranno di prodotti più scarsi ma prodotti dall'intelligenza artificiale, magari con l'ausilio di una persona che non ha nessuna esperienza di programmazione, ma che saprà dare all'intelligenza artificiale i giusti comandi per produrre soluzioni mediocri ma accettabili. Programmo da più di 25 anni, ho inziato con il TurboC in dos, e ne ho viste di cose passare durante la mia carriera. Ma questa, lascerà pesantemente il segno in ambito sociale e sconvolgerà tutti i settori, alcuni saranno completamente cancellati vedi i traduttori. Il mio consiglio ai giovani programmatori è di specializzarsi di più si, come dici tu ma di cercare altri ambiti di "backup" per guadagnare e sopravvivere che siano "IA safe" come la produzione vinicola, tutto quello legato all'agroalimentare ecc..
Ti ringrazio molto Roberto! Il tuo esempio è stellare, magari ci farò una riflessione nello specifico perché mi da molto da pensare non solo sull'ai ma sul concetto diretto di flessibilità, capacità di adattamento, sulle energie spese per il lavoro vs un compromesso con la propria vita privata (pubblico o non pubblico). Grazie della testimonianza!
Sono d'accordo, l'abuso dei framework ha portato a far perdere ad essi il loro originale scopo: ossia semplificare funzionalità base e gestire subito lo "scheletro" del prodotto. Invece ora vengono usati come l'elemento attorno a cui tutto ruota, la verità è che moltissime cose che vengono gestite con framework possono essere fatte in maniera più efficiente con il codice "puro" con molte meno righe ed evitando la pesantezza che spesso il framework aggiunge. Inoltre usarli eccessivamente impedisce di personalizzare profondamente ciò che si realizza, questo si nota soprattutto nello sviluppo web dove la maggior parte dei siti ha strutture troppo simili sia a livello di posizionamento degli elementi sia che per assenza di animazioni complesse e particolari (mi sto riferendo al front end in questo caso ma il discorso vale in tutti gli aspetti) , questo perché i framework troppo spesso non forniscono elementi simili proprio perché il loro scopo non è quello. Penso che uno sviluppatore di alto livello debba saper scrivere codice da zero anche a livello avanzato (e non dico ricordare la sintassi letteralmente a memoria perché quello è impossibile ma conoscere in profondità come il linguaggio funziona) perché è li che si vede chi si distingue davvero. Eppure io sono ancora principiante ma fin dall'inizio ho capito che c'era un qualcosa di sbagliato nell'utilizzo dei framework, anche se purtroppo il loro abuso è diventato la norma.
Hai ragione. Tieni presente che l'AI ormai, proprio per la mancanza di sviluppatori validi e per la diffusione dell'informatizzazione diventa necessaria. Ma non sostituisce quelli bravi; rimpiazza figure di livello medio di cui comunque c'é penuria; visto il livello medio realmente basso che si riscontra nell'informatica. I disastri, comunque, sono dietro l'angolo.
L'IA non ruba il lavoro a nessuno, fa molto peggio! Crea competizione dimezzando i costi. Nella mente di imprenditori e datori di lavoro si è ormai radicata l'idea che, con l'IA, sia possibile ottenere risultati simili a una frazione del prezzo. Così, i professionisti creativi si troveranno costretti a ridurre i loro compensi, lavorando il doppio per non perdere competitività. La fine o la fame (nel senso di cibo) è dietro l'angolo. Buon per voi che fingete sia tutto irreale.
Beh, non mi pare di fingere che sia irreale, hai descritto l'impatto sociale che nomino nel video. Dici però che crea competizione, e il modo in cui lo fa non è proprio diminuendo il numero di posizioni disponibili per dev umani? Detto questo, tendo ad essere meno catastrofista, ma comunque sono sicuro l'impatto sul mondo del lavoro in generale sarà mooooolto forte, le conseguenze si vedranno anche correlando alla situazione culturale e politica che si sta formando.
Per progetti personali, specialmente su framework nuovi , uso le AI per aiutarmi a debuggare errori e affini, ma é giá capitato piú volte che alla fine la soluzione l'ho trovata cercando per conto mio online nei forum rispetto a quelle delle AI. Anzi spesso capita che mi dice di usare la Soluzione X, applico la soluzione X ed ottengo un nuovo errore e richiedendo all'AI mi risponde "Certo perché la soluzione X é deprecata e non va assolutamente usata" 🙃 Per non parlare di Gemini che é completamente inutile per sviluppare..
Sì ma allo stato attuale questi discorsi sono ancora poco utili, provo ad immaginare un evoluzione che porti ad un livello decisamente migliore (anche se comunque in un paio d’anni siamo già ad un punto veramente interessante anche nella pratica lavorativa)
Il punto sta proprio in quel "tutti". Se in 5 anni l'80% (per dire) dei devs non servirà più, dovremmo spartirci quel 20% di mercato rimasto. Inoltre, come si vede già oggi, le posizioni entry-level spariranno gradualmente, un altro bel guaio. Aggiungo un'ultima riflessione: sono certo che con lo sviluppo dell'AI la UX cambierà radicalmente e di conseguenza cambierà tutto il workflow a cui siamo abituati. Ovviamente non ho la sfera di cristallo ed i cambiamenti spaventano sempre, ma questa volta mi viene molto difficile essere ottimista
Esattamente, con implicazioni sociali intendo proprio questo tipo di fenomeno (e sicuramente anche se in percentuali minori in parte si verificherà). Sono anche fenomeni di assestamento strutturali, per carità. Interessante osservazione sulla UX, ti riferisci all'usufruire di contenuti direttamente da llm provider?
@@giuppidev esatto, per UX intendo proprio il superamento di app/web-app etc. Credo che l'intero concetto di user journey sarà rivoluzionato, il metodo tradizionale di fare operazioni col pc (parlo soprattuto a livello consumer) sarà superato. Il discorso è molto complesso, a mio parere ancora troppo sottovalutato visto che tendiamo a ragionare coi parametri esistenti (giustamente direi).
Dubito che le persone possano cambiare ambito cosi' facilmente, vai a competere con persone che nell'eventuale ambito su cui ti vuoi specializzare hanno gia' una competenza profonda. Tutto si riduce a domanda offerta del mercato del future che nessuno puo' ipotizzare ad oggi. Se i lavori in ambito informatico cresceranno e le competenze richieste saranno cmq non banali ci sara' un aumento lineare come oggi, le compentenze richieste saranno difficili da trovare studiare fara' ancora la differenza, ma se il lavoro diventera' cosi' facile perche' AI rendera' semplice incollare codice generato, avere informazioni su bug, analisi di flussi complessi, assistenza nella gestione dei requisiti, scripting di infrastrutture automatizzate, l'informatico diventera' il nuovo manovale.
Il manovale di oggi utilizza attrezzi più complessi di 50 anni fa (poi mi si potrebbe dire che un martello è sempre un martello, ma ci siamo capiti). La differenza secondo me è tra chi sta dal lato di chi utilizza strumenti e basta e chi è in grado di andare in profondità e quegli strumenti progettarli e progettare nuove soluzioni (il martello iper leggero che martella il doppio). Di fatto serviranno meno manovali ma più persone con competenze specifiche, opinione ovviamente.
Secondo me il discorso è più ampio, anzitutto bisogna capire se il tema è: 1) come tenersi il lavoro 2) mi piace programmare, vorrei continuare a farlo. Capisco l'esigenza di spaziare e occuparsi dell'infrastruttura ma fare il sistemista non è programmare. Per chi come noi ama scrivere codice e pensa che un giorno sanza if è un giorno senza gloria ritrovarsi a fare i sistemisti equivale di fatto a cambiare lavoro. Tendenzialmente non sono preoccupato (almeno per il momento) perché sono convinto che la differenza tra chi è un programmatore e chi non lo è ma scrive codice perché conosce il linguaggio o usa ia per fare tutto il lavore invece che come strumento a supporto sta nel modo di pensare. Pensare da programmatore è quello che fa la differenza e credo che per il momento l'ia non ci vada nemmeno vicino. Io la uso continuamente sia chiaro ma per task piccolissimi, li fa la differenza ma l'insieme dei moduli software, i design pattern da utilizzare.... quello rimane un lavoro indelegabile. Questa è la mia opinione.
Ovviamente sistemista e programmatore sono due mestieri molto diversi, ma avendo spaziato in entrambi per parecchi anni la mia nerdaggine mi fa pensare che entrambi rientrano nella sfera informatica professionale. Forse la vivo più come un “se proprio va male torno a fare il sistemista” 😂 Il mio discorso non è rivolto allo stato attuale dell’ai ma alle evoluzioni future, perché il fatto che in così poco tempo già sia uno strumento utile per lavorarci può far intendere che nel giro di 2 3 anni ci si possa delegare molto di più, spostando l’attenzione su altro. Lo vedo comunque come uno strumento che aumenterà le possibilità e quindi la complessità, vedremo.
Penso che i framework siano troppo abusati, la capacità di creare funzionalità da zero dimostra se uno sviluppatore è davvero ad un livello superiore, spesso per tantissime funzionalità il framework aggiunge complessità che il codice normale evita. I framework servono per dare una struttura base e risolvere rapidamente problemi immediati, ma poi è nella personalizzazione avanzata che si vede chi è davvero un programmatore a 360°, e spesso questo si ottiene scrivendo codice senza framework. Purtroppo spesso non si pensa a questo, nonostante ciò non penso che L'AI sostituirà i programmatori ma credo che renderà evidente la differenza tra quelli che riescono a sviluppare e creare prodotti molto avanzati a livello di personalizzazione e chi invece no.
Condivido al 100%, ma il problema è che questa revisionata sul personale realmente necessario avrà conseguenze sociali importanti, soprattutto visti tutti i settori coinvolti
@@giuppidev ovviamente le implicazioni ci saranno ma non credo drastiche come molte persone dicono, ma sicuramente come già detto penso farà emergere ancora di più la differenza tra chi conosce veramente a fondo un qualcosa e chi invece lavora ad livello "inferiore" (per così dire) facendo si che chi si trova in vantaggio possa vendersi meglio. Ma alla fine solo il tempo ci darà risposta
La mia idea è che i tagli ci saranno in tutti i settori intellettuali: come le macchine hanno sostituito le braccia, nel lunghissimo periodo le intelligenze artificiali sostituiranno le teste. Potrebbe non essere nemmeno una cosa così negativa, magari l'uomo riuscirà a non avere piu bisogno di lavorare, nasceranno nuovi paradigmi economici... chissà. Ma nel breve e medio la vedo dura: non tanto perché l'IA sia realmente in grado di fare, ma perché "il business" pensa che con l'IA si può risparmiare. E infatti nella mia idea di futuro, ci sarà anche un periodo dove l'uomo tornerà ad essere chiamato a correggere i disastri dell'IA 😂
@giuppidev questa è la possibilità che più mi terrorizza: perché se un domani mi riconvertirò in sistemista o falegname, e vabbè. Temo, invece, che le recenti dichiarazioni di Zuckerberg e amici, rese ancora più forti da un governo a loro più che mai favorevole possa convincere qualche consiglio d'amministrazione che le IA siano perfettamente in grado di sostituirci. Magari non licenziano ne me ne te, ma vuoi mettere che se abbiamo bisogno di supporto, anziché assumere altro personale, ci affiancano ChatGPT? "Eh, lo fa anche Zuckerberg".
La situazione politica attuale può assolutamente accelerare questo processo (e anche molti altri...). Bisogna vedere quanto però sia realmente funzionante in questa sostituzione, e allo stato attuale siamo ancora lontani. Zuckerberg licenzia perché tra boom di assunzioni durante covid e posizioni di pura scrittura codice l'AI calza a pennello come scusa (e anche strumento), nel resto del mercato stiamo a vedere come ci si muove. Possono pure decidere a tavolino che l'ai può sostituire tutti, poi al primo loop infinito che si fa? 😂
Ma io ora come ora non capisco come possa l'AI fare tutto in autonomia, per qualsiasi cosa bisogna dirle cosa fare e per dirle cosa fare prima bisogna sapere cosa si deve fare, e per sapere cosa si deve fare prima si deve studiare. Per esmpio bisogna fare un applicazione client server in C tramite socket in una rete, se una persona non sa cosa siano i socket, non sa come funzionano, non saprebbe mai che servono per risolvere qualche problema (se non si studia non sai nemmeno che esiste un certo problema in qualche campo). Prendi uno che studia informatica e mettilo con un AI a fare risoluzioni di problemi che richiedeono conoscenze fisiche avanzate, magari le risolve ma non sa come le ha risolte e non sa nemmeno cosa sta facendo, perchè un conto è mettere l'AI a fare dei siti web dove le conseguenze per qualcosa che non funziona sono minime, ma se lo metti a dirigere un treno oppure a controllare sistemi critici dove nessuno sa cosa sta succedendo la vedo difficile lasciarla operare senza nessuna supervisione, e per supervisionare qualcosa prima bisogna sapere cosa fa, come lo fa, e cosa non deve fare .
Sono d’accordo con te, la questione è che se oggi servono 100 programmatori per creare e gestire l’applicazione che gestisce i treni, domani ne potrebbero bastare 10 ma che siano in grado di supervisionare un sistema complesso del genere (e ad oggi di quei 100 meno della metà magari sarebbero in grado di farlo). Poi lascia stare lo stato attuale dell’ai, ovviamente faccio supposizioni su sistemi che si evolveranno ancora e di molto (e se non lo faranno bella lì)
@giuppidev 😂grazie cmq per me sarà come è sempre stato . dicevano la stessa cosa delle mail che eliminerà in sacco di lavoro ecc.invece lavoriamo il triplo l unica cosa è comprendere come adattarci al cambiamento cosa non facile
Secondo me ci sposteremo nella direzione di diventare dei project manager una sorta di programmatore più ad al livello rispetto a quello che facciamo adesso, più che altro noi una delle ultime gen di programmatori che non hanno sempre avuto accesso alle ai saremo più qualificati per quel tipo di lavoro essendo anche più verticali a livello di competenze specifiche in computer Science. Poi penso che il mondo si sposterà molto più verso avere competenze più orizzontali che verticali in maniera tale da poter capire come funziona qualcosa ma non nel dettaglio semplicemente capendo dove poter incastrare quel pezzo.
Condivido ma le skill in computer science se le si può fare in mille modi, se ci si limita a quel che si fa per lavoro facile cadere nella trappola dell’ orticello.
Giuppi; vent'anni fa si parlava sostanzialmente delle stesse cose con i software CASE (Computer Aided Software Engineering) ... la verità é sempre la stessa ... prova a fare una bella media del QI di quelli che lavorano nell'informatica e tutto ti diventerà chiaro. Ogni epoca ha le sue mode. Quindi un laureato in informatica di oggi é meglio di Aristotele visto che arriva migliaia di anni dopo ? ... é una moda. Automatizzerà molte fasi, ma aumenteranno gli oneri e le capacità di chi dovrà gestirla. Io più che della Intelligenza Artificiale sono preoccupato della Stupidità Umana che vedo dilagare.
@@giuppidev Non ho nulla contro l'AI, che é il futuro e in parte già il presente; eppure bisogna sempre ricordarsi che per fruire di un contenuto prodotto dall'AI, bisognerebbe poi comprenderlo. Anche in un team di specialisti umani ci sono grossi problemi a far coabitare persone di livello; grossi problemi a far coabitare gente preparata con gente meno preparata; problemi di manutenzione; problemi di analisi; problemi di architettura, problemi con specifiche progettualli e obiettivi errati. Insomma in Italia si fa fatica a trovare uno sviluppatore medio di buona preparazione e sufficiente seniority e magicamente ti giri e tutti sono esperti di AI; poi gli chiedi di risolvere un'equazione di primo grado e la sbagliano. Si vedo frequentemente capiprogetto che sono di fatto analfabeti funzionali, messi li per i motivi che ben conociamo. Temo sia questa l'amara verità.
@@giuppidev Poi già mi immagino quando c'é un crash in produzione; li voglio vedere quelli che usano "semilavorati" prodotti dall'AI. Con la produzione ferma, stanno li a cercare di capire il codice prodotto dall'AI e inquinato da una bella "allucinazione" ... ahahah ... e poi, ancora, li voglio vedere, chi licenziano ??? l'AI ??? ahahah
@@giuppidev in che mondo siamo arrivati Giuppi; per fare soldi é facile, basta sentire i fuffaguru su YT; per fare il software é facile, tanto lo fa l'AI .... cioé, credo che tu sarai d'accordo con me, tra poco il sistema globale collasserà.
Interessante, grazie.
condivido in pieno le tue riflessioni che detto da un ragazzo di 39 anni un po' più grande di te con un po' più di esperienza credo siano davvero da persona matura molto più dell'età che hai.Ti dico la mia esperienza. Io vivo a Messina sud Italia, una città che storicamente non è una città che dà molte possibilità in ambito lavorativo, ma ho deciso da sempre per l'amore che ho per la mia città di restare per questo mi sono dato da fare. Ho aperto un negozio poi due prima ancora ho fatto il programmatore in un'azienda per diversi anni poi ancora in un'altra poi fortunatamente proprio a cavallo del COVID ho avuto la fortuna di poter entrare in un ambiente pubblico e quindi pochi giorni prima che il mondo chiudesse tutto io ero dipendente pubblico ed ero sicuro del mio stipendio a fine mese mi ritenevo molto fortunato di aver avuto questa possibilità, anche se a malincuore ho scelto di non essere più libero tra virgolette di decidere se e quando lavorare ma alla fine ho scoperto che questa è stata la mia salvezza, perché la libertà che avevo prima di poter decidere di lavorare o no era una libertà finta perché alla fine ero immerso in una realtà che mi dava poco poco guadagno e mi impegnava così tanto tempo che in realtà non avevo tempo per me stesso mentre invece adesso faccio il mio lavoro, quel tot di ore il pomeriggio ho quasi sempre libertá e così anche il fine settimana e questa per me è stata la svolta perché sono riuscito finalmente ad organizzare veramente la mia vita cioè quello che mi piace fare cioè programmare lo faccio collaborando al di fuori dell'orario di lavoro con altre piccole realtà che hanno bisogno di programmatori. Io credo che questa sia la chiave per superare il prossimo futuro ci saranno moltissime aziende che non saranno disposte più a pagare uno stipendio di un programmatore quando il programmatore sarà come dici tu almeno la maggior parte sostituito da un abbonamento mensile di 20 € ci saranno sicuramente delle professionalità molto richieste molto esperte, ma sarà un passaggio perché poi non sono sicuro purtroppo che nessun ragazzo vorrà più avventurarsi in per specializzarsi e diventare così esperto nell'immediato futuro le prossime generazioni decideranno di fare altropurtroppo. Per questo se io fossi un ragazzo della tua età adesso sarei sinceramente preoccupato del futuro che ci aspetta e probabilmente cercherei o di aprire le porte alla possibilità di essere assunto sempre nel mio ambito e nel mio ruolo da dipendente pubblico e quindi avere la sicurezza che nessun intelligenza artificiale, ma ti possa rubare il lavoro oppure andrei a cercare qualcosa che li ha veramente non ti può sostituire come ad esempio il lavoro della terra, la produzione di vino tutte queste situazioni di una volta che mi aspetto tornino fortissimamente in ballo nel futuro. Il problema purtroppo sarà che tu potrai essere specializzato in più cose, ma ci saranno pochissime aziende pronte ad investire e a pagare una cifra ragionevole per assumerti molte si accontenteranno di prodotti più scarsi ma prodotti dall'intelligenza artificiale, magari con l'ausilio di una persona che non ha nessuna esperienza di programmazione, ma che saprà dare all'intelligenza artificiale i giusti comandi per produrre soluzioni mediocri ma accettabili. Programmo da più di 25 anni, ho inziato con il TurboC in dos, e ne ho viste di cose passare durante la mia carriera. Ma questa, lascerà pesantemente il segno in ambito sociale e sconvolgerà tutti i settori, alcuni saranno completamente cancellati vedi i traduttori. Il mio consiglio ai giovani programmatori è di specializzarsi di più si, come dici tu ma di cercare altri ambiti di "backup" per guadagnare e sopravvivere che siano "IA safe" come la produzione vinicola, tutto quello legato all'agroalimentare ecc..
Ti ringrazio molto Roberto! Il tuo esempio è stellare, magari ci farò una riflessione nello specifico perché mi da molto da pensare non solo sull'ai ma sul concetto diretto di flessibilità, capacità di adattamento, sulle energie spese per il lavoro vs un compromesso con la propria vita privata (pubblico o non pubblico). Grazie della testimonianza!
metà di quelli che lavorano con i framework non conoscono bene nemmeno JS ... ogni conclusione é superflua
Sono d'accordo, l'abuso dei framework ha portato a far perdere ad essi il loro originale scopo: ossia semplificare funzionalità base e gestire subito lo "scheletro" del prodotto.
Invece ora vengono usati come l'elemento attorno a cui tutto ruota, la verità è che moltissime cose che vengono gestite con framework possono essere fatte in maniera più efficiente con il codice "puro" con molte meno righe ed evitando la pesantezza che spesso il framework aggiunge.
Inoltre usarli eccessivamente impedisce di personalizzare profondamente ciò che si realizza, questo si nota soprattutto nello sviluppo web dove la maggior parte dei siti ha strutture troppo simili sia a livello di posizionamento degli elementi sia che per assenza di animazioni complesse e particolari (mi sto riferendo al front end in questo caso ma il discorso vale in tutti gli aspetti) , questo perché i framework troppo spesso non forniscono elementi simili proprio perché il loro scopo non è quello.
Penso che uno sviluppatore di alto livello debba saper scrivere codice da zero anche a livello avanzato (e non dico ricordare la sintassi letteralmente a memoria perché quello è impossibile ma conoscere in profondità come il linguaggio funziona) perché è li che si vede chi si distingue davvero.
Eppure io sono ancora principiante ma fin dall'inizio ho capito che c'era un qualcosa di sbagliato nell'utilizzo dei framework, anche se purtroppo il loro abuso è diventato la norma.
Hai ragione. Tieni presente che l'AI ormai, proprio per la mancanza di sviluppatori validi e per la diffusione dell'informatizzazione diventa necessaria. Ma non sostituisce quelli bravi; rimpiazza figure di livello medio di cui comunque c'é penuria; visto il livello medio realmente basso che si riscontra nell'informatica. I disastri, comunque, sono dietro l'angolo.
L'IA non ruba il lavoro a nessuno, fa molto peggio! Crea competizione dimezzando i costi. Nella mente di imprenditori e datori di lavoro si è ormai radicata l'idea che, con l'IA, sia possibile ottenere risultati simili a una frazione del prezzo. Così, i professionisti creativi si troveranno costretti a ridurre i loro compensi, lavorando il doppio per non perdere competitività. La fine o la fame (nel senso di cibo) è dietro l'angolo. Buon per voi che fingete sia tutto irreale.
Beh, non mi pare di fingere che sia irreale, hai descritto l'impatto sociale che nomino nel video. Dici però che crea competizione, e il modo in cui lo fa non è proprio diminuendo il numero di posizioni disponibili per dev umani?
Detto questo, tendo ad essere meno catastrofista, ma comunque sono sicuro l'impatto sul mondo del lavoro in generale sarà mooooolto forte, le conseguenze si vedranno anche correlando alla situazione culturale e politica che si sta formando.
Per progetti personali, specialmente su framework nuovi , uso le AI per aiutarmi a debuggare errori e affini, ma é giá capitato piú volte che alla fine la soluzione l'ho trovata cercando per conto mio online nei forum rispetto a quelle delle AI. Anzi spesso capita che mi dice di usare la Soluzione X, applico la soluzione X ed ottengo un nuovo errore e richiedendo all'AI mi risponde "Certo perché la soluzione X é deprecata e non va assolutamente usata" 🙃 Per non parlare di Gemini che é completamente inutile per sviluppare..
Sì ma allo stato attuale questi discorsi sono ancora poco utili, provo ad immaginare un evoluzione che porti ad un livello decisamente migliore (anche se comunque in un paio d’anni siamo già ad un punto veramente interessante anche nella pratica lavorativa)
Il punto sta proprio in quel "tutti". Se in 5 anni l'80% (per dire) dei devs non servirà più, dovremmo spartirci quel 20% di mercato rimasto.
Inoltre, come si vede già oggi, le posizioni entry-level spariranno gradualmente, un altro bel guaio.
Aggiungo un'ultima riflessione: sono certo che con lo sviluppo dell'AI la UX cambierà radicalmente e di conseguenza cambierà tutto il workflow a cui siamo abituati.
Ovviamente non ho la sfera di cristallo ed i cambiamenti spaventano sempre, ma questa volta mi viene molto difficile essere ottimista
Esattamente, con implicazioni sociali intendo proprio questo tipo di fenomeno (e sicuramente anche se in percentuali minori in parte si verificherà). Sono anche fenomeni di assestamento strutturali, per carità.
Interessante osservazione sulla UX, ti riferisci all'usufruire di contenuti direttamente da llm provider?
@@giuppidev esatto, per UX intendo proprio il superamento di app/web-app etc. Credo che l'intero concetto di user journey sarà rivoluzionato, il metodo tradizionale di fare operazioni col pc (parlo soprattuto a livello consumer) sarà superato. Il discorso è molto complesso, a mio parere ancora troppo sottovalutato visto che tendiamo a ragionare coi parametri esistenti (giustamente direi).
Che bella Biblioteca ? é a Torino ?
A Settimo Torinese
Dubito che le persone possano cambiare ambito cosi' facilmente, vai a competere con persone che nell'eventuale ambito su cui ti vuoi specializzare hanno gia' una competenza profonda. Tutto si riduce a domanda offerta del mercato del future che nessuno puo' ipotizzare ad oggi. Se i lavori in ambito informatico cresceranno e le competenze richieste saranno cmq non banali ci sara' un aumento lineare come oggi, le compentenze richieste saranno difficili da trovare studiare fara' ancora la differenza, ma se il lavoro diventera' cosi' facile perche' AI rendera' semplice incollare codice generato, avere informazioni su bug, analisi di flussi complessi, assistenza nella gestione dei requisiti, scripting di infrastrutture automatizzate, l'informatico diventera' il nuovo manovale.
Lo è sempre stato in realtà
Il manovale di oggi utilizza attrezzi più complessi di 50 anni fa (poi mi si potrebbe dire che un martello è sempre un martello, ma ci siamo capiti).
La differenza secondo me è tra chi sta dal lato di chi utilizza strumenti e basta e chi è in grado di andare in profondità e quegli strumenti progettarli e progettare nuove soluzioni (il martello iper leggero che martella il doppio).
Di fatto serviranno meno manovali ma più persone con competenze specifiche, opinione ovviamente.
Ehi ma quella è Settimo, comunque ottimo video!
Yessss, biblioteca super per lavorare!
Secondo me il discorso è più ampio, anzitutto bisogna capire se il tema è:
1) come tenersi il lavoro
2) mi piace programmare, vorrei continuare a farlo.
Capisco l'esigenza di spaziare e occuparsi dell'infrastruttura ma fare il sistemista non è programmare.
Per chi come noi ama scrivere codice e pensa che un giorno sanza if è un giorno senza gloria ritrovarsi a fare i sistemisti equivale di fatto a cambiare lavoro.
Tendenzialmente non sono preoccupato (almeno per il momento) perché sono convinto che la differenza tra chi è un programmatore e chi non lo è ma scrive codice perché conosce il linguaggio o usa ia per fare tutto il lavore invece che come strumento a supporto sta nel modo di pensare.
Pensare da programmatore è quello che fa la differenza e credo che per il momento l'ia non ci vada nemmeno vicino.
Io la uso continuamente sia chiaro ma per task piccolissimi, li fa la differenza ma l'insieme dei moduli software, i design pattern da utilizzare.... quello rimane un lavoro indelegabile.
Questa è la mia opinione.
Ovviamente sistemista e programmatore sono due mestieri molto diversi, ma avendo spaziato in entrambi per parecchi anni la mia nerdaggine mi fa pensare che entrambi rientrano nella sfera informatica professionale.
Forse la vivo più come un “se proprio va male torno a fare il sistemista” 😂
Il mio discorso non è rivolto allo stato attuale dell’ai ma alle evoluzioni future, perché il fatto che in così poco tempo già sia uno strumento utile per lavorarci può far intendere che nel giro di 2 3 anni ci si possa delegare molto di più, spostando l’attenzione su altro.
Lo vedo comunque come uno strumento che aumenterà le possibilità e quindi la complessità, vedremo.
Penso che i framework siano troppo abusati, la capacità di creare funzionalità da zero dimostra se uno sviluppatore è davvero ad un livello superiore, spesso per tantissime funzionalità il framework aggiunge complessità che il codice normale evita.
I framework servono per dare una struttura base e risolvere rapidamente problemi immediati, ma poi è nella personalizzazione avanzata che si vede chi è davvero un programmatore a 360°, e spesso questo si ottiene scrivendo codice senza framework.
Purtroppo spesso non si pensa a questo, nonostante ciò non penso che L'AI sostituirà i programmatori ma credo che renderà evidente la differenza tra quelli che riescono a sviluppare e creare prodotti molto avanzati a livello di personalizzazione e chi invece no.
Condivido al 100%, ma il problema è che questa revisionata sul personale realmente necessario avrà conseguenze sociali importanti, soprattutto visti tutti i settori coinvolti
@@giuppidev ovviamente le implicazioni ci saranno ma non credo drastiche come molte persone dicono, ma sicuramente come già detto penso farà emergere ancora di più la differenza tra chi conosce veramente a fondo un qualcosa e chi invece lavora ad livello "inferiore" (per così dire) facendo si che chi si trova in vantaggio possa vendersi meglio.
Ma alla fine solo il tempo ci darà risposta
La mia idea è che i tagli ci saranno in tutti i settori intellettuali: come le macchine hanno sostituito le braccia, nel lunghissimo periodo le intelligenze artificiali sostituiranno le teste. Potrebbe non essere nemmeno una cosa così negativa, magari l'uomo riuscirà a non avere piu bisogno di lavorare, nasceranno nuovi paradigmi economici... chissà. Ma nel breve e medio la vedo dura: non tanto perché l'IA sia realmente in grado di fare, ma perché "il business" pensa che con l'IA si può risparmiare. E infatti nella mia idea di futuro, ci sarà anche un periodo dove l'uomo tornerà ad essere chiamato a correggere i disastri dell'IA 😂
Concordo, potremmo diventare dei badanti digitali 😂
@giuppidev questa è la possibilità che più mi terrorizza: perché se un domani mi riconvertirò in sistemista o falegname, e vabbè.
Temo, invece, che le recenti dichiarazioni di Zuckerberg e amici, rese ancora più forti da un governo a loro più che mai favorevole possa convincere qualche consiglio d'amministrazione che le IA siano perfettamente in grado di sostituirci. Magari non licenziano ne me ne te, ma vuoi mettere che se abbiamo bisogno di supporto, anziché assumere altro personale, ci affiancano ChatGPT? "Eh, lo fa anche Zuckerberg".
La situazione politica attuale può assolutamente accelerare questo processo (e anche molti altri...). Bisogna vedere quanto però sia realmente funzionante in questa sostituzione, e allo stato attuale siamo ancora lontani. Zuckerberg licenzia perché tra boom di assunzioni durante covid e posizioni di pura scrittura codice l'AI calza a pennello come scusa (e anche strumento), nel resto del mercato stiamo a vedere come ci si muove. Possono pure decidere a tavolino che l'ai può sostituire tutti, poi al primo loop infinito che si fa? 😂
Ma io ora come ora non capisco come possa l'AI fare tutto in autonomia, per qualsiasi cosa bisogna dirle cosa fare e per dirle cosa fare prima bisogna sapere cosa si deve fare, e per sapere cosa si deve fare prima si deve studiare. Per esmpio bisogna fare un applicazione client server in C tramite socket in una rete, se una persona non sa cosa siano i socket, non sa come funzionano, non saprebbe mai che servono per risolvere qualche problema (se non si studia non sai nemmeno che esiste un certo problema in qualche campo). Prendi uno che studia informatica e mettilo con un AI a fare risoluzioni di problemi che richiedeono conoscenze fisiche avanzate, magari le risolve ma non sa come le ha risolte e non sa nemmeno cosa sta facendo, perchè un conto è mettere l'AI a fare dei siti web dove le conseguenze per qualcosa che non funziona sono minime, ma se lo metti a dirigere un treno oppure a controllare sistemi critici dove nessuno sa cosa sta succedendo la vedo difficile lasciarla operare senza nessuna supervisione, e per supervisionare qualcosa prima bisogna sapere cosa fa, come lo fa, e cosa non deve fare .
Sono d’accordo con te, la questione è che se oggi servono 100 programmatori per creare e gestire l’applicazione che gestisce i treni, domani ne potrebbero bastare 10 ma che siano in grado di supervisionare un sistema complesso del genere (e ad oggi di quei 100 meno della metà magari sarebbero in grado di farlo).
Poi lascia stare lo stato attuale dell’ai, ovviamente faccio supposizioni su sistemi che si evolveranno ancora e di molto (e se non lo faranno bella lì)
Va bhe cazzo me ne frega a me io cho il diesel!😂
questo è anche corretto, buon uomo 😂😂
@giuppidev 😂grazie cmq per me sarà come è sempre stato . dicevano la stessa cosa delle mail che eliminerà in sacco di lavoro ecc.invece lavoriamo il triplo l unica cosa è comprendere come adattarci al cambiamento cosa non facile
prima di partire birretta e hotdog a Moncalieri
Giusto giusto vicino allautostrada per il mare 🔥
boh io so solo che non c'è la faccio più ho 3 anni di esperienza come front-end non ti caga più nessuno oramai è finita
Secondo me ci sposteremo nella direzione di diventare dei project manager una sorta di programmatore più ad al livello rispetto a quello che facciamo adesso, più che altro noi una delle ultime gen di programmatori che non hanno sempre avuto accesso alle ai saremo più qualificati per quel tipo di lavoro essendo anche più verticali a livello di competenze specifiche in computer Science. Poi penso che il mondo si sposterà molto più verso avere competenze più orizzontali che verticali in maniera tale da poter capire come funziona qualcosa ma non nel dettaglio semplicemente capendo dove poter incastrare quel pezzo.
Condivido ma le skill in computer science se le si può fare in mille modi, se ci si limita a quel che si fa per lavoro facile cadere nella trappola dell’ orticello.
Giuppi; vent'anni fa si parlava sostanzialmente delle stesse cose con i software CASE (Computer Aided Software Engineering) ... la verità é sempre la stessa ... prova a fare una bella media del QI di quelli che lavorano nell'informatica e tutto ti diventerà chiaro. Ogni epoca ha le sue mode.
Quindi un laureato in informatica di oggi é meglio di Aristotele visto che arriva migliaia di anni dopo ? ... é una moda. Automatizzerà molte fasi, ma aumenteranno gli oneri e le capacità di chi dovrà gestirla.
Io più che della Intelligenza Artificiale sono preoccupato della Stupidità Umana che vedo dilagare.
ahahahha purtroppo condivido, soprattutto l'ultima frase. La conoscenza è alla base dello sviluppo delle persone
@@giuppidev Non ho nulla contro l'AI, che é il futuro e in parte già il presente; eppure bisogna sempre ricordarsi che per fruire di un contenuto prodotto dall'AI, bisognerebbe poi comprenderlo. Anche in un team di specialisti umani ci sono grossi problemi a far coabitare persone di livello; grossi problemi a far coabitare gente preparata con gente meno preparata; problemi di manutenzione; problemi di analisi; problemi di architettura, problemi con specifiche progettualli e obiettivi errati.
Insomma in Italia si fa fatica a trovare uno sviluppatore medio di buona preparazione e sufficiente seniority e magicamente ti giri e tutti sono esperti di AI; poi gli chiedi di risolvere un'equazione di primo grado e la sbagliano. Si vedo frequentemente capiprogetto che sono di fatto analfabeti funzionali, messi li per i motivi che ben conociamo.
Temo sia questa l'amara verità.
@@giuppidev Poi già mi immagino quando c'é un crash in produzione; li voglio vedere quelli che usano "semilavorati" prodotti dall'AI. Con la produzione ferma, stanno li a cercare di capire il codice prodotto dall'AI e inquinato da una bella "allucinazione" ... ahahah ... e poi, ancora, li voglio vedere, chi licenziano ??? l'AI ??? ahahah
@@giuppidev in che mondo siamo arrivati Giuppi; per fare soldi é facile, basta sentire i fuffaguru su YT; per fare il software é facile, tanto lo fa l'AI .... cioé, credo che tu sarai d'accordo con me, tra poco il sistema globale collasserà.
primo!