Beh, che dire? Dopo aver visto il video e letto i commenti sento l'obbligo di dire la mia. Io e la mia ex moglie abbiamo vissuto circa vent'anni in barca, mai stanziali e soprattutto all'estero, da veri zingari di mare, e al momento di mollare tutto e partire non mi sono minimamente curato del problema, ho semplicemente lasciato le cose come stavano, ovvero la residenza nell'ultima casa dove abitavamo. Mai avuto un problema di qualsiasi tipo. Quando, per gravi problemi familiari e di salute sono tornato in patria (da solo!), ho constatato che avevo ancora la vecchia residenza. Non mi cercava nessuno e non sussisteva alcun problema pendente. Ho affittato una casetta per curarmi da una grave malattia, e lì ho preso la nuova residenza. Adesso da due anni vivo in un camper, e al momento di partire ho fatto la stessa identica cosa: non mi sono curato della residenza, lasciandola lì nell'ultima dimora. Finora nessun problema di alcun tipo...
Ciao, grazie della condivisione della tua storia. Il problema della residenza è proprio fiscale. Lasciare la residenza in Italia lo puoi fare se la casa è di tua proprietà. In caso contrario potrebbero nascere problemi con i nuovi inquilini. Ma meglio non svegliare il can che dorme.
@@HiNelsondotcom Sì, so che in teoria è come dici tu, ma io entrambe le volte ero in affitto, e suppongo che dopo di me saranno venuti altri inquilini. Non ho idea di come siano andate le cose, ma meglio non indagare 😀
Sono quasi 9 anni che io e mia moglie viviamo in barca. Proprio in questi giorni abbiamo, per l'ennesima volta, tentato di ottenere una residenza"virtuale" valida legalmente. Inutile dire che non si riesce in nessun modo. Faccio presente che dichiarare la residenza da "amici o parenti", cosa evidentemente falsa, è un reato penale. Per chi come noi si sposta, la residenza presso un marina non è praticabile. Essere senza fissa dimora oltre che una 'condanna' dal punto di vista burocratico non è fattibile. Vi immaginate andare a ritirare la posta mentre siete in Grecia o ai Caraibi? In ultimo la PEC, questa sconosciuta. Sconosciuta in primis alle istituzioni, a cominciare dalla ns amatissima agenzia delle entrate che nonostante abbia la mia da anni continua imperterrita a spedire raccomandate. La realtà dei fatti è che si tratta dell'ennesimo caso di un diritto sancito dalla costituzione che resta bellamente negato nella pratica.
@@giuseppemontemarano876 Bella domanda. Non lo so. Nel frattempo ho scoperto il 'domicilio digitale'. Se cerchi in internet trovi facile. Mi sono iscritto nella speranza che le eventuali raccomandate di enti pubblici arrivino li via PEC. Ci spero poco e anzi spero non ne arrivino mai più, visto che sono solo multe, cartelle esattoriali et similia. Per il resto non posso fare altro che vedere cosa succede. Siccome non sto facendo niente di illegale e ho fatto tutto quanto in mio potere per essere in regola se qualcuno mi contesta la posizione mi deve anche dire cosa potevo fare di diverso. Purtroppo queste situazioni sono eccezioni che il 'sistema' se ne frega di gestire. In più residenza,domicilio sono concetti del passato. Ci riempiamo la bocca di digitalizzazione, di nomadi digitali ma poi restiamo legati a norme borboniche (Borboni che in realtà erano molto più avanti del resto del mondo per molti aspetti 😉) PS altra scoperta di questi giorni. Se non usi lo spid per un lungo periodo te lo cancellano e nemmeno ti avvisano. Poste italiane fa così.
Noi residenti in porto in Liguria, dove abbiamo contratto di ormeggio e dove sosta la barca in inverno. In estate siamo in giro per il mediterraneo con la barca e in inverno in giro per l'Europa con il camper... nessun problema burocratico.
Informazioni corrette, come sempre d'altronde! Mia moglie ha da poco ottenuto la residenza in barca nel comune di Trapani, dove stiamo svernando con il nostro 41'. Non so se e' stata fortuna o altro ma le pratiche sono state veloci e senza intoppi. Poiche' pensiamo di passare un altro inverno qui, dopo un po di mesi in giro per il Mediterraneo, per il momento non ci siamo posti il problema di cosa fare se e quando decideremo di passare un po di mesi invernali da un altra parte, specialmente se volessimo svernare in Grecia o Turchia...si vedra' in seguito
Grazie per la chiarezza! Io pure ero partito con la "non fisa dimora" fortunatamente la gentile dipendente del comune di Fiumicino mi ha dato le indicazioni corrette, ho un regolare contratto d'ormeggio e quindi è stato sufficiente indicare l'indirizzo del porto ed il nome della barca e la pec! Purtroppo il lavoro non mi consente di allontanarmi molto e quindi sarò piuttosto stanziale! A tutti buon vento!
Il codice HNTUBE10 non è più attivo. Compila questo form: www.hinelson.com/it/content/55-codice-sconto-youtube per ricevere subito il tuo nuovo codice sconto da usare sul nostro store www.hinelson.com. Risparmia sugli acquisti per la tua imbarcazione.
Caro Fabio, le ipotesi che hai citato saranno applicabili anche a chi vive in camper?! ... con la differenza che al posto del contratto di ormeggio, avrai quello di un'area camper/campeggio.... ma alla fine se non avessi nulla,ne case, ne rendite, ne figli.... ben venga la possibilità di essere sfd 😅... magari qualche persecuzione te la eviti .. e per la sanità che dire: se ti vuoi curare non c'è più nulla di gratuito 🤷♀️ Buon venticello a Voi ragazzi
Domanda: un istruttore di vela del RYA che vive essenzialmente in barca mi ha detto che è c’è una legge internazionale che si chiama “marine discharge” per cui chi vive in mare può eleggere un domicilio fiscale qualunque e ricevere stipendio e/o pensione li … la maggior parte dei marinai che lavorano su super-yacht fanno così ed eleggono a domicilio fiscale Aruba o le Cayman … e praticamente non pagano tasse. Che ne dici?
Ho ottenuto anni fa la residenza senza fissa dimora dal Comune in cui ho abitato per circa metà della vita ma dopo una settimana di discussioni ed alla fine me l'hanno concessa sottolineando però che mi avevano fatto un piacere "perché ero io"... Più recentemente ho scritto una PEC ad un altro Comune - dove ho passato l'altra metà della vita - dove intendevo spostare la residenza ma sempre senza f.d. e sono passati mesi e non mi hanno neanche risposto... I moduli di richiesta di questo tipo richiedono l'indicazione dei motivi lavorativi o altro per cui viene fatta questa scelta e quelli che ho elencato io sono almeno una decina ma, come detto, non mi hanno neanche risposto nonostante qualsiasi richiesta di residenza vada accettata per legge senza condizioni. La reperibilità oltre la PEC può essere assicurata anche da una Casella Postale che fino a quest'anno costava un minimo di 100€/anno ma mi hanno già detto che per il prossimo il costo sarà di 150!
Salve per prima cosa vi auguro buon anno 🎉🎉🎉.Nella tua analisi corretta,manca purtroppo la più interessante. Mi riferisco alla residenza in barca all'estero, infatti nessuno sa darmi una risposta,dato che sono pensionato l'INPS non accetta la residenza in barca all'estero. Se per gentilezza potresti completare tale scottante argomento. Buon vento !!!!Un saluto a tutta la tua ciurma,buon vento
@@HiNelsondotcom grazie per la vostra disponibilità, purtroppo dalle informazioni che ho, dato che ho interpellato varie ambasciate,(greca e portoghese),mi hanno entrambe risposto che dipende dalla nostra nazione. Cmq è un ginepraio a cui non se ne viene a capo.Saluti
Perchè comunicare all'inps la nuova residenza? I soldi arriveranno sempre sul tuo conto, prelevare all'estero lo fai con la moneta locale. Per comunicazioni importanti, l?Inps fa funzionare molto bene la tua PEC oltre a mettere tutte le comunicazioni, nel tuo cassetto personale sul portale. Questa sicuramente credo che sia l'ultimo dei problemi. Ovviamente se poi parli di avere la parte lorda della pensione e pagare ovviamente le tasse allo stato dove hai fissato la tua residenza, qui le cose cambiano.
all'inizio hai affrontato la problematica riferendoti al caso di presenza di figli e servizi sociali. nel video non hai approfondito. hai ulteriori info in merito? grazie mille e complimenti per tutti i contenuti. buon anno
Io avrei una questione da condividere, al momento Io ho la residenza a Londra, devo comunque rivolgermi al mio comune per vivere in barca, o posso chiedere qui a Londra?
Sono cittadino italiano e sto mi trasferendo dal Brasile All'Italia e ho ancora bisogno di fare la mia residenza. "Senza fissa dimora". Meglio in barca che sotto il ponte. :D :D :D :D :D
Faccio una domanda e rispondo anche a StormsRider. Certamente se hai casa di propieta e te ne vai a vivere in barca, continuerai a pagare l'imu, le tasse comunali per il prelievo dell'immondizia e cosi via. Quello che mi chiedo che avendo casa di propietà non stacchi la corrente (10 rate canone televisivo) non stacchi il gas, quindi tutto diventa regolare. In poche parole il comune di residenza se ne frega altamente se tu ci vivi o meno, basta che arrivano i soldi e tutto va bene. Ora prendiamo invece un'altro caso, che tu sia in fitto. Qui le cose si complicano un pochino, se non lasci casa e lasci tutto com'e continui a spendere 7200 euro l'anno per il fitto (mio caso), canone gas, canone enel, condominio del parco, condominio del fabbaricato, insomma arrivare abbondantemente oltre i 10.000 euro annui. Nel video sono state spiegate molto bene le varie situazioni, ma sono sempre situazioni italiane. Se decidessi di vivere in barca ma in spagna, croazia, grecia insomma non necessariamente in italia, com'è la questione??? Le regole in italia le conosciamo. Io al propietario comunico via PEC, via Fax via raccomandata con ricevuta di ritorno, che dal giorno TOT lascio la casa. Dove è scritto che ho l'obbligo di andare al comune e comunicare che sto lasciando casa e farò sapere la mia nuova residenza? Da nessuna parte, anche perchè funziona al contrario, ovvero si lascia casa e poi si va al comune per fare il cambio di residenza. Io vado semplicemente via, ho una ricevuta della comunicazione inviata al propietario che era mia intenzione lasciare casa, stacco luce, telefono, gas, acqua e..............vado. Pensi che il comune ti cerchi?? Forse se sei un norvegese o un finlandesi potrebbe anche darsi di si, ma qui siamo in italia. Insomma, credo che il quesito è molto piu complesso di come lo si vede. Sinceramente nella mia vita (ed ho 72 anni) a tutt'oggi, il comune mi cerca 2 volte l'anno, la prima e per recapitarmi la cartella della monnezza (mi piace chiamarla cosi) è l'altra per recapitarmi la cartella del consumo acqua, per il resto mai visto nessuno. Come dovrebbe funzionare nel mio caso??? Grazie è scusate la lungaggine, ma era doveroso far capire bene le dinamiche.
IN realtà se hai la possibilità di avere la un posto barca fisso la residenza puoi metterla nel marina ed andare in giro per il mondo. In tutti gli altri casi sei fuori legge :)
É un problema per chi 'vagabonda' in Italia, ma per chi è all'estero, come noi, é ancora più difficile vivere da nomade. Inoltre all'estero tutti i servizi delle ambasciate sono rivolti a chi è iscritto all'Aire (ma devi avere una residenza all'estero) o per chi é un turista di breve soggiorno. Semplicemente il nostro stato non concepisce chi vuole vivere appunto senza fissa dimora, abbiamo ancora tanta strada da fare con la nostra burocrazia.
lo "stato" vorrà sempre più controllo sui suoi "cittadini" ... in nome di presunte sicurezze, sanitarie, sociali, ecologiche...la libertà sarà solo un caro ricordo, ma tutti saremo felici. O no?
Grazie sei sempre interessane. Certo che nel nostro paese, quello delle 4 repubbliche marinare e popolo di naviganti, con miglia di km di coste se ci si presenta presso il comune di residenza , comunicando che si vuole vivere in barca si rischia di tutto! ……….Ahahahah. Bon capodanno
Basta non pesare sulla comunità! Ad esempio la tari a chi la paghi? O scendi a terra di notte e lasci regali ai comuni? I problemi sono molti e concreti, a tutti piacerebbe vivere in modo più facile.
Ciao Mauro. In realtà chi vive in barca a vela pesa molto meno sulla comunità paragonato ad un cittadino. I consumi energetici sono estremamente ridotti rispetto ad una casa. Il consumo procapite di acqua Milano è di circa 265 litri al giorno mentre in barca se ne consumano circa 10 a persona. Stesso discorso riscaldamento e gas e soprattutto rifiuti. Lo smaltimento rifiuti è affidato al marina e compreso nel costo dello stesso. E quando si è in giro per smaltire l'immondizia si paga sempre in ogni porto. Questo anno ci hanno chiesto 10 euro a sacchetto... Penso che la nostra tari sia ok... Che ne dici? Ma hai ragione sul fatto che non esiste una regolamentazione di diritto e doveri di chi vorrebbe vivere i barca
A Barcellona nessun problema ma...a Peschiera del Garda mi hanno detto no, punto e basta...le ho provate tutte ma mi hanno detto che non si fa e non si fara' mai!
Beh, che dire? Dopo aver visto il video e letto i commenti sento l'obbligo di dire la mia. Io e la mia ex moglie abbiamo vissuto circa vent'anni in barca, mai stanziali e soprattutto all'estero, da veri zingari di mare, e al momento di mollare tutto e partire non mi sono minimamente curato del problema, ho semplicemente lasciato le cose come stavano, ovvero la residenza nell'ultima casa dove abitavamo. Mai avuto un problema di qualsiasi tipo. Quando, per gravi problemi familiari e di salute sono tornato in patria (da solo!), ho constatato che avevo ancora la vecchia residenza. Non mi cercava nessuno e non sussisteva alcun problema pendente. Ho affittato una casetta per curarmi da una grave malattia, e lì ho preso la nuova residenza. Adesso da due anni vivo in un camper, e al momento di partire ho fatto la stessa identica cosa: non mi sono curato della residenza, lasciandola lì nell'ultima dimora. Finora nessun problema di alcun tipo...
Ciao, grazie della condivisione della tua storia. Il problema della residenza è proprio fiscale. Lasciare la residenza in Italia lo puoi fare se la casa è di tua proprietà. In caso contrario potrebbero nascere problemi con i nuovi inquilini. Ma meglio non svegliare il can che dorme.
@@HiNelsondotcom
Sì, so che in teoria è come dici tu, ma io entrambe le volte ero in affitto, e suppongo che dopo di me saranno venuti altri inquilini. Non ho idea di come siano andate le cose, ma meglio non indagare 😀
Sono quasi 9 anni che io e mia moglie viviamo in barca. Proprio in questi giorni abbiamo, per l'ennesima volta, tentato di ottenere una residenza"virtuale" valida legalmente. Inutile dire che non si riesce in nessun modo. Faccio presente che dichiarare la residenza da "amici o parenti", cosa evidentemente falsa, è un reato penale.
Per chi come noi si sposta, la residenza presso un marina non è praticabile. Essere senza fissa dimora oltre che una 'condanna' dal punto di vista burocratico non è fattibile. Vi immaginate andare a ritirare la posta mentre siete in Grecia o ai Caraibi? In ultimo la PEC, questa sconosciuta. Sconosciuta in primis alle istituzioni, a cominciare dalla ns amatissima agenzia delle entrate che nonostante abbia la mia da anni continua imperterrita a spedire raccomandate. La realtà dei fatti è che si tratta dell'ennesimo caso di un diritto sancito dalla costituzione che resta bellamente negato nella pratica.
Concordo appieno sulla PEC :)
Quindi se in 9 anni non ci siete riusciti voi, non è possibile e poi..come fate quindi?
@@giuseppemontemarano876 Bella domanda. Non lo so. Nel frattempo ho scoperto il 'domicilio digitale'. Se cerchi in internet trovi facile. Mi sono iscritto nella speranza che le eventuali raccomandate di enti pubblici arrivino li via PEC. Ci spero poco e anzi spero non ne arrivino mai più, visto che sono solo multe, cartelle esattoriali et similia. Per il resto non posso fare altro che vedere cosa succede. Siccome non sto facendo niente di illegale e ho fatto tutto quanto in mio potere per essere in regola se qualcuno mi contesta la posizione mi deve anche dire cosa potevo fare di diverso. Purtroppo queste situazioni sono eccezioni che il 'sistema' se ne frega di gestire. In più residenza,domicilio sono concetti del passato. Ci riempiamo la bocca di digitalizzazione, di nomadi digitali ma poi restiamo legati a norme borboniche (Borboni che in realtà erano molto più avanti del resto del mondo per molti aspetti 😉)
PS altra scoperta di questi giorni. Se non usi lo spid per un lungo periodo te lo cancellano e nemmeno ti avvisano. Poste italiane fa così.
Grazie ! Sono d'accordo, uno dovrebbe poter avere una residenza digitale alla pec, valida per tutti.
Molto bene informazioni ottime perché sto preparando la tua stessa avventura con un catamarano
Allora sarai molto più comodo Romualdo :)
Noi residenti in porto in Liguria, dove abbiamo contratto di ormeggio e dove sosta la barca in inverno. In estate siamo in giro per il mediterraneo con la barca e in inverno in giro per l'Europa con il camper... nessun problema burocratico.
Informazioni corrette, come sempre d'altronde! Mia moglie ha da poco ottenuto la residenza in barca nel comune di Trapani, dove stiamo svernando con il nostro 41'. Non so se e' stata fortuna o altro ma le pratiche sono state veloci e senza intoppi. Poiche' pensiamo di passare un altro inverno qui, dopo un po di mesi in giro per il Mediterraneo, per il momento non ci siamo posti il problema di cosa fare se e quando decideremo di passare un po di mesi invernali da un altra parte, specialmente se volessimo svernare in Grecia o Turchia...si vedra' in seguito
Grazie Aldo per aver condiviso la tua esperienza :)
Grazie per la chiarezza! Io pure ero partito con la "non fisa dimora" fortunatamente la gentile dipendente del comune di Fiumicino mi ha dato le indicazioni corrette, ho un regolare contratto d'ormeggio e quindi è stato sufficiente indicare l'indirizzo del porto ed il nome della barca e la pec!
Purtroppo il lavoro non mi consente di allontanarmi molto e quindi sarò piuttosto stanziale!
A tutti buon vento!
Sempre meglio stanziale in Barca però :)
Il codice HNTUBE10 non è più attivo. Compila questo form: www.hinelson.com/it/content/55-codice-sconto-youtube per ricevere subito il tuo nuovo codice sconto da usare sul nostro store www.hinelson.com. Risparmia sugli acquisti per la tua imbarcazione.
Eccellente grazie per le preziose info
Grazie il Profeta
Caro Fabio,
le ipotesi che hai citato saranno applicabili anche a chi vive in camper?! ... con la differenza che al posto del contratto di ormeggio, avrai quello di un'area camper/campeggio.... ma alla fine se non avessi nulla,ne case, ne rendite, ne figli.... ben venga la possibilità di essere sfd 😅...
magari qualche persecuzione te la eviti ..
e per la sanità che dire: se ti vuoi curare non c'è più nulla di gratuito 🤷♀️
Buon venticello a Voi ragazzi
Ciao ragazzi bell video io abito in altro paese da 10 anni ormai e meno male perche molto piu semplice per la burocrazia quando la si capisce
Ciao Mattia, allora beato te!
Domanda: un istruttore di vela del RYA che vive essenzialmente in barca mi ha detto che è c’è una legge internazionale che si chiama “marine discharge” per cui chi vive in mare può eleggere un domicilio fiscale qualunque e ricevere stipendio e/o pensione li … la maggior parte dei marinai che lavorano su super-yacht fanno così ed eleggono a domicilio fiscale Aruba o le Cayman … e praticamente non pagano tasse. Che ne dici?
Ciao Martino, per quello che ne so io tutto ciò che si riferisce al marine discharge riguarda le acque nere... non ti saprei proprio dire.
Cmq hai chiesto di persone che lo hanno fatto, il più famoso di cui abbia sentito parlare è Soldatini,un musicista, a presto
Grazie Roberto
Ho ottenuto anni fa la residenza senza fissa dimora dal Comune in cui ho abitato per circa metà della vita ma dopo una settimana di discussioni ed alla fine me l'hanno concessa sottolineando però che mi avevano fatto un piacere "perché ero io"...
Più recentemente ho scritto una PEC ad un altro Comune - dove ho passato l'altra metà della vita - dove intendevo spostare la residenza ma sempre senza f.d. e sono passati mesi e non mi hanno neanche risposto... I moduli di richiesta di questo tipo richiedono l'indicazione dei motivi lavorativi o altro per cui viene fatta questa scelta e quelli che ho elencato io sono almeno una decina ma, come detto, non mi hanno neanche risposto nonostante qualsiasi richiesta di residenza vada accettata per legge senza condizioni.
La reperibilità oltre la PEC può essere assicurata anche da una Casella Postale che fino a quest'anno costava un minimo di 100€/anno ma mi hanno già detto che per il prossimo il costo sarà di 150!
Grazie Enzo per aver raccontato la tua storia. Non sei il primo che mi riporta queste info. Credo sia anche questione di ... fortuna :)
Salve per prima cosa vi auguro buon anno 🎉🎉🎉.Nella tua analisi corretta,manca purtroppo la più interessante. Mi riferisco alla residenza in barca all'estero, infatti nessuno sa darmi una risposta,dato che sono pensionato l'INPS non accetta la residenza in barca all'estero. Se per gentilezza potresti completare tale scottante argomento. Buon vento !!!!Un saluto a tutta la tua ciurma,buon vento
Purtroppo qui devo alzare la mani Roberto. Ogni Paese ha una normativa diversa ed intricata a suo modo :)
@@HiNelsondotcom grazie per la vostra disponibilità, purtroppo dalle informazioni che ho, dato che ho interpellato varie ambasciate,(greca e portoghese),mi hanno entrambe risposto che dipende dalla nostra nazione. Cmq è un ginepraio a cui non se ne viene a capo.Saluti
Perchè comunicare all'inps la nuova residenza? I soldi arriveranno sempre sul tuo conto, prelevare all'estero lo fai con la moneta locale. Per comunicazioni importanti, l?Inps fa funzionare molto bene la tua PEC oltre a mettere tutte le comunicazioni, nel tuo cassetto personale sul portale. Questa sicuramente credo che sia l'ultimo dei problemi. Ovviamente se poi parli di avere la parte lorda della pensione e pagare ovviamente le tasse allo stato dove hai fissato la tua residenza, qui le cose cambiano.
all'inizio hai affrontato la problematica riferendoti al caso di presenza di figli e servizi sociali. nel video non hai approfondito. hai ulteriori info in merito? grazie mille e complimenti per tutti i contenuti. buon anno
E purtroppo dovrai andare al tuo comune e chiedere in merito alla tua situazione. Buona fortuna!
Io avrei una questione da condividere, al momento Io ho la residenza a Londra, devo comunque rivolgermi al mio comune per vivere in barca, o posso chiedere qui a Londra?
Queste sono aree inesplorate della burocrazia Italiana :)
Sono cittadino italiano e sto mi trasferendo dal Brasile All'Italia e ho ancora bisogno di fare la mia residenza. "Senza fissa dimora". Meglio in barca che sotto il ponte. :D :D :D :D :D
Molto interessante
Bravissimo
Buon Anno
Un abbraccio forte dal Pittore Pirata
Se incontri a Emalloru
Buon Anno
Vi seguirò sempre
È solo un sogno
Ciao Pittore
Faccio una domanda e rispondo anche a StormsRider. Certamente se hai casa di propieta e te ne vai a vivere in barca, continuerai a pagare l'imu, le tasse comunali per il prelievo dell'immondizia e cosi via. Quello che mi chiedo che avendo casa di propietà non stacchi la corrente (10 rate canone televisivo) non stacchi il gas, quindi tutto diventa regolare. In poche parole il comune di residenza se ne frega altamente se tu ci vivi o meno, basta che arrivano i soldi e tutto va bene. Ora prendiamo invece un'altro caso, che tu sia in fitto. Qui le cose si complicano un pochino, se non lasci casa e lasci tutto com'e continui a spendere 7200 euro l'anno per il fitto (mio caso), canone gas, canone enel, condominio del parco, condominio del fabbaricato, insomma arrivare abbondantemente oltre i 10.000 euro annui. Nel video sono state spiegate molto bene le varie situazioni, ma sono sempre situazioni italiane. Se decidessi di vivere in barca ma in spagna, croazia, grecia insomma non necessariamente in italia, com'è la questione??? Le regole in italia le conosciamo. Io al propietario comunico via PEC, via Fax via raccomandata con ricevuta di ritorno, che dal giorno TOT lascio la casa. Dove è scritto che ho l'obbligo di andare al comune e comunicare che sto lasciando casa e farò sapere la mia nuova residenza? Da nessuna parte, anche perchè funziona al contrario, ovvero si lascia casa e poi si va al comune per fare il cambio di residenza. Io vado semplicemente via, ho una ricevuta della comunicazione inviata al propietario che era mia intenzione lasciare casa, stacco luce, telefono, gas, acqua e..............vado. Pensi che il comune ti cerchi?? Forse se sei un norvegese o un finlandesi potrebbe anche darsi di si, ma qui siamo in italia. Insomma, credo che il quesito è molto piu complesso di come lo si vede. Sinceramente nella mia vita (ed ho 72 anni) a tutt'oggi, il comune mi cerca 2 volte l'anno, la prima e per recapitarmi la cartella della monnezza (mi piace chiamarla cosi) è l'altra per recapitarmi la cartella del consumo acqua, per il resto mai visto nessuno. Come dovrebbe funzionare nel mio caso??? Grazie è scusate la lungaggine, ma era doveroso far capire bene le dinamiche.
IN realtà se hai la possibilità di avere la un posto barca fisso la residenza puoi metterla nel marina ed andare in giro per il mondo. In tutti gli altri casi sei fuori legge :)
É un problema per chi 'vagabonda' in Italia, ma per chi è all'estero, come noi, é ancora più difficile vivere da nomade. Inoltre all'estero tutti i servizi delle ambasciate sono rivolti a chi è iscritto all'Aire (ma devi avere una residenza all'estero) o per chi é un turista di breve soggiorno. Semplicemente il nostro stato non concepisce chi vuole vivere appunto senza fissa dimora, abbiamo ancora tanta strada da fare con la nostra burocrazia.
Ciao Max :) Semplicemente d'accordo
Essendo l'abitazione princiale potrebbe ottenere agevolazioni fiscali? Tipo prima casa
Ciao Osvaldo, fantascienza :)
lo "stato" vorrà sempre più controllo sui suoi "cittadini" ... in nome di presunte sicurezze, sanitarie, sociali, ecologiche...la libertà sarà solo un caro ricordo, ma tutti saremo felici. O no?
Lorenzo chi lo sa! La barca offre una libertà un po' piratesca a volte...
Grazie sei sempre interessane. Certo che nel nostro paese, quello delle 4 repubbliche marinare e popolo di naviganti, con miglia di km di coste se ci si presenta presso il comune di residenza , comunicando che si vuole vivere in barca si rischia di tutto! ……….Ahahahah. Bon capodanno
Concordo Ernesto!
Basta non pesare sulla comunità! Ad esempio la tari a chi la paghi? O scendi a terra di notte e lasci regali ai comuni? I problemi sono molti e concreti, a tutti piacerebbe vivere in modo più facile.
Ciao Mauro. In realtà chi vive in barca a vela pesa molto meno sulla comunità paragonato ad un cittadino. I consumi energetici sono estremamente ridotti rispetto ad una casa. Il consumo procapite di acqua Milano è di circa 265 litri al giorno mentre in barca se ne consumano circa 10 a persona. Stesso discorso riscaldamento e gas e soprattutto rifiuti. Lo smaltimento rifiuti è affidato al marina e compreso nel costo dello stesso. E quando si è in giro per smaltire l'immondizia si paga sempre in ogni porto. Questo anno ci hanno chiesto 10 euro a sacchetto... Penso che la nostra tari sia ok... Che ne dici? Ma hai ragione sul fatto che non esiste una regolamentazione di diritto e doveri di chi vorrebbe vivere i barca
A Barcellona nessun problema ma...a Peschiera del Garda mi hanno detto no, punto e basta...le ho provate tutte ma mi hanno detto che non si fa e non si fara' mai!
E' l'atteggiamento di molti comuni purtroppo
statali...meno possono fare meno fanno.
@@HiNelsondotcom
.....si vabbè...una normativa chiara in italia, fa ridere eh!!!
:) Ciao Daniele