a due miei vecchi amici universitari: Richi, i’ vorrei che io, tu e Giordi potessimo or, come per incanto tornar a’ dì d’allor cinti, ricordi? Non v’erano pene, gioie soltanto: poscia le carte, seguir i bagordi del Lieo, e di sirene al canto bello, soave di certo non sordi eravamo, ora solo il rimpianto ci resta, e il pianto, e la pena di saperci lontani. O gaiezza di ieri! Fosti breve oasi serena. Pure, a sera, speme m’accarezza tra piume, lieto nume, cantilena ch’anela: “con loro ancor ebbrezza”.
a due miei vecchi amici universitari:
Richi, i’ vorrei che io, tu e Giordi
potessimo or, come per incanto
tornar a’ dì d’allor cinti, ricordi?
Non v’erano pene, gioie soltanto:
poscia le carte, seguir i bagordi
del Lieo, e di sirene al canto
bello, soave di certo non sordi
eravamo, ora solo il rimpianto
ci resta, e il pianto, e la pena
di saperci lontani. O gaiezza
di ieri! Fosti breve oasi serena.
Pure, a sera, speme m’accarezza
tra piume, lieto nume, cantilena
ch’anela: “con loro ancor ebbrezza”.
Gentilissimo Professore potrebbe fare anche il commento di a ciascun'alma presa e Gentili core di Dante Alighieri.
Lasciatemi terminare il lavoro che mi sono assunto incautamente sulla Summa e poi rtiprenderò.
Mi è stato sonetto un richiesto del commento