Professore buonasera, potrebbe spiegarmi un poco meglio in che modo il libero arbitrio sarebbe assurdo? Ho appuntato una frase nel video che dice testualmente: " La volontà non può dirsi causa libera ma solo necessaria". Una partita di poker, con le carte distribuite sul tavolo ma ancora coperte, è già decisa? Diciamo di sì, ma il modo di giocare del giocatore, ovvero le scelte che dovrà compiere, sono o non sono espressione di un libero arbitrio? Grazie.
Per Spinoza tutto è determinato, sia la distribuzione delle carte, che risponde a cause fisiche, sia le scelte dei giocatori, prodotto della loro indole. Io invece ritengo che esista il caso e un margine di libertà o imprevedibilità nelle azioni umane. C'è un video nel canale che introduce alle filosofie della complessità, le quali si pongono il fine di coniugare caso e necessità.
Ottima spiegazione, avrei solo 2 questioni da porre. La prima riguarda il monismo spinoziano. In senso rigoroso Spinoza non può dirsi monista, anche se è corretto affermare che una sola è la sostanza, in Spinoza una cosa si dice unica solo rispetto alla sua esistenza e non all'essenza. Le essenze non sono numerabili, all'essenza di dio non si accede per via numerica, perchè per unicizzare il molteplice dovremmo ricondurlo prima a un genere comune, ma il genere non appartiene all'essenza della cosa e ne deriva che l'unicità non è una proprietà essenziale di dio. La seconda questione riguarda il concetto di panteismo. Credo sia più corretto parlare di panenteismo dal momento che in spinoza i modi sono in dio, ma non coincidono direttamente con dio, bensì ne risultano. Nel panteismo invece c'è una diretta coincidenza tra la natura dell'ente e la divinità. Questi sono solo 2 piccoli spunti di riflessione, ho apprezzato molto il video e lo ho trovato esaustivo e limpidamente espresso.
Se i modi e gli individui sono reali e infiniti, allora non si può parlare di monismo ma di pluralismo, come l'Uno neoplatonico che si pluralizza sempre più...
Professore Grazie per la chiarezza!!
Professore buonasera, potrebbe spiegarmi un poco meglio in che modo il libero arbitrio sarebbe assurdo? Ho appuntato una frase nel video che dice testualmente: " La volontà non può dirsi causa libera ma solo necessaria". Una partita di poker, con le carte distribuite sul tavolo ma ancora coperte, è già decisa? Diciamo di sì, ma il modo di giocare del giocatore, ovvero le scelte che dovrà compiere, sono o non sono espressione di un libero arbitrio? Grazie.
Per Spinoza tutto è determinato, sia la distribuzione delle carte, che risponde a cause fisiche, sia le scelte dei giocatori, prodotto della loro indole. Io invece ritengo che esista il caso e un margine di libertà o imprevedibilità nelle azioni umane. C'è un video nel canale che introduce alle filosofie della complessità, le quali si pongono il fine di coniugare caso e necessità.
Ottima spiegazione, avrei solo 2 questioni da porre. La prima riguarda il monismo spinoziano. In senso rigoroso Spinoza non può dirsi monista, anche se è corretto affermare che una sola è la sostanza, in Spinoza una cosa si dice unica solo rispetto alla sua esistenza e non all'essenza. Le essenze non sono numerabili, all'essenza di dio non si accede per via numerica, perchè per unicizzare il molteplice dovremmo ricondurlo prima a un genere comune, ma il genere non appartiene all'essenza della cosa e ne deriva che l'unicità non è una proprietà essenziale di dio. La seconda questione riguarda il concetto di panteismo. Credo sia più corretto parlare di panenteismo dal momento che in spinoza i modi sono in dio, ma non coincidono direttamente con dio, bensì ne risultano. Nel panteismo invece c'è una diretta coincidenza tra la natura dell'ente e la divinità. Questi sono solo 2 piccoli spunti di riflessione, ho apprezzato molto il video e lo ho trovato esaustivo e limpidamente espresso.
Professore ma secondo lei Spinoza può dirsi panpsichista?
Direi di no.
Se i modi e gli individui sono reali e infiniti, allora non si può parlare di monismo ma di pluralismo, come l'Uno neoplatonico che si pluralizza sempre più...
No perché appartengono sempre e comunque ad unica sostanza