Economia dell'ambiente: l'origine
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- เผยแพร่เมื่อ 5 ม.ค. 2025
- Qual'è la relazione tra #economia e #ambiente? Con il #globalwarming l'attenzione su queste tematiche è sempre più in crescita. Cerchiamo di capire meglio come stanno le cose con una piccola introduzione.
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I video prodotti sono a scopo divulgativo, alcuni argomenti potrebbero essere semplificati o banalizzati per andare incontro ad un pubblico a digiuno di economia.
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"i miei migliori amici sono umani" Giorgio hate dog confirmed.
Sento enorme bisogno di approfondimenti sul tema, grazie della qualità dei contenuti ❤️
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Bel video!
uno dei libri consigliati l’ho studiato all’università.
Bellissimo video li seguirò tutti :)
Per far si che l'economia ambientale sia sostenibile a quanto ho capito, si dovrebbe essere in grado di gestire l'equilibrio dell'eco sistema, numero della popolazione e il suo bisogno, ovviamente perseverando un processo di estrema tutela dell'ambiente....un pò come la BCE fa con l'inflazione.
Ciao Giorgio!bellissimo video!!!Volevo chiederti: ad ottobre inizierò l'università,mi consiglieresti di intraprendere economia dell'ambiente?
Grande argomento,fin troppo attuale a cui la gente non sempre dedica la giusta importanza.Comunque molto bello l’editing continua così capo
Giorgio continuerai la serie sula storia economica del italia
Sì, tra un po' uscirà un video in merito
@@WhatsupEconomy oddio, piango. ❤️
Ciao giorgio... una domanda: la domanda di lavoro in italia per mansioni basati sulla sostenibilità ambientale é concreta o come sempre siamo tra gli ultimi posti in questo settore? E nel resto d’europa? Grazie un abbraccio
In verità noi in Europa siamo uno di quei paesi che sta attuando politiche di sostenibilità. Naturalmente ci vuole tempo, tanto tempo.Non tutti sono ai livelli degli scandinavi.
Anni fa eravamo tra i primi nei pannelli fotovoltaici, incentivati anche da spropositati incentivi statali e per via del sole presente sul territorio. Quasi allo stesso livello c'era la Germania, anche senza questi 2 fattori.
Ragazzi,consigliereste di intraprendere lo studio di economia ambientale in questo momento ?
@@giorgiobiccheri3933 Il problema di queste materie è che hanno ancora idee contrastanti, specie nella politica. Trump nega i cambiamenti climatici nonostante tutto.
Io cmq ho le mie idee in merito, vorrei una scuola con alcune materie che all'estero esistono già da tempo:
- Storia recente, non solo la mesopotamia e l'egitto antico e che cavolo!!
- Lavoro, contratti nazionali, funzionamento del lavoro precario, fisso, richiami disciplinari, aliquote IRPEF, leggere la busta paga, mutua, pensioni integrative... Ci devono insegnare a lavorare, poi ci sbattono in un mondo di diritti e doveri senza spiegarci nulla
- Economia domestica in stile Giappone
- Materie per il benessere mentale per affrontare gli stress della vita moderna, come in India. Non è meditazione, è far capire che niente è dovuto e che se le cose vanno male spesso è solo un periodo, che se lo affrontiamo attivamente possiamo superarlo, certo non dobbiamo subirlo
- industria 4.0
- Relazione titolo di studio-lavoro
@@makc9734 Concordo pienamente, io fra poco più di un mese comincierò l'università ed intraprendere lo studio di economia dell'ambiente è un'idea che mi stuzzica
Uno degli esami che più mi è piaciuto affrontare di economia è stato appunto quello di economia ambientale, che consiglio a chiunque di leggere a prescindere dal corso di laurea (Turner - Pearce - Bateman, Economia ambientale, il mulino, 2003) perché apre la mente. Nel nostro contesto storico non possiamo non sapere che per limitare le esternalità da inquinamento si possono usare metodi di mercato o di tipo legislativo. Essendo, la protezione ambientale, una cosa a me cara, mi cadono le braccia quando leggo i commenti su facebook di persone che depensano su argomenti che in realtà ci portano cose positive (diminuzione inquinamento), e qui dico (in ambito urbano): Congestion charges sui veicoli in entrata (ztl a pagamento tipo area C a milano), parcheggi a pagamento, tutte misure di controllo della domanda che a livello locale possono limitare le esternalità.
Inoltre sta passando da qualche mese una petizione che chiedeva di portare al parlamento europeo un carbon tax, so che era stata portata al Breaking Italy Podcast con Marco Cappato, consiglio di dargli un'occhiata e di firmarla
Tutto molto giusto, ma sono soluzioni che hanno efficacia per problemi di scarso impatto ambientale, o comunque non quelli principali . Le grandi fonti di reale inquinamento sono agricoltura , produzione energetica e produzione industriale. Che tassi parcheggi o introduci Ztl etc. alla fine riduce l'inquinamento locale dei veicoli, ma di certo non cambi niente a livello globale.
@@francescostarace6973 infatti la mia tesi di laurea si sviluppava su questo filone della riduzione dell'inquinamento a livello locale cittadino, sicuramente le cause più impattanti a livello globale possono essere diverse da quelle citate
ciao, volevo chiederti se secondo te prima o poi si troverà un modello sostenibile o se anche questo è utopia. A me il modello ecologico mi sembra un pò una presa peri fondelli, dato che i problemi degli smaltimenti sono molteplici... che ne pensi tu che sei un esperto di economia? Grazie in anticipo
Personalmente ritengo ci siano livelli intermedi tra la completa deforestazione amazzonica & sversare prodotti nei fiumi, rispetto a vivere tutti con l'energia solare. E sopratutto anche questa è economia, soldi, crescita, ricchezza generale.
Insomma, il consumismo estremo ha sicuramente dei limiti, ma nessuno ci obbliga a vivere come i figli dei fiori!
Sarebbe stato interessante introdurre anche i concetti di crescita economica e demografica, e come si relazionano con l' economia ambientale.
Ottimo video, complimenti!
Più che la corsa allo spazio, secondo me è stata la crisi petrolifera degli anni '70 a far capire che le risorse della terra non sono infinite e che ha cambiato la visione economica, industriale, strategica di tutti i paesi del mondo. ...e anche qualche guerra!!
Molto interessante!!!
Mi piacerebbe vedere un video in cui spieghi come funziona l' Ue,tra commissione parlamento ecc... perché non ci capisco niente, e quel poco che capisco mi mette i brividi!! Grazie
Ogni anno in Italia muoiono 15k persone in Italia per inquinamento, quello causato solamente dalle macchine.
Usassimo macchine elettriche (ovviamente con pannelli solari e non centrali energetiche) si risparmierebbero 15k persone
Questo è un esempio, ma si trovano tanti collegamenti tra economia e ambiente
In ogni caso like, però porta i video più spesso, grazie
Uno dei commenti migliori, 15k in Italia e 350k in tutta Europa (dati EEA, 2009) e come hai detto te la principale fonte sono le auto che infatti producono O3, PM10 e 2,5 , NOx e si può andare avanti. Casi di città come Oslo, Pontevedra, Madrid e il nord in generale sono da imitare dal punto di vista della mobilità!
Io sono dalla vostra parte, ma non banalizziamo il discorso. Le auto sono relativamente importanti, ma anche le industrie, la produzione di energia elettrica e il riscaldamento di casa. E anche le auto elettriche devono ancora raggiungere la maturità, la produzione delle attuali batterie è molto inquinante e l'energia spesso è prodotta o con il nucleare o fonti combustibili.
Ma almeno dopo quasi un secolo e mezzo dalle sua invenzione, stiamo tornando ad avere un'alternativa alle auto a combustione.
Occhio che i trasporti sono quelli che in percentuale inquinano di meno. È giusto spostarsi su alternative sempre meno inquinanti, ma è il riscaldamento domestico che influisce nella misura maggiore, seguita da industrie e allevamenti. Inoltre bisogna tenere conto anche delle caratteristiche della zona: essere in pianura padana, che non ha praticamente circolazione d'aria, è ben diverso da essere in zone più "ventose"
Ok però poi devi capire dove metterli i pannelli, lo spazio è quello che è, e poi devi capire come smaltirli, se no non hai risolto nulla, hai solamente rimandato il problema.
Sarebbe molto più efficiente una soluzione a base nucleare.
Bravissimo
Domanda: secondo te il south working di cui parlavano questa mattina su start, podcast del sole 24 ore, è una strada percorribile in Italia? Avrà successo?
Argomento super interessante, studio economia aziendale e nel mio dipartimento una professoressa 'visionaria' ha dato vita a un gruppo dedicato all'argomento. Ho avuto la fortuna di seguire due materie, ma più sul lato azienda le che economico.
Conosci qualche testo interessante per approfondire?
Ne approfitto per farti anche i complimenti per il canale! 👋👋
in descrizione ci sono 2 libri che ho usato come fonti
@@WhatsupEconomy grazie, non li avevo notati
Finalmente!
Giorgio che nel tempo libero spia i pesci mentre si accoppiano
Grande! Argomento molto interessante!
0:37 Ah no? E che cavolo
Come niente capitalisti malvagi ? :(
Da marxista, quando discuto di economia, faccio spesso leva su questo concetto di "limite" per dimostrare l'insostenibilità del capitalismo, in quanto la mia controparte capitalista si basa sempre sull'idea della crescita per teorizzare il buon funzionamento del suddetto sistema economico. Dal momento che la crescita dovrà finire, la sostenibilità del capitalismo (ammesso che si sia mai verificata) dovrà necessariamente cessare con essa. Dove sbaglio?
Il problema del tuo commento è che inizia con "da marxista", il che significa che tu hai già dottrina da seguire che secondo te rappresenta il mondo.
Il che a sua volta significa che non cerchi la verità ma una conferma che il tuo preconcetto sia giusto (bias di conferma).
Questo fa si che indipendentemente da ciò che io ti possa dire, tu hai già deciso qual'é la verità, e ciò rende la tua domanda, retorica.
Detto questo perdo comunque del tempo a risponderti.
Anzitutto sbagli a dividere il mondo in marxisti e capitalisti.
Secondariamente sbagli a prendere Marx come un riferimento, il 90% di ciò che ha scritto, è dimostrato (non è un opinione) essere sbagliato e anche poco coerente, mi riferisco in particolare al capitale, ed al manifesto del partito comunista.
Ad esempio il concetto di plusvalore e di conseguenza quello di sfruttamento.
Veniamo al caso specifico, il concetto di "limite", che già di per se è contestabile, ma anche ammettendolo questo non dimostra minimamente l'insostenibilità del capitalismo.
Inoltre non è vero che la crescita economica é destinata a finire.
Se vuoi più delucidazioni scrivimi pure.🙂
@@federicobidone7789 Grazie per il tempo che mi hai dedicato, però sei stronzo. Lo dico scherzosamente, ma è vero.
Il fatto che io abbia sviluppato un'opinione, dopo tanti anni che mi interesso e mi documento di politica ed economia, che ho riassunto per voi con "marxista", non mi sembra un particolare demerito, e sicuramente non implica necessariamente il confimation bias nè che io non sia disposto a riconsiderare la mia opinione di fronte ad argomentazioni convincenti.
Sfortunatamente le tue argomentazioni fanno schifo.
Prego fornire fonte che "dimostra" come i concetti marxisti da te citati siano "sbagliati e incoerenti", perchè fino ad ora non l'ho mai sentito sostenere da nessuno intellettualmente onesto.
Per quanto riguarda il fulcro della questione, e cioè il Limite, non mi pare affatto contestabile, e comunque ti mette anzitutto in contrasto, mi pare, con la posizione di GDM che non mi sembra mettere in discussione l'esistenza del suddetto limite. Quindi spero che Giorgio intervenga proponendo dei punti fermi. L'insostenibilità della crescita è basata sul concetto di limite, quindi vedi sopra.
@@ludovicom.zatterin9592 Scusa ho visto solo adesso il tuo commento. spero che tu avrai voglia di leggere la risposta, anche se sarà un po' lungo.
Non sono stronzo, ti ho semplicemente risposto spiegandoti "dove sbagli", se fossi stronzo ti avrei liquidato con un sempre divertente "ok commie".
Il demerito non sta nel definirti marxista in se, ma nell' esserti documentato ed interessato per anni senza scoprire/capire cose che puoi trovare in 10 min su Google, e questo dimostra il bias.
è come se io per anni mi informassi sulla sfericità della terra per giungere alla conclusione che è piatta, perchè non ho trovato nessuno che mi spiegasse che è sferica. Certo se parto dal presupposto che: wikipedia, chiunque abbia mai studiato fisica, qualsiasi agenzia spaziale, qualsiasi debunker, qualsiasi divulgatore, qualsiasi atronomo, chiunque venda telescopi ecc. Siano tutti corrotti e disonesti nonchè parte del complotto, e decido che l'unica fonte autorevole per me è "laterraèpiatta.com", certo che farò fatica trovare le informazioni che cerco, ma è unicamente colpa di mia e del mio bias.
La critica che verso Marx è presente fin dai suoi contemporanei, ed è perfettamente chiara per chiunque abbia una formazione formale (università) in ambito economico.
Adesso, non voglio provare a indovinare il tuo livello di formazione in merito, la tua età, il ceto sociale della tua famiglia ecc. solo basandomi sulle tue posizioni (anche se sarebbe divertente farlo), ma se non hai trovato certe informazioni è perchè probabilmente non volevi trovarle, e questo dice tanto di te e dei tuoi preconcetti (lo so, sembra che voglia fare della psicologia del cazzo da 4 soldi, ma giuro che non è vero).
Il punto è, chi sono gli intellettuali onesti? Solo i marxisti?
C'è un intera pagina di wikipedia dedicata alle critiche al marxismo en.wikipedia.org/wiki/Criticism_of_Marxism#:~:text=Marxian%20economics%20have%20been%20criticized,to%20fall%20as%20Marx%20predicted.
Fra l'altro marx è criticato anche da ex maxisti che principalmente fanno due tipi di discorsi: "Marx ha detto A ma in realtà intendeva B ed è stato solo interpretato male" oppure " Marx ha sbagliato questa cosa, ma se noi la correggiamo, il resto funziona".
Oltre a ciò è ovviamente stato ampiamente criticato da tutte le parti, ti cito solo alcuni dei grandi padri dell'economi: keynes, Friedman (scuola di chicago), Hayek (scuola austriaca).
Tutti intellettualmente disonesti?
Fra l'altro è interessante notare come gli economisti che oggi si definiscono marxisti (affini), siano in numero e importanza irrisoria, così come anche i paper accademici di stampo marxista che vengono prodotti.
Io ovviamente, no starò qui a prendere parola per parola il capitale spiegandoti perchè ogni cosa è giusta o sbagliata, non mi basterebbero 10 anni.
Ma posso farti qualche esempio:
Partiamo da uno dei pilastri di marx, la teoria del valore, in breve marx sostiene che la classe dei capitalisti "sfrutta" il lavoro della classe operaia (che è quella che crea il valore), ottenendo il cosiddetto plusvalore. Questa visione si rifà ad una società classista, in cui non esiste mobilità sociale ed in un cui il ricco signore terriero (un nobile), impone il lavoro con coercizione al suo suddito che produce per lui. Oggi è questo è chiaramente falso, ad esempio un operaio che riceve stock option o investe in azioni, è anche un capitalista, annullando il concetto di classe, così come un libero professionista è sia il capitalista che l'operaio ecc.
Inoltre già Alfred Marshall
spiegò che il valore viene prodotto, sia dagli operai che dai dirigenti, che dal capitalista che fornendo il capitale rinuncia a spenderlo in altro modo e si assume il rischio. In altre parole non c'è e non ci può essere un plusvalore, e di conseguenza uno sfruttamento in un economia senza coercizione (liberale/capitalista), e nessuno può obbligarti a fare un certo lavoro ad un determinato prezzo, quindi non è il capitalista che decide quanto pagarti, ma è una contrattazione ad armi pari.
Questo spiega perchè a differenza di come dice Marx, le imprese ad alta intensità di capitale producono più valore rispetto a quelle ad alta intensità di lavoro.
Veniamo adesso ad un altro punto importante, che tu, forse involontariamente, hai citato, la teoria della "caduta tendenziale del saggio di profitto
" (TRPF), che è la più grande critica al modello capitalista. In sostanza marx sostiene che gli investimenti in tecnologia non sono convenienti e determineranno il fallimento del modello capitalista, questo perchè se il valore è prodotto dallo sfruttamento della forza lavoro degli operai, le nuove tecnologie non aumentano il livello di forza lavoro ma anzi la diminuiscono, mentre invece bisognerebbe (secondo marx ovviamente) investire nei salari per acquistare più forza lavoro ed aumentare il profitto. Questo ad oggi è ovviamente falso, lo puoi vedere tu stesso empiricamente osservando qualsiasi tech company. Ma la prima confutazione avviene già negli anni 60, con il giusto seppur incompleto (impreciso), teorema di Okishio
. Okishio
fra l'altro è un marxista, e non è l'unico marxista ad essere critico sulla TRPF, ad esempio Sweezy.
Ho preso dei marxisti dichiarati perchè spero che li riterrai abbastanza onesti intellettualmente.
Potrei poi fare degli esempi empirici tipo Corea del Nord vs Corea del Sud, ma non vorrei che pensassi che il mondo si divide in socialisti e capitalisti perchè non è assolutamente così.
Spero di essere stato abbastanza chiaro per ora, se poi vuoi approfondire o vuoi delucidazioni, sono a disposizione.
Grande Giorgio. ❣️
Aspetta Giorgio hai visto due pesci accoppiarsi?
4:56 MAI DIRE LA L WORD!!!
Video attesissimo, almeno da me.
bravo ed auguri per la laurea ;)
Il lavoro crea lavoro?
Dipende dal concetto di "lavoro".
Al sud per lavoro si intende bollare al mattino, poi andare a farsi gli affari propri per poi ritornare la sera a ribollare.
Poi è nato il lavoro subordinato, dove si è appaltato il lavoro di bollatura che viene fatto da una sola persona per tutti i dipendenti.
Ma se parliamo del passato, lavorare era un diritto ben maggiore di come lo è adesso, purtroppo non era ancora nata quella malsana correlazione Lavoro->paga, e quindi le persone non erano così felici... Beh, tranne gli schiavisti ovviamente!!
:) Scusa, non ho capito se la domanda era seria e ho fatto un po di humor spicciolo!!
Di per se no, la domanda crea lavoro, ma in genere si, dipende dal sistema.
Troppo bella la parte in rosso del video... 😁😂🤣
non odio gli umani, i miei migliori amici sono umani, ma...
E fai male. Gli umani vogliono arrubbarci il lavoro e struparci le femmine
Marx? Economia? Beh beh
il grilliberista
Adoro gli spezzoni complottisti😂😂
Dire che le multinazionali cqsuino la maggior parte dell'inquinamento è la verità, non complottismo
@@lu.chris2002 in realtà no.
@@federicobidone7789 e in realtà sì, se poi per te la colpa è del singolo individuo allora ti hanno lavato il cervello
Non sapevo andassi a spiare i pesci che si accoppiano
oh no l'avevi già scritto tu :(
Viva la crescita infinita !
(É ironico)
Abbiamo l'universo intero per crescere
@@angeloraiola1976 peccato che ci limitiamo alla Terra