Ricordiamo che Smith ha anche creato uno degli antichi del Ciclo dei miti di Cthulu: il grande rospo dell’avidita= Tsatoggua! Grazie per averlo introdotto;)
Ho adorato i racconti di 'Atlantide e i mondi perduti'! Peccato aver scoperto questo autore fantastico così tardi. Grazie per questa serie di video dedicati a C.A.Smith, la seguirò con vero piacere
Conosco e apprezzo CAS dai tempi dell‘edizione Nord di Zothique. Dopo decenni, di recente ho considerato una sua ripresa. Ma vedendo circolare questa edizione Mondadori (non una garanzia quanto a traduzioni, in generale) in una collana dall‘aspetto incredibilmente "tamarro" avevo rinunciato. Il video ha costituito l'occasione per un cauto approccio via ebook ai volumi. Sorprendentemente, l'uscita più recente si è rivelata molto al di sopra delle mie aspettative, con un'opulenta lingua italiana che a mio parere porta meravigliosamente quello che mi aspetterei dall'originale (non ho per ora fatto i confronti devastanti che, ad esempio, mi costringono a leggere HPL in inglese...) Ho azzardato quindi l‘acquisizione di entrambi i volumi (malgrado, ripeto, la sconcertante veste editoriale). Saluti.
I draghi Mondadori sono, nel bene e nel male, una iniziativa che ha avuto il merito di riportare nella disponibilità di tutti materiali introvabili da tempo. Riguardo la veste editoriale, sono un compromesso. Impensabile, per esempio, pensare a pur auspicabili materiali migliori e più solidi: volumi di centinaia se non migliaia di pagine che costino meno di 30 euro sarebbero impossibili. Viceversa, belle edizioni costerebbero anche il doppio, perdendo la loro destinazione in parte "popolare". Sulle copertine, non posso che concordare: alcune - come quelle di Smith o Leiber - sono inadatte allo scopo, bruttarelle, specie a fronte delle infinite illustrazioni reperibili. Come traduzione, nel caso di Smith, a orecchio ho trovato più piacevole quella del primo volume, ma anche in questo secondo ci sono parecchi passaggi davvero godibili. I draghi van presi per quello che sono. E meno male, appunto, che li abbiamo.
@@chiacchieredallacripta Fatte salve le considerazioni sul rapporto costi/materiali e sul merito di aver recuperato testi da tempo non facilmente disponibili, immagino che si sarebbe potuto fornire un "prodotto" a mio parere meno simile a scatole di giochi da tavolo (o manuali relativi :D ) e più vicino ad un aspetto... serio/classico?... Ma naturalmente si tratta di marketing/gusti/gusto. Con riferimento alle traduzioni (secolare e sempre attuale argomento di dibattito), sto notando la (naturale) differenza fra quelle del primo e del secondo volume. Va bene così e spero solo che gli strafalcioni siano il meno possibile (non ho la forza, in questo caso, di fare i confronti che mi saltano continuamente agli occhi nel caso di HPL :D, nelle varie edizioni circolanti). Grazie e buon lavoro.
Buongiorno, ottimo video al quale aggiungo la mia esperienza, se può essre utile. Oscar draghi è un'operazione commerciale discutibile: nel caso di CAS, le traduzioni dei volumi alterano l'opera in modo freddo e modernizzante in diversi racconti nel primo (specie in Averoigne) e troppo accalorato e passatista per Hyperborea, in un modo simil Dannunziano che vorrebbe essere correttamente filologico, ma purtroppo non funziona; le liriche di Hyperborea, col testo a fronte, addirittura alterano il senso della poesia dell'autore. Le copertine sono tutte uguali come impostazione, i volumi dovevano essere di massimo 600 pagine, questi mostri da 800 e più sono assurdi e poco pratici. Da un alto è un meno peggio che ci siano, ma sterilizzare le opere tende a ucciderle nel lungo periodo. E il genere non ha bisogno di questo.
@@lucavolpe1591 condivido il fatto che la qualità delle traduzioni sia non sempre al meglio, non tanto in termini di correttezza di merito (non sono in grado di valutarlo) quanto per eufonia, capacità in certi casi di offrire al testo inglese quella sonorità italiana che ne esprima, per paradosso, alcuni significati più intimi. Sulla praticità dei volumi, come è stato detto più volte, è inutile discutere: non lo sono. Quello di Leiber, per esempio, è ingestibile, e sarebbe stato meglio spezzarlo in due uscite.
@@chiacchieredallacripta Tutto giusto. Temo che la scelta dei volumi enormi derivi da ura speculazione: alla Mondadori potrebbero aver pensato che molti comprerebbero un primo volume e non un secondo, come molti ascoltatori di musica fanno con le tracce in digitale.
Il Lovecraft dei racconti più onirici ha dei punti di contatto, ma in generale C.A.S. era più versatile, e amava introdurre temi come l'erotismo che Lovecraft certo non intendeva affrontare nei suoi lavori
@@chiacchieredallacripta si era più coraggioso, anche se ne i cari estinti Lovecraft ha comunque trattato un tema scottante, anche se con termini indiretti.
Grande, grandissimo, eccezionale Clark Ashton Smith. L'ho scoperto a 18 anni e ha cambiato il mio concetto di letteratura fantastica.
Infatti, Yuri, chiunque apprezzi l'estetica di C.A.S. non può non farne una pietra di paragone ancora oggi imprescindibile!
Ricordiamo che Smith ha anche creato uno degli antichi del Ciclo dei miti di Cthulu: il grande rospo dell’avidita= Tsatoggua! Grazie per averlo introdotto;)
Grazie per l'approfondimento su questo autore fantastico!
Ho adorato i racconti di 'Atlantide e i mondi perduti'! Peccato aver scoperto questo autore fantastico così tardi. Grazie per questa serie di video dedicati a C.A.Smith, la seguirò con vero piacere
Grazie a te dell'apprezzamento! :)
Questa introduzione riesce a fare giustizia ad un vero colosso, sono molto curioso per il resto della serie!
Grazie, il prossimo video in merito arriverà molto presto! ;)
Grazie, ottimo video come sempre. Segnalo l uscita dell'ultimo numero di Zothique di Dagon Press interamente dedicato a CAS.
Come sempre per Zothique, un numero da avere! E del resto, se la testata si chiama così, non è davvero un caso... ;)
Conosco e apprezzo CAS dai tempi dell‘edizione Nord di Zothique.
Dopo decenni, di recente ho considerato una sua ripresa.
Ma vedendo circolare questa edizione Mondadori (non una garanzia quanto a traduzioni, in generale) in una collana dall‘aspetto incredibilmente "tamarro" avevo rinunciato.
Il video ha costituito l'occasione per un cauto approccio via ebook ai volumi.
Sorprendentemente, l'uscita più recente si è rivelata molto al di sopra delle mie aspettative, con un'opulenta lingua italiana che a mio parere porta meravigliosamente quello che mi aspetterei dall'originale (non ho per ora fatto i confronti devastanti che, ad esempio, mi costringono a leggere HPL in inglese...)
Ho azzardato quindi l‘acquisizione di entrambi i volumi (malgrado, ripeto, la sconcertante veste editoriale).
Saluti.
I draghi Mondadori sono, nel bene e nel male, una iniziativa che ha avuto il merito di riportare nella disponibilità di tutti materiali introvabili da tempo. Riguardo la veste editoriale, sono un compromesso. Impensabile, per esempio, pensare a pur auspicabili materiali migliori e più solidi: volumi di centinaia se non migliaia di pagine che costino meno di 30 euro sarebbero impossibili. Viceversa, belle edizioni costerebbero anche il doppio, perdendo la loro destinazione in parte "popolare". Sulle copertine, non posso che concordare: alcune - come quelle di Smith o Leiber - sono inadatte allo scopo, bruttarelle, specie a fronte delle infinite illustrazioni reperibili. Come traduzione, nel caso di Smith, a orecchio ho trovato più piacevole quella del primo volume, ma anche in questo secondo ci sono parecchi passaggi davvero godibili. I draghi van presi per quello che sono. E meno male, appunto, che li abbiamo.
@@chiacchieredallacripta Fatte salve le considerazioni sul rapporto costi/materiali e sul merito di aver recuperato testi da tempo non facilmente disponibili, immagino che si sarebbe potuto fornire un "prodotto" a mio parere meno simile a scatole di giochi da tavolo (o manuali relativi :D ) e più vicino ad un aspetto... serio/classico?... Ma naturalmente si tratta di marketing/gusti/gusto.
Con riferimento alle traduzioni (secolare e sempre attuale argomento di dibattito), sto notando la (naturale) differenza fra quelle del primo e del secondo volume. Va bene così e spero solo che gli strafalcioni siano il meno possibile (non ho la forza, in questo caso, di fare i confronti che mi saltano continuamente agli occhi nel caso di HPL :D, nelle varie edizioni circolanti).
Grazie e buon lavoro.
Buongiorno,
ottimo video al quale aggiungo la mia esperienza, se può essre utile.
Oscar draghi è un'operazione commerciale discutibile: nel caso di CAS, le traduzioni dei volumi alterano l'opera in modo freddo e modernizzante in diversi racconti nel primo (specie in Averoigne) e troppo accalorato e passatista per Hyperborea, in un modo simil Dannunziano che vorrebbe essere correttamente filologico, ma purtroppo non funziona;
le liriche di Hyperborea, col testo a fronte, addirittura alterano il senso della poesia dell'autore. Le copertine sono tutte uguali come impostazione, i volumi dovevano essere di massimo 600 pagine, questi mostri da 800 e più sono assurdi e poco pratici. Da un alto è un meno peggio che ci siano, ma sterilizzare le opere tende a ucciderle nel lungo periodo.
E il genere non ha bisogno di questo.
@@lucavolpe1591 condivido il fatto che la qualità delle traduzioni sia non sempre al meglio, non tanto in termini di correttezza di merito (non sono in grado di valutarlo) quanto per eufonia, capacità in certi casi di offrire al testo inglese quella sonorità italiana che ne esprima, per paradosso, alcuni significati più intimi. Sulla praticità dei volumi, come è stato detto più volte, è inutile discutere: non lo sono. Quello di Leiber, per esempio, è ingestibile, e sarebbe stato meglio spezzarlo in due uscite.
@@chiacchieredallacripta Tutto giusto. Temo che la scelta dei volumi enormi derivi da ura speculazione: alla Mondadori potrebbero aver pensato che molti comprerebbero un primo volume e non un secondo, come molti ascoltatori di musica fanno con le tracce in digitale.
Autore grandioso, al pari di Lovecraft e Hodgson
Secondo me scrive meglio di lovecraft 🤩
Il Lovecraft dei racconti più onirici ha dei punti di contatto, ma in generale C.A.S. era più versatile, e amava introdurre temi come l'erotismo che Lovecraft certo non intendeva affrontare nei suoi lavori
@@chiacchieredallacripta si era più coraggioso, anche se ne i cari estinti Lovecraft ha comunque trattato un tema scottante, anche se con termini indiretti.
@@chiacchieredallacripta anche quello che riguardava il vecchio cannibale nella casa
come contattarti in privato, via mail o Telegram?
Puoi scrivere a hyperborealive@gmail.com
Grazie anche alle tue recensioni ho comprato i due tomi di Smith della Draghi Mondadori
Grande, mi fa davvero piacere! Spero ti stiano piacendo!
@@chiacchieredallacripta Ancora non li ho letti