@@mateohernandezgeorge1256 non direi. Il punto e' che, come ha scritto l'Accademia della Crusca - che non credo si possa tacciare di sessismo - il maschile non marcato non e' discriminatorio. Se dico, "tutti" intendo proprio "tutti". Se dico "tutti e tutte", allora devo iniziare a distinguere i tipi di "tutti" (entrambi appartengono alla categoria del tutto dei presenti) a cui mi rivolgo, che e' illogico (e piuttosto ridicolo). Aggiungo che dire, "ho due figli" non significa che siano tutti maschi. Ormai solo in accademia va avanti questa ridicolaggine, la gente comune e' andata oltre e cosi' anche i politici.
"Buongiorno a tutte e a tutti"...cominciamo male, molto male.
E perché? Come uomo hai paura di non essere più salutato per primo, come donna non ti va di essere salutata per prima o sei esclusæ da questi saluti?
Si tratta di un problema grammaticale, l'ideologia contro il pronome indefinito
Ovvero la perdita del senso del ridicolo contro la grammatica
@@mateohernandezgeorge1256 non direi. Il punto e' che, come ha scritto l'Accademia della Crusca - che non credo si possa tacciare di sessismo - il maschile non marcato non e' discriminatorio. Se dico, "tutti" intendo proprio "tutti". Se dico "tutti e tutte", allora devo iniziare a distinguere i tipi di "tutti" (entrambi appartengono alla categoria del tutto dei presenti) a cui mi rivolgo, che e' illogico (e piuttosto ridicolo). Aggiungo che dire, "ho due figli" non significa che siano tutti maschi. Ormai solo in accademia va avanti questa ridicolaggine, la gente comune e' andata oltre e cosi' anche i politici.