Egregio Massai, tutto quello che lei discettato è molto bello, persino romantico oltre che apparentemente (ma in senso positivo) banale. Cioè appare banale che se qualcuno si serve della meccanica spinta, delle concimazioni e lavorazioni spinte, spesso mal gestite, possa soltanto nuocere all'ambiente ed anche a sè stesso. Ma! C'è un ma grosso come una casa: nella sua discettazione, c'è una generalizzazione che va a sua volta in conflitto d'interesse con altre questioni legate alle esigenze soggettive e della massa. Come lei ha giustamente ricordato, l'agricoltura spinta è stata favorita, se non imposta, dall'aumento esponenziale di bocche da sfamare che gli agricoltori - non benefattori o filantropi ma semplici uomini che "tengono famiglia" - hanno cercato di soddisfare per portare il pane a casa. Ora io in tutto questo non ci trovo nulla di così abominevole o ripugnante. Giustamente la domanda che resta è: ma c'era un modo migliore per ottenere lo stesso quantitavo di produzione senza impattare così tanto sull'ambiente? Ed io questa domanda la rivolgo proprio a lei, perché io, una risposta positiva dimostrata ancora non l'ho trovata. Lei l'ha trovata? Riesce a produrre gli stessi quantitativi di cereali che produce un convenzionale, ma usando tecniche biologiche o persino biodinamiche? Io ad esempio, ho provato a condurre un vigneto in biodinamica (anche'io sono un inguaribile romantico di base), l'unico problema è che alla fine tra preghiere e acque sante mescolate a tanta fede, ci stavo fallendo. Perché come saprà sicuramente, un conto è farsi l'orto per diletto e dunque se viene qualcosa bene, se non viene mangio lo stesso, un altro è investire soldi e tempo (che poi sono sinonimi) in una impresa agricola e poi arrivare a fine stagione senza raccolto o con un raccolto devastato da malattie, parassiti e crescita stentata di piante e frutti. Per cui le rinnovo la domanda, lei ha trovato un sistema di cui l'efficienza sia dimostrata con numeri scientifici alla mano, ma che non richiede alcuna lavorazione del terreno, nessuna concimazione e nessun prodotto di sintesi contro parassiti funghi ecc? Altrimenti parliamo del nulla come al bar. Io ho fatto tanta ricerca fino ad oggi, ma senza rame e zolfo - quando e se bastano con fenomeni atmosferici indotti, come quelli che i nostri ingegneri del clima ci regalano con le loro scie - non la scampo. Senza una concimazione minima, almeno con prodotti organici, le piante non crescono e comunque non riescono a portare a casa un raccolto e se concimo senza interrare un minimo il concime, se lo prendono solo le malerbe. A questo punto mi dica lei cosa mi sfugge e come posso interrare un concime senza fare almeno una ripuntatura superficiale su un terreno che comunque è in pendenza. Altra cosa che mi domando: il mondo è pieno di agronomi, anche famosi e strapagati: possibile che continuino praticamente tutti a raccomandare gli scassi profondi e dunque con aratri mostruosi, prima di impiantare i nuovi vigneti? Sono tutti degli inetti ingaggiati da altri inetti che li pagano inutilmente? P.s. spero che la soluzione da lei proposta non sia alla fine quella di smettere con l'agricoltura intensiva e tornare tutti all'orto di casa dove si mangia (se) si riesce a raccogliere, altrimenti chi glielo dice a tutti quelli che vivono nelle metropoli e non sanno nemmeno cosa sia una vanga che dovranno mangiare solo gli scarafaggi che vuole soros e la banda bassotti del world economic forum di davos?
Infatti, tutti che predicano per minime lavorazioni e cose varie,,,dipende tutto da moltissimi fattori, dalle mie parti , in asciutta, per il mais se non ari ad almeno 35/40 cm e la stagione non è clemente con adeguate precipitazioni raccogli solo stocchi, poi se vuoi fare frumento in successione, con minima lavorazione va anche bene ,poi qualche convinto della minima lavorazione sempre e comunque c'è con il risultato che si ritrova terreni impestati di sorghetta ,gramigna e co.. quindi bisogna sempre valutare le situazioni e le condizioni,,, perché tra qualche anno con questo andamento ci ritroveremo i campi che saranno infestati a dismisura e il glifosate servirà a ben poco....
@@gigic74 Io non sono esperto in coltivazioni di cereali intensive, dunque non mi pronuncio a giudicare. Però studio, cerco di confrontare quello che vedo, mi faccio continue domande e cerco risposte di buon senso. Per definizione il buon senso non sta nelle ideologie integraliste. Dunque chi parteggia tutto a destra o totto a sinistra finisce per trascurare aspetti fondamentali. E questo mi pare assodato. Cercare di far coincidere le ideologie biodinamiche con le esigenze di sfamare il mondo, per me si racconta palle, oppure è in malafede. Io mi ero affidato all'ideologia di Enzo Nastati dell'arca della vita. Sembrava che fosse il messia della biodinamica. Tutto concettualmente bellissimo e moralmente elevatissimo. Peccato che con le sue acque dinamizzate e con zero lavorazioni, ancora un pò e potevo andare a chiedere la carità. Ora quando uno lavora su terreni che di per sè sono ricchi, può darsi che in qualche modo si riesca a metterci una toppa. Ma pensare di coltivare in terreni difficili, con le chiacchiere e le preghiere, piuttostoché la pacciamatura, allora ci prendiamo in giro. L'anno scorso mi sono fatto l'orto con solo una fresatura e con quantità minimali di rame e zolfo e senza concimazioni. Risultato, i pomodori mi sono maturati a settembre e neanche bene, erano infestati da quella tuta infame, più cimici più madonne. L'insalate se le sono divorate tra i grilli talpa che facevano fuori le radici e le cavolaie che devastavano le foglie. Le zucchine erano impestate di oidio e peronospora, insomma il delirio totale. Se questo è il sistema giusto per rispettare la terra e tutto il creato, bisogna iniziare a cambiare dieta e mangiare gli scarafaggi come vogliono farci mangiare (ma solo a noi poveri mortali) quelli che comandano il mondo. Io DEVO e VOGLIO portare a casa un raccolto quando lavoro e investo. Poi se posso impattare meno possibile sull'ambiente mi fa piacere, ma se per non impattare sull'ambiente devo morire di fame e bruciare soldi inutilmente non ci sto. Poi se proprio ci vogliamo preoccupare dell'impatto ambientale, cominciamo a chiederci quanto impattano tutte quelle scie che ogni giorno irrorano perbene le nostre terre con bario, alluminio, stronzio i vari metalli che sono contenuti nel cherosene avio (che vi ricordo essere carburante EURO ZERO bruciato in motori EURO ZERO a 70 litri al MINUTO per migliaia di voli quotidiani. Come mai di questo non sento mai nessuno preoccuparsi? SVEGLIA GENTE!!! Ci vogliono far pensare che il problema siamo noi con i nostri orti o i nostri campetti di mais, ma qui si guarda il dito invece della luna. Poi che certe pratiche di letamazioni e lavorazioni non siano più sensate con le tecnologie odierne ci sta. Ma non mi vengano a raccontare che l'agricoltura intensiva è il male assoluto, mentre quello che propone il W.E.F. è tutto buono perché con me non attacca. F.O. SOROS, SCHWAB, GATES, ROCKFELLER, ROTHSHILD e tutti i loro servi politici sovversivi infami.
Ho letto con piacere il tuo messaggio, denota tanta passione. Smettere di arare non significa smettere di lavorare la terra. Per colture estensive è impensabile abbandonare le macchine come per la difesa fitosanitaria la chimica. Questo non perché sia giusto ma perché la popolazione è aumentata in modo esponenziale e vive per la maggior parte nelle città. Penso siano altre le difficoltà: i costi di produzione che salgono inesorabili, calamità e avversità ricorrenti, la concorrenza di prodotti provenienti da mercati esteri sempre più agguerrita. Ho visto limoni dell'argentina a un prezzo inferiore di quelli siciliani. Sorvoliamo sul discorso del grano estero. Come difendersi da tutto questo? Non penso che l'aratura sia la soluzione basilare. Una semplice ripuntatura la può sostituire egregiamente. inoltre la maggior parte dei terreni viene coltivata per alimentare gli animali da allevamento perché carne, latte e derivati sono molto più redditizi. Le sfumature sono tante e non ho certo l'intenzione o la competenza per dare soluzioni.
Mi spieghi che differenza c'è tra ribaltare il terreno con una aratura a 40 cm e una ripuntatura a 60 se dopo passi comunque l'erpice e la seminatrice allo stesso modo?
Grazie per l'approfondimento storico che non conoscevo. La storia è importante! Capire perche si fa quello che si fa, come ci si è arrivati serve a non rimanere col culo per terra dopo!
Bravo è arrivato il professore ..dove aro il grano è ancora bello rigoglioso,dove sono andato a lavorare superficialmente è già secco. Sono del parere che non si ara in profondità ma lo si deve fare.
L’aratro è l’attrezzo degli idioti! Se vuoi lavorare in profondità facendo 1/10 dei danni dell’aratro usi il ripuntatore o meglio i coltivatori ad ancore (che danno drenaggio e riserva di frescura) con esplosori (che troncano le radici profonde delle infestanti e sdradicano tutte le altre) Metà dei dissesti idrogeologici li creano gli aratori e gli utilizzatori di fresatrici e erpici rotanti in profondità!
Hai esposto il tema perfettamente! Io queste cose le sapevo, purtroppo non Ho ancora un terreno dove applicare cio, anche se Ho avuto esperienza aderendo a progetti che mi Hanno aperto gli occhi su tutto quello Che dici! Infatti il problema non sóno sólo gli allevamenti intensivi ma anche le monocoltivazioni. Purtroppo proprio chi lavora la Terra ha un rigetto per quello Che riporti proprio per un retaggio culturale radicato...
Io te lo darei un terreno a te e quello che racconta barzellette e ci dovete viverci e allora capirete come stanno le cose si vede sul campo e non sul divano
@@marioscali5988 innanzi tutto Mario rispondi educatamente, io Invece ti farei vedere I terreni prosciugati con tanto di crepe su gli ettari da monocultivo, ma lo Sai vero? Io l'ho avuto un terreno per un progetto e se rispetti la distanza fra le piante e le nutri come si deve e non per rendita industriale allora vedi... Ma i terreni Li avete sólo voi, I "contadini" quotati in borsa! Mangiatelo il tuo terreno! Maleducato!
@@marioscali5988 @marioscali5988 innanzi tutto Mario rispondi educatamente, io Invece ti farei vedere I terreni prosciugati con tanto di crepe su gli ettari da monocultivo, ma lo Sai vero? Io l'ho avuto un terreno per un progetto e se rispetti la distanza fra le piante e le nutri come si deve e non per rendita industriale allora vedi... Ma i terreni Li avete sólo voi, I "contadini" quotati in borsa! Mangiatelo il tuo terreno! Maleducato!
Mi basta il mio ettaro che, per hobby e con ottimi risultati, coltivo a vigna, olivi, orto e frutteto. E' più di quanto molti agricoltori facciano per professione a suon di contributi.
buongiorno, vorrei capire con quali titoli parla, se lei è un agricoltore deve trarre reddito dal terreno o cosa altro. Quando si fanno critiche bisogna anche saper proporre alternative serie se vogliamo che le critiche siano costruttive, poi bisognerebbe anche averle sperimentate a propie spese e portare dei fatti concreti . Le alternative ci possono essere, sempre considerando ogni realtà diversa da altre , ci illustri con dei fatti , grazie .
Hai perfettamente ragione, occorre sperimentare e documentarsi prima di parlare a vanvera. Per fortuna, oltre alle esperienze personali sul campo e i libri, abbiamo anche questi strumenti che la tecnologia ci offre per poter scoprire valide alternative. Basta cominciare a cercare e staccarsi dal "si è sempre fatto così". In fondo quella che per molti è considerata agricoltura si riduce alla guida di mezzi meccanici e alla distribuzione di prodotti di sintesi, senza la minima idea dei processi biologici legati alla vita che dovrebbe esserci sotto ai nostri piedi.
Bravo , è davvero una grande novità da studiare e perfezionare, togliendo i lavori negativi e lo sfruttamento da parte di chi è responsabile livello Nazionale con spese inutili per l'economia che va a discapito di tutti. Complimenti👍
Grazie, spiegato molto bene. Credo che il coltivare dovrebbe tornare ad essere una attività diffusa, tante piccole produzioni. Ad esempio un campo di cereale per uso famiglia (meno di 1000 metri quadrati)
Ciao Roberto,sono molto d’accordo con te xro x il nostro lavoro tante volte x arieggiare oppure x bisogno di interrare stoppie erbe,oppure tante volte x fare presto xche almeno x ciò che mi riguarda ci sono troppe spese x ciò che viene ricavato,ti faccio una buona giornata e ricordiamoci che x la terra ci vuole passione ❤😊
La passione è il carburante e la conoscenza il motore. E' nel mettersi in discussione e confrontandosi che si evolve. Fai bene ad arieggiare la terra. Potresti provare con una ripuntatura al posto dell'aratro. E' bene evitare il ribaltamento degli orizzonti del suolo, per non perdere la microbiologia. Sono i microrganismi che digeriscono la sostanza organica e la rendono disponibile alle piante. La terra funziona come nel nostro intestino. Una aratura equivale a prendersi gli antibiotici. Al bisogno si può stare ma non può essere una prassi ripetitiva.
Se tornassimo a zappare la terra invece di ammassarsi come formiche nelle metropoli ci sarebbe bisogno di meno trattori e meno schifezze. Pensa a come è cambiata la società in neanche un secolo. Le conseguenze sono già tangibili e purtroppo destinate ad evolvere.
Guardate come funziona che lui e un grande esperto piu che di lavoro di stipendi pubblici.purtroppo tutta la gente che segue queste caricature da gente che vive in un allevamento intensivo convinta che le galline fanno uova in confezioni da sei
E bravo professorone, intanto l’aratro è indispensabile per interrare i residui della cultura precedente, specialmente nel caso del Mais da granella, dove la quantità di residui è veramente elevata, poi la mia azienda opera in piena pianura padana e quest’anno ha seminato solo chi aveva i terreni arati, chi ha adottato la minima lavorazione o no-tillage (non lavorazione) ha i campi ridotti in acquitrini dove è impossibile entrare per effettuare le semine primaverili, con questo non voglio demonizzare queste pratiche agricole, ma di certo non sono la verità assoluta, dipende sempre dalla conformazione dei terreni. Lei quando si sposta usa l’auto o il calesse trainato da cavalli, io penso che usi l’auto come noi usiamo i trattori con il condizionatore, la radio e aggiungo anche il GPS per ottimizzare i vari passaggi delle lavorazioni e distribuire l’esatta quantità di fertilizzanti, o dobbiamo ritornare ai buoi e ai cavalli per trainare le nostre macchine, per la gioia degli animalisti!!!! Poi l’aratro esiste già dalla Mesopotamia e oltre, John Deere ha solo brevettato l’aratro in acciaio, che fino ad allora era costruito in ferro o ghisa, anzi per dirla giusta ha brevettato il versoio in acciaio, che è la parte dell’aratro che rivolta il terreno. In ultimo noi Agricoltori lavoriamo i nostri terreni con passione e cercando sempre di rispettare il più possibile le buone pratiche agricole,naturalmente per creare un reddito per le nostre famiglie, di certo non lavoriamo per sport.
Forse non mi sono spiegato bene, abbandonare l'aratro per non ribaltare sottosopra gli orizzonti del suolo non significa regredire ai lavori manuali. Si può continuare a usare i trattori e fare anche lavorazioni profonde. Basta usare attrezzi con il ripper/ripuntatore prima di affinare con l'erpice e poi seminare. Quando entri con la ruota del trattore nel solco fatto dall'aratro per procedere con l'aratura cosa si crea sotto?
La cosa triste è che questi personaggi fanno video solo per aver visualizzazioni. Stiamo passando dalla TV spazzatura a questa nuova tipologia. E come sempre fanno leva sulla ignoranza della gente. Che tristezza.
@@stefano1844 diciamo meglio che veicolano idee che la gente che non sa nulla di agricoltura se non per averlo letto su libri o peggio, vuole sentirsi dire per avere conferma delle proprie convinzioni puramente teoriche o basate su presupposti avulsi da contesti diversi. Il signor Roberto non dice tutte cose sbagliate ma che appunto non si possono praticare in certi contesti e in base a certe economie. Tutti sono capaci di piantare due piantine di insalata nell'orto smuovendo appena il terreno con una vanga-forca e abbondando di compost come piovesse. Poi l'anno dopo il suolo è un pochino più duro e rende meno, poi l'anno ancora dopo ancora meno, etc... finché si stancano e lasciano perdere "il sogno dell'orto senza lavorazione" e tornano alla vanga e alla concimazione oppure abbandonano del tutto dando la colpa al riscaldamento globale (perché qualcuno a cui dare la colpa dei nostri fallimenti si trova sempre). La rete è piena di profeti della naturalità e del torniamo alle origini, ma si trovano anche persone che riconoscono il fallimento di certe pratiche; sono poche perché fallire non piace a nessuno.
Io non me ne intendo, ho visto il video per caso e comunque sono riuscito a cogliere ciò che il signor Roberto, che non conosco , voleva provare di trasmettere è che in una civiltà come la nostra oramai così tanto sbilanciata a produzioni industriali e di facile profitto dettata da multinazionali si rischia davvero di fare danni irreparabili nell'avvenire, tutto qui, ha cercato di sensibilizzare sul tema chi di terra vive, dopo di che se si vuole alternative e soluzioni per fare meno danni , si trovano , grazie Roberto
La nostra civiltà siamo io e te. Parliamo, forse siamo stati mutilati (come società) ma ci confrontiamo e in questo ci confrontiamo perdere è smettere di pensare di farcela. Uno stracci di post fa' ancora il suo lavoro. Siamo vivi! Vivremo!
Dipende dalla produzione. In linea di massima conviene non ribaltare mai gli orizzonti del terreno e andare a dissodare con la ripuntatura, seguita da affinatura con erpice. Altro fattore importante è la copertura che in periodi fuori produzione può essere fatta con colture da sovescio.
@@robertomassaigiardinofuturo le colture da sovescio le semini dopo il grano. Dalle mie parti in prov. di AL in estate il terreno è molto secco e se semini qualcosa in quel periodo no nasce niente, bisognerebbe irrigare col rotolone per far nascere l' erba. Io non ho il rotolone ma usarlo vuol dire consumare parecchio gasolio per pomare l' acqua a 10 atm. Poi in autunno bisogna trinciare l' erba e come fai a far sparire i residui ? Non ha senso irrigare una coltura da distruggere. Se non si irriga molto non nasce e non cresce nemmeno, discorso senza senso ! Queste cose puoi raccontarle a chi abita in città.
Bravo finalmente uno che lo dice nei video! La vecchia agricoltura protesta nei messaggi, prima o poi verranno a capire anche loro come funziona la natura
Concordo completamente. Un altro grosso danno è legato alla diminuzione della biodiversità della flora spontanea presente come semi ma anche parti di rizomi. Sarebbe interessante incontrarci per fare il punto di questa situazione tremenda. Complimenti e tanti auguri.
infatti gli aspetti sono molto collegati. Se vuoi parlarne insieme sono disponibile. Scrivimi a robertomassai@giardinofuturo.it e ci mettiamo in contatto.
Arare non è dannoso se si lavora in tempera e max 30cm di profondità, magari dopo il frumento,portando via la paglia si può dare una semplice ripuntatura o estirpatura profonda e seminare senza arare, tuttavia dopo il mais come si fa'a lasciare il terreno con le stoppie e seminare sopra,arare il minimo indispensabile anche perché costa, cercare di farlo nel modo corretto,anche utilizzare trattori,trebbie con Cingoli invece di ruote,per compattare molto meno il terreno
@@robertomassaigiardinofuturo ma una risposta seria la vuoi dire.. o continui a menare il can per l'aia..??? e' il continuo togliere paglia e mais da granella che fa diventare cemento il terreno che poi e' di 1OOO qualita'.. non si puo' generalizzare ma si puo' prendere un terreno e dare l'esempio... se te la senti... 😄
Non parla del reddito..ma del danno che provoca l'aratro .ha ragione è informato sa cose che. Chi lavora la terra per interessi. Non guarda .. sono d'accordo con quello che lui dice e lo ringrazio grazie
Condivido il tuo messaggio , la spiegazione è ottima , si deve spiegare anche a scuola nei corsi di aggiornamento che è sbagliato chiedere alla natura il doppio di quello che può offrire. Si deve intervenire con metodo , il signor Massai ha ragione sì deve spiegare alle persone.
Non cercare di aumentare le produzioni agricole, con le progressive e importanti innovazioni agronomiche: incroci varietali, che aumentano le produzioni, favoriscono maggiore resistenze alle malattie e agli stress idrici, vari tipi di concimazioni, sistemi di irrigazione, ecc. Significherebbe chiedere alla popolazione mondiale, di ridurre drasticamente la propria, alimentazione attuale, in particolare dove il cibo e' scarso.
Per sconfiggere la fame basterebbe ridurre il consumo di carne, latte e derivati. Per non parlare dei cibi spazzatura, ipercalorici, droghe, alcool, tabacco. Lasciamo perdere gli sprechi e cibi esotici o fuori stagione......la fame è come la guerra: sono politiche.
..Grazie Roberto Massai!.. mentre dell'Orto so tutto.. di questo nn conoscevo proprio niente!.. anzi quando vedevo un bel campo arato.. ne ero "orgoglioso"!.. mi hai aperto la testa!!!.. GRAZIE!!!..
Buonasera, mi sto accingendo a fare il mio primo orto domestico di circa 50mq, proprio oggi ho vangato la terra a mano per circa 20cm, allora ho fatto una cavolata? cosa posso fare per rimediare? Il mio era un terreno mai lavorato con circa 60cm di erba se non di piu
Cosa dice la tua schiena? Prossimamente farò un video in cui ti faccio vedere una valida alternativa. Se non lo hai ancora fatto iscriviti al canale per restare aggiornato.
Non va bene 20 cm soprattutto per la prima volta ci vuole vangare almeno 30 -40 cm se il terreno e pieno di erba .per l' orto e rastrellare bene a pulire le erbacce
Concordo ! Non sei il solo a dirlo, c'è anche il sistema di coltura Milesi, se non sbaglio, che dice le stesse cose, rispetto del terreno e dei microrganismi presenti ! 👍🤓
si si, comincia tu, dopo quando ti accorgi che lavorerai come uno schiavo senza guadagnare niente e dovrai rinunciare a tanti sfizi, ai viaggi e a tutto il resto vedrai che cambi idea.
Eccezionale spiegazione ... preziosa lezione di vita agricola secondo natura . La natura va osservata e non si spreme più del dovuto, se si va oltre i limiti si creano danni, che magari nell' immediato non notano.... Bravo e grazie di tutto! Bisogna testimoniare che la mentalità del profitto ha distrutto la vita a dimensione umano-natura. Ciò che i nostri nonni c' hanno trasmesso... Non lo abbiamo considerato perché accecati dalla modernità. Il segreto è non perdere l' antico trovare un connubio tra il moderno.
A dispetto dei commenti che leggo, i quali evidentemente non sanno cos' è un terreno e la vita che contiene, ciò che dici è corretto, molto corretto, l'aratura è una pratica che andrebbe eliminata in quanto dannosissima per tutta una serie di lunghi ed ovvi motivi , se non per una prima preparazione del suolo ristretta a pochi casi. Bravo.
Ti rendi conto di cosa stai raccontando le arature vanno esequite con trattori cingolati laraturaebene non farla tutti gli anni il terreno non va rivoltato sotto sopra ma andrebbero usati aratri con vomeri cilindrici che affiancano il terreno senza rivoltarlo sottosopra nota bene io x 35 anni non o arato con il passar degli anni sono stato costretto aricomciare ad arare ilterreno ogni 2.3 anni
Ottimo video, purtroppo molti commenti negativi dimostrano come sempre quanto siamo indietro in questo paese, e quanto poco questo popolo è abituato ad aprire qualche libro....
Hai perfettamente ragione: il "si è sempre fatto così" o il "visto fare in giro" costano meno fatica del leggere qualche libro. L'esperienza è importantissima ma dovrebbe basarsi su conoscenze approfondite e sperimentazioni e non sulla propaganda di chi vende.
Mi vengono in mente i pescatori di una notte località turistica del Gargano, arrabbiati a causa del fermo biologico che vietava di pescare nel periodo riproduttivo. Ora mi dicono che sono loro a fermarsi spontaneamente. E' triste constatare come gli agricoltori, una volta chiamati contadini, non riescano a capire le esigenze della terra che ci sfama tutti. Ci siamo fatti infinocchiare tutti dal consumismo, travestito da benessere. Dove è finita la saggezza contadina?
@@uccionatalespezziga2361 per il piccolo orto che faccio mi è bastato un camion di letame e della sabbia per modificarlo, ora nn ho piu bisogno di toccarlo, per grossi appezzamenti non saprei, il discorso potrebbe essere molto lungo...
@@cristiansotgiu6022 e la natura ricambia con tutti disastri naturali,solo che ancora una volta l'uomo ha fatto la volpe oppure è proprio demente sostituendo disastro indotto con la parolona cambiamenti climatici!! Tutti addormentati e avvelenati dai cari pesticidi che accarezzano il nostro corpo pur di non lavorare e pensare...... Intanto lo affermano i mass media che è Bio... Pecore da tosare ,ma almeno loro sono più intelligenti di noi poverini di mente.
Siamo dentro una grande industria, che comprende esseri umani, animali e piante. Un sistema creato dal potere che ha un' altra utilità, enn è il profitto, ma rendere tutto schematico e controllato
@@marioscali5988 Sono dalla mattina alla sera e tutti i giorni nell'orto(pensionato) e tutti i gg dell'anno combatto la mia guerra contro lumache,afidi,formiche,cimici,cavolaie,malattie fungine ecc ecc se vuoi unirti al gruppo fai un fischio.
Aiuto: Ho un terreno di 200mq mai lavorato ci sono tutte erbacce su, cosa mi consigliate? Riempirlo di fieno o paglia almeno 20cm per poi coltivare su direttamente? Oppure togliere erbacce con un rastrello per poi preparare il terreno per coltivare? Grazie mille a chi mi risponde
Le alternative sono diverse. Puoi tagliare tutto a zero, stendere cartoni e apportare un generoso strato di compost sui letti di coltivazione. Oppure tagli tutto lasciando a terra i residui e copri con un telo da insilati per almeno una stagione. Se prima apporti anche letame maturo e microrganismi ancora meglio. Evita comunque di arare, vangare o fresare su sodo. Se il terreno è compatto e vuoi arieggiare usa una vanga forca. In uno dei miei video faccio vedere come fare. Dacci un'occhiata. La pacciamatura va sempre bene soprattutto in estate.
Considera che la natura è contraria al terreno scoperto. Dove c'è copertura non nascono erbe spontanee. Gli unici posti in cui trovi terreno nudo sono i deserti. Con i sovesci, apporti di compost e pacciamature riesci a contrastare le erbe spontanee. E' ovvio che in contesti estensivi diventi impegnativo, ma per molte colture e fattibile e pure redditizio.
Dipende dalle coltivazioni e dalla superficie. Il terreno può essere dissodato anche in profondità. L'importante è evitare di ribaltarlo sottosopra. In orto può bastare la forca al posto della vanga e in campo aperto il ripper al posto dell'aratro. Per affinare e livellare meglio un erpice rotante invece della fresa. Per limitare le erbe spontanee occorre adottare una copertura del suolo permanente, con pacciamatura, occultamento e su grandi superfici colture da sovescio prima di quelle da raccolto. Questi sono tutti sistemi che non puntano a massimizzare le produzioni ma cercano di promuovere la fertilità e vitalità del suolo.
Ci ha abbondantemente illustrato tutto ciò che di negativo comporta questa tecnica agricola. Sarebbe stato interessante sapere come andrebbe lavorato il terreno... Soprattutto in presenza di terreni argillosi, se non si devono lavorare in profondità, come si fa ad evitare i ristagni idrici che creano asfissia all'apparato radicale? Senza contare che alcune piante non attecchiscono proprio xké le radici trovaso terreno sodo e non riescono a svilupparsi? Grazie.
Non ho detto che il terreno non debba essere lavorato in profondità ma che non deve essere ribaltato sotto sopra. Una valida alternativa è la ripuntatura con ripuntator/ripper.
Grande verità..io sono sempre stato dell idea che il terreno vada toccato meno possibile..ho dei noccioleti..niente diserbo..niente concime e il terreno è stupendo..non ho mai creduto al beneficio di questi attrezzi ma ognuno la pensa come meglio crede..anche il ripuntatore per arieggiare almeno a mio parere è una scemenza..anche perché il ripuntatore viene usato per decompattare il terreno indurito che nel bene o nel male abbiamo sempre creato noi con lavorazioni continue su terreno..non credo che noi per arieggiare il nostro cervello abbiamo bisogno di buchi in testa..la terra è autonoma e sa qual è la cosa migliore per lei..noi siamo solo osservatori.. pensiamo di fare il miglior lavoro ma alla fine chi decide è lei e basta..basta vedere il suolo del bosco..nessun tipo di lavoro e la terra è di una friabilità unica.. grazie per questo bel video..Questo commento è un mio personale parere..e ognuno è libero di pensarla giustamente come vuole
Verissimo, il tuo ragionamento non fa una piega. Bisogna però andare per gradi. Già dire di abbandonare l'aratro ha fatto un grande clamore. Il ripuntatore serve a far girare i trattori. Ti immagini che reazioni ci sarebbero nel dire che i trattori sono inutili e dannosi? 😉
dipende dalle colture, non esiste la ricetta unica per qualsiasi caso. In linea di massima è bene non rivoltare il terreno, che sia con l'aratro come pure la semplice vanga. Meglio dissodare con un ripuntatore e dopo affinare con erpice invece che la fresa. Il terreno risulta ben lavorato, meno compatto e pronto per la semina o piantagione. In questo modo però si preserva la microbiologia, se ancora presente.
Buongiorno Roberto. Condivido totalmente la sua analisi , ma la soluzione in campo industriale al fine di un reddito, potrebbe essere quello di lasciare il terreno allo stato naturale eseguendo il " Non metodo" di Giancarlo Cappello con la divulgazione dell' orto elementare. È da qualche anno che pratico questo Non Metodo e i risultati sono straordinari !!
Mi fa piacere che utilizzi questo metodo, è molto rispettoso e pratico. Dubito che si possa estendere a grandi superfici. Fin tanto che si parla di orticultura possiamo fare davvero tanto. Quando passiamo all'estensivo l'utilizzo di macchinari ormai, non può più essere messo in discussione.
Aggiungerei che l'aumentata produzione, in quantità ed "estetica", penalizza sensibilmente le proprietà organolettiche e nutrizionali. Ma al supermercato si compra cmq e sempre a peso. Vedo però dai commenti, che molti dimostrano d'apprezzare ugualmente. W la scienzah e chi continua a bersela!.. 🔥👍
Sono d'accordo, infatti i fertilizzanti aiutano ad aumentare il contenuto di acqua, i pesticidi a mantenere integri i prodotti, le genetica a standardizzare i risultati. In mezzo secolo abbiamo perso un patrimonio di diversità, anche alimentare.
Da noi concimano con il concime di vacca. Il colore del terreno e la compattatura è dovuto alla componente argillosa e questo vale anche per la difficoltà di drenaggio. Soresi Liliana
Io devo disboscare e poi devo arare almeno una volta perché è pieno di radici. Per preparare il terreno coltivabile non vedo soluzioni diverse dall'aratura ma per piantare olivi e alberi da frutta, secondo te può essere sufficiente tagliare alberelli e spine e mettere a dimora le piante da frutto negli spazi più puliti? Servirà tempo per eliminare i nuovi germogli degli alberi tagliati usando il pico ma voglio conservare la vitalità del terreno.
La motozappa su sodo è da evitare perché crea sotto tanto compattamento. Dopo un dissodamento, per affinare i primi cm può andare bene, anche se sarebbe meglio usare un erpice rotante.
Premetto che non faccio neanche l orto per uso personale quindi neofita sono ma mi intrigasapere che ne pensate della coltivazione a rotazione specifica ossia piantare semi per concimare. Le patate a rotazione col grano. Una pianta assorbita elementi nutritivi ma ne cederà altri utili per la seminatura che ne segue. Una sorta di mutuo soccorso vegetale e forse si un po' di sterco di bisonte...
La rotazione delle colture è importantissima. Ci sono colture molto esigenti, altre meno, altre ancora rigenerative. Tra le pratiche migliori da implementare c'è il sovescio, gli apporti di humus e la pacciamatura organica.
Tutto molto interessante ma non mi dici L’ alternativa all’ aratura e poi se usi lo stallatico come fai ad interrare il letame? L’ unica è usare un ripuntatore ma si ripresenta il problema del letame
Una valida alternativa potrebbe essere la ripuntatura con successivo passaggio di erpice. Così non si ribaltano gli orizzonti del suolo e si evita la soletta di compattazione in profondità.
Ma che base scientifica ha questa tesi? Molti contadini dalle nostre parti non arano più la terra. È più comodo lavorarci le produzioni, ma allo stesso tempo per estirpare le erbacce si adoperano pesticidi, distruggendo non solo le erbacce ma anche piccoli animaletti, insetti che sono essenziali per il terreno. In più il terreno troppo compatto lascia scivolare via l'acqua nelle precipitazioni, un terreno smosso permette meglio il drenaggio e trattiene. Non sò se sono scuole di pensiero o meno... tuttavia il terreno smosso una, due volte l'anno sembra più vivo.
Ho forse detto che il suolo deve rimanere sodo? Si può benissimo evitare l'aratura utilizzando un ripuntatore, come pure non utilizzare la fresa sostituendola con un erpice. Il risultato finale potrebbe sembrare simile ma posso assicurarti che c'è molta differenza nella tutela della microbiologia del suolo.
Si dovrebbero lasciare certe erbe spontanee ,al massimo trinciare l'erba e lasciala in campo,tutte le radici contribuiscono a arieggiare e nutrire il terreno con la fotosintesi,interagiscono tra loro e si passano umidità e nutrienti ,ci sono poi i lombrichi,insetti e microorganismi che fanno il resto e' un discorso un po lungo ,si chiama eco sistema,tipo il bosco o la foresta che si rigenerano da sole senza concimi ,sostanze di sintesi e arature invasive ,noi dovremmo lavorare in sinergia con la natura ,le braccia per vangare con 9 miliardi di persone ci sono
@@cristiansotgiu6022...oggi pochi vogliono abbassare la schiena x zappare la terra ma si stanno abituando ad avere '''' soldi facili regalati dallo stato''' ecco perché tante malattie ::::: cibo nn sano , nn nutriente .......
Complimenti. Lei è proprio un professore. Tutti bravi a parlare. Abbia più rispetto per noi agricoltori. Altra cosa, non tutti usano concimi chimici e diserbanti. Io personalmente ho un' azienda agricola biologica e penso che il suo blabbare non sia utile per nessuno.
Mi fa piacere che hai un'azienda biologica e vorrei ricordare che biologico non dovrebbe limitarsi al mancato utilizzo di prodotti chimici impattanti, comunque lodevole, ma rispettare la vita in ogni sua forma. Con l'aratura sei proprio sicuro di farlo?
Non sono un contadino ho vissutoo pero in un paese povero dove si usava l' aratro Le zolle sono state lasciate sul terreno e l' erbaccia poi dive tata secca e poi il terreno e stato concimato con letame .i risultati sono stati ottimi..Un giorno una azienda americana ha arato la stessa terra con un grosso trattore. i profondi solchi hanno ribaltato la terra. e poi le zolle coperte di erbaccia sono state lasciate nuovamente sul terreno per dare il tempo ai microorganimi di andare sotto terra. e far si che l' erbaccia si essiccasse. Anche in questo caso il raccolto e stato buono e non sono stati utilizzati fertilizzanti chimici ma natural. Il raccolto e stato buono lo stesso.pur non avendo utilizzato prodotti chimici ma naturali Secondo me si devono lasciare in pace i microorganismi perche sono molto importanti per la salute del terreno. Ma nella nostra civilta non si puo adottare questo sistema bisogna correre senza preoccuparsi della salute dell,uomo che non ha piu palato e cellule gustative.
Le erbe spontanee non si risolvono con l'aratura perché la natura vuole il suolo coperto. A meno che non si tratti di un deserto. Infatti all'aratura seguono passaggi di diserbo chimico e meccanico per mantenere le monoculture libere da qualsiasi cosa possa infastidire la raccolta meccanizzata.
Non sono un agricoltore ma l'armatura va fatta con mezzi cingolati che non si pesta il terreno e poi va lavorata con la zappatrice e un mio amico la concimava anche e aveva degli ottimi raccolti,c'è chi usa sempre l'erpice,ma si aiutano le erbacce a moltiplicarsi. Ciao
Apprezzo il tuo garbo, che di questi tempi è davvero raro, anche se non sono d'accordo. Ci sono sistemi di lavorazione più rispettosi del suolo perché meno estrattivi. Solo il fatto di usare concimi per poter avere un raccolto discreto dovrebbe mettere in allarme. In molte zone del mondo grandi aree stanno desertificando: non sono più idonee ad ospitare la vita.
Torniamo alla sola raccolta . Di cosa? Di bacche, di more, di semi,..... Non produciamo cibo per tutti? Ma questo signore lo sa quanto cibo viene buttato? Certo potremmo andare in campagna con un punteruolo. Facciamo un buchino, mettiamo il semino e tutta la storia dell'agricoltura va a p...e La storia del terreno scoperto ecc.... vale per le foreste tropicali , non per l'agricoltura. Cosa centrano le monocolture ? Certo di voli pindarici ne ha fatti tanti ! Quanti comprerebbero mele col baciccia? Sfido chiunque a comprare verdura rosicchiata dai vermi ed essere felice. Questo signore è molto originale. Mi fermo qui.
Quindi tutta l'agricoltura si basa sull'aratro e sulla chimica? Questa è storia recente. Pensare che nei secoli passati l'agricoltura sia stata paragonabile a quella odierna è irreale. Per più di mille anni il sistema prevalente, fino al '600 è stato di tipo silvo pastorale.
Questo sistema di coltivazione dovrebbe essere vietata oer legge. Non stiamo morendo di fame, anzi il sovrappeso è dilagante. Dobbiamo capire che per arricchire pochi coltivatori in grande scala , ci stiamo ammalando e andiamo contro natura. i politici dovrebbero avere abbastanza coraggio e lungimiranza per fare leggi che tutelino l'ambiente e la nostra salute.
Hai toccato tanti argomenti che alla fine anche le cose esatte passano per sbagliato, come tutte le cose se usate bene e nel momento giusto danno tanti vantaggi, se usati male fanno danni che ti porti avanti per anni.
Sono anche io d'accordo, mi dica però l'alternativa? Ci va con la zappa a togliere le erbacce intorno alla pianta? Ha soldi da rimettere x coltivare la terra ? È al corrente di quanto costano i semi? Il gasolio,i concimi? O lei spande il letame? A mano chiaramente
Le erbacce ci sono perché la natura vuole il suolo coperto. Il problema delle erbe spontanee è dovuto alla monocultura che deve essere raccolta in modo meccanizzato. L'aratura non basta comunque a risolvere il problema, infatti ad essa seguono ripetuti diserbi. Un metodo potrebbe essere la pratica del sovescio per creare una copertura di concorrenza e con la relativo allettamento apportare sostanza organica. Questa farà da nutrimento ai microrganismi del suolo, sperando che ancora ci siano. Dopo puoi fare una ripuntatura e un passaggio di erpice. I risultati non si vedono all'istante come siamo abituati grazie alla chimica, ma nel tempo diventerà più sostenibile e redditizio.
In Francia sono avanti di trent'anni, solo per stare vicino all'italia. io vivo su un vertisol che ha l"80 % d"argilla, a parte la sabbia è il peggior terreno su cui lavorare, ho interrato 40 cm di legno(segatura e cippato) trasformandosi in materia organica ha cambiato l'argilla in torba, ora non zappo più e non concimi più. È solo un orto ma ho delle produzioni enormi e senza lavoro
Mi fa piacere la tua testimonianza e sono certo dei tuoi risultati. Anche se non vorrei che passasse il messaggio di non lavorare la terra. Cosa che su grandi estensioni è quasi impossibile da adottare. In compenso possiamo comunque sostituire l'aratro, o la vanga in orto, con altri attrezzi e sistemi, più efficienti o meno faticosi e invasivi.
COSA BISCOTTI FARE SE NON ARARE??? IO CHE METTO LETAME BOVINO COME DOVREI FARE SE CON L'ARATURA NON E BUONO SPERIAMO UNA TUA SPIEGAZIONE GRAZIE A PRESTO
E' meglio lavorare in profondità con un ripper-ripuntatore senza ribaltare sottosopra la terra. In orto puoi usare la vanga forca al posto della vanga. E' semplice, fai prima, non ti spezzi la schiena e rispetti la microbiologia del suolo. La microbiologia è indispensabile per digerire la sostanza organica e trasformarla in humus.
La teoria dell'aratura a fine rotazione per ora è stata approvata da tanti, ovvero: rotazione di 3 colture, frumento, mais, erba medica; l'anno a frumento ari per togliere la medica, l'anno a mais stirponi la terra, e l'anno a medica la stirponi ancora, facendo cosí ari 1 volta ogni 6/7 anni (dato che la medica la tieni almeno 4 anni), secondo me è un buon compromesso.
ci può stare, a patto che venga facilitata la microbiologia del suolo con apporti di microrganismi. Se però l'aratura è intesa per il contrasto delle erbe spontanee risulta una partita persa in partenza perché in natura i terreni puliti sono solo i deserti.
Quelli che parlano così... Ecologici... perché parlano solo di diserbanti... Con l'aratura non serve diserbare!!! Nella mia azienda l' aratura la facciamo si può dire tutti gli anni e diserbo non ne usiamo, arando 1 volta l'anno si consuma meno gasolio... Quindi meno inquinamento, alcuni miei vicini passano il ripper 2 o anche 3 volte... diserbano pre semina e post semina.... Poi c'è da dire un altra cosa, la terra arata trattiene moooolto più acqua della "minima lavorazione"... Provate a non diserbare e non arare per 5 o 6 anni... Vedete cosa cresce ancora... Solo più erbacce infestanti!! Questo è proprio un fenomeno!! Il problema è che ce ne sono altri....
Arando rilasci molta più CO2 rispetto ad una ripuntatura col ripper. Il suolo rivoltato rilascia c02, è estremamente dannoso in ottica riscaldamento globale
Bèh... Passare più volte con il ripper richiede più consumo di gasolio.... Le erbe infestanti.... Vanno eliminate... Quindi diserbante a volontà... E poi, lo può confermare chi effettua l'aratura, i prodotti seminati crescono meglio e vengono più belli...e la produzione è molto migliore... Lo dico perché ho voluto provare a passare solo con il ripper per 5 anni... Ho dovuto smettere per poter eliminare l'erba e per produrre qualcosa...e poi passando di nuovo all' aratura il primo anno dopo 5 di ripper, è stata molto dura.... Il terreno si era molto compattato in una maniera pazzesca,altro che si dissoda meglio con la ripatura!!
@@AlessandroPiacenza-z5iil ripper serve solo a tirare pietre e favorire erbacce... Io butto letame di vacche tutti gli anni vicino casa ed araro e ti dico li faccio fino a 50/60 rotoli di fieno o paglia ad ettaro... Dove c'è minima o prati stabili da oltre 20 anni devi girare circa ne devi girare minimo 30 di ettari per fare una 60inna di rotoli di fieno ! Li nel video avrà arato un terzista del sabato e la domenica mica per produrre ma solo per sfizio... Oggi tutti esperti e poi chissà perché dalle mie zone in Basilicata sono aumentati soltanto boschi e cinghiali, lupi e istrice...
Bravo👏...il.mio vicino 5 anni senza aratura...solo ripper...tanto glifosate e ora ha i campi con le infestanti.alte 1 metro...i miei invece sono appena inverditi...ecoaratro e rotazioni ...guardare x credere
Dipende di norma se si fa un orto su un terreno arato e concimato si avranno dei raccolti abbondanti mentre se si pianta in terreni non lavorati le piante rimarranno striminzite e con poca resa, certo se in un terrenono non lavrorato si fanno determinati interventi tipo piantare trifoglio a ottobre aggiungere il letame con il telo, pacciamatura e tutte le varie tecniche alla Hazelip, Ruth Stout i raccolti si avranno pure ma è difficile applicarli a grossi appezzamenti di terreno specie se uno ci deve campare è troppo dispendioso, per non parlare del modello alla Fukuoka poco applicabile in Italia visto che nel nostro clima temperato piove sempre meno in estate e non è umido come in giappone, regno unito ecc...
Con i parassiti in primavera estate come devo fare? Ti prego dammi una soluzione che non siano pesticidi. Io ho un orto e mi coltivo tutto. Di inverno non c'è bisogno di pesticidi. Di estate si perché i parassiti mi attaccano le piante di frutta e tutti gli ortaggi legumi. Le foglie diventano gialle e io uso verderame con pesticidi. Ma ci soffro molto. In estate qui ci sono spesso 40 gradi. Dimmi cosa devo fare per evitare l'uso di pesticidi. Io sono Campano. In primavera e tarda primavera ci sono i pidocchi e di estate c'è il ragno rosso
Non ci crederai, ma più pesticidi usi e più, alla lunga, le problematiche si amplificano. Se fai l'orto per l'autoconsumo ha poco senso usare gli antiparassitari perché il vero valore sta nei prodotti sani e genuini. Esistono tantissimi rimedi naturali per rendere le tue piante più sane e forti. Di norma i parassiti attaccano le piante deboli. La prima cosa che ti consiglio è di partire dalla salute del suolo e aumentare la sua microbiologia. Anche se non usassi nessun rimedio è difficile che arrivi a perdere l'intero raccolto. Focalizzati sui risultati positivi, invece che sulle sconfitte. Con il tempo il tuo orto ritroverà il sano equilibrio per resistere a tutte le avversità. Per il caldo possono giovare alcune ore di ombreggiamento fatto con strutture o piante vicine.
Rizosfera......parte tutto da lì.....la vita dei Microrganismi Rizosferici.....Batteri.......Funghi .......li troviamo tra i 5/10 cm di ogni terreno 🤷♂️
Ci sono da aggiungere poi ulteriori danni nelle zone collinari: dissesto idrogeologico con frane e smottamenti, nonché avvallamento di metri cubi di suolo ad ogni lavorazione che dissestano e modificano la collina.
Salve mio padre faceva il contadino e da premettere che i nostri terreni sono di terra scura leggera, mi ero invadito di acquistare un aratro per smuovere i terreni ma mio padre mi sconsiglio di farlo perché a ditta sua girando il terreno avrei tirato fuori terreno amaro non fertile infatti gli dieti retta, tempo dopo presi un ripper e ogni 2 - 3 anni gli faccio un giro. Mio zio stessa zona fece fare delle vancature il terreno comunque si gira, ma per alcuni anni quel terreno non serviva a niente, secondo me ogni tanto bisogna ascoltare chi ne sape più di noi vi saluto.
I comment dimostrano quanto sia difficile liberarsi da una mentalità assodata come scientifica e solo da non molti decenni: in realtà già dal 1870 in America e subito dopo in Europa si era iniziata un'agricoltura chimica. Bisognerebbe, se veramente la salute diventasse l'intéresse primario, regalare un anno sabbatico à turno, un campo alla volta, ovvero non lavorarlo, per spurgarlo (vi sono comunque coltivazioni che aiutano). Le università sanno queste cose per studi comparati ma il sistema non aiuta anzi soffoca. Comunque a chi, tra coloro che seguono questo canale, ha onestà intellettuale, consiglio appunto di esaminare il libro di Gigi Manenti, coltivatore con metodo naturale di grandi estensioni, dove sono riportati questi studi!
Non esageriamo, evitare l'aratro non significa seminare tra le erbacce, ma lavorare la terra con altri strumenti che evitino il ribaltamento degli orizzonti.
Egregio Massai, tutto quello che lei discettato è molto bello, persino romantico oltre che apparentemente (ma in senso positivo) banale. Cioè appare banale che se qualcuno si serve della meccanica spinta, delle concimazioni e lavorazioni spinte, spesso mal gestite, possa soltanto nuocere all'ambiente ed anche a sè stesso. Ma! C'è un ma grosso come una casa: nella sua discettazione, c'è una generalizzazione che va a sua volta in conflitto d'interesse con altre questioni legate alle esigenze soggettive e della massa. Come lei ha giustamente ricordato, l'agricoltura spinta è stata favorita, se non imposta, dall'aumento esponenziale di bocche da sfamare che gli agricoltori - non benefattori o filantropi ma semplici uomini che "tengono famiglia" - hanno cercato di soddisfare per portare il pane a casa. Ora io in tutto questo non ci trovo nulla di così abominevole o ripugnante. Giustamente la domanda che resta è: ma c'era un modo migliore per ottenere lo stesso quantitavo di produzione senza impattare così tanto sull'ambiente? Ed io questa domanda la rivolgo proprio a lei, perché io, una risposta positiva dimostrata ancora non l'ho trovata. Lei l'ha trovata? Riesce a produrre gli stessi quantitativi di cereali che produce un convenzionale, ma usando tecniche biologiche o persino biodinamiche? Io ad esempio, ho provato a condurre un vigneto in biodinamica (anche'io sono un inguaribile romantico di base), l'unico problema è che alla fine tra preghiere e acque sante mescolate a tanta fede, ci stavo fallendo. Perché come saprà sicuramente, un conto è farsi l'orto per diletto e dunque se viene qualcosa bene, se non viene mangio lo stesso, un altro è investire soldi e tempo (che poi sono sinonimi) in una impresa agricola e poi arrivare a fine stagione senza raccolto o con un raccolto devastato da malattie, parassiti e crescita stentata di piante e frutti. Per cui le rinnovo la domanda, lei ha trovato un sistema di cui l'efficienza sia dimostrata con numeri scientifici alla mano, ma che non richiede alcuna lavorazione del terreno, nessuna concimazione e nessun prodotto di sintesi contro parassiti funghi ecc? Altrimenti parliamo del nulla come al bar. Io ho fatto tanta ricerca fino ad oggi, ma senza rame e zolfo - quando e se bastano con fenomeni atmosferici indotti, come quelli che i nostri ingegneri del clima ci regalano con le loro scie - non la scampo. Senza una concimazione minima, almeno con prodotti organici, le piante non crescono e comunque non riescono a portare a casa un raccolto e se concimo senza interrare un minimo il concime, se lo prendono solo le malerbe. A questo punto mi dica lei cosa mi sfugge e come posso interrare un concime senza fare almeno una ripuntatura superficiale su un terreno che comunque è in pendenza.
Altra cosa che mi domando: il mondo è pieno di agronomi, anche famosi e strapagati: possibile che continuino praticamente tutti a raccomandare gli scassi profondi e dunque con aratri mostruosi, prima di impiantare i nuovi vigneti? Sono tutti degli inetti ingaggiati da altri inetti che li pagano inutilmente?
P.s. spero che la soluzione da lei proposta non sia alla fine quella di smettere con l'agricoltura intensiva e tornare tutti all'orto di casa dove si mangia (se) si riesce a raccogliere, altrimenti chi glielo dice a tutti quelli che vivono nelle metropoli e non sanno nemmeno cosa sia una vanga che dovranno mangiare solo gli scarafaggi che vuole soros e la banda bassotti del world economic forum di davos?
Infatti, tutti che predicano per minime lavorazioni e cose varie,,,dipende tutto da moltissimi fattori, dalle mie parti , in asciutta, per il mais se non ari ad almeno 35/40 cm e la stagione non è clemente con adeguate precipitazioni raccogli solo stocchi, poi se vuoi fare frumento in successione, con minima lavorazione va anche bene ,poi qualche convinto della minima lavorazione sempre e comunque c'è con il risultato che si ritrova terreni impestati di sorghetta ,gramigna e co.. quindi bisogna sempre valutare le situazioni e le condizioni,,, perché tra qualche anno con questo andamento ci ritroveremo i campi che saranno infestati a dismisura e il glifosate servirà a ben poco....
@@gigic74 Io non sono esperto in coltivazioni di cereali intensive, dunque non mi pronuncio a giudicare. Però studio, cerco di confrontare quello che vedo, mi faccio continue domande e cerco risposte di buon senso. Per definizione il buon senso non sta nelle ideologie integraliste. Dunque chi parteggia tutto a destra o totto a sinistra finisce per trascurare aspetti fondamentali. E questo mi pare assodato. Cercare di far coincidere le ideologie biodinamiche con le esigenze di sfamare il mondo, per me si racconta palle, oppure è in malafede. Io mi ero affidato all'ideologia di Enzo Nastati dell'arca della vita. Sembrava che fosse il messia della biodinamica. Tutto concettualmente bellissimo e moralmente elevatissimo. Peccato che con le sue acque dinamizzate e con zero lavorazioni, ancora un pò e potevo andare a chiedere la carità. Ora quando uno lavora su terreni che di per sè sono ricchi, può darsi che in qualche modo si riesca a metterci una toppa. Ma pensare di coltivare in terreni difficili, con le chiacchiere e le preghiere, piuttostoché la pacciamatura, allora ci prendiamo in giro. L'anno scorso mi sono fatto l'orto con solo una fresatura e con quantità minimali di rame e zolfo e senza concimazioni. Risultato, i pomodori mi sono maturati a settembre e neanche bene, erano infestati da quella tuta infame, più cimici più madonne. L'insalate se le sono divorate tra i grilli talpa che facevano fuori le radici e le cavolaie che devastavano le foglie. Le zucchine erano impestate di oidio e peronospora, insomma il delirio totale. Se questo è il sistema giusto per rispettare la terra e tutto il creato, bisogna iniziare a cambiare dieta e mangiare gli scarafaggi come vogliono farci mangiare (ma solo a noi poveri mortali) quelli che comandano il mondo. Io DEVO e VOGLIO portare a casa un raccolto quando lavoro e investo. Poi se posso impattare meno possibile sull'ambiente mi fa piacere, ma se per non impattare sull'ambiente devo morire di fame e bruciare soldi inutilmente non ci sto. Poi se proprio ci vogliamo preoccupare dell'impatto ambientale, cominciamo a chiederci quanto impattano tutte quelle scie che ogni giorno irrorano perbene le nostre terre con bario, alluminio, stronzio i vari metalli che sono contenuti nel cherosene avio (che vi ricordo essere carburante EURO ZERO bruciato in motori EURO ZERO a 70 litri al MINUTO per migliaia di voli quotidiani. Come mai di questo non sento mai nessuno preoccuparsi? SVEGLIA GENTE!!! Ci vogliono far pensare che il problema siamo noi con i nostri orti o i nostri campetti di mais, ma qui si guarda il dito invece della luna. Poi che certe pratiche di letamazioni e lavorazioni non siano più sensate con le tecnologie odierne ci sta. Ma non mi vengano a raccontare che l'agricoltura intensiva è il male assoluto, mentre quello che propone il W.E.F. è tutto buono perché con me non attacca. F.O. SOROS, SCHWAB, GATES, ROCKFELLER, ROTHSHILD e tutti i loro servi politici sovversivi infami.
Ottima e puntuale analisi!!!, quella di controcorrente 3111. Nel video solo discorsi da bar!!
Ho letto con piacere il tuo messaggio, denota tanta passione. Smettere di arare non significa smettere di lavorare la terra. Per colture estensive è impensabile abbandonare le macchine come per la difesa fitosanitaria la chimica. Questo non perché sia giusto ma perché la popolazione è aumentata in modo esponenziale e vive per la maggior parte nelle città. Penso siano altre le difficoltà: i costi di produzione che salgono inesorabili, calamità e avversità ricorrenti, la concorrenza di prodotti provenienti da mercati esteri sempre più agguerrita. Ho visto limoni dell'argentina a un prezzo inferiore di quelli siciliani. Sorvoliamo sul discorso del grano estero. Come difendersi da tutto questo?
Non penso che l'aratura sia la soluzione basilare. Una semplice ripuntatura la può sostituire egregiamente.
inoltre la maggior parte dei terreni viene coltivata per alimentare gli animali da allevamento perché carne, latte e derivati sono molto più redditizi.
Le sfumature sono tante e non ho certo l'intenzione o la competenza per dare soluzioni.
Mi spieghi che differenza c'è tra ribaltare il terreno con una aratura a 40 cm e una ripuntatura a 60 se dopo passi comunque l'erpice e la seminatrice allo stesso modo?
Grazie per l'approfondimento storico che non conoscevo. La storia è importante! Capire perche si fa quello che si fa, come ci si è arrivati serve a non rimanere col culo per terra dopo!
Splendida spiegazione, ne avevo sentito parlare ma mai in questi termini !!! GRAZIE !!!
Bravo è arrivato il professore ..dove aro il grano è ancora bello rigoglioso,dove sono andato a lavorare superficialmente è già secco. Sono del parere che non si ara in profondità ma lo si deve fare.
L’aratro è l’attrezzo degli idioti! Se vuoi lavorare in profondità facendo 1/10 dei danni dell’aratro usi il ripuntatore o meglio i coltivatori ad ancore (che danno drenaggio e riserva di frescura) con esplosori (che troncano le radici profonde delle infestanti e sdradicano tutte le altre)
Metà dei dissesti idrogeologici li creano gli aratori e gli utilizzatori di fresatrici e erpici rotanti in profondità!
Hai usato semi ibridi e concimi chimici?
Hai esposto il tema perfettamente! Io queste cose le sapevo, purtroppo non Ho ancora un terreno dove applicare cio, anche se Ho avuto esperienza aderendo a progetti che mi Hanno aperto gli occhi su tutto quello Che dici! Infatti il problema non sóno sólo gli allevamenti intensivi ma anche le monocoltivazioni. Purtroppo proprio chi lavora la Terra ha un rigetto per quello Che riporti proprio per un retaggio culturale radicato...
Io te lo darei un terreno a te e quello che racconta barzellette e ci dovete viverci e allora capirete come stanno le cose si vede sul campo e non sul divano
@@marioscali5988 innanzi tutto Mario rispondi educatamente, io Invece ti farei vedere I terreni prosciugati con tanto di crepe su gli ettari da monocultivo, ma lo Sai vero? Io l'ho avuto un terreno per un progetto e se rispetti la distanza fra le piante e le nutri come si deve e non per rendita industriale allora vedi... Ma i terreni Li avete sólo voi, I "contadini" quotati in borsa! Mangiatelo il tuo terreno! Maleducato!
@@marioscali5988 @marioscali5988 innanzi tutto Mario rispondi educatamente, io Invece ti farei vedere I terreni prosciugati con tanto di crepe su gli ettari da monocultivo, ma lo Sai vero? Io l'ho avuto un terreno per un progetto e se rispetti la distanza fra le piante e le nutri come si deve e non per rendita industriale allora vedi... Ma i terreni Li avete sólo voi, I "contadini" quotati in borsa! Mangiatelo il tuo terreno! Maleducato!
Mi basta il mio ettaro che, per hobby e con ottimi risultati, coltivo a vigna, olivi, orto e frutteto. E' più di quanto molti agricoltori facciano per professione a suon di contributi.
buongiorno, vorrei capire con quali titoli parla, se lei è un agricoltore deve trarre reddito dal terreno o cosa altro. Quando si fanno critiche bisogna anche saper proporre alternative serie se vogliamo che le critiche siano costruttive, poi bisognerebbe anche averle sperimentate a propie spese e portare dei fatti concreti .
Le alternative ci possono essere, sempre considerando ogni realtà diversa da altre , ci illustri con dei fatti , grazie .
Hai perfettamente ragione, occorre sperimentare e documentarsi prima di parlare a vanvera. Per fortuna, oltre alle esperienze personali sul campo e i libri, abbiamo anche questi strumenti che la tecnologia ci offre per poter scoprire valide alternative.
Basta cominciare a cercare e staccarsi dal "si è sempre fatto così".
In fondo quella che per molti è considerata agricoltura si riduce alla guida di mezzi meccanici e alla distribuzione di prodotti di sintesi, senza la minima idea dei processi biologici legati alla vita che dovrebbe esserci sotto ai nostri piedi.
@@robertomassaigiardinofuturovero..sta gente pensa solo al reddito.....ma è come parlare con i muli...PS in realtà gli asini sono molto intelligenti
Almeno tirar fuori del cibo. Come faresti?
@@loskitoz ci sono diversi modi..
😳😳😳......🙈🙈🙈🙈🙈🙈
Bravo , è davvero una grande novità da studiare e perfezionare, togliendo i lavori negativi e lo sfruttamento da parte di chi è responsabile livello Nazionale con spese inutili per l'economia che va a discapito di tutti. Complimenti👍
Ciao Roberto grande messaggio bravo… purtroppo le persone sono sorde.
Si, e il peggior sordo è chi non vuole sentire.😉
Grazie, spiegato molto bene.
Credo che il coltivare dovrebbe tornare ad essere una attività diffusa, tante piccole produzioni. Ad esempio un campo di cereale per uso famiglia (meno di 1000 metri quadrati)
Ciao Roberto,sono molto d’accordo con te xro x il nostro lavoro tante volte x arieggiare oppure x bisogno di interrare stoppie erbe,oppure tante volte x fare presto xche almeno x ciò che mi riguarda ci sono troppe spese x ciò che viene ricavato,ti faccio una buona giornata e ricordiamoci che x la terra ci vuole passione ❤😊
La passione è il carburante e la conoscenza il motore.
E' nel mettersi in discussione e confrontandosi che si evolve.
Fai bene ad arieggiare la terra.
Potresti provare con una ripuntatura al posto dell'aratro.
E' bene evitare il ribaltamento degli orizzonti del suolo, per non perdere la microbiologia.
Sono i microrganismi che digeriscono la sostanza organica e la rendono disponibile alle piante.
La terra funziona come nel nostro intestino.
Una aratura equivale a prendersi gli antibiotici.
Al bisogno si può stare ma non può essere una prassi ripetitiva.
Sono un po' di anni che rippo con un tre metri . Ad una profondità di circa 40 c. Tri. Ma purtroppo le infestanti in primavera abbondano ....
Maestro, abbiamo dei politici molto molto utili per zappare il terreno🔝😇🐱🌝
Se tornassimo a zappare la terra invece di ammassarsi come formiche nelle metropoli ci sarebbe bisogno di meno trattori e meno schifezze. Pensa a come è cambiata la società in neanche un secolo. Le conseguenze sono già tangibili e purtroppo destinate ad evolvere.
Guardate come funziona che lui e un grande esperto piu che di lavoro di stipendi pubblici.purtroppo tutta la gente che segue queste caricature da gente che vive in un allevamento intensivo convinta che le galline fanno uova in confezioni da sei
Sistema di coltura Manenti !
Rispetto della terra ! 👍🤓
neanche a quello servono, loro sono fatti per mangiare non per produrre cibo!
E bravo professorone, intanto l’aratro è indispensabile per interrare i residui della cultura precedente, specialmente nel caso del Mais da granella, dove la quantità di residui è veramente elevata, poi la mia azienda opera in piena pianura padana e quest’anno ha seminato solo chi aveva i terreni arati, chi ha adottato la minima lavorazione o no-tillage (non lavorazione) ha i campi ridotti in acquitrini dove è impossibile entrare per effettuare le semine primaverili, con questo non voglio demonizzare queste pratiche agricole, ma di certo non sono la verità assoluta, dipende sempre dalla conformazione dei terreni.
Lei quando si sposta usa l’auto o il calesse trainato da cavalli, io penso che usi l’auto come noi usiamo i trattori con il condizionatore, la radio e aggiungo anche il GPS per ottimizzare i vari passaggi delle lavorazioni e distribuire l’esatta quantità di fertilizzanti, o dobbiamo ritornare ai buoi e ai cavalli per trainare le nostre macchine, per la gioia degli animalisti!!!!
Poi l’aratro esiste già dalla Mesopotamia e oltre, John Deere ha solo brevettato l’aratro in acciaio, che fino ad allora era costruito in ferro o ghisa, anzi per dirla giusta ha brevettato il versoio in acciaio, che è la parte dell’aratro che rivolta il terreno.
In ultimo noi Agricoltori lavoriamo i nostri terreni con passione e cercando sempre di rispettare il più possibile le buone pratiche agricole,naturalmente per creare un reddito per le nostre famiglie, di certo non lavoriamo per sport.
Forse non mi sono spiegato bene, abbandonare l'aratro per non ribaltare sottosopra gli orizzonti del suolo non significa regredire ai lavori manuali. Si può continuare a usare i trattori e fare anche lavorazioni profonde. Basta usare attrezzi con il ripper/ripuntatore prima di affinare con l'erpice e poi seminare. Quando entri con la ruota del trattore nel solco fatto dall'aratro per procedere con l'aratura cosa si crea sotto?
La cosa triste è che questi personaggi fanno video solo per aver visualizzazioni.
Stiamo passando dalla TV spazzatura a questa nuova tipologia.
E come sempre fanno leva sulla ignoranza della gente.
Che tristezza.
@@stefano1844purtroppo è proprio così, che tristezza 😔😔😔😔
@@stefano1844 diciamo meglio che veicolano idee che la gente che non sa nulla di agricoltura se non per averlo letto su libri o peggio, vuole sentirsi dire per avere conferma delle proprie convinzioni puramente teoriche o basate su presupposti avulsi da contesti diversi.
Il signor Roberto non dice tutte cose sbagliate ma che appunto non si possono praticare in certi contesti e in base a certe economie.
Tutti sono capaci di piantare due piantine di insalata nell'orto smuovendo appena il terreno con una vanga-forca e abbondando di compost come piovesse. Poi l'anno dopo il suolo è un pochino più duro e rende meno, poi l'anno ancora dopo ancora meno, etc... finché si stancano e lasciano perdere "il sogno dell'orto senza lavorazione" e tornano alla vanga e alla concimazione oppure abbandonano del tutto dando la colpa al riscaldamento globale (perché qualcuno a cui dare la colpa dei nostri fallimenti si trova sempre).
La rete è piena di profeti della naturalità e del torniamo alle origini, ma si trovano anche persone che riconoscono il fallimento di certe pratiche; sono poche perché fallire non piace a nessuno.
@@tullionicolussi3963parole sante 👏👏👏👏
Io non me ne intendo, ho visto il video per caso e comunque sono riuscito a cogliere ciò che il signor Roberto, che non conosco , voleva provare di trasmettere è che in una civiltà come la nostra oramai così tanto sbilanciata a produzioni industriali e di facile profitto dettata da multinazionali si rischia davvero di fare danni irreparabili nell'avvenire, tutto qui, ha cercato di sensibilizzare sul tema chi di terra vive, dopo di che se si vuole alternative e soluzioni per fare meno danni , si trovano , grazie Roberto
La nostra civiltà siamo io e te. Parliamo, forse siamo stati mutilati (come società) ma ci confrontiamo e in questo ci confrontiamo perdere è smettere di pensare di farcela. Uno stracci di post fa' ancora il suo lavoro. Siamo vivi! Vivremo!
Hai ragione! Arando in profondità va bene e non va bene tiri su la terra cruda e distruggi i microorganismi quello che dice è vero
Non si ara più in profondità al max 15-9 cm....armature superficiali...Ecoaratri...
Bravo bella e semplice esposizione da condividere grazie mille tanto amore per la natura
Ma quale è la soluzione che tu proponi in alternativa a questo? Per un produttore?
Dipende dalla produzione. In linea di massima conviene non ribaltare mai gli orizzonti del terreno e andare a dissodare con la ripuntatura, seguita da affinatura con erpice. Altro fattore importante è la copertura che in periodi fuori produzione può essere fatta con colture da sovescio.
@@robertomassaigiardinofuturo le colture da sovescio le semini dopo il grano. Dalle mie parti in prov. di AL in estate il terreno è molto secco e se semini qualcosa in quel periodo no nasce niente, bisognerebbe irrigare col rotolone per far nascere l' erba. Io non ho il rotolone ma usarlo vuol dire consumare parecchio gasolio per pomare l' acqua a 10 atm. Poi in autunno bisogna trinciare l' erba e come fai a far sparire i residui ? Non ha senso irrigare una coltura da distruggere. Se non si irriga molto non nasce e non cresce nemmeno, discorso senza senso ! Queste cose puoi raccontarle a chi abita in città.
Bravo finalmente uno che lo dice nei video! La vecchia agricoltura protesta nei messaggi, prima o poi verranno a capire anche loro come funziona la natura
Quando lo capiranno, sarà come andare a chiudere la stalla dopo che i buoi sono tutti scappati.😅
Concordo completamente. Un altro grosso danno è legato alla diminuzione della biodiversità della flora spontanea presente come semi ma anche parti di rizomi. Sarebbe interessante incontrarci per fare il punto di questa situazione tremenda. Complimenti e tanti auguri.
infatti gli aspetti sono molto collegati. Se vuoi parlarne insieme sono disponibile. Scrivimi a robertomassai@giardinofuturo.it e ci mettiamo in contatto.
😅@@robertomassaigiardinofuturo
Questo video mi è stato molto utile.
Arare non è dannoso se si lavora in tempera e max 30cm di profondità, magari dopo il frumento,portando via la paglia si può dare una semplice ripuntatura o estirpatura profonda e seminare senza arare, tuttavia dopo il mais come si fa'a lasciare il terreno con le stoppie e seminare sopra,arare il minimo indispensabile anche perché costa, cercare di farlo nel modo corretto,anche utilizzare trattori,trebbie con Cingoli invece di ruote,per compattare molto meno il terreno
Per te cosa è il terreno? Un sopporto inerte o un ecosistema vivo?
@@robertomassaigiardinofuturo ma una risposta seria la vuoi dire.. o continui a menare il can per l'aia..??? e' il continuo togliere paglia e mais da granella che fa diventare cemento il terreno che poi e' di 1OOO qualita'.. non si puo' generalizzare ma si puo' prendere un terreno e dare l'esempio... se te la senti... 😄
Sta dicendo un mucho di cazzate
Tu il terreno non lo hai mai lavorato
Ma è del mestiere questo?😂
@@di84647 A quale mestiere alludi?
Se intendi il trattorista, no.
Grazie per l'informazione nn ne sapevo niente.non vangheró più il mio terreno.😮
Continuiamo cosi e sto andando nella stessa direzione, grandi studi per rigenerare la nostra Terra....
Grazie
Fantastico!!! Grazie!
Bravissimo, purtroppo in pochi ci credono e lo fanno. Le erbe e gli insetti, lavorano per noi, per chi rispetta il terreno
Non parla del reddito..ma del danno che provoca l'aratro .ha ragione è informato sa cose che. Chi lavora la terra per interessi. Non guarda .. sono d'accordo con quello che lui dice e lo ringrazio grazie
Condivido il tuo messaggio , la spiegazione è ottima , si deve spiegare anche a scuola nei corsi di aggiornamento che è sbagliato chiedere alla natura il doppio di quello che può offrire. Si deve intervenire con metodo , il signor Massai ha ragione sì deve spiegare alle persone.
Non cercare di aumentare le produzioni agricole, con le progressive e importanti innovazioni agronomiche: incroci varietali, che aumentano le produzioni, favoriscono maggiore
resistenze alle malattie e agli stress idrici, vari tipi di concimazioni, sistemi di irrigazione, ecc. Significherebbe chiedere alla popolazione mondiale, di ridurre drasticamente la propria, alimentazione attuale, in particolare dove il cibo e' scarso.
Per sconfiggere la fame basterebbe ridurre il consumo di carne, latte e derivati. Per non parlare dei cibi spazzatura, ipercalorici, droghe, alcool, tabacco. Lasciamo perdere gli sprechi e cibi esotici o fuori stagione......la fame è come la guerra: sono politiche.
..Grazie Roberto Massai!.. mentre dell'Orto so tutto.. di questo nn conoscevo proprio niente!.. anzi quando vedevo un bel campo arato.. ne ero "orgoglioso"!.. mi hai aperto la testa!!!.. GRAZIE!!!..
In orto vale la stessa cosa per la vanga. Meglio usare la forca per non rigirare sotto sopra le zolle. E' pure più veloce e meno faticoso.
Bravo, d'accordissimo.
Spiegazione veramente molto istruttiva
Buonasera, mi sto accingendo a fare il mio primo orto domestico di circa 50mq, proprio oggi ho vangato la terra a mano per circa 20cm, allora ho fatto una cavolata? cosa posso fare per rimediare? Il mio era un terreno mai lavorato con circa 60cm di erba se non di piu
Cosa dice la tua schiena? Prossimamente farò un video in cui ti faccio vedere una valida alternativa. Se non lo hai ancora fatto iscriviti al canale per restare aggiornato.
Fai pacciamatura di tutto il vangato con 20 cm di paglia.
@@robertomassaigiardinofuturo forse perché ho 22 anni, non ho avuto problemi di schiena
Non va bene 20 cm soprattutto per la prima volta ci vuole vangare almeno 30 -40 cm se il terreno e pieno di erba .per l' orto e rastrellare bene a pulire le erbacce
Sono d'accordo con te,il buono del terreno e nei primi 15 centimetri di suolo
Concordo ! Non sei il solo a dirlo, c'è anche il sistema di coltura Milesi, se non sbaglio, che dice le stesse cose, rispetto del terreno e dei microrganismi presenti ! 👍🤓
Ritornare in campagna e con piccoli appezzamenti , tutti insieme!!!! Basta con questo sfruttamento maledetto. Grazie del video ❤❤❤❤
Oooooo si tutti insieme appassionatamente
Per fare un salto del genere bisognerebbe passare prima dalla fame. Meglio evitarlo, anche se servirà una buona dose di lungimiranza.
si si, comincia tu, dopo quando ti accorgi che lavorerai come uno schiavo senza guadagnare niente e dovrai rinunciare a tanti sfizi, ai viaggi e a tutto il resto vedrai che cambi idea.
@@CarloMartignon c'e chi Gia ci rinuncia a tutto cio... Ma finche puoi farti la vacanzina di 1 settimana chettenefrega della integrita, vero?
@@larealtadeifatti ma quale integrità? Ma di cosa stai parlando? L importante è stare bene, in pace con sé stessi e con il mondo.
Complimenti per la spiegazione 👍🏻
Eccezionale spiegazione ...
preziosa lezione di vita agricola secondo natura .
La natura va osservata e non si spreme più del dovuto, se si va oltre i limiti si creano danni, che magari nell' immediato non notano.... Bravo e grazie di tutto! Bisogna testimoniare che la mentalità del profitto ha distrutto la vita a dimensione umano-natura. Ciò che i nostri nonni c' hanno trasmesso... Non lo abbiamo considerato perché accecati dalla modernità. Il segreto è non perdere l' antico trovare un connubio tra il moderno.
Il paradosso è che chi coltiva è costretto a spremere pur di sopravvivere e il guadagno lo fanno altri in giacca e cravatta.
A dispetto dei commenti che leggo, i quali evidentemente non sanno cos' è un terreno e la vita che contiene, ciò che dici è corretto, molto corretto, l'aratura è una pratica che andrebbe eliminata in quanto dannosissima per tutta una serie di lunghi ed ovvi motivi
, se non per una prima preparazione del suolo ristretta a pochi casi.
Bravo.
Ti ringrazio, fa piacere sapere che ci sono anche altre persone che si informano o si mettono in discussione.😃
Si pratica da secoli e non c'entra niente con l'agricoltura intensiva....semmai è il contrario
Ma bravo de che😅😅😅😅
Ti rendi conto di cosa stai raccontando le arature vanno esequite con trattori cingolati laraturaebene non farla tutti gli anni il terreno non va rivoltato sotto sopra ma andrebbero usati aratri con vomeri cilindrici che affiancano il terreno senza rivoltarlo sottosopra nota bene io x 35 anni non o arato con il passar degli anni sono stato costretto aricomciare ad arare ilterreno ogni 2.3 anni
Ma tu cosa faresti per poter seminare e poter produrre togliendo erbe e ifestanti
Ottimo video, purtroppo molti commenti negativi dimostrano come sempre quanto siamo indietro in questo paese, e quanto poco questo popolo è abituato ad aprire qualche libro....
Hai perfettamente ragione: il "si è sempre fatto così" o il "visto fare in giro" costano meno fatica del leggere qualche libro. L'esperienza è importantissima ma dovrebbe basarsi su conoscenze approfondite e sperimentazioni e non sulla propaganda di chi vende.
@@robertomassaigiardinofuturo esattamente...
E in un terreno argilloso come ci si comporta?
Mi vengono in mente i pescatori di una notte località turistica del Gargano, arrabbiati a causa del fermo biologico che vietava di pescare nel periodo riproduttivo. Ora mi dicono che sono loro a fermarsi spontaneamente. E' triste constatare come gli agricoltori, una volta chiamati contadini, non riescano a capire le esigenze della terra che ci sfama tutti. Ci siamo fatti infinocchiare tutti dal consumismo, travestito da benessere. Dove è finita la saggezza contadina?
@@uccionatalespezziga2361 per il piccolo orto che faccio mi è bastato un camion di letame e della sabbia per modificarlo, ora nn ho piu bisogno di toccarlo, per grossi appezzamenti non saprei, il discorso potrebbe essere molto lungo...
Pienamente d'accordo con te,l ho sempre pensata così,non ha senso arare
❤ e' propio cosi purtroppo ,e qua' con i vigneti e' la distruzione totale.da star male vedere,x chi capisce
Bravo,perfettamente d'accordo.
Sono d'accordo con te!!...
Infatti tutti quelli che fanno minima lavorazione...x avere i contributi....utilizzano ettolitri di glifosate x tenere pulito il terreno.
Perché non sono capaci diversamente e si fa prima
@@cristiansotgiu6022no, perchè costa meno
@@cristiansotgiu6022 e la natura ricambia con tutti disastri naturali,solo che ancora una volta l'uomo ha fatto la volpe oppure è proprio demente sostituendo disastro indotto con la parolona cambiamenti climatici!!
Tutti addormentati e avvelenati dai cari pesticidi che accarezzano il nostro corpo pur di non lavorare e pensare......
Intanto lo affermano i mass media che è Bio...
Pecore da tosare ,ma almeno loro sono più intelligenti di noi poverini di mente.
haha vero
Principalmente fanno minima x prendere i contributi qua nella mia zona anno provato molti a fare minima ma se non lasciavano perdere andavano del culo
Siamo dentro una grande industria, che comprende esseri umani, animali e piante. Un sistema creato dal potere che ha un' altra utilità, enn è il profitto, ma rendere tutto schematico e controllato
La grande industria, il sistema sono sorretti da noi, singoli e manipolabili consumatori.
Assolutamente d'accordo, così facendo,il terreno diverrà sterile.
Scommetto che non conosci nemmeno la zappa
@@marioscali5988 Sono dalla mattina alla sera e tutti i giorni nell'orto(pensionato) e tutti i gg dell'anno combatto la mia guerra contro lumache,afidi,formiche,cimici,cavolaie,malattie fungine ecc ecc se vuoi unirti al gruppo fai un fischio.
ciao
L'importante è non ribaltare le zolle sotto sopra.
Grande sapientino😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😊😊😊😊😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅
Aiuto: Ho un terreno di 200mq mai lavorato ci sono tutte erbacce su, cosa mi consigliate?
Riempirlo di fieno o paglia almeno 20cm per poi coltivare su direttamente? Oppure togliere erbacce con un rastrello per poi preparare il terreno per coltivare?
Grazie mille a chi mi risponde
Le alternative sono diverse. Puoi tagliare tutto a zero, stendere cartoni e apportare un generoso strato di compost sui letti di coltivazione. Oppure tagli tutto lasciando a terra i residui e copri con un telo da insilati per almeno una stagione. Se prima apporti anche letame maturo e microrganismi ancora meglio. Evita comunque di arare, vangare o fresare su sodo. Se il terreno è compatto e vuoi arieggiare usa una vanga forca. In uno dei miei video faccio vedere come fare. Dacci un'occhiata. La pacciamatura va sempre bene soprattutto in estate.
sono pienamente contrario alle lavorazioni pesanti e all'uso di veleni, come fare in alternativa per le erbe che infestano tutta la coltura?
Considera che la natura è contraria al terreno scoperto. Dove c'è copertura non nascono erbe spontanee. Gli unici posti in cui trovi terreno nudo sono i deserti. Con i sovesci, apporti di compost e pacciamature riesci a contrastare le erbe spontanee. E' ovvio che in contesti estensivi diventi impegnativo, ma per molte colture e fattibile e pure redditizio.
bisogna lavorare ma leggeri strati solo scassi x nuove piantagioni e poi leggere in fururo
Complimenti sono d'accordo su tutto. Lascio un mio post per una alternativa possibile che utilizza mini trivella e zeolite.
Sono d'accordo ma in alternativa cosa suggerisci per lavorare il terreno in superficie?
Dipende dalle coltivazioni e dalla superficie. Il terreno può essere dissodato anche in profondità. L'importante è evitare di ribaltarlo sottosopra. In orto può bastare la forca al posto della vanga e in campo aperto il ripper al posto dell'aratro. Per affinare e livellare meglio un erpice rotante invece della fresa.
Per limitare le erbe spontanee occorre adottare una copertura del suolo permanente, con pacciamatura, occultamento e su grandi superfici colture da sovescio prima di quelle da raccolto. Questi sono tutti sistemi che non puntano a massimizzare le produzioni ma cercano di promuovere la fertilità e vitalità del suolo.
Ci ha abbondantemente illustrato tutto ciò che di negativo comporta questa tecnica agricola. Sarebbe stato interessante sapere come andrebbe lavorato il terreno...
Soprattutto in presenza di terreni argillosi, se non si devono lavorare in profondità, come si fa ad evitare i ristagni idrici che creano asfissia all'apparato radicale? Senza contare che alcune piante non attecchiscono proprio xké le radici trovaso terreno sodo e non riescono a svilupparsi?
Grazie.
Non ho detto che il terreno non debba essere lavorato in profondità ma che non deve essere ribaltato sotto sopra. Una valida alternativa è la ripuntatura con ripuntator/ripper.
Grande verità..io sono sempre stato dell idea che il terreno vada toccato meno possibile..ho dei noccioleti..niente diserbo..niente concime e il terreno è stupendo..non ho mai creduto al beneficio di questi attrezzi ma ognuno la pensa come meglio crede..anche il ripuntatore per arieggiare almeno a mio parere è una scemenza..anche perché il ripuntatore viene usato per decompattare il terreno indurito che nel bene o nel male abbiamo sempre creato noi con lavorazioni continue su terreno..non credo che noi per arieggiare il nostro cervello abbiamo bisogno di buchi in testa..la terra è autonoma e sa qual è la cosa migliore per lei..noi siamo solo osservatori.. pensiamo di fare il miglior lavoro ma alla fine chi decide è lei e basta..basta vedere il suolo del bosco..nessun tipo di lavoro e la terra è di una friabilità unica.. grazie per questo bel video..Questo commento è un mio personale parere..e ognuno è libero di pensarla giustamente come vuole
Verissimo, il tuo ragionamento non fa una piega. Bisogna però andare per gradi. Già dire di abbandonare l'aratro ha fatto un grande clamore. Il ripuntatore serve a far girare i trattori. Ti immagini che reazioni ci sarebbero nel dire che i trattori sono inutili e dannosi? 😉
Noccioleto e una cosa e se devo seminare il grano è un'altra cosa non confondere le pere con le mele
Roberto un consiglio se ho dei terreni lasciarli allo stato brado sarebbe meglio? Grazie
Dipende. Da un punto di vista ecologico si. La natura opera meglio di noi. Su questo non c'è dubbio. Solo che lo fa in tempi lunghi.
Hai ragione al 100%
Purtroppo adesso tutti possono parlare senza sapere niente di quello che dicono
Allora ascolta chi vende i prodotti, che almeno i soldi li fanno loro.
Ciao mi servirebbe di più conoscere le alternative
dipende dalle colture, non esiste la ricetta unica per qualsiasi caso. In linea di massima è bene non rivoltare il terreno, che sia con l'aratro come pure la semplice vanga. Meglio dissodare con un ripuntatore e dopo affinare con erpice invece che la fresa. Il terreno risulta ben lavorato, meno compatto e pronto per la semina o piantagione. In questo modo però si preserva la microbiologia, se ancora presente.
Buongiorno Roberto.
Condivido totalmente la sua analisi , ma la soluzione in campo industriale al fine di un reddito, potrebbe essere quello di lasciare il terreno allo stato naturale eseguendo il " Non metodo" di Giancarlo Cappello con la divulgazione dell' orto elementare.
È da qualche anno che pratico questo Non Metodo e i risultati sono straordinari !!
Mi fa piacere che utilizzi questo metodo, è molto rispettoso e pratico. Dubito che si possa estendere a grandi superfici. Fin tanto che si parla di orticultura possiamo fare davvero tanto. Quando passiamo all'estensivo l'utilizzo di macchinari ormai, non può più essere messo in discussione.
Grazie
Aggiungerei che l'aumentata produzione, in quantità ed "estetica", penalizza sensibilmente le proprietà organolettiche e nutrizionali. Ma al supermercato si compra cmq e sempre a peso.
Vedo però dai commenti, che molti dimostrano d'apprezzare ugualmente.
W la scienzah e chi continua a bersela!.. 🔥👍
Sono d'accordo, infatti i fertilizzanti aiutano ad aumentare il contenuto di acqua, i pesticidi a mantenere integri i prodotti, le genetica a standardizzare i risultati. In mezzo secolo abbiamo perso un patrimonio di diversità, anche alimentare.
Da noi concimano con il concime di vacca. Il colore del terreno e la compattatura è dovuto alla componente argillosa e questo vale anche per la difficoltà di drenaggio. Soresi Liliana
Basta aggiungere sabbia... però senza coltura intensiva
Hai perfettamente ragione
Io devo disboscare e poi devo arare almeno una volta perché è pieno di radici. Per preparare il terreno coltivabile non vedo soluzioni diverse dall'aratura ma per piantare olivi e alberi da frutta, secondo te può essere sufficiente tagliare alberelli e spine e mettere a dimora le piante da frutto negli spazi più puliti? Servirà tempo per eliminare i nuovi germogli degli alberi tagliati usando il pico ma voglio conservare la vitalità del terreno.
Puoi dissodare benissimo il terreno senza però ribaltarlo sotto sopra.
@@robertomassaigiardinofuturo
Assolutamente giusto quello che dici....
Continua a divulgare saggezza grazie
Non si tratta di saggezza, ma di consapevolezza. 😅
Va bene e per distribuire liquame e poi seminare mais come si fa'? Senza arare
Se invece di arare fai una ripuntatura con il ripper e poi passi l'erpice cosa cambia?
Dell'usk del motozappa invece cosa ne pensi?
La motozappa su sodo è da evitare perché crea sotto tanto compattamento. Dopo un dissodamento, per affinare i primi cm può andare bene, anche se sarebbe meglio usare un erpice rotante.
Mio nonno diceva che per avere sempre una terra umida bisognava zappare leggero, adesso non vi basta tutta l' acqua del po' 😮
Non è così, la terra fine in superficie rallenta levaporazione, ma sotto deve essere mossa
Premetto che non faccio neanche l orto per uso personale quindi neofita sono ma mi intrigasapere che ne pensate della coltivazione a rotazione specifica ossia piantare semi per concimare. Le patate a rotazione col grano.
Una pianta assorbita elementi nutritivi ma ne cederà altri utili per la seminatura che ne segue.
Una sorta di mutuo soccorso vegetale e forse si un po' di sterco di bisonte...
La rotazione delle colture è importantissima. Ci sono colture molto esigenti, altre meno, altre ancora rigenerative. Tra le pratiche migliori da implementare c'è il sovescio, gli apporti di humus e la pacciamatura organica.
Anche lo sterco di simbionte và molto bene e costa meno
Condivido pienamente tutto ciò detto.....la terra non va ribaltata xke si cambia il suo stato superficiale dove c'è la vita e la prosperità 👏🇮🇹
Tutto molto interessante ma non mi dici L’ alternativa all’ aratura e poi se usi lo stallatico come fai ad interrare il letame? L’ unica è usare un ripuntatore ma si ripresenta il problema del letame
Una valida alternativa potrebbe essere la ripuntatura con successivo passaggio di erpice.
Così non si ribaltano gli orizzonti del suolo e si evita la soletta di compattazione in profondità.
Ma che base scientifica ha questa tesi?
Molti contadini dalle nostre parti non arano più la terra.
È più comodo lavorarci le produzioni, ma allo stesso tempo per estirpare le erbacce si adoperano pesticidi, distruggendo non solo le erbacce ma anche piccoli animaletti, insetti che sono essenziali per il terreno.
In più il terreno troppo compatto lascia scivolare via l'acqua nelle precipitazioni, un terreno smosso permette meglio il drenaggio e trattiene.
Non sò se sono scuole di pensiero o meno... tuttavia il terreno smosso una, due volte l'anno sembra più vivo.
Ho forse detto che il suolo deve rimanere sodo? Si può benissimo evitare l'aratura utilizzando un ripuntatore, come pure non utilizzare la fresa sostituendola con un erpice.
Il risultato finale potrebbe sembrare simile ma posso assicurarti che c'è molta differenza nella tutela della microbiologia del suolo.
Si dovrebbero lasciare certe erbe spontanee ,al massimo trinciare l'erba e lasciala in campo,tutte le radici contribuiscono a arieggiare e nutrire il terreno con la fotosintesi,interagiscono tra loro e si passano umidità e nutrienti ,ci sono poi i lombrichi,insetti e microorganismi che fanno il resto e' un discorso un po lungo ,si chiama eco sistema,tipo il bosco o la foresta che si rigenerano da sole senza concimi ,sostanze di sintesi e arature invasive ,noi dovremmo lavorare in sinergia con la natura ,le braccia per vangare con 9 miliardi di persone ci sono
@@cristiansotgiu6022 Sei troppo avanti, vacci piano, un passo alla volta. 😀
@@robertomassaigiardinofuturo non riuscite a conversare senza fare ironia ,
@@cristiansotgiu6022...oggi pochi vogliono abbassare la schiena x zappare la terra ma si stanno abituando ad avere '''' soldi facili regalati dallo stato''' ecco perché tante malattie ::::: cibo nn sano , nn nutriente .......
Complimenti. Lei è proprio un professore. Tutti bravi a parlare. Abbia più rispetto per noi agricoltori. Altra cosa, non tutti usano concimi chimici e diserbanti. Io personalmente ho un' azienda agricola biologica e penso che il suo blabbare non sia utile per nessuno.
Mi fa piacere che hai un'azienda biologica e vorrei ricordare che biologico non dovrebbe limitarsi al mancato utilizzo di prodotti chimici impattanti, comunque lodevole, ma rispettare la vita in ogni sua forma. Con l'aratura sei proprio sicuro di farlo?
Quello che usano lo sanno loro... quando lavorano ..bio...
Non sono un contadino ho vissutoo pero in un paese povero dove si usava l' aratro Le zolle sono state lasciate sul terreno e l' erbaccia poi dive tata secca e poi il terreno e stato concimato con letame .i risultati sono stati ottimi..Un giorno una azienda americana ha arato la stessa terra con un grosso trattore. i profondi solchi hanno ribaltato la terra. e poi le zolle coperte di erbaccia sono state lasciate nuovamente sul terreno per dare il tempo ai microorganimi di andare sotto terra. e far si che l' erbaccia si essiccasse. Anche in questo caso il raccolto e stato buono e non sono stati utilizzati fertilizzanti chimici ma natural. Il raccolto e stato buono lo stesso.pur non avendo utilizzato prodotti chimici ma naturali
Secondo me si devono lasciare in pace i microorganismi perche sono molto importanti per la salute del terreno. Ma nella nostra civilta non si puo adottare questo sistema bisogna correre senza preoccuparsi della salute dell,uomo che non ha piu palato e cellule gustative.
Hai ragione!
Scusate, ma allora con le erbe infestanti come bisogna comportarsi? Grazie
Le erbe spontanee non si risolvono con l'aratura perché la natura vuole il suolo coperto. A meno che non si tratti di un deserto. Infatti all'aratura seguono passaggi di diserbo chimico e meccanico per mantenere le monoculture libere da qualsiasi cosa possa infastidire la raccolta meccanizzata.
Grazie!
molto interessante
grazie
Non sono un agricoltore ma l'armatura va fatta con mezzi cingolati che non si pesta il terreno e poi va lavorata con la zappatrice e un mio amico la concimava anche e aveva degli ottimi raccolti,c'è chi usa sempre l'erpice,ma si aiutano le erbacce a moltiplicarsi. Ciao
Apprezzo il tuo garbo, che di questi tempi è davvero raro, anche se non sono d'accordo. Ci sono sistemi di lavorazione più rispettosi del suolo perché meno estrattivi. Solo il fatto di usare concimi per poter avere un raccolto discreto dovrebbe mettere in allarme. In molte zone del mondo grandi aree stanno desertificando: non sono più idonee ad ospitare la vita.
Torniamo alla sola raccolta . Di cosa? Di bacche, di more, di semi,..... Non produciamo cibo per tutti? Ma questo signore lo sa quanto cibo viene buttato?
Certo potremmo andare in campagna con un punteruolo. Facciamo un buchino, mettiamo il semino e tutta la storia dell'agricoltura va a p...e
La storia del terreno scoperto ecc....
vale per le foreste tropicali , non per l'agricoltura. Cosa centrano le monocolture ? Certo di voli pindarici ne ha fatti tanti ! Quanti comprerebbero mele col baciccia? Sfido chiunque a comprare verdura rosicchiata dai vermi ed essere felice.
Questo signore è molto originale. Mi fermo qui.
Quindi tutta l'agricoltura si basa sull'aratro e sulla chimica? Questa è storia recente. Pensare che nei secoli passati l'agricoltura sia stata paragonabile a quella odierna è irreale. Per più di mille anni il sistema prevalente, fino al '600 è stato di tipo silvo pastorale.
@@robertomassaigiardinofuturo Allora che facciamo torniamo al '600.?che sei uno della decrescita felice ? Ma per favore!
Questo sistema di coltivazione dovrebbe essere vietata oer legge. Non stiamo morendo di fame, anzi il sovrappeso è dilagante. Dobbiamo capire che per arricchire pochi coltivatori in grande scala , ci stiamo ammalando e andiamo contro natura. i politici dovrebbero avere abbastanza coraggio e lungimiranza per fare leggi che tutelino l'ambiente e la nostra salute.
Hai toccato tanti argomenti che alla fine anche le cose esatte passano per sbagliato, come tutte le cose se usate bene e nel momento giusto danno tanti vantaggi, se usati male fanno danni che ti porti avanti per anni.
Sono anche io d'accordo, mi dica però l'alternativa? Ci va con la zappa a togliere le erbacce intorno alla pianta? Ha soldi da rimettere x coltivare la terra ? È al corrente di quanto costano i semi? Il gasolio,i concimi? O lei spande il letame? A mano chiaramente
La tua domanda ha in sé già la risposta: per chi deve camparci, l'agricoltura si basa ormai su comodità troppo costose.
Sono del tutto d'accordo
Sono d'accordo.
Mi fai capire come si fa a seminare in un campo pieno di erbacce?
Le erbacce ci sono perché la natura vuole il suolo coperto.
Il problema delle erbe spontanee è dovuto alla monocultura che deve essere raccolta in modo meccanizzato.
L'aratura non basta comunque a risolvere il problema, infatti ad essa seguono ripetuti diserbi. Un metodo potrebbe essere la pratica del sovescio per creare una copertura di concorrenza e con la relativo allettamento apportare sostanza organica.
Questa farà da nutrimento ai microrganismi del suolo, sperando che ancora ci siano.
Dopo puoi fare una ripuntatura e un passaggio di erpice.
I risultati non si vedono all'istante come siamo abituati grazie alla chimica, ma nel tempo diventerà più sostenibile e redditizio.
In Francia sono avanti di trent'anni, solo per stare vicino all'italia. io vivo su un vertisol che ha l"80 % d"argilla, a parte la sabbia è il peggior terreno su cui lavorare, ho interrato 40 cm di legno(segatura e cippato) trasformandosi in materia organica ha cambiato l'argilla in torba, ora non zappo più e non concimi più.
È solo un orto ma ho delle produzioni enormi e senza lavoro
Mi fa piacere la tua testimonianza e sono certo dei tuoi risultati. Anche se non vorrei che passasse il messaggio di non lavorare la terra. Cosa che su grandi estensioni è quasi impossibile da adottare. In compenso possiamo comunque sostituire l'aratro, o la vanga in orto, con altri attrezzi e sistemi, più efficienti o meno faticosi e invasivi.
Tutto corretto. Quale sarebbe però la soluzione?
Ripper invece di aratro, erpice al posto di fresa e mantenere il terreno coperto con colture da sovescio nei momenti di non coltivo.
COSA BISCOTTI FARE SE NON ARARE???
IO CHE METTO LETAME BOVINO COME DOVREI FARE SE CON L'ARATURA NON E BUONO
SPERIAMO UNA TUA SPIEGAZIONE
GRAZIE A PRESTO
E' meglio lavorare in profondità con un ripper-ripuntatore senza ribaltare sottosopra la terra. In orto puoi usare la vanga forca al posto della vanga. E' semplice, fai prima, non ti spezzi la schiena e rispetti la microbiologia del suolo. La microbiologia è indispensabile per digerire la sostanza organica e trasformarla in humus.
La teoria dell'aratura a fine rotazione per ora è stata approvata da tanti, ovvero: rotazione di 3 colture, frumento, mais, erba medica; l'anno a frumento ari per togliere la medica, l'anno a mais stirponi la terra, e l'anno a medica la stirponi ancora, facendo cosí ari 1 volta ogni 6/7 anni (dato che la medica la tieni almeno 4 anni), secondo me è un buon compromesso.
ci può stare, a patto che venga facilitata la microbiologia del suolo con apporti di microrganismi. Se però l'aratura è intesa per il contrasto delle erbe spontanee risulta una partita persa in partenza perché in natura i terreni puliti sono solo i deserti.
Lo puoi fare solo se disponi di acri sconfinati. Il prodotto agricolo viene pagato poco e con un piccolo o medio appezzamento non ci campi.
Quelli che parlano così... Ecologici... perché parlano solo di diserbanti... Con l'aratura non serve diserbare!!! Nella mia azienda l' aratura la facciamo si può dire tutti gli anni e diserbo non ne usiamo, arando 1 volta l'anno si consuma meno gasolio... Quindi meno inquinamento, alcuni miei vicini passano il ripper 2 o anche 3 volte... diserbano pre semina e post semina.... Poi c'è da dire un altra cosa, la terra arata trattiene moooolto più acqua della "minima lavorazione"... Provate a non diserbare e non arare per 5 o 6 anni... Vedete cosa cresce ancora... Solo più erbacce infestanti!! Questo è proprio un fenomeno!! Il problema è che ce ne sono altri....
Che cosa produci? Che tipo di concime usi?
Arando rilasci molta più CO2 rispetto ad una ripuntatura col ripper. Il suolo rivoltato rilascia c02, è estremamente dannoso in ottica riscaldamento globale
Bèh... Passare più volte con il ripper richiede più consumo di gasolio.... Le erbe infestanti.... Vanno eliminate... Quindi diserbante a volontà... E poi, lo può confermare chi effettua l'aratura, i prodotti seminati crescono meglio e vengono più belli...e la produzione è molto migliore... Lo dico perché ho voluto provare a passare solo con il ripper per 5 anni... Ho dovuto smettere per poter eliminare l'erba e per produrre qualcosa...e poi passando di nuovo all' aratura il primo anno dopo 5 di ripper, è stata molto dura.... Il terreno si era molto compattato in una maniera pazzesca,altro che si dissoda meglio con la ripatura!!
@@AlessandroPiacenza-z5iil ripper serve solo a tirare pietre e favorire erbacce... Io butto letame di vacche tutti gli anni vicino casa ed araro e ti dico li faccio fino a 50/60 rotoli di fieno o paglia ad ettaro... Dove c'è minima o prati stabili da oltre 20 anni devi girare circa ne devi girare minimo 30 di ettari per fare una 60inna di rotoli di fieno ! Li nel video avrà arato un terzista del sabato e la domenica mica per produrre ma solo per sfizio... Oggi tutti esperti e poi chissà perché dalle mie zone in Basilicata sono aumentati soltanto boschi e cinghiali, lupi e istrice...
Bravo👏...il.mio vicino 5 anni senza aratura...solo ripper...tanto glifosate e ora ha i campi con le infestanti.alte 1 metro...i miei invece sono appena inverditi...ecoaratro e rotazioni ...guardare x credere
Il ripuntatore che spezza ma non ribalta?
Esatto, sta tutta la differenza. Come per un piccolo orto la vanga forca invece della vanga.
Dipende di norma se si fa un orto su un terreno arato e concimato si avranno dei raccolti abbondanti mentre se si pianta in terreni non lavorati le piante rimarranno striminzite e con poca resa, certo se in un terrenono non lavrorato si fanno determinati interventi tipo piantare trifoglio a ottobre aggiungere il letame con il telo, pacciamatura e tutte le varie tecniche alla Hazelip, Ruth Stout i raccolti si avranno pure ma è difficile applicarli a grossi appezzamenti di terreno specie se uno ci deve campare è troppo dispendioso, per non parlare del modello alla Fukuoka poco applicabile in Italia visto che nel nostro clima temperato piove sempre meno in estate e non è umido come in giappone, regno unito ecc...
In media stat virtus.😅
Con i parassiti in primavera estate come devo fare? Ti prego dammi una soluzione che non siano pesticidi. Io ho un orto e mi coltivo tutto. Di inverno non c'è bisogno di pesticidi. Di estate si perché i parassiti mi attaccano le piante di frutta e tutti gli ortaggi legumi. Le foglie diventano gialle e io uso verderame con pesticidi. Ma ci soffro molto. In estate qui ci sono spesso 40 gradi. Dimmi cosa devo fare per evitare l'uso di pesticidi. Io sono Campano. In primavera e tarda primavera ci sono i pidocchi e di estate c'è il ragno rosso
Non ci crederai, ma più pesticidi usi e più, alla lunga, le problematiche si amplificano. Se fai l'orto per l'autoconsumo ha poco senso usare gli antiparassitari perché il vero valore sta nei prodotti sani e genuini.
Esistono tantissimi rimedi naturali per rendere le tue piante più sane e forti.
Di norma i parassiti attaccano le piante deboli.
La prima cosa che ti consiglio è di partire dalla salute del suolo e aumentare la sua microbiologia.
Anche se non usassi nessun rimedio è difficile che arrivi a perdere l'intero raccolto.
Focalizzati sui risultati positivi, invece che sulle sconfitte.
Con il tempo il tuo orto ritroverà il sano equilibrio per resistere a tutte le avversità.
Per il caldo possono giovare alcune ore di ombreggiamento fatto con strutture o piante vicine.
@@robertomassaigiardinofuturo grazie mille per queste spiegazioni. Metterò in pratica i tuoi consigli
Intanto facci vedere come vai dal dottore bravo
Tutti coltivatori da poltrona andate in campagna e provate a seminare come dite e poi avrai imparato qualcosa
Ma se non dobbiamo arare cosa dovremmo fare?
Dipende dalle colture, in linea di massima meglio un ripuntatore e successivo erpice. L'importante è non rivoltare la terra sotto sopra.
Hai ragione doveva essere arata più profonda 👍👍👍
quello è terreno argilloso?
no, non è argilloso, ma è stato lavorato che non era in tempera.
Rizosfera......parte tutto da lì.....la vita dei Microrganismi Rizosferici.....Batteri.......Funghi .......li troviamo tra i 5/10 cm di ogni terreno 🤷♂️
Infatti, un approccio biologico dovrebbe servire a tutelare la biologia e mantenere la fertilità del suolo anche a favore delle prossime generazioni.
Ci sono da aggiungere poi ulteriori danni nelle zone collinari: dissesto idrogeologico con frane e smottamenti, nonché avvallamento di metri cubi di suolo ad ogni lavorazione che dissestano e modificano la collina.
Se facessi un video sugli effetti delle lavorazioni a RITTOCHINO si scatenerebbe un pandemonio😃
Salve mio padre faceva il contadino e da premettere che i nostri terreni sono di terra scura leggera, mi ero invadito di acquistare un aratro per smuovere i terreni ma mio padre mi sconsiglio di farlo perché a ditta sua girando il terreno avrei tirato fuori terreno amaro non fertile infatti gli dieti retta, tempo dopo presi un ripper e ogni 2 - 3 anni gli faccio un giro. Mio zio stessa zona fece fare delle vancature il terreno comunque si gira, ma per alcuni anni quel terreno non serviva a niente, secondo me ogni tanto bisogna ascoltare chi ne sape più di noi vi saluto.
I comment dimostrano quanto sia difficile liberarsi da una mentalità assodata come scientifica e solo da non molti decenni: in realtà già dal 1870 in America e subito dopo in Europa si era iniziata un'agricoltura chimica. Bisognerebbe, se veramente la salute diventasse l'intéresse primario, regalare un anno sabbatico à turno, un campo alla volta, ovvero non lavorarlo, per spurgarlo (vi sono comunque coltivazioni che aiutano). Le università sanno queste cose per studi comparati ma il sistema non aiuta anzi soffoca. Comunque a chi, tra coloro che seguono questo canale, ha onestà intellettuale, consiglio appunto di esaminare il libro di Gigi Manenti, coltivatore con metodo naturale di grandi estensioni, dove sono riportati questi studi!
cioè buttando i semi in mezzo alle erbacce, anno dopo anno, aumenta la produzione ? Il grano cresce in mezzo alle ortiche ?
Non esageriamo, evitare l'aratro non significa seminare tra le erbacce, ma lavorare la terra con altri strumenti che evitino il ribaltamento degli orizzonti.