@mauroattilionosenzo grazie ho visto oggi un video sulcanale di Sandro proprio come voglio fare io ma i collegamenti non mi sono chiari se ti capita di fare un video con qualche shizzo dicome si collegano fra i due e le batterie grazie e buona guariggione
@antoniorotella9567 se monti due inverter verifica che sono sincronizzati per erogare il 230 Volt uno fa da master altro da slave le onde sinusoidali devono viaggare in fase ....per la batteria conviene una barra di rame equalizzatrice x il + e una x il meno e ci svviti i cavi uscita DC dei due inverter e cavi batterie
Buongiorno Mauro Grazie per il bel video molto esplicativo sarebbe possibile sapere il modello di quell'accessorio per testare la terra perché non vedo il link da nessuna parte
ciao Mauro ...il sistema IT degli ospedali o altre strutture va bene perchè tutti gli strumenti o utilizzatori sono di classe ad alto isolamento(forse di classe 2..ma non sono sicuro) quindi è unaltro discorso......nel nostro caso con inverter flottante va bene per il primo guasto(non pericoloso)ma se capita il secondo guasto cioè con laltra fase flottante tu sei in grosso pericolo perchè se tocchi due carcasse metalliche di questi due utilizzatori tu fai da conduttore tra le due fasi e quindi se il magnetotermico differenziale si inceppa oppure interviene in ritardo tu muori.......allora a questo punto è meglio mettere la fase più bassa a terra facendola diventare neutro e tutto il sistema passa come TT.......però non collegare il tuo gestore come ingresso inverter.....ciaoo e buona serata
Salve,io nel mio impianto ho fatto lo scambio "ENEL" > Inverter-FV con due teleruttori (li ritengo più sicuri rispetto all'ATS). Nel teleruttore che chiudendo mi fa utilizzare l'energia proveniente dall'Inverte-FV ho messo una fase "flottante" a terra. Sinceramente non ho guardato se quella con valore più alto, magari faccio sempre in tempo a scambiarle. La cosa è importante o non cambia nulla?? Bravo Sig Mauro, sempre video interessanti, alla grande! Magari il link di temu con il modello del tester di terra/differenziali. Grazie
@@nunziocabulliese7797 si vero ma in casa x fortuna ho lavatrice in un locale e lavastoviglie in cucina...l ambiente piu a rischio è la cucina con lavastoviglie forno vicini il frigo è piu lontano non raggiungibile dalle due braccia ...infatti ho acquistato questo tester x differenziali x testare ogni tanto i differenziali ne ho diversi su lìnee diverse ...poi avendo Enel che fa da test di eventuali dispersioni diventa automatico capire se ce una dispersione verso terra...in ogni caso le due fasi che vanno a terra avendo un impianto di terra equipotenziale dovrebbe far scattare i MT sono diversi su diverse linee inoltre anche l inverter dovrebbe avere delle protezioni di cc o sovracorrente ...avere una seconda dispersione toccando una massa metallica mentre va in dispersione avendo l altra mano ✋️ sul primo mi sembra un caso molto improbabile..mettere a terra una fase del inverter con il rischio poi di commutare in enel non mi piace...ho cercato uno strumento che segnali le dispersioni ma non ho trovato nulla sto studiando come monitorare la problemstica ...oggi ho ripreso e spolverato i libri di elettronica industriale ho un vecchio quaderno scolastico di appunti e mi studierò la teoria dei trasformatori ...alla fine la tensione del inverter è un secondario di un trasformatore sul primario ci sarà l oscillatore ad alta freequenza che farà commutare una coppia di transistor oggi Mosfet magari piu di due che commutano ad alta velocità e sul secondario abbiamo la sinusoide piu o meno pura ne dubito ma il funzionamento lo avevo studiato 50 anni fa ....
@@mauroattilionosenzo ok..allora fatti una domanda..perchè tutto il mondo che usano questi tipi di inverter mettono la fase flottante più bassa a terra?.....rispondo io... per la maggiore sicurezza della persona salvandoti la vita in modo che i differenziali scattano tempestivamente in caso di contatto indiretto..P.S . se ritieni giusto il tuo impianto allora ti consiglio di mettere in cucina un cartello di ATTENZIONE NON TOCCARE DUE CARCASSE METALLICHE DI DUE UTILIZZATORI CONTEMPORANEAMENTE.ciaooo e buon lavoro
@@nunziocabulliese7797 ma perche nessuno ha provato e fatto vedere che il differenziale funziona cosi ? se avessi lo schema del inverter farei la prova...ho dubbi che scatti
ma chi si fa la doccia con il cellulare ? questa e' nuova per me ... comunque sempre bei video interessanti quindi possiamo dire che chi ha un inverter e' come se avesse un trasformatore di isolamento ?
@@84ggo84 Ni.. dipende ...se inverter non è alimentato da Enel in teoria è un dispositivo Isolato da terra quindi uscita 230V senza riferimento a terra diciamo tensioni flottanti come un trasformatore ma un vero trasformatore di isolamento praticamente ha caratteristiche di isolamento ben precise certificate...purtroppo ci sono casi di giovani fulminati in bagno con il cellulare
Bongiorno Nosenzo , mi chiamo Antonio e sono anche io del Astigiano di Montemagno abbiamo un Ristorante il Giogo avrei bisogno di parlarti in riguardo al foto voltaico, se vuoi guarda internet cerchi i ristoranti " il Giogo" risponderà mio figlio o mia moglie chiedi di Antonio e ci mettono in contatto. Ti ringrazio Antonio.
Ok il magheto termico non mi va...e questo non sapevo che se tocco un cavo non mi fulmino ...ok ma la mia caldaia non accetta la tensione flottante, per via di un sensore all'uscita fumi ....e va in blocco ..quindi io per avere il magntotermico funzionante e la caldaia funzionante ho eliminato la tensione flottante qundo sono offgrid ,mettendo il neutro a terra con un pulsante ,perché oer he se torno in rete dall gestore avrei 2 masse terra e scaterebbe il maghetotermico in entrata dall gestore...quindi in quell caso la disattivo co il pulsante ....come si può evitare questo ...cambiando inverter ...ci sono inverter che escono già di loro in monofase senza fare nulla ...e quindi alla grande come dice Mauro...
@@francomuraro1583 se guardiamo come lavora un inverter è normale che abbia uscita flottante a meno che non metti una fase a terra ...quindi dipende se lo fa il costruttore o l installatore...infatti anche Enel avrebbe una tensione flottante se non mettesse il centro stella a terra ed usasse il centro dtella poi come neutro...perchè fa cosi Enel?? onestamente non lo so penso che serva per avere una distribuzione trifase stabile sul monofase avendo una grande utenza con carichi variabili...la caldaia si ho visto molti video in merito ..fortuna vuole la mia una Immergas a condensazione funziona anche con tensione non riferita a terra
Enel mette a terra il neutro per fare si che ogni abitazione realizzando la propria messa a terra possa utilizzare i differenziali. In questo modo può monitorare se nel tale impianto gestito da una cabina si stanno verificando dispersioni importanti sul conduttore di terra della cabina. Non ho mai lavorato o visto una cabina Enel ma credo che qualche strumentazione per monitorare le dispersioni lo abbiano installato. Banalmente un amperometro AC sul terminale di terra tra la cabina e il picchetto di terra farebbe egregiamente il lavoro di monitoraggio.
@@fabiodebernardi1397 non sono competente in materia ma penso che il centro stella a terra serva x altri motivi...non trovo piu il mio libro di elettrotecnica avevo appunti li sto cercando ho ricordi vaghi di scuola son passati 50 anni avevamo un bravo ingegnere come insegnante e ci fece na testa sul trifase....
@@mauroattilionosenzo come hai detto prima al centro stella è collegato il neutro poiché il carico sul trasformatore trifase è sicuramente sbilanciato. Poi lo mettono a terra credo per i motivi che ho detto prima ma posso o esserci anche altre motivazioni che a ragionamento non mi vengono.
@@fabiodebernardi1397 io penso ma non sono sicuro sia x avere la 230 V stabile sulle tre fasi in distribuzione dove i carichi sono variabili nel tempo...poi per evitare problemi alle utenze sulle dispersioni a terra hanno introdotto i differenziale che sente e scatta aprendo il circuito se ci sono dispersioni vèrso terra...ma se non funziona son zzzziiii
Mauro, in un sistema di distribuzione BT (Bassa Tensione) con tensione flottante (IT), che alimenta utilizzatori che non siano tutti in doppio isolamento (carcassa plastica), ma che abbiano anche utilizzatori in isolamento singolo (carcassa metallica), devono essere presenti uno o piu' trasformatori d'isolamento o dei dispositivi d'isolamento equivalenti per realizzare una separazione galvanica robusta tra i circuiti. Come dicevi tu giustamente, quello dell'inverter (trafo ad alta frequenza) non è mai da considerare un equivalente del trafo d'isolamento, ma bensi è solo l'equivalente di un semplice trafo di separazione (isolamento singolo). In realta' per essere precisi, non dovrebbe essere nemmeno d'isolamento, ma bensi' un trafo di sicurezza SELV visto che sul lato batteria c'è una tensione BBT di 48Vdc. Il lato batteria, che ha tante parti scoperte e accessibili; con l'utilizzo dei cinesoni (non correttamente isolati), passa dal dover essere un circuito SELV (BBT bassissima tensione IT di sicurezza ), ad essere in realtà un circuito FELV (BBT bassissima tensione funzionale IT NON di sicurezza). Il FELV non è isolato a sufficienza dal lato sorgente e quindi non è mai intrinsecamente sicuro. Quest'ultimo va sempre trattato (per tutti gli isolamenti), come equivalente di una tensione BT anche se in realta è una BBT. Infatti, con rete ENEL, in caso di guasto singolo tra gli avvolgimenti del trafo in alta frequenza verso la batteria (guasto passante), una componente alternata a 230 potrebbe risultare presente su uno dei 2 poli del BUS in continua, sovrapposta alla 48Vdc. Il circuito FELV si viene a creare anche dal lato MPPT a causa del guasto che puo avvenire tra ingresso e uscita dell'mppt, che riporterebbe la tensione di stringa sovrapposta a quella di un polo della batteria, visto che quest'ultimo è un dispositivo addirittura senza la benchè minima separazione galvanica (Isolamento di classe 0). In questo condizioni, anche le carcassa della batteria, e quella degli eventuali MPPT esterni all'inverter ,andrebbero tutte collegate a terra (perchè attaccati tutti sullo stesso BUS DC FELV) e i cavi del 48v scelti con l'isolamento piu alto tra la categoria della tensione di rete e quella della tensione di stringa (i cavi isolati automotive non vanno sicuramenet bene). Se fai caso, infatti, nessuno degli inverter cinesi, riportano sull'etichetta o nel manuale, ne il simbolo del trafo di sicurezza SELV (2 cerchi che si intersecano con una linea trasversale nel mezzo, il tutto all'interno di uno scudetto), ne tantomeno del trafo d'isolamento (stesso simbolo ma senza lo scudetto) . I trafo d'isolamento, in un sistema IT alimentato da batteria, potrebbero anche, non essere minimamente necessari. Per saperlo, bisogna (come ho fatto sopra) fare un'analisi precisa delle categorie di tensione e degli isolamenti dei singoli dispositivi. Invece, al contrario, in una rete IT (non quelle casalinghe), devono essere obbligatoriamente essere presenti, i monitor d'isolamento IMD e i localizzatori di guasto IFL (componenti parecchio costosi) sul lato uscita 230 dell'inverter. Questi sistemi (i piu utilizzati sono i Bender) controllano tutte le singole linee di distribuzione tramite dei trasformatori di misura amperometrici (TA). In caso di primo guasto franco (perdita d'isolamento), mandano inizialmente solo un' allarme, per poi sganciare la linea definitivamente con il secondo guasto franco. Il caso del doppio guasto su 2 elettrodomestici metallici vicini; che possono essere quindi toccati contemporaneamente (contatto diretto), è molto pericolosa. Sono dispositivi che si installano solo nei quadri delle sale operatorie e degli impianti industriali critici (sistemi supervisionati che non possono mai essere spenti per sicurezza o per i conseguenti danni economici), ma che, per costi e complessita', sarebbero improponibili da mettere in casa. Inoltre la loro installazione residenziale e' vietata, perchè non è garantita la loro continua supervisione. Invece, la cosa più sicura, semplice ed economica che puoi fare, è solo quella (come ti hanno già detto in molti), di mettere un'automatismo che colleghi un polo di uscita (uno solo) dell'inverter a terra quando l'inverter commuta ad isola (si ricrea il neutro mancante). Se il polo d'uscita lo colleghi alla terra già presente (ad esempio sulla barra collettrice comune di casa) allora crei una distribuzione TN-S locale (Terra Neutro-Separati). Il sistema più semplice per farlo in automatico è quello di sostituire l'ATS a due poli con l'equivalente modello a 4 poli, utilizzando uno dei contatti liberi per portare a terra il morsetto d'uscita 230 dell'inverter (mi raccomando con cavi di sezione adeguata). Cosi ricrei il neutro locale quando sei in isola. Vedrai che dopo i differenziali 1P+N ti funzioneranno in tutte le condizioni e non ci saranno problemi di sicurezza nell'impianto di casa. PS Mettetevi tutti in testa che nessun differenziale, ne 1P+N ne 2P potrà mai funzionare su una rete IT. Chi non ci crede e ha voglia di buttar via soldi in differenziali inutili, li compri e faccia lui stesso la prova metendoli su una rete IT. Inoltre, per chi non lo sapesse i 2P nascono per proteggere le monolinee 2 fili a 400V (derivate dalle trilinee a 400V) negli impianti industriali, che funzionano solo perchè anche questi sono tutti sistemi riferiti a terra (TT). Ciao e buon lavoro
@@AlessandroVezzoli-eo1ig l inverter non è collegato al Enel , lavora come un generatore stand alone isolato dalla rete di distribuzione non ha un neutro con riferimento a terra. gli ospedali è diverso sono collegati con un trasformatore di isolamento a un sistema trifase quindi è significativo verificare eventuali dispersioni con dispositivi costosi...in caso di seconda dispersione su u n trifase avresti la somma delle tue tensioni cioe 400v quindi pericolosissimo...diverso è un generatore standalone non collegato alla rete con scocche a terra delle macchine usate ..farò un video in merito con schemi elettrici ..tranquillo tengo alla sicurezza di casa mia
@fabiodebernardi1397 non mi piace un polo a terra , il sistema flottante è piu sicuro devo solo risolvere dove trovare un dispositivo che mi avvisa su dispersioni a terra ..il mio impianto FV è un laboratorio R&D non mi piace il fai da te a caso
@@mauroattilionosenzo non esiste un dispositivo che ti avvisa per eventuali dispersioni a terra se sei flottante rispetto a questa. Che problemi credi di avere mettendo un polo di uscita dell'inverter a terra? Lo mette Enel un polo a terra. Più sicuro rispetto al normale con i differenziali e la terra non credo proprio.
@@fabiodebernardi1397 50 anni fa frèquentavo il 5 anno di Istituto tecnico industriale x perito elettronica industriale e ho vaghi ricordi sto ristudjiando l elettrotecnica e farò poi dei video in merito poi ne parleremo ..mi diplomai nel 1975...ebbi esperienze lavorative diverse..ho pure riparato alimentatori switching etc per esperienza preferisco capire prima di fare...un sistema isolato dalla rete TT è piu sicuro sul primo guasto non serve il differenziale...il problema potrebbe nascere sul secondo guasto verso terra ma ho dubbi sul monofase...in ogni caso se commuto in Enel ho la verifica del primo guasto a terra con il differenziale...quindi mettere una linea a terra non lo ritengo utile
Buonasera Mauro è un piacere ascoltarti, buona guarigione 😊
Grande mauro condivido con te parole sante,,,,no prove con cavo a terra con cacciavite da meccanico 👍👍👍👍
Bravissimo Mauro🎉
Buongiorno mauro ,mi puoi dire il modello dell apparecchietto? grazie
Ciao mettere 2 inverter in parallelo devono per forza essere collegati allabatteria entambi o ne basta uno grazie
@@antoniorotella9567 dipende cosa si vuol fare io li metterò sullo stesso accumulo
@mauroattilionosenzo grazie ho visto oggi un video sulcanale di Sandro proprio come voglio fare io ma i collegamenti non mi sono chiari se ti capita di fare un video con qualche shizzo dicome si collegano fra i due e le batterie grazie e buona guariggione
@antoniorotella9567 se monti due inverter verifica che sono sincronizzati per erogare il 230 Volt uno fa da master altro da slave le onde sinusoidali devono viaggare in fase ....per la batteria conviene una barra di rame equalizzatrice x il + e una x il meno e ci svviti i cavi uscita DC dei due inverter e cavi batterie
Bravo Mauro sempre ottimi consigli, che modello e’ il tuo inverter?
@@uaryuary Daxtromn 6.2 kw
Grazie!!
Buongiorno Mauro Grazie per il bel video molto esplicativo sarebbe possibile sapere il modello di quell'accessorio per testare la terra perché non vedo il link da nessuna parte
preso su Temu ma lo trovi su Aliexpress o Amazon
@@mauroattilionosenzosi ma il modello come si chiama
@marcoboccherini9237 share.temu.com/Yi7iZ8OS0JA
@marcoboccherini9237 As-D9B
@@mauroattilionosenzo grazie maurone 👍👏👏
ciao Mauro ...il sistema IT degli ospedali o altre strutture va bene perchè tutti gli strumenti o utilizzatori sono di classe ad alto isolamento(forse di classe 2..ma non sono sicuro) quindi è unaltro discorso......nel nostro caso con inverter flottante va bene per il primo guasto(non pericoloso)ma se capita il secondo guasto cioè con laltra fase flottante tu sei in grosso pericolo perchè se tocchi due carcasse metalliche di questi due utilizzatori tu fai da conduttore tra le due fasi e quindi se il magnetotermico differenziale si inceppa oppure interviene in ritardo tu muori.......allora a questo punto è meglio mettere la fase più bassa a terra facendola diventare neutro e tutto il sistema passa come TT.......però non collegare il tuo gestore come ingresso inverter.....ciaoo e buona serata
Salve,io nel mio impianto ho fatto lo scambio "ENEL" > Inverter-FV con due teleruttori (li ritengo più sicuri rispetto all'ATS). Nel teleruttore che chiudendo mi fa utilizzare l'energia proveniente dall'Inverte-FV ho messo una fase "flottante" a terra.
Sinceramente non ho guardato se quella con valore più alto, magari faccio sempre in tempo a scambiarle.
La cosa è importante o non cambia nulla??
Bravo Sig Mauro, sempre video interessanti, alla grande!
Magari il link di temu con il modello del tester di terra/differenziali. Grazie
@@markus.m67 ciao... metti a terra la fase con tensione più bassa e poi non alimentare ingresso inverter dal gestore enel
@@nunziocabulliese7797 si vero ma in casa x fortuna ho lavatrice in un locale e lavastoviglie in cucina...l ambiente piu a rischio è la cucina con lavastoviglie forno vicini il frigo è piu lontano non raggiungibile dalle due braccia ...infatti ho acquistato questo tester x differenziali x testare ogni tanto i differenziali ne ho diversi su lìnee diverse ...poi avendo Enel che fa da test di eventuali dispersioni diventa automatico capire se ce una dispersione verso terra...in ogni caso le due fasi che vanno a terra avendo un impianto di terra equipotenziale dovrebbe far scattare i MT sono diversi su diverse linee inoltre anche l inverter dovrebbe avere delle protezioni di cc o sovracorrente ...avere una seconda dispersione toccando una massa metallica mentre va in dispersione avendo l altra mano ✋️ sul primo mi sembra un caso molto improbabile..mettere a terra una fase del inverter con il rischio poi di commutare in enel non mi piace...ho cercato uno strumento che segnali le dispersioni ma non ho trovato nulla sto studiando come monitorare la problemstica ...oggi ho ripreso e spolverato i libri di elettronica industriale ho un vecchio quaderno scolastico di appunti e mi studierò la teoria dei trasformatori ...alla fine la tensione del inverter è un secondario di un trasformatore sul primario ci sarà l oscillatore ad alta freequenza che farà commutare una coppia di transistor oggi Mosfet magari piu di due che commutano ad alta velocità e sul secondario abbiamo la sinusoide piu o meno pura ne dubito ma il funzionamento lo avevo studiato 50 anni fa ....
@@mauroattilionosenzo ok..allora fatti una domanda..perchè tutto il mondo che usano questi tipi di inverter mettono la fase flottante più bassa a terra?.....rispondo io... per la maggiore sicurezza della persona salvandoti la vita in modo che i differenziali scattano tempestivamente in caso di contatto indiretto..P.S . se ritieni giusto il tuo impianto allora ti consiglio di mettere in cucina un cartello di ATTENZIONE NON TOCCARE DUE CARCASSE METALLICHE DI DUE UTILIZZATORI CONTEMPORANEAMENTE.ciaooo e buon lavoro
@@nunziocabulliese7797 ma perche nessuno ha provato e fatto vedere che il differenziale funziona cosi ? se avessi lo schema del inverter farei la prova...ho dubbi che scatti
ma chi si fa la doccia con il cellulare ? questa e' nuova per me ... comunque sempre bei video interessanti quindi possiamo dire che chi ha un inverter e' come se avesse un trasformatore di isolamento ?
@@84ggo84 Ni.. dipende ...se inverter non è alimentato da Enel in teoria è un dispositivo Isolato da terra quindi uscita 230V senza riferimento a terra diciamo tensioni flottanti come un trasformatore ma un vero trasformatore di isolamento praticamente ha caratteristiche di isolamento ben precise certificate...purtroppo ci sono casi di giovani fulminati in bagno con il cellulare
Ciao hai provato ha girarlo
@@marcelloferraro8148 si da errore
Bongiorno Nosenzo , mi chiamo Antonio e sono anche io del Astigiano di Montemagno abbiamo un Ristorante il Giogo avrei bisogno di parlarti in riguardo al foto voltaico, se vuoi guarda internet cerchi i ristoranti " il Giogo" risponderà mio figlio o mia moglie chiedi di Antonio e ci mettono in contatto. Ti ringrazio Antonio.
ho chiamato settimana scorsa
Ok il magheto termico non mi va...e questo non sapevo che se tocco un cavo non mi fulmino ...ok ma la mia caldaia non accetta la tensione flottante, per via di un sensore all'uscita fumi ....e va in blocco ..quindi io per avere il magntotermico funzionante e la caldaia funzionante ho eliminato la tensione flottante qundo sono offgrid ,mettendo il neutro a terra con un pulsante ,perché oer he se torno in rete dall gestore avrei 2 masse terra e scaterebbe il maghetotermico in entrata dall gestore...quindi in quell caso la disattivo co il pulsante ....come si può evitare questo ...cambiando inverter ...ci sono inverter che escono già di loro in monofase senza fare nulla ...e quindi alla grande come dice Mauro...
@@francomuraro1583 se guardiamo come lavora un inverter è normale che abbia uscita flottante a meno che non metti una fase a terra ...quindi dipende se lo fa il costruttore o l installatore...infatti anche Enel avrebbe una tensione flottante se non mettesse il centro stella a terra ed usasse il centro dtella poi come neutro...perchè fa cosi Enel?? onestamente non lo so penso che serva per avere una distribuzione trifase stabile sul monofase avendo una grande utenza con carichi variabili...la caldaia si ho visto molti video in merito ..fortuna vuole la mia una Immergas a condensazione funziona anche con tensione non riferita a terra
Enel mette a terra il neutro per fare si che ogni abitazione realizzando la propria messa a terra possa utilizzare i differenziali.
In questo modo può monitorare se nel tale impianto gestito da una cabina si stanno verificando dispersioni importanti sul conduttore di terra della cabina.
Non ho mai lavorato o visto una cabina Enel ma credo che qualche strumentazione per monitorare le dispersioni lo abbiano installato.
Banalmente un amperometro AC sul terminale di terra tra la cabina e il picchetto di terra farebbe egregiamente il lavoro di monitoraggio.
@@fabiodebernardi1397 non sono competente in materia ma penso che il centro stella a terra serva x altri motivi...non trovo piu il mio libro di elettrotecnica avevo appunti li sto cercando ho ricordi vaghi di scuola son passati 50 anni avevamo un bravo ingegnere come insegnante e ci fece na testa sul trifase....
@@mauroattilionosenzo come hai detto prima al centro stella è collegato il neutro poiché il carico sul trasformatore trifase è sicuramente sbilanciato.
Poi lo mettono a terra credo per i motivi che ho detto prima ma posso o esserci anche altre motivazioni che a ragionamento non mi vengono.
@@fabiodebernardi1397 io penso ma non sono sicuro sia x avere la 230 V stabile sulle tre fasi in distribuzione dove i carichi sono variabili nel tempo...poi per evitare problemi alle utenze sulle dispersioni a terra hanno introdotto i differenziale che sente e scatta aprendo il circuito se ci sono dispersioni vèrso terra...ma se non funziona son zzzziiii
Ciao caro
Mauro, in un sistema di distribuzione BT (Bassa Tensione) con tensione flottante (IT), che alimenta utilizzatori che non siano tutti in doppio isolamento (carcassa plastica), ma che abbiano anche utilizzatori in isolamento singolo (carcassa metallica), devono essere presenti uno o piu' trasformatori d'isolamento o dei dispositivi d'isolamento equivalenti per realizzare una separazione galvanica robusta tra i circuiti. Come dicevi tu giustamente, quello dell'inverter (trafo ad alta frequenza) non è mai da considerare un equivalente del trafo d'isolamento, ma bensi è solo l'equivalente di un semplice trafo di separazione (isolamento singolo). In realta' per essere precisi, non dovrebbe essere nemmeno d'isolamento, ma bensi' un trafo di sicurezza SELV visto che sul lato batteria c'è una tensione BBT di 48Vdc.
Il lato batteria, che ha tante parti scoperte e accessibili; con l'utilizzo dei cinesoni (non correttamente isolati), passa dal dover essere un circuito SELV (BBT bassissima tensione IT di sicurezza ), ad essere in realtà un circuito FELV (BBT bassissima tensione funzionale IT NON di sicurezza). Il FELV non è isolato a sufficienza dal lato sorgente e quindi non è mai intrinsecamente sicuro. Quest'ultimo va sempre trattato (per tutti gli isolamenti), come equivalente di una tensione BT anche se in realta è una BBT. Infatti, con rete ENEL, in caso di guasto singolo tra gli avvolgimenti del trafo in alta frequenza verso la batteria (guasto passante), una componente alternata a 230 potrebbe risultare presente su uno dei 2 poli del BUS in continua, sovrapposta alla 48Vdc. Il circuito FELV si viene a creare anche dal lato MPPT a causa del guasto che puo avvenire tra ingresso e uscita dell'mppt, che riporterebbe la tensione di stringa sovrapposta a quella di un polo della batteria, visto che quest'ultimo è un dispositivo addirittura senza la benchè minima separazione galvanica (Isolamento di classe 0).
In questo condizioni, anche le carcassa della batteria, e quella degli eventuali MPPT esterni all'inverter ,andrebbero tutte collegate a terra (perchè attaccati tutti sullo stesso BUS DC FELV) e i cavi del 48v scelti con l'isolamento piu alto tra la categoria della tensione di rete e quella della tensione di stringa (i cavi isolati automotive non vanno sicuramenet bene). Se fai caso, infatti, nessuno degli inverter cinesi, riportano sull'etichetta o nel manuale, ne il simbolo del trafo di sicurezza SELV (2 cerchi che si intersecano con una linea trasversale nel mezzo, il tutto all'interno di uno scudetto), ne tantomeno del trafo d'isolamento (stesso simbolo ma senza lo scudetto) .
I trafo d'isolamento, in un sistema IT alimentato da batteria, potrebbero anche, non essere minimamente necessari. Per saperlo, bisogna (come ho fatto sopra) fare un'analisi precisa delle categorie di tensione e degli isolamenti dei singoli dispositivi. Invece, al contrario, in una rete IT (non quelle casalinghe), devono essere obbligatoriamente essere presenti, i monitor d'isolamento IMD e i localizzatori di guasto IFL (componenti parecchio costosi) sul lato uscita 230 dell'inverter. Questi sistemi (i piu utilizzati sono i Bender) controllano tutte le singole linee di distribuzione tramite dei trasformatori di misura amperometrici (TA). In caso di primo guasto franco (perdita d'isolamento), mandano inizialmente solo un' allarme, per poi sganciare la linea definitivamente con il secondo guasto franco. Il caso del doppio guasto su 2 elettrodomestici metallici vicini; che possono essere quindi toccati contemporaneamente (contatto diretto), è molto pericolosa.
Sono dispositivi che si installano solo nei quadri delle sale operatorie e degli impianti industriali critici (sistemi supervisionati che non possono mai essere spenti per sicurezza o per i conseguenti danni economici), ma che, per costi e complessita', sarebbero improponibili da mettere in casa. Inoltre la loro installazione residenziale e' vietata, perchè non è garantita la loro continua supervisione.
Invece, la cosa più sicura, semplice ed economica che puoi fare, è solo quella (come ti hanno già detto in molti), di mettere un'automatismo che colleghi un polo di uscita (uno solo) dell'inverter a terra quando l'inverter commuta ad isola (si ricrea il neutro mancante). Se il polo d'uscita lo colleghi alla terra già presente (ad esempio sulla barra collettrice comune di casa) allora crei una distribuzione TN-S locale (Terra Neutro-Separati). Il sistema più semplice per farlo in automatico è quello di sostituire l'ATS a due poli con l'equivalente modello a 4 poli, utilizzando uno dei contatti liberi per portare a terra il morsetto d'uscita 230 dell'inverter (mi raccomando con cavi di sezione adeguata). Cosi ricrei il neutro locale quando sei in isola. Vedrai che dopo i differenziali 1P+N ti funzioneranno in tutte le condizioni e non ci saranno problemi di sicurezza nell'impianto di casa.
PS
Mettetevi tutti in testa che nessun differenziale, ne 1P+N ne 2P potrà mai funzionare su una rete IT. Chi non ci crede e ha voglia di buttar via soldi in differenziali inutili, li compri e faccia lui stesso la prova metendoli su una rete IT. Inoltre, per chi non lo sapesse i 2P nascono per proteggere le monolinee 2 fili a 400V (derivate dalle trilinee a 400V) negli impianti industriali, che funzionano solo perchè anche questi sono tutti sistemi riferiti a terra (TT).
Ciao e buon lavoro
@@AlessandroVezzoli-eo1ig l inverter non è collegato al Enel , lavora come un generatore stand alone isolato dalla rete di distribuzione non ha un neutro con riferimento a terra. gli ospedali è diverso sono collegati con un trasformatore di isolamento a un sistema trifase quindi è significativo verificare eventuali dispersioni con dispositivi costosi...in caso di seconda dispersione su u n trifase avresti la somma delle tue tensioni cioe 400v quindi pericolosissimo...diverso è un generatore standalone non collegato alla rete con scocche a terra delle macchine usate ..farò un video in merito con schemi elettrici ..tranquillo tengo alla sicurezza di casa mia
@@mauroattilionosenzo lo crei tu il neutro mettendo a terra il polo contrassegnato come neutro in uscita dell'inverter.
@fabiodebernardi1397 non mi piace un polo a terra , il sistema flottante è piu sicuro devo solo risolvere dove trovare un dispositivo che mi avvisa su dispersioni a terra ..il mio impianto FV è un laboratorio R&D non mi piace il fai da te a caso
@@mauroattilionosenzo non esiste un dispositivo che ti avvisa per eventuali dispersioni a terra se sei flottante rispetto a questa.
Che problemi credi di avere mettendo un polo di uscita dell'inverter a terra?
Lo mette Enel un polo a terra.
Più sicuro rispetto al normale con i differenziali e la terra non credo proprio.
@@fabiodebernardi1397 50 anni fa frèquentavo il 5 anno di Istituto tecnico industriale x perito elettronica industriale e ho vaghi ricordi sto ristudjiando l elettrotecnica e farò poi dei video in merito poi ne parleremo ..mi diplomai nel 1975...ebbi esperienze lavorative diverse..ho pure riparato alimentatori switching etc per esperienza preferisco capire prima di fare...un sistema isolato dalla rete TT è piu sicuro sul primo guasto non serve il differenziale...il problema potrebbe nascere sul secondo guasto verso terra ma ho dubbi sul monofase...in ogni caso se commuto in Enel ho la verifica del primo guasto a terra con il differenziale...quindi mettere una linea a terra non lo ritengo utile