Io mi permetto di dissentire un attimo sulla INT. Per me non è solo cultura. E' anche memoria, capacità di trarre conclusioni logiche, capacità analitica (mettere insieme pezzi di un puzzle per esempio, sia in senso lato che in senso figurato). Capacità di "immaginare" nella dimensione del tempo e dello spazio. La genialità è rappresentata dalla intelligenza. C'è un modo interessante di vedere le 3 caratteristiche mentali (INT, WIS, CHA) ovvero paragonarle alle caratteristiche fisiche (STR, DEX, CON). La INT è l'equivalente della DEX (agilità mentale), la WIS è la CON mentale (e infatti è utilizzata moltissimo per resistere alle sollecitazioni sulla nostra forza di volontà), mentre il CHA è l'equivalente della STR (non a caso misura la FORZA della personalità di un pg...).
In realtà sono totalmente d'accordo con te, infatti lo dico che l'INT gestisce anche la memoria e la capacità logica, anche se poi mi concentro di più sul lato "studio" perchè di fatto è dove vanno a puntare le abilità. Ma tutto vero quello che dici 👍
Grazie mille capitan Disgustoso! In questo tempo di pandemia ci stai viziando con video e live sempre più sugosi!!! Non vedo l'ora di sapere cosa ci dirà il buon Rosso!!!!
Bel video complimenti !! Interessante, per quanto tu sia limitato a leggere le descrizioni delle statistiche sul manuale, ai reso l'idea in modo efficace e soprattutto intrattenente. GG
Non ricordo dove l’ho sentita ma aggiungo un consiglio per capire la differenza fra Intelligenza e Saggezza: l’Intelligenza è sapere che il pomodoro è un frutto, la Saggezza è sapere che non va bene metterlo in una macedonia..
Un TS su intelligenza può essere usato per qualche effetto di incantesimi o oggetti magici che agiscono sulla memoria, sulle certezze del pg, distorcendo ricordi e cose di questo tipo, forse? Bell video, grazie! 😊
Ci sarebbe da aprire un libro sulle origini delle statistiche che in Advanced D&D erano 12 e che poi, nelle edizioni successive sono state ridotte a 6 cancellando di fatto una serie di sfumature che i tiri salvezza, almeno come denominazione, hanno tentato di salvare fino alla 3.5. Così come ci sarebbe da discutere sul significato di "intelligenza" e "saggezza" che in italiano ha sfaccettature che le lingue anglosassoni perdono. Tuttavia un personaggio con intelligenza bassa è vero che non ha capacità di memoria o cultura ma non ha neppure quel guizzo intuitivo che gli consentirebbe di arrivare rapidamente alla soluzione di un indovinello, così come un personaggio con saggezza bassa è più impulsivo che riflessivo e quindi, a prescindere dall'esperienza fatta non riesce a trarne beneficio. Lo spazio però qui è poco quindi immagino che ne riparleremo in altra sede ^_-
Tu pensa che nel video "integrale" spiegavo proprio questa problematica di localizzazione, ma è finito fra i contenuti tagliati per dare una durata accettabile al tutto 🙈
Ciao Samu! Scusami se centra poco con l'argomento del video (che ho comunque molto apprezzato), ma mi chiedevo cosa ne pensassi dei Pathfinder. Di recente ho cominciato a leggere il manuale della 2° edizione ed è stato amore a prima vista. Secondo me combina in modo praticamente perfetto la personalizzazione e la possibilità di scelta della 3.5, togliendone però molto del crunch e snellendone le regole. Trovo sia l'rpg perfetto per chi (come me) si è un po' stancato di sentirsi ingabbiato nella progressione rigida e standardizzata della 5e, senza però doversi mettere a studiare per un esame ogni volta che devi creare un personaggio.
Non ho mai avuto occasione di approfondire Pathfinder 2 in realtà, ma dal mio percepito è uscito, ha fatto incazzare un sacco di gente e si è spento. Ma se si presentasse l'occasione (a maggior ragione se mi dici così) un'occhiata gliela darei, anche se a me "l'ingabbiamento" come lo definisci tu piace e detesto invece la vastita senza senso di scelte che avevano i giochi di stampo 3.5 (perchè non posso doverci mettere 6 giorni e avere 15 manuali per creare un PG, nella mia visione di gioco e di economia del tempo)
@@20Facce Diciamo che trovo sia la giusta via di mezzo fra le due: secondo me alla 5e manca quell'esperienza da rpg autentico che ti spinge ad iniziare al livello 1 perché sei tu a decidere come verrà plasmato il tuo personaggio. Pathfinder 2 riesce secondo me a rendere ciò intuitivo e bilanciato, senza dover impazzire. Trovo gratificante poter aggiungere dei perk al mio personaggio che non si limitino solo al role-playing per rendere in qualche modo unico. Poi vabbè, i 3.5 fag sono cancro e si lamentano di tutto!
@@20Facce beh dai, ma neanche che un barbaro delle giungle è uguale al barbaro scandinavo. La 5a è un gioco ottimo per chi vuole divertirsi nel suo tempo libero. Un edizione figlia di una società frenetica che non lascia molto tempo per coltivare l'hobby. Prendiamo i due manuali basi e mettiamoli a confronto. In 5a fin dai primi livelli hai un personaggio più efficiente ed eroico, con molte più alternative e capacità. Non possiamo assolutamente dire che la vastità di opzioni e di scelte a disposizione della 3.5 siano un male. ovviamente si può parlare del modo in cui sarebbe più corretto avvalersi di queste opzioni. Poi è indubbio che la progressione del pg e la sua evoluzione in 3.5 richiedano più tempo. ( idem per il lato master) In questo momento particolare con i giocatori che sfruttano l'online e hanno anche 3/4 sessioni settimanali, beh la 5a è la scelta piu sensata. Però è un po' come per le belle macchine. Puoi scegliere fra un ampia gamma di interni e personalizzazioni, ci sono optional aerodinamici e uograde dell'elettronica. La 3.5 è un Aston Martin con il V12 e la 5a è una Golf .... Poi ovviamente se non ti regoli e ti fai l'aston Martin Viola con gli interni rosa shocking è una cafonata. Puoi farlo....ma è una cafonata... ( power play e build insensate volte alla sola ottimizzazione ) Non credo che sia un caso se dopo 20 anni la 3.5 resti una delle edizioni più giocate. Apprezzo la 5a per il suo concept ma i suoi enorme difetti e mancanze la rendono molto limitata.
@@giorgiomasci455 vero, ma infatti secondo me la 5e è ottima per avventure brevi e oneshot, oltre che per neofiti, tuttavia il dover seguire una sottoclasse prefatta con poche possibilità di scelta (limitate a talenti e multiclassing tra l'altro), danno sempre di più l'impressione che il pg non ti appartenga davvero.
@@giorgiomasci455 Io ho iniziato con la 3.5 e ne rimango ancora oggi affascinato, devo però riconoscere che rispetto alla 5° ha dei problemi strutturali di bilanciamento che, a meno di un grande lavoro di autolimitazione del party, rendono il ruolo del master dal 10° livello in poi un delirio. Talenti, cdp e oggetti magici sono tantissimi ma alcuni, molti, troppi sono sbroccati, non tanto in sé e per sé quanto nelle combo e non solo quando buildati da powerplayer ma anche da giocatori alle prime armi. Io ho giocato, per dire, le avventure canoniche (cittadella senza sole, forgia della furia, ecc) sia con solo i 3 manuali base sia con tutti i manuali, prima volta molto godibile, seconda 0 sfida
Sisì io sto giocando un mago della scuola della creazione con 18 INT e 7 WIS, è troppo divertente. Tipo sa che non dovrebbe mangiare una pianta perché è velenosa, ma quella pianta è rossa, e a lui piace il rosso, e allora la mangia...mi fa scassare
Lo ricondivido subito ai miei giocatori Ah e volevo fare un piccolo commento: non sempre una statistica deve essere rappresentata al 100% il PG. Bardi che sono bravissimi musicisti ma non sono tanto bravi a parlare esistono ed hanno sempre Carisma alto. Semplicemente da Giocatore non mettetevi a fare il face perché "ho carisma alto. Chierici super fedeli ma ingenui e creduloni esistono ed hanno sempre Saggezza alta. Da giocatori non iniziate ad inquisire tutto ed essere sospettosi di tutti
Per i bardi è anche più facile da giustificare vista la varietà di sfaccettature del Carisma. Per i chierici è effettivamente meno scontato perchè di fatto come concetto va nettamente in constrasto con l'avere Saggezza alta, ma io stesso non mi sentirei di vincolarlo come spunto 🤓
Capitan disgustoso, che ne pensa di questo: ho un guerriero con carisma basso(8), è una guardia cittadina ed è un halfling in una città a maggioranza elfi. Io interpreto il suo carisma basso come il fatto di non reagire mai alle molteplici discriminazioni che subisce per la sua razza e per il fatto che una guardia halfling in quella città non si è mai vista, però non lo gioco timido o brutto, che ne dice sir disgustoso?
Se vuoi il mio consiglio lo ruolerei abbastanza liberamente, considerando che la media umana è 10 lui risulterebbe solamente non molto convincente quando parla ma non per quello dovrebbe adottare un atteggiamento in particolare. Differenzierei la personalità e la effettiva capacità di relazionarsi con gli altri. Uno può parlare molto anche troppo perché non è affatto timido ma non risulterebbe mai divertente o intrattenente. E un altro potrebbe stare sempre zitto ma quando parla lo fa bene e con stile risultando molto convincente.
Provo a farti più chiarezza: non c'è nulla che non vada con il tuo PG (ovviamente accordati con il tuo DM e vedi se effettivamente può esserci una guarda halfling in quel contesto e se gli elfi potrebbero discriminalo per questo), però secondo me hai fatto leggermente confusione. 8 in carisma non è impossibile per una guardia, ma significa che pecca di autorevolezza (che indicativamente potrebbe essere accostato a Persuasione e Intimidire come concetto, entrambe abilità che girano su carisma e di cui lui sarà carente). Ma contemporaneamente il comportamento che mi descrivi non mi sembra da carisma basso (pavido), ma bensi da saggezza alta: serve spirito e autocontrollo per non cedere a delle provocazioni (infatti è uno dei tiri salvezza su saggezza). Quindi per caratterizzarlo in maniera meccanicamente coerente non hai bisogno di abbassare il carisma (anzi se vuoi che si faccia valere come guardia mettici pure un onestissimo 10), ti basta avere una saggezza sufficientemente alta (12-14 per intenderci)
Non c'è un'indicazione precisa o univoca, dipende da come l'hai caratterizzato (e aggiungerei anche dal patrono scelto). Può essere affabile, intimidatorio o bugiardo 🤓
@@yumikoko1075 assolutamente no 😂 Il carisma può indicare le doti oratorie e di leadership. La capacità di affascinare una folla con un discorso politico o incitare le truppe alla battaglia. L'attitudine ad approcciare un dialogo e far valere le proprie idee in un discorso. Anzi direi che probabilmente è proprio il carisma la statistica meno importante. Perche è quella che piu è legata al giocatore. Prima di ogni tiro di dado interessato dal carisma, bisognerebbe far parlare il giocatore e fargli descrivere i suoi modi. Puoi avere anche Car 25.... se le tue parole non hanno senso, ne profondità, i tuoi bonus sfumano sotto i tuoi occhi. Cosi come un personaggio con poco carisma sulla scheda può benissimo fare un discorso estremamente valido. La forza di volontà e la determinazione possono essere interpretate senza tener conto di una statistica. Ma se dobbiamo prendere in considerazione una Stat è senza dubbio saggezza. 😉
@@giorgiomasci455 Non solo la Saggezza può essere usata per interpretare la forza di volontà, ma anche il Carisma. Dipende tutto da come crei e bilanci il personaggio alla fine, in terza (se non ricordo male) c'è un Talento che ti permettere di aggiungere il tuo modificatore di Carisma ai tiri di volontà se sei uno che crede fortemente in un ideale o in se stesso, perché le tue convinzioni sono così forti da rafforzare la forza di volontà. Nel caso di un Warlock potrebbe starci tutto. Il fatto di ritenerla una statistica "meno importante" non l'ho mai detto, sei stato tu a scriverlo e non so cosa c'entri, per me le statistiche meno importanti sono quelle fisiche ad esempio, perché i miei pg non combattono (ma questa è una cosa soggettiva immagino).
@@yumikoko1075 lo fa il paladino ed è una sua abilità peculiare di classe e la somma a tutti i suoi tiri salvezza. Anche quelli su Tempra e Riflessi. Questo perchè il paladino svolgeva un ruolo di leadership nel gruppo e le sue gesta dovevano essere d'ispirazione e d'esempio. In termini interpretativi era obbligatoriamente di allineamento legale buono, dopo aver superato il test: Le forze del male non prevarranno mai contro il bene e la giustizia! 😅 in questo senso può essere vista come sicurezza di se. Ma anche un ladro puo essere molto sicuro di se, questo non significa che la.sua mente ed il suo spirito non possano venire piegati. Difatti la forza di volontà è qualcosa che nasce dallo spirito e si rafforza sviluppando una maggiore consapevolezza di se stessi, attraverso meditazione, preghiera ed aprendo il proprio animo; druidi, monaci e chierici. Ma ripeto, questo solo dal punto di vista della meccanica regolistica e della capacità opporsi al controllo psicofisico degli avversari. In termini di interpretazione invece il campo è libero e si va sugli ideali, la morale, le motivazioni ecc ecc Il master deve riconoscere e comprendere alcune situazioni di gioco. Es : ci battiamo per salvare la patria del Barbaro dall'invasione di uno stato imperialistico. In questo frangente è giusto riportare in gioco il fatto che il barbaro combatta con più determinazione e convinzione.
Io ho otto fisso a forza X°D la statistica più inutile della storia (per me). Intelligenza, Saggezza e Carisma, le altre stat sono "ok devo metterci qualcosa ma chi se ne frega veramente" (tanto ci sono gli altri non sono sola)
Beh, a livello puramente da powerplayer intelligenza è una dumb stat per tutti i non maghi xD Però concordo sulla forza, 3/4 dei miei pg hanno forza bassissima o in alternativa Intelligenza xD
Per quanto riguarda l'intelligenza, ciò che avrebbe potuto alzarne l'utilizzo sarebbe stato mettere (giustamente) medicina su Int e non su Wit... Capisco metterla su Wit per chierici e druidi, però...
@@20Facce per riconoscere le piante, gli dei, la magia e la storia devi studiare... Ma per impedire ad un tizio di morire male dopo una battaglia cruenta basta capire la situazione ed intuire che se chiudi la ferita brutta brutta non esce più il sangue, se un osso si è rotto pazienza, si aggiusterà da solo .-.
Questo perché medicina è un insieme di conoscenze teoriche e pratiche. Quindi la saggezza, rappresenta anche l'esperienza pratica che si ha in un ambito. Si potrebbe conoscere la formula per realizzare una pozione di cura, ma non lo si è mai fatto prima e questo potrebbe comportare difficoltà nella realizzazione. Conoscere l'anatomia aiuta, ma non avere esperienza in operazioni chirurgiche ( parte teorico/pratica ) può essere un fattore di rischio. In questi casi io permetto a 2 personaggi di unire le loro conoscenze ed i loro sforzi.
Premetto che sono ben lontano da essere un esperto, per carità, ma mi sembra un po' riduttivo limitare l'intelligenza alla cultura: se uno ha competenza nelle abilità di intelligenza (storia, natura ecc...) significa che le ha studiate, apprese. Tuttavia, se ha un'intelligenza bassa, lo avrà fatto con difficoltà dato che peccava di logia, abilità nell'apprendimento ecc... Quel che sto cercando di dire è che ritengo l'intelligenza non semplicemente assimilabile alla cultura e al sapere ma alla facilità di apprendere e adattare ciò che si è appreso, quindi un personaggio con intelligenza bassa non è per forza poco colto ma non molto sveglio, non particolarmente prono ai ragionamenti complessi e a costruzioni logiche come causa effetto. Di contro uno con intelligenza alta non deve aver visto millemila indovinelli per saperne risolvere uno nuovo, semplicemente è facilitato nel trovarne la soluzione dalle sua capacità di applicare la logica e il ragionamento analitico. Poi magari ho frainteso le tue parole o mi sbaglio io, e può anche darsi che volessi semplicemente offrire una diversa interpretazione dell'intelligenza dato che questa che sto cercando di dare è più intuitiva; forse
E' un mix delle cose, come dico nel video. Lo studio è soltanto il più lampante degli utilizzi, ma INT corrisponde anche alle capacità logiche, deduttive, mnemoniche ecc.
L'artificere me lo scordo sempre (si Tasha, sto guardando te), mentre il bloodhunter non lo considero 100% ufficiale, per quanto Matthew Mercer sia affidabile e la classe sia presente su D&D beyond
Io ho visto anche tavoli estremi con 2 persone: 1 player e un master. Di norma con 3 giocatori e un master si può tranquillamente partire. Trovi un video con tutti questi approfondimenti iniziali nel canale, si intitola "Come cominciare a giocare a D&D" 😁
In realtà io non ho detto alla fine (o almeno, spero di non averlo fatto altrimenti è stato un lapsus), ho detto che è all'inizio e mi riferivo al preambolo iniziale in cui il manuale spiega cosa andremo a giocare. Per quanto sintetico rende già bene l'idea di quello che poi approfondisce successivamente, come dici tu.
E poi ci sono io, che uso la regola del "abilità con altre caratteristiche", che permette di fronteggiare tutti quei ladri che se ne escono a un "fammi un tiro su atletica" con un "lo faccio con acrobazia perché faccio una capriola"... Un'altra cosa che faccio al tavolo come master è cambiare le caratteristiche di alcune classi. "Vuoi giocare un warlock o un bardo su intelligenza? Lo vuoi fare per una scelta di ruolo e non per fare powerplay? Perché no..." In soldoni permetto di passare a caratteristiche più deboli (dal punto di vista dei ts) ma non viceversa. Warlock su int? Ok. Warlock su sag? None.
@@20Facce credo tu ti riferisca alla parte delle classi con caratteristiche mentali diverse. Per quelle mi ritengo permissivo, si. Ma non permetto di abusarne. Se qualcuno mi dicesse "voglio usare un chierico su carisma e poi multiclassare paladino" non lo permetterei. Ma il warlock era nato come classe int. Per colpa delle dumb stats l'intelligenza è sempre messa da parte, ma se questo warlock avesse fatto il patto per sete di conoscenza e fosse un topo di biblioteca, ci starebbe il passaggio a int. Mi piace che ogni cosa sia contestualizzata.
Io mi permetto di dissentire un attimo sulla INT. Per me non è solo cultura. E' anche memoria, capacità di trarre conclusioni logiche, capacità analitica (mettere insieme pezzi di un puzzle per esempio, sia in senso lato che in senso figurato). Capacità di "immaginare" nella dimensione del tempo e dello spazio. La genialità è rappresentata dalla intelligenza. C'è un modo interessante di vedere le 3 caratteristiche mentali (INT, WIS, CHA) ovvero paragonarle alle caratteristiche fisiche (STR, DEX, CON). La INT è l'equivalente della DEX (agilità mentale), la WIS è la CON mentale (e infatti è utilizzata moltissimo per resistere alle sollecitazioni sulla nostra forza di volontà), mentre il CHA è l'equivalente della STR (non a caso misura la FORZA della personalità di un pg...).
In realtà sono totalmente d'accordo con te, infatti lo dico che l'INT gestisce anche la memoria e la capacità logica, anche se poi mi concentro di più sul lato "studio" perchè di fatto è dove vanno a puntare le abilità. Ma tutto vero quello che dici 👍
Grazie mille capitan Disgustoso! In questo tempo di pandemia ci stai viziando con video e live sempre più sugosi!!!
Non vedo l'ora di sapere cosa ci dirà il buon Rosso!!!!
Su INT va anche il guerriero che si è rotto di essere ignorante ed ha studiato la magia, il cavaliere mistico (idemper il ladro). Ottimo video!
Bel video complimenti !!
Interessante, per quanto tu sia limitato a leggere le descrizioni delle statistiche sul manuale, ai reso l'idea in modo efficace e soprattutto intrattenente. GG
Paradossalmente è quello che molti non fanno! Anch'io al mio primo approccio non lessi questi concetti nel manuale 😂
Ottimi spunti! 👍ciao capitano
Non ricordo dove l’ho sentita ma aggiungo un consiglio per capire la differenza fra Intelligenza e Saggezza: l’Intelligenza è sapere che il pomodoro è un frutto, la Saggezza è sapere che non va bene metterlo in una macedonia..
Genioh 👌
Un TS su intelligenza può essere usato per qualche effetto di incantesimi o oggetti magici che agiscono sulla memoria, sulle certezze del pg, distorcendo ricordi e cose di questo tipo, forse?
Bell video, grazie! 😊
SI è l'utilizzo che ne faccio io, ma non so se "ufficialmente" ne esistono 🤔
Ci sarebbe da aprire un libro sulle origini delle statistiche che in Advanced D&D erano 12 e che poi, nelle edizioni successive sono state ridotte a 6 cancellando di fatto una serie di sfumature che i tiri salvezza, almeno come denominazione, hanno tentato di salvare fino alla 3.5. Così come ci sarebbe da discutere sul significato di "intelligenza" e "saggezza" che in italiano ha sfaccettature che le lingue anglosassoni perdono. Tuttavia un personaggio con intelligenza bassa è vero che non ha capacità di memoria o cultura ma non ha neppure quel guizzo intuitivo che gli consentirebbe di arrivare rapidamente alla soluzione di un indovinello, così come un personaggio con saggezza bassa è più impulsivo che riflessivo e quindi, a prescindere dall'esperienza fatta non riesce a trarne beneficio. Lo spazio però qui è poco quindi immagino che ne riparleremo in altra sede ^_-
Tu pensa che nel video "integrale" spiegavo proprio questa problematica di localizzazione, ma è finito fra i contenuti tagliati per dare una durata accettabile al tutto 🙈
Ciao Samu! Scusami se centra poco con l'argomento del video (che ho comunque molto apprezzato), ma mi chiedevo cosa ne pensassi dei Pathfinder. Di recente ho cominciato a leggere il manuale della 2° edizione ed è stato amore a prima vista. Secondo me combina in modo praticamente perfetto la personalizzazione e la possibilità di scelta della 3.5, togliendone però molto del crunch e snellendone le regole. Trovo sia l'rpg perfetto per chi (come me) si è un po' stancato di sentirsi ingabbiato nella progressione rigida e standardizzata della 5e, senza però doversi mettere a studiare per un esame ogni volta che devi creare un personaggio.
Non ho mai avuto occasione di approfondire Pathfinder 2 in realtà, ma dal mio percepito è uscito, ha fatto incazzare un sacco di gente e si è spento. Ma se si presentasse l'occasione (a maggior ragione se mi dici così) un'occhiata gliela darei, anche se a me "l'ingabbiamento" come lo definisci tu piace e detesto invece la vastita senza senso di scelte che avevano i giochi di stampo 3.5 (perchè non posso doverci mettere 6 giorni e avere 15 manuali per creare un PG, nella mia visione di gioco e di economia del tempo)
@@20Facce Diciamo che trovo sia la giusta via di mezzo fra le due: secondo me alla 5e manca quell'esperienza da rpg autentico che ti spinge ad iniziare al livello 1 perché sei tu a decidere come verrà plasmato il tuo personaggio. Pathfinder 2 riesce secondo me a rendere ciò intuitivo e bilanciato, senza dover impazzire. Trovo gratificante poter aggiungere dei perk al mio personaggio che non si limitino solo al role-playing per rendere in qualche modo unico.
Poi vabbè, i 3.5 fag sono cancro e si lamentano di tutto!
@@20Facce beh dai, ma neanche che un barbaro delle giungle è uguale al barbaro scandinavo.
La 5a è un gioco ottimo per chi vuole divertirsi nel suo tempo libero.
Un edizione figlia di una società frenetica che non lascia molto tempo per coltivare l'hobby.
Prendiamo i due manuali basi e mettiamoli a confronto. In 5a fin dai primi livelli hai un personaggio più efficiente ed eroico, con molte più alternative e capacità.
Non possiamo assolutamente dire che la vastità di opzioni e di scelte a disposizione della 3.5 siano un male. ovviamente si può parlare del modo in cui sarebbe più corretto avvalersi di queste opzioni.
Poi è indubbio che la progressione del pg e la sua evoluzione in 3.5 richiedano più tempo. ( idem per il lato master)
In questo momento particolare con i giocatori che sfruttano l'online e hanno anche 3/4 sessioni settimanali, beh la 5a è la scelta piu sensata.
Però è un po' come per le belle macchine. Puoi scegliere fra un ampia gamma di interni e personalizzazioni, ci sono optional aerodinamici e uograde dell'elettronica.
La 3.5 è un Aston Martin con il V12 e la 5a è una Golf ....
Poi ovviamente se non ti regoli e ti fai l'aston Martin Viola con gli interni rosa shocking è una cafonata. Puoi farlo....ma è una cafonata... ( power play e build insensate volte alla sola ottimizzazione )
Non credo che sia un caso se dopo 20 anni la 3.5 resti una delle edizioni più giocate.
Apprezzo la 5a per il suo concept ma i suoi enorme difetti e mancanze la rendono molto limitata.
@@giorgiomasci455 vero, ma infatti secondo me la 5e è ottima per avventure brevi e oneshot, oltre che per neofiti, tuttavia il dover seguire una sottoclasse prefatta con poche possibilità di scelta (limitate a talenti e multiclassing tra l'altro), danno sempre di più l'impressione che il pg non ti appartenga davvero.
@@giorgiomasci455 Io ho iniziato con la 3.5 e ne rimango ancora oggi affascinato, devo però riconoscere che rispetto alla 5° ha dei problemi strutturali di bilanciamento che, a meno di un grande lavoro di autolimitazione del party, rendono il ruolo del master dal 10° livello in poi un delirio. Talenti, cdp e oggetti magici sono tantissimi ma alcuni, molti, troppi sono sbroccati, non tanto in sé e per sé quanto nelle combo e non solo quando buildati da powerplayer ma anche da giocatori alle prime armi. Io ho giocato, per dire, le avventure canoniche (cittadella senza sole, forgia della furia, ecc) sia con solo i 3 manuali base sia con tutti i manuali, prima volta molto godibile, seconda 0 sfida
Ah, la Saggenza!!! Ah, l'Inteligezza!!!
Ah! La tauromachia!
solo il mago sfrutta l'intelligenza... the arteficer so easly forgoten.
Beh giusto, è talmente nuovo "ufficialmente" parlando che non mi è venuto in mente. Probabilmente perchè non l'ho mai giocato
Aaah, la saggezza 20 del mio Chierico ubriacone che rischia di farsi ammazzare una sessione si e una no
Video sui BG, video sui BG
Sisì io sto giocando un mago della scuola della creazione con 18 INT e 7 WIS, è troppo divertente.
Tipo sa che non dovrebbe mangiare una pianta perché è velenosa, ma quella pianta è rossa, e a lui piace il rosso, e allora la mangia...mi fa scassare
5:50
20facce: d&d 5e è il gioco più tradizionale
3.5 e phatfinder: azione preparata attacco
Se ho detto D&D 5e mi sono confuso, intendevo D&D in senso generale.
PS: Si, pathfinder è D&D con una skin alternativa 🙈
Lo ricondivido subito ai miei giocatori
Ah e volevo fare un piccolo commento: non sempre una statistica deve essere rappresentata al 100% il PG.
Bardi che sono bravissimi musicisti ma non sono tanto bravi a parlare esistono ed hanno sempre Carisma alto. Semplicemente da Giocatore non mettetevi a fare il face perché "ho carisma alto.
Chierici super fedeli ma ingenui e creduloni esistono ed hanno sempre Saggezza alta. Da giocatori non iniziate ad inquisire tutto ed essere sospettosi di tutti
Per i bardi è anche più facile da giustificare vista la varietà di sfaccettature del Carisma.
Per i chierici è effettivamente meno scontato perchè di fatto come concetto va nettamente in constrasto con l'avere Saggezza alta, ma io stesso non mi sentirei di vincolarlo come spunto 🤓
Capitan disgustoso, che ne pensa di questo: ho un guerriero con carisma basso(8), è una guardia cittadina ed è un halfling in una città a maggioranza elfi. Io interpreto il suo carisma basso come il fatto di non reagire mai alle molteplici discriminazioni che subisce per la sua razza e per il fatto che una guardia halfling in quella città non si è mai vista, però non lo gioco timido o brutto, che ne dice sir disgustoso?
Se vuoi il mio consiglio lo ruolerei abbastanza liberamente, considerando che la media umana è 10 lui risulterebbe solamente non molto convincente quando parla ma non per quello dovrebbe adottare un atteggiamento in particolare.
Differenzierei la personalità e la effettiva capacità di relazionarsi con gli altri. Uno può parlare molto anche troppo perché non è affatto timido ma non risulterebbe mai divertente o intrattenente. E un altro potrebbe stare sempre zitto ma quando parla lo fa bene e con stile risultando molto convincente.
Provo a farti più chiarezza: non c'è nulla che non vada con il tuo PG (ovviamente accordati con il tuo DM e vedi se effettivamente può esserci una guarda halfling in quel contesto e se gli elfi potrebbero discriminalo per questo), però secondo me hai fatto leggermente confusione.
8 in carisma non è impossibile per una guardia, ma significa che pecca di autorevolezza (che indicativamente potrebbe essere accostato a Persuasione e Intimidire come concetto, entrambe abilità che girano su carisma e di cui lui sarà carente). Ma contemporaneamente il comportamento che mi descrivi non mi sembra da carisma basso (pavido), ma bensi da saggezza alta: serve spirito e autocontrollo per non cedere a delle provocazioni (infatti è uno dei tiri salvezza su saggezza).
Quindi per caratterizzarlo in maniera meccanicamente coerente non hai bisogno di abbassare il carisma (anzi se vuoi che si faccia valere come guardia mettici pure un onestissimo 10), ti basta avere una saggezza sufficientemente alta (12-14 per intenderci)
Parlavi di un teaser?
Sarebbe troppo disgustoso linkarlo?
th-cam.com/video/OTvwI1SWRPY/w-d-xo.html
Riassumendo: Alastor
?
@@20Facce E' un bardo, fisicato ma anche studiato, e allo stesso tempo incauto. Nessun PG distrugge gli stereotipi sulle statistiche come lui.
Anche l artefice gira su int
il bardo nella storia è qualcuno che ha imparato da qualcuno > inteligenza poi per non dire anche l arteficere
Il carisma di un warlock come si ruola generalmente da manuale?
Non c'è un'indicazione precisa o univoca, dipende da come l'hai caratterizzato (e aggiungerei anche dal patrono scelto).
Può essere affabile, intimidatorio o bugiardo 🤓
Il Carisma è anche la forza di volontà di un pg, se dovesse esserti utile per la caratterizzazione
@@yumikoko1075 assolutamente no 😂
Il carisma può indicare le doti oratorie e di leadership. La capacità di affascinare una folla con un discorso politico o incitare le truppe alla battaglia. L'attitudine ad approcciare un dialogo e far valere le proprie idee in un discorso.
Anzi direi che probabilmente è proprio il carisma la statistica meno importante. Perche è quella che piu è legata al giocatore. Prima di ogni tiro di dado interessato dal carisma, bisognerebbe far parlare il giocatore e fargli descrivere i suoi modi. Puoi avere anche Car 25.... se le tue parole non hanno senso, ne profondità, i tuoi bonus sfumano sotto i tuoi occhi.
Cosi come un personaggio con poco carisma sulla scheda può benissimo fare un discorso estremamente valido.
La forza di volontà e la determinazione possono essere interpretate senza tener conto di una statistica.
Ma se dobbiamo prendere in considerazione una Stat è senza dubbio saggezza. 😉
@@giorgiomasci455 Non solo la Saggezza può essere usata per interpretare la forza di volontà, ma anche il Carisma. Dipende tutto da come crei e bilanci il personaggio alla fine, in terza (se non ricordo male) c'è un Talento che ti permettere di aggiungere il tuo modificatore di Carisma ai tiri di volontà se sei uno che crede fortemente in un ideale o in se stesso, perché le tue convinzioni sono così forti da rafforzare la forza di volontà. Nel caso di un Warlock potrebbe starci tutto. Il fatto di ritenerla una statistica "meno importante" non l'ho mai detto, sei stato tu a scriverlo e non so cosa c'entri, per me le statistiche meno importanti sono quelle fisiche ad esempio, perché i miei pg non combattono (ma questa è una cosa soggettiva immagino).
@@yumikoko1075 lo fa il paladino ed è una sua abilità peculiare di classe e la somma a tutti i suoi tiri salvezza. Anche quelli su Tempra e Riflessi.
Questo perchè il paladino svolgeva un ruolo di leadership nel gruppo e le sue gesta dovevano essere d'ispirazione e d'esempio.
In termini interpretativi era obbligatoriamente di allineamento legale buono, dopo aver superato il test: Le forze del male non prevarranno mai contro il bene e la giustizia!
😅 in questo senso può essere vista come sicurezza di se.
Ma anche un ladro puo essere molto sicuro di se, questo non significa che la.sua mente ed il suo spirito non possano venire piegati.
Difatti la forza di volontà è qualcosa che nasce dallo spirito e si rafforza sviluppando una maggiore consapevolezza di se stessi, attraverso meditazione, preghiera ed aprendo il proprio animo; druidi, monaci e chierici.
Ma ripeto, questo solo dal punto di vista della meccanica regolistica e della capacità opporsi al controllo psicofisico degli avversari.
In termini di interpretazione invece il campo è libero e si va sugli ideali, la morale, le motivazioni ecc ecc
Il master deve riconoscere e comprendere alcune situazioni di gioco.
Es : ci battiamo per salvare la patria del Barbaro dall'invasione di uno stato imperialistico. In questo frangente è giusto riportare in gioco il fatto che il barbaro combatta con più determinazione e convinzione.
Io ho otto fisso a forza X°D la statistica più inutile della storia (per me). Intelligenza, Saggezza e Carisma, le altre stat sono "ok devo metterci qualcosa ma chi se ne frega veramente" (tanto ci sono gli altri non sono sola)
Beh, a livello puramente da powerplayer intelligenza è una dumb stat per tutti i non maghi xD Però concordo sulla forza, 3/4 dei miei pg hanno forza bassissima o in alternativa Intelligenza xD
Ma tu giochi solo maghi, non fai testo 😂
In tutto questo do un consiglio a ogni novizio:
Chiudete il video e leggete il manuale è molto più utile :/
Rilancio: guardate il video e approfondite sul manuale 👌
Per quanto riguarda l'intelligenza, ciò che avrebbe potuto alzarne l'utilizzo sarebbe stato mettere (giustamente) medicina su Int e non su Wit... Capisco metterla su Wit per chierici e druidi, però...
Verissimo, ancora oggi mi fa molto strano.
@@20Facce per riconoscere le piante, gli dei, la magia e la storia devi studiare... Ma per impedire ad un tizio di morire male dopo una battaglia cruenta basta capire la situazione ed intuire che se chiudi la ferita brutta brutta non esce più il sangue, se un osso si è rotto pazienza, si aggiusterà da solo .-.
Questo perché medicina è un insieme di conoscenze teoriche e pratiche.
Quindi la saggezza, rappresenta anche l'esperienza pratica che si ha in un ambito.
Si potrebbe conoscere la formula per realizzare una pozione di cura, ma non lo si è mai fatto prima e questo potrebbe comportare difficoltà nella realizzazione.
Conoscere l'anatomia aiuta, ma non avere esperienza in operazioni chirurgiche ( parte teorico/pratica ) può essere un fattore di rischio.
In questi casi io permetto a 2 personaggi di unire le loro conoscenze ed i loro sforzi.
Non ho mai capito perché intimidire si basi sul carisma.
Perché intimidire non è solo “far paura” come prestanza fisica. Come ci insegnano i mille mila horror moderni: saper spaventare è una delicata arte
Premetto che sono ben lontano da essere un esperto, per carità, ma mi sembra un po' riduttivo limitare l'intelligenza alla cultura: se uno ha competenza nelle abilità di intelligenza (storia, natura ecc...) significa che le ha studiate, apprese. Tuttavia, se ha un'intelligenza bassa, lo avrà fatto con difficoltà dato che peccava di logia, abilità nell'apprendimento ecc... Quel che sto cercando di dire è che ritengo l'intelligenza non semplicemente assimilabile alla cultura e al sapere ma alla facilità di apprendere e adattare ciò che si è appreso, quindi un personaggio con intelligenza bassa non è per forza poco colto ma non molto sveglio, non particolarmente prono ai ragionamenti complessi e a costruzioni logiche come causa effetto. Di contro uno con intelligenza alta non deve aver visto millemila indovinelli per saperne risolvere uno nuovo, semplicemente è facilitato nel trovarne la soluzione dalle sua capacità di applicare la logica e il ragionamento analitico.
Poi magari ho frainteso le tue parole o mi sbaglio io, e può anche darsi che volessi semplicemente offrire una diversa interpretazione dell'intelligenza dato che questa che sto cercando di dare è più intuitiva; forse
E' un mix delle cose, come dico nel video. Lo studio è soltanto il più lampante degli utilizzi, ma INT corrisponde anche alle capacità logiche, deduttive, mnemoniche ecc.
Int scala anche blood hunter e artificere
L'artificere me lo scordo sempre (si Tasha, sto guardando te), mentre il bloodhunter non lo considero 100% ufficiale, per quanto Matthew Mercer sia affidabile e la classe sia presente su D&D beyond
@@20Facce tasha è un manuale sottovalutato
qual è il numero minimo di persone con cui si può giocare a D&D?
Io ho visto anche tavoli estremi con 2 persone: 1 player e un master.
Di norma con 3 giocatori e un master si può tranquillamente partire.
Trovi un video con tutti questi approfondimenti iniziali nel canale, si intitola "Come cominciare a giocare a D&D" 😁
Saggezza è utile per chierici druidi e monaci. Ranger crys in uselessness
Ohno, poor ranger 🙈
Comunque il capitolo che spiega bene le statistiche
Sta nel centro del libro
Non alla fine
:/
In realtà io non ho detto alla fine (o almeno, spero di non averlo fatto altrimenti è stato un lapsus), ho detto che è all'inizio e mi riferivo al preambolo iniziale in cui il manuale spiega cosa andremo a giocare. Per quanto sintetico rende già bene l'idea di quello che poi approfondisce successivamente, come dici tu.
Ah si scusami avevi detto all inizio
Povero artefice
Nulla di preso dal manuale Tasha merita l'etichetta "povero" 😂
Le stat di d&d sono inutile vecchia fuffa. assolutamente non necessarie e pure fatte male.
Sto adorando kotra e not the end
E poi ci sono io, che uso la regola del "abilità con altre caratteristiche", che permette di fronteggiare tutti quei ladri che se ne escono a un "fammi un tiro su atletica" con un "lo faccio con acrobazia perché faccio una capriola"... Un'altra cosa che faccio al tavolo come master è cambiare le caratteristiche di alcune classi. "Vuoi giocare un warlock o un bardo su intelligenza? Lo vuoi fare per una scelta di ruolo e non per fare powerplay? Perché no..." In soldoni permetto di passare a caratteristiche più deboli (dal punto di vista dei ts) ma non viceversa. Warlock su int? Ok. Warlock su sag? None.
Rischioso e delicato, ma se ti riesce e vi divertite, why not?
@@20Facce credo tu ti riferisca alla parte delle classi con caratteristiche mentali diverse. Per quelle mi ritengo permissivo, si. Ma non permetto di abusarne. Se qualcuno mi dicesse "voglio usare un chierico su carisma e poi multiclassare paladino" non lo permetterei. Ma il warlock era nato come classe int. Per colpa delle dumb stats l'intelligenza è sempre messa da parte, ma se questo warlock avesse fatto il patto per sete di conoscenza e fosse un topo di biblioteca, ci starebbe il passaggio a int. Mi piace che ogni cosa sia contestualizzata.