Corteo Storico 2008 Giovinazzo (HD BY EVENTI) PARTE 1/2

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  • เผยแพร่เมื่อ 21 ธ.ค. 2024
  • Dal 1967 la Pro Loco di Giovinazzo organizza lo spettacolare Corteo Storico in onore della Madonna di Corsignano. Il Corteo è stato definito storico perché, rivivono avvenimenti del passato che risalgono al Medioevo. Esso vuole ricordare due avvenimenti legati alla storia della Sacra Icona della nostra protettrice: la traslazione del quadro dalla Terrasanta al nostro paese e il miracolo della pioggia dopo un lungo periodo di siccità (1188). Il corteo storico si tiene nelle ore serali del terzo sabato di agosto, prima della processione solenne della domenica. Il corteo storico recante la copia della Santa Icona, si compie il sabato sera con un lungo percorso per le vie della città.
    Il corteo storico è diviso in due parti:
    la prima parte ricorda quando nel 1677, il dipinto fu portato dal Casale di Corsignano alla Cattedrale, per ordine del Vescovo Agnello Alfieri di Giovinazzo. L'episodio, avvenuto durante la dominazione spagnola, si ricorda nelle vesti dei figuranti, policrome di stile barocco. Danno inizio alla sfilata gli araldi con le loro lunghe trombe. Al loro squillo, segue il rullare dei tamburi. Gli Araldi e i Tammuristi, annunziano l'arrivo del cavaliere, che regge in mano il gonfalone della città. Successivamente arrivano i valletti comunali, i quali indossano abiti colorati di biancoverde e simboleggiano tutto il popolo. Dopo segue il vescovo Agnello Alfieri con il suo stemma, quindi le dame, che indossano ricchi costumi e il duca, che con la sua corte, chiude la prima parte della sfilata.
    Nella seconda parte del corteo storico, gli abiti non sono più quelli ricchi e multicolori che ricordano l'episodio del 1677, ma diventano poveri e semplici perché ci ricordano la terribile siccità del 1188, quando il popolo giovinazzese implorò la V Vergine in modo da superare la calamità naturale. Nel corteo sfilano i figuranti dei nobili cittadini medioevali: col saio da penitente e con gli stemmi delle loro potenti casate. Seguono i dignitari dell'epoca: il Giudice, il Protontino, il Signatur, il Catapano, il Baglivo, il rullatore dei tamburi, che accompagna il passo degli arcieri e degli alabardieri. Si accodano il sacerdote, che impersona il parroco del casale di Corsignano, e il famoso Capitano Francese, il Crociato Gereteo. Seguono i paggetti e, un gruppo di fanciulle, con candidi sai e cesti di fiori, apre la strada al quadro della Vergine, che, portato a spalla da rappresentanti dei vari ceti popolari, ritorna ancora una volta in Cattedrale a proteggere il suo popolo che tanti e tanti e tanti secoli fa, fiducioso.

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