@@federicorabbai5698 Oggigiorno c’è bisogno di una secessione architettonica, estetica, culturale; per rinvigorire l’identità delle distinte culture che la adottino, ma in maniera uniforme e riconoscibile ovunque si manifesti. Mi riferisco ad un’ipotetica emulazione di ciò che è stata la secessione viennese, che scatenò per il mondo le ondeggianti ed organiche linee e floridi motivi dello jugendstil, dell’art nouveau; da noi detto anche Liberty. Un movimento culturale motivato dalla sua ribellione alla rigidità del classicismo imposto sin dai primi dell’Ottocento, ed imposta in ovunque scuola di arte ed architettura. Con questa unanimità, le diverse decine di paesi che ne furono esponenti, cristallizzarono svariati fabbricati, ville, castelli, scuole, gallerie, palazzi, e persino infrastrutture di ogni genere, in maniera totalmente distinta; vi era il liberty floreale e colorito della Lombardia e della Liguria, quello neogotico e neo-orientalista di Palermo e Messina, oppure le ville di campagna neo rinascimentali della Toscana ed Emilia Romagna. Per non parlare dell’art nouveau parigino, il modernismo catalano, lo jugendstil dell’Austria, la Germania e la Svizzera, e le quasi psichedeliche villette a schiera nel Belgio e nella Lettonia. Ovunque in dialetto unico nel mondo, ma di una lingua comune e universalmente risonante. Non dico proprio di emulare il liberty, dato che il modernismo, postmodernismo, è l’internazionalismo hanno atomizzato praticamente tutto e tutti, ma di un suo analogo che sposa l’universalità del classicismo architettonico europeo- per noi italiani, praticamente autoctono- con il suo esprimersi tramite le svariate sfumature estetiche, ornamentali, culturali, pratiche, ecc., ovunque esso si manifesti. Vorrei anche augurare all’op, il prospettivo studente di architettura, tutto il meglio nelle sue intraprese.
Non sono esperto di architettura, tanto meno del lavoro di Gregotti. Posso solo però dire che lui fu autore di uno dei progetti architettonici più fallimentari di Milano: il quartiere universitario della Bicocca. È giusto dare i meriti quando ci sono ma anche riconoscere eventuali demeriti
@@mat.inbreve7360 non serve a nulla sapere la differenza tra la trave alta e quella a spessore se non si è riusciti a maturare un minimo di gusto estetico. Diciamolo, Gregotti ha portato avanti un'idea di architettura figlia del suo tempo, i postmoderni anche inconsciamente hanno messo l'utilità prima dell'estetica e del concetto, e oggi sono gli stessi che si lamentano che l'architettura è diventata commerciale. L'apoteosi dell'ipocrisia.
E' un peccato che si sconsigli di diventare architetto. Al di là del mercato, il mondo ha tanto bisogno di queste competenze, anche nelle piccole cose, si può fare architettura anche in un piccolo bagno.
Si può fare architettura pure cerebrale. L'architettura per prima cosa insegna l'organizzazione e i metodi per attuarla, per esempio nella logistica. Chiunque faccia studi e percorsi formativi legati al metodo "Step-by-step" avrà capacità organizzative lineari, trovando soluzioni per abbattere tempo e costi, riuscendo nell'impresa.
Per Tutti coloro che consigliano di non fare architettura, vergognatevi! Seguite i vostri sogni, se si ha talento con impegno e determinazione si arriva ovunque. Credete per caso che i grandi dell’architettura abbiamo trovato tutto subito? Aprite gli occhi, se non avete avuto successo non date la colpa all’Italia, datela a voi stessi. Tutto questo vittimismo...
Si addio... I grandi dell'architettura sono tutti roba di 50 anni fa. E' un settore in crisi cronica seguite i sogni ma guardate alla realtà prima che siano incubi.
Ma vergognatevi cosa ? Magari vivessimo 300 anni! Purtroppo non ci possiamo permettere di buttare 7 anni della nostra vita per studiare architettura e poi restare con nulla. La vita è troppo beve per buttare i migliori anni della nostra vita in illusioni. Chi ha talento o possibilità ( alias le giuste conoscenze o degli architetti avviati in famiglia) ben venga! Ma non consigliare alla gente il suicidio! Ha più possibilità di fare carriera un pittore che un architetto, e sono serio!
Forse è anche un paesello la italietta dove "progettare" per poi concretizzare... è difficile... anzi a volte impossibile... anche altri architetti non hanno compiuto le loro opere... più giù vai peggio è.... paesello italietta di provincia e provinciale.,...ma dove volete che vada... a fare i Grandi Progetti se non tappano neanche le buche???? Grande Architetto Gregotti 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏💪💪💪👍☮️🗽☮️
Vero in parte... Fino agli anni 80 si sperimentava, poi il nulla... i motivi??? Piani regolatori senpre più stringenti e costi sempre più alti hanno fatto si che tutto ciò che fosse bello fosse superfluo
Colui che abitava in uno splendido palazzo eclettico ottocentesco e che non avrebbe voluto vivere nel ghetto Zen da lui progettato in quanto "lui non è un proletario" (c'è l'intervista completa delle iene, anno 2010). Cos'altro da dire?
Beh è stato lui il fautore accanito del postmodernismo, gente come lui hanno contribuito a distruggere qualsiasi idea di estetica e bellezza che in italia aveva preso 2000 anni a maturare, adesso è morto con l'amaro in bocca. È come promuovere l'ateismo e poi lamentarsi che non ci siano più edifici sacri.
Il progetto di architettura non è solo determinato dalla volontà dell'architetto. È troppo ingenuo pensare che una situazione urbana e sociale del genere sia il risultato delle scelte di una sola persona. Penso che quel progetto ha dovuto fare i conti con delle volontà politiche e delle scelte sociali che non sono imputabili (per lo meno in modo esclusivo) a Gregotti o al suo studio. È vero anche che in quegli anni forse gli strumenti a disposizione di un progettista non erano sufficienti a gestire una tale complessità sociale. Se vogliamo arrivare a risolvere questi problemi dovremmo cominciare a capirne quantomeno la dimensione io credo
Non negabile l'impatto che Gregotti ha avuto nell'architettura italiano del secolo concluso. Però bisogna dire che tra le buone cose che avrà fatto ne ha combinate anche di grosse (es Zen a Palermo).
Beh, Gregotti è stato il fautore di un concetto di architettura che metteva al primo posto l'utilità, quindi lamentarsi che oggi l'architettura si sia commercializzata lo trovo un po' stupido, la colpa è stata anche di quelli come lui.
1) Perché prima l'architetto costruiva ciò che progettava? Se ne era capace...altrimenti, come sempre, ci sono gli ingegneri. Sennò che studiano a fare? Ma è un concetto nato insieme all'industria...niente di trascendentale. Non mi pare che Adriano Olivetti progettase, nè la forma, nè la tecnica dei prodotti che la sua azienda vendeva. Quindi la dichiarazione è totalmente fuoriluogo.
Non è che sia un fallimento a prescindere, bisogna farsi da solo, in tutto, anche negli studi dato che anche l' uso dei software è da autodidatta ( e sono quelli che richiedono nel mondo del lavoro). Ci sarebbero tantissime cose da dire che non vi dirà nessuno, ma io vi dico che se non avete un padre o parente architetto lasciate perdere! Fate concorsi ai carabinieri piuttosto
Ormai nessun'achitetto sa disegnare edifici come i palazzi ottocenteschi e novecenteschi di stile umbertino e nemmeno sa disegnare edifici cinquecenteschi e seicenteschi come Montecitorio, Chigi e Palazzo Madama e Villa Madama o il Coppedè. Non riescono a realizzare stazioni di metropolitana favolose come Toledo Linea 1 a Napoli. Gli architetti di Roma hanno realizzato stazioni orripilanti, amorfe, senza significato per il luogo dove erano state realizzate. Esempio Colosseo Metro B e Cavour Metro B e Circo Massimo dove c'è la storia antica da raccontare. Sulla Linea A tutte sono anonime e anche lì abbiamo dalla Storia antica alla storia Moderna e contemporanea da raccontare. Anche la Linea C stava nascendo come una nuova linea amorfa e anonima, meno male che Prosperetti ha messo uno stop all'anonimato delle stazioni della Linea partendo da San Giovanni come primo passo per realizzare un museo vero e proprio di storia antica. Prosperetti ha detto categoricamente che se le stazioni non vengono rese splendide, La Linea diventa anonima e Roma non se lo merita una terza linea ancora anonima come le altre due e la B1. è anonima pure la Lido che meriterebbe una ricostruzione con stazioni museo e la Roma Nord idem.
Lorenzo Sperduti per non parlare di quello sgorbio di edificio al museo dell'ara Pacis....Il Burj al khalifa rimane l`unico edificio accettabile degli ultimi 10 anni architettetonicamente parlando
Vi esprimete come il maestro Gregotti che è rimasto, mummificato, alla gloria dei vecchi tempi (molto discutibili secondo me)! A qualsiasi Architettura il suo tempo ed a qualsiasi tempo la sua gloria. Non condivido per nulla quello che Gregotti dice e tanto meno quello che dite voi. Il futuro appartiene ai coraggiosi e non ai nostalgici. Il nostro tempo ha dato grandi architetti internazionali ed anche italiani, e non i celeberrimi Piano, Fuksas (per me discutibile) o Boeri ecc ecc… C’è gente meno “commerciale” che sta facendo ottima architettura e che sta portando innovazione. Fabrizio Barozzi, Francesco Gatti, Carlo Ratti per dirne alcuni. … e tu mi citi il Burj Khalifa?! Hahahaha.
@@VitorZucaroHugo è normale che una persona come te, che non sa scrivere e che non sa utilizzare la punteggiatura, apprezzi le "architetture" di zaha hadid. Sei un analfabeta sotto tutti i punti di vista.
Video molto utile per me, queste parole mi stanno convincendo a fare l'architetto
Bravo Filippo non smettere di crederci
Io sono drogato di architettura mi guardo anche i video della architettura nazista guarda un po'
Uguale, ironico però che nell'intervista dice che gli architetti oggi sono sottopossibilitati e sconsiglia di farlo
@@federicorabbai5698
Oggigiorno c’è bisogno di una secessione architettonica, estetica, culturale; per rinvigorire l’identità delle distinte culture che la adottino, ma in maniera uniforme e riconoscibile ovunque si manifesti. Mi riferisco ad un’ipotetica emulazione di ciò che è stata la secessione viennese, che scatenò per il mondo le ondeggianti ed organiche linee e floridi motivi dello jugendstil, dell’art nouveau; da noi detto anche Liberty.
Un movimento culturale motivato dalla sua ribellione alla rigidità del classicismo imposto sin dai primi dell’Ottocento, ed imposta in ovunque scuola di arte ed architettura. Con questa unanimità, le diverse decine di paesi che ne furono esponenti, cristallizzarono svariati fabbricati, ville, castelli, scuole, gallerie, palazzi, e persino infrastrutture di ogni genere, in maniera totalmente distinta; vi era il liberty floreale e colorito della Lombardia e della Liguria, quello neogotico e neo-orientalista di Palermo e Messina, oppure le ville di campagna neo rinascimentali della Toscana ed Emilia Romagna. Per non parlare dell’art nouveau parigino, il modernismo catalano, lo jugendstil dell’Austria, la Germania e la Svizzera, e le quasi psichedeliche villette a schiera nel Belgio e nella Lettonia. Ovunque in dialetto unico nel mondo, ma di una lingua comune e universalmente risonante.
Non dico proprio di emulare il liberty, dato che il modernismo, postmodernismo, è l’internazionalismo hanno atomizzato praticamente tutto e tutti, ma di un suo analogo che sposa l’universalità del classicismo architettonico europeo- per noi italiani, praticamente autoctono- con il suo esprimersi tramite le svariate sfumature estetiche, ornamentali, culturali, pratiche, ecc., ovunque esso si manifesti.
Vorrei anche augurare all’op, il prospettivo studente di architettura, tutto il meglio nelle sue intraprese.
CIAO VITTORIO AIUTACI SEMPRE A VOLARE E VOLERE ALTO
Non sono esperto di architettura, tanto meno del lavoro di Gregotti. Posso solo però dire che lui fu autore di uno dei progetti architettonici più fallimentari di Milano: il quartiere universitario della Bicocca. È giusto dare i meriti quando ci sono ma anche riconoscere eventuali demeriti
Posso chiederti il perché? Non conosco la zona.
E' vero sul giudizio su Gregotti, ma Bicocca mi sembra che sia un esperimento riuscito, no?
Mi fa ridere come gente che, perdonatemi, non sa la differenza tra una trave alta è una trave a spessore parli di fallimento nel ramo edilizio.
@@mat.inbreve7360 non serve a nulla sapere la differenza tra la trave alta e quella a spessore se non si è riusciti a maturare un minimo di gusto estetico. Diciamolo, Gregotti ha portato avanti un'idea di architettura figlia del suo tempo, i postmoderni anche inconsciamente hanno messo l'utilità prima dell'estetica e del concetto, e oggi sono gli stessi che si lamentano che l'architettura è diventata commerciale. L'apoteosi dell'ipocrisia.
sono d'accordo, si può fare qualsiasi altro lavoro rimanendo appassionati di architettura.
Apro a caso il video e non sapevo chi fosse costui. Lo cerco su internet: MORTO 10 ORE FA DA CORONAVIRUS. Rip
Grazie, o a causa dell'algoritmo, difficilmente apriamo e apriremo mai più video a caso.
Grazie
E' un peccato che si sconsigli di diventare architetto. Al di là del mercato, il mondo ha tanto bisogno di queste competenze, anche nelle piccole cose, si può fare architettura anche in un piccolo bagno.
Paolo Gollo geometra come progetto io al bagno non progetta nessuno
Quello è design, cretino!
Si può fare architettura pure cerebrale. L'architettura per prima cosa insegna l'organizzazione e i metodi per attuarla, per esempio nella logistica. Chiunque faccia studi e percorsi formativi legati al metodo "Step-by-step" avrà capacità organizzative lineari, trovando soluzioni per abbattere tempo e costi, riuscendo nell'impresa.
Non credi che ci siano già troppe persone nell'ambito dell' architettura ?!
@@b.2003fat. può essere. Lo era anche la facoltà di filosofia, ma mai come in questo periodo c'è bisogno di competenze umanistiche, a mio avviso.
Vittorio Gregotti (Novara, 10 agosto 1927- Milano, 15 marzo 2020 = 92 anni) è stato un archidetto, urbanista e teorico dell'archidettura italiano.
io, architetto, non l'ho mai sentito nominare, e mai letto in nessun libro di architettura propostomi. Strano.
Vittorio GREGOTTI .
Io quando cammino non guardo la strada, guardo i palazzi, per fortuna vivo una città che ha molti bei palazzi neoclassici.
Gregotti non faceva proprio architettura estetica, ma più utilitarista, anche se non voleva ammetterlo, i suoi progetti erano davvero brutti.
e non ha voragini nei marciapiedi.....
Architetti che prendono il Cialis😅😅??
Consiglio ai giovani?
Non fate gli architetti
...mmmm too late
Per Tutti coloro che consigliano di non fare architettura, vergognatevi! Seguite i vostri sogni, se si ha talento con impegno e determinazione si arriva ovunque. Credete per caso che i grandi dell’architettura abbiamo trovato tutto subito? Aprite gli occhi, se non avete avuto successo non date la colpa all’Italia, datela a voi stessi. Tutto questo vittimismo...
Si addio... I grandi dell'architettura sono tutti roba di 50 anni fa. E' un settore in crisi cronica seguite i sogni ma guardate alla realtà prima che siano incubi.
Il 90 % dei "grandi" architetti di ieri ed oggi lo sono solo perché immanicati con la politica. Non è rancore o invidia, è solo la realtà.
Ma vergognatevi cosa ? Magari vivessimo 300 anni! Purtroppo non ci possiamo permettere di buttare 7 anni della nostra vita per studiare architettura e poi restare con nulla. La vita è troppo beve per buttare i migliori anni della nostra vita in illusioni. Chi ha talento o possibilità ( alias le giuste conoscenze o degli architetti avviati in famiglia) ben venga! Ma non consigliare alla gente il suicidio! Ha più possibilità di fare carriera un pittore che un architetto, e sono serio!
Grande
Forse è anche un paesello la italietta dove "progettare" per poi concretizzare... è difficile... anzi a volte impossibile... anche altri architetti non hanno compiuto le loro opere... più giù vai peggio è.... paesello italietta di provincia e provinciale.,...ma dove volete che vada... a fare i Grandi Progetti se non tappano neanche le buche???? Grande Architetto Gregotti 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏💪💪💪👍☮️🗽☮️
Vero in parte... Fino agli anni 80 si sperimentava, poi il nulla... i motivi??? Piani regolatori senpre più stringenti e costi sempre più alti hanno fatto si che tutto ciò che fosse bello fosse superfluo
Io lo volevo e voglio fare l'architetto
The Nightmare Of Your Dreams- NtvITA hai studiato al polimi
Colui che abitava in uno splendido palazzo eclettico ottocentesco e che non avrebbe voluto vivere nel ghetto Zen da lui progettato in quanto "lui non è un proletario" (c'è l'intervista completa delle iene, anno 2010). Cos'altro da dire?
Beh è stato lui il fautore accanito del postmodernismo, gente come lui hanno contribuito a distruggere qualsiasi idea di estetica e bellezza che in italia aveva preso 2000 anni a maturare, adesso è morto con l'amaro in bocca. È come promuovere l'ateismo e poi lamentarsi che non ci siano più edifici sacri.
L'achitettura?
Ricordatevi che Gregotti è stato l'ideatore e coordinatore del (fallimentare) quartiere ZEN di palermo
Il progetto di architettura non è solo determinato dalla volontà dell'architetto. È troppo ingenuo pensare che una situazione urbana e sociale del genere sia il risultato delle scelte di una sola persona. Penso che quel progetto ha dovuto fare i conti con delle volontà politiche e delle scelte sociali che non sono imputabili (per lo meno in modo esclusivo) a Gregotti o al suo studio. È vero anche che in quegli anni forse gli strumenti a disposizione di un progettista non erano sufficienti a gestire una tale complessità sociale. Se vogliamo arrivare a risolvere questi problemi dovremmo cominciare a capirne quantomeno la dimensione io credo
qual'è l'urgenza di commentare prima di vedere il video?io questo mi chiedo.non c'è bisogno di ricordare niente,gli viene fatta una domanda a riguardo
Secondo me c'è bisogno di architetti, che progettino bene. Gregotti appartiene ad una generazione che ha progettato tanto e male
Potrei dire che lo stesso vale per la pittura
Maestro Gregotti RIP
Non negabile l'impatto che Gregotti ha avuto nell'architettura italiano del secolo concluso. Però bisogna dire che tra le buone cose che avrà fatto ne ha combinate anche di grosse (es Zen a Palermo).
È facile che un quartiere popolare finisca disgraziato.
E non solo, l'università della Calabria, ed altri luoghi completamente distopici.
Beh, Gregotti è stato il fautore di un concetto di architettura che metteva al primo posto l'utilità, quindi lamentarsi che oggi l'architettura si sia commercializzata lo trovo un po' stupido, la colpa è stata anche di quelli come lui.
Ciao master ciao papa
Una ventata di allegria!
1) Perché prima l'architetto costruiva ciò che progettava? Se ne era capace...altrimenti, come sempre, ci sono gli ingegneri. Sennò che studiano a fare? Ma è un concetto nato insieme all'industria...niente di trascendentale. Non mi pare che Adriano Olivetti progettase, nè la forma, nè la tecnica dei prodotti che la sua azienda vendeva. Quindi la dichiarazione è totalmente fuoriluogo.
Non fate architettura per carità, prezioso consiglio da architetto..peccato che nessuno lo abbia detto a me all' inizio
Perchè?
Davide Tatangelo niente lavoro? È l’unica facoltà che mi interessa ma mi stanno scoraggiando tutti..non so che fare
Non è che sia un fallimento a prescindere, bisogna farsi da solo, in tutto, anche negli studi dato che anche l' uso dei software è da autodidatta ( e sono quelli che richiedono nel mondo del lavoro). Ci sarebbero tantissime cose da dire che non vi dirà nessuno, ma io vi dico che se non avete un padre o parente architetto lasciate perdere! Fate concorsi ai carabinieri piuttosto
Un'intervista nella quale praticamente viene detto tutto e viene detto niente.
Come granparte delle archistar, Piano compreso.
Ciao papá
Ormai nessun'achitetto sa disegnare edifici come i palazzi ottocenteschi e novecenteschi di stile umbertino e nemmeno sa disegnare edifici cinquecenteschi e seicenteschi come Montecitorio, Chigi e Palazzo Madama e Villa Madama o il Coppedè. Non riescono a realizzare stazioni di metropolitana favolose come Toledo Linea 1 a Napoli. Gli architetti di Roma hanno realizzato stazioni orripilanti, amorfe, senza significato per il luogo dove erano state realizzate. Esempio Colosseo Metro B e Cavour Metro B e Circo Massimo dove c'è la storia antica da raccontare. Sulla Linea A tutte sono anonime e anche lì abbiamo dalla Storia antica alla storia Moderna e contemporanea da raccontare. Anche la Linea C stava nascendo come una nuova linea amorfa e anonima, meno male che Prosperetti ha messo uno stop all'anonimato delle stazioni della Linea partendo da San Giovanni come primo passo per realizzare un museo vero e proprio di storia antica. Prosperetti ha detto categoricamente che se le stazioni non vengono rese splendide, La Linea diventa anonima e Roma non se lo merita una terza linea ancora anonima come le altre due e la B1. è anonima pure la Lido che meriterebbe una ricostruzione con stazioni museo e la Roma Nord idem.
Lorenzo Sperduti per non parlare di quello sgorbio di edificio al museo dell'ara Pacis....Il Burj al khalifa rimane l`unico edificio accettabile degli ultimi 10 anni architettetonicamente parlando
Me che eresie state dicendo?
AlGangsta Vlore non ho capito
Vi esprimete come il maestro Gregotti che è rimasto, mummificato, alla gloria dei vecchi tempi (molto discutibili secondo me)! A qualsiasi Architettura il suo tempo ed a qualsiasi tempo la sua gloria. Non condivido per nulla quello che Gregotti dice e tanto meno quello che dite voi. Il futuro appartiene ai coraggiosi e non ai nostalgici.
Il nostro tempo ha dato grandi architetti internazionali ed anche italiani, e non i celeberrimi Piano, Fuksas (per me discutibile) o Boeri ecc ecc… C’è gente meno “commerciale” che sta facendo ottima architettura e che sta portando innovazione. Fabrizio Barozzi, Francesco Gatti, Carlo Ratti per dirne alcuni.
… e tu mi citi il Burj Khalifa?! Hahahaha.
AlGangsta Vlore dimmi un solo edificio accettabile negli ultimi 10 anni...
Un progetto più brutto dell'altro è uscito da Gregotti,l'esempio di cosa non è l'architettura.
Ma stai zitto e porta rispetto
Zaha hadid fa cacare
@@b.2003fat. grazie a te io ignorante sembro colto grazie mille
@@VitorZucaroHugo è normale che una persona come te, che non sa scrivere e che non sa utilizzare la punteggiatura, apprezzi le "architetture" di zaha hadid.
Sei un analfabeta sotto tutti i punti di vista.
Eh sì, è stato lui a promuovere l'architettura orribile commerciale e poi si lamenta che oggi non esiste più l'architettura..