Potatura e capi a frutto in un impianto di uva da tavola | Grape Question 04

L’immagine che vedete in video è riferita a piante ottenute con la doppia spuntatura e impostate con quattro capi a frutto, Massimiliano chiede: “Per me l’impalcatura di queste piante è alta, si avrebbe difficoltà a potare gli anni successivi?”. Per me invece questo tipo di impostazione, un'impalcatura prossima all’impalcatura del vigneto dove si agganciano i capi a frutto è migliore rispetto a quella del video 11, proprio perché in questa immagine potete vedere che il tratto ricurvo dei capi a frutto è minore rispetto alle piante impostate nel video 11 e in questo caso, quindi, l'esposizione della luce sarebbe garantita per tutta la lunghezza dei capi a frutto e questo andrebbe a favorire una buona differenziazione delle gemme anche nel tratto basale, dove andremo a selezionare i germogli necessari per la potatura dell’anno successivo, e in questo caso, svilupperebbero sicuramente gemme fertili.
Un’altra domanda di Vittoriano dice: “Non vorrei sbagliarmi ma dall'immagine ho l'impressione che ci sia lo stesso carico delle gemme del primo impalco rispetto al secondo”. Questo nel video non si poteva notare però in campo si notava appunto che l’impalco superiore aveva, e l’ho scritto anche, un numero di gemme superiore rispetto all’impalco inferiore e questo per rispettare l'equilibrio e la distribuzione del flusso linfatico.
Roberto dice: “Sicuramente è una forma di allevamento per le uve senza semi”. Questo principio io lo applicherei anche per le uve con i semi, quindi si può pensare durante la fase di formazione dell’impalco per le uve con i semi di cimare l’asse centrale e quindi di impostare le piante con 3 capi a frutto dal primo anno, perché come sappiamo la fertilità è migliore nelle varietà con i semi, quindi per me si può utilizzare lo stesso principio.
L’ultima domanda è di Giuseppe che dice: “Bello l’impianto, ma non è troppo 4 capi a frutto fin dal primo anno?”. Non sono troppi 4 capi a frutto se monitoriamo le condizioni di crescita delle piante e intervenendo anche con delle operazioni colturali, in questo modo, possiamo regolare il carico sia attraverso la potatura verde, quindi già dalle prime fasi, dove andiamo a selezionare magari i germogli più robusti, andando a togliere quelli più deboli e andando poi a regolare il carico produttivo in termini di numero di grappoli e poi monitoriamo invece lo sviluppo dell’apparato radicale attraverso la “calicata”, quindi dobbiamo assicurare che il volume della radice sia proporzionato al volume della chioma, ed è importante, come ho detto anche nei video precedenti, nei primi anni di sviluppo delle piante, assicurare un programma nutrizionale che possa far sviluppare la radice.
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