Castello Cavour

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  • เผยแพร่เมื่อ 28 ส.ค. 2024
  • Il Castello Cavour di Santena fu la casa della famiglia di Camillo Benso, conte di Cavour a Santena ed oggi è uno dei castelli più importanti del Piemonte soprattutto perché costituisce un unicum straordinario, ricco di memorie storiche, arredi, archivi e biblioteca.
    In origine, sul terreno dove attualmente si trovano la villa ed l'annessa chiesa, sorgeva una fortificazione munita di torri e circondata da mura e fossati. Varie famiglie nobili si succedettero nella gestione del castello, il quale si conservò in quella forma fino ai primi anni del XVIII secolo.
    Nel 1708, Carlo Ottavio Benso, già conte di Santena, fece demolire questo castello per costruire al suo posto l'attuale villa, progettata da Francesco Gallo, già architetto di Vittorio Amedeo II di Savoia. I lavori si svolsero tra il 1712 e il 1722.
    Poiché nel 1748 si estinse la linea maschile dei Benso di Santena, di cui Carlo Ottavio faceva parte, il vescovo di Torino concesse l'investutura del feudo al nipote Francesco Oddone Rovero di Pralormo, causando una disputa tra questi e la famiglia dei Benso di Cavour che fu smorzata solo nel 1760, con la cessione a loro favore di una parte del castello e che si risolse nel 1777, con la totale cessione dell'intera proprietà.
    Tra il 1760 ed il 1770 il castello fu oggetto di restauri e della realizzazione degli stucchi del Salone delle cacce, mentre tra gli anni 1780 e il 1790 furono applicati gli stucchi della Sala diplomatica.
    Circa 50 anni più tardi, nel 1816, le vecchie abitazioni poste davanti all'ingresso del castello furono demolite, ricavando così la piazzetta ancora oggi esistente. Verso il 1840, per volontà del marchese Ainardo Benso, nipote di Camillo Benso, e sotto la direzione dell'architetto Melchiorre Pulciano, il castello fu ampliato e completamente ristrutturato, alzando il corpo centrale e collegando le due ali.
    Nel 1875, alla morte di Ainardo Benso, figlio del marchese Gustavo Benso di Cavour e a sua volta fratello maggiore di Camillo Benso, il castello passò in eredità al cugino francese Eugène De Roussy de Sales. Grazie ad un accordo con questo nuovo proprietario, nel 1876 la marchesa Giuseppina Alfieri, ultima discendente della famiglia Benso di Cavour, riuscì a riottenere Santena. I suoi successori, ossia la figlia Luisa Alfieri, sposa del marchese Emilio Visconti Venosta ed il figlio di questi, Giovanni Maria Visconti Venosta, ne fecero dono al Comune di Torino. Successivamente, Margherita Pallavicino Mossi, moglie di Giovanni Maria, vi istituì la Fondazione "Camillo Cavour" ed il Centro di Studi Cavouriani "Giovanni e Margherita Visconti Venosta".
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