Buon giorno vi conosco da qualche giorno. Siete grandi e utilissimi. Proverò questa attività con un alunno autistico che si stanca facilmente e tende a scappare fuori dalla classe
💙 Se cercasse una guida per stimolare la collaborazione e i prerequisiti può vedere il nostro corso base online, le lascio il link: www.divisioneautismocastelmonte.it/corso-autismo-online/corso-online-base-in-tecniche-comportamentali-per-autismo-e-disabilita/ Grazie a lei del suo supporto!
C'è la necessità di un intervento individualizzato, che prevede una valutazione specifica e l'implementazione di tecniche specifiche che vanno selezionate in base alle caratteristiche specifiche del caso.
Grazie per questi video sono veramente molto importanti soprattutto per che tratta autistici a basso funzionamento. Per esercitare l aggancio dello sguardo che esercizi posso proporre? Grazie di esistere continuate a fare questi video utilissimi. Ciao
Grazie a lei! Dipende molto dal bambino, non esistono degli esercizi che vadano bene per tutti allo stesso modo in quanto ogni bambino è diverso. Tenga comunque in considerazione queste indicazioni generali: - lavori sul contatto oculare inizialmente all'interno a delle routine di gioco (magari con delle marionette da mano, da tenere vicino al nostro viso, le bolle di sapone da soffiare solo quando mi da il contatto oculare...); -poi quando si lavora a tavolino cerchiamo di rinforzare il fatto che ci "guardi negli occhi", il bambino autistico a volte neanche sa che si debba guardare negli occhi, allora appena lo fa "BRAVOOO che mi guardi negli occhi"; -se al bambino piacciono si possono usare canzoncine/filastrocche che "iniziano" solo quando si ottiene il minimo di contatto oculare (es. Si fa partire la musica che al bambino piace molto, poco dopo si spegne, e appena guarda negli occhi la facciamo ripartire...); Questi sono solo pochi spunti, magari non fanno al caso suo, o magari sì. Ma ripeto, i bambini sono ognuno diverso dall'altro e le cose motivanti e divertenti per un bambino, possono non esserlo per un altro. Per molti bambini guardare negli occhi è davvero molto difficile e a volte fastidioso. E' dunque importante avvicinarsi al contatto oculare con molta dolcezza, attraverso stimoli che al bambino piacciono e che siano per lui motivanti. Inoltre, la cosa davvero fondamentale, affinché il contatto oculare si sviluppi al meglio, è che ogni persona di riferimento del bambino condivida questo obiettivo e ci lavori nel quotidiano (genitori, nonni, zii, insegnanti, adette...) più sì è a lavorare per questo obiettivo maggiori saranno le occasioni contatto oculare per il bambino e migliori saranno gli esiti. A presto
Salve, vorrei ringraziarvi di cuore per condividere queste preziose risorse!!! Volevo chiedervi se potreste realizzare un video su come insegnare ed avviare all'uso della CAA per alunni, con autismo non verbali, ad esempio per manifestare uno stato d'animo, un desiderio, un bisogno. O comunque dare qualche consiglio in merito. Grazie 🙏 ❤
Grazie a lei per seguire sempre con piacere i nostri contenuti. Speriamo presto di riuscire a creare un breve corso sull'uso delle PECS come primo sistema di caa, se riusciamo faremo anche dei brevi video qui su youtube. In linea generale tenga in considerazione queste dritte per iniziare: -partire con richieste di cibo (o di oggetti preferiti che sono tangibili, visibili, erogabili in modo contingente alla richiesta), è spesso molto motivante per i bambini chiedere cibi preferiti (quindi ad esempio si crea la foto di 1-2 cibi preferiti) e ogni qual volta si capisce che il bambino vuole quel cibo ci facciamo consegnare la foto di quel cibo mettendogliela a portata di mano (es. vuole le patatine, gli mettiamo il pacchettino visibile su una mensola molto alta così non può essere raggiunto dal bambino) e gliene consegniamo immediatamente una, dovremmo dunque fagli fare un bel pò di "scambi/richieste" una dopo l'altra (consegna pecs-patatina-consegna pecs-patatina) -creare moltissime occasioni di richieste, quindi il bambino più sperimenterà lo scambio pecs-alimento preferito più si rinforzerà la richiesta, -passiamo poi a richieste di oggetti/luoghi in cui andare.. -..vorrei continuare ma diventerebbe un commento senza fine.. Gli stati d'animo e le sensazioni "interne" sono le più difficili da far apprendere perché spesso manca la variabile "numerose occasioni" ossia le ripetizioni utili per l'apprendimento (es. dire di aver "mal di pancia" è meno frequente di dire "ho sete" consegnando la pecs del bicchiere). Spero in poche righe di averle dato delle risposte almeno un pochino chiare e semplici da comprendere. A presto Giulia
@@divisioneautismocastelmont7305 Grazie mille, chiarissimo come sempre!! Purtroppo non posso però utilizzare il cibo, in quanto nel mio caso, l’alunno non ne è attratto, anzi... ha 7 anni e mangia ancora cibo frullato 😔😔😔 Proverò con oggetti/giochi. Grazie di 💙 Ps se riusciste a fare qualche video sarei ancora più grata 💞🤗
Gentile Sandra, per la presa pinza abbiamo fatto un video dedicato, le lascio il link di seguito: www.divisioneautismocastelmonte.it/attivita-motricita-fine-autismo-presa-a-pinza/
Grazie per il video. Le vostre indicazioni sono sempre preziose. Mi chiedevo, però, qual è il confine tra pairing e soggetto che dà l'istruzione da eseguire. Potrebbe capitare che il bambino rifiuti in maniera molto oppositiva l'esecuzione, magari perché rinforzato in passato in questi rifiuti. In questi casi, come fare a far portare a termine l'attività e a far sì che si venga associati all'erogatore di rinforzi?
Grazie per il tuo commento e per aver apprezzato il video! La tua domanda è molto pertinente e tocca un punto delicato nell'applicazione dell'ABA. Il pairing è fondamentale per costruire una relazione positiva con il bambino e fare in modo che ci veda come una fonte di rinforzo. Tuttavia, è vero che c'è un confine tra il pairing e l'assunzione del ruolo di "erogatore di istruzioni". Questo confine può essere gestito con attenzione, evitando che il bambino percepisca l'istruzione come qualcosa di avversivo. Quando un bambino rifiuta in modo oppositivo di eseguire un compito, potrebbe essere che in passato il suo rifiuto sia stato rinforzato, come suggerisci. In questi casi, è importante procedere con gradualità e sensibilità: 1. Valutare il livello di difficoltà: Assicurati che il compito sia adatto alle abilità attuali del bambino. Se necessario, semplifica l'attività o scomponila in piccoli passi per renderla più accessibile. 2. Rinforzo differenziale: Utilizza il rinforzo differenziale per premiare anche i tentativi parziali di esecuzione del compito, incrementando gradualmente le richieste. Questo aiuta a ridurre il comportamento di rifiuto. 3. Pairing continuo: Anche mentre introduci le istruzioni, continua a fare pairing. Ad esempio, puoi utilizzare rinforzi preferiti immediatamente dopo che il bambino ha eseguito un piccolo passo. In questo modo, il bambino associa l'esecuzione del compito a un'esperienza positiva. 4. Uso del prompt: Se necessario, usa dei prompt per guidare il bambino nell'esecuzione dell'attività, riducendoli progressivamente fino a renderlo autonomo. Questo processo deve essere graduale per evitare frustrazione. 5. Controllo dell'ambiente: Assicurati che l'ambiente sia privo di distrazioni e che il bambino sia motivato. A volte, l'opposizione è una forma di comunicazione per indicare che qualcosa nell'ambiente non è di suo gradimento. L'obiettivo è far sì che il bambino associ l'istruzione non a un'imposizione, ma a un'opportunità per ottenere rinforzi. Con il tempo e la pratica, il bambino imparerà a vedere l'esecuzione dei compiti come un'opportunità positiva, riducendo i comportamenti oppositivi. Spero che queste indicazioni possano esserti utili! Se hai altre domande, non esitare a chiederci!
Innanzitutto grazie per i video molto utili che pubblicate. Vorrei chiedere se questa attività viene messa in pratica anche sui bambini con autismo ad alto funzionamento, visto che è stata etichettata come attività base per bambini autistici a basso funzionamento. Grazie
Gentile Enrico, grazie per il riscontro positivo! Assolutamente sì, se l'obiettivo è insegnare la collaborazione al compito e la capacità di stare seduti per tempi progressivamente più lunghi questa attività può essere proposta a qualsiasi livello di funzionamento.
Buongiorno! I rinforzi possono essere edibili (cibo), tangibili (oggetti/giochi/attività gradite) o sociali (bravissimo, complimenti, ottimo, batti 5...). Il cibo solitamente si usa con bambini molto piccoli o con un basso funzionamento soprattutto nelle prima fasi, quando il bambino ha pochissimi interessi o quasi nulli, dunque il cibo può essere davvero utile come rinforzo se non ci sono altri stimoli motivanti. Mentre per bambini/ragazzi più grandi solitamente si lavora con altri tipi di rinforzi prevalentemente tangibili (mp3, tablet, giochi, uscite...) o sociali (lodi). Spero di essere stata esaustiva. A presto.
I nostri corsi online sono tutti online, le lascio il link di seguito per accedere alla pagina (www.divisioneautismocastelmonte.it/corso-autismo-online/). Mentre se volesse seguire le nostre consulenze online direttamente con noi le lascio il link per conoscere il servizio di consulenza per genitori e insegnanti (www.divisioneautismocastelmonte.it/servizi/). Buona formazione!
Complimenti di cuore, per la realizzazione di questi video: sono davvero speciali ed utili per me che svolgo il ruolo di insegnante di sostegno. Condivido appieno l’idea di non assecondare il discente quando non conclude il compito e scappa. Ma vi chiedo, come posso trattenerlo/a a tavolino, se mentre svolgiamo un’attività scappa? Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Gentile Katia, non esiste un modo "universale" per tenere il bambino seduto a tavolino i quanto molti sono i fattori che dovremmo prendere in considerazione: quale è il motivo della sua fuga? Si alza sempre o solo in certe occasioni? In quali occasioni è più probabile che si alzi e quali sono le variabili ambientali che lo hanno condotto alla fuga?.... Solo dopo un'attenta osservazione (e un'analisi funzionale) potremmo andare ad agire con una certa "sicurezza" in modo risolutivo sul comportamento di fuga. Ad ogni modo, provo comunque a darle qualche consiglio, che lungi da voler essere esaustivi e risolutivi del suo problema, ma potrebbe comunque fare dei tentativi: 1. attività svolta in un'aula completamente priva di stimoli, tavolino con l'attività semplice e poi subito rinforzo (entro1/2 secondi dal termine dell'attività) e poi lasciarlo vagare tranquillo per la stanza senza fargli richieste e libero di usare il suo rinforzatore, ad un certo punto (il tempo andrebbe valutato in base al bambino) viene preso il rinforzatore. E riparte lo scambio "fai l'attività e poi ti do subito il tuo premio". La durata dell'attività a tavolino la può monitorare con un cronometro, segnarla in una tabella e valutare ogni giorno se riesce ad aumentare il tempo di attività seduto a tavolino. 2. Strutturare l'ambiente di lavoro con sedia del bambino vicino al muro e il tavolino davanti così che lo stesso muro diventi un vincolo allo "scappare" in questo modo eviteremo di doverlo rincorrere e rinforzare ulteriormente il comportamento di fuga, ma sarà la posizione del tavolo/sedia a impedirgli di fuggire. E' utile soprattutto nei primi periodi in cui si vuole far abituare il bambino a stare seduto senza scappare poi via via una volta appreso lo scambio attività-premio non sarà più necessaria questa posizione del tavolino. Ci tengo a precisare che i rinforzi devono essere molto incentivanti per il bambino, molto più incentivanti che la fuga dall'attività (es. avere il mio album di figurine subito dopo un minimo compito svolto deve essere molto più incentivante che la fuga stessa, altrimenti torniamo al punto di partenza...). Spero di esserle stata utile. A presto!
Buonasera, sono un'insegnante di sostegno e ho provato a far eseguire questo conpito, usando delle pennette (pasta) al posto dei tappi, ma ho riscontrato 2 difficoltà: 1) il bambino prende più pezzi alla volta 2) si sofferma a manipolarli. Come mi devo comportare?
1) il bambino prende più pezzi alla volta. Può fornire lei un pezzo alla volta al bambino. Non lasciandolo accedere a tutti i pezzi contemporaneamente. 2) si sofferma a manipolarli. Non lo lasci manipolarli, altrimenti, continuerà a manipolarli (per lui è piacevole farlo se continua a ripresentare questo comportamento), ha bisogno in questa fase, di essere maggiormente guidato. Quindi fornisca una guida fisica mano sopra la mano per evitare che manipoli il tappo. In questo modo A: fornisce la pasta; B: mano sopra la mano lo guido a mettere la pasta nel foro (subito) C: lo rinforzo. Può anche provare a variare il materiale, con i tappi (come nel video) o dei sassolini, per vedere se il comportamento di manipolare gli oggetti diminuisce. BUON LAVORO!
Buonasera, ascolto con piace i vostri video. Volevo a questo proposito chiedere come faccio a far stare un bambino autistico seduto durante il pranzo all’asilo? Si alza di continuo, e al richiamo ride in faccia, quasi come se fosse un gioco. Ci tengo che stia seduto durante il pasto anche perché è pericoloso, non sia mai gli vada qualcosa di traverso, e soprattutto è importante che impari la regola dello stare seduti composti a tavola. L’anno scorso al richiamo “ seduto” ascoltava, quest’anno da qualche settimana al richiamo “seduto” ride in faccia o si siede e ma dopo due secondi si rialza e ricomincia il tutto. Grazie in anticipo
Gentilissima, i comportamenti di "non ascolto" e di non seguire le istruzioni sono sintomo di assenza di controllo istruzionale, ovvero l'adulto non riesce attraverso le semplici istruzioni verbali a far eseguire il compito in quanto il bambino, con alta probabilità, è stato rinforzato in comportamenti di fuga piuttosto che di richiesta di attenzione (es. al richiamo “seduto” ride in faccia). Per questi comportamenti disfunzionali ci sono delle procedure e delle tecniche specifiche che possono essere risolutive (es. lavoro sull'estinzione, rinforzo di comportamenti incompatibili, ecc.). Può affidarsi alle nostre consulenze online o al corso sulla gestione dei comportamenti online che trova sul nostro sito, in entrambi i casi riuscirà a risolvere queste difficoltà.
Per un bambino il cui unico rinforzo gradito è il tablet, ma che dimostra una evidente dipendenza dal tablet e va in crisi quando gli viene tolto, vorrebbe usarlo sempre e quando gli viene negato urla e si toglie i vestiti...cosa si potrebbe fare? Noi a scuola stiamo cercando di non usarlo ma non dimostra di avere alcun altro interesse così forte da fungere da rinforzo sostitutivo. Grazie mille per i vostri consigli preziosi.
E' molto importante lavorare su alcuni prerequisiti come la "riconsegna del rinforzatore", "l'accettazione del no", "il controllo istruzionale". Nel caso in questione sarebbe utile una consulenza per poterle dare dei consigli pratici e delle strategie mirate, le consiglio di leggere la nostra pagina dedicata ( www.divisioneautismocastelmonte.it/corsi-ed-eventi/consulenza-online-autismo-insegnante/).
L' alunno che seguo è molto oppositivo ed abituato a far quello che vuole.Riesco a farlo lavorare per pochi minuti, poi scappa e se tenti di convincerlo grida o piange .In classe c"è caos e non posso uscire dall'aula, la maestra di classe inoltre mi dice di non farlo gridare perchè disturba la classe. Io in questo modo non posso far valere la mia autorità sull'alunno, pur di farlo stare calmo 8 su 10 volte non riesco a farlo lavorare bene.Ogni card con adesivo che mostro me lo strappa di mano e gioca ad attaccarla sui compagni di classe , oppure se deve inserire , cannucce nei bicchieri, le prende e ci gioca come fossero spade, bacchette da usare in altro modo. Sono disperata, neanche i rinforzi funzionano, vuole comandare lui sempre.
Cosa vuole dire "se tenti di convincerlo grida e piange?" Come è possibile "convincere" a parole un bambino autistico che sembra avere delle difficoltà? Quei "micro" comportamenti che lei mi riporta sono sicuramente stati nel tempo APPRESI, il bambino ha IMPARATO a mettere in atto quei comportamenti problema (giocare con i materiali, strapparli, appiccicarli..) perché ha trovato qualcuno che li rinforzava nel tempo e che sta continuando a rinforzali... Convincere, e dunque indurre un bambino a fare un'attività in una contesto classe in cui regna il CAOS significa lavorare per indurgli una costante frustrazione e rendergli difficile l'apprendimento. Credo che sia una buona idea per ristabilire un certo controllo istruzionale su questo bambino, che lui lavori in un'aula tutta sua e che sia fatto un lavoro mirato sui comportamenti problema, il supporto di un buon BCBA che possa seguire e supervisionare il bambino anche a casa e dare delle indicazioni chiare sulla linea comune di intervento la vedo come un aspetto prioritario per il benessere di questo bambino. Il lavoro in un aula a parte dovrebbe essere un diritto per questo bambino, e non c'è inclusione che tenga. L'inclusione va fatta solo quando è il bambino oggetto di inclusione è in un equilibrio psico-emotivo di un certo tipo e che ne abbia le risorse per trarre dal contesto la gioia dell'inclusione. L'inclusione non è "questo bambino deve stare in classe e non deve disturbare gli altri" . Capisco, che non sia facile e che a volte allo stremo delle forze si tende a lasciare andare, guardi SEMPRE le necessità più profonde del bambino con disturbo dello spettro autistico, con oppositività. E non smetta mai di FORMARSI, IMPARARE e METTERSI IN DISCUSSIONE. A presto!
Questa attività può essere fatto su di un bambino di 4 anni e mezzo? Grazie se mi risponderete... Lui ama le bolle di sapone.. però con il covid.. mmmh. Posso usarlo come rinforzo, all'esterno a distanza? Grazie mille.
Buonasera Mara, certamente può essere proposta a chiunque abbia l'abilità di afferrare dei tappi in mano. Ovviamente per la questione bolle di sapone, dovremmo rispettare le normative delle distanze e dei dispositivi di sicurezza. Sarà utile usarle (meglio se all'aperto) solo se esse sono l'unico "interesse" forte per il bambino e che magari mi aiutano ad entrare in interazione con lui, e dunque a stimolare le richieste o il contatto oculare. Ma se ha altri interessi meglio prediligere quelli che permettono di tenere i dispositivi di protezione. Ovviamente, nel caso sia davvero l'unico interesse, magari consiglio di fare piccole sessioni da pochi minuti, tenendo al massimo le distanze e cercando poi di arieggiare l'ambiente (nel caso non si sia all'aperto). O eventualmente come suggeriva lei come rinforzo, solo all'esterno. Spero di aver risposto alla sua domanda. Giulia
@@divisioneautismocastelmont7305 è stata molto esaustiva!! Grazie mille... gentilissima! È un bambino nuovo, quinsi sto cercando di capirlo. Lui fa delle azioni, ma guidate perché di sua spontaneità non è in grado ancora. Per il suo interesse, ne ha pochi quasi nulli.. è molto apatico. Grazie ancora!
@@maramarinoni363 allora il VIDEO-CORSO-BASE che uscirà a marzo nel nostro sito farà davvero al caso suo, imparerà tutte le strategie per iniziare il lavoro con un bambino appena conosciuto!
Le bolle di sapone allora se sono di suo interesse, come mi par di aver capito, saranno la chiave di accesso per la relazione e per agganciarlo! Le consiglio di soffiare le bolle solo quando il bambino le da un minimo di contatto oculare, vedrà come aumenterà piano piano il suo tentativo di darle il contatto oculare pur di veder volare via le bolle! Giulia
@@divisioneautismocastelmont7305 sulle bolle o palline ho un minimo di capacità oculare.. ma su altro nulla. È molto apatico! Gradie delle disponibilità.
Buongiorno Roberta, questa scatola è una semplice scatola del gelato, abbiamo creato un foro (della dimensione dei tappi) sul coperchio con un coltellino e poi ricoperta con un cartoncino colorato. Ma nel caso non volesse comprare del gelato vista la stagione (😉) può creare l'attività con una scatola di scarpe e ci fa un foro sul coperchio, spero di esserle stata utile 😃
Buon giorno vi conosco da qualche giorno. Siete grandi e utilissimi. Proverò questa attività con un alunno autistico che si stanca facilmente e tende a scappare fuori dalla classe
GRAZIE Valentina, del suo prezioso feedback POSITIVO 💙
Grazie, per l'aiuto prezioso e per la chiarezza dei contenuti. Video preziosi per chi insegna ad alunni autistici a basso funzionamento.
Michela lei è stata davvero troppo gentile!
Grazie di cuore per il suo riscontro positivo.
Grazie!!
Grazie.
Grazie
Grazie mille di cuore. Almeno sappiamo come comportarci di fronte a questo abisso
💙 Se cercasse una guida per stimolare la collaborazione e i prerequisiti può vedere il nostro corso base online, le lascio il link:
www.divisioneautismocastelmonte.it/corso-autismo-online/corso-online-base-in-tecniche-comportamentali-per-autismo-e-disabilita/
Grazie a lei del suo supporto!
Grazie mille
grazie I vostri video sono molto utili!
Grazie per il video, potreste fare altri esempi di compiti del genere?
Grazie mille delle precise istruzioni. Volevo sapere come fare a indirizzare il manierismo manuale durante i pasti.
C'è la necessità di un intervento individualizzato, che prevede una valutazione specifica e l'implementazione di tecniche specifiche che vanno selezionate in base alle caratteristiche specifiche del caso.
Utilissimo! Grazie 💐
Roberta siamo felici che le sia stato utile! A presto!
Grazie !!! Sono interessata
Grazie per questi video sono veramente molto importanti soprattutto per che tratta autistici a basso funzionamento. Per esercitare l aggancio dello sguardo che esercizi posso proporre? Grazie di esistere continuate a fare questi video utilissimi. Ciao
Grazie a lei! Dipende molto dal bambino, non esistono degli esercizi che vadano bene per tutti allo stesso modo in quanto ogni bambino è diverso.
Tenga comunque in considerazione queste indicazioni generali:
- lavori sul contatto oculare inizialmente all'interno a delle routine di gioco (magari con delle marionette da mano, da tenere vicino al nostro viso, le bolle di sapone da soffiare solo quando mi da il contatto oculare...);
-poi quando si lavora a tavolino cerchiamo di rinforzare il fatto che ci "guardi negli occhi", il bambino autistico a volte neanche sa che si debba guardare negli occhi, allora appena lo fa "BRAVOOO che mi guardi negli occhi";
-se al bambino piacciono si possono usare canzoncine/filastrocche che "iniziano" solo quando si ottiene il minimo di contatto oculare (es. Si fa partire la musica che al bambino piace molto, poco dopo si spegne, e appena guarda negli occhi la facciamo ripartire...);
Questi sono solo pochi spunti, magari non fanno al caso suo, o magari sì. Ma ripeto, i bambini sono ognuno diverso dall'altro e le cose motivanti e divertenti per un bambino, possono non esserlo per un altro.
Per molti bambini guardare negli occhi è davvero molto difficile e a volte fastidioso. E' dunque importante avvicinarsi al contatto oculare con molta dolcezza, attraverso stimoli che al bambino piacciono e che siano per lui motivanti.
Inoltre, la cosa davvero fondamentale, affinché il contatto oculare si sviluppi al meglio, è che ogni persona di riferimento del bambino condivida questo obiettivo e ci lavori nel quotidiano (genitori, nonni, zii, insegnanti, adette...) più sì è a lavorare per questo obiettivo maggiori saranno le occasioni contatto oculare per il bambino e migliori saranno gli esiti.
A presto
Salve, vorrei ringraziarvi di cuore per condividere queste preziose risorse!!! Volevo chiedervi se potreste realizzare un video su come insegnare ed avviare all'uso della CAA per alunni, con autismo non verbali, ad esempio per manifestare uno stato d'animo, un desiderio, un bisogno. O comunque dare qualche consiglio in merito. Grazie 🙏 ❤
Grazie a lei per seguire sempre con piacere i nostri contenuti. Speriamo presto di riuscire a creare un breve corso sull'uso delle PECS come primo sistema di caa, se riusciamo faremo anche dei brevi video qui su youtube.
In linea generale tenga in considerazione queste dritte per iniziare:
-partire con richieste di cibo (o di oggetti preferiti che sono tangibili, visibili, erogabili in modo contingente alla richiesta), è spesso molto motivante per i bambini chiedere cibi preferiti (quindi ad esempio si crea la foto di 1-2 cibi preferiti) e ogni qual volta si capisce che il bambino vuole quel cibo ci facciamo consegnare la foto di quel cibo mettendogliela a portata di mano (es. vuole le patatine, gli mettiamo il pacchettino visibile su una mensola molto alta così non può essere raggiunto dal bambino) e gliene consegniamo immediatamente una, dovremmo dunque fagli fare un bel pò di "scambi/richieste" una dopo l'altra (consegna pecs-patatina-consegna pecs-patatina)
-creare moltissime occasioni di richieste, quindi il bambino più sperimenterà lo scambio pecs-alimento preferito più si rinforzerà la richiesta,
-passiamo poi a richieste di oggetti/luoghi in cui andare..
-..vorrei continuare ma diventerebbe un commento senza fine..
Gli stati d'animo e le sensazioni "interne" sono le più difficili da far apprendere perché spesso manca la variabile "numerose occasioni" ossia le ripetizioni utili per l'apprendimento (es. dire di aver "mal di pancia" è meno frequente di dire "ho sete" consegnando la pecs del bicchiere).
Spero in poche righe di averle dato delle risposte almeno un pochino chiare e semplici da comprendere.
A presto
Giulia
@@divisioneautismocastelmont7305
Grazie mille, chiarissimo come sempre!! Purtroppo non posso però utilizzare il cibo, in quanto nel mio caso, l’alunno non ne è attratto, anzi... ha 7 anni e mangia ancora cibo frullato 😔😔😔
Proverò con oggetti/giochi. Grazie di 💙
Ps se riusciste a fare qualche video sarei ancora più grata 💞🤗
Ottimo grazie
Grazie per i preziosi consigli. Attività per acquisire la presa a pinza? Come potenziare questa abilità?
Gentile Sandra,
per la presa pinza abbiamo fatto un video dedicato, le lascio il link di seguito:
www.divisioneautismocastelmonte.it/attivita-motricita-fine-autismo-presa-a-pinza/
Grazie per il video. Le vostre indicazioni sono sempre preziose. Mi chiedevo, però, qual è il confine tra pairing e soggetto che dà l'istruzione da eseguire. Potrebbe capitare che il bambino rifiuti in maniera molto oppositiva l'esecuzione, magari perché rinforzato in passato in questi rifiuti. In questi casi, come fare a far portare a termine l'attività e a far sì che si venga associati all'erogatore di rinforzi?
Grazie per il tuo commento e per aver apprezzato il video! La tua domanda è molto pertinente e tocca un punto delicato nell'applicazione dell'ABA.
Il pairing è fondamentale per costruire una relazione positiva con il bambino e fare in modo che ci veda come una fonte di rinforzo. Tuttavia, è vero che c'è un confine tra il pairing e l'assunzione del ruolo di "erogatore di istruzioni". Questo confine può essere gestito con attenzione, evitando che il bambino percepisca l'istruzione come qualcosa di avversivo.
Quando un bambino rifiuta in modo oppositivo di eseguire un compito, potrebbe essere che in passato il suo rifiuto sia stato rinforzato, come suggerisci. In questi casi, è importante procedere con gradualità e sensibilità:
1. Valutare il livello di difficoltà: Assicurati che il compito sia adatto alle abilità attuali del bambino. Se necessario, semplifica l'attività o scomponila in piccoli passi per renderla più accessibile.
2. Rinforzo differenziale: Utilizza il rinforzo differenziale per premiare anche i tentativi parziali di esecuzione del compito, incrementando gradualmente le richieste. Questo aiuta a ridurre il comportamento di rifiuto.
3. Pairing continuo: Anche mentre introduci le istruzioni, continua a fare pairing. Ad esempio, puoi utilizzare rinforzi preferiti immediatamente dopo che il bambino ha eseguito un piccolo passo. In questo modo, il bambino associa l'esecuzione del compito a un'esperienza positiva.
4. Uso del prompt: Se necessario, usa dei prompt per guidare il bambino nell'esecuzione dell'attività, riducendoli progressivamente fino a renderlo autonomo. Questo processo deve essere graduale per evitare frustrazione.
5. Controllo dell'ambiente: Assicurati che l'ambiente sia privo di distrazioni e che il bambino sia motivato. A volte, l'opposizione è una forma di comunicazione per indicare che qualcosa nell'ambiente non è di suo gradimento.
L'obiettivo è far sì che il bambino associ l'istruzione non a un'imposizione, ma a un'opportunità per ottenere rinforzi. Con il tempo e la pratica, il bambino imparerà a vedere l'esecuzione dei compiti come un'opportunità positiva, riducendo i comportamenti oppositivi.
Spero che queste indicazioni possano esserti utili! Se hai altre domande, non esitare a chiederci!
Innanzitutto grazie per i video molto utili che pubblicate. Vorrei chiedere se questa attività viene messa in pratica anche sui bambini con autismo ad alto funzionamento, visto che è stata etichettata come attività base per bambini autistici a basso funzionamento. Grazie
Gentile Enrico, grazie per il riscontro positivo! Assolutamente sì, se l'obiettivo è insegnare la collaborazione al compito e la capacità di stare seduti per tempi progressivamente più lunghi questa attività può essere proposta a qualsiasi livello di funzionamento.
Il rinforzo deve per forza essere il cibo? Grazie
Buongiorno! I rinforzi possono essere edibili (cibo), tangibili (oggetti/giochi/attività gradite) o sociali (bravissimo, complimenti, ottimo, batti 5...).
Il cibo solitamente si usa con bambini molto piccoli o con un basso funzionamento soprattutto nelle prima fasi, quando il bambino ha pochissimi interessi o quasi nulli, dunque il cibo può essere davvero utile come rinforzo se non ci sono altri stimoli motivanti. Mentre per bambini/ragazzi più grandi solitamente si lavora con altri tipi di rinforzi prevalentemente tangibili (mp3, tablet, giochi, uscite...) o sociali (lodi).
Spero di essere stata esaustiva.
A presto.
Buonasera vorrei partecipare ad un vostro corso in presenza è possibile ?
I nostri corsi online sono tutti online, le lascio il link di seguito per accedere alla pagina (www.divisioneautismocastelmonte.it/corso-autismo-online/). Mentre se volesse seguire le nostre consulenze online direttamente con noi le lascio il link per conoscere il servizio di consulenza per genitori e insegnanti (www.divisioneautismocastelmonte.it/servizi/). Buona formazione!
Complimenti di cuore, per la realizzazione di questi video: sono davvero speciali ed utili per me che svolgo il ruolo di insegnante di sostegno. Condivido appieno l’idea di non assecondare il discente quando non conclude il compito e scappa. Ma vi chiedo, come posso trattenerlo/a a tavolino, se mentre svolgiamo un’attività scappa? Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Gentile Katia,
non esiste un modo "universale" per tenere il bambino seduto a tavolino i quanto molti sono i fattori che dovremmo prendere in considerazione: quale è il motivo della sua fuga? Si alza sempre o solo in certe occasioni? In quali occasioni è più probabile che si alzi e quali sono le variabili ambientali che lo hanno condotto alla fuga?....
Solo dopo un'attenta osservazione (e un'analisi funzionale)
potremmo andare ad agire con una certa "sicurezza" in modo risolutivo sul comportamento di fuga.
Ad ogni modo, provo comunque a darle qualche consiglio, che lungi da voler essere esaustivi e risolutivi del suo problema, ma potrebbe comunque fare dei tentativi:
1. attività svolta in un'aula completamente priva di stimoli, tavolino con l'attività semplice e poi subito rinforzo (entro1/2 secondi dal termine dell'attività) e poi lasciarlo vagare tranquillo per la stanza senza fargli richieste e libero di usare il suo rinforzatore,
ad un certo punto (il tempo andrebbe valutato in base al bambino) viene preso il rinforzatore. E riparte lo scambio "fai l'attività e poi ti do subito il tuo premio".
La durata dell'attività a tavolino la può monitorare con un cronometro, segnarla in una tabella e valutare ogni giorno se riesce ad aumentare il tempo di attività seduto a tavolino.
2. Strutturare l'ambiente di lavoro con sedia del bambino vicino al muro e il tavolino davanti così che lo stesso muro diventi un vincolo allo "scappare" in questo modo eviteremo di doverlo rincorrere e rinforzare ulteriormente il comportamento di fuga, ma sarà la posizione del tavolo/sedia a impedirgli di fuggire. E' utile soprattutto nei primi periodi in cui si vuole far abituare il bambino a stare seduto senza scappare poi via via una volta appreso lo scambio attività-premio non sarà più necessaria questa posizione del tavolino.
Ci tengo a precisare che i rinforzi devono essere molto incentivanti per il bambino, molto più incentivanti che la fuga dall'attività (es. avere il mio album di figurine subito dopo un minimo compito svolto deve essere molto più incentivante che la fuga stessa, altrimenti torniamo al punto di partenza...).
Spero di esserle stata utile.
A presto!
👍
Buonasera, sono un'insegnante di sostegno e ho provato a far eseguire questo conpito, usando delle pennette (pasta) al posto dei tappi, ma ho riscontrato 2 difficoltà: 1) il bambino prende più pezzi alla volta 2) si sofferma a manipolarli. Come mi devo comportare?
1) il bambino prende più pezzi alla volta. Può fornire lei un pezzo alla volta al bambino. Non lasciandolo accedere a tutti i pezzi contemporaneamente.
2) si sofferma a manipolarli.
Non lo lasci manipolarli, altrimenti, continuerà a manipolarli (per lui è piacevole farlo se continua a ripresentare questo comportamento), ha bisogno in questa fase, di essere maggiormente guidato. Quindi fornisca una guida fisica mano sopra la mano per evitare che manipoli il tappo.
In questo modo
A: fornisce la pasta;
B: mano sopra la mano lo guido a mettere la pasta nel foro (subito)
C: lo rinforzo.
Può anche provare a variare il materiale, con i tappi (come nel video) o dei sassolini, per vedere se il comportamento di manipolare gli oggetti diminuisce.
BUON LAVORO!
Buonasera, ascolto con piace i vostri video. Volevo a questo proposito chiedere come faccio a far stare un bambino autistico seduto durante il pranzo all’asilo? Si alza di continuo, e al richiamo ride in faccia, quasi come se fosse un gioco. Ci tengo che stia seduto durante il pasto anche perché è pericoloso, non sia mai gli vada qualcosa di traverso, e soprattutto è importante che impari la regola dello stare seduti composti a tavola. L’anno scorso al richiamo “ seduto” ascoltava, quest’anno da qualche settimana al richiamo “seduto” ride in faccia o si siede e ma dopo due secondi si rialza e ricomincia il tutto. Grazie in anticipo
Gentilissima, i comportamenti di "non ascolto" e di non seguire le istruzioni sono sintomo di assenza di controllo istruzionale, ovvero l'adulto non riesce attraverso le semplici istruzioni verbali a far eseguire il compito in quanto il bambino, con alta probabilità, è stato rinforzato in comportamenti di fuga piuttosto che di richiesta di attenzione (es. al richiamo “seduto” ride in faccia).
Per questi comportamenti disfunzionali ci sono delle procedure e delle tecniche specifiche che possono essere risolutive (es. lavoro sull'estinzione, rinforzo di comportamenti incompatibili, ecc.). Può affidarsi alle nostre consulenze online o al corso sulla gestione dei comportamenti online che trova sul nostro sito, in entrambi i casi riuscirà a risolvere queste difficoltà.
Per un bambino il cui unico rinforzo gradito è il tablet, ma che dimostra una evidente dipendenza dal tablet e va in crisi quando gli viene tolto, vorrebbe usarlo sempre e quando gli viene negato urla e si toglie i vestiti...cosa si potrebbe fare? Noi a scuola stiamo cercando di non usarlo ma non dimostra di avere alcun altro interesse così forte da fungere da rinforzo sostitutivo. Grazie mille per i vostri consigli preziosi.
E' molto importante lavorare su alcuni prerequisiti come la "riconsegna del rinforzatore", "l'accettazione del no", "il controllo istruzionale". Nel caso in questione sarebbe utile una consulenza per poterle dare dei consigli pratici e delle strategie mirate, le consiglio di leggere la nostra pagina dedicata ( www.divisioneautismocastelmonte.it/corsi-ed-eventi/consulenza-online-autismo-insegnante/).
L' alunno che seguo è molto oppositivo ed abituato a far quello che vuole.Riesco a farlo lavorare per pochi minuti, poi scappa e se tenti di convincerlo grida o piange .In classe c"è caos e non posso uscire dall'aula, la maestra di classe inoltre mi dice di non farlo gridare perchè disturba la classe. Io in questo modo non posso far valere la mia autorità sull'alunno, pur di farlo stare calmo 8 su 10 volte non riesco a farlo lavorare bene.Ogni card con adesivo che mostro me lo strappa di mano e gioca ad attaccarla sui compagni di classe , oppure se deve inserire , cannucce nei bicchieri, le prende e ci gioca come fossero spade, bacchette da usare in altro modo. Sono disperata, neanche i rinforzi funzionano, vuole comandare lui sempre.
Cosa vuole dire "se tenti di convincerlo grida e piange?"
Come è possibile "convincere" a parole un bambino autistico che sembra avere delle difficoltà?
Quei "micro" comportamenti che lei mi riporta sono sicuramente stati nel tempo APPRESI, il bambino ha IMPARATO a mettere in atto quei comportamenti problema (giocare con i materiali, strapparli, appiccicarli..) perché ha trovato qualcuno che li rinforzava nel tempo e che sta continuando a rinforzali...
Convincere, e dunque indurre un bambino a fare un'attività in una contesto classe in cui regna il CAOS significa lavorare per indurgli una costante frustrazione e rendergli difficile l'apprendimento.
Credo che sia una buona idea per ristabilire un certo controllo istruzionale su questo bambino, che lui lavori in un'aula tutta sua e che sia fatto un lavoro mirato sui comportamenti problema, il supporto di un buon BCBA che possa seguire e supervisionare il bambino anche a casa e dare delle indicazioni chiare sulla linea comune di intervento la vedo come un aspetto prioritario per il benessere di questo bambino.
Il lavoro in un aula a parte dovrebbe essere un diritto per questo bambino, e non c'è inclusione che tenga. L'inclusione va fatta solo quando è il bambino oggetto di inclusione è in un equilibrio psico-emotivo di un certo tipo e che ne abbia le risorse per trarre dal contesto la gioia dell'inclusione. L'inclusione non è "questo bambino deve stare in classe e non deve disturbare gli altri" . Capisco, che non sia facile e che a volte allo stremo delle forze si tende a lasciare andare, guardi SEMPRE le necessità più profonde del bambino con disturbo dello spettro autistico, con oppositività.
E non smetta mai di FORMARSI, IMPARARE e METTERSI IN DISCUSSIONE.
A presto!
Questa attività può essere fatto su di un bambino di 4 anni e mezzo? Grazie se mi risponderete...
Lui ama le bolle di sapone.. però con il covid.. mmmh. Posso usarlo come rinforzo, all'esterno a distanza? Grazie mille.
Buonasera Mara, certamente può essere proposta a chiunque abbia l'abilità di afferrare dei tappi in mano.
Ovviamente per la questione bolle di sapone, dovremmo rispettare le normative delle distanze e dei dispositivi di sicurezza.
Sarà utile usarle (meglio se all'aperto) solo se esse sono l'unico "interesse" forte per il bambino e che magari mi aiutano ad entrare in interazione con lui, e dunque a stimolare le richieste o il contatto oculare. Ma se ha altri interessi meglio prediligere quelli che permettono di tenere i dispositivi di protezione.
Ovviamente, nel caso sia davvero l'unico interesse, magari consiglio di fare piccole sessioni da pochi minuti, tenendo al massimo le distanze e cercando poi di arieggiare l'ambiente (nel caso non si sia all'aperto).
O eventualmente come suggeriva lei come rinforzo, solo all'esterno.
Spero di aver risposto alla sua domanda.
Giulia
@@divisioneautismocastelmont7305 è stata molto esaustiva!! Grazie mille... gentilissima!
È un bambino nuovo, quinsi sto cercando di capirlo.
Lui fa delle azioni, ma guidate perché di sua spontaneità non è in grado ancora.
Per il suo interesse, ne ha pochi quasi nulli.. è molto apatico.
Grazie ancora!
@@maramarinoni363 allora il VIDEO-CORSO-BASE che uscirà a marzo nel nostro sito farà davvero al caso suo, imparerà tutte le strategie per iniziare il lavoro con un bambino appena conosciuto!
@@divisioneautismocastelmont7305 grazie mille!!! Lo guarderò sicuramente... 👍 molto gentile!!
Mi scusi una domanda... ma se un bambino di 4 anni è apatico.. e non si riesce ad agganciare con nulla... come si fa? Grazie mille...
Le bolle di sapone allora se sono di suo interesse, come mi par di aver capito, saranno la chiave di accesso per la relazione e per agganciarlo!
Le consiglio di soffiare le bolle solo quando il bambino le da un minimo di contatto oculare, vedrà come aumenterà piano piano il suo tentativo di darle il contatto oculare pur di veder volare via le bolle!
Giulia
@@divisioneautismocastelmont7305 sulle bolle o palline ho un minimo di capacità oculare.. ma su altro nulla. È molto apatico! Gradie delle disponibilità.
Vorrei chiedere dove procurarsi quel tipo di scatoline per l'attività con i tappi... Non si trovano con facilità... Vorrei un'indicazione... Grazie
Buongiorno Roberta, questa scatola è una semplice scatola del gelato, abbiamo creato un foro (della dimensione dei tappi) sul coperchio con un coltellino e poi ricoperta con un cartoncino colorato.
Ma nel caso non volesse comprare del gelato vista la stagione (😉) può creare l'attività con una scatola di scarpe e ci fa un foro sul coperchio, spero di esserle stata utile 😃
@@divisioneautismocastelmont7305 Grazie mille😊
Grazie mille