Non posso più chiamarti So che sei con lui Non posso più toccarti Ora che non sei più mia Ma lo farò lo stesso Ti ricordi che il mio Modo di fare era meglio del suo Ora che affianco non ho più nessuno Ora che sto capendo io chi sono Ora sono qualcuno
Intro: L’orologio scandiva il tempo, lento ma inesorabile, e ogni tic era una ferita che tornava a pulsare. La stanza era vuota, ma sembrava soffocarmi, come se i muri avessero il mio nome inciso nelle crepe. Ho provato a chiudere gli occhi, ma il buio era più rumoroso, e nella mia testa risuonavano le stesse domande: “Dove hai sbagliato? Quando hai perso la strada?” Ma non c’era risposta, solo un silenzio che mi divorava. Verso 1: Era una notte d’inverno, il freddo graffiava la pelle, le strade bagnate riflettevano luci distorte, spente. Camminavo senza meta, come un fantasma nel vento, con le mani nelle tasche e il cuore pieno di cemento. Ogni passo mi riportava a un ricordo che non volevo, volti, voci, mani che promettevano ma poi sparivano. Ero solo, ma non era la solitudine a farmi paura, era la consapevolezza di non potermi fidare di nessuno. Ricordo un vicolo stretto, soffocante, come la mia testa, dove ogni ombra sembrava sussurrarmi parole che già conoscevo. “Non scapperai da te stesso”, dicevano, “il peso ti seguirà.” E io, muto, stringevo i pugni, cercando di restare in piedi. Verso 2: La rabbia è nata in quei giorni, lenta ma inarrestabile, come un fuoco sotto la cenere, pronta a esplodere. Ogni tradimento era una scintilla, ogni ferita un soffio, e presto tutto ciò che sentivo era solo fiamme e odio. Ho visto amici voltarmi le spalle senza una parola, ho visto promesse trasformarsi in lame che mi colpivano. Il primo a tradirmi aveva gli occhi di chi credevo sincero, e la sua mano nella mia era una catena, non un conforto. Da allora ho deciso di bastarmi, di camminare da solo, perché chi giura fedeltà è spesso il primo a lasciarti al suolo. Ho smesso di cercare risposte in chi non poteva darmele, e ho iniziato a scavare dentro me stesso, tra i miei demoni. Verso 3: Una sera, sotto un cielo senza stelle, tutto è cambiato. Ero al limite, con la rabbia che mi consumava il petto. Mi sono guardato allo specchio e ho visto un estraneo: occhi stanchi, spalle curve, ma dentro un vulcano acceso. “Non puoi aspettare che qualcuno ti salvi,” mi sono detto, “questa guerra è solo tua, combatti o lasciati morire.” Così ho fatto: ho preso il dolore e l’ho usato come scudo, ho preso la mia rabbia e l’ho trasformata in un grido. Non sono più quel ragazzo che cercava appigli, ora cammino sul filo del rasoio senza esitazioni. Ogni ferita è un monito, ogni caduta un insegnamento, e ogni passo in avanti è la prova che non mi arrendo. Verso 4: La strada è lunga, e il peso non diminuisce mai, ma la forza non è non cadere, è rialzarsi dai guai. Ogni notte mi ricorda ciò che ho perso lungo il cammino, ma il dolore mi spinge avanti, verso il mio destino. Non ho più paura delle ombre, le ho fatte mie alleate, sono figlio del buio, ma il buio non mi può spezzare. Le cicatrici sulla pelle non sono segni di sconfitta, ma medaglie che porto con orgoglio in questa vita. Cammino ancora su strade che nessuno percorre, con il vento contro, ma il fuoco dentro che mi soccorre. Non cerco più salvezza, né redenzione o perdono, porto il mio nome inciso nella pietra, come un uomo. Outro: E ora, se mi guardi negli occhi, vedrai tutto ciò che ho passato: il peso delle scelte, il fuoco di ciò che ho amato. Non sono perfetto, ma sono qui, saldo nel mio viaggio, la mia storia è una battaglia, e ogni rima il mio coraggio. Non c’è pace in questa corsa, solo spine sotto i piedi, ma chi conosce il dolore sa che la forza nasce nei fallimenti. E se la vita è un campo di battaglia, io combatto fino in fondo, con la rabbia che mi guida, finché non resterò solo polvere al mondo.
Intro: Mi guardi e pensi che sono come gli altri, che il mio cuore batte come il tuo, che ho le stesse paure. Ma non è così. Io ti vedo, e tu sei solo un gioco. Mi fai sentire vivo, ma in realtà sei solo una pedina. Non capisci, vero? La mia è una vita fatta di calcoli, di sguardi che non emozionano, di gesti che non sento. Ma con te è diverso. Forse è il controllo, forse è il potere, ma ti desidero. Ti voglio, e tutto il resto non importa. Verso 1: Mi fai credere che sei un enigma, ma ti leggo come un libro aperto, ti vedo e capisco ogni passo che fai, ogni movimento, e ti analizzo mentre cammini, ti studio, mi scivola il sorriso, perché mentre pensi che mi sfuggirai, io sono già due passi avanti. Ogni parola che dici è una mossa nel mio gioco, ogni silenzio è una domanda che tu non puoi mai rispondere. Non ho bisogno di farti promesse, di raccontarti favole, perché io so che alla fine sarai mia, anche senza fare nulla. Mi piaci, sì, ma non perché sei speciale, mi piaci perché sei fragile, e io posso dominarla. Ogni sorriso che mi regali è una tua debolezza, ogni lacrima è un segno che ti ho preso senza farti male. Verso 2: La gente mi vede e pensa che non capisco l’amore, ma io so cosa voglio, e so come ottenerlo. Tu sei una preda, e io sono il cacciatore, e ogni tuo passo mi avvicina di più, mi rende più forte. Cadi nella trappola che ho costruito per te, ti piace pensare che mi importa, che mi fai sentire umano, ma io non sono come gli altri, non provo ciò che provano loro. Io sono diverso. E mi prendo ciò che voglio, senza rimorso. Ti ho preso nel mio mondo, dove il cuore non conta, eppure ti amo, a modo mio. Non è un amore, no, è una necessità, una voglia che mi consuma, un gioco che non finisce mai, e tu sei l’unica regina. Verso 3: Ogni tua mossa è prevista, ogni parola misurata, e quando pensi che stai vincendo, ti ricordo chi sono. Nessuna sorpresa, nessun colpo di scena, perché tutto ciò che fai mi appartiene già, in qualche modo. Mi piace vederti tremare sotto il mio sguardo, mi piace pensare che tu creda di essere in controllo, ma io ti leggo, ti manipolo, ti faccio fare ciò che voglio, perché il mio amore è un potere, e il potere è mio. Non c’è spazio per il cuore, non c’è posto per l’anima, ciò che c’è è solo il desiderio di averla sotto il mio comando. E ti amo, sì, ma è un amore diverso, è un amore che ti consuma, che ti schiaccia, che ti fa mio. Outro: E quando ti sveglierai, ti accorgerai che non puoi scappare, che ormai sei entrata nel mio gioco, e non hai più scelte. Non ti ho mai amato, non nel senso che conosci, ma ti ho voluto, ti ho desiderato, e ora sei mia. Perché io non sono come gli altri, io non provo emozioni, non provo dubbi. Io sono l’ombra che ti segue, il respiro che non senti, l’amore che non è amore, ma una trappola, e tu sei dentro.
rimango sempre lucido non parlo io non giudico ho fatto un errore stupido non posso rimediare non so più che fare mi resta solo fumare aumentavo le dosi solo per pensare non siamo tutti uguali io parlo solo di affari insieme eravamo micidiali tutti iniziano a guardarci altri anche ad odiarci so che siamo forti insieme prima con te stavo bene ora riempio un altro bicchiere e ci penso sento che ho il cuore troppo spento mi sento piu calmo quando l’accendo ogni tiro mi fa sentire meglio non voglio pensare al peggio immagino noi due dentro un albergo sdraiati nel letto ricordo tutti i momenti ma mi fa male se ci penso sembrava tutto splendido certe cose non le merito certe volte sembro isterico tu frate migliora il lessico parla ma non capisco in queste cose non fallisco se non capisci allora approfondisco non la passo faccio un altro tiro se ti serve roba te la fornisco non parlo io agisco ho sempre creduto in gesu cristo gli altri lo fanno per moda stanno iniziando a vendere la droga per farsi qualche troia non hanno ancora capito come funziona sto mischiando la roba non tocco la coca nemmeno se fosse gratis Mezzo palo in contatti vi rende tutti matti non riesco a parlarci ho scritto più di un mi manchi solo per ritornarci ma non ci sono riuscito forse è meglio così però suona strano dirlo mi dispiace, lo sapevi che non ero capace per te avrei fatto una strage ora siamo lontani quindi ci lasciamo in pace. Ho un amico che ha fatto fuori e dentro sento un pentimento. Se devi fare questa roba, almeno fra falla a tempo voglio silenzio per questa gente, questa droga non ti farà capire niente lui si mette da parte se no poi le prende
tutti criticano solo per superarti non supero le cose mi hanno rovinato i traumi non sono bravo ad amare ma provo a dimostralo con lei mi sento bene ma allo stesso tempo strano perché sono stato usato come un foglio di carta per lei avrei fatto di tutto ma sapevo che non basta forse starò bene da solo un giorno lo capirò amare è strano so che non mi divertirò urlo per spargere la mia voce ma nessuno mi ascolta perché sanno che non ci sono prove ho spezzato il mio cuore per averne un altro in cambio ma mi sono tenuto questo perché un giorno sarò amato ma giuro che sono stanco di stare sempre male di sentirmi soffocare di non sapere cosa dare so far ridere la gente ma se scrivo un testo sapranno cosa sento realmente tutto passa per la mente purtroppo non si vede ma si sente se tu fossi qui ti direi tutto quanto ma so che non posso farlo mio fratello dice sono cambiato ma sono lo stesso ragazzo che inseguiva i suoi sogni senza essere giudicato un po’ mi sento avvantaggiato ho qualcosa in più degli altri
Oh ma joli tu che mi chiami puoi sta in ferma domani partito dentro un box futuro sopra le mani tenevo stretti i denti non pensavo ai guadagni ma speravo mi passasse la rabbia dell’indomani guardavo il mio compagno Mara a dalla testa ai piedi credevo nel sucesso dimmi tu a che cazzo credi mentre tu davi un parare io cercavo dei rimedi mentre tu sì mi snobbavi io ero sopra marciapiedi Non puoi riprendere tutto quello che adesso faccio dasolo ti giuro tutto dasolo ti giuro che frate è lo stesso non mi guardare come se fossi io un mostro allo specchio se vuoi qualcosa dillo sì ma giuro adesso guardami adesso fotto il sucesso cercavo Una scians in mezzo al bordello ma ho trovato solo pare dentro un borsello Mancanza un fratello non è lo stesso mancanza di un amico al 100% allora dimmi di chi posso fidarmi passano gli anni ma continuano i miei pianti non li raccogli scilvolano i guanti cercavo il mio posto non lo trovato ma facendo di me stesso giuro forzato E Non mi chiedi come sto ma giuro che io sto bene condannato alle sirene serate a bere fedele al quartiere in mezzo alle iene fanculo alle sere perse è un bicchiere speravo nella svolta per una volta ma mi trovo ancora fermo pure sta volta assumi e prendi sfonda la porta
bellissimo beat, ora lo ascolto
DIIIIIIMMELOOO
Non posso più chiamarti
So che sei con lui
Non posso più toccarti
Ora che non sei più mia
Ma lo farò lo stesso
Ti ricordi che il mio
Modo di fare era meglio del suo
Ora che affianco non ho più nessuno
Ora che sto capendo io chi sono
Ora sono qualcuno
Intro:
L’orologio scandiva il tempo, lento ma inesorabile,
e ogni tic era una ferita che tornava a pulsare.
La stanza era vuota, ma sembrava soffocarmi,
come se i muri avessero il mio nome inciso nelle crepe.
Ho provato a chiudere gli occhi, ma il buio era più rumoroso,
e nella mia testa risuonavano le stesse domande:
“Dove hai sbagliato? Quando hai perso la strada?”
Ma non c’era risposta, solo un silenzio che mi divorava.
Verso 1:
Era una notte d’inverno, il freddo graffiava la pelle,
le strade bagnate riflettevano luci distorte, spente.
Camminavo senza meta, come un fantasma nel vento,
con le mani nelle tasche e il cuore pieno di cemento.
Ogni passo mi riportava a un ricordo che non volevo,
volti, voci, mani che promettevano ma poi sparivano.
Ero solo, ma non era la solitudine a farmi paura,
era la consapevolezza di non potermi fidare di nessuno.
Ricordo un vicolo stretto, soffocante, come la mia testa,
dove ogni ombra sembrava sussurrarmi parole che già conoscevo.
“Non scapperai da te stesso”, dicevano, “il peso ti seguirà.”
E io, muto, stringevo i pugni, cercando di restare in piedi.
Verso 2:
La rabbia è nata in quei giorni, lenta ma inarrestabile,
come un fuoco sotto la cenere, pronta a esplodere.
Ogni tradimento era una scintilla, ogni ferita un soffio,
e presto tutto ciò che sentivo era solo fiamme e odio.
Ho visto amici voltarmi le spalle senza una parola,
ho visto promesse trasformarsi in lame che mi colpivano.
Il primo a tradirmi aveva gli occhi di chi credevo sincero,
e la sua mano nella mia era una catena, non un conforto.
Da allora ho deciso di bastarmi, di camminare da solo,
perché chi giura fedeltà è spesso il primo a lasciarti al suolo.
Ho smesso di cercare risposte in chi non poteva darmele,
e ho iniziato a scavare dentro me stesso, tra i miei demoni.
Verso 3:
Una sera, sotto un cielo senza stelle, tutto è cambiato.
Ero al limite, con la rabbia che mi consumava il petto.
Mi sono guardato allo specchio e ho visto un estraneo:
occhi stanchi, spalle curve, ma dentro un vulcano acceso.
“Non puoi aspettare che qualcuno ti salvi,” mi sono detto,
“questa guerra è solo tua, combatti o lasciati morire.”
Così ho fatto: ho preso il dolore e l’ho usato come scudo,
ho preso la mia rabbia e l’ho trasformata in un grido.
Non sono più quel ragazzo che cercava appigli,
ora cammino sul filo del rasoio senza esitazioni.
Ogni ferita è un monito, ogni caduta un insegnamento,
e ogni passo in avanti è la prova che non mi arrendo.
Verso 4:
La strada è lunga, e il peso non diminuisce mai,
ma la forza non è non cadere, è rialzarsi dai guai.
Ogni notte mi ricorda ciò che ho perso lungo il cammino,
ma il dolore mi spinge avanti, verso il mio destino.
Non ho più paura delle ombre, le ho fatte mie alleate,
sono figlio del buio, ma il buio non mi può spezzare.
Le cicatrici sulla pelle non sono segni di sconfitta,
ma medaglie che porto con orgoglio in questa vita.
Cammino ancora su strade che nessuno percorre,
con il vento contro, ma il fuoco dentro che mi soccorre.
Non cerco più salvezza, né redenzione o perdono,
porto il mio nome inciso nella pietra, come un uomo.
Outro:
E ora, se mi guardi negli occhi, vedrai tutto ciò che ho passato:
il peso delle scelte, il fuoco di ciò che ho amato.
Non sono perfetto, ma sono qui, saldo nel mio viaggio,
la mia storia è una battaglia, e ogni rima il mio coraggio.
Non c’è pace in questa corsa, solo spine sotto i piedi,
ma chi conosce il dolore sa che la forza nasce nei fallimenti.
E se la vita è un campo di battaglia, io combatto fino in fondo,
con la rabbia che mi guida, finché non resterò solo polvere al mondo.
Intro:
Mi guardi e pensi che sono come gli altri,
che il mio cuore batte come il tuo, che ho le stesse paure.
Ma non è così. Io ti vedo, e tu sei solo un gioco.
Mi fai sentire vivo, ma in realtà sei solo una pedina.
Non capisci, vero? La mia è una vita fatta di calcoli,
di sguardi che non emozionano, di gesti che non sento.
Ma con te è diverso. Forse è il controllo, forse è il potere,
ma ti desidero. Ti voglio, e tutto il resto non importa.
Verso 1:
Mi fai credere che sei un enigma, ma ti leggo come un libro aperto,
ti vedo e capisco ogni passo che fai, ogni movimento,
e ti analizzo mentre cammini, ti studio, mi scivola il sorriso,
perché mentre pensi che mi sfuggirai, io sono già due passi avanti.
Ogni parola che dici è una mossa nel mio gioco,
ogni silenzio è una domanda che tu non puoi mai rispondere.
Non ho bisogno di farti promesse, di raccontarti favole,
perché io so che alla fine sarai mia, anche senza fare nulla.
Mi piaci, sì, ma non perché sei speciale,
mi piaci perché sei fragile, e io posso dominarla.
Ogni sorriso che mi regali è una tua debolezza,
ogni lacrima è un segno che ti ho preso senza farti male.
Verso 2:
La gente mi vede e pensa che non capisco l’amore,
ma io so cosa voglio, e so come ottenerlo.
Tu sei una preda, e io sono il cacciatore,
e ogni tuo passo mi avvicina di più, mi rende più forte.
Cadi nella trappola che ho costruito per te,
ti piace pensare che mi importa, che mi fai sentire umano,
ma io non sono come gli altri, non provo ciò che provano loro.
Io sono diverso. E mi prendo ciò che voglio, senza rimorso.
Ti ho preso nel mio mondo, dove il cuore non conta,
eppure ti amo, a modo mio. Non è un amore, no,
è una necessità, una voglia che mi consuma,
un gioco che non finisce mai, e tu sei l’unica regina.
Verso 3:
Ogni tua mossa è prevista, ogni parola misurata,
e quando pensi che stai vincendo, ti ricordo chi sono.
Nessuna sorpresa, nessun colpo di scena,
perché tutto ciò che fai mi appartiene già, in qualche modo.
Mi piace vederti tremare sotto il mio sguardo,
mi piace pensare che tu creda di essere in controllo,
ma io ti leggo, ti manipolo, ti faccio fare ciò che voglio,
perché il mio amore è un potere, e il potere è mio.
Non c’è spazio per il cuore, non c’è posto per l’anima,
ciò che c’è è solo il desiderio di averla sotto il mio comando.
E ti amo, sì, ma è un amore diverso,
è un amore che ti consuma, che ti schiaccia, che ti fa mio.
Outro:
E quando ti sveglierai, ti accorgerai che non puoi scappare,
che ormai sei entrata nel mio gioco, e non hai più scelte.
Non ti ho mai amato, non nel senso che conosci,
ma ti ho voluto, ti ho desiderato, e ora sei mia.
Perché io non sono come gli altri,
io non provo emozioni, non provo dubbi.
Io sono l’ombra che ti segue, il respiro che non senti,
l’amore che non è amore, ma una trappola,
e tu sei dentro.
It’s fire, just one thing missing, if you can, write down parts for verse’s and ritronello. Easier to write to that
fr
rimango sempre lucido
non parlo io non giudico
ho fatto un errore stupido
non posso rimediare
non so più che fare
mi resta solo fumare
aumentavo le dosi solo per pensare
non siamo tutti uguali
io parlo solo di affari
insieme eravamo micidiali
tutti iniziano a guardarci
altri anche ad odiarci
so che siamo forti insieme
prima con te stavo bene
ora riempio un altro bicchiere
e ci penso
sento che ho il cuore troppo spento
mi sento piu calmo quando l’accendo
ogni tiro mi fa sentire meglio
non voglio pensare al peggio
immagino noi due dentro un albergo
sdraiati nel letto
ricordo tutti i momenti
ma mi fa male se ci penso
sembrava tutto splendido
certe cose non le merito
certe volte sembro isterico
tu frate migliora il lessico
parla ma non capisco
in queste cose non fallisco
se non capisci allora approfondisco
non la passo faccio un altro tiro
se ti serve roba te la fornisco
non parlo io agisco
ho sempre creduto in gesu cristo
gli altri lo fanno per moda
stanno iniziando a vendere la droga
per farsi qualche troia
non hanno ancora capito come funziona
sto mischiando la roba
non tocco la coca
nemmeno se fosse gratis
Mezzo palo in contatti vi rende tutti matti
non riesco a parlarci
ho scritto più di un mi manchi
solo per ritornarci
ma non ci sono riuscito
forse è meglio così
però suona strano dirlo
mi dispiace, lo sapevi che non ero capace per te avrei fatto una strage ora siamo lontani quindi ci lasciamo in pace. Ho un amico che ha fatto fuori e dentro sento un pentimento. Se devi fare questa roba, almeno fra falla a tempo voglio silenzio per questa gente, questa droga non ti farà capire niente
lui si mette da parte se no poi le prende
tutti criticano solo per superarti
non supero le cose mi hanno rovinato i traumi
non sono bravo ad amare
ma provo a dimostralo
con lei mi sento bene ma allo stesso tempo strano
perché sono stato usato
come un foglio di carta
per lei avrei fatto di tutto
ma sapevo che non basta
forse starò bene da solo
un giorno lo capirò
amare è strano
so che non mi divertirò
urlo per spargere la mia voce
ma nessuno mi ascolta
perché sanno che non ci sono prove
ho spezzato il mio cuore
per averne un altro in cambio
ma mi sono tenuto questo
perché un giorno sarò amato
ma giuro che sono stanco
di stare sempre male
di sentirmi soffocare
di non sapere cosa dare
so far ridere la gente
ma se scrivo un testo
sapranno cosa sento realmente
tutto passa per la mente
purtroppo non si vede
ma si sente
se tu fossi qui
ti direi tutto quanto
ma so che non posso farlo
mio fratello dice sono cambiato
ma sono lo stesso ragazzo
che inseguiva i suoi sogni
senza essere giudicato
un po’ mi sento avvantaggiato
ho qualcosa in più degli altri
Sembra difficile vivere
Quando diventi più grande
La depressione ti porta a fare gli errori più grandi
Ma ora che non parli
Oh ma joli tu che mi chiami puoi sta in ferma domani partito dentro un box futuro sopra le mani tenevo stretti i denti non pensavo ai guadagni ma speravo mi passasse la rabbia dell’indomani guardavo il mio compagno Mara a dalla testa ai piedi credevo nel sucesso dimmi tu a che cazzo credi mentre tu davi un parare io cercavo dei rimedi mentre tu sì mi snobbavi io ero sopra marciapiedi
Non puoi riprendere tutto quello che adesso faccio dasolo ti giuro tutto dasolo ti giuro che frate è lo stesso non mi guardare come se fossi io un mostro allo specchio se vuoi qualcosa dillo sì ma giuro adesso guardami adesso fotto il sucesso cercavo
Una scians in mezzo al bordello ma ho trovato solo pare dentro un borsello
Mancanza un fratello non è lo stesso mancanza di un amico al 100% allora dimmi di chi posso fidarmi passano gli anni ma continuano i miei pianti non li raccogli scilvolano i guanti cercavo il mio posto non lo trovato ma facendo di me stesso giuro forzato
E Non mi chiedi come sto ma giuro che io sto bene condannato alle sirene serate a bere fedele al quartiere in mezzo alle iene fanculo alle sere perse è un bicchiere speravo nella svolta per una volta ma mi trovo ancora fermo pure sta volta assumi e prendi sfonda la porta
Da scriverci subito qualcosa
Vorrei parlarti del mio umore ma non c’è la faccio
Sembra difficile vivere
Quando diventi più grande
La depressione ti porta a fare gli errori più grandi
Ma ora che non parli