E' sempre una grande opportunità ascoltare contenuti di questo tipo, volti a informare in maniera un po' più profonda il pubblico...grazie Andrea e grazie Outpump!
Sono molto d'accordo su tutta la prima parte, meno quando parla di Balenciaga e il nuovo Valentino. Il troppo stroppia, io credo che dovremmo ritornare a dare splendore al vero artigianato di lusso, come fa CUCINELLI per altro. I grandi brand, i grandi "manageroni", diciamoci la verita', hanno scopiazzato tutti il modello business di ZARA dello zio Amancio Ortega, (bel furbacchione anche lui, ha contaminato mezzo mondo e ce lo fa anche pagare). Si vergognano a dirlo, ma chi fa questo mestiere lo sa. Zara a basso costo ha tutte le copie e le repliche di tutti, trovi il casual, l'elegante, lo sportivo, il pezzo sexy, il denim, il festaiolo, il professionale, tutto di tutto e Gucci e' diventato lo stesso, Balenciaga uguale, Bottega stessa solfa, poi Prada, Fendi, Chanel, YSL, CELINE, Chloe, D&G, Versace, e tutto il resto della compagnia cantante a prezzi allucinanti pero'. Il cliente aspirazionale, come lo chiama lui, lavora, ha la famiglia, ha impegni di vario tipo, non ha il tempo di star li a pensare, a valutare, a vedere, lo devi conquistare con un prodotto solo, una volta una scarpa, una volta una bella borsa, non ha il lusso di quell'un percento di ricevere il commesso in villa o gli appuntamenti in boutique a porta chiusa che ti fanno vedere tutta la collezione e banchettare a champagne e caviale. L' aspirazionale e' il cliente emozionale, ci vuole creativita', che e' sempre frenata da questi mega manager, troppo caro, e' sempre il commento per noi designers, e io rispondo sempre: bene ricaricaci di meno e offri un bel prodotto e fatto bene che conquista, non c'e' bisogno della Kardashian che ti fa la campagna pubblicitaria. Un bel lavoro artigianale di arts&craft, il tempo di pensare ad una bella idea, il tempo di mani esperte per realizzare un prodotto che si nota e un prezzo decente. Appunto il prezzo, prezzi pompati per pagare gli stipendi di manager per non portare niente on the table, se non teorie fasulle e scopiazzate qua e la'.. appunto da Zara.. non c'e' bisogno di tanta scienza, il cliente aspirazionale e' costantemente sottoposto a troppa offerta che lo disorienta e nel dubbio non compra niente. Offerta poi insisto, a dei prezzi esorbitanti, destabilizzanti direi, nonostante poi si vada a vedere e sui cartellini nel 50% delle volte non sono nemmeno Made in Italy, e sono stata bassa.. la qualita' in troppi casi pessima e quindi cosa vi aspettate??..le ultime generazioni, hanno capito, secondo me, il giochino di questi furbacchioni.. e fanno bene a cambiare il loro target di consumo! Al Forte dei Marmi ora ci si va' anche con un paio di Adidas da 80€, non hai bisogno dei tacchi sgraziati di Gucci a 900€, e aggiungo per noi intenditrici, vanno bene anche dei bei sandali gioiello tipo capri a 200€ fatti dai pochi artigiani oramai rimasti. In molti poi, hanno cominciato a premiare prodotti sostenibili, marchi piccoli e indipendenti, quelli che portano avanti anche una buona causa.. secondo me c'e' anche un risveglio delle coscienze che non si fanno piu' abbindolare.. e menomale dico io, la moda non e' piu' di moda, ed e' comunque una moda, che io chiamo LIBERTA'!
Secondo me per quanto riguarda la moda prêt-à-porter, la sovraesposizione della moda fatta dagli influencer la ha normalizzata e la gente si è convinta che è più roba da wannabe che da veri ricchi e quindi non hanno più il fascino che avevano una volta. Senza contare il fast fashion e il mercato del fake che si sono espansi esponenzialmente negli ultimi anni.
Questa mattina leggevo un articolo che anche il lusso e’ in crisi profonda. Gucci avrà perdite molto importanti per una over produzione durante il periodo di Alessandro Michele . So solo che chi lavora in questo settore soprattutto sales assistant e store manager hanno molte difficoltà. Bisognerebbe che le aziende eliminassero gli area manager…non fanno altro che comunicare obiettivi da raggiungere che spesso è impossibile fare soprattutto se non entrano visitatori da convertire in clienti.
E' sempre una grande opportunità ascoltare contenuti di questo tipo, volti a informare in maniera un po' più profonda il pubblico...grazie Andrea e grazie Outpump!
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Sono molto d'accordo su tutta la prima parte, meno quando parla di Balenciaga e il nuovo Valentino. Il troppo stroppia, io credo che dovremmo ritornare a dare splendore al vero artigianato di lusso, come fa CUCINELLI per altro. I grandi brand, i grandi "manageroni", diciamoci la verita', hanno scopiazzato tutti il modello business di ZARA dello zio Amancio Ortega, (bel furbacchione anche lui, ha contaminato mezzo mondo e ce lo fa anche pagare). Si vergognano a dirlo, ma chi fa questo mestiere lo sa. Zara a basso costo ha tutte le copie e le repliche di tutti, trovi il casual, l'elegante, lo sportivo, il pezzo sexy, il denim, il festaiolo, il professionale, tutto di tutto e Gucci e' diventato lo stesso, Balenciaga uguale, Bottega stessa solfa, poi Prada, Fendi, Chanel, YSL, CELINE, Chloe, D&G, Versace, e tutto il resto della compagnia cantante a prezzi allucinanti pero'. Il cliente aspirazionale, come lo chiama lui, lavora, ha la famiglia, ha impegni di vario tipo, non ha il tempo di star li a pensare, a valutare, a vedere, lo devi conquistare con un prodotto solo, una volta una scarpa, una volta una bella borsa, non ha il lusso di quell'un percento di ricevere il commesso in villa o gli appuntamenti in boutique a porta chiusa che ti fanno vedere tutta la collezione e banchettare a champagne e caviale. L' aspirazionale e' il cliente emozionale, ci vuole creativita', che e' sempre frenata da questi mega manager, troppo caro, e' sempre il commento per noi designers, e io rispondo sempre: bene ricaricaci di meno e offri un bel prodotto e fatto bene che conquista, non c'e' bisogno della Kardashian che ti fa la campagna pubblicitaria. Un bel lavoro artigianale di arts&craft, il tempo di pensare ad una bella idea, il tempo di mani esperte per realizzare un prodotto che si nota e un prezzo decente. Appunto il prezzo, prezzi pompati per pagare gli stipendi di manager per non portare niente on the table, se non teorie fasulle e scopiazzate qua e la'.. appunto da Zara.. non c'e' bisogno di tanta scienza, il cliente aspirazionale e' costantemente sottoposto a troppa offerta che lo disorienta e nel dubbio non compra niente. Offerta poi insisto, a dei prezzi esorbitanti, destabilizzanti direi, nonostante poi si vada a vedere e sui cartellini nel 50% delle volte non sono nemmeno Made in Italy, e sono stata bassa.. la qualita' in troppi casi pessima e quindi cosa vi aspettate??..le ultime generazioni, hanno capito, secondo me, il giochino di questi furbacchioni.. e fanno bene a cambiare il loro target di consumo! Al Forte dei Marmi ora ci si va' anche con un paio di Adidas da 80€, non hai bisogno dei tacchi sgraziati di Gucci a 900€, e aggiungo per noi intenditrici, vanno bene anche dei bei sandali gioiello tipo capri a 200€ fatti dai pochi artigiani oramai rimasti. In molti poi, hanno cominciato a premiare prodotti sostenibili, marchi piccoli e indipendenti, quelli che portano avanti anche una buona causa.. secondo me c'e' anche un risveglio delle coscienze che non si fanno piu' abbindolare.. e menomale dico io, la moda non e' piu' di moda, ed e' comunque una moda, che io chiamo LIBERTA'!
vi prego FATE ALTRI VIDEO CON BATILLA
che king Batilla
È veramente un King
Secondo me per quanto riguarda la moda prêt-à-porter, la sovraesposizione della moda fatta dagli influencer la ha normalizzata e la gente si è convinta che è più roba da wannabe che da veri ricchi e quindi non hanno più il fascino che avevano una volta. Senza contare il fast fashion e il mercato del fake che si sono espansi esponenzialmente negli ultimi anni.
Andrea Batilla è l’unica voce da ascoltare.. bravo bravo bravo
Grazie Andrea, ti definisco da sempre un’intellettuale della moda!
Questa mattina leggevo un articolo che anche il lusso e’ in crisi profonda. Gucci avrà perdite molto importanti per una over produzione durante il periodo di Alessandro Michele . So solo che chi lavora in questo settore soprattutto sales assistant e store manager hanno molte difficoltà. Bisognerebbe che le aziende eliminassero gli area manager…non fanno altro che comunicare obiettivi da raggiungere che spesso è impossibile fare soprattutto se non entrano visitatori da convertire in clienti.
Bellissimo intervento!
Batilla number 1 ❤
Mio padre ❤❤
🔥🔥
😄
Io ho la crisi perché c’è crisi creativa! Io sono super creativa ma nessuno le vuole le mie robe aaaaaaaaaa!