gli inchiostri permanenti che fanno concorrenza alla penna a sfera nera

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  • เผยแพร่เมื่อ 24 ต.ค. 2024

ความคิดเห็น • 24

  • @zillo62
    @zillo62 ปีที่แล้ว +1

    Video molto utile e veramente ben fatto! Tra l'altro va detto che si tratta per lo più di inchiostri economici ma dalle altissime prestazioni. Grazie mille!

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  ปีที่แล้ว +1

      Grazie Zillo! Effettivamente sono inchiostri che hanno un prezzo contenuto, se non sbaglio siamo sotto i 7 euro a calamaio per i più costosi

  • @diffusionestilografica7734
    @diffusionestilografica7734 ปีที่แล้ว +1

    Grazie, video utilissimo e davvero molto interessante .

  • @Gargaros76
    @Gargaros76 ปีที่แล้ว +1

    Molto utile. Ho preso appunti.

  • @MassimoDAlessio1970
    @MassimoDAlessio1970 8 หลายเดือนก่อน +1

    Utilissimo. Like meritato.

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  8 หลายเดือนก่อน +1

      Grazie Massimo, mi fa piacere visto che è stato un video anche criticato per la lunghezza. Uno dei prossimi sarà sempre su inchiostri permanenti: vecchi e nuovi

  • @scritturaedintorni
    @scritturaedintorni ปีที่แล้ว +1

    Grazie. Bel video. Soprattutto utile.
    Anche per le penne a sfera esistono dei refill dichiarati sicuri per i documenti. Mi hai instillato la curiosità di provarli, sia con acqua che con alcol.

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  ปีที่แล้ว

      Interessante, non sapevo. Attendo aggiornamenti👍

    • @scritturaedintorni
      @scritturaedintorni ปีที่แล้ว +1

      @@generazionestilografica Ciao, rieccomi qui, buona giornata :-)
      Non ho avuto molto tempo per il test, ma la curiosità era tanta e non volevo aspettare. Gli inchiostri usati hanno atteso solo un'oretta per l'asciugatura completa.
      Penna a sfera
      Refill Viscoglide Schneider nero, for Documents, ISO 12757-2:
      Resistente all'acqua, ma l'alcol se lo porta via senza problemi, lasciando però un grande alone nero-violaceo. Quindi è possibile, sì, cancellarlo, ma l'intervento rimane comunque visibile.
      Stilografica
      Inchiostro Noodler's Black, dichiarato come waterproof, bulletproof, qualunquecosa-proof, resistente a qualunque solvente conosciuto.
      Io non l'ho provato con tutti i solventi possibili e immaginabili. Ma, sia con l'acqua che con l'alcol, grigio scuro era e grigio scuro è rimasto.
      A questo punto devo darti assolutamente ragione. Le biro vanno bene per i documenti che vogliamo conservare nel tempo, già il fatto di resistere all'acqua è una buona cosa, e vale anche per penne che costano poche decine di centesimi, senza alcuna pretenziosità di anti-falsificazione. Aggiungiamo poi il fatto che, usando una penna a sfera, di solito, a seguito della pressione, si va a creare un piccolo solco, un leggerissimo avvallamento sulla carta, che è effettivamente difficile annullare.
      Ma quando il gioco si fa duro, le stilografiche vincono a mani basse. Ok, perdonatemi i luoghi comuni 😅.
      Comunque è vero, se non vogliamo venga cancellato nulla dal foglio, le stilografiche con inchiostri specializzati sono su un altro livello.
      Ma non sono le uniche... nei miei test ho usato anche penne con punta in feltro, marker ed altre. Giusto per citarne una, la Tombow Fudenosuke genera un tratto resistente sia ad acqua che ad alcol, senza aloni o sbavature, un bel nero profondo con bordi nitidi che rimane tale anche dopo l'uso di tali solventi.
      Ti ringrazio ancora per gli spunti che mi hai dato.

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  ปีที่แล้ว +1

      Grazie per le ottime spiegazioni e informazioni, quello delle penne a sfera con inchiostri resistenti era un mondo che non conoscevo. Grazie per aver dedicato del tempo per arricchire il video, condividendo la tua esperienza👍

  • @iz2igl
    @iz2igl 11 หลายเดือนก่อน +1

    Il libro di Ernesto Casciato non può mai essere d'intralcio! 🤣🤣🤣🤣🤣

  • @FountainPenToLive
    @FountainPenToLive ปีที่แล้ว +1

    Ottimo video ogni tanto serve avere un quadro di questi inchiostri, ti consiglio di provare anche il noodler's Baltimore Canyon io mi sto trovando bene perché è un blu abbastanza deciso e indelebile anche quello.

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  ปีที่แล้ว +1

      Grazie! Avere delle incazioni sui noodler's da provare è assolutamente utile, in quanto mi è capitato di non ritrovarmi nei dettagli tecnici indicati dal produttore! Ti seguo

  • @diegocatalanoferraioli6557
    @diegocatalanoferraioli6557 ปีที่แล้ว

    Bravo! Ottima l’idea di aspettare alcuni giorni per stabilizzare l’azione degli inchiostri, e anche l’uso dello stesso pennino, per fare un confronto affidabile. Assolutamente, quella delle biro che sarebbero sicure è una cosa che non regge (: infatti a causa del fatto che l’inchiostro quasi non penetra nelle fibre della carta, permettono ancora più facilmente le falsificazioni). Ma sappiamo com’è che funziona psicologicamente l’effetto gregge.
    Io non ho visto la boccetta del pelikan usato, ma qualora si trattasse del 4001 blue-black, allora è ancora prodotto e commercializzato. Ha una composizione leggermente ferrogallica. Se dovessi mettere il foglio sotto acqua corrente vedresti che la componente blue dopo un po’ va via, e sul foglio resta in maniera permanente un tratto di colore grigio. È un inchiostro eccellente, super sicuro (lo uso da molto tempo con penne di pregio senza nessun tipo di problema) e che ti permette di evitare spiumaggio e attraversamento, anche su cartacce. Un altro inchiostro Pelikan, questa volta senza nessunissima perdita di colore è il Fount India, che è nero. A differenza del Blue-Black questo è un pochino più incline a spiumare, ma leggerissimamente (e comunque molto meno di quanto non facciano generalmente i Montblanc o Diamine, per dare un’idea) su carte di bassa qualità. Questi due Pelikan sono poi molto economici, quindi direi straordinari se facciamo un bilancio complessivo.
    Personalmente amo anche i Sailor Seiboku e Souboku, che ritengo praticamente perfetti. Ma sono a un livello di prezzo nettamente superiore. Ma valgono a mio avviso ogni centesimo.
    Questi Sailor, come anche il Fount India, sono poi inalterabili anche se esposti alla luce solare. Fatto questo non banale, e assolutamente non irrilevante per chi ha una scrivania piena di fogli e in caso di assenze prolungate può ritrovarsi facilmente le carte sbiadite, anche dopo pochi giorni di esposizione alla luce che entra dalla finestra. In genere i neri si comportano bene quando esposti alla luce. Quegli altri mostrati da te nella recensione (anche nel caso delle biro) tendono tutti a sbiadite se esposti al sole, tranne il nero KiN e il Pelikan BB che tenderebbe ad un grigio (senza però svanire).
    Chiuderei con un invito a usare le penne migliori soprattutto con questi inchiostri. Naturalmente se parliamo realmente di scrittura, e non di scarabocchi occasionali. Perché se una penna è realmente di qualità, allora il connubio tra un inchiostro vero con i materiali e l’ingegneria del gruppo scrittura restituirà un’esperienza veramente completa e incomparabile. Alla fine stiamo parlando di penne il cui ciclo di vita arriva facilmente ad essere superiore a quello dell’utilizzatore. Quindi a che serve non utilizzarle al meglio?

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  ปีที่แล้ว

      Grazie Diego, il pelikan è esattamente il blu black e la colorazione mi ricorda effettivamente un altro ferrogallico, il salix di R&K

  • @albertow.7755
    @albertow.7755 ปีที่แล้ว +1

    Bel test ✌🏻😉

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  ปีที่แล้ว +1

      Grazie Alberto, quando il waterman serinity blue, in alcune circostanze, mette la freccia e supera la tanto ben voluta bic nera ...

  • @rambo9034
    @rambo9034 ปีที่แล้ว

    Ciao se utilizzo un ferro gallico in una pilot custon 75 sf e poi lavo subito appena finito c’è il rischio che con il tempo si possano formare incrostazioni? E se è così c’è qualche prodotto specifico che si può usare per pulire bene i residui?

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  ปีที่แล้ว

      Ciao! Un utilizzo sporadico e temporaneo con immediato lavaggio del pennino/alimentatore, generalmente mette al riparo dai problemi. Molti venditori, per il Platinum carbon ink che non è un ferrogallico, suggerisce l'utilizzo ad un pubblico "esperto"
      sconsigliandone l'utilizzo su penne di pregio e per un periodo non superiore ai 2/3 giorni. Personalmente non ho riscontrato grossi problemi con i ferrogallici di R&K, cosa diversa, invece, con il ferrogallico di stipula di cui a breve farò un video di aggiornamento. Personalmente suggerisco un utilizzo su penne non di particolare valore ed a cui si è in grado di fare una manutenzione profonda. Serve anche prendere confidenza con l'inchiostro, cerco di spiegarmi meglio, nell'utilizzo della penna stilografica sono 3 le variabili in gioco: carta, penna ed inchiostro; bloccando la variabile inchiostro bisogna adattare le altre due e potrebbe essere che il flusso della penna scelta sia troppo magro per le esigenze del ferrogallico, quindi ti serve una penna dal flusso più generoso che però ha bisogno di una carta in grado di sopportare una maggior quantità di inchiostro. Non ho la custom 74 e quindi non ho idea se il flusso garantito dall'alimentatore sia sufficiente a darti soddisfazioni di scrittura. Per lo stipula ferrogallico mi sono spostato sulla twsbi eco "B", in quanto la pelikan ILO "M" non mi garantiva un flusso adeguato. Personalmente non ho mai riscontrato problemi però sono sicuramente inchiostri che devono essere vigilati, con la consapevolezza che qualche rischio di bloccaggio della penna potrebbe verificarsi, per questo inizialmente suggerisco un approccio con penne di scarso valore e facilmente manutenibili, quanto poi si è presa la dovuta confidenza con l'inchiostro si può valutare di provare anche su penne di maggior pregio consapevolmente. Probabilmente, ma la mia è solo una ipotesi non avvalorata dall'esperienza diretta, sulla SF potrebbe essere necessario andare ad intinzione per avere un flusso adeguato.
      Per la pulizia cerchiamo di utilizzare sempre solo acqua distillata non calda. Spero di averti dato qualche strumento per un approccio positivo al ferrogallico. Buona serata

  • @piero2772
    @piero2772 ปีที่แล้ว +1

    Gli artisti che acquerellano i loro disegni ad inchiostro amano particolarmente il Platinum carbon ai nano pigmenti

    • @generazionestilografica
      @generazionestilografica  ปีที่แล้ว +1

      Ciao Piero! il Platinum carbon ink non sono ancora riuscito a provarlo ma ne ho sentito parlare benissimo e non escludo che possa entrare in un prossimo video, ora sto provando altri 2 inchiostri, di cui uno ferrogallico, che non sono presenti nel video ma che hanno ottime prestazioni, per ora😃