GRAZIA DELEDDA - vita e opere
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- เผยแพร่เมื่อ 26 พ.ย. 2024
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Grazia Deledda è una delle più grandi autrici della Sardegna e dell’Italia.
Nel 1926 vince il Premio Nobel per la Letteratura, unica autrice italiana ad aver raggiunto questo altissimo traguardo.
I romanzi della Deledda sono gravidi di tematiche decadenti e veriste allo stesso tempo, e raccontano le storie di amori tormentati, violenze, difficoltà che vivono i personaggi di una Sardegna mitica, folcloristica, quasi primitiva.
La letteratura al femminile subisce forse ancora oggi forti pregiudizi, ed è arrivato il momento di dedicare alle nostre autrici l’attenzione che meritano.
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In libreria il mio nuovo romanzo, “Odio e amo”, edito da Rizzoli.
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Grazie Mille per questo bellissimo capolavoro. Paulo Zorzi.
Grazie Daniele, importantissima è la tua opera di divulgazione qua su youtube!
Sei bravissimo!!!!!!!!👍👍
Bellissimo progetto!
La scuola e la cultura italiana dovrebbero valorizzarla .
Poca gente sa Deledda peró lei contribuì alla letteratura mondiale vincendo la premia Nobel per l'Italia. Grazie E' importante di ricordarLa.
Grazie
Forse è ancora oggi la più grande scrittrice italiana... molto simile ai grandi scrittori russi, Tolstoj più di tutti.
Salve, la seguo con grande interesse. Avevo qualche domanda non so se potrà rispondere.
Sul mio libro di linguistica c'è scritto che il problema della lingua originaria è un problema storico e antropologico. Questo problema però pensavo riguardasse anche la linguistica. Lei che ne pensa?
Grazia Deledda nasce a Nuoro, in Sardegna nek 1871, vive nell'Italia postunitaria fragile, che si sta costruendo, morirà nel 1936 a Roma; città in cui si trasferirà con suo marito. La Deledda è una ragazza formatasi da sola, come autodidatta, insufficiente e inoltre la famiglia le remava contro non approvando la sua vocazione letteraria. L'arrivo a Roma però, e di conseguenza l'allontanamento da quel contesto provinciale le fanno molto bene, aveva cominciato a scrivere per delle riviste di moda per poi scrivere più di 50 romanzi: ANIME ONESTE, LA MADRE, CENERE, ultima opera COSIMA QUASI GRAZIA. Uno dei romanzi più fortunati fu CANNE AL VENTO, pubblicato nel 1913, opera emblematica, che racchiude al meglio il suo pensiero, i suoi tratti distentivi, sia a livello stilistico che contenutistico, e quando nel '26 le verrà assegnato il Premio Nobel per la Letteratura verrà data questa motivazione: " per la sua potenza di scrittrice che ritrae in forme plastiche la vita com'è e che con profondità e calore tratta problemi di generale interesse umano. La Deledda da voce alle superstizione, al modo di ragionare, dei personaggi di quella Sardegna quasi primitiva perché è proprio la sua regione il luogo che più viene trattato nei suoi romanzi. In questo contesto si intrecciano storie d'amore, violenze, dolori, morte, fatalità. Costanti nelle sue opere sono l'idea di una società opprimente che lega e limita la libertà dell'individuo e dall'altra parte un forte sentimento religioso, difatti la fede costutuisce all'autrice una vera e propria via di fuga dalle cattiverie della realtà, un porto sicuro; le storie presentano spesso una lotta costante tra bene e male, in cui si innestano senso della colpa, del tradimento, della colpevolezza, questi sono i TEMI dei suo romanzi.
Colei che strappó il premio a Pirandello
Bella riflessione…forse è semplicemente la tendenza della critica dell’epoca e di quella attuale, a relegare le scrittrici nelle retrovie….
Canne al vento io l’ho adorato!!!!
NON È ANTIQUATA , MA PERCHÉ È GRAZIA DELEDDA… E, SOPRATTUTTO PERCHÉ È SARDA… È ATTUALE QUANTO MAI… 😨