Questa interessantissima lezione conferma, una volta di più, la teoria che l'arte del passato è più complessa di quella contemporanea, il realismo del 600, se non si hanno una serie di informazioni, è più difficile da interpretare rispetto all'astrazione dei giorni nostri che, seppur non immediata visivamente, parla il nostro stesso linguaggio. Raffaella (mi permetto di chiamarla per nome, dopo aver seguito molte sue lezioni ho la sensazione di conoscerla da tempo) approfitto della sua competenza per porle una domanda: come è possibile che un artista del calibro di Caravaggio, celebre e ricercato (in tutti i sensi) nel suo tempo, che ha ricevuto commissioni di "livello", sia caduto nell'oblio nei decenni (secoli) successivi? Solo l'intuizione di grandi storici dell'arte (su tutti Roberto Longhi) ha riportato alla luce un pittore che oggi consideriamo immortale. So che anche altri grandi artisti del passato e che ora consideriamo fondamentali hanno avuto bisogno di tempo per essere compresi, mi viene in mente Piero della Francesca, ma il caso di Merisi mi sembra al limite dell'assurdo. Mi scuso per essermi dilungato e la ringrazio per le bellissime lezioni, buona serata.
@Romualdo Roggeri, grazie di aver commentato il video, dei tuoi complimenti e della tua domanda. È sempre molto difficile rispondere a proposito della fortuna critica degli artisti, visto che ognuno ha una storia diversa, ma ti propongo una suggestione: pensa a quanti artisti esistono oggi di cui ignoriamo più o meno l’esistenza. Se vivono poco a lungo e magari creano opere che rompono il sistema, difficilmente verranno acclamati alla loro scomparsa. È come se più nessuno lottasse per la loro affermazione. È già difficilissimo riuscirci in vita… Ma è vero che le cose nel passato non funzionavano sempre così. Torno al principio: è difficile trovare una risposta che non banalizzi una questione così interessante!
Questa interessantissima lezione conferma, una volta di più, la teoria che l'arte del passato è più complessa di quella contemporanea, il realismo del 600, se non si hanno una serie di informazioni, è più difficile da interpretare rispetto all'astrazione dei giorni nostri che, seppur non immediata visivamente, parla il nostro stesso linguaggio.
Raffaella (mi permetto di chiamarla per nome, dopo aver seguito molte sue lezioni ho la sensazione di conoscerla da tempo) approfitto della sua competenza per porle una domanda: come è possibile che un artista del calibro di Caravaggio, celebre e ricercato (in tutti i sensi) nel suo tempo, che ha ricevuto commissioni di "livello", sia caduto nell'oblio nei decenni (secoli) successivi? Solo l'intuizione di grandi storici dell'arte (su tutti Roberto Longhi) ha riportato alla luce un pittore che oggi consideriamo immortale.
So che anche altri grandi artisti del passato e che ora consideriamo fondamentali hanno avuto bisogno di tempo per essere compresi, mi viene in mente Piero della Francesca, ma il caso di Merisi mi sembra al limite dell'assurdo.
Mi scuso per essermi dilungato e la ringrazio per le bellissime lezioni, buona serata.
@Romualdo Roggeri, grazie di aver commentato il video, dei tuoi complimenti e della tua domanda. È sempre molto difficile rispondere a proposito della fortuna critica degli artisti, visto che ognuno ha una storia diversa, ma ti propongo una suggestione: pensa a quanti artisti esistono oggi di cui ignoriamo più o meno l’esistenza. Se vivono poco a lungo e magari creano opere che rompono il sistema, difficilmente verranno acclamati alla loro scomparsa. È come se più nessuno lottasse per la loro affermazione. È già difficilissimo riuscirci in vita… Ma è vero che le cose nel passato non funzionavano sempre così. Torno al principio: è difficile trovare una risposta che non banalizzi una questione così interessante!
E niente...la donna ha sempre una marcia in più 😂
@maddalena buccolieri 😂😂😂