Mi ritrovo molto nelle tue sensazioni soprattutto riguardo Banana Yoshimoto, Murakami lo leggo ancora anche se non mi entusiasma più tanto...di Philip Roth ho letto Lasciar andare e infatti l'ho lasciato andare a metà e non sono riuscita a finirlo, chiedendomi come mai a me non resti molto...a tanti è piaciuto e continua a piacere. Di Coelho anni fa ho letto Veronica decide di morire e L'Alchimista e ho capito che l' autore non ha una scrittura di mio gusto.
Ciao! In merito a “Una vita come tante” non riesco proprio ad esimermi dal commentare, specialmente quando mi imbatto in situazioni pregiudizievoli che cozzano ampiamente con l’essenza di questo libro. Soffro di “premessite” quindi mi sento in dovere di anticipare che credo fermamente nella libertà di espressione (personale e altrui) e commento proprio in nome e a difesa della suddetta. Una sequela di traumi e drammi non per forza fanno rima con “esasperazione”, non serve essere esperti di salute mentale (anche se forse servirebbe un po’ di consapevolezza in più) per comprendere come e quanto il trauma influenzi la percezione della realtà di chi lo subisce. Le vittime di abusi si vedono crollare ogni distinzione tra ciò che è giusto e ciò che è aberrazione, limano così tanto la fiducia negli altri da arrivare ad annullarla, si smarrisce qualunque differenza tra amore e terrore, dolore e piacere. Costantemente attanagliati da uno stato di allerta incessante e alla lunga sfibrante. Ciò che viene ahimé definito “voyeuristico” o “pornografia del dolore” è in realtà perfettamente in linea con il disturbo da stress post-traumatico di cui soffre il protagonista, caratterizzato oserei dire ai limiti della perfezione clinica. Il punto della storia è far capire come una persona irrimediabilmente esposta a traumi indicibili non riesca fondamentalmente a trovare uno spiraglio a cui aggrapparsi per uscire dal vortice in cui è catapultata fin da quando abbia avuto modo di formulare un pensiero, nonostante i vani esempi di amicizia e di amore che si susseguono. Chi ci vede pretenziosità, violenza pornografica e altro (dopo averlo letto, sia chiaro) mi fa capire quanto sia lontana dall’immaginario comune la cognizione dei disturbi mentali al giorno d’oggi (la colpa non è del singolo, ma della collettività). È un peccato dovermi soffermare solo su queste dinamiche perché il romanzo ha ben altre tematiche all’interno, oltre alla fallace elaborazione di un’esistenza spezzata. Ho commentato unicamente perché apprezzo sempre i tuoi pareri ed è un peccato in questo caso che tu senta la necessità di soffermarti su quelli altrui prima ancora di costruirne uno tuo. Il mio commento vuole essere uno spiraglio per provare a farti cambiare idea, dunque è un consiglio spassionato :)
Infatti come detto anticipatamente questo è un video frivolo e pieno di pregiudizi quindi nessunissimo problema, capisco pienamente il tuo punto di vista e chissà, magari potrei cambiare idea e leggerlo :)
Detesto si accusi di insensibilità o peggio ancora, di non essere a conoscenza o non aver sperimentato certe cose, chi non ha apprezzato un libro che parla di determinate tematiche. Una vita come tante veramente sopravvalutato, mi sento di poter serenamente dissentire con ciò che dici visto che soffro e ho sofferto di svariate cose e altrettanto è stato nella mia famiglia, e ho comunque trovato questo libro assolutamente piatto e sì, una totale pornografia del dolore.
Concordo su Madeline Miller, ho letto Circe e credo sia l'unica al mondo alla quale non sia piaciuto. Forse sono state le aspettative troppo alte, ma sono rimasta delusissima tanto dal giurare di non leggere più nulla dell'autrice
Pienamente d’accordo sulla Miller, ho letto entrambi i suoi romanzi e li ho trovati entrambi manchevoli di qualcosa, soprattutto per quanto riguarda La Canzone di Achille. Ho trovato che questo libro, oltre a essere esageratamente ripetitivo, manchi fortemente di contenuti (sembra un paradosso considerando la sua “provenienza”). Questo perché, l’intero svolgimento è basato sull’ammirazione di Achille da parte di Patroclo: per questo secondo me il problema principale di questo libro è che nasce proprio come una storia d’amore quasi adolescenziale ed è proprio questa storia a mettere in secondo piano il contesto in cui si svolge la loro storia. Fino a quando, all’improvviso, con la guerra di Troia la trama di fa più fitta (questa parte è abbastanza apprezzabile, ma riguarda solo l’ultimo quarto del libro circa) e subentra la figura di Briseide, che io sosterrò per sempre essere la persona giusta per Patroclo, e secondo me è lei che ha fatto scattare in me quel qualcosa con cui ho capito a cosa era dovuta la manchevolezza percepita: la figura di Patroclo è costantemente in adorazione di Achille, che però non mostra mai i suoi sentimenti e lascia segnali molto contrastanti… questo senso di disparità si sente fin dal loro primo incontro. Non metto in dubbio che questa sia una tecnica narrativa, ma l’ho trovata poco adatta al tipo di narrazione. Non dirò nulla sul finale, che è stato per me l’apice della delusione. Circe invece l’ho apprezzato di più, sia per la trama che per lo stile. La lettura è molto semplice e scorrevole e la trama alterna periodi molto fitti a periodi di staticità, in cui però la figura di Circe ha dei momenti di riflessione molto profondi e interessanti. Al contrario della canzone di achille, dalla metà in poi la trama inizia a mostrare qualche buco e qualche dispersione inutile. Anche qui però il finale mi ha fortemente deluso, non tanto per la vicenda in se, quanto per la frettolosità con cui da una situazione apparentemente pacifica si ha una decisione drastica improvvisa. Classificato come romanzo da spiaggia, scorrevole e leggero con una trama semplice ma comunque apprezzabile.
Incredibile come leggendo il tuo parere sui due libri tu abbia riassunto praticamente tutte le "paure" e i pregiudizi che avevo su entrambi. Sono titoli che non penso potrebbero piacermi quindi direi che ho fatto bene ad evitarli. O almeno per ora...
Sono d'accordo su Haruf. Steinbeck è insuperabile. Tuttavia c'è un suo titolo che non c'entra con le atmosfere della trilogia della pianura e che ti consiglio perché è un delicatissimo ritratto dell'amore in terza età, ossia "Le nostre anime di notte". Sulla Miller ho le tue stesse identiche sensazioni!
Sto leggendo "la canzone di Achille" e posso dirti che hai ragione, lascia perdere, è un harmony lgbt ambientato a Troia. Voglio finirlo ma poi andrò a rivedermi Troy con Brad Pitt cosi mi riprenderò...
ciao Chiara intanto complimenti per il tuo canale e per quello che fai. Mi chiamo Marco sono uno scrittore e ornitologo, mi occupo di gufi e natura... ma a dispetto di molto luoghi comuni e stereotipi che girano sulla figura di Hemingway amo lo stile di Hemingway e quindi volevo invitarti a non mollare la lettura di questo romanziere americano. Intanto parliamo di libri che hanno comunque dai 60 ai 90 anni e quindi ovvio lo stile è un pò cambiato. Prova a immaginare se guardiamo oggi un film d'azione di 007 degli anni '60 è molto diverso da quello di oggi e così i libri del passato vanno anche, un minimo, contestualizzati. Ma ricordiamoci, e questo è innegabile, che quando entri in una libreria ci sono scrittori che vendono pochi o tanti, a volte tantissimi libri (la stragrande maggioranza degli scrittori, diciamo il 95%) e poi quelli che con il loro stile, la loro scrittura cambiano la letteratura e la influenzano per sempre. Hemingway è uno di quelli che ha cambiato la scrittura del tempo. Non so quanti scrittori sono stati tanto amati come Hemingway..oggi forse è diventato un autore scomodo ma per giudicarlo bisogna conoscerlo a fondo.. Per molti autorevoli critici la letteratura moderna è cambiata anche grazie a Hemingway. E' ovvio che questo non deve costringere qualcuno a pensare che il Vecchio e il mare sia per forza bello, anche se a detta di molti è un capolavoro, ma il mio invito che rivolgo a te è quello di non mollare prova a leggere qualcosa di diverso. Anzi ti propongo di fare una live se ti va nella quale dibattiamo di Hemingway pro e contro sarebbe divertente (tra l'altro ho una collezione di oltre 130 edizioni diverse dei suoi libri, alcune rare, alcune macchine da scrivere nei modelli che usava). Ho anche fondato un gruppo facebook Passione Hemingway, mi fa piacere comunque trovare anche pareri contrastanti. Un aspetto bello dei libri è poterne parlare anche tra persone con opinioni diverse ma che sono unite dalla passione quasi sacra per i libri. Mi è comunque piaciuto che riprendendo un claim da 007 tu abbia detto mai dire mai.. perchè ti fa onore, può anche darsi che tu potrai apprezzare Hemingway fra qualche anno ma un tentativo immediato di scoprirne lo stile unico conceditelo subito. Ci sono su youtube due racconti in versione audio libri davvero belli che ti linko qui e che potrebbero essere una prova d'appello che ti porterà via pochi minuti.. Vecchio al ponte è il primo racconto che ti segnalo 5 minuti e grande profondità per un racconto di Hemingway legato alla guerra th-cam.com/video/WQD8m0hhkDE/w-d-xo.html ancora più audace il racconto che parla di aborto senza mai citarlo una cola volta... un racconto breve... ma intenso... si intitola Colline come elefanti bianchi un racconto pieno di intense metafore... ti immergi in un paesaggio spagnolo come se fossi li th-cam.com/video/i3KQ7FLE9Oo/w-d-xo.html buon ascolto! Se invece dovessi consigliarti un libro per riscattare Il vecchio e il mare... (che è per me stupendo) prova a leggere Festa mobile uno spaccato sulla lost generation (termine che dobbiamo proprio a Hemingway e Gertrude Stein).. negli anni '20 Parigi è stata per la cultura un momento inarrivabile... ! Se vuoi vivere un anno di Spagna seguendo due toreri leggi il libro Un'estate Pericolosa.. sono un naturalista non amo e non potrei mai amare la corrida... ma questo libro è il miglior esempio di reportage che abbia mai letto (del resto Hemingway fu un cronista che racconto la prima la seconda guerra mondiale, la guerra civile spagnola..) .. e ti fa entrare nel mondo della corrida anche se sai che non potrai amarlo.. all'epoca fu pubblicato a puntate su Life (mitica rivista americana) penso sia un esempio magistrale di come si fa un reportage! Hemingway scrive davvero bene dagli un'altra possibilità! se vuoi far due chiacchiere scrivimi pure gufotube@gmail.com Complimenti ancora per il canale! w Hemingway! Il vecchio e il mare rileggilo dopo i 40- 45 anni ... e sarà diverso!
Arrivo tre settimane in ritardo e interagisco di rado (anche se ti seguo da tantissimo) ma ci tenevo comunque a lasciare un commento perché solitamente, quando si vedono queste tipologie di video, chi lo registra è o molto vago nelle critiche per non sbilanciarsi troppo o offensivo... invece il tuo modo di affrontarlo l’ho apprezzato tantissimo: chiaro, senza mezzi termini ma non offensivo verso chi certi autori li apprezza. La penso esattamente come te su Hemingway, Coelho e “Una vita come tante”.
Ciao! Grazie per questo video coraggioso e anche perché per la prima volta, me la sento di potermi anch'io liberamente esprimere circa "Una vita come tante", accodandomi al tuo stesso pensiero. A seguito delle numerose recensioni e commenti a favore, ne avevo letto la trama completa ma tracotava un'opulenza di dolori subiti dal protagonista. Onestamente, a una persona non possono veramente capitare tutte queste disgrazie, un tale eccesso rasenta l'impossibile. Mi sembra quindi una lettura davvero esagerata e malsana. Hai usato il termine "pornografia della violenza" e lo trovo davvero calzante, non riuscirei a definire meglio la mia sensazione. Capisco che chi ha letto e amato il libro, avrà un'idea basata sulla lettura effettivamente compiuta, ci tengo infatti a precisare che con questo commento ho voluto semplicemente dire il perché, anche a me come a te, questo romanzo non attira.
Io ti parlo per quanto riguarda i libri della Miller perché anche io molto probabilmente non leggerei mai i titoli da te nominati. Ritornando alla Miller: io ti consiglierei di darle un'occasione. Sono sì dei retelling ma secondo me assumono vita propria e soprattutto "Circe" lascia un messaggio profondo nel lettore. In più, "Circe" esprime a mio parere una maturità stilistica che nel primo volume è appena abbozzata. Inoltre, ne "La canzone di Achille" possiamo dire che la relazione tra Patroclo e Achille non rispecchia proprio quella che era tipica nell'antica Grecia: fatta eccezione per questo difetto, per me rimane una lettura godibilissima che non toglie niente alla conoscenza della mitologia che uno ha.
La tua recensione su Coelho mi ha divertita, io sono pusillanime,non ho il coraggio di dire in pubblico che questo autore è un furbo di tre cotte, è diventato best seller spesso, perché sull'onda di quella pseudo spiritualità chiamata new age.Lo trovo lapalissiano
Sinceramente lessi "Due di due" a 15 anni ma mi ricordo davvero pochissimo quindi dovrei decisamente rileggerlo. Mi ricordo però che non mi era dispiaciuto :)
Noooooo. Di Kent Haruf ho amato tutto ciò che ho letto. La trilogia della pianura, che possono comunque essere considerati separatamente l'uno dall'altro, ma anche Le nostre anime di notte. Ho adorato la sua semplicità che significa però profondità, nell'animo. Dolcezza. Parla di vite in fondo semplici ma che corrispondono a verità. L'ambientazione è sì l'America ma ti assicuro che potrebbe essere un ambiente rurale "delle nostre parti". Io invece non leggerò più un libro dell'osannato Jonathan Franzen. A lui, attratta ahimè dalla copertina, ho dato fiducia con Purity ma l'ho trovato talmente banalotto nonché a tratti mi sapeva di inutilmente volgare che proprio proprio non riesco a digerirlo. Non nominatemelo nemmeno, per pietà! Di Murakami invece non ho mai letto nulla semplicemente perché non mi ispira. Così. A pelle. 🤗
Ecco io avevo letto qualche pagina di Purity perché mi incuriosiva e il livello di scrittura mi sembrava da young adult. Se questi sono i grandi scrittori americani siamo messi bene...
D’accordo con te per Hemingway! Non lo considero mai nelle mie tbr, non mi attira per niente. Io darei una possibilità almeno a “Uno studio in rosso” di Conan Doyle, potrebbe sorprenderti. Della Miller ho letto sia “Circe” che “ La canzone di Achille” e li ho trovati godibili, senza urlare al capolavoro. Di sicuro ti fanno immergere in un mondo che per molti vive solo in ricordi sfocati di scuola, potresti pensarci prima o poi 😉 Gli autori che proprio non mi attirano sono Hesse e Tolkien, ci ho provato con entrambi ma non fanno per me!
Bel video e bell'approccio. L'autore (classico, amato, studiato, mitizzato...) di cui ho un pessimo ricordo è Proust. Sono anni che non (ri)leggo nulla di lui e so che dovrei farlo per confermare ques'idea o cambiare opinione. Ma ho il ricordo di una lettura taaaaalmente noiosa che faccio troppa fatica all'idea di riprenderlo in mano. Voilà...
Capisco perfettamente i sentimenti che provi verso una vita come tante, non è un libro che consiglio a cuor leggerò. Io l'ho amato profondamente, mi è entrato dentro, mi ha segnato, mi ha fatto male. Haruf non piace neanche a me, il vecchio e il mare provato più volte a leggerlo ma non c'è verso, non lo comprendo.
Non amo Hemingway ma "Il vecchio e il mare" è bellissimo, forse sono rimasto affascinato dal film con "Spencer Tracy". Peró in compenso, " Verdi colline d'Africa" è forse il piú brutto libro che abbia mai letto. Di Sherlock Holmes ho visto alcuni film vecchi, ho provato a leggere qualcosa e in effetti mi hanno un pó stancato. Soprattutto, dopo aver letto i romanzi gialli con Philo Vance protagonista, di Van Dine, trovo che questi sia piû intrigante. Di Coelho ho letto quello di Veronica, autore carino, non di piú. Di Murakami ho letto "Kafka sulla spiaggia": non ho ancora capito se è un genio o un bluff. Un autore che non leggeró è Hesse: " Siddharta" è un libro per adolescenti o poco piú: è piú formativo "I ragazzi della via Pal". Bellissime invece le fiabe e le leggende raccolte da Hesse. Ho provato a leggere Moby Dick: mah....Pennac: boh, siamo su due strade parallele, autore che non mi dice proprio nulla.
Io non avrei mai pensato di leggere Verne, non perché non lo ritenessi valido, ma perché mi sembrava del tutto fuori dalle mie corde... invece, per una serie di eventi, ho provato e l'ho amato 😅 adesso sto sempre sull'attenti riguardo ai romanzi che non mi attirano, non si sa mai😅
Verne sottovalutatissimo perché sempre accostato a letteratura semplicistica per ragazzi (che purtroppo non lo leggono più), e a trasposizioni cinematografiche mediocri quando va bene. Ma invece, anche nei suoi meno famosi, risulta avvincente come pochi e per niente banale nelle tematiche e nelle trovate. Provare per credere.
Ciao,cosa ne pensi di Jonathan Franzen?Ho letto “Le correzioni” e mi è piaciuto.Anch’io non amo Hemingway,ne’ Coelho,ma neanche Il piccolo principe,Philip Roth ho ascoltato “la macchia umana”,interessante,in certi momento odioso in altri assolutamente bello. Grazie per aver parlato del super mattone in termini poco entusiasti,a me spaventa solo x la mole... Hai letto David Foster Wallace?Io no,cercavo un parere...grazie concittadina!!!
Hai i miei gusti? Per quello che riguarda i libri, naturalmemte. Hal ripetuto quello che pensavo, con l'unica eccezione di Le nostre anime di notte di Haruf che ho letto perchè regalatomi da un grande lettore in un momento particolare. Una delusione! Forse non ho saputo cogliere quel che ci stava dietro. Complimenti per tutto! Ti seguo con piacere e non solo per i gusti libreschi. Ciao! Daniela
Oh finalmente qualcuno che non ha apprezzato Pastorale Americana 🥺🥺🥺🥺🥺🥺🥺 io ho tentato di leggerlo sia in cartaceo sia in audiolibro ma in entrambi i casi, arrivata ad un certo punto, l'ho abbandonato... tenterò con "La macchia umana" prossimamente, poi vedremo se cambierò idea o se saluterò definitivamente Philip😺 ❤️
Ciao Chiara! Mi trovo d'accordo su diversi autori di cui hai parlato. Dei libri di S. J. Maas ho sentito parlare negli stessi termini in precedenza. Il romanzo di Hemingway mi è stato stra consigliato da mio moroso, ma non riesco a convincermi a leggerlo, a pelle mi annoia. Con i libri di Banana Yoshimoto mi son sempre fermata alle trame, se ne parlava tantissimo, ma ho avuto la percezione di una scrittura troppo "semplice" per i miei gusti. Di Coelho non ho letto nulla, ma ricordo che ne parlava spesso il mio professore di letteratura portoghese e brasiliana e non si spiegava il suo grande successo, per via della scrittura banale, gli veniva il nervoso quando ne parlava 😂. Poi anche su altri che hai citato mi associo, ma scriverei un papiro 😁
Ciao, io di Roth ho provato a leggere "Lamento di Portnoy" ma non faceva proprio per me...ci ho riprovato con L'animale morente, ma forse mi aspettavo troppo, non mi ha fatta impazzire...per il resto, Norvegian wood ricordo all'epoca mi era piaciuto, ma non ho trovato altre affinità con l'autore ...e stessa cosa per Kitchen della Yoshimoto, ne ho un buon ricordo, ma un altro paio di libri suoi che ho letto non mi hanno entusiasmata. Circe ce l'ho sul comodino che mi aspetta...chissà...saluti!
I libri della Miller sono bellissimi, c’è molto hype perché possono piacere a diversi tipi di lettori. Personalmente ho preferito Circe. Murakami è il mio autore preferito,però non sopporto i suoi racconti,secondo me rende meglio nei romanzi. Comunque la penso come te per quanto riguarda Yoshimoto,Hemingway,Coelho e i libri di Sherlock Holmes. Ho in libreria Una vita come tante e pastorale americana, speriamo bene soprattutto per il primo perché è un mattonazzo. Io credo che non leggerò più nulla di Kundera e Brontë, L’insostenibile leggerezza dell’essere e cime tempestose mi hanno delusa tantissimo.
Hemingway non lo sopporto! Ho letto Il vecchio e il mare ma, come dici tu, è di una noia mortale. Non riesco proprio ad entrare in empatia con la sua scrittura (e lasciamo da parte la sua personalità, va...). Di Una vita come tante non ne parliamo, personalmente sono molto sensibile al dolore e se devo sorbirmene in quantità "per niente" meglio che lasci perdere. Murakami e Yoshimoto: del primo ho letto Norwegian Wood e l'ho trovato stucchevole, quasi finto; la seconda non mi ispira proprio. Quello che hai fatto tu con il libro di Coelho l'ho fatto io proprio con Pastorale americana! 😂 Di Roth ho però letto Patrimonio, che ho trovato veramente commovente, e ho in libreria Nemesi, non mi do per vinta!
Bellissimo taglio di capelli. Ottimo video. L’unico appunto. L’unico libro che non mi è piaciuto: Il vecchio e il mare.🙈🤣forse mi ricrederò. Pastorale americana e Una vita come tante. Libri da leggere. Ma capisco. Bisogna essere nel mood giusto. Un abbbraccio🤗☀️
Sulla Miller ho la stessa opinione. Io ho letto la canzone di Achille e credo non leggerò più niente di suo. Delusissima. Hemingway ho lo stesso problema, noia. Ho provato diverse volte ad approcciarlo ma nulla. Anche per me vale lo stesso ragionamento sul libro Una vita come tante. Fortunatamente non ho mai avuto traumi (sino ad ora) ma l'accumulo di cotanta sfortuna narrata in quasi 1000 pagine mi tiene abbondantemente distante. Sui fantasy YA anche io non li approccio perché penso semplicemente di essere fuori target e quel genere di narrativa non è in grado di offrirmi quel che cerco. Roth è un dilemma. Ho letto due suoi romanzi, uno mi è piaciuto e l'altro no. Comunque è vero ci sono autori che semplicemente non sono più nelle nostre corde e altri che non lo saranno mai. Non c'è nulla di male in questo.
E la prima volta che mi piace un maglione a collo alto.In genere mi fanno venere il prurito solo a vederli. Invece il tuo mi da una sensazione piacevole.P.S.anche il video mi e piaciuto
Il libro che mi e rimasto piu impresso è "fondamenti del calcolo matematico".Di tutti gli altri bellissimi libri non mi ricordo niente. Anche io sono allergico a Coelho
Di Roth ho letto La macchia umana, approccio tiepido, ho iniziato il teatro di Sabbath e ho dovuto sospendere, non riuscivo a capacitarmi della necessità di scrivere di sesso, ma un sesso senza alcun limite, vomitevole. Lo riprenderò con calma.
Mi piace molto questa tipologia di video! Su Coelho sono d'accordissimo con te, di una banalità allucinante... non lo sopporto proprio... Invece con Roth farei un altro tentativo, prova con Quando lei era buona: un capolavoro!
Una vita come tante mi attira ma allo stesso tempo ne ho paura. Il cosiddetto porno del dolore non mi triggera particolarmente però mi spaventa la mole e il fatto che sono un arrendevole nata
Un autore che era super gettonato: Nicholas Sparks!! Da ragazzina ho letto un suo libro e già allora ho percepito come molto banale, quasi ridicolo il modo in cui descriveva le relazioni e l'interiorità dei personaggi. Non fa proprio per me 🤷♀️.
Ciao come stai? Kent Haruf a me è piaciuto nella trilogia del canto della pianura ,la Miller non ha convinto nemmeno me 🙁Una vita come tante non l’ho letto …Roth non chiama nemmeno me però ho amato molto i gialli/thriller e ancora oggi è bla mia “the cup of the”🥰
Kent Haruf devi leggerlo. Non c'entra nulla con Steinbeck. Haruf e' molto delicato, poetico. Nostagico. Il Dio di Haruf e' un Dio materno, che non si limita a stare sopra le sue creature ,ma che barcolla con loro e di loro si innamora.
Ciao Chiara, penso che ti farebbe bene ricrederti su Kent Haruf: segui i gusti del tuo babbo,! Ti farà bene, è un grande scrittore, ma se non ami Hemingway...capisco tante cose. Lascia perdere Il vecchio e il mare, ma Addio alle armi e Per chi suona la campana, sono assolutamente imperdibili per chi ama i libri. Quanto alla pornografia del dolore, io non ho letto Una vita come tante, ma ho visto alcune tue recensioni e non mi sembra che disegni il genere... So che questo tipo di gioco circola tra i booktuber, ma non è mai bello dire non lo leggerò mai, è meglio esprimere opinioni su ciò che si conosce. Sei brava e preparata, non cedere alle facili provocazioni.
Ti dirò, Kent Haruf non piace per nulla anche a me, ma adoro moltissimi autori statunitensi come McCarthy, DeLillo, Roth (per me Pastorale americana è un capolavoro!) ecc. Per me non è un problema di temi, ma di stile. Quello di Haruf lo trovo fin troppo scarno e proprio non mi piace.
Noooo Norvegian wood 😍😍😁😁 ho amato questo libro non riuscivo a staccarmi ! Di una vita come tante non ti perdi niente......a me non è piaciuto x varie cose.... però x me non è esatto quello che pensi si libro molto crudo ma non è la pornografia del dolore
Videuccio sugli autori odiati e rivalutati? Concordo su tutto tranne che sulla Miller. Non toccatemi _Circe_! Una penna interessante, delicata la sua. _La canzone di Achille_ un pò troppo young adult, ma _Circe_ no. È un altro pianeta. Matura. È uscita anche _Galatea_, ma mi hanno riferito che non è all'altezza di _Circe_ . Ah, a me Doyle e la Christie piacciono con moderazione, ma solo loro. Poi niente gialli, passo. Ciaoooo
Ciao Chiara. Io trovo la letteratura americana contemporanea interessante ma non tutto ovviamente è bello. Io ho apprezzato Una vita come tante e Pastorale Americana. Però credo che sia naturale che non possa incontrare il tuo gusto, ascoltando il tuo punto di vista. Buona lettura.
@@fabioscarpa5163 Grazie Fabio, infatti io non nego che possano esserci titoli e/o autori americani di grande rilievo, io stessa ne incontro spesso molti, però non tutti sono di mio gusto :)
Concordo su molti, tranne che sui gialli che adoro (ma sono quasi sempre passioni tramandate in famiglia), e su Murakami che rimane comunque piacevole e scorrevole. Roth mi sembra sempre che scriva, magistralmente, lo stesso romanzo ogni volta, e sinceramente dover leggere solo per la buona scrittura stufa quasi subito. Forse il meno peggio era Quando lei era buona, proprio perché un po' fuori tema. A Roth paragono Auster, di cui ne lessi uno e mi era sembrato identico a Roth, e in parte McEwan, anche se quest'ultimo molto più vario e quello su Berlino mi era piaciuto molto (al contrario di quello sul neonato che ho detestato). Donna Tartt inoltre la scrittrice più sopravvalutata che ho finora incontrato, ma ne abbiamo già parlato nei commenti a un altro video.
D’accordissimo su Miller e Coelho, ai quali aggiungo Ferrante , Hesse e Baricco 🙃 Roth per me è amore, potresti provare con Il complotto contro l’America o Indignazione. Haruf amato anni fa, a ripensarlo ora il mio giudizio è tiepido. Si cambia
@@chiarabaruzzi2998 certo. Non è un accostamento riguardo il loro stile o le loro tematiche, sono chiaramente diversi e peculiari. Ma a me non piacciono, il tag proposto nel video riguarda proprio questo. Ognuno ha i suoi gusti 🙃
Ti dirò, sono abbastanza in linea con le tue indiosincrasie. Non concordo solo sui rifacimenti dei miti antichi, di cui non nutro tutta questa venerazione (sarà perché mi sono laureata in lettere moderne e ho approfondito al più la letteratura latina). Ma pure i gialli, a patto siano ben scritti, non mi dispiacciono per niente.
Mi ritrovo molto nelle tue sensazioni soprattutto riguardo Banana Yoshimoto, Murakami lo leggo ancora anche se non mi entusiasma più tanto...di Philip Roth ho letto Lasciar andare e infatti l'ho lasciato andare a metà e non sono riuscita a finirlo, chiedendomi come mai a me non resti molto...a tanti è piaciuto e continua a piacere. Di Coelho anni fa ho letto Veronica decide di morire e L'Alchimista e ho capito che l' autore non ha una scrittura di mio gusto.
Ho provato a leggere “Il vecchio e il mare” tantissime volte, ma non riesco proprio ad andare oltre la ventesima pagina senza pensare “che noiaaaaa” 😴
Ciao! In merito a “Una vita come tante” non riesco proprio ad esimermi dal commentare, specialmente quando mi imbatto in situazioni pregiudizievoli che cozzano ampiamente con l’essenza di questo libro. Soffro di “premessite” quindi mi sento in dovere di anticipare che credo fermamente nella libertà di espressione (personale e altrui) e commento proprio in nome e a difesa della suddetta.
Una sequela di traumi e drammi non per forza fanno rima con “esasperazione”, non serve essere esperti di salute mentale (anche se forse servirebbe un po’ di consapevolezza in più) per comprendere come e quanto il trauma influenzi la percezione della realtà di chi lo subisce. Le vittime di abusi si vedono crollare ogni distinzione tra ciò che è giusto e ciò che è aberrazione, limano così tanto la fiducia negli altri da arrivare ad annullarla, si smarrisce qualunque differenza tra amore e terrore, dolore e piacere. Costantemente attanagliati da uno stato di allerta incessante e alla lunga sfibrante. Ciò che viene ahimé definito “voyeuristico” o “pornografia del dolore” è in realtà perfettamente in linea con il disturbo da stress post-traumatico di cui soffre il protagonista, caratterizzato oserei dire ai limiti della perfezione clinica.
Il punto della storia è far capire come una persona irrimediabilmente esposta a traumi indicibili non riesca fondamentalmente a trovare uno spiraglio a cui aggrapparsi per uscire dal vortice in cui è catapultata fin da quando abbia avuto modo di formulare un pensiero, nonostante i vani esempi di amicizia e di amore che si susseguono.
Chi ci vede pretenziosità, violenza pornografica e altro (dopo averlo letto, sia chiaro) mi fa capire quanto sia lontana dall’immaginario comune la cognizione dei disturbi mentali al giorno d’oggi (la colpa non è del singolo, ma della collettività). È un peccato dovermi soffermare solo su queste dinamiche perché il romanzo ha ben altre tematiche all’interno, oltre alla fallace elaborazione di un’esistenza spezzata.
Ho commentato unicamente perché apprezzo sempre i tuoi pareri ed è un peccato in questo caso che tu senta la necessità di soffermarti su quelli altrui prima ancora di costruirne uno tuo. Il mio commento vuole essere uno spiraglio per provare a farti cambiare idea, dunque è un consiglio spassionato :)
Infatti come detto anticipatamente questo è un video frivolo e pieno di pregiudizi quindi nessunissimo problema, capisco pienamente il tuo punto di vista e chissà, magari potrei cambiare idea e leggerlo :)
Commento perfetto, ho sofferto durante la lettura, ma lo considero un libro splendido, costruito magistralmente nella narrazione.
Detesto si accusi di insensibilità o peggio ancora, di non essere a conoscenza o non aver sperimentato certe cose, chi non ha apprezzato un libro che parla di determinate tematiche. Una vita come tante veramente sopravvalutato, mi sento di poter serenamente dissentire con ciò che dici visto che soffro e ho sofferto di svariate cose e altrettanto è stato nella mia famiglia, e ho comunque trovato questo libro assolutamente piatto e sì, una totale pornografia del dolore.
Concordo su Madeline Miller, ho letto Circe e credo sia l'unica al mondo alla quale non sia piaciuto. Forse sono state le aspettative troppo alte, ma sono rimasta delusissima tanto dal giurare di non leggere più nulla dell'autrice
Anche a me non è piaciuto!
Mi sembra di essere un'aliena, finalmente ho trovato qualcuno che la pensa come me!
Chiara, Haruf non assomiglia a Steinbeck nè a nessun altro. Ti consiglio di leggerlo perché i suoi libri fanno bene al cuore.
Pienamente d’accordo sulla Miller, ho letto entrambi i suoi romanzi e li ho trovati entrambi manchevoli di qualcosa, soprattutto per quanto riguarda La Canzone di Achille. Ho trovato che questo libro, oltre a essere esageratamente ripetitivo, manchi fortemente di contenuti (sembra un paradosso considerando la sua “provenienza”). Questo perché, l’intero svolgimento è basato sull’ammirazione di Achille da parte di Patroclo: per questo secondo me il problema principale di questo libro è che nasce proprio come una storia d’amore quasi adolescenziale ed è proprio questa storia a mettere in secondo piano il contesto in cui si svolge la loro storia. Fino a quando, all’improvviso, con la guerra di Troia la trama di fa più fitta (questa parte è abbastanza apprezzabile, ma riguarda solo l’ultimo quarto del libro circa) e subentra la figura di Briseide, che io sosterrò per sempre essere la persona giusta per Patroclo, e secondo me è lei che ha fatto scattare in me quel qualcosa con cui ho capito a cosa era dovuta la manchevolezza percepita: la figura di Patroclo è costantemente in adorazione di Achille, che però non mostra mai i suoi sentimenti e lascia segnali molto contrastanti… questo senso di disparità si sente fin dal loro primo incontro. Non metto in dubbio che questa sia una tecnica narrativa, ma l’ho trovata poco adatta al tipo di narrazione. Non dirò nulla sul finale, che è stato per me l’apice della delusione.
Circe invece l’ho apprezzato di più, sia per la trama che per lo stile. La lettura è molto semplice e scorrevole e la trama alterna periodi molto fitti a periodi di staticità, in cui però la figura di Circe ha dei momenti di riflessione molto profondi e interessanti. Al contrario della canzone di achille, dalla metà in poi la trama inizia a mostrare qualche buco e qualche dispersione inutile. Anche qui però il finale mi ha fortemente deluso, non tanto per la vicenda in se, quanto per la frettolosità con cui da una situazione apparentemente pacifica si ha una decisione drastica improvvisa. Classificato come romanzo da spiaggia, scorrevole e leggero con una trama semplice ma comunque apprezzabile.
Incredibile come leggendo il tuo parere sui due libri tu abbia riassunto praticamente tutte le "paure" e i pregiudizi che avevo su entrambi. Sono titoli che non penso potrebbero piacermi quindi direi che ho fatto bene ad evitarli. O almeno per ora...
Ciao Chiara, su una vita come tante vorrei dirti solo una cosa, io l'ho trovato un libro pieno d'amore, traboccante direi :) Non perdertelo ti prego!
Sono d'accordo su Haruf. Steinbeck è insuperabile. Tuttavia c'è un suo titolo che non c'entra con le atmosfere della trilogia della pianura e che ti consiglio perché è un delicatissimo ritratto dell'amore in terza età, ossia "Le nostre anime di notte". Sulla Miller ho le tue stesse identiche sensazioni!
Sto leggendo "la canzone di Achille" e posso dirti che hai ragione, lascia perdere, è un harmony lgbt ambientato a Troia.
Voglio finirlo ma poi andrò a rivedermi Troy con Brad Pitt cosi mi riprenderò...
AHahha, chissà perché ma me lo immaginavo...
@@chiaramartini95 😁
Furore di Steinbeck è un capolavoro. Da leggere.
ciao Chiara intanto complimenti per il tuo canale e per quello che fai.
Mi chiamo Marco sono uno scrittore e ornitologo, mi occupo di gufi e natura... ma a dispetto di molto luoghi comuni e stereotipi che girano sulla figura di Hemingway
amo lo stile di Hemingway e quindi volevo invitarti a non mollare la lettura di questo romanziere americano.
Intanto parliamo di libri che hanno comunque dai 60 ai 90 anni e quindi ovvio lo stile è un pò cambiato. Prova a immaginare se guardiamo oggi un film d'azione di 007 degli anni '60 è molto diverso da quello di oggi e così i libri del passato vanno anche, un minimo, contestualizzati.
Ma ricordiamoci, e questo è innegabile, che quando entri in una libreria ci sono scrittori che vendono pochi o tanti, a volte tantissimi libri (la stragrande maggioranza degli scrittori, diciamo il 95%) e poi quelli che con il loro stile, la loro scrittura cambiano la letteratura e la influenzano per sempre.
Hemingway è uno di quelli che ha cambiato la scrittura del tempo. Non so quanti scrittori sono stati tanto amati come Hemingway..oggi forse è diventato un autore scomodo ma per giudicarlo bisogna conoscerlo a fondo..
Per molti autorevoli critici la letteratura moderna è cambiata anche grazie a Hemingway. E' ovvio che questo non deve costringere qualcuno a pensare che il Vecchio e il mare sia per forza bello, anche se a detta di molti è un capolavoro, ma il mio invito che rivolgo a te è quello di non mollare prova a leggere qualcosa di diverso.
Anzi ti propongo di fare una live se ti va nella quale dibattiamo di Hemingway pro e contro sarebbe divertente (tra l'altro ho una collezione di oltre 130 edizioni diverse dei suoi libri, alcune rare, alcune macchine da scrivere nei modelli che usava). Ho anche fondato un gruppo facebook Passione Hemingway, mi fa piacere comunque trovare anche pareri contrastanti.
Un aspetto bello dei libri è poterne parlare anche tra persone con opinioni diverse ma che sono unite dalla passione quasi sacra per i libri. Mi è comunque piaciuto che riprendendo un claim da 007 tu abbia detto mai dire mai.. perchè ti fa onore, può anche darsi che tu potrai apprezzare Hemingway fra qualche anno
ma un tentativo immediato di scoprirne lo stile unico conceditelo subito.
Ci sono su youtube due racconti in versione audio libri davvero belli che ti linko qui e che potrebbero essere una prova d'appello che ti porterà via pochi minuti..
Vecchio al ponte
è il primo racconto che ti segnalo 5 minuti e grande profondità per un racconto di Hemingway legato alla guerra
th-cam.com/video/WQD8m0hhkDE/w-d-xo.html
ancora più audace il racconto che parla di aborto senza mai citarlo una cola volta... un racconto breve... ma intenso... si intitola Colline come elefanti bianchi
un racconto pieno di intense metafore... ti immergi in un paesaggio spagnolo come se fossi li
th-cam.com/video/i3KQ7FLE9Oo/w-d-xo.html
buon ascolto!
Se invece dovessi consigliarti un libro per riscattare Il vecchio e il mare... (che è per me stupendo) prova a leggere Festa mobile uno spaccato sulla lost generation (termine che dobbiamo proprio a Hemingway e Gertrude Stein).. negli anni '20 Parigi è stata per la cultura un momento inarrivabile... !
Se vuoi vivere un anno di Spagna seguendo due toreri leggi il libro Un'estate Pericolosa.. sono un naturalista non amo e non potrei mai amare la corrida... ma questo libro è il miglior esempio di reportage che abbia mai letto (del resto Hemingway fu un cronista che racconto la prima la seconda guerra mondiale, la guerra civile spagnola..) .. e ti fa entrare nel mondo della corrida anche se sai che non potrai amarlo..
all'epoca fu pubblicato a puntate su Life (mitica rivista americana) penso sia un esempio magistrale di come si fa un reportage! Hemingway scrive davvero bene dagli un'altra possibilità! se vuoi far due chiacchiere scrivimi pure gufotube@gmail.com
Complimenti ancora per il canale! w Hemingway!
Il vecchio e il mare rileggilo dopo i 40- 45 anni ... e sarà diverso!
Arrivo tre settimane in ritardo e interagisco di rado (anche se ti seguo da tantissimo) ma ci tenevo comunque a lasciare un commento perché solitamente, quando si vedono queste tipologie di video, chi lo registra è o molto vago nelle critiche per non sbilanciarsi troppo o offensivo... invece il tuo modo di affrontarlo l’ho apprezzato tantissimo: chiaro, senza mezzi termini ma non offensivo verso chi certi autori li apprezza.
La penso esattamente come te su Hemingway, Coelho e “Una vita come tante”.
Grazie mille🌸
Ciao! Grazie per questo video coraggioso e anche perché per la prima volta, me la sento di potermi anch'io liberamente esprimere circa "Una vita come tante", accodandomi al tuo stesso pensiero. A seguito delle numerose recensioni e commenti a favore, ne avevo letto la trama completa ma tracotava un'opulenza di dolori subiti dal protagonista. Onestamente, a una persona non possono veramente capitare tutte queste disgrazie, un tale eccesso rasenta l'impossibile. Mi sembra quindi una lettura davvero esagerata e malsana. Hai usato il termine "pornografia della violenza" e lo trovo davvero calzante, non riuscirei a definire meglio la mia sensazione. Capisco che chi ha letto e amato il libro, avrà un'idea basata sulla lettura effettivamente compiuta, ci tengo infatti a precisare che con questo commento ho voluto semplicemente dire il perché, anche a me come a te, questo romanzo non attira.
Ciao e grazie a te per il commento. penso proprio che "pornografia del dolore" sia il termine più adatto per un romanzo così esagerato
Confermo a lettura avvenuta che il vostro pregiudizio è pienamente confermato dai fatti. Un libro talmente eccessivo da risultare a tratti ridicolo.
Io ti parlo per quanto riguarda i libri della Miller perché anche io molto probabilmente non leggerei mai i titoli da te nominati.
Ritornando alla Miller: io ti consiglierei di darle un'occasione. Sono sì dei retelling ma secondo me assumono vita propria e soprattutto "Circe" lascia un messaggio profondo nel lettore. In più, "Circe" esprime a mio parere una maturità stilistica che nel primo volume è appena abbozzata. Inoltre, ne "La canzone di Achille" possiamo dire che la relazione tra Patroclo e Achille non rispecchia proprio quella che era tipica nell'antica Grecia: fatta eccezione per questo difetto, per me rimane una lettura godibilissima che non toglie niente alla conoscenza della mitologia che uno ha.
La tua recensione su Coelho mi ha divertita, io sono pusillanime,non ho il coraggio di dire in pubblico che questo autore è un furbo di tre cotte, è diventato best seller spesso, perché sull'onda di quella pseudo spiritualità chiamata new age.Lo trovo lapalissiano
Ciao, cosa mi dici di Andrea De Carlo? Lo hai mai letto?
Sinceramente lessi "Due di due" a 15 anni ma mi ricordo davvero pochissimo quindi dovrei decisamente rileggerlo. Mi ricordo però che non mi era dispiaciuto :)
Noooooo. Di Kent Haruf ho amato tutto ciò che ho letto. La trilogia della pianura, che possono comunque essere considerati separatamente l'uno dall'altro, ma anche Le nostre anime di notte. Ho adorato la sua semplicità che significa però profondità, nell'animo. Dolcezza. Parla di vite in fondo semplici ma che corrispondono a verità. L'ambientazione è sì l'America ma ti assicuro che potrebbe essere un ambiente rurale "delle nostre parti". Io invece non leggerò più un libro dell'osannato Jonathan Franzen. A lui, attratta ahimè dalla copertina, ho dato fiducia con Purity ma l'ho trovato talmente banalotto nonché a tratti mi sapeva di inutilmente volgare che proprio proprio non riesco a digerirlo. Non nominatemelo nemmeno, per pietà! Di Murakami invece non ho mai letto nulla semplicemente perché non mi ispira. Così. A pelle. 🤗
Sono d'accordo con te, Kent Haruf è un grande!
Ecco io avevo letto qualche pagina di Purity perché mi incuriosiva e il livello di scrittura mi sembrava da young adult. Se questi sono i grandi scrittori americani siamo messi bene...
D’accordo con te per Hemingway! Non lo considero mai nelle mie tbr, non mi attira per niente. Io darei una possibilità almeno a “Uno studio in rosso” di Conan Doyle, potrebbe sorprenderti. Della Miller ho letto sia “Circe” che “ La canzone di Achille” e li ho trovati godibili, senza urlare al capolavoro. Di sicuro ti fanno immergere in un mondo che per molti vive solo in ricordi sfocati di scuola, potresti pensarci prima o poi 😉 Gli autori che proprio non mi attirano sono Hesse e Tolkien, ci ho provato con entrambi ma non fanno per me!
Doyle non è grande scrittura ma molto piacevole
Mi permetto di consigliarti " le nostre anime di notte "
Bellissimo, concordo.
Bel video e bell'approccio. L'autore (classico, amato, studiato, mitizzato...) di cui ho un pessimo ricordo è Proust. Sono anni che non (ri)leggo nulla di lui e so che dovrei farlo per confermare ques'idea o cambiare opinione. Ma ho il ricordo di una lettura taaaaalmente noiosa che faccio troppa fatica all'idea di riprenderlo in mano. Voilà...
Ma va, Chiara, ma la Maas non si legge! Si guardano le recensioni #libridimelma di Ilenia!😂
AHhaha, ovvio! Quelle già le so a memoria 😂
Capisco perfettamente i sentimenti che provi verso una vita come tante, non è un libro che consiglio a cuor leggerò. Io l'ho amato profondamente, mi è entrato dentro, mi ha segnato, mi ha fatto male.
Haruf non piace neanche a me, il vecchio e il mare provato più volte a leggerlo ma non c'è verso, non lo comprendo.
Non amo Hemingway ma "Il vecchio e il mare" è bellissimo, forse sono rimasto affascinato dal film con "Spencer Tracy". Peró in compenso, " Verdi colline d'Africa" è forse il piú brutto libro che abbia mai letto. Di Sherlock Holmes ho visto alcuni film vecchi, ho provato a leggere qualcosa e in effetti mi hanno un pó stancato. Soprattutto, dopo aver letto i romanzi gialli con Philo Vance protagonista, di Van Dine, trovo che questi sia piû intrigante. Di Coelho ho letto quello di Veronica, autore carino, non di piú. Di Murakami ho letto "Kafka sulla spiaggia": non ho ancora capito se è un genio o un bluff. Un autore che non leggeró è Hesse: " Siddharta" è un libro per adolescenti o poco piú: è piú formativo "I ragazzi della via Pal". Bellissime invece le fiabe e le leggende raccolte da Hesse. Ho provato a leggere Moby Dick: mah....Pennac: boh, siamo su due strade parallele, autore che non mi dice proprio nulla.
Condivido anche l'idea su Pennac, mi sono scordata di dirlo nel video ma la penso esattamente uguale a te!
Io non avrei mai pensato di leggere Verne, non perché non lo ritenessi valido, ma perché mi sembrava del tutto fuori dalle mie corde... invece, per una serie di eventi, ho provato e l'ho amato 😅 adesso sto sempre sull'attenti riguardo ai romanzi che non mi attirano, non si sa mai😅
Verne sottovalutatissimo perché sempre accostato a letteratura semplicistica per ragazzi (che purtroppo non lo leggono più), e a trasposizioni cinematografiche mediocri quando va bene. Ma invece, anche nei suoi meno famosi, risulta avvincente come pochi e per niente banale nelle tematiche e nelle trovate. Provare per credere.
Ciao,cosa ne pensi di Jonathan Franzen?Ho letto “Le correzioni” e mi è piaciuto.Anch’io non amo Hemingway,ne’ Coelho,ma neanche Il piccolo principe,Philip Roth ho ascoltato “la macchia umana”,interessante,in certi momento odioso in altri assolutamente bello. Grazie per aver parlato del super mattone in termini poco entusiasti,a me spaventa solo x la mole...
Hai letto David Foster Wallace?Io no,cercavo un parere...grazie concittadina!!!
Hai i miei gusti? Per quello che riguarda i libri, naturalmemte. Hal ripetuto quello che pensavo, con l'unica eccezione di Le nostre anime di notte di Haruf che ho letto perchè regalatomi da un grande lettore in un momento particolare. Una delusione! Forse non ho saputo cogliere quel che ci stava dietro. Complimenti per tutto! Ti seguo con piacere e non solo per i gusti libreschi. Ciao! Daniela
Oh finalmente qualcuno che non ha apprezzato Pastorale Americana 🥺🥺🥺🥺🥺🥺🥺 io ho tentato di leggerlo sia in cartaceo sia in audiolibro ma in entrambi i casi, arrivata ad un certo punto, l'ho abbandonato... tenterò con "La macchia umana" prossimamente, poi vedremo se cambierò idea o se saluterò definitivamente Philip😺 ❤️
Stessa esperienza e ho deciso anch'io di provare La macchia umana come ultima opportunità
Dai commenti in realtà vedo che non siamo affatto in pochi, consoliamoci... 😊
“Il vecchio e il mare” soporifero, concordo :-D
Ciao Chiara! Mi trovo d'accordo su diversi autori di cui hai parlato. Dei libri di S. J. Maas ho sentito parlare negli stessi termini in precedenza. Il romanzo di Hemingway mi è stato stra consigliato da mio moroso, ma non riesco a convincermi a leggerlo, a pelle mi annoia. Con i libri di Banana Yoshimoto mi son sempre fermata alle trame, se ne parlava tantissimo, ma ho avuto la percezione di una scrittura troppo "semplice" per i miei gusti. Di Coelho non ho letto nulla, ma ricordo che ne parlava spesso il mio professore di letteratura portoghese e brasiliana e non si spiegava il suo grande successo, per via della scrittura banale, gli veniva il nervoso quando ne parlava 😂.
Poi anche su altri che hai citato mi associo, ma scriverei un papiro 😁
Che bello sentirti parlare di libri!
Ciao, io di Roth ho provato a leggere "Lamento di Portnoy" ma non faceva proprio per me...ci ho riprovato con L'animale morente, ma forse mi aspettavo troppo, non mi ha fatta impazzire...per il resto, Norvegian wood ricordo all'epoca mi era piaciuto, ma non ho trovato altre affinità con l'autore ...e stessa cosa per Kitchen della Yoshimoto, ne ho un buon ricordo, ma un altro paio di libri suoi che ho letto non mi hanno entusiasmata.
Circe ce l'ho sul comodino che mi aspetta...chissà...saluti!
I libri della Miller sono bellissimi, c’è molto hype perché possono piacere a diversi tipi di lettori. Personalmente ho preferito Circe. Murakami è il mio autore preferito,però non sopporto i suoi racconti,secondo me rende meglio nei romanzi. Comunque la penso come te per quanto riguarda Yoshimoto,Hemingway,Coelho e i libri di Sherlock Holmes. Ho in libreria Una vita come tante e pastorale americana, speriamo bene soprattutto per il primo perché è un mattonazzo. Io credo che non leggerò più nulla di Kundera e Brontë, L’insostenibile leggerezza dell’essere e cime tempestose mi hanno delusa tantissimo.
Hemingway non lo sopporto! Ho letto Il vecchio e il mare ma, come dici tu, è di una noia mortale. Non riesco proprio ad entrare in empatia con la sua scrittura (e lasciamo da parte la sua personalità, va...).
Di Una vita come tante non ne parliamo, personalmente sono molto sensibile al dolore e se devo sorbirmene in quantità "per niente" meglio che lasci perdere.
Murakami e Yoshimoto: del primo ho letto Norwegian Wood e l'ho trovato stucchevole, quasi finto; la seconda non mi ispira proprio.
Quello che hai fatto tu con il libro di Coelho l'ho fatto io proprio con Pastorale americana! 😂 Di Roth ho però letto Patrimonio, che ho trovato veramente commovente, e ho in libreria Nemesi, non mi do per vinta!
Bellissimo taglio di capelli. Ottimo video. L’unico appunto. L’unico libro che non mi è piaciuto: Il vecchio e il mare.🙈🤣forse mi ricrederò. Pastorale americana e Una vita come tante. Libri da leggere. Ma capisco. Bisogna essere nel mood giusto. Un abbbraccio🤗☀️
D'accordo su TUTTO, tranne su Agatha Christie che per me è comfort books
Haruf e Steinbeck sono due pianeti diversi, entrambi davvero splendidi.
Sulla Miller ho la stessa opinione. Io ho letto la canzone di Achille e credo non leggerò più niente di suo. Delusissima.
Hemingway ho lo stesso problema, noia. Ho provato diverse volte ad approcciarlo ma nulla. Anche per me vale lo stesso ragionamento sul libro Una vita come tante. Fortunatamente non ho mai avuto traumi (sino ad ora) ma l'accumulo di cotanta sfortuna narrata in quasi 1000 pagine mi tiene abbondantemente distante. Sui fantasy YA anche io non li approccio perché penso semplicemente di essere fuori target e quel genere di narrativa non è in grado di offrirmi quel che cerco. Roth è un dilemma. Ho letto due suoi romanzi, uno mi è piaciuto e l'altro no.
Comunque è vero ci sono autori che semplicemente non sono più nelle nostre corde e altri che non lo saranno mai. Non c'è nulla di male in questo.
Mi ritrovo in tutto tranne P.Roth.
In estate ho letto Nemesi che, nonostante sia un'opera minore, l'ho amata molto.
Buona lettura 🖐️
Anch'io ho amato molto Nemesi, come tutto il resto...
E la prima volta che mi piace un maglione a collo alto.In genere mi fanno venere il prurito solo a vederli. Invece il tuo mi da una sensazione piacevole.P.S.anche il video mi e piaciuto
Il libro che mi e rimasto piu impresso è "fondamenti del calcolo matematico".Di tutti gli altri bellissimi libri non mi ricordo niente. Anche io sono allergico a Coelho
Di Roth ho letto La macchia umana, approccio tiepido, ho iniziato il teatro di Sabbath e ho dovuto sospendere, non riuscivo a capacitarmi della necessità di scrivere di sesso, ma un sesso senza alcun limite, vomitevole. Lo riprenderò con calma.
Kent Haruf però scrive benissimo.
Da leggere!
Mi piace molto questa tipologia di video! Su Coelho sono d'accordissimo con te, di una banalità allucinante... non lo sopporto proprio... Invece con Roth farei un altro tentativo, prova con Quando lei era buona: un capolavoro!
Ciao tesoro bello, come stai ? Inizio ora ad ascoltarti. Buona serata.
Ciao Anna, molto meglio grazie! :)
Una vita come tante mi attira ma allo stesso tempo ne ho paura. Il cosiddetto porno del dolore non mi triggera particolarmente però mi spaventa la mole e il fatto che sono un arrendevole nata
Un autore che era super gettonato: Nicholas Sparks!! Da ragazzina ho letto un suo libro e già allora ho percepito come molto banale, quasi ridicolo il modo in cui descriveva le relazioni e l'interiorità dei personaggi. Non fa proprio per me 🤷♀️.
Ciao come stai? Kent Haruf a me è piaciuto nella trilogia del canto della pianura ,la Miller non ha convinto nemmeno me 🙁Una vita come tante non l’ho letto …Roth non chiama nemmeno me però ho amato molto i gialli/thriller e ancora oggi è bla mia “the cup of the”🥰
Kent Haruf devi leggerlo. Non c'entra nulla con Steinbeck. Haruf e' molto delicato, poetico. Nostagico. Il Dio di Haruf e' un Dio materno, che non si limita a stare sopra le sue creature ,ma che barcolla con loro e di loro si innamora.
Come banalizzare Hemingway ed altri grandi scrittori in due secondi, credendo di essere misura di tutte le cose.
Vedo che la premessa sul fatto che il mio video fosse volutamente "ironico e provocatorio" non è stata ben ascoltata forse :)
@@chiaramartini95 ascoltata bene ma non sono d’accordo. Grazie
quasi in linea😂😊
Ciao Chiara, penso che ti farebbe bene ricrederti su Kent Haruf: segui i gusti del tuo babbo,! Ti farà bene, è un grande scrittore, ma se non ami Hemingway...capisco tante cose. Lascia perdere Il vecchio e il mare, ma Addio alle armi e Per chi suona la campana, sono assolutamente imperdibili per chi ama i libri. Quanto alla pornografia del dolore, io non ho letto Una vita come tante, ma ho visto alcune tue recensioni e non mi sembra che disegni il genere... So che questo tipo di gioco circola tra i booktuber, ma non è mai bello dire non lo leggerò mai, è meglio esprimere opinioni su ciò che si conosce. Sei brava e preparata, non cedere alle facili provocazioni.
Ti dirò, Kent Haruf non piace per nulla anche a me, ma adoro moltissimi autori statunitensi come McCarthy, DeLillo, Roth (per me Pastorale americana è un capolavoro!) ecc. Per me non è un problema di temi, ma di stile. Quello di Haruf lo trovo fin troppo scarno e proprio non mi piace.
Noooo Norvegian wood 😍😍😁😁 ho amato questo libro non riuscivo a staccarmi ! Di una vita come tante non ti perdi niente......a me non è piaciuto x varie cose.... però x me non è esatto quello che pensi si libro molto crudo ma non è la pornografia del dolore
Mi piace molto Pian della tortilla ma devo finire di leggerlo
Concordo con te con Cohelio....mamma mia🤔😊
Pure Philip Roth....
Non sai cosa ti perdi a tralasciare kent haruf
Videuccio sugli autori odiati e rivalutati?
Concordo su tutto tranne che sulla Miller. Non toccatemi _Circe_!
Una penna interessante, delicata la sua. _La canzone di Achille_ un pò troppo young adult, ma _Circe_ no. È un altro pianeta. Matura. È uscita anche _Galatea_,
ma mi hanno riferito che non è all'altezza di _Circe_ . Ah, a me Doyle e la Christie piacciono con moderazione, ma solo loro. Poi niente gialli, passo. Ciaoooo
Concordo con te
Però Haruf scrive benissimo 😉
Di kent haruf ti consiglio 'le nostre anime di notte' molto bello
Ciao Chiara. Io trovo
Ciao Chiara. Io trovo la letteratura americana contemporanea interessante ma non tutto ovviamente è bello. Io ho apprezzato Una vita come tante e Pastorale Americana. Però credo che sia naturale che non possa incontrare il tuo gusto, ascoltando il tuo punto di vista.
Buona lettura.
@@fabioscarpa5163 Grazie Fabio, infatti io non nego che possano esserci titoli e/o autori americani di grande rilievo, io stessa ne incontro spesso molti, però non tutti sono di mio gusto :)
Il vecchio e il mare in effetti è davvero noioso
Sono d'accordo su ogni singola parola per quanto riguarda Una vita come tante e Murakami.
Ti consiglio invece la Miller, poetica e delicata.
Steinbeck tutta la vita. Gli altri epigoni. Giapponesi, anche no. Coelho insopportabile 😖
Concordo su molti, tranne che sui gialli che adoro (ma sono quasi sempre passioni tramandate in famiglia), e su Murakami che rimane comunque piacevole e scorrevole. Roth mi sembra sempre che scriva, magistralmente, lo stesso romanzo ogni volta, e sinceramente dover leggere solo per la buona scrittura stufa quasi subito. Forse il meno peggio era Quando lei era buona, proprio perché un po' fuori tema. A Roth paragono Auster, di cui ne lessi uno e mi era sembrato identico a Roth, e in parte McEwan, anche se quest'ultimo molto più vario e quello su Berlino mi era piaciuto molto (al contrario di quello sul neonato che ho detestato). Donna Tartt inoltre la scrittrice più sopravvalutata che ho finora incontrato, ma ne abbiamo già parlato nei commenti a un altro video.
D’accordissimo su Miller e Coelho, ai quali aggiungo Ferrante , Hesse e Baricco 🙃 Roth per me è amore, potresti provare con Il complotto contro l’America o Indignazione. Haruf amato anni fa, a ripensarlo ora il mio giudizio è tiepido. Si cambia
Concordo anch'io
Accosti Miller a Coelho, Hesse e Baricco? Ma…li hai letti?
@@chiarabaruzzi2998 certo. Non è un accostamento riguardo il loro stile o le loro tematiche, sono chiaramente diversi e peculiari. Ma a me non piacciono, il tag proposto nel video riguarda proprio questo. Ognuno ha i suoi gusti 🙃
e chi se ne frega non ce lo mette?
❤️
Ti dirò, sono abbastanza in linea con le tue indiosincrasie. Non concordo solo sui rifacimenti dei miti antichi, di cui non nutro tutta questa venerazione (sarà perché mi sono laureata in lettere moderne e ho approfondito al più la letteratura latina). Ma pure i gialli, a patto siano ben scritti, non mi dispiacciono per niente.
Io invece son curiosa per una corte di rose e spine. Murakami eYoshimoto son d'accordo con te.