Oppenheimer, Nobel... e noi

Settembre 2023. Il film "Oppenheimer" di Christopher Nolan è una pietra miliare della storia della cinematografia. In questo video non troverete spoiler, ovviamente, ma alcune riflessioni su un concetto importantissimo: responsabilità e strumenti. Oltre a Robert Oppenheimer, per farmi dare una mano, ho chiamato anche Alfred Nobel dal diciannovesimo secolo. Mi ha risposto entusiasta, quindi troverete anche lui, che ha molte cose da dire sul modo in cui uno strumento viene utilizzato.
Di chi è la responsabilità del modo in cui uno strumento viene utilizzato? Dell'inventore o dell'utente?
Appurata l'incapacità dell'essere umano di utilizzare al meglio gli strumenti di cui dispone, dovremmo ostacolare il progresso o rischiare l'autodistruzione continuando ad avanzare tecnologicamente?
E se mentre guidiamo l'automobile compare un animale sul ciglio della strada? Che si fa?
Io ci ho ragionato un po' sopra. Se vi va, rimuginate un po' con me, che mi fa sempre tanto piacere! Buona riflessione!
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IL TESTAMENTO ORIGINALE DI ALFRED NOBEL - Parigi, 27 novembre 1895:
«Io, Alfred Bernhard Nobel, dichiaro qui, dopo attenta riflessione, che queste sono le mie Ultime Volontà riguardo al patrimonio che lascerò alla mia morte. [...] La totalità del mio residuo patrimonio realizzabile dovrà essere utilizzata nel modo seguente: il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l'anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell'umanità. Detto interesse verrà suddiviso in cinque parti uguali da distribuirsi nel modo seguente: una parte alla persona che abbia fatto la scoperta o l'invenzione più importante nel campo della fisica; una a chi abbia fatto la scoperta più importante o apportato il più grosso incremento nell'ambito della chimica; una parte alla persona che abbia fatto la maggior scoperta nel campo della fisiologia o della medicina; una parte ancora a chi, nell'ambito della letteratura, abbia prodotto il lavoro di tendenza idealistica più notevole; una parte infine alla persona che più si sia prodigata o abbia realizzato il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l'abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l'incremento di congressi per la pace. [...] È mio espresso desiderio che all'atto della assegnazione dei premi non si tenga nessun conto della nazionalità dei candidati, che a essere premiato sia il migliore, sia questi scandinavo o meno.»

[@lapiumamagica8190]

Ci lasci con la domanda del secolo… o meglio del pianeta… sopravviveremo? Di certo molte lampadine si accendono… meditiamo gente, meditiamo! Grazie voce, grande come sempre!

[@RadhaIsvari]

Carissima e dolce Voce, questo universo è basato sulla dualità e nessuno potrà mai cambiarlo. A volte siamo carnefici e a volte siamo vittime; la non violenza assoluta non esiste; l'unica cosa che possiamo attuare ogni giorno, ogni momento è cercare di fare sempre il meno male possibile, tenendo sempre conto di tempo, luogo e circostanza. Nel cibarsi, per esempio, atto forzoso e quotidiano, fare il meno male possibile sarà mangiare cereali, legumi, frutta, frutta secca, verdure....se mi trovo su un isola deserta o in tempo di guerra o carestia mangerò anche animali morti o, come successe con l'aereo schiantato sui ghiacciai mangerò umani morti. Il coltello lo uso per cucinare verdure ma se entra un ladro violento in casa posso usarlo in un'altra maniera. Ripeto, tempo luogo e circostanza. Chi pensa che la non violenza assoluta sia attuabile non solo è illuso ma è evulso dalla realtà. Mi scuso per aver scritto così tanto e mi congedo dicendo "tra quei sei che vedono un animale per strada, siate per favore tra quei 5...possibilmente in ogni accadimento della vostra vita" un abbraccio 🙏

[@iosonolavoce]

Mi perdoni se ti rispondo dopo tutto questo tempo? Sono d'accordo praticamente con ogni parola. La possibilità di scelta è quello che distingue un essere umano da un altro, cosa che io personalmente eviterei di definire come "bene" e "male" assoluti. Ti scusi per aver scritto tanto? Per me, puoi essere anche un fiume in piena, qui ci sarà sempre spazio per chi ha qualcosa da dire! Cerchiamo tutti di essere tra "quei cinque"... questo è certo! Un abbraccio a te!