Buona sera be' Per come la vedo io sicuramente e migliore la 2 lista la prima la butterei nella spazzatura ,la 2 e mediocre la carne fresca dopo lavorata perdera un sacco e credo abbia un po troppa fibra in ogni caso e migliore
Veramente molto interessante come sempre 👍 Grazie per la cultura di settore che stai diffondendo! Ma dove si possono trovare le tabelle con le percentuali di amminoacidi? Non mi sembra vengano indicate sulle confezioni 🤔
Buongiorno, no, magari. Si possono evincere, intuire, dall'indicazione dei singoli ingredienti ma non solo non si trovano sulle confezioni, spesso non vengono nemmeno passate in modo completo nemmeno dall'azienda che commercia la farina di carne all'azienda che fa i croccantini! O meglio, magari vengono passate ma incomplete, e le indicazioni che mancano sono alcuni amminoacidi specifici, come l'idrossiprolina, che darebbe un grande aiuto nell'identificare la qualità della materia prima. Ovviamente è una cosa valutabile non dal proprietario, ma solo dall'azienda (o dal consulente aziendale, nel mio caso) ma sempre avendo accesso alla documentazione aziendale. Il problema di molte aziende, specie quelle più piccole, è proprio che non riescono ad avere analisi complete dal fornitore (magari hanno le indicazioni degli amminoacidi essenziali ma non di quelli non essenziali), quindi o usano la materia prima con le info (parziali) che hanno, oppure devono pagare loro stesse le analisi aggiuntive che però sono molto costose; cambiare fornitore spesso non è un'opzione, perché magari i fornitori (tipo) di farina d'agnello sono così pochi che la scelta è limitata e bisogna scegliere il meno peggio. Quindi è un problema molto diffuso in ambito aziendale che poi, necessariamente, si ripercuote sul proprietario che acquista il prodotto. Così le ho dato anche uno spaccato dell'attività ispettiva che svolgo in ambito aziendale :)
Buongiorno dottore, la seguo sempre con attenzione e faccio tesoro delle informazioni da lei fornite. Una sola cosa: perché invita le persone ad iscriversi al "canale" e non al "gattale"? Non trova che sia un atteggiamento discriminatorio nei confronti dei felini? Un saluto.
Buona sera! Dal video presumo alimento 2 ! Ma presumo! Perchè credo di aver capito che è meglio quella animale, ma in questo video, non comprendo quali siano nello specifico quali sono gli aminoacidi giallo rosso ecc che devo trovare in etichetta! Grazie per una eventuale risposta! Ho un cane ed è qualche giorno che la cacca molle, ho preso una pappa umida, diversa, ma appunto non comprendo fra le due quale sia più completa ( Al mio cane do da sempre solo umido)
Buongiorno Massimo. Ovviamente gli amminoacidi gialli e rossi non esistono :) erano un esempio che ho fatto, perché questo tipo di controllo è effettuato a priori da un'azienda mangimistica per poter definire un alimento completo; "giallo" e "rosso" sono valina, lisina, triptofano, metionina e via dicendo; ma è un controllo che fa l'azienda (e il ricontrollo pubblico lo fa l'ASL) e che riporta come effettuato sotto forma di "alimento completo"; dicitura che può cercare sull'umido che fornisce. La normativa, ad oggi, non richiede di inserire in etichetta informazioni più specifiche, in questo senso.
@@valerioguiggi Prima di tutto Grazie per la risposta! Secondo, avevo capito che i colori, era appunto un modo per dire che ci sono diversi amminoacidi! Speravo, esistesse un modo per identificarli in etichetta! Che purtroppo come dice lei, non essendo obbligatorio scriverli, non vengono menzionati! Per ringraziarla del suo tempo, che mi ha dato per rispondermi, le lascio la mia iscrizione al suo canale! Essendo un Meker, so di per certo di fare cosa gradita! Grazie ancora
Logicamente la 2, le volevo chiedere per quanto riguarda i carboidrati...lei disse che bisogna fare il conteggio per comprenderlo in media se di pensa a un cibo secco con prot. grezze al 30-35% ( si spera con almeno 60-70% di carne) e poi gli altri valori standard si ricava molto spesso che i carboidrati si aggirano intorno al 30%...non è tanto per gatti che fanno poco movimento, specie se i grassi sono al 15%?
Buongiorno Francesco, dipende dal gatto; da letteratura non sono necessari i carboidrati quindi si potrebbe considerare "tanto" anche un 1%; sempre da letteratura, però, sembrano non dare problemi in quantità di 5 grammi/chilo di peso, per cui se un gatto di 5 kg mangia 60g di croccantini al 30% di carboidrati, quindi mangia circa 20 grammi di carboidrati (su un massimo che non da problemi di 25 grammi) ci si potrebbe stare; però va visto gatto per gatto, naturalmente. Comunque sotto il 20% non vanno mai nei croccantini, per ragioni tecniche (i croccantini non avrebbero tenuta, non starebbero insieme).
Buona sera Dottore, vorrei farle una domanda se possibile. I processi di lavorazione della carne vanno ad influire sulla qualità delle proteine? In altre parole, un alimento secco ovvero un croccantino che contiene SOLO carne fresca, e quindi sottoposta ad un processo fisico in meno è qualitativamente migliore del croccantino che contiene solo carne disidrata? Grazie per la disponibilità.
Buongiorno Ilaria. La carne nel croccantino non è fresca anche se c'è scritto "carne fresca". La lista degli ingredienti fa riferimento all'ingrediente come entra nel processo produttivo, ma poi dopo è normale che ci siano altri processi fisici: la carne che entra fresca poi viene disidratata comunque, altrimenti come farebbero a togliere quel 60% di acqua che la carne fresca ha, facendo arrivare un croccantino al 9% d'acqua? La carne fresca viene comunque sempre disidratata per i croccantini, quindi torna uguale alla carne disidratata.
@@valerioguiggi capisco, ma vorrei sapere a livello qualitativo qual è la differenza tra un croccantino che riporta sull'etichetta la dicitura Solo carne fresca oppure con maggiore perc di carne fresca e un croccantino senza questa dicitura. Grazie ancora.
@@totaroilly C'è poca differenza. Quando la carne è fresca, sembra di più perché nella percentuale (tipo 70% di carne fresca) viene considerata anche l'acqua. E' un modo che ha il produttore per far sembrare che all'interno ci sia più carne fresca di quella che c'è effettivamente, non porta alcun vantaggio effettivo.
Ho sempre pensato, ma non ho alcuna certezza, che qualunque alimento industriale umido o secco sia di scarsa qualità rispetto alla carne vera e propria. Dato che le crocchette di buona qualità costano più di quanto compro il pollo il mio cane mangia quasi esclusivamente quello. Ogni tanto anche un po' di carne rossa e fegato. Questo potrebbe essere problematico? Grazie
Si, da come lo scrive potrebbe essere problematico perché la dieta sembra non essere bilanciata. Le suggerisco di rivolgersi a un collega veterinario che si occupa di nutrizione per evitare le patologie da carenza (ad esempio, da questa alimentazione che fa il cane non prende il calcio in quantità sufficienti).
@@valerioguiggi La ringrazio per la risposta. Il pollo lo mangia con tutte le ossa. Non sono una fonte di calcio? Inoltre mangia anche ortaggi crudi e pochissima frutta fresca
Buona sera,sono un allevatore amatoriale di norvegesi delle foreste(gatto) Sto usando farmina foglia gialla,che ne pensi dottore? Ho sempre usato orijen però sono molto costose
Buongiorno Pierluigi. Purtroppo non posso esprimere pareri sui prodotti commerciali senza valutare la situazione del singolo gatto, per una questione deontologica. I pareri sui singoli alimenti commerciali si possono fornire solo sulla base della conoscenza del gatto singolo, altrimenti sarebbe una pubblicità (negativa o positiva) all'azienda.
Ok quindi la proteina grezza va sommata alle altre proteine? Questo vuol dire che se ho Salmone fresco 23%, Proteina di salmone disidratata 15%,e Grezza al 27% ho un totale di 65%? Crocchette con questo quantitativo di carne possono essere considerate di buona qualità ?
Buongiorno. La qualità va valutata anche in base alle esigenze al cane, quindi non posso dare giudizi; però c'è un errore, lei sta sommando due quantitativi di ingredienti al valore della proteina grezza, che sono due cose diverse. Da una parte ha la carne (15% di salmone più 23% di salmone fresco che, da secco, diventa circa 8%, per un totale di 23% di salmone), dall'altra ha un 27% di proteina grezza che fa a sé. Però ripeto, non posso valutare la qualità, solo correggerle l'operazione in senso tecnico: sulla qualità deve chiedere al collega che la segue e conosce il suo cane.
@@valerioguiggi ah ok grazie! Si infatti non capivo la questione della proteina grezza che trovo in percentuale nella tabella analitica mentre le altre nella tabella della composizione. Allora c’è che mi ha detto che la proteina grezza va sommata alle altre (come il calcolo errato di cui sopra) ed altro mi hanno detto che il fresco ed il disidratato sarebbero le percentuali contenti nel 27% della proteina grezza che sarebbe il totale delle proteine contenute nel mangime... allora da qui poi mi chiedevo che se questo 27% di grezza era composta da un 30% circa di salmone il resto che era? Mi hanno creato abbastanza confusione
@@Viralplace Buongiorno, è più complicato. La proteina grezza no, non va sommata alle altre (come indicato nel Reg. CE 767/09), però ci può essere discrepanza tra la somma delle carni e il valore di proteina grezza per due motivi: il primo è che il salmone è carne, e la carne non è composta da sole proteine ma anche da ceneri (minerali) e grasso. Inoltre, ad esempio i cereali, hanno una quota proteica, che entra nel calcolo della proteina grezza. Il secondo è che la proteina grezza non è la misurazione delle proteine dell'alimento, bensì la misurazione dell'azoto dell'alimento, moltiplicato per un fattore fisso di 6,25: questo può portare discrepanze nel calcolo finale. Purtroppo la normativa non rende i calcoli precisi.
Buongiorno dottore mi è stato detto che nella lista ingredienti la dicitura proteina grezza indica scarsa qualità di provenienza del cibo. È vero? Ho una cucciola di due mesi
Buongiorno Sara, la dicitura "Proteina Grezza" si trova nella dichiarazione nutrizionale ed indica la quantità di proteine contenute nell'alimento. Mi sa che si è confusa con "Carne e derivati", che si trova nella lista degli ingredienti: la trova qui: valerioguiggi.it/carne-derivati/ .
@@valerioguiggi le ho chiesto questo perché un educatore mi ha dichiarato il cibo che avevo acquistato per pessimo proprio per tale dicitura, dicendomi che dovrebbe essere scritto carne fresca come primo ingrediente 🤷♀️
@@sarabetti3929 Evidentemente non era molto pratico di normativa. Ma secondo me si è semplicemente sbagliato con "carne e derivati". E poi non è detto che se c'è scritto carne fresca l'alimento sia di qualità perché, anzi, spesso le aziende mangimistiche dispongono gli altri ingredienti proprio in modo da far comparire la carne fresca come primo ingrediente e "mascherare" una scarsa qualità. Un esempio: Carne fresca, riso, farina di riso, spezzatura di riso. E' stato "separato" il riso, così da far pensare che ci fosse più carne che riso. La normativa mangimistica purtroppo non è semplice.
Buonasera Dottore, non conoscevo così queste informazioni, direi che l'alimento numero due è migliore perché le proteine grezze sono ricavate da carni più che dalle proteine del mais che dovrebbero aggirarsi tra il 17 e il 13% , è corretto? Grazie, cordiali saluti
@@valerioguiggi Ho imparato a sapere leggere con il tempo...Ma un prodotto così valido ancora lo devo trovare...Al momento alla mia bouldogue francese le do delle crocchette con una buona percentuale di carne...Mi piacerebbe tanto trovare una simile alle sue indicazioni per la buona salute del mio cane...Grazie la seguo con stima...Gianna
Salve,ho visto che lei sa più cose di me sulle marche per cibo per gatti..Io ho un gattino di quasi 6 mesi..Quale marca sarebbe la migliore? (Quella con più proteine e con ingredienti naturali)
Buongiorno. Le ho lasciato una Mail e un messaggio su Facebook dove chiedevo il suo parere Sulla qualità di una crocchetta sensation mettere nomi di nessun brand. Non può proprio rispondere in nessun modo perchè è veterinario?
Buongiorno. Purtroppo ho tanti messaggi e non ce la faccio a rispondere a tutti, devo per ovvi motivi dare la precedenza a chi ha animali con patologie. La qualità degli alimenti, da veterinario, la devo valutare in base all'animale, non posso fare valutazioni generali, posso solo dare informazioni generiche senza però entrare nel merito del singolo prodotto. Non è una mia scelta, è un'indicazione che mi è stata data dal mio Ordine Professionale rispondendo a questa domanda specifica. Le crocchette le posso valutare esclusivamente durante una prestazione professionale, con l'animale davanti. Per l'interpretazione, ci sono le informazioni generiche nei video, come queste, cerco di mettere a disposizione tutte le informazioni necessarie per poter valutare. Grazie mille :)
@@valerioguiggi Grazie della risposta. In realtà l'esempio di crocchetta che le avevo inviato era, a mio parere, molto interessante, perché si parlava di un prodotto con l'80% di carne fresca dal costo veramente elevato che ritenevo essere molto buono ma che mi sembra ora non il massimo, in realtà. Tra l'altro molto simile all'alimento che ha lasciato come esempio alla fine di questo video. Infatti la mia perplessità rimane e mi è difficile stabilire il migliore tra i suoi esempi. Il primo sembrerebbe essere migliore anche perché i carboidrati dovrebbero esser meno. Nel secondo guardato un po'superficialmente sembrerebbe un ottimo prodotto ma la % di carboidrati sembra maggiore perché l'alimento è forse più fresco e quindi si perde molta più acqua nella lavorazione. Di contro però il carboidrato del secondo è rappresentato maggiormente dalla patata invece nel primo caso da cereali. Quindi il dubbio è, sempre che l'analisi sia "corretta": meglio un alimento più scarso, forse, di proteina ma senza cereali o un alimento più ricco ma con i cereali? Considerando anche i carboidrati?
Buongiorno Marco, Mi dispiace, ma purtroppo non posso consigliare, né fornire pareri, sugli alimenti industriali senza conoscere la situazione dell'animale, perché se non lo valuto conoscendolo farei necessariamente una pubblicità (positiva o negativa) commerciale ad un prodotto, una cosa esplicitamente vietata dal codice deontologico veterinario (art. 51): Linee guida inerenti l'applicazione dell'Art. 51 del Codice Deontologico del Medico Veterinario e della norma vigente in materia di informazione sanitaria, FNOVI, Novembre 2019. Articolo 4, punto 2: quando si tratti di informazione sanitaria a mezzo internet, [il medico veterinario] non deve [...] fare riferimento a prodotti di industrie farmaceutiche, mangimistiche o di dispositivi medici [...]. Le singole marche e prodotti possono essere consigliate, ma solo in forma privata e dopo un'attenta valutazione della condizione fisiopatologica del cane e del gatto (questo vale anche per le considerazioni fatte per prodotti di cui non si cita la marca, che non posso comunque consigliare se non conosco il cane o il gatto).
Il cibo messo in vendita dovrebbe essere controllato ed analizzato in modo corretto. E la legge dovrebbe assicurare il rispetto di ogni parametro. Il cibo dovrebbe essere completo e sicuro. Altrimenti a cosa servono le leggi !?
Buongiorno, grazie per la considerazione. E' un argomento piuttosto complesso, perché negli anni '60 l'obiettivo "rischio zero" era un obiettivo che veniva considerato raggiungibile, ma ad oggi questa possibilità è stata abbandonata. Questo perché i controlli, necessariamente, devono essere campionari; si fanno su campioni statisticamente significativi, però non si può controllare qualunque alimento, semplicemente (banalmente) perché se tutti gli alimenti fossero controllati, andrebbero tutti al laboratorio e nessuno alla vendita, quindi se si controllasse tutto non si potrebbe vendere niente. Ovviamente, nei prodotti controllati abbiamo informazioni precise ma in quelli venduti, non controllati, qualcosa può sfuggire. Un esempio: su 100 bovini macellati, ne vengono controllati 10 ed è tutto a posto. Uno degli altri 90 però, al banco vendita, viene tagliato da un macellaio che ha le mani sporche di Salmonella: la carne venduta avrà la Salmonella, nonostante il campionamento facesse vedere come tutti i bovini fossero sani. E' una probabilità bassa perché anche i dipendenti sono controllati per l'igiene del personale, ma è normale come qualcosa possa sfuggire e come quindi qualunque (qualunque!) alimento possa portare con sé una certa probabilità di rischio. Le leggi ci sono ma non possono, naturalmente, coprire al 100% ogni tipo di rischio.
@@valerioguiggi wow! Ottenere risposta al commento di un post è fantastico! Grazie. PS: Io ho 11 gatti. Cerco di giostrarmi tra le varie marche di crocchette e umido abbordabili...che Dio me la mandi buona!😅 E grazie per questi video!
@@omnia1421 Non rispondo a tutti perché non ce la faccio, rispondo solo alle domande che possono essere interessanti anche per gli altri. Per cui in realtà è merito suo che ha fatto una domanda che, secondo me, è utile anche per gli altri proprietari e aggiunge valore al video sopra :)
Sempre chiarissimo e di aiuto per tutti noi... grazie Doc!
Buona sera be' Per come la vedo io sicuramente e migliore la 2 lista la prima la butterei nella spazzatura ,la 2 e mediocre la carne fresca dopo lavorata perdera un sacco e credo abbia un po troppa fibra in ogni caso e migliore
Veramente molto interessante come sempre 👍 Grazie per la cultura di settore che stai diffondendo! Ma dove si possono trovare le tabelle con le percentuali di amminoacidi? Non mi sembra vengano indicate sulle confezioni 🤔
Buongiorno, no, magari. Si possono evincere, intuire, dall'indicazione dei singoli ingredienti ma non solo non si trovano sulle confezioni, spesso non vengono nemmeno passate in modo completo nemmeno dall'azienda che commercia la farina di carne all'azienda che fa i croccantini! O meglio, magari vengono passate ma incomplete, e le indicazioni che mancano sono alcuni amminoacidi specifici, come l'idrossiprolina, che darebbe un grande aiuto nell'identificare la qualità della materia prima. Ovviamente è una cosa valutabile non dal proprietario, ma solo dall'azienda (o dal consulente aziendale, nel mio caso) ma sempre avendo accesso alla documentazione aziendale. Il problema di molte aziende, specie quelle più piccole, è proprio che non riescono ad avere analisi complete dal fornitore (magari hanno le indicazioni degli amminoacidi essenziali ma non di quelli non essenziali), quindi o usano la materia prima con le info (parziali) che hanno, oppure devono pagare loro stesse le analisi aggiuntive che però sono molto costose; cambiare fornitore spesso non è un'opzione, perché magari i fornitori (tipo) di farina d'agnello sono così pochi che la scelta è limitata e bisogna scegliere il meno peggio.
Quindi è un problema molto diffuso in ambito aziendale che poi, necessariamente, si ripercuote sul proprietario che acquista il prodotto.
Così le ho dato anche uno spaccato dell'attività ispettiva che svolgo in ambito aziendale :)
@@valerioguiggi Ok grazie mille. Per caso conosci i prodotti della Reico? Cosa ne pensi?
Buongiorno dottore, la seguo sempre con attenzione e faccio tesoro delle informazioni da lei fornite. Una sola cosa: perché invita le persone ad iscriversi al "canale" e non al "gattale"? Non trova che sia un atteggiamento discriminatorio nei confronti dei felini? Un saluto.
😂 😂 😂 😂 😂
:D
La seconda è la scelta migliore (lily's Kitchen Fabulous Adult al Pesce e Salmone per gatti)
Buona sera! Dal video presumo alimento 2 ! Ma presumo! Perchè credo di aver capito che è meglio quella animale, ma in questo video, non comprendo quali siano nello specifico quali sono gli aminoacidi giallo rosso ecc che devo trovare in etichetta! Grazie per una eventuale risposta! Ho un cane ed è qualche giorno che la cacca molle, ho preso una pappa umida, diversa, ma appunto non comprendo fra le due quale sia più completa ( Al mio cane do da sempre solo umido)
Buongiorno Massimo. Ovviamente gli amminoacidi gialli e rossi non esistono :) erano un esempio che ho fatto, perché questo tipo di controllo è effettuato a priori da un'azienda mangimistica per poter definire un alimento completo; "giallo" e "rosso" sono valina, lisina, triptofano, metionina e via dicendo; ma è un controllo che fa l'azienda (e il ricontrollo pubblico lo fa l'ASL) e che riporta come effettuato sotto forma di "alimento completo"; dicitura che può cercare sull'umido che fornisce. La normativa, ad oggi, non richiede di inserire in etichetta informazioni più specifiche, in questo senso.
@@valerioguiggi Prima di tutto Grazie per la risposta! Secondo, avevo capito che i colori, era appunto un modo per dire che ci sono diversi amminoacidi! Speravo, esistesse un modo per identificarli in etichetta! Che purtroppo come dice lei, non essendo obbligatorio scriverli, non vengono menzionati! Per ringraziarla del suo tempo, che mi ha dato per rispondermi, le lascio la mia iscrizione al suo canale! Essendo un Meker, so di per certo di fare cosa gradita! Grazie ancora
Gentilmente potrebbe dirmi la marca della seconda lista non e male vorrei vederla meglio
per me è l'alimento 1 in quanto l'alimento 2 risulta avere più carboidrati (nascosti) ed il 2,5% di ceneri grezze è veramente poco.
Logicamente la 2, le volevo chiedere per quanto riguarda i carboidrati...lei disse che bisogna fare il conteggio per comprenderlo in media se di pensa a un cibo secco con prot. grezze al 30-35% ( si spera con almeno 60-70% di carne) e poi gli altri valori standard si ricava molto spesso che i carboidrati si aggirano intorno al 30%...non è tanto per gatti che fanno poco movimento, specie se i grassi sono al 15%?
Buongiorno Francesco, dipende dal gatto; da letteratura non sono necessari i carboidrati quindi si potrebbe considerare "tanto" anche un 1%; sempre da letteratura, però, sembrano non dare problemi in quantità di 5 grammi/chilo di peso, per cui se un gatto di 5 kg mangia 60g di croccantini al 30% di carboidrati, quindi mangia circa 20 grammi di carboidrati (su un massimo che non da problemi di 25 grammi) ci si potrebbe stare; però va visto gatto per gatto, naturalmente. Comunque sotto il 20% non vanno mai nei croccantini, per ragioni tecniche (i croccantini non avrebbero tenuta, non starebbero insieme).
poi a 10 anni gli viene il diabete...
Buona sera Dottore, vorrei farle una domanda se possibile. I processi di lavorazione della carne vanno ad influire sulla qualità delle proteine? In altre parole, un alimento secco ovvero un croccantino che contiene SOLO carne fresca, e quindi sottoposta ad un processo fisico in meno è qualitativamente migliore del croccantino che contiene solo carne disidrata? Grazie per la disponibilità.
Buongiorno Ilaria. La carne nel croccantino non è fresca anche se c'è scritto "carne fresca". La lista degli ingredienti fa riferimento all'ingrediente come entra nel processo produttivo, ma poi dopo è normale che ci siano altri processi fisici: la carne che entra fresca poi viene disidratata comunque, altrimenti come farebbero a togliere quel 60% di acqua che la carne fresca ha, facendo arrivare un croccantino al 9% d'acqua? La carne fresca viene comunque sempre disidratata per i croccantini, quindi torna uguale alla carne disidratata.
@@valerioguiggi capisco, ma vorrei sapere a livello qualitativo qual è la differenza tra un croccantino che riporta sull'etichetta la dicitura Solo carne fresca oppure con maggiore perc di carne fresca e un croccantino senza questa dicitura. Grazie ancora.
@@totaroilly C'è poca differenza. Quando la carne è fresca, sembra di più perché nella percentuale (tipo 70% di carne fresca) viene considerata anche l'acqua. E' un modo che ha il produttore per far sembrare che all'interno ci sia più carne fresca di quella che c'è effettivamente, non porta alcun vantaggio effettivo.
@@valerioguiggi grazie mille per la disponibilità.
Ho sempre pensato, ma non ho alcuna certezza, che qualunque alimento industriale umido o secco sia di scarsa qualità rispetto alla carne vera e propria. Dato che le crocchette di buona qualità costano più di quanto compro il pollo il mio cane mangia quasi esclusivamente quello. Ogni tanto anche un po' di carne rossa e fegato. Questo potrebbe essere problematico?
Grazie
Si, da come lo scrive potrebbe essere problematico perché la dieta sembra non essere bilanciata. Le suggerisco di rivolgersi a un collega veterinario che si occupa di nutrizione per evitare le patologie da carenza (ad esempio, da questa alimentazione che fa il cane non prende il calcio in quantità sufficienti).
@@valerioguiggi La ringrazio per la risposta. Il pollo lo mangia con tutte le ossa. Non sono una fonte di calcio? Inoltre mangia anche ortaggi crudi e pochissima frutta fresca
Buona sera,sono un allevatore amatoriale di norvegesi delle foreste(gatto)
Sto usando farmina foglia gialla,che ne pensi dottore?
Ho sempre usato orijen però sono molto costose
Buongiorno Pierluigi. Purtroppo non posso esprimere pareri sui prodotti commerciali senza valutare la situazione del singolo gatto, per una questione deontologica. I pareri sui singoli alimenti commerciali si possono fornire solo sulla base della conoscenza del gatto singolo, altrimenti sarebbe una pubblicità (negativa o positiva) all'azienda.
@@valerioguiggi hai ragione,io sono un allevatore di norvegesi delle foreste
@@valerioguiggi ho visto diversi tuoi video,stavo pensando di passare a farmina low grain
Mi pare sia una buona crocchetta e poi è italiana
Ok quindi la proteina grezza va sommata alle altre proteine? Questo vuol dire che se ho Salmone fresco 23%, Proteina di salmone disidratata 15%,e Grezza al 27% ho un totale di 65%?
Crocchette con questo quantitativo di carne possono essere considerate di buona qualità ?
Buongiorno. La qualità va valutata anche in base alle esigenze al cane, quindi non posso dare giudizi; però c'è un errore, lei sta sommando due quantitativi di ingredienti al valore della proteina grezza, che sono due cose diverse. Da una parte ha la carne (15% di salmone più 23% di salmone fresco che, da secco, diventa circa 8%, per un totale di 23% di salmone), dall'altra ha un 27% di proteina grezza che fa a sé. Però ripeto, non posso valutare la qualità, solo correggerle l'operazione in senso tecnico: sulla qualità deve chiedere al collega che la segue e conosce il suo cane.
@@valerioguiggi ah ok grazie! Si infatti non capivo la questione della proteina grezza che trovo in percentuale nella tabella analitica mentre le altre nella tabella della composizione. Allora c’è che mi ha detto che la proteina grezza va sommata alle altre (come il calcolo errato di cui sopra) ed altro mi hanno detto che il fresco ed il disidratato sarebbero le percentuali contenti nel 27% della proteina grezza che sarebbe il totale delle proteine contenute nel mangime... allora da qui poi mi chiedevo che se questo 27% di grezza era composta da un 30% circa di salmone il resto che era?
Mi hanno creato abbastanza confusione
@@Viralplace Buongiorno, è più complicato. La proteina grezza no, non va sommata alle altre (come indicato nel Reg. CE 767/09), però ci può essere discrepanza tra la somma delle carni e il valore di proteina grezza per due motivi: il primo è che il salmone è carne, e la carne non è composta da sole proteine ma anche da ceneri (minerali) e grasso. Inoltre, ad esempio i cereali, hanno una quota proteica, che entra nel calcolo della proteina grezza. Il secondo è che la proteina grezza non è la misurazione delle proteine dell'alimento, bensì la misurazione dell'azoto dell'alimento, moltiplicato per un fattore fisso di 6,25: questo può portare discrepanze nel calcolo finale. Purtroppo la normativa non rende i calcoli precisi.
Buongiorno dottore mi è stato detto che nella lista ingredienti la dicitura proteina grezza indica scarsa qualità di provenienza del cibo. È vero?
Ho una cucciola di due mesi
Buongiorno Sara, la dicitura "Proteina Grezza" si trova nella dichiarazione nutrizionale ed indica la quantità di proteine contenute nell'alimento. Mi sa che si è confusa con "Carne e derivati", che si trova nella lista degli ingredienti: la trova qui: valerioguiggi.it/carne-derivati/ .
@@valerioguiggi le ho chiesto questo perché un educatore mi ha dichiarato il cibo che avevo acquistato per pessimo proprio per tale dicitura, dicendomi che dovrebbe essere scritto carne fresca come primo ingrediente
🤷♀️
@@sarabetti3929 Evidentemente non era molto pratico di normativa. Ma secondo me si è semplicemente sbagliato con "carne e derivati". E poi non è detto che se c'è scritto carne fresca l'alimento sia di qualità perché, anzi, spesso le aziende mangimistiche dispongono gli altri ingredienti proprio in modo da far comparire la carne fresca come primo ingrediente e "mascherare" una scarsa qualità. Un esempio: Carne fresca, riso, farina di riso, spezzatura di riso. E' stato "separato" il riso, così da far pensare che ci fosse più carne che riso. La normativa mangimistica purtroppo non è semplice.
@@valerioguiggi grazie davvero
Ero preoccupata di aver acquistato un prodotto di scarsa qualità per la mia cucciola ❤️😊
Buonasera Dottore, non conoscevo così queste informazioni, direi che l'alimento numero due è migliore perché le proteine grezze sono ricavate da carni più che dalle proteine del mais che dovrebbero aggirarsi tra il 17 e il 13% , è corretto? Grazie, cordiali saluti
Buongiorno....come posso contattarla x un consulto....grazie.
Nell'infobox c'è la mail
Buongiorno, può inviare una mail a valerioguiggi@gmail.com.
Questa composizione è un un'ottimo prodotto...Marca?
L'etichetta l'ho scritta io, non è un prodotto realmente esistente (proprio per evitare di fare pubblicità) :)
@@valerioguiggi Ho imparato a sapere leggere con il tempo...Ma un prodotto così valido ancora lo devo trovare...Al momento alla mia bouldogue francese le do delle crocchette con una buona percentuale di carne...Mi piacerebbe tanto trovare una simile alle sue indicazioni per la buona salute del mio cane...Grazie la seguo con stima...Gianna
Salve,ho visto che lei sa più cose di me sulle marche per cibo per gatti..Io ho un gattino di quasi 6 mesi..Quale marca sarebbe la migliore? (Quella con più proteine e con ingredienti naturali)
Buongiorno. Le ho lasciato una Mail e un messaggio su Facebook dove chiedevo il suo parere Sulla qualità di una crocchetta sensation mettere nomi di nessun brand. Non può proprio rispondere in nessun modo perchè è veterinario?
Senza*
Buongiorno. Purtroppo ho tanti messaggi e non ce la faccio a rispondere a tutti, devo per ovvi motivi dare la precedenza a chi ha animali con patologie. La qualità degli alimenti, da veterinario, la devo valutare in base all'animale, non posso fare valutazioni generali, posso solo dare informazioni generiche senza però entrare nel merito del singolo prodotto. Non è una mia scelta, è un'indicazione che mi è stata data dal mio Ordine Professionale rispondendo a questa domanda specifica. Le crocchette le posso valutare esclusivamente durante una prestazione professionale, con l'animale davanti. Per l'interpretazione, ci sono le informazioni generiche nei video, come queste, cerco di mettere a disposizione tutte le informazioni necessarie per poter valutare. Grazie mille :)
@@valerioguiggi Grazie della risposta. In realtà l'esempio di crocchetta che le avevo inviato era, a mio parere, molto interessante, perché si parlava di un prodotto con l'80% di carne fresca dal costo veramente elevato che ritenevo essere molto buono ma che mi sembra ora non il massimo, in realtà. Tra l'altro molto simile all'alimento che ha lasciato come esempio alla fine di questo video. Infatti la mia perplessità rimane e mi è difficile stabilire il migliore tra i suoi esempi. Il primo sembrerebbe essere migliore anche perché i carboidrati dovrebbero esser meno. Nel secondo guardato un po'superficialmente sembrerebbe un ottimo prodotto ma la % di carboidrati sembra maggiore perché l'alimento è forse più fresco e quindi si perde molta più acqua nella lavorazione. Di contro però il carboidrato del secondo è rappresentato maggiormente dalla patata invece nel primo caso da cereali. Quindi il dubbio è, sempre che l'analisi sia "corretta": meglio un alimento più scarso, forse, di proteina ma senza cereali o un alimento più ricco ma con i cereali? Considerando anche i carboidrati?
Ho un gatto di quasi 6 mesi,quale è la marca migliore (con più proteine gregge)per la crescita ?
Buongiorno Marco,
Mi dispiace, ma purtroppo non posso consigliare, né fornire pareri, sugli alimenti industriali senza conoscere la situazione dell'animale, perché se non lo valuto conoscendolo farei necessariamente una pubblicità (positiva o negativa) commerciale ad un prodotto, una cosa esplicitamente vietata dal codice deontologico veterinario (art. 51):
Linee guida inerenti l'applicazione dell'Art. 51 del Codice Deontologico del Medico Veterinario e della norma vigente in materia di informazione sanitaria, FNOVI, Novembre 2019.
Articolo 4, punto 2: quando si tratti di informazione sanitaria a mezzo internet, [il medico veterinario] non deve [...] fare riferimento a prodotti di industrie farmaceutiche, mangimistiche o di dispositivi medici [...].
Le singole marche e prodotti possono essere consigliate, ma solo in forma privata e dopo un'attenta valutazione della condizione fisiopatologica del cane e del gatto (questo vale anche per le considerazioni fatte per prodotti di cui non si cita la marca, che non posso comunque consigliare se non conosco il cane o il gatto).
@@valerioguiggi quindi un veterinario che non è specialista come lei in alimentazione per cani e gatti non potrebbe consigliare ?
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Il cibo messo in vendita dovrebbe essere controllato ed analizzato in modo corretto.
E la legge dovrebbe assicurare il rispetto di ogni parametro.
Il cibo dovrebbe essere completo e sicuro.
Altrimenti a cosa servono le leggi !?
Buongiorno, grazie per la considerazione.
E' un argomento piuttosto complesso, perché negli anni '60 l'obiettivo "rischio zero" era un obiettivo che veniva considerato raggiungibile, ma ad oggi questa possibilità è stata abbandonata. Questo perché i controlli, necessariamente, devono essere campionari; si fanno su campioni statisticamente significativi, però non si può controllare qualunque alimento, semplicemente (banalmente) perché se tutti gli alimenti fossero controllati, andrebbero tutti al laboratorio e nessuno alla vendita, quindi se si controllasse tutto non si potrebbe vendere niente.
Ovviamente, nei prodotti controllati abbiamo informazioni precise ma in quelli venduti, non controllati, qualcosa può sfuggire. Un esempio: su 100 bovini macellati, ne vengono controllati 10 ed è tutto a posto. Uno degli altri 90 però, al banco vendita, viene tagliato da un macellaio che ha le mani sporche di Salmonella: la carne venduta avrà la Salmonella, nonostante il campionamento facesse vedere come tutti i bovini fossero sani. E' una probabilità bassa perché anche i dipendenti sono controllati per l'igiene del personale, ma è normale come qualcosa possa sfuggire e come quindi qualunque (qualunque!) alimento possa portare con sé una certa probabilità di rischio. Le leggi ci sono ma non possono, naturalmente, coprire al 100% ogni tipo di rischio.
@@valerioguiggi wow! Ottenere risposta al commento di un post è fantastico!
Grazie.
PS: Io ho 11 gatti.
Cerco di giostrarmi tra le varie marche di crocchette e umido abbordabili...che Dio me la mandi buona!😅
E grazie per questi video!
@@omnia1421 Non rispondo a tutti perché non ce la faccio, rispondo solo alle domande che possono essere interessanti anche per gli altri. Per cui in realtà è merito suo che ha fatto una domanda che, secondo me, è utile anche per gli altri proprietari e aggiunge valore al video sopra :)
N 1 manco se mi pagano...il 2 ok
Alimento 2 è piu proteico
Il cibo 1 è una schifezza...