Bel video! Gli italiani vogliono essere ambientalisti ma poi non vogliono i pannelli solari, non vogliono le pale eoliche perché rovinano il paesaggio, le centrale idroelettrica rovinano le montagne e fanno sparire le cascate naturali, e non vogliono le centrali nucleari perché hanno paura. Però poi vogliono meno dipendenza energetica dagli altri paesi e pagare meno le bollette. Chissà che questa situazione non sia finalmente una sveglia che finalmente capiscano che da qualche parte bisogna prendere questa energia e spero che si inizi finalmente a fare una buona informazione su questo argomenti.
Concordo in pieno con te e mi scontro da una vita con l'ottusità paesaggistica. Se le cose sono fatte in modo sensato Il paesaggio non ha nulla da temere o quasi! Spesso il mio commento è: "chissà cosa si inventeranno gli intransigenti del paesaggio quando questo sarà sommerso!"
basterebbe sfruttare le vere energie alternative, e non la solita truffa a nostro danno. il biogas è infinito e facile da sfruttare, ma non fa business
Non esiste solo la produzione di energia ma anche l'efficienza nel consumo. Il frigo che ho preso consuma solo 130 kwh all'anno a fronte dei 2000 del frigo che avevo anni fa. Idem per il riscaldamento di casa che si può ridurre con una casa efficiente con un buon cappotto. Per la mobilità esistono le auto elettriche. Già se si facesse queste scelte il consumo si abbasserebbe ad un quinto, facendo diventare importante l'energia alternativa che abbiamo già a disposizione.
Un vantaggio del termico/fotovoltaico è quello di rappresentare una fonte diffusa che non risente di particolari perdite di trasporto. è ovvio che è dal mix che viene fuori la soluzione più efficiente
Si parla molto di fonti energetiche alternative, mi piacerebbe che si affrontasse anche l'argomento del risparmio energetico, cosa si sta facendo e cosa si dovrebbe fare evitare lo spreco di energia, che sicuramente è una fetta non irrilevante nel percorso sull'autosufficienza energetica. grazie
credo che questa sia la vera chiave del problema e per risparmio energetico non intendo solamente automobili che consumano meno carburante e abitazioni meglio coibentate, ma anche e sopratutto una produzione di beni fatti per durare visto che il costo, sia energetico che in materie prime è elevato e una riorganizzazione urbanistica, se si deve guidare un'ora o più al giorno, ognuno nella sua personale automobile pesante una tonnellata, per recarsi al lavoro è chiaro che serve molta energia, non importa quanto l'automobile è moderna e parca nei consumi. Questa è la vera chiave del problema, ma va direttamente contro gli interessi di troppi, di chi produce e sa che producendo oggetti fatti per durare decenni o se possibile secoli ( in questo momento sono seduto su una sedia che ha più di 100 anni, quindi non parlo a vanvera, si può produrre davvero alcuni oggetti con vita lunghissima ) si preclude per gli anni futuri lauti incassi, di chi trova scomodo usare una bicicletta, magari a pedalata assistita, magari prendendo un po' di freddo e pioggia quando il tempo è inclemente, e preferisce posare il posteriore sul comodo sedile della sua pesantissima e inquinante scatola di metallo, ecc. ecc. Viviamo in una società malata dove la quantità ha sostituito la qualità, dove lo spreco è la norma, dove il rispetto per l'ecosistema e per il destino delle generazioni future è nullo, visto che ci stiamo succhiando noi tutto, esaurendo le risorse non rinnovabili e depauperando l'ecosistema, quindi quelle rinnovabili. Sia chiaro che non sto parlando di tornare indietro, tornare indietro non si può, si deve andare avanti, non si può farne a meno. Quello che però sembra sfuggire ai più è che la direzione verso cui si procede non è univoca e noi come umanità nell'ultimo paio di secoli abbiamo scelto una direzione che porta a luoghi oscuri, abbiamo fatto davvero un cattivo uso del carburante del nostro procedere, la conoscenza.
@@andreachinaglia5804 eh ma togliere l'obsolescenza programmata su molti oggetti è un problema. Una conto è una sedia, un conto una lavatrice per esempio. Se la lavatrice dopo 10 anni ti si rompe tu la devi ricomprare, e oltre a continuare il moto dell'economia (fatto da non trascurare) permette che tutti abbiamo solo lavatrici con una tecnologia moderna che magari spreca meno acqua dei modelli precedenti e usa meno energia elettrica.
Ottimo video. Tra le rinnovabili si parla poco del geotermico e per niente del geotermico profondo. Per il riscaldamento domestico lo vedo perfetto specialmente se abbinato ad un sistema di teleriscaldamento. In Italia siamo messe abbastanza bene con i luoghi potenzialmente adatti per questo tipo di energia. Potreste fare un video affrontando queste tematiche?
Il geotermico ha un costo ! Le più economiche sono solare ed eolico. In 4 o 5 anni ti ripaghi l investimento ed in particolare il fotovoltaico è destinato a scendere di prezzo .
Già. Quasi non si capisce come un popolo così particolare possa avere degli imbecilli così notevoli a dirigere il paese. Ma forse è una sensazione degli italiani, in realtà da quello che si vede, è tutto il mondo che sta perdendo qualità..
@@algusfer2604 renditi conto, io sto col dilemma che ultimamente la destra è pronuke ma estremamente bigotta, la sinistra mi rappresenta abbastanza ma si ostina a voler seguire la strada impossibile dei "puntiamo sulle rinnovabili". Non riesco a trovare un partito serio e razionale che mi rappresenti e unisca tutte le cose in cui credo. la questione ambientale è più importante ma votare lega mi farebbe il vomito. Mi sa che anche a sto giro mi asterrò dal votare se non ne trovo uno decente... Mi fanno schifo tutti
@@mltvrsemusic975 Concordo, però secondo me un altro grosso problema è questa mentalità che non ha voglia di essere critica, e che deve o necessariamente adattarsi in toto a una parte oppure lasciare perdere tutto. Dal punto di vista del sociale la destra raggiunge livelli schifosamente imbarazzanti, però sul nucleare ha ragione. Il problema è che molta gente andrà contro a prescindere solo perché la cosa è stata proposta da una parte piuttosto che da un'alta, e questo è davvero sconfortante. La verità probabilmente è che certe cose dovrebbero essere decise da chi ha le competenze tecniche vere in materia, non da chi strumentalizza per fare campagna politica o da chi vota senza nemmeno sapere di cosa si sta parlando.
@@silviajin3431 guarda ultimamente penso di aver trovato un partito che fa al caso mio. (Partito Azione), gli ho sentiti i live con l'avvocato dell'atomo e mi piace l'approccio che hanno di rifarsi ai dati piuttosto che alle ideologie. Ovviamente devo approfondire di più su di loro per farmi un'idea più solida, ma almeno ho un punto di riferimento. I partiti big mi hanno deluso uno più dell'altro.
Spunti di riflessione approfonditi e interessanti, forse alcuni dati non sono nemmeno mai stati citati da fonti di informazione di un certo calibro quindi ottimo lavoro. Le falle nella dipendenza dalle rinnovabili erano e sono intuibili gia da parecchio tempo e a quanto pare, almeno in italia, poco si sta facendo per arginare il problema (vedi la fermezza mentale sul nucleare e la lentezza dell'adattamento del paese a quelle che sono le esigenze di tutti per salvaguardare il clima). Video veramente ben fatto
Da ingegnere elettrotecnico non posso fare a meno di citare un altro problema non da sottovalutare delle fonti rinnovabili non programmabili (eolico e solare). La loro evoluzione se non gestite correttamente possono portare un grave danno nella stabilità del sistema elettrico nazionale, in quanto riducono fortemente la potenza di corto circuito e l’inerzia del sistema (non avendo per ovvi motivi non una massa rotante come le centrali convenzionali). Tale problema si presenta nel qual caso avvenisse un transitorio di qualsiasi tipo (guasti o fulminazioni atmosferiche),la bassa potenza di cortocircuito porta la propagazione del transitorio, e quindi della variazione di tensione ai nodi, in maniera più estesa. Mentre la bassa inerzia causa una poca capacità di risposta del sistema a seguito del transitorio, rendendo difficile il mantenimento della frequenza della rete elettrica a 50 Hz
@@MatteoComensoli sicuramente se sono in grado di fornire potenza reattiva allora possono dare un grande contributo nella potenza di corto circuito. Tuttavia tale soluzione è in corso di studi ed in oggi caso non risolvono il problema della mancanza di inerzia
Le rinnovabili sono interessanti per rendere dispositivi medio/piccoli autonomi e autosufficienti, in futuro chissà... Per la fonte primaria cioè uno stabilimento energetico il nucleare sembra molto produttivo, nel presente, senza abusarne e abbassare la guardia per la sicurezza.
Il vero problema resteranno sempre le leggi, io lavoro per l'enel, e vedo ogni giorno i problemi che hanno i possessori di fotovoltaico. Il fotovoltaico sarebbe già una soluzione per almeno il 50% del fabbisogno energetico. Il discorso si incasina solo perché il governo deve mettere le mani anche sull'energia prodotta dal Sole. perché basta una legge che dice che privatamente ti puoi creare l'energia senza darla ad Enel e puoi mantenere la tua famiglia e quella del vicino di casa.
Che so io dai ad enel quell’energia in eccesso che altrimenti non saresti in grado di immagazzinare.. che però te la scala quando invece ne hai bisogno.. ma forse vivo nei sogni, non so 😅
@@izifish il problema attuale è che fai 6kW di pannelli che in estate vanno a pieno e te consumi magari 2 in quel momento. Se non immagazzini te va in rete e la rete nazionale si trova sovraccaricata. Non sono problemi banali che nascono
@@izifish ma se invece il governo si facesse gli affari suoi, potremmo avere pannelli più piccoli, perché serve produrre più del fabbisogno di una casa? Il motivo è perché fa risparmiare costi di produzione al governo. Perché se no con 3 kW h, una famiglia ci vive, e dovrebbe viverci gratis, tolta la spesa dell'impianto.
una delle chiavi che permetterà di rendere sostenibile un'alta penetrazione delle rinnovabili potrebbe essere raggiungere un prezzo competitivo per l'idrogeno prodotto da elettrolisi. Vedremo!
Video ottimo, giusto un appunto al minuto 1:50 In Italia il fotovoltaico è posizionato per lo più al nord Italia dove l’insolazione è la peggiore d’Italia. Provate a scaricare dal sito del GSE l’ultimo report relativo al fotovoltaico che li ci sono tutti i dettagli del caso. Focus particolare sulla Puglia che con “pochi impianti” si piazza al secondo posto nella classifica delle regioni per produzione fotovoltaica
Se facessimo una valutazione oggettiva ci sarebbe da dire che solo da poco la politica italiana si sta muovendo per dare una mano alle rinnovabili penalizzate fino all'assurdo con leggi che hanno fatto di tutto per ostacolarlo. Un dato di fatto ? Per una concessione di un fotovoltaico su un tetto privato si e' aspettato 6 mesi per l'autorizzazione !!
Bello il video, ma mi sono davvero dovuto turare il naso per cliccare su un titolo che contiene "quello che non dicono". Ma chi è che non dice cosa? Sono tutte informazioni note, non c'è nessun complotto, basta informarsi. Questi titoli di solito li mettono i complottisti, ed io di solito reagisco con un bel "non consigliare questo canale" non appena me ne passa davanti uno. Cambiarlo un po'? Più che un click-bait è uno "stammi lontano se sei una persona seria"...
In effetti se ne parla poco dei grandi limiti che hanno le rinnovabili. Non vedo nulla di sbagliato ad usare un titolo del genere considerato che troppo spesso vengono descritte come l'energia del futuro. Ma quando mai... continueremo a bruciare gas e carbone fino ad esaurimento scorte.
Non sono molto d'accordo con le criticità che ha citato: nel caso Italiano non si sta pensando, sul fronte dell'energia fotovoltaica, di costruire enormi centrali che "deturpino il territorio", la filosofia della cosa è ben diversa. L'idea del fotovoltaico è che ogni abitazione possieda i propri pannelli che la riforniscono dei suoi 3-5KW/h. Essendo già la stragrande maggioranza delle abitazioni connesse all'impianto elettrico nazionale, l'energia in eccesso potrebbe essere ridistribuita a quelle abitazioni che non hanno i pannelli o accumulata in impianti appositi, che magari sfruttino mezzi fisici di accumulo rispetto a super-condensatori o enormi batterie, che hanno un significativo costo di produzione, un inquinamento importante durante lo smaltimento e, come diceva, un'ancora bassa efficienza dovuta all'attuale avanzamento tecnologico. Inoltre, sottolineo l'esistenza di connessioni internazionali nei rispettivi impianti elettrici: faccio notare il caso della connessione Italo-Francese. Infatti, la Francia ha compiuto la scelta di mantenere tra le fonti energetiche il nucleare. Considerando che non siamo l'unico paese dell'UE avviato verso il 100% rinnovabile, i paesi che possiedono centrali nucleari potranno alimentare l'UE di notte per quanto non sia già stato fatto dai sistemi di accumulo, dato che il fabbisogno energetico notturno è di molto inferiore. Non è più un'utopia la produzione di energia da parte degli stessi edifici in maniera non centralizzata, e considerando l'ipotesi di una minaccia esterna, di questi tempi non così remota, una distribuzione uniforme della produzione di energia elettrica è un grande vantaggio sulla sicurezza nazionale; a differenza di quei paesi che possiedono centrali nucleari che, rese disattivate, costituirebbero un duro colpo per la sicurezza ed economia di quel paese, senza considerare i rischi che questo potrebbe comportare in termini ambientali e sanitari e i prezzi e i tempi necessari per ricostruire le centrali. Spero che convenga anche lei che, quindi, la vera forza delle tecnologie produttive delle energie rinnovabili, nello specifico il fotovoltaico, sta proprio nella loro potenziale diffusione sul territorio e il loro essere a carico e servizio dei privati cittadini, pur mantenendo un'utilità pubblica nazionale.
Sostengo la stessa identica cosa dalla nascita dei primi conti energia. Aggiungo al discorso che il problema dell'accumulo può essere in parte risolto con mini centrali di produzione /stoccaggio di idrogeno da elettrolisi (sicuramente dispendioso e poco efficiente, ma non impattante) e celle a combustibile. Investire tempo/soldi sul nucleare è anacronistico, impattante e non lungimirante da tutti i punti di vista, non ultimo per la dipendenza dall'estero che cmq porta con sè. A parita di investimenti è preferibile guardare più in la e con un respiro davvero green...
@@alessia1995 Ho paura che in Italia la necessità diverrà ben presto l'unica via con affossamento certo della ricerca negli altri campi. Il nucleare passerà da un "naturale" 10-20% di produzione al 70-80% della produzione energetica. Io resto su una posizione attendista per il nucleare: fossimo nell '87 avrebbe ancora senso parlare di nuclare da fissione; oggi è l'investimento non lungimirante per me. Continuare con le rinnovabili, ripensare la rete di distribuzione (la produzione di energia deve essere decentralizzata a mio avviso) ed investire le risorse non date al nucleare nella ricerca sullo stoccaggio energetico (idrogeno da elettrolisi) e sulla fusione. Purtroppo con il ricatto della guerra e del costo del gas ci prenderanno per la gola sul nucleare. Singolare che solo poco prima della guerra l'UE aveva riclassificato l'energia dell'atomo come green e l'UE è un fenomeno a collezionar fallimenti: fronte economico, gestione flussi migratori, gestione della pace... che ci abbia preso pure sul nucleare coi suoi record negativi??
Una produzione diffusa, diciamo montando 3kWp per edificio (in italia ce ne sono 10 milioni) corrisponderebbe alla produzione annuale (in media in italia 1100 kWh per ogni kWp) di 33 TWh di energia intermittente: bello schifo! Da TERNA si vede facilmente come i consumi nel nostro paese sono circa 300 TWh all'anno e che quelli del settore civile (abitazioni e uffici) sono solo 60 TWh, perchè il grosso dei consumi li fa l'industria. Oltretutto con la transizione del settore automobilistico ai motori elettrici (e al disastro delle batterie la cui impronta ambientale è ancora tutta da verificare) porterà i consumi a 500TWh, e le "enormi batterie" che citi, diciamo da almeno 100TWh ai prezzi d'oggi (c'è anche chi le vende a 1500 €/kWh, ma si spera scendano ad almeno 5 volte meno, speculatori permettendo) corrisponderebbero a 150 milia miliardi (30 mila miliardi coi prezzi calmierati: si spera) cioè "solo" 2.5 milioni a testa (500 mila € fra 20 anni speculatori permettendo)! E avremmo messo a posto SOLO elettricità e trasporti, che oggi consumano circa 1300 TWh dei 1800 TWh di energia primaria che consumiano: RESTEREBBERO ALTRI 500TWh DI CUI NON FA CENNO LA TUA SOLUZIONE "SOLO RINNOVABILI - FOTOVOLTAICO" e totale disprezzo per il nucleare secondo il cliché dei tutt'altro che disinteressati no-nuke. Forse è il caso che invece di sognare ti informi un po' sulla realtà che ti circonda
@@IngegneriaItalia Se il governo puntasse realmente sulle rinnovabili, imprimendo una spinta a ricerca e sviluppo, visto che non ci mancano bravi scienziati ed ingegneri, troveremmo le soluzioni ai problemi, riusciremmo ad ottimizzarne la produzione. Parliamo di tecnologie inventate decenni fa nelle quali si è investito poco, favorendo gas e petrolio. Che siamo costretti a comprare.
@@IngegneriaItalia Vorrei aggiungere che metà del consumo di energia è delle industrie, metà è privato. Se riuscissimo già a coprire il consumo privato, e potremmo, vista la conformazione del nostro Paese, ridurremmo il bisogno di acquistare energia della metà. Sarebbe già un grande risultato.
Per vedere il peso delle rinnovabili in tempo reale consiglio la app di terna che mostra molto bene l andamento dei consumi , per gli accumuli penso che la parte di batterie , ripompaggi , gravitazionale e alla fine con Idrogeno saranno i pi promettenti
Con i sistemi gravitazionali ci sono parecchi limiti, non hanno grandi capacità. Attualmente la ricerca sta spingendo tantissimo in sistemi di accumulo termici, termochimici e ad aria compressa.
La guerra in Ucraina c'entra poco. Io andavo alle manifestazioni novax da Agosto 2021 e già si parlava di blackout. Mancava solo il pretesto per attuarli.
Video ben fatto, un'altra criticità delle rinnovabili come il fotovoltaico può essere quella di non contribuire a risimmetrizzare la rete elettrica attraverso l'assorbimento della corrente di sequenza inversa prodotta da carichi monofase e bifase. Infatti le centrali a gas o a carbone sono provviste di generatori sincroni che, avendo bassa impedenza alla sequenza inversa ed essendo collegati in parallelo alla rete, tendono ad assorbire corrente di sequenza inversa svolgendo azione risimmetrizzante sulla terna di tensioni.
Ottima spiegazione improntata soprattutto su una visione su larga scala! Mi chiedo quale sarebbe la giusta scelta invece dei singoli e delle piccole abitazioni
Ottimo e obiettivo. Purtroppo farlo capire agli ambientalisti e' quasi impossibile, e' da quando negli 70 facevo le elementari (si la primaria si chiamava così) che ci fanno il lavaggio del cervello con il nucleare pericoloso contro il fotovoltaico, il geotermico e l'eolico miracoloso. Fiato sprecato far capire che la resa delle rinnovabili e' misera e addirittura una follia per un paese che punta tutto su l'elettrico se non si parla di numeri, ad esempio oggi un'abitazione grazie al metano ha bisogno in media di una disponibilità elettrica di 3.5Kw/h. Se solo il capofamiglia acquistasse un'auto elettrica con un motore di 45Kw/h e caricasse le batterie solo di notte, di che disponibilità elettrica avrebbe bisogno per fare 2 ore di automobile? Beh, almeno 45kw/h per qualcosa in piu' di due ore notturne o di 90Kw/h per poco piu' di un'ora oppure 3,75kw/h nell'arco di almeno 12 ore (ma a patto di staccare tutto il resto, neinte lavatrici, niente lavastoviglie etc). Questo solo per usarla due ore al giorno, una per famiglia e senza allontanarsi troppo dal centro città. In sostanza le case presto avranno la fame energetica di una piccola fabbrica, che volete che facciano i pannelli solari? Abbiamo un tetto o un campo agricolo per ogni abitazione su cui montare 45Kw di pannelli solari? Ah dimenticavo, parlavo di caricare le batteria dell'auto, come la mettiamo se anche il riscaldamento dell'abitazione virerà verso l'elettrico (pompe di calore, ibrido)? Col bonus 110 presto molti si accorgeranno della bolletta elettrica...
Però già riuscire a soddisfare il fabbisogno energetico dei privati o anche solo delle abitazioni private, attraverso le fonti rinnovabili, non sarebbe male. Un ulteriore problema si pone con le esigenze di tutela del patrimonio storico e artistico del nostro Paese, che rischierebbe di essere deturpato dai classici pannelli solari. Si dovrebbe inventarne di nuovi compatibili con tali esigenze.
Ciao, complimenti, ho molto apprezzato il video. Un paio di punti. Cosa ne pensate della tecnologia sviluppata da Zink 8 per i sistemi di accumulo? La seconda riguarda la "bassa quantità energetica". se è vero che il solare richiede molto spazio, è anche vero che lo spazio che può essere sfruttato dal solare non è sfruttabile da altre fonti. pensiamo a pannelli che ricoprono tetti e facciate di edifici in città. In se potresti montare pannelli su una centrale. Anche io son convinto che le rinnovabili non potranno essere "la soluzione" quanto piuttosto una delle soluzioni ... sperando nel torio e nella fusione nucleare.
Pienamente d'accordo con te, riempiamo tutto il riempibile (tetti condomini, capannoni facciate ecc ecc) con pannelli fotovoltaici e poi, se mai preoccupiamoci di come integrare, la verità sai qual'è? Che poi tante persone diventano PRODUTTORI e non SCHIAVI CONSUMATORI, e questo a certi prenditori non piace
Il problema della bassa densità energetica di una fonte rinnovabile come l’energia solare potrebbe, a mio parere, essere in buona parte risolto incentivando in maniera realmente efficace l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei singoli edifici (abitazioni, industrie, ecc…). Non si può infatti pensare di costruire enormi centrali solari al fine di diminuire le emissioni di gas serra, in quanto questo comporterebbe un ulteriore cementificazione delle aree rurali, risolvendo un problema (meno CO2) per crearne altri (legati all’ambiente e al territorio, oltre che al settore agricolo, che da decenni a questa parte vede diminuire sempre più le aree fertili non edificate)
Perfettamente d'accordo, aggiungo che immensi parchi fotovoltaici nelle campagne non fanno altro che togliere luce e calore al suolo sottostante quindi impatto zero un paio di... Però nelle città, nelle fattorie e ovunque ci siano dei tetti si potrebbe incentivare. Il problema è sempre ammortizzare il costo dell'impianto, che comunque resta abbastanza alto, perché alla fine è tutto vero, ma senza i soldi non si va da nessuna parte
Il fotovoltaico è un illusione perché avresti bisogno di 12 mesi all'anno di sole e questo non accade.... Poi per smaltirlo dopo 10 anni è costoso e inquinante anche se si hanno gli incentivi.... e livello paesaggistico è un disastro ambientale.... Le auto elettriche sono una fregatura perché sono inutili, poco efficienti e altamente inquinanti per produrle e rottamarle insieme alle batterie.... E comunque l'ecologia è un enorme truffa mondiale.
faccio un esempio in Italia ci hanno riempiti letteralmente di rotonde una rotonda che non è chiaramente un tetto con un esposizione solare senza ombra sarebbe in grado di raccogliere luce solare per molte ore al giorno anche perché essendo pannelli in piedi e non poggiati su un piano inclinato raccoglierebbero luce a 360 gradi inoltre se fosse possibile creare una forma a cupola la luce inglobata potrebbe essere tre volte tanto siamo abituati a pensare all'energia solare in termini di pannelli come a qualcosa di semi piatto mentre invece usando l'ingegno Dovremmo ripensare al solare come dei globi solari disse quella che nel 2005 mandò il suo il suo progetto di tegole solari all'ufficio brevetti mai più venni ricontattata Eppure chi ha usato quel progetto ha guadagnato centinaia di migliaia di euro facciamo lavorare il nostro cervellino visto che siamo così fantasiosi e creatori sicuramente in poco tempo potremmo creare qualcosa del genere Anche perché in Italia il problema è proprio l'esposizione solare partendo dall'idea di un globo il nucleo centrale dovrebbe essere un materiale a specchio mentre l'esterno dovrebbe essere di pannelli solari con materiale traslucido che lascia passare un minimo di luce solare che riflessa dallo specchio interno aumenta la sua gradazione con effetto lente di ingrandimento io la mia idea Ve l'ho data
Si ma quello che voglio dí io è che non ci stanno alternative. Continuare a bruciare gas e petrolio ed aumentare l’effetto serra ci farà rimpiangere tutte quelle volte che abbiamo usato l’asciugatrice per 2 calzini e una mutanda. Piuttosto lavoriamo (ancora meglio perchè già lo so sta facendo) nell’ottimizzazione dei consumi: incentiviamo ancora di piú l’ammodernamento delle case, poniamo dei limiti a quanto consumano ristoranti e centri commerciali per riscaldamenti e condizionatori e mandiamo degli esperti a controllare! Solo negli ultimi anni abbiamo ridotto di tipo il 20% i consumi di elettricità in Italia senza fare chissà cosa, figuriamoci quanti sprechi ci sono ancora!
A chi mi dirà del nucleare certo, il nucleare. Non sono attualmente conscio di quanti scarti si creino e della disponibilità di materia prima ma è indubbio che non avere scarti è meglio soprattutto se pericolosi per centinaia di anni. E poi sí possono essere sicure quanto ti pare le centrali ma hanno inventato la parola “imprevisto” per una ragione e diciamo che a me fa piacere tenerla lontano da frasi che contengono radiazioni.
@@nclhubble3960 "i rischi sono pochi?" Sul serio? Ma ti immagini una centrale nucleare gestita da noi italiani, i maghi del pressapochismo e dell'acqua di rose. Che Homer Simpson è Stephen Hawking al confronto...
@@fabiofais2593 però dovete sapere che le centrali non sono gestite solo da un unico stato, o da una singola nazione; le centrali sono stracontrollate dall'IAEA, sempre. Tutto deve essere eseguito secondo standard ben definiti, che sono elevatissimi. Poi forse dimenticate che l'energia nucleare é stata inventata da un'Italiano, che gli ingegneri nucleari italiani sono tra i migliori al mondo, che l'Italia era ed é un paese all'avanguardia per quanto riguarda l'energia nucleare, tant'é vero che collabora nei più importanti progetti come iter. Per non parlare dei record che abbiamo detenuto.
Capacity factor: Non ha senso prendere valori medi a caso ma esso dovrà essere valutato in relazione al luogo d'installazione dell'impianto in quanto è ovvio che se installo un pannello solare in una zona poco soleggiata sarà meno efficiente di uno installato al sud Italia.
Quello che non dicono sulle rinnovabili... Praticamente hai fatto una collezione delle obiezioni alle energie rinnovabili e ci hai fatto su un bel video. Bravo. Nel fare il paragone con le non rinnovabili, poi, ti sei giustamente dimenticato di tenere conto dei fattori negativi di queste ultime. L'unica cosa buona che hai detto é che il costo di produzione con pannelli fotovoltaici é sceso circa del 75% negli ultimi 10 anni, che guardacaso sono quelli in cui si é investito con incentivi su queste tecnologie stimolando la ricerca e l'offerta di settore... Non ho ben capito dove volevi andare a parare ma, riprendendo l'incipit del mio discorso, complimenti per la raccolta di frasi e concetti presi da wikipedia
O meglio, sono quelli dove si è sviluppata la filiera cinese*. Ma anche la Cina ha un limite di produzione, con la richiesta odierna si avrà un calo di tendenza dei prezzi, ci gioco il cappello che tra un anno il costo a kW nominale installato sarà un 50% più alto che oggi. Se va bene.
Mah.. ho letto di recente della neonata (2020) società americana Quaise e del suo ambizioso progetto, il cui test dovrebbe realizzarsi entro i prossimi due anni, e se tutto filerà liscio, i primi inpianti dovrebbero vedere la luce nel 2026. Tale progetto prevede l'utilizzo di girotroni nel processo di trivellazione del suolo, raggiungendo profondità ad oggi impensabili, ossia 20 km (il max storico era di 12 km), il minimo per lo sfruttamento del calore terrestre; praticamente una fonte pulita, virtualmente illimitata, equidistribuita sulla superficie del pianeta. Mi sembra troppo bello per non innescare legittimi dubbi..
Mi associo a quanti hanno segnalato che tra le fonti rinnovabili, la migliore in assoluto, è quella geotermica a circuito chiuso. Oltre ad avere un funzionamento costante è praticamente illimitata. Segnalo poi che non è vero che tale fonte non sia capace di soddisfare l'intero fabbisogno energetico italiano. Segnalo che è reperibile su internet uno scritto dell'eni dove si segnala quanto segue: il fabbisogno energetico italiano annuo è di circa 300 tetrawatt; la capacità geotermica nel territorio italiano varia tra i 5000 ed 116 mila tetrawatt annui.
Ma smettiamola con ste cazzate!!! Non si mettono pale eoliche sull'"ermo colle" o davanti al promontorio di Portofino, ovvioo!! Ma ci sono intere aree semideserte dove passa solo una autostrada (vedi zona a ridosso del Gargano per es.) dove l'impatto ambientale è nulloo!! Col tuo discorso in Olanda non avrebbero mai dovuto fare i mulini a ventooo|!!!
Questo discorso vale per l'energia prodotta in maniera centralizzata, cioè per le grandi centrali elettriche, ma se ci fosse una quota di energia prodotta dai singoli, quindi distribuita? Se ogni casa avesse una mini pala eolica o i pannelli fotovoltaici?
consiglierei di trattare anche l'argomento dello smaltimento/riciclo dei pannelli solari, a quanto pare svantaggioso dal punto di vista sia ecologico che economico.
Ottimo video, ma cosa intendete per mancanza in cina di combustibili per le energie rinnovabili? Problemi di produzione come la mancanza di materie prime? (Perché non credo che sole e vento mancheranno ahah)
Buongiorno. Vi volevo chiedere come mai soprattutto al nord non si sfruttano i canali d'acqua ce ne sono tantissimi. Vedo sui canali youtube eliche e pale anche subacquee che ci farebbero molto comodo. se ne potrebbero mettere anche molte in successione cosa dire poi del moto ondoso del mare ne siamo circondati e quello esiste per 24 ore al giorno.
Certo, nel ns. sistema capitalista a misura di multinazionale, qualsiasi forma di energia libera conveniente alla popolazione deve essere occultata o non considerata.
dipende dai canali... attenzione che un torrente o un fiume non sono adatti perché trascinano solidi con loro che a certe velocità posso urtare le turbine danneggiandole. Per il mare, il punto è che per costruire una turbina subacquea è necessario avere una certa costanza e stabilità delle direzioni di moto e della turbolenza. L'ottimo per l'installazione di queste tecnologie sono le strettoie nel mare, come nei porti, ma è molto complicato. Ci stanno lavorando
Beh io parlo di canali come il Villoresi che credo colleghi il Ticino all'Adda. È un canale a portata controllata e sarebbe ideale per quelle turbine. Per il mare ho visto prototipi che sfruttano proprio il moto ondoso e la risacca. Poi cosa dire degli eolici orizzontali che potrebbero costeggiare tutte le nostre autostrade.
il problema è l'efficienza energetica, attualmente creare l'idrogeno verde non è poi cosi efficiente, per non parlare poi di tutti gli " sprechi " energetici per stoccarlo e trasportarlo, non è certo una soluzione da scartare ma neanche la puoi usare subito
Per la mia esperienza tutte le tecnologie migliorano quando le scelte politiche orientano gli investimenti industriali e finanziari. Nel caso in questione ogni Stato, trattandosi di questioni strategiche e vitali, deve partire dal contesto in cui vive e non emulare realtà diverse inseguendole. Quindi dai titoli è bene poi scendere nei dettagli del problema per evitare di fare eccessive semplificazioni, giungendo poi a conclusioni solo teoriche. Infatti la capacità produttiva in condizioni ideali non è il solo parametro di cui tenere conto. Gli aspetti da valutare sono variegati ed a volte, purtroppo, sottovalutati. Comunque tra le criticità a titolo di esempio vi sono: - le risorse economiche e finanziarie che il singolo stato può permettersi in relazione agli investimenti necessari; - la dipendenza tecnologica ed economico/finanziaria e quindi politica da altri stati fornitori; - i tempi di realizzazione e messa in produzione dei sistemi; - i tempi di risoluzione dei guasti o sostituzione impianti; - il come sopperire al buco energetico derivante da guasti, manutenzioni e/o rischi naturali e/o bellici; - i rischi ambientali e sanitari in condizioni operative normali e quelli in condizioni straordinarie; - come e chi si occuperà del trattamento e smaltimento degli impianti a fine ciclo vita.. etc.etc. Da qui si evince che è un argomento più complesso che peraltro non può prescindere dalla revisione dell'attuale rete elettrica nazionale (che ha seri problemi di stabilità in particolare nei siti industriali) a favore di reti distributive concettualmente diverse, per essere adeguate all'utilizzo di un mix energetico più capillarmente distribuito (grazie alle rinnovabili) ed efficiente anche per una drastica riduzione delle perdite .. Insomma come diceva Totò " è la somma che fa il totale"..
Tutte considerazioni condivisibili e di buon senso. Peccato che i nostri cosiddetti "decisori politici" abbiano deciso di fregarsene della realtà, di propinarci a forza una utopia fintamente progressista e sostenibile dal retrogusto vagamente orwelliano (ovviamente per lucrarci dalla loro posizione privilegiata), e in pochi anni, anziché condurci al sol dell'avvenire, ci abbiano riportato all'Alto Medioevo. Buon inverno a tutti...
Un piano di lungo periodo.. Ma quanto sarebbe bello avere qualcosa del genere anche in Italia? È assurdo come non si riesca a mettersi d'accordo per tematiche così importanti e si aspetti sempre l'ultimo minuto per fare qualcosa ascoltando i sondaggi
Complimenti per il vostro impegno e la vostra preparazione e professionalità. A causa del mio lavoro spesso mi trovo in cima ai palazzi, vedo terrazzi non adoperati che secondo me, con un corretto incentivo economico, si potrebbero sfruttare per il solare. Non si dovrebbe incentivare solo il singolo l'intero condominio. Certo detto così sembra semplice ma vi assicuro che la sensazione che si ha dello spazio disponibile è molto alta. Costi / benefici? Non saprei.
Avevamo fatto un gioco su FB.. Immaginare una "centrale solare" che possa sostituire Olkiluoto 1,6gw di potenza. Immaginando di farla in nord Italia. Quanto costerebbe? Vi va di fare il gioco? Ovviamente fotovoltaico con accumulo almeno giornaliero, anche o più giorni, giusto per coprire la diminuzione di potenza in giornate piovose invernali giusto per dare il tempo alle centrali a gas ecc. di partire.
Buongiorno Ing che fine ha fatto l'ing rossi e E-CAT ? Prometteva una mini centrale atomica domestica (Fusione Fredda) a poche migliaia d'euro. In grado di soddisfare il bisogno domestico di kW/h a basso costo.
Se ipotizziamo la creazione sovrabbondante di rinnovabili, è fattibile utilizzare l’energia in eccesso per estrarre idrogeno dall’acqua e utilizzare quello quando invece vengono a mancare?
Purtroppo no. L’estrazione in sè avviene tramite procedimenti diversi, per cui potrebbe essere fattibile. I problemi dell’idrogeno peró sono lo stoccaggio (non se ne possono immagazzinare grandi quantità) e la distribuzione (non si possono usare i gasdotti perché le perdite di idrogeno sarebbero altissime, per cui servirebbe creare una nuova rete). Un’altro problema dell’estrazione è che la fisica non permette di generare più energia da un sistema di quella che hai immesso in esso. E sempre per un principio della fisica non puoi avere un rendimento del 100% (in ogni interazione per produrre lavoro ci sono delle perdite). Per cui in sostanza per ricavarlo dall’acqua, l’energia per separare l’idrogeno dall’ossigeno viene in parte perduta, e l’energia ottenuta dall’idrogeno ricavato verrà in parte perduta anch’essa, per cui si ha una perdita complessiva in ogni caso.
Si ma l’energia che hai gratis e in più ad esempio nella notte e nel weekend la puoi usare per ricavare idrogeno. Quasi anche se ne immetti di più di quella che poi usi è comunque fatta da fonti rinnovabili e sostenibili . Il video mi sembra un po’ scarso di dati, quando si fa il confronto di quanta superficie c’è da coprire per fare la stessa energia di un la centrale bisogna dare un numero , perché può essere anche grande ma di superficie che viene cementificata tutti i giorni è sicuramente di più.
Vedo molte domande sulla geotermia per la produzione di energia elettrica. In breve i pro e i contro. pro: altissimo capacity factor (si possono sueprare le 7500 ore anno), impatto CO2 pari a zero (secondo gli ultimi studi), emissioni di altri inquinanti inorganici praticamente nulle grazie alle tecnologie di abbattimento, longevità dei serbatoi geotermici se ben gestiti, ricaduta economica ed occupazionale sul territorio contro: risorsa geolocalizzata, in Italia ad alta entalpia è presente solo nella bassa Toscana, limitata potenzialità complessiva in termini di capacità installabile, sebbene possa forse essere raddoppiata quella attualmente sfruttata, tempi di realizzazione di un progetto consistenti, rischio minerario nelle perforazioni ed investimenti estremamente capital intensive, grandi costi di manutenzione ed esercizio dei capi geotermici per nuove perforazioni e workover sui pozzi preesistenti, costi di trattamento del fluido geotermico a monte e a valle della centrale, grande impatto visivo che incontra, almeno in Italia, notevoli ostilità tra la popolazione locale (le centrali sono di modesta grandezza ma per sfruttare un serbatoio adeguatamente devono essere molteplici e sono collegate ai pozzi con dei condotti che tagliano il paesaggio), graduale depauperamento della risorsa e della corrispondente potenza erogata, è un discorso più complesso di così ma comunque il senso è che a lungo andare il serbatoio si scarica (raffredda/depressurizza). I costi di decommissioning di un impianto geotermico considerando anche la messa in sicurezza dei pozzi e il ripristino ambientale delle postazioni è ingente.
Ma in sostanza è costosa in ogni sua fase nonché bruttina (il danno paesaggistico potrebbe essere ovviato creando delle strutture belle esteticamente, con architettura "futustica"/moderna, che richiama i design tutti bianchi con vetrate azzurre e a fine vita tra 100 anni potrebbero essere smantellati dentro e diventare hotel/centri commerciali/ altro...) Ma è 100% green. Ma in MW quanto potrebbe produrre una centrale? Raggiunge 1 GW?
@@albertofiorentini7577 ok quindi, visto che tu suggerisci che può essere raddoppiata la potenza, ci possiamo aspettare un massimo di 1,8 GW di potenza giornaliera, che è comunque buono e spero lo facciano ma diciamo che non è la soluzione definitiva al problema elettrico... Che tu sappia esistono altri luoghi papabili in Italia che potrebbero ospitare centrali geotermiche?
@@Majsterovic97 ipotizzo che ci siano ampi margini di potenziamento in Toscana. L'altro sito nel Lazio non è fattibile per la composizione chimica del fluido. Non ci sono altri siti in cui le condizioni sono tali da render profittevole lo sfruttamento per produzione elettrica.
Non si è toccato la criticità della emissione dei radiobuclidi attorno alle centrali nucleari. È vero che vengono dispersi nell'aria in basse quantità, ma poi gli stessi ricadendo sul territorio, col passare del tempo, si accumulano nel terreno ed assorbiti dalle piante destinate all'agricoltura. C'è inoltre da considerare un'altro fattore importante sulla salute umana. Nelle miniere dove si estrae l'uranio molti minatori impegnati in tale attività si ammalano di tumori in quanto all'interno di tali miniere è presente il gas Radon. Faccio un appello a tutti gli ingegneri, perché per arrivismo o fama, trascurano l'aspetto umano. Se vogliamo parlare anche della transizione sulla mobilità elettrica, in Congo sono impiegati migliaia di bambini nelle miniere dove si estrae il Cobalto, elemento usato per costruire le batterie d'auto, con conseguenze gravi per la loro salute. Insomma, per farla breve, mettetevi una mano sulla coscienza quando fate i progetti. Se il progresso è il benessere deve passare sulla pelle di povete persone si rischia di essere indirettamente complici di queste morti.
Tuttavia la maggior produzione di uranio arriva da Canada e Australia, paesi dove la sicurezza sul lavoro esiste e l'esposizione nelle miniere è evitata. In Kazakistan va un po' peggio probabilmente però. Le emissioni di radiazioni di una centrale sono nulle. È più esposto a radiazioni il pilota di un aereo (che a 10'000 metri riceve radiazione cosmica 3 volte rispetto a quella che arriva fino a terra) rispetto al tecnico di una centrale nucleare. Emette nell'ambiente più materiale radioattivo una centrale a carbone nei suoi fumi di combustione rispetto che una nucleare.
1) Perché quando descrivete un concetto base dovete usare termini anglosassoni e non italiani o latini? 2) Aggiungo, gli ingegneri che trattano gli argomenti a "loro" modo sono incapaci di spiegarli. 3) Sull'"accumulo" è chiarissimo. 4) Ma sto "capacity factor" non è mica la capacità media produttiva?
Il capacity factor è la percentuale di energia prodotta in un dato periodo rispetto a quella che avrebbe prodotto nello stesso periodo se avesse prodotto al massimo possibile delle sue capacità fisiche
Video molto interessante ragazzi. Un unico appunto, non mi spiegherò mai perché se esiste un termine o un'espressione in italiano non la si usa. Nel video viene ripetuto tremila volte "capacity factor" e viene detto anche che in italiano si dice fattore di capacità, quindi che senso ha dirlo in inglese se ci si rivolge ad un pubblico italiano?
Inoltre una produzione distribuita non ha bisogno di alti capitali, ognuno produce per quanto può o quanto serve non va a utilizzare nuovo terreno nel caso del fotovoltaico.
E comunque le celle fotovoltaiche sono prodotte in Cina, e gli avvenimenti degli ultimi giorni gli hanno fatto gettare la maschera. Non sono un paese da cui ci si può aspettare collaborazione strategica, a meno che non si scelga strategicamente di produrre tutto in Europa.
Sono decenni che se ne parla, ma non ce n'è mai fregato nulla,abbiamo fatto orecchie da mercanti, dato retta a cose futili e senza senso per il futuro. Pensando sempre che qualcun altro risolvesse il problema. Ecco adesso quel qualcun altro sei tu, e se non ti dai da fare per cose serie,andrai a mendicare da mangiare anche avendo un conto milionario perché,ricordati, che alla fine della giostra i soldi non si possono mangiare .
Ma le energia geotermica?? Nel grafico dava 74% di capacity factor, è buono, perché nessuno ha considerato di svilupparla, nemmeno Cina? In Italia abbiamo decine di posti vicino a vulcani per esempio dove ci sono geiser o sorgenti termali
vedi mia risposta successiva. L'Italia ha inventato lo sfruttamento dell'energia geotermica per la produzione di energia elettrica ed è una delle nazioni che ne fa più uso ma i limiti son odati dalla presenza della risorsa. E' un tema complesso però in generale avere vulcani non significa necessariamente avere un serbatoio geotermico da sfruttare. Se hai dubbi chiedi pure
L'ho fatto il calcolo. Per sostituire una piccola centrale nucleare da 1000 MW occorrono circa 60 Km^2 di pannelli, valore questo che però dovrà essere moltiplicato per un certo fattore per tenere conto che una superficie del genere non sarà mai illuminata in modo uniforme. Da tenere presente è anche il fatto che il terreno sotto i pannelli non prenderà più il sole e diventerà sterile. Inoltre, una superficie riflettente di queste dimensioni potrebbe causare lo stesso problema che ha causato lo specchio d'acqua creato dall'invaso della diga di Assuan in Egitto: non piove più. Per l'eolico la cosa si anche più "divertenrte". Come si può facilmente verificare anche girovagndo su you tube, un generatore eolico da 1 MW è alto 35m, pesa 70 ton e viene imbullonato su un basamento di 200/250 m^3 di cemento armato (una betoniera di qulle che spesso si incontrano per strada carica al massimo 11 m^3 di cemento). Alla faccia della cementificazione. Alla luce di quetsti "piccoli" particolari io più che rinnovabili ste energie le definirei invecchianti/usuranti.
Potrei sbagliarmi, ma così a spanne mi sa che se il conto lo fai considerando la potenza, hai sovrastimato la superficie PV di un fattore 10, se lo fai in Energia, almeno del doppio.
@@marcoolio3138 Non credo di aver capito quello che vuoi dire comunque l'energia è data dalla potenza per il tempo di erogazione della stessa. I conti che fanno in energia sono riferiti all'anno in modo da far uscire il numerone ed impressionare la gente a me invece interessa che sia disponibile la potenza necessaria quando inserisco la spina del mio utilizzatore.
@@girolamoseghetti5230 1 kW di potenza PV occupa tra i 4 e gli 8 m2 . Pertanto 1 GW occuperà tra i 4 e gli 8 km2. NON 60, 10 volte tanto. Questo il calcolo a spanne sulla potenza installata. Per quanto riguarda l'energia prodotta bisogna poi moltiplicare per il capacity factor che è un dato molto difficile da stimare, visto che ogni singolo impianto, ha il suo, che oltretutto varia a seconda del periodo temporale impiegato.
@@marcoolio3138 Si, giusto. Ora che ricordo meglio quel numero veniva fuori tentando di calcolare la superficie di pannelli necessaria per caricare un milione di Nissan Leaf per mezzo di colonnine da 20 kW.Naturalmente lo scopo non era di fare un calcolo preciso ma di dare un'idea dell'ordine di grandezza delle quantità in gioco.
la conversione di energia elettrica in potenziale chimico (idrogeno) è molto costosa in termini energetici e non conviene. Sono molto meglio le batterie (BESS) a questo scopo. L'idrogeno dovrà essere usato solo dove sono necessari ingenti quantità di energia altamente concentrata con lo scopo di sostituire il gas naturale, vedi acciaierie ad esempio, i famosi settori hard to abate.
In verità il problema non è tecnologico né ingegneristico, il problema è capitalistico. Ma il problema non è solo in merito al guadagno monetario, il problema è propriamente l'adottato sistema di gestione delle risorse, della moneta, che induce a condotte poco intelligenti e convenienti per il benessere della comunità civile e innesta inutili colli di bottiglia nello sviluppo e nell'avanzamento tecnologico.
Domanda: se nel mix serve comunque il nucleare, che immagino serva a chiudere il gap delle inefficienze delle rinnovabili ( ergo, lavorando al minimo, ma con potenza da tirar fuori nelle notti senza vento), già che c è, tanto vale usare solo quello. Che ha maggior efficienza, costo x kW inferiore, e sempre disponibile? Domanda 2: quando alle 8 di mattina accendo l atomizzatore, che ciuccia 6000 ampere a 415 kW x 30 secondi, e di macchine del genere ce ne sono ca 300 nella mia zona, che ci faccio con l eolico o solare?
il fatto è che il nucleare andrebbe usato per coprire solo baseload, perchè nel momento in cui lo usi per coprire i picchi diventa inefficiente, ovvero pagheresti tanto per sfruttare poco, senza contare che come dice T.A.N.O.B, bisogna differenziare le fonti energetiche di un paese, ed è proprio per questo che chi ha un minimo di cervello esige un mix completo delle varie fonti
Ricco Michele Perché nelle turbine oliche al posto di generatori elettrici non istallano i compressori che l'aria compressa è più facile da produrre e accumulare e trasportare a lunghe distanze?
Da ingegnere meccatronico ti rispondo dicendoti che l'aria compressa è il mezzo di trasmissione di energia meno efficiente che uno possa trovare in uno stabilimento industriale, oggigiorno viene evitata come il diavolo. È un'efficiente nella compressione, nell'accumulo, nell'utilizzo, è prona a perdite che però essendo poco pericolose sono spesso ignorate, ha enormi problemi con l'umidità, è un casino in sostanza.
Perchè comprimere l'aria genera un sacco di calore, energia che poi bisogna restituire riscaldando l'aria prima che azioni le turbine che trasformano l'energia della compressione in energia elettrica. Già ora quando si comprime il gas metano per immetterlo nei metanodotti si genera tantissimo calore, ma poi quando viene espanso per immetterlo nella rete a bassa pressione viene riscaldato prima di passare nelle turbine di espansione che a loro volta producono energia elettrica. Lavoravo in una centrale termoelettrica che consumava fino a diecimila metri cubi di gas metano all'ora e pur avendo solo una valvola di espansione se si interrompeva il riscaldamento del gas arrivava in pochissimo tempo a 40-50 gradi sotto zero, (con un salto di pressione da 70 bar a 5 bar) per una turbina sarebbe devastante oltre a non recuperare tutta l'energia. (Il discorso per i rigassificatori è differente). Avevo letto di un progetto in America dove avrebbero ricoperto un buon tratto di deserto con pannelli fotovoltaici, usato l'energia in eccesso iniettando aria compressa in strati geologici tipo i nostri depositi di gas in pianura Padana, ma avrebbero dovuto bruciare metano all'interno o poco prima delle turbine per prevenire il raffreddamento. Vedi "ciclo di carnot"
Apprezzo molto il vostro lavoro, davvero molto interessante e chiaro anche ai non addetti ai lavori. Chiedo però una risposta netta e senza condizionamenti rispetto le ultime dichiarazioni rilasciate dall'amministratore di Enel Italia nella puntata di presa diretta del 21.03.2022. Nel merito, si asseriva che si potrebbe tranquillamente coprire il 70% del fabbisogno energetico italiano da fonti rinnovabili, in un tempo davvero ridotto, potendo pensare di fare a meno dell'utilizzo del gas. Invito alla visione della puntata e capire quanto questo cozzi con quanto raccontato nel vostro contributo sull'argomento. Ringrazio in anticipo e attendo una risposta quanto più possibile oggettiva. Grazie un vostro fedele fan.
il problema non è l'amministratore del enel, ma chi ha fatto questo video, quello che conta non è come dicono sul video la percentuale che puo produrre un sistema di produzione, ma quanto costa, e se viene da un economia circolare o meno. il fotovoltaico anche se produce poco rispetto all'installato ha il costo piu basso x kw prodotto, e lavora come le altre rinnovabili senza dover importare combustibile
@@fossaragna grazie anzitutto per la risposta, ma come dite voi nel vostro contributo, questa forma di rinnovabile ha un utilizzo intermittente, come l'eolico, pertanto a mio avviso quel che è stato raccontato nel video non mette affatto in risalto questa cosa, i denari in ballo con il PNRR sono tanti, perciò comprendo anche chi afferma determinate cose come l'amministratore Enel anche se non la racconta tutta fino in fondo. Menomale che ci siete voi con i vostri video veritieri.
Mi sembra una splendida idea usare il vento per produrre elettricità, la turbina eolica può essere un vero impatto ambientale.. ma questo metodo e rivoluzione.. bravi..
Finalmente è stato detto tutto.... Forse si dovrebbe iniziare a pensare alla riduzione del consumo... Ma questo va contro il sistema mondiale che prevede una crescita di produzione continua....e induce il consumatore allo spreco facendo dismettere oggetti ancora perfettamente funzionanti...
Poco utile. Ovviamente se puoi limitare quello che non ti serve benissimo, gli sprechi anche no, però non cambia molto. Il bisogno di energia non potrà che aumentare in un'ottica di sviluppo anche dei Paesi più poveri, e quindi che fai? Tutti fermi così, stop progresso e i Paesi sottosviluppati che restino tali? Prospettiva irrealistica. Forse si dovrebbe iniziare a puntare sul nucleare invece, non credi?
@@silviajin3431 È un discorso veramente lungo da affrontare... Lo sviluppo non si può arrestare ma se si continua a consumare a dismisura le risorse finiscono... Pensa solo al tonno alle uova sono ovunque produzione intensiva di tutto.... Se continuiamo così ci estinguiamo.... E forse è la cosa giusta così si ricomincia da capo, magari è quello il nostro destino... Una ciclicità. Non è neppure giusto che una minima parte degli umani detenga la maggioranza delle risorse.... Mi fermo non voglio annoiare... Buona serata! ✌️ Ps non ho accennato al nucleare perché ci sono troppe cose da dire si a favore che contro.
@@yuricampaci8052 Sì ma qui si parlava di consumi energetici, il resto è un altro discorso. Per quanto riguarda il nucleare gli argomenti positivi sono schiaccianti in confronto al resto.
@@silviajin3431 Purtroppo non ho le prove... Ma 9/10anni fa quando si iniziava a parlare di mobilità elettrica dissi.. Stai a vedere che è un modo per riproporre il nucleare?... Al momento se si vuole andare verso una mobilità elettrica è l'unica soluzione... Solo che ci vogliono minimo 15anni per fare una centrale nucleare e non bisogna dimenticare che la corrente va prodotta distribuita e stoccata non c'è solo il problema della produzione bisogna fare una rete di distribuzione nuova con conduttori più efficienti e scavare scavare per trovare materiali idonei per gli accumulatori... hanno sempre sostenuto che gli accumulatori sono tra le cose più inquinati... Ora sono green... Forse dipende da dove tira il vento!
@@yuricampaci8052 il numero minimo di anni è variabile, si parla anche di meno di 15, ovviamente non è una cosa che puoi fare dall'oggi al domani, ma non è una scusa per escludere una buona soluzione. Il discorso degli accumulatori servirebbe più al discorso delle rinnovabili se vogliamo vedere, visto che non hai una produzione costante, a differenza invece del nucleare appunto.
Carissimi, mi piacerebbe una trasmissione sul bilancio energetico nationale italiano, passato, presente e scenari, e possibilmente per regione geografica
Ciao. Grazie mille. Io so che l'Europa insieme a Russia, Cina, Giappone e Sud Korea stanno investendo in un tipo di centrale nucleare che partirebbe dall'acqua e sfrutterebbe lo stesso processo che alimenta le stelle. Questo tipo di centrale non produrrebbe scorie e, in combinazione con le rinnovabili, potrebbe essere una soluzione per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra.
Scusate, ma il Geotermico? È rinnovabile anche lui e nella tabella che mostrate è al secondo posto dopo al nucleare. Perché non se ne parla? Non sarebbe fattibile in Italia con tutte le zone vulcaniche che ci sono (sul modello dell'Islanda)? Grazie
Salve, si parla tanto della liquifazione del gas naturale, ma ad oggi non sono riuscito a trovare dati tecnici riguardo al consumo di energia per detto procedimento. Quanti kwh sono necessari per liquefare 1000 m3 di metano. Dal punto di vista energetico è conveniente? Considerando che per renderlo fruibile è necessario fare l'operazione inversa della gassificazione, ecologicamente ed economicamente è conveniente? Si ringrazia per l'attenzione posta.
Indicativamente servono 50 kWh elettrici per ottenere 100 l di lng a - 200 C da circa 200 Smc di metano. La rigassificazione invece assorbe pochissima energia perché è sufficiente un sistema di scambiatori con pompe per alzare la temperatura. Il processo di per sé non è conveniente e si attua solo in casi particolari per trasportare il gas (sarebbe impensabile caricare metano compresso sulle metanire). Di fatto si liquefa nei grandi impianti di estrazione dove il fattore scala gioca a favore, mentre i piccoli liquefattori (per esempio sugli imoianti biometano) ad oggi hanno scarsa convenienza e altrettanto scarsa applicazione.
@@pippopluto8271 Tantissimi grazie per la precisa e chiara risposta al mio quesito che da moltissimo tempo mi ero posto, ancora infiniti grazie. Salvatore Lo Porto
Un ottimo video: Bravo. Purtroppo in Italia le energie alternative (al contrario di altre nazioni) nonostante che siamo una nazione tra le più irrorate da sole, (vedi la costa sud,est della Sicilia che ha di media 349 giorni di sole l'anno) stenta a divulgarsi come dovrebbe. Questo perchè a livello governativo, è mancata la lungimiranza, l'intelligenza e la volontà nel procedere nel senso giusto come han fatto le altre nazioni. Se si coprono tutti i tetti delle case, le scuole, fabbriche, parcheggi, stadi, ospedali, etc...etc...(ovviamente ci sono dei posti dove non è possibile) credo che si arriverà oltre al 60 % del fabisogno.Poi x l'eolico dove c'è poco vento, utilizzare un tipo di pala diversa: il traliccio più basso e la pala molto più larga x prendere più aria. Ci sarebbe anche il modo x non utilizzare tutti quegli ettari di terreno, e con un altro sistema utilizzando pochissimo terreno, avendo la stessa produzione di energia e forse anche di più. Ho un piccolo impianto fotovoltaico da 3 kw che presto lo raddiopperò x essere totalmente autonomo ed un solare termico x la produzione di acqua calda, che produce molta più energia di quella che consumiamo. La strada è questa. N.b. Non sono un ingegnere, ma se ho detto delle cose in'esatte, sarei felice di essere informato.
Scusate ma perché per generare più potenza non inseriscono le pale all'interno di un "corridoio" così che la corrente di aria sia più forte? Un vento di 10 km/h all'interno di un tubo con le pareti abbastanza spesse viaggerà più veloce di 10 km/h o sbaglio?
@@legacynem2053 interessa quanta energia viene convertita, e l'energia non si crea né si distrugge. Puoi avere un flusso a maggiore velocità ma quello che conta è l'entalpia che puoi convertire in energia cinetica del rotore della pala eolica
Domanda: se tutti i tetti dei palazzi d'Italia fossero, obbligatoriamente per legge, ricoperti di pannelli solari, calcolando approssimativamente la superficie, quanta energia sarebbero in grado di produrre? Altra domanda: l'energia prodotta in questo modo, nel caso non completamente utilizzata, può essere immessa nella rete? Grazie e un saluto.
Avresti momenti di enorme sovra produzione e momenti la cui produzione va a zero (notte).. Il costo dell'accumulo domestico sarebbe importante e non sufficiente per un futuro elettrico. (ricaricare l'auto, pompa di calore e piano di cottura a induzione)..
Su un sito (non so quanto affidabile) ho letto che la superficie complessiva di tutte le abitazioni in Italia (ben inteso che solo su una frazione di queste si potrebbero davvero installare i pannelli) è di 4000km²; su un altro sito, ho letto che per produrre 1kW con il fotovoltaico servono circa 8m² di pannello. Dunque, 4000×10⁶m²÷8m²/kW=500×10⁶kW=0,5TW. Adesso, penso che per capire quanta energia si possa ottenere in un anno da questi impianti si debba moltiplicare per il numero di ore in un anno (8760) e per il capacity factor (0,249), e quindi si ottiene un totale di 0,5×8760×0,249=1090TWh. È davvero tanta energia, è circa tre volte il fabbisogno energetico dell'Italia in un anno, ma per ottenerlo abbiamo ricoperto di pannelli una superficie vasta quanto tutto il Molise... Non mi sembra molto fattibile. Questo è un calcolo molto spicciolo, ma spero possa aiutare a capire gli ordini di grandezza: se volessimo uno scenario tipo Cina, con il solare al 30% (ad oggi è circa il 7%), ci servirebbero circa 330km² di pannelli. Spero di non aver detto cazzatone. Piccola rettifica: un rapporto di GSE parla di 21,65GW di capacità degli impianti fotovoltaici in Italia nel 2020, per un totale di 25TWh. Se questo è il rapporto tra potenza istantanea ed energia prodotta in un anno, allora con i 4000km² di pannelli non otteniamo più 1090TWh, ma 577TWh, è per produrre il 30% del fabbisogno energetico italiano servono 625km² di pannelli.
Inoltre, prima ho fatto il calcolo sovrastimando la potenza al metro quadro dei pannelli fotovoltaici, per capire cosa avviene nella situazione più favorevole. Verosimilmente, nella realtà si produce meno energia: secondo La Stampa, il parco fotovoltaico di Foggia (103MW) ha una superficie di 1,5km², che sono 14m² per ogni kW (il 75% in più di quanto avevo stimato).
In italia se lavorassimo davvero coesi come forze politiche riusciremo davvero a soddisfare il fabbisogno energetico.Energia geotermica solare eolico.Ma non lo facciamo nel modo giusto perché tra burocrazia corruzzione e schifo vario preferiamo usare tecnologie obsolete che inquinano la nostra madre terra.Le nuove generazioni però credo che riusciranno a capire che è l unica strada da seguire se vogliamo vivere in pace su questo miracolo che è la vita sulla terra e la terra stessa.
Certo, le rinnovabili attualmente presentano molti limiti, ma indubbiamente sono il futuro. I combustibili fossili sono destinati ad esaurirsi, o ancora prima, a non essere più convenienti per le sempre crescenti difficoltà di estrazione e trasporto. In altre parole, in un futuro non molto lontano, il petrolio e il gas naturale rimasti saranno talmente in profondità da rendere sconveniente la loro estrazione. Quindi bisogna sicuramente incrementare la ricerca sul come estrarre energia (e accumularla) da queste fonti. Video molto chiaro.
pure le terre rare usate per la costruzione di parchi eolici, solari e di batterie sono destinate ad esaurirsi e a creare migliaia di tonnellate di rifiuti tossici, ma noi facciamo finta di niente e continuiamo a chimarle rinnovabili.
Disamina bella e ragionata, ma il nucleare non è né rinnovabile, né ecologico, né sostenibile, né intelligente (al momento). Eolico e idroelettrico sprecano moltissimo spazio, ma l'eolico sfrutta spazio che, altrimenti, non avrebbe una vera utilità (penso all'eolico in mare aperto, quello più efficiente), mentre l'idroelettrico è strategico perché contribuisce ad aumentare le riserve d'acqua, fondamentali per l'agricoltura (senza contare che quei bacini possono essere utilizzati per altri scopi). Il solare, invece, non spreca spazio se installato sui tetti. Il nucleare, a differenza delle fonti rinnovabili, spreca comunque non poco spazio e deve rimanere a una certa distanza dai centri abitati. Inoltre i pericolosi depositi di scorie si allargano sempre di più (e anche questo va considerato). Nulla vieta una transizione graduale, senza spegnere subito le centrali nucleari e impiegando ancora carbone e gas, ma il futuro deve essere al 100% ecologico e privo di rischi. Sarebbe ora che venissero autorizzati più impianti rinnovabili, senza inutili pretesti (come la tutela del paesaggio IN MARE APERTO!). La ricerca sul nucleare è giusto che vada avanti, ma anche la fusione produce un po' di scorie, quindi andrebbe pensata per contesti particolari (ad esempio la colonizzazione spaziale).
IL NUCLEARE SPRECA NON POCO SPAZIO? ma se la densità di energia prodotta è incomparabilmente maggiore di qualsiasi altra fonte...suggerirei di informarsi MOLTO meglio ANCHE su volume di scorie prodotte in rapporto alla potenza generata (e sulle misure di sicurezza del nucleare moderno)
Il solare installato sui tetti spreca ancora meno spazio, mentre l'idroelettrico può servire come riserva d'acqua. Cerchi di capire dopo aver letto un testo e prima di commentarlo.
@@pnx9 allora, visto che stiamo parlando di capire prima di parlare, ribadisco: la sentenza "il nucleare spreca non poco spazio" LA HAI SCRITTA TU, quindi se abbiamo un "problema" siamo quantomeno in due...secondo, mi pare che tu non abbia capito il concetto di densità di energia prodotta (in relazione alla superficie occupata), che a quanto pare per le centrali nucleari è sensibilmente più elevata rispetto a qualsiasi altra fonte: questo è essenziale da far notare soprattutto se parliamo di generazioni di ENORMI quantità di energia, non certo delle quantità di energia molto più ridotte che possono essere generate "in pochissimo spazio e localmente" per il consumo a km zero (vale a dire: l'autoconsumo domestico o la ri-immissione in "rete locale" e non certo a lungo raggio)...COSI' E' PIU' COMPRENSIBILE?
Un impianto energetico che sfrutta spazi impiegati per altre attività, o che permette di avere più funzioni, spreca meno spazio ed è più utile (ad esempio i bacini idroelettrici che funzionano anche da serbatoi capaci di prevenire alluvioni e/o la siccità, quindi hanno ben tre funzioni, oppure i pannelli solari collocati sui tetti che, proprio per questo, non sprecano spazio). Gli impianti nucleari in sé sprecano meno spazio dei grandi impianti eolici (utili sono in certe zone e in mare), solari (un obbrobrio: costano tanto e sprecano molto spazio), ecc., ma più delle soluzioni precedentemente citate (solare sui tetti o idroelettrico che coniughi anche la funzione di prevenzione delle alluvioni o della siccità). Il problema della rete e dei consumi locali è un altro discorso, comunque la necessità di energia ad uso domestico è elevata anche senza considerare il riscaldamento (i consumi delle famiglie dovrebbero essere indicativamente la metà di quelli delle industrie), quindi eliminarla o ridurla in modo significativo sarebbe un'ottima notizia, di questi tempi. Una rete moderna, inoltre, dovrebbe prevedere una condivisione efficiente (ben più di oggi) degli eccessi di produzione energetica da redistribuire in base alla necessità (non solo locali). Non sarebbe nulla di nuovo (in Italia esistono già impianti ad accumulo, ad esempio il Luigi Einaudi di Entracque), ma andrebbe implementato in tutto il territorio nazionale. Il nucleare, invece, è costoso, gli impianti sono lenti da realizzare e il problema delle scorie non è affatto secondario (non abbiamo ancora trovato una collocazione italiana per le nostre perché, molto semplicemente, nessuno le vuole a casa propria e lo stesso vale per le centrali). Peccato che la fusione nucleare sia lontana perché sarebbe ben più interessante.
È stato dimenticata l'energia che si può ricavare dal geotermico. Oggi parlano di poter giungere 20 km di profondità ove il mantello terrestre raggiunge qualche centinaio di gradi.
Sarebbe magnifico, se non fosse che scavare 20 km in profondità è una sfida enorme! Fino a quando non ci saranno studi che ne confermino la fattibilità, restano chiacchiere.
Ciao a tutti! Sono molto curioso di conoscere i pro ed i contro degli impianti geotermici, perché credo che dovremmo investire molto di più in quella direzione.
@@giovannideagostini8313 il sistema di serbatoi intorno a larderello sì, ma a sud del monte Amiata c'è un enorme potenziale nel serbatoio profondo del basamento metamorfico.
I siti adatti al geotermico non sono molti. Per quello che mi riguarda al momento la migliore strada percorribile è il nucleare. Peccato che in Italia abbiano fatto il referendum però.
Purtroppo, in Italia la mentalità è alquanto bigotta, e per nulla razionale ci lamentiamo ora della dipendenza dal gas e dalle fossili, ma il nucleare il popolo lo ha di pancia rifiutato ben due volte (insensatamente) e anche l'idroelettrico che è probabilmente la migliore delle rinnovabili è decisamente contrastata, quest'ultima anche se non conosco la reale capacità delle nostre alpi di ospitare nuovi impianti sarebbe una manna dal cielo e i danni ambientali che crea... beh oddio sono piuttosto soggettivi e farsi influenzare da catastrofi come Chernobyl e Vajont è veramente una cosa stupida
Idroelettrico in Italia è praticamente già saturo. Il popolo, se adeguatamente informato, accoglierà ben volentieri il nucleare... Com'è già avvenuto in tutto il mondo. Pensare che in Italia funziona così e basta perché siamo stupidi mi sembra, scusami se mi permetto, altrettanto bigotto.
@@Djlukito95 Sta storia che siamo saturi con l'idroelettrico è una bufala colossale, se vieni in provincia di Bologna dove abito ti posso accompagnare in almeno 20 siti idonei, poi ci sono gli impianti ad acqua corrente che non hanno nemmeno bisogno di dighe, il nucleare, se consideri i costi di realizzazione di mantenimento e soprattutto di dismissione è di gran lunga l'energia più cara che esista, pensa a quanto ci è costata e ci stà costando la centrale di Caorso che è ferma da 32 anni a ancora ci costa svariati milioni all'anno
@@marcomonti2533 in realtà non é così, i costi di realizzazione sono alti, é vero, ma i costi di mantenimento no, il combustibile costa poco, incide poco, e i soldi per lo smantellamento si guadagnano con la centrale operativa. Paghiamo ogni anno soldi per la centrale di caorso proprio perché é stata chiusa dopo 8 anni se non sbaglio, quindi ovviamente i soldi li devono prendere dalle tasche dei cittadini
@@marcomonti2533 ci costa svariati milioni proprio perchè è stata chiusa prima che potesse iniziare a ripararsi, che discorso fai? Ah si, tutti quei siti idonei. Bene, contatti qualcuno e li faccia realizzare, oppure li indichi qua
Se parti dal punto di vista che la vita umana non conta molto, la tua conclusione è corretta. Il nucleare a fissione è una strada da percorrere solo se saremmo alla disperazione, fortunatamente non è così. Meglio investire sul nucleare a fusione e le rinnovabili che possono dare anche ricadute positive sul mondo del lavoro, oltre al fatto di poter aver qualcosa subito e non tra 10-15 anni.
Secondo m'è ..manca il fattore PIL. Sino a ché ..per tenere alto il PIL ..c'è necessità di ..consumo ..anche di energia ..praticamente sprecata..tanti discorsi sono teorici.
Perché non fate un video su tutti i metodi di accumulazione sperimentali e non è quali siano i più "scarsi" e quali quelli più performanti. Io personalmente mi sono sempre chiesto ma se con l'energia in eccesso producessimo idrogeno verde potremmo riutilizarlo come gas naturale come carburante per veicoli ad idrogeno ecc oppure creare dicevo corrente mandalo le generali che bruciano gas naturale, ovvio non avendo dati alla mano non so se sia questo il metodo che ha un rendimento maggiore rispetto a pompare l'acqua sopra una centrale idrica per poi farla ricadere. Sarebbe un video molto interessante
Avrebbero dovuto incentivare le rinnovabili già molti anni fa' veramente non per finta i signori politici, dare gli incentivi alle famiglie e non legarsi alla Russia o altri. Questo perché..........
Mi fa piacere sentire queste verità da un giovane. Io, vecchio ingegnere le vado ripetendo, inascoltato, da anni. Continua così!
Bel video! Gli italiani vogliono essere ambientalisti ma poi non vogliono i pannelli solari, non vogliono le pale eoliche perché rovinano il paesaggio, le centrale idroelettrica rovinano le montagne e fanno sparire le cascate naturali, e non vogliono le centrali nucleari perché hanno paura. Però poi vogliono meno dipendenza energetica dagli altri paesi e pagare meno le bollette. Chissà che questa situazione non sia finalmente una sveglia che finalmente capiscano che da qualche parte bisogna prendere questa energia e spero che si inizi finalmente a fare una buona informazione su questo argomenti.
figurati se vogliono una centrale nucleare sotto casa, dopo 2 referendum contrari.
Concordo in pieno con te e mi scontro da una vita con l'ottusità paesaggistica.
Se le cose sono fatte in modo sensato Il paesaggio non ha nulla da temere o quasi!
Spesso il mio commento è: "chissà cosa si inventeranno gli intransigenti del paesaggio quando questo sarà sommerso!"
Noi siamo il popolo del no!
basterebbe sfruttare le vere energie alternative, e non la solita truffa a nostro danno. il biogas è infinito e facile da sfruttare, ma non fa business
Non esiste solo la produzione di energia ma anche l'efficienza nel consumo.
Il frigo che ho preso consuma solo 130 kwh all'anno a fronte dei 2000 del frigo che avevo anni fa. Idem per il riscaldamento di casa che si può ridurre con una casa efficiente con un buon cappotto.
Per la mobilità esistono le auto elettriche.
Già se si facesse queste scelte il consumo si abbasserebbe ad un quinto, facendo diventare importante l'energia alternativa che abbiamo già a disposizione.
Un vantaggio del termico/fotovoltaico è quello di rappresentare una fonte diffusa che non risente di particolari perdite di trasporto.
è ovvio che è dal mix che viene fuori la soluzione più efficiente
La tecnologia bladeless , sviluppata in Spagna, occupa poco spazio, può essere impiegata anche per uso domestico e funziona con pochissimo vento
Si parla molto di fonti energetiche alternative, mi piacerebbe che si affrontasse anche l'argomento del risparmio energetico, cosa si sta facendo e cosa si dovrebbe fare evitare lo spreco di energia, che sicuramente è una fetta non irrilevante nel percorso sull'autosufficienza energetica.
grazie
credo che questa sia la vera chiave del problema e per risparmio energetico non intendo solamente automobili che consumano meno carburante e abitazioni meglio coibentate, ma anche e sopratutto una produzione di beni fatti per durare visto che il costo, sia energetico che in materie prime è elevato e una riorganizzazione urbanistica, se si deve guidare un'ora o più al giorno, ognuno nella sua personale automobile pesante una tonnellata, per recarsi al lavoro è chiaro che serve molta energia, non importa quanto l'automobile è moderna e parca nei consumi.
Questa è la vera chiave del problema, ma va direttamente contro gli interessi di troppi, di chi produce e sa che producendo oggetti fatti per durare decenni o se possibile secoli ( in questo momento sono seduto su una sedia che ha più di 100 anni, quindi non parlo a vanvera, si può produrre davvero alcuni oggetti con vita lunghissima ) si preclude per gli anni futuri lauti incassi, di chi trova scomodo usare una bicicletta, magari a pedalata assistita, magari prendendo un po' di freddo e pioggia quando il tempo è inclemente, e preferisce posare il posteriore sul comodo sedile della sua pesantissima e inquinante scatola di metallo, ecc. ecc.
Viviamo in una società malata dove la quantità ha sostituito la qualità, dove lo spreco è la norma, dove il rispetto per l'ecosistema e per il destino delle generazioni future è nullo, visto che ci stiamo succhiando noi tutto, esaurendo le risorse non rinnovabili e depauperando l'ecosistema, quindi quelle rinnovabili.
Sia chiaro che non sto parlando di tornare indietro, tornare indietro non si può, si deve andare avanti, non si può farne a meno.
Quello che però sembra sfuggire ai più è che la direzione verso cui si procede non è univoca e noi come umanità nell'ultimo paio di secoli abbiamo scelto una direzione che porta a luoghi oscuri, abbiamo fatto davvero un cattivo uso del carburante del nostro procedere, la conoscenza.
@@andreachinaglia5804 eh ma togliere l'obsolescenza programmata su molti oggetti è un problema. Una conto è una sedia, un conto una lavatrice per esempio. Se la lavatrice dopo 10 anni ti si rompe tu la devi ricomprare, e oltre a continuare il moto dell'economia (fatto da non trascurare) permette che tutti abbiamo solo lavatrici con una tecnologia moderna che magari spreca meno acqua dei modelli precedenti e usa meno energia elettrica.
Con i prezzi attuali dell'energia vedrai che ci sarà un enorme spinta da parte di tutti per consumare meno.
Ottimo video. Tra le rinnovabili si parla poco del geotermico e per niente del geotermico profondo. Per il riscaldamento domestico lo vedo perfetto specialmente se abbinato ad un sistema di teleriscaldamento. In Italia siamo messe abbastanza bene con i luoghi potenzialmente adatti per questo tipo di energia. Potreste fare un video affrontando queste tematiche?
Hai ragione ma li non possono mangiare tanto politici e imprenditori
È anche costoso, devi fare impianti personalizzati, problema simile al nucleare. Però andrebbero sfruttati al nord.
Il geotermico ha un costo ! Le più economiche sono solare ed eolico. In 4 o 5 anni ti ripaghi l investimento ed in particolare il fotovoltaico è destinato a scendere di prezzo .
Sono nato in Ukraina. Abito a Mosca. Continuo ad amare l'Italia. Perche il popolo italiano e' molto diverso e lontano dai politici
Già. Quasi non si capisce come un popolo così particolare possa avere degli imbecilli così notevoli a dirigere il paese. Ma forse è una sensazione degli italiani, in realtà da quello che si vede, è tutto il mondo che sta perdendo qualità..
In fondo questo è il nostro problema: non riusciamo ad esprimere una classe politica che ci rappresenti davvero.
@@algusfer2604 renditi conto, io sto col dilemma che ultimamente la destra è pronuke ma estremamente bigotta, la sinistra mi rappresenta abbastanza ma si ostina a voler seguire la strada impossibile dei "puntiamo sulle rinnovabili". Non riesco a trovare un partito serio e razionale che mi rappresenti e unisca tutte le cose in cui credo. la questione ambientale è più importante ma votare lega mi farebbe il vomito. Mi sa che anche a sto giro mi asterrò dal votare se non ne trovo uno decente... Mi fanno schifo tutti
@@mltvrsemusic975 Concordo, però secondo me un altro grosso problema è questa mentalità che non ha voglia di essere critica, e che deve o necessariamente adattarsi in toto a una parte oppure lasciare perdere tutto. Dal punto di vista del sociale la destra raggiunge livelli schifosamente imbarazzanti, però sul nucleare ha ragione. Il problema è che molta gente andrà contro a prescindere solo perché la cosa è stata proposta da una parte piuttosto che da un'alta, e questo è davvero sconfortante. La verità probabilmente è che certe cose dovrebbero essere decise da chi ha le competenze tecniche vere in materia, non da chi strumentalizza per fare campagna politica o da chi vota senza nemmeno sapere di cosa si sta parlando.
@@silviajin3431 guarda ultimamente penso di aver trovato un partito che fa al caso mio. (Partito Azione), gli ho sentiti i live con l'avvocato dell'atomo e mi piace l'approccio che hanno di rifarsi ai dati piuttosto che alle ideologie. Ovviamente devo approfondire di più su di loro per farmi un'idea più solida, ma almeno ho un punto di riferimento. I partiti big mi hanno deluso uno più dell'altro.
Spunti di riflessione approfonditi e interessanti, forse alcuni dati non sono nemmeno mai stati citati da fonti di informazione di un certo calibro quindi ottimo lavoro. Le falle nella dipendenza dalle rinnovabili erano e sono intuibili gia da parecchio tempo e a quanto pare, almeno in italia, poco si sta facendo per arginare il problema (vedi la fermezza mentale sul nucleare e la lentezza dell'adattamento del paese a quelle che sono le esigenze di tutti per salvaguardare il clima). Video veramente ben fatto
Da ingegnere elettrotecnico non posso fare a meno di citare un altro problema non da sottovalutare delle fonti rinnovabili non programmabili (eolico e solare). La loro evoluzione se non gestite correttamente possono portare un grave danno nella stabilità del sistema elettrico nazionale, in quanto riducono fortemente la potenza di corto circuito e l’inerzia del sistema (non avendo per ovvi motivi non una massa rotante come le centrali convenzionali). Tale problema si presenta nel qual caso avvenisse un transitorio di qualsiasi tipo (guasti o fulminazioni atmosferiche),la bassa potenza di cortocircuito porta la propagazione del transitorio, e quindi della variazione di tensione ai nodi, in maniera più estesa. Mentre la bassa inerzia causa una poca capacità di risposta del sistema a seguito del transitorio, rendendo difficile il mantenimento della frequenza della rete elettrica a 50 Hz
e gli inverter con accumulo scusa?
@@MatteoComensoli sicuramente se sono in grado di fornire potenza reattiva allora possono dare un grande contributo nella potenza di corto circuito. Tuttavia tale soluzione è in corso di studi ed in oggi caso non risolvono il problema della mancanza di inerzia
Le rinnovabili sono interessanti per rendere dispositivi medio/piccoli autonomi e autosufficienti, in futuro chissà...
Per la fonte primaria cioè uno stabilimento energetico il nucleare sembra molto produttivo, nel presente, senza abusarne e abbassare la guardia per la sicurezza.
Il vero problema resteranno sempre le leggi, io lavoro per l'enel, e vedo ogni giorno i problemi che hanno i possessori di fotovoltaico. Il fotovoltaico sarebbe già una soluzione per almeno il 50% del fabbisogno energetico. Il discorso si incasina solo perché il governo deve mettere le mani anche sull'energia prodotta dal Sole. perché basta una legge che dice che privatamente ti puoi creare l'energia senza darla ad Enel e puoi mantenere la tua famiglia e quella del vicino di casa.
Che so io dai ad enel quell’energia in eccesso che altrimenti non saresti in grado di immagazzinare.. che però te la scala quando invece ne hai bisogno.. ma forse vivo nei sogni, non so 😅
@@izifish il problema attuale è che fai 6kW di pannelli che in estate vanno a pieno e te consumi magari 2 in quel momento. Se non immagazzini te va in rete e la rete nazionale si trova sovraccaricata.
Non sono problemi banali che nascono
@@izifish ma se invece il governo si facesse gli affari suoi, potremmo avere pannelli più piccoli, perché serve produrre più del fabbisogno di una casa? Il motivo è perché fa risparmiare costi di produzione al governo. Perché se no con 3 kW h, una famiglia ci vive, e dovrebbe viverci gratis, tolta la spesa dell'impianto.
@@gio240179 domanda: ma con 3kw riesci a gestire fornelli e riscaldamento elettrico acqua e pompa di calore?
@@lucagraziano8091 dipende dall'esposizione ma comunque la risposta è NO
una delle chiavi che permetterà di rendere sostenibile un'alta penetrazione delle rinnovabili potrebbe essere raggiungere un prezzo competitivo per l'idrogeno prodotto da elettrolisi. Vedremo!
Video ottimo, giusto un appunto al minuto 1:50
In Italia il fotovoltaico è posizionato per lo più al nord Italia dove l’insolazione è la peggiore d’Italia. Provate a scaricare dal sito del GSE l’ultimo report relativo al fotovoltaico che li ci sono tutti i dettagli del caso. Focus particolare sulla Puglia che con “pochi impianti” si piazza al secondo posto nella classifica delle regioni per produzione fotovoltaica
Se facessimo una valutazione oggettiva ci sarebbe da dire che solo da poco la politica italiana si sta muovendo per dare una mano alle rinnovabili penalizzate fino all'assurdo con leggi che hanno fatto di tutto per ostacolarlo. Un dato di fatto ? Per una concessione di un fotovoltaico su un tetto privato si e' aspettato 6 mesi per l'autorizzazione !!
Bello il video, ma mi sono davvero dovuto turare il naso per cliccare su un titolo che contiene "quello che non dicono". Ma chi è che non dice cosa? Sono tutte informazioni note, non c'è nessun complotto, basta informarsi. Questi titoli di solito li mettono i complottisti, ed io di solito reagisco con un bel "non consigliare questo canale" non appena me ne passa davanti uno. Cambiarlo un po'? Più che un click-bait è uno "stammi lontano se sei una persona seria"...
Convengo assolutamente con te. Posso capire farlo agli inizi per click-bait, ma ora, con 200 mila iscritti, fa tanta tristezza
Io stavo per disiscrivermi dal canale dopo aver visto il titolo…
In effetti se ne parla poco dei grandi limiti che hanno le rinnovabili. Non vedo nulla di sbagliato ad usare un titolo del genere considerato che troppo spesso vengono descritte come l'energia del futuro. Ma quando mai... continueremo a bruciare gas e carbone fino ad esaurimento scorte.
Non sono molto d'accordo con le criticità che ha citato: nel caso Italiano non si sta pensando, sul fronte dell'energia fotovoltaica, di costruire enormi centrali che "deturpino il territorio", la filosofia della cosa è ben diversa. L'idea del fotovoltaico è che ogni abitazione possieda i propri pannelli che la riforniscono dei suoi 3-5KW/h. Essendo già la stragrande maggioranza delle abitazioni connesse all'impianto elettrico nazionale, l'energia in eccesso potrebbe essere ridistribuita a quelle abitazioni che non hanno i pannelli o accumulata in impianti appositi, che magari sfruttino mezzi fisici di accumulo rispetto a super-condensatori o enormi batterie, che hanno un significativo costo di produzione, un inquinamento importante durante lo smaltimento e, come diceva, un'ancora bassa efficienza dovuta all'attuale avanzamento tecnologico. Inoltre, sottolineo l'esistenza di connessioni internazionali nei rispettivi impianti elettrici: faccio notare il caso della connessione Italo-Francese. Infatti, la Francia ha compiuto la scelta di mantenere tra le fonti energetiche il nucleare. Considerando che non siamo l'unico paese dell'UE avviato verso il 100% rinnovabile, i paesi che possiedono centrali nucleari potranno alimentare l'UE di notte per quanto non sia già stato fatto dai sistemi di accumulo, dato che il fabbisogno energetico notturno è di molto inferiore. Non è più un'utopia la produzione di energia da parte degli stessi edifici in maniera non centralizzata, e considerando l'ipotesi di una minaccia esterna, di questi tempi non così remota, una distribuzione uniforme della produzione di energia elettrica è un grande vantaggio sulla sicurezza nazionale; a differenza di quei paesi che possiedono centrali nucleari che, rese disattivate, costituirebbero un duro colpo per la sicurezza ed economia di quel paese, senza considerare i rischi che questo potrebbe comportare in termini ambientali e sanitari e i prezzi e i tempi necessari per ricostruire le centrali. Spero che convenga anche lei che, quindi, la vera forza delle tecnologie produttive delle energie rinnovabili, nello specifico il fotovoltaico, sta proprio nella loro potenziale diffusione sul territorio e il loro essere a carico e servizio dei privati cittadini, pur mantenendo un'utilità pubblica nazionale.
Bel discorso, complimenti
Sostengo la stessa identica cosa dalla nascita dei primi conti energia. Aggiungo al discorso che il problema dell'accumulo può essere in parte risolto con mini centrali di produzione /stoccaggio di idrogeno da elettrolisi (sicuramente dispendioso e poco efficiente, ma non impattante) e celle a combustibile. Investire tempo/soldi sul nucleare è anacronistico, impattante e non lungimirante da tutti i punti di vista, non ultimo per la dipendenza dall'estero che cmq porta con sè. A parita di investimenti è preferibile guardare più in la e con un respiro davvero green...
@@RaffaeleVitolo il nucleare è necessario visto che produce più energia di qualsiasi altro metodo, ma non dev'essere l'unica fonte
@@alessia1995 Ho paura che in Italia la necessità diverrà ben presto l'unica via con affossamento certo della ricerca negli altri campi. Il nucleare passerà da un "naturale" 10-20% di produzione al 70-80% della produzione energetica. Io resto su una posizione attendista per il nucleare: fossimo nell '87 avrebbe ancora senso parlare di nuclare da fissione; oggi è l'investimento non lungimirante per me. Continuare con le rinnovabili, ripensare la rete di distribuzione (la produzione di energia deve essere decentralizzata a mio avviso) ed investire le risorse non date al nucleare nella ricerca sullo stoccaggio energetico (idrogeno da elettrolisi) e sulla fusione. Purtroppo con il ricatto della guerra e del costo del gas ci prenderanno per la gola sul nucleare. Singolare che solo poco prima della guerra l'UE aveva riclassificato l'energia dell'atomo come green e l'UE è un fenomeno a collezionar fallimenti: fronte economico, gestione flussi migratori, gestione della pace... che ci abbia preso pure sul nucleare coi suoi record negativi??
Una produzione diffusa, diciamo montando 3kWp per edificio (in italia ce ne sono 10 milioni) corrisponderebbe alla produzione annuale (in media in italia 1100 kWh per ogni kWp) di 33 TWh di energia intermittente: bello schifo!
Da TERNA si vede facilmente come i consumi nel nostro paese sono circa 300 TWh all'anno e che quelli del settore civile (abitazioni e uffici) sono solo 60 TWh, perchè il grosso dei consumi li fa l'industria.
Oltretutto con la transizione del settore automobilistico ai motori elettrici (e al disastro delle batterie la cui impronta ambientale è ancora tutta da verificare) porterà i consumi a 500TWh, e le "enormi batterie" che citi, diciamo da almeno 100TWh ai prezzi d'oggi (c'è anche chi le vende a 1500 €/kWh, ma si spera scendano ad almeno 5 volte meno, speculatori permettendo) corrisponderebbero a 150 milia miliardi (30 mila miliardi coi prezzi calmierati: si spera) cioè "solo" 2.5 milioni a testa (500 mila € fra 20 anni speculatori permettendo)!
E avremmo messo a posto SOLO elettricità e trasporti, che oggi consumano circa 1300 TWh dei 1800 TWh di energia primaria che consumiano: RESTEREBBERO ALTRI 500TWh DI CUI NON FA CENNO LA TUA SOLUZIONE "SOLO RINNOVABILI - FOTOVOLTAICO" e totale disprezzo per il nucleare secondo il cliché dei tutt'altro che disinteressati no-nuke.
Forse è il caso che invece di sognare ti informi un po' sulla realtà che ti circonda
Bravissimi! Bel video chiaro ed esauriente
Grazie mille🙏🏼
@@IngegneriaItalia Se il governo puntasse realmente sulle rinnovabili, imprimendo una spinta a ricerca e sviluppo, visto che non ci mancano bravi scienziati ed ingegneri, troveremmo le soluzioni ai problemi, riusciremmo ad ottimizzarne la produzione. Parliamo di tecnologie inventate decenni fa nelle quali si è investito poco, favorendo gas e petrolio. Che siamo costretti a comprare.
@@IngegneriaItalia Vorrei aggiungere che metà del consumo di energia è delle industrie, metà è privato. Se riuscissimo già a coprire il consumo privato, e potremmo, vista la conformazione del nostro Paese, ridurremmo il bisogno di acquistare energia della metà. Sarebbe già un grande risultato.
Grazie ingegnere.
Grazie a te Gian che ci supporti
Per vedere il peso delle rinnovabili in tempo reale consiglio la app di terna che mostra molto bene l andamento dei consumi , per gli accumuli penso che la parte di batterie , ripompaggi , gravitazionale e alla fine con Idrogeno saranno i pi promettenti
Con i sistemi gravitazionali ci sono parecchi limiti, non hanno grandi capacità. Attualmente la ricerca sta spingendo tantissimo in sistemi di accumulo termici, termochimici e ad aria compressa.
La guerra in Ucraina c'entra poco. Io andavo alle manifestazioni novax da Agosto 2021 e già si parlava di blackout. Mancava solo il pretesto per attuarli.
Video ben fatto, un'altra criticità delle rinnovabili come il fotovoltaico può essere quella di non contribuire a risimmetrizzare la rete elettrica attraverso l'assorbimento della corrente di sequenza inversa prodotta da carichi monofase e bifase. Infatti le centrali a gas o a carbone sono provviste di generatori sincroni che, avendo bassa impedenza alla sequenza inversa ed essendo collegati in parallelo alla rete, tendono ad assorbire corrente di sequenza inversa svolgendo azione risimmetrizzante sulla terna di tensioni.
Bravo collega hai spiegato tutto per bene
Grazie mille
@@IngegneriaItalia di nulla saluti
Ottimo video ... Strada anche molto interessante discorso su Free Energy non si parla molto ma molto interessante come alternativa.
Grazie mille Erika
Ottima spiegazione improntata soprattutto su una visione su larga scala! Mi chiedo quale sarebbe la giusta scelta invece dei singoli e delle piccole abitazioni
Ottimo e obiettivo. Purtroppo farlo capire agli ambientalisti e' quasi impossibile, e' da quando negli 70 facevo le elementari (si la primaria si chiamava così) che ci fanno il lavaggio del cervello con il nucleare pericoloso contro il fotovoltaico, il geotermico e l'eolico miracoloso. Fiato sprecato far capire che la resa delle rinnovabili e' misera e addirittura una follia per un paese che punta tutto su l'elettrico se non si parla di numeri, ad esempio oggi un'abitazione grazie al metano ha bisogno in media di una disponibilità elettrica di 3.5Kw/h. Se solo il capofamiglia acquistasse un'auto elettrica con un motore di 45Kw/h e caricasse le batterie solo di notte, di che disponibilità elettrica avrebbe bisogno per fare 2 ore di automobile? Beh, almeno 45kw/h per qualcosa in piu' di due ore notturne o di 90Kw/h per poco piu' di un'ora oppure 3,75kw/h nell'arco di almeno 12 ore (ma a patto di staccare tutto il resto, neinte lavatrici, niente lavastoviglie etc). Questo solo per usarla due ore al giorno, una per famiglia e senza allontanarsi troppo dal centro città. In sostanza le case presto avranno la fame energetica di una piccola fabbrica, che volete che facciano i pannelli solari? Abbiamo un tetto o un campo agricolo per ogni abitazione su cui montare 45Kw di pannelli solari? Ah dimenticavo, parlavo di caricare le batteria dell'auto, come la mettiamo se anche il riscaldamento dell'abitazione virerà verso l'elettrico (pompe di calore, ibrido)? Col bonus 110 presto molti si accorgeranno della bolletta elettrica...
Esiste anche l'efficienza nell'uso dell'elettricità
Pensate che la cina per il suo piano energetico fino al 2060 sia andata a chiedere il permesso (sul nucleare)agli ambientalisti.
Aldilà della battuta le vostre valutazioni sono perfette e spiegano egregiamente perché il puntare tutto sul rinnovabile finirà col portarci al 1860.
Bravissimo! Complimenti!
Grazie mille, gentilissimo Nico
Però già riuscire a soddisfare il fabbisogno energetico dei privati o anche solo delle abitazioni private, attraverso le fonti rinnovabili, non sarebbe male.
Un ulteriore problema si pone con le esigenze di tutela del patrimonio storico e artistico del nostro Paese, che rischierebbe di essere deturpato dai classici pannelli solari. Si dovrebbe inventarne di nuovi compatibili con tali esigenze.
impossibile, e come vorresti fare?
Abbiamo anche tanti, ma tanti, ma tanti capannoni industriali e zone commerciali che non avrebbero nessun vincolo di tutela
i tetti. ne abbiamo in abbondanza.
Ciao, complimenti, ho molto apprezzato il video. Un paio di punti. Cosa ne pensate della tecnologia sviluppata da Zink 8 per i sistemi di accumulo? La seconda riguarda la "bassa quantità energetica". se è vero che il solare richiede molto spazio, è anche vero che lo spazio che può essere sfruttato dal solare non è sfruttabile da altre fonti. pensiamo a pannelli che ricoprono tetti e facciate di edifici in città. In se potresti montare pannelli su una centrale. Anche io son convinto che le rinnovabili non potranno essere "la soluzione" quanto piuttosto una delle soluzioni ... sperando nel torio e nella fusione nucleare.
Pienamente d'accordo con te, riempiamo tutto il riempibile (tetti condomini, capannoni facciate ecc ecc) con pannelli fotovoltaici e poi, se mai preoccupiamoci di come integrare, la verità sai qual'è? Che poi tante persone diventano PRODUTTORI e non SCHIAVI CONSUMATORI, e questo a certi prenditori non piace
Il problema della bassa densità energetica di una fonte rinnovabile come l’energia solare potrebbe, a mio parere, essere in buona parte risolto incentivando in maniera realmente efficace l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei singoli edifici (abitazioni, industrie, ecc…). Non si può infatti pensare di costruire enormi centrali solari al fine di diminuire le emissioni di gas serra, in quanto questo comporterebbe un ulteriore cementificazione delle aree rurali, risolvendo un problema (meno CO2) per crearne altri (legati all’ambiente e al territorio, oltre che al settore agricolo, che da decenni a questa parte vede diminuire sempre più le aree fertili non edificate)
Perfettamente d'accordo, aggiungo che immensi parchi fotovoltaici nelle campagne non fanno altro che togliere luce e calore al suolo sottostante quindi impatto zero un paio di... Però nelle città, nelle fattorie e ovunque ci siano dei tetti si potrebbe incentivare. Il problema è sempre ammortizzare il costo dell'impianto, che comunque resta abbastanza alto, perché alla fine è tutto vero, ma senza i soldi non si va da nessuna parte
Bene, questo video mi piace, ora passiamo alla vera essenza dell'ingegneria, i calcoli.
Il fotovoltaico è un illusione perché avresti bisogno di 12 mesi all'anno di sole e questo non accade.... Poi per smaltirlo dopo 10 anni è costoso e inquinante anche se si hanno gli incentivi.... e livello paesaggistico è un disastro ambientale.... Le auto elettriche sono una fregatura perché sono inutili, poco efficienti e altamente inquinanti per produrle e rottamarle insieme alle batterie.... E comunque l'ecologia è un enorme truffa mondiale.
faccio un esempio in Italia ci hanno riempiti letteralmente di rotonde una rotonda che non è chiaramente un tetto con un esposizione solare
senza ombra
sarebbe in grado di raccogliere luce solare per molte ore al giorno anche perché essendo pannelli in piedi e non poggiati su un piano inclinato
raccoglierebbero
luce a 360 gradi inoltre se fosse possibile creare una forma a cupola la luce inglobata potrebbe essere tre volte tanto
siamo abituati a pensare all'energia solare in termini di pannelli come a qualcosa di semi piatto
mentre invece usando l'ingegno Dovremmo ripensare al solare come dei globi solari
disse quella che nel 2005 mandò il suo il suo progetto di tegole solari all'ufficio brevetti mai più venni ricontattata
Eppure chi ha usato quel progetto ha guadagnato centinaia di migliaia di euro
facciamo lavorare il nostro cervellino visto che siamo così fantasiosi e creatori
sicuramente in poco tempo potremmo creare qualcosa del genere
Anche perché in Italia il problema è proprio l'esposizione solare
partendo dall'idea di un globo
il nucleo centrale dovrebbe essere un materiale a specchio mentre l'esterno dovrebbe essere di pannelli solari con materiale traslucido che lascia passare un minimo di luce solare che riflessa dallo specchio interno aumenta la sua gradazione con effetto lente di ingrandimento
io la mia idea Ve l'ho data
sarebbe sicuramente un utilizzo interessante delle migliaia di rotonde che abbiamo 😂
Mi hai rubato il pensiero.Cisono tanti enormi svincoli stradali inutilizzati
Molto chiaro ed esauriente. Bravi.
Grazie mille, gentilissimo
Si ma quello che voglio dí io è che non ci stanno alternative. Continuare a bruciare gas e petrolio ed aumentare l’effetto serra ci farà rimpiangere tutte quelle volte che abbiamo usato l’asciugatrice per 2 calzini e una mutanda. Piuttosto lavoriamo (ancora meglio perchè già lo so sta facendo) nell’ottimizzazione dei consumi: incentiviamo ancora di piú l’ammodernamento delle case, poniamo dei limiti a quanto consumano ristoranti e centri commerciali per riscaldamenti e condizionatori e mandiamo degli esperti a controllare! Solo negli ultimi anni abbiamo ridotto di tipo il 20% i consumi di elettricità in Italia senza fare chissà cosa, figuriamoci quanti sprechi ci sono ancora!
A chi mi dirà del nucleare certo, il nucleare. Non sono attualmente conscio di quanti scarti si creino e della disponibilità di materia prima ma è indubbio che non avere scarti è meglio soprattutto se pericolosi per centinaia di anni. E poi sí possono essere sicure quanto ti pare le centrali ma hanno inventato la parola “imprevisto” per una ragione e diciamo che a me fa piacere tenerla lontano da frasi che contengono radiazioni.
@@robertocoladomenico5426 hai centrali nucleari in francia e svizzera, ti prendi i rischi, che sono pochi, e ti perdi i benefici, che sono tanti.
@@nclhubble3960 "i rischi sono pochi?" Sul serio? Ma ti immagini una centrale nucleare gestita da noi italiani, i maghi del pressapochismo e dell'acqua di rose. Che Homer Simpson è Stephen Hawking al confronto...
@@fabiofais2593 esattamente quello che intendevo ma non volevo fare l'antipatriottico per una volta ahahah
@@fabiofais2593 però dovete sapere che le centrali non sono gestite solo da un unico stato, o da una singola nazione; le centrali sono stracontrollate dall'IAEA, sempre. Tutto deve essere eseguito secondo standard ben definiti, che sono elevatissimi.
Poi forse dimenticate che l'energia nucleare é stata inventata da un'Italiano, che gli ingegneri nucleari italiani sono tra i migliori al mondo, che l'Italia era ed é un paese all'avanguardia per quanto riguarda l'energia nucleare, tant'é vero che collabora nei più importanti progetti come iter. Per non parlare dei record che abbiamo detenuto.
Ottimo, bravi, grazie.
Grazie mille!
Capacity factor:
Non ha senso prendere valori medi a caso ma esso dovrà essere valutato in relazione al luogo d'installazione dell'impianto in quanto è ovvio che se installo un pannello solare in una zona poco soleggiata sarà meno efficiente di uno installato al sud Italia.
O nei deserti
Quello che non dicono sulle rinnovabili... Praticamente hai fatto una collezione delle obiezioni alle energie rinnovabili e ci hai fatto su un bel video. Bravo. Nel fare il paragone con le non rinnovabili, poi, ti sei giustamente dimenticato di tenere conto dei fattori negativi di queste ultime. L'unica cosa buona che hai detto é che il costo di produzione con pannelli fotovoltaici é sceso circa del 75% negli ultimi 10 anni, che guardacaso sono quelli in cui si é investito con incentivi su queste tecnologie stimolando la ricerca e l'offerta di settore... Non ho ben capito dove volevi andare a parare ma, riprendendo l'incipit del mio discorso, complimenti per la raccolta di frasi e concetti presi da wikipedia
O meglio, sono quelli dove si è sviluppata la filiera cinese*. Ma anche la Cina ha un limite di produzione, con la richiesta odierna si avrà un calo di tendenza dei prezzi, ci gioco il cappello che tra un anno il costo a kW nominale installato sarà un 50% più alto che oggi. Se va bene.
sento puzza di ideologia triggerata male
molto bravi ragazzi, potreste fare un approfondimento sull'energia geotermica?
Concordo Maristella,Dal grafico l'energia geotermica è subito dopo quella nucleare, urge un bel approfondimento sul tema ! Forza ragazzi!
Mah.. ho letto di recente della neonata (2020) società americana Quaise e del suo ambizioso progetto, il cui test dovrebbe realizzarsi entro i prossimi due anni, e se tutto filerà liscio, i primi inpianti dovrebbero vedere la luce nel 2026. Tale progetto prevede l'utilizzo di girotroni nel processo di trivellazione del suolo, raggiungendo profondità ad oggi impensabili, ossia 20 km (il max storico era di 12 km), il minimo per lo sfruttamento del calore terrestre; praticamente una fonte pulita, virtualmente illimitata, equidistribuita sulla superficie del pianeta. Mi sembra troppo bello per non innescare legittimi dubbi..
Grazie mille, lo teniamo a mente per i prossimi video
Mi associo a quanti hanno segnalato che tra le fonti rinnovabili, la migliore in assoluto, è quella geotermica a circuito chiuso. Oltre ad avere un funzionamento costante è praticamente illimitata. Segnalo poi che non è vero che tale fonte non sia capace di soddisfare l'intero fabbisogno energetico italiano. Segnalo che è reperibile su internet uno scritto dell'eni dove si segnala quanto segue: il fabbisogno energetico italiano annuo è di circa 300 tetrawatt; la capacità geotermica nel territorio italiano varia tra i 5000 ed 116 mila tetrawatt annui.
@@danybrega grazie Daniele! Sfruttandola a dovere avremmo energia da vendere
Bravi ragazzi. Siete fortissimi
grazie a te del tuo supporto
Video molto chiaro, grazie.
Grazie a te del supporto
Grazie per parlare in modo intelligente dell'argomento
molto bello! grazie di aver approfondito
Uno dei problemi più gravi secondo me è la manutenzione da fare nelle turbine eoliche, tra cui quantità di olio di lubrificazione
Ma smettiamola con ste cazzate!!! Non si mettono pale eoliche sull'"ermo colle" o davanti al promontorio di Portofino, ovvioo!! Ma ci sono intere aree semideserte dove passa solo una autostrada (vedi zona a ridosso del Gargano per es.) dove l'impatto ambientale è nulloo!! Col tuo discorso in Olanda non avrebbero mai dovuto fare i mulini a ventooo|!!!
Ok, ora parte una bella denuncia, e i soldi li prenderò da te ...
Ma almeno, dico "almeno", ti rendi contro delle cazzate che scrivi??? Ora parte una bella denuncia, così i soldi li prendo da te!!!
Questo discorso vale per l'energia prodotta in maniera centralizzata, cioè per le grandi centrali elettriche, ma se ci fosse una quota di energia prodotta dai singoli, quindi distribuita? Se ogni casa avesse una mini pala eolica o i pannelli fotovoltaici?
consiglierei di trattare anche l'argomento dello smaltimento/riciclo dei pannelli solari, a quanto pare svantaggioso dal punto di vista sia ecologico che economico.
Ottimo video, ma cosa intendete per mancanza in cina di combustibili per le energie rinnovabili? Problemi di produzione come la mancanza di materie prime? (Perché non credo che sole e vento mancheranno ahah)
Buongiorno. Vi volevo chiedere come mai soprattutto al nord non si sfruttano i canali d'acqua ce ne sono tantissimi. Vedo sui canali youtube eliche e pale anche subacquee che ci farebbero molto comodo. se ne potrebbero mettere anche molte in successione cosa dire poi del moto ondoso del mare ne siamo circondati e quello esiste per 24 ore al giorno.
Certo, nel ns. sistema capitalista a misura di multinazionale, qualsiasi forma di energia libera conveniente alla popolazione deve essere occultata o non considerata.
dipende dai canali... attenzione che un torrente o un fiume non sono adatti perché trascinano solidi con loro che a certe velocità posso urtare le turbine danneggiandole. Per il mare, il punto è che per costruire una turbina subacquea è necessario avere una certa costanza e stabilità delle direzioni di moto e della turbolenza. L'ottimo per l'installazione di queste tecnologie sono le strettoie nel mare, come nei porti, ma è molto complicato. Ci stanno lavorando
Beh io parlo di canali come il Villoresi che credo colleghi il Ticino all'Adda. È un canale a portata controllata e sarebbe ideale per quelle turbine. Per il mare ho visto prototipi che sfruttano proprio il moto ondoso e la risacca. Poi cosa dire degli eolici orizzontali che potrebbero costeggiare tutte le nostre autostrade.
Sempre molto bravi, io penso che come accumulo di energia bisogna usare l'idrogeno da fonti rinnovabili...
Lo potrai fare quando sarai in eccesso di rinnovabili e ad oggi non è il caso , comunque meglio batterie o ripompaggi
il problema è l'efficienza energetica, attualmente creare l'idrogeno verde non è poi cosi efficiente, per non parlare poi di tutti gli " sprechi " energetici per stoccarlo e trasportarlo, non è certo una soluzione da scartare ma neanche la puoi usare subito
Per la mia esperienza tutte le tecnologie migliorano quando le scelte politiche orientano gli investimenti industriali e finanziari. Nel caso in questione ogni Stato, trattandosi di questioni strategiche e vitali, deve partire dal contesto in cui vive e non emulare realtà diverse inseguendole. Quindi dai titoli è bene poi scendere nei dettagli del problema per evitare di fare eccessive semplificazioni, giungendo poi a conclusioni solo teoriche.
Infatti la capacità produttiva in condizioni ideali non è il solo parametro di cui tenere conto. Gli aspetti da valutare sono variegati ed a volte, purtroppo, sottovalutati.
Comunque tra le criticità a titolo di esempio vi sono:
- le risorse economiche e finanziarie che il singolo stato può permettersi in relazione agli investimenti necessari;
- la dipendenza tecnologica ed economico/finanziaria e quindi politica da altri stati fornitori;
- i tempi di realizzazione e messa in produzione dei sistemi;
- i tempi di risoluzione dei guasti o sostituzione impianti;
- il come sopperire al buco energetico derivante da guasti, manutenzioni e/o rischi naturali e/o bellici;
- i rischi ambientali e sanitari in condizioni operative normali e quelli in condizioni straordinarie;
- come e chi si occuperà del trattamento e smaltimento degli impianti a fine ciclo vita..
etc.etc.
Da qui si evince che è un argomento più complesso che peraltro non può prescindere dalla revisione dell'attuale rete elettrica nazionale (che ha seri problemi di stabilità in particolare nei siti industriali) a favore di reti distributive concettualmente diverse, per essere adeguate all'utilizzo di un mix energetico più capillarmente distribuito (grazie alle rinnovabili) ed efficiente anche per una drastica riduzione delle perdite .. Insomma come diceva Totò " è la somma che fa il totale"..
Tutte considerazioni condivisibili e di buon senso. Peccato che i nostri cosiddetti "decisori politici" abbiano deciso di fregarsene della realtà, di propinarci a forza una utopia fintamente progressista e sostenibile dal retrogusto vagamente orwelliano (ovviamente per lucrarci dalla loro posizione privilegiata), e in pochi anni, anziché condurci al sol dell'avvenire, ci abbiano riportato all'Alto Medioevo. Buon inverno a tutti...
Un piano di lungo periodo.. Ma quanto sarebbe bello avere qualcosa del genere anche in Italia? È assurdo come non si riesca a mettersi d'accordo per tematiche così importanti e si aspetti sempre l'ultimo minuto per fare qualcosa ascoltando i sondaggi
Complimenti per il vostro impegno e la vostra preparazione e professionalità. A causa del mio lavoro spesso mi trovo in cima ai palazzi, vedo terrazzi non adoperati che secondo me, con un corretto incentivo economico, si potrebbero sfruttare per il solare. Non si dovrebbe incentivare solo il singolo l'intero condominio. Certo detto così sembra semplice ma vi assicuro che la sensazione che si ha dello spazio disponibile è molto alta. Costi / benefici? Non saprei.
Non vedo la tabella coi costi x kw ora generato (soprattutto nell'ipotesi di avere aiuti di Stato)
Video interessante e chiaro, complimenti.
Avevamo fatto un gioco su FB.. Immaginare una "centrale solare" che possa sostituire Olkiluoto 1,6gw di potenza. Immaginando di farla in nord Italia. Quanto costerebbe? Vi va di fare il gioco? Ovviamente fotovoltaico con accumulo almeno giornaliero, anche o più giorni, giusto per coprire la diminuzione di potenza in giornate piovose invernali giusto per dare il tempo alle centrali a gas ecc. di partire.
Non dovreste per completezza citare le fonti anche nella descrizione?
Buongiorno
Ing che fine ha fatto l'ing rossi e E-CAT ?
Prometteva una mini centrale atomica domestica
(Fusione Fredda) a poche migliaia d'euro.
In grado di soddisfare il bisogno domestico
di kW/h a basso costo.
Se non ricordo male era tutto finto, non se ne parla più per quello
Se ipotizziamo la creazione sovrabbondante di rinnovabili, è fattibile utilizzare l’energia in eccesso per estrarre idrogeno dall’acqua e utilizzare quello quando invece vengono a mancare?
Purtroppo no. L’estrazione in sè avviene tramite procedimenti diversi, per cui potrebbe essere fattibile. I problemi dell’idrogeno peró sono lo stoccaggio (non se ne possono immagazzinare grandi quantità) e la distribuzione (non si possono usare i gasdotti perché le perdite di idrogeno sarebbero altissime, per cui servirebbe creare una nuova rete).
Un’altro problema dell’estrazione è che la fisica non permette di generare più energia da un sistema di quella che hai immesso in esso. E sempre per un principio della fisica non puoi avere un rendimento del 100% (in ogni interazione per produrre lavoro ci sono delle perdite). Per cui in sostanza per ricavarlo dall’acqua, l’energia per separare l’idrogeno dall’ossigeno viene in parte perduta, e l’energia ottenuta dall’idrogeno ricavato verrà in parte perduta anch’essa, per cui si ha una perdita complessiva in ogni caso.
Si ma l’energia che hai gratis e in più ad esempio nella notte e nel weekend la puoi usare per ricavare idrogeno. Quasi anche se ne immetti di più di quella che poi usi è comunque fatta da fonti rinnovabili e sostenibili . Il video mi sembra un po’ scarso di dati, quando si fa il confronto di quanta superficie c’è da coprire per fare la stessa energia di un la centrale bisogna dare un numero , perché può essere anche grande ma di superficie che viene cementificata tutti i giorni è sicuramente di più.
Vedo molte domande sulla geotermia per la produzione di energia elettrica. In breve i pro e i contro.
pro: altissimo capacity factor (si possono sueprare le 7500 ore anno), impatto CO2 pari a zero (secondo gli ultimi studi), emissioni di altri inquinanti inorganici praticamente nulle grazie alle tecnologie di abbattimento, longevità dei serbatoi geotermici se ben gestiti, ricaduta economica ed occupazionale sul territorio
contro: risorsa geolocalizzata, in Italia ad alta entalpia è presente solo nella bassa Toscana, limitata potenzialità complessiva in termini di capacità installabile, sebbene possa forse essere raddoppiata quella attualmente sfruttata, tempi di realizzazione di un progetto consistenti, rischio minerario nelle perforazioni ed investimenti estremamente capital intensive, grandi costi di manutenzione ed esercizio dei capi geotermici per nuove perforazioni e workover sui pozzi preesistenti, costi di trattamento del fluido geotermico a monte e a valle della centrale, grande impatto visivo che incontra, almeno in Italia, notevoli ostilità tra la popolazione locale (le centrali sono di modesta grandezza ma per sfruttare un serbatoio adeguatamente devono essere molteplici e sono collegate ai pozzi con dei condotti che tagliano il paesaggio), graduale depauperamento della risorsa e della corrispondente potenza erogata, è un discorso più complesso di così ma comunque il senso è che a lungo andare il serbatoio si scarica (raffredda/depressurizza). I costi di decommissioning di un impianto geotermico considerando anche la messa in sicurezza dei pozzi e il ripristino ambientale delle postazioni è ingente.
AAAZ...non pensavo fosse tanto complicato...
Ma in sostanza è costosa in ogni sua fase nonché bruttina (il danno paesaggistico potrebbe essere ovviato creando delle strutture belle esteticamente, con architettura "futustica"/moderna, che richiama i design tutti bianchi con vetrate azzurre e a fine vita tra 100 anni potrebbero essere smantellati dentro e diventare hotel/centri commerciali/ altro...) Ma è 100% green.
Ma in MW quanto potrebbe produrre una centrale? Raggiunge 1 GW?
@@Majsterovic97 una gruppo solitamente è da 20MW. Nel complesso in Italia abbiamo centrali per circa 900MW nominali mi pare
@@albertofiorentini7577 ok quindi, visto che tu suggerisci che può essere raddoppiata la potenza, ci possiamo aspettare un massimo di 1,8 GW di potenza giornaliera, che è comunque buono e spero lo facciano ma diciamo che non è la soluzione definitiva al problema elettrico... Che tu sappia esistono altri luoghi papabili in Italia che potrebbero ospitare centrali geotermiche?
@@Majsterovic97 ipotizzo che ci siano ampi margini di potenziamento in Toscana. L'altro sito nel Lazio non è fattibile per la composizione chimica del fluido. Non ci sono altri siti in cui le condizioni sono tali da render profittevole lo sfruttamento per produzione elettrica.
Bisogna imparare a sciupare meno energia cominciando dai nostri comportamenti quotidiani.
sicuramente, moderare i consumi sarebbe un gran passo avanti
Non si è toccato la criticità della emissione dei radiobuclidi attorno alle centrali nucleari. È vero che vengono dispersi nell'aria in basse quantità, ma poi gli stessi ricadendo sul territorio, col passare del tempo, si accumulano nel terreno ed assorbiti dalle piante destinate all'agricoltura. C'è inoltre da considerare un'altro fattore importante sulla salute umana. Nelle miniere dove si estrae l'uranio molti minatori impegnati in tale attività si ammalano di tumori in quanto all'interno di tali miniere è presente il gas Radon.
Faccio un appello a tutti gli ingegneri, perché per arrivismo o fama, trascurano l'aspetto umano. Se vogliamo parlare anche della transizione sulla mobilità elettrica, in Congo sono impiegati migliaia di bambini nelle miniere dove si estrae il Cobalto, elemento usato per costruire le batterie d'auto, con conseguenze gravi per la loro salute. Insomma, per farla breve, mettetevi una mano sulla coscienza quando fate i progetti. Se il progresso è il benessere deve passare sulla pelle di povete persone si rischia di essere indirettamente complici di queste morti.
Tuttavia la maggior produzione di uranio arriva da Canada e Australia, paesi dove la sicurezza sul lavoro esiste e l'esposizione nelle miniere è evitata. In Kazakistan va un po' peggio probabilmente però.
Le emissioni di radiazioni di una centrale sono nulle. È più esposto a radiazioni il pilota di un aereo (che a 10'000 metri riceve radiazione cosmica 3 volte rispetto a quella che arriva fino a terra) rispetto al tecnico di una centrale nucleare.
Emette nell'ambiente più materiale radioattivo una centrale a carbone nei suoi fumi di combustione rispetto che una nucleare.
1) Perché quando descrivete un concetto base dovete usare termini anglosassoni e non italiani o latini?
2) Aggiungo, gli ingegneri che trattano gli argomenti a "loro" modo sono incapaci di spiegarli.
3) Sull'"accumulo" è chiarissimo.
4) Ma sto "capacity factor" non è mica la capacità media produttiva?
Infatti, fare divulgazione ad un pubblico italiano usando anglicismi non mi sembra sensato.
Il capacity factor è la percentuale di energia prodotta in un dato periodo rispetto a quella che avrebbe prodotto nello stesso periodo se avesse prodotto al massimo possibile delle sue capacità fisiche
Video molto interessante ragazzi. Un unico appunto, non mi spiegherò mai perché se esiste un termine o un'espressione in italiano non la si usa. Nel video viene ripetuto tremila volte "capacity factor" e viene detto anche che in italiano si dice fattore di capacità, quindi che senso ha dirlo in inglese se ci si rivolge ad un pubblico italiano?
Inoltre una produzione distribuita non ha bisogno di alti capitali, ognuno produce per quanto può o quanto serve non va a utilizzare nuovo terreno nel caso del fotovoltaico.
E comunque le celle fotovoltaiche sono prodotte in Cina, e gli avvenimenti degli ultimi giorni gli hanno fatto gettare la maschera. Non sono un paese da cui ci si può aspettare collaborazione strategica, a meno che non si scelga strategicamente di produrre tutto in Europa.
Si ma la Cina deve vendere i suoi prodotti a qualcuno.
Sono decenni che se ne parla, ma non ce n'è mai fregato nulla,abbiamo fatto orecchie da mercanti, dato retta a cose futili e senza senso per il futuro. Pensando sempre che qualcun altro risolvesse il problema. Ecco adesso quel qualcun altro sei tu, e se non ti dai da fare per cose serie,andrai a mendicare da mangiare anche avendo un conto milionario perché,ricordati, che alla fine della giostra i soldi non si possono mangiare .
Ma le energia geotermica?? Nel grafico dava 74% di capacity factor, è buono, perché nessuno ha considerato di svilupparla, nemmeno Cina? In Italia abbiamo decine di posti vicino a vulcani per esempio dove ci sono geiser o sorgenti termali
vedi mia risposta successiva. L'Italia ha inventato lo sfruttamento dell'energia geotermica per la produzione di energia elettrica ed è una delle nazioni che ne fa più uso ma i limiti son odati dalla presenza della risorsa. E' un tema complesso però in generale avere vulcani non significa necessariamente avere un serbatoio geotermico da sfruttare. Se hai dubbi chiedi pure
Ottimo video, grazie per l'approfondimento
L'ho fatto il calcolo. Per sostituire una piccola centrale nucleare da 1000 MW occorrono circa 60 Km^2 di pannelli, valore questo che però dovrà essere moltiplicato per un certo fattore per tenere conto che una superficie del genere non sarà mai illuminata in modo uniforme. Da tenere presente è anche il fatto che il terreno sotto i pannelli non prenderà più il sole e diventerà sterile. Inoltre, una superficie riflettente di queste dimensioni potrebbe causare lo stesso problema che ha causato lo specchio d'acqua creato dall'invaso della diga di Assuan in Egitto: non piove più. Per l'eolico la cosa si anche più "divertenrte". Come si può facilmente verificare anche girovagndo su you tube, un generatore eolico da 1 MW è alto 35m, pesa 70 ton e viene imbullonato su un basamento di 200/250 m^3 di cemento armato (una betoniera di qulle che spesso si incontrano per strada carica al massimo 11 m^3 di cemento). Alla faccia della cementificazione. Alla luce di quetsti "piccoli" particolari io più che rinnovabili ste energie le definirei invecchianti/usuranti.
Potrei sbagliarmi, ma così a spanne mi sa che se il conto lo fai considerando la potenza, hai sovrastimato la superficie PV di un fattore 10, se lo fai in Energia, almeno del doppio.
@@marcoolio3138 Non credo di aver capito quello che vuoi dire comunque l'energia è data dalla potenza per il tempo di erogazione della stessa. I conti che fanno in energia sono riferiti all'anno in modo da far uscire il numerone ed impressionare la gente a me invece interessa che sia disponibile la potenza necessaria quando inserisco la spina del mio utilizzatore.
@@girolamoseghetti5230 1 kW di potenza PV occupa tra i 4 e gli 8 m2 . Pertanto 1 GW occuperà tra i 4 e gli 8 km2.
NON 60, 10 volte tanto.
Questo il calcolo a spanne sulla potenza installata.
Per quanto riguarda l'energia prodotta bisogna poi moltiplicare per il capacity factor che è un dato molto difficile da stimare, visto che ogni singolo impianto, ha il suo, che oltretutto varia a seconda del periodo temporale impiegato.
@@marcoolio3138 Si, giusto. Ora che ricordo meglio quel numero veniva fuori tentando di calcolare la superficie di pannelli necessaria per caricare un milione di Nissan Leaf per mezzo di colonnine da 20 kW.Naturalmente lo scopo non era di fare un calcolo preciso ma di dare un'idea dell'ordine di grandezza delle quantità in gioco.
domanda breve, come vedete eolico e solare sopra ai palazzi?
Mettiamo su dei pannelli fotovoltaici ovunque e usiamo l'idrogeno come accumulo di energia in eccedenza!
la conversione di energia elettrica in potenziale chimico (idrogeno) è molto costosa in termini energetici e non conviene. Sono molto meglio le batterie (BESS) a questo scopo. L'idrogeno dovrà essere usato solo dove sono necessari ingenti quantità di energia altamente concentrata con lo scopo di sostituire il gas naturale, vedi acciaierie ad esempio, i famosi settori hard to abate.
In verità il problema non è tecnologico né ingegneristico, il problema è capitalistico.
Ma il problema non è solo in merito al guadagno monetario, il problema è propriamente l'adottato sistema di gestione delle risorse, della moneta, che induce a condotte poco intelligenti e convenienti per il benessere della comunità civile e innesta inutili colli di bottiglia nello sviluppo e nell'avanzamento tecnologico.
Domanda: se nel mix serve comunque il nucleare, che immagino serva a chiudere il gap delle inefficienze delle rinnovabili ( ergo, lavorando al minimo, ma con potenza da tirar fuori nelle notti senza vento), già che c è, tanto vale usare solo quello. Che ha maggior efficienza, costo x kW inferiore, e sempre disponibile?
Domanda 2: quando alle 8 di mattina accendo l atomizzatore, che ciuccia 6000 ampere a 415 kW x 30 secondi, e di macchine del genere ce ne sono ca 300 nella mia zona, che ci faccio con l eolico o solare?
Tilewiz 57 non ci si può basare al 100% su una sola fonte di energia
il fatto è che il nucleare andrebbe usato per coprire solo baseload, perchè nel momento in cui lo usi per coprire i picchi diventa inefficiente, ovvero pagheresti tanto per sfruttare poco, senza contare che come dice T.A.N.O.B, bisogna differenziare le fonti energetiche di un paese, ed è proprio per questo che chi ha un minimo di cervello esige un mix completo delle varie fonti
Ricco Michele
Perché nelle turbine oliche al posto di
generatori elettrici non istallano i compressori che l'aria compressa è più facile da produrre e accumulare e trasportare a lunghe distanze?
Da ingegnere meccatronico ti rispondo dicendoti che l'aria compressa è il mezzo di trasmissione di energia meno efficiente che uno possa trovare in uno stabilimento industriale, oggigiorno viene evitata come il diavolo. È un'efficiente nella compressione, nell'accumulo, nell'utilizzo, è prona a perdite che però essendo poco pericolose sono spesso ignorate, ha enormi problemi con l'umidità, è un casino in sostanza.
Perchè comprimere l'aria genera un sacco di calore, energia che poi bisogna restituire riscaldando l'aria prima che azioni le turbine che trasformano l'energia della compressione in energia elettrica. Già ora quando si comprime il gas metano per immetterlo nei metanodotti si genera tantissimo calore, ma poi quando viene espanso per immetterlo nella rete a bassa pressione viene riscaldato prima di passare nelle turbine di espansione che a loro volta producono energia elettrica. Lavoravo in una centrale termoelettrica che consumava fino a diecimila metri cubi di gas metano all'ora e pur avendo solo una valvola di espansione se si interrompeva il riscaldamento del gas arrivava in pochissimo tempo a 40-50 gradi sotto zero, (con un salto di pressione da 70 bar a 5 bar) per una turbina sarebbe devastante oltre a non recuperare tutta l'energia. (Il discorso per i rigassificatori è differente).
Avevo letto di un progetto in America dove avrebbero ricoperto un buon tratto di deserto con pannelli fotovoltaici, usato l'energia in eccesso iniettando aria compressa in strati geologici tipo i nostri depositi di gas in pianura Padana, ma avrebbero dovuto bruciare metano all'interno o poco prima delle turbine per prevenire il raffreddamento. Vedi "ciclo di carnot"
Siete bravi a descrivere le basi. Gli impianti alternativi sono molto piu efficienti se utilizati insieme il che significa realizzare impianti ibridi
Apprezzo molto il vostro lavoro, davvero molto interessante e chiaro anche ai non addetti ai lavori. Chiedo però una risposta netta e senza condizionamenti rispetto le ultime dichiarazioni rilasciate dall'amministratore di Enel Italia nella puntata di presa diretta del 21.03.2022. Nel merito, si asseriva che si potrebbe tranquillamente coprire il 70% del fabbisogno energetico italiano da fonti rinnovabili, in un tempo davvero ridotto, potendo pensare di fare a meno dell'utilizzo del gas. Invito alla visione della puntata e capire quanto questo cozzi con quanto raccontato nel vostro contributo sull'argomento. Ringrazio in anticipo e attendo una risposta quanto più possibile oggettiva. Grazie un vostro fedele fan.
il problema non è l'amministratore del enel, ma chi ha fatto questo video, quello che conta non è come dicono sul video la percentuale che puo produrre un sistema di produzione, ma quanto costa, e se viene da un economia circolare o meno. il fotovoltaico anche se produce poco rispetto all'installato ha il costo piu basso x kw prodotto, e lavora come le altre rinnovabili senza dover importare combustibile
@@fossaragna grazie anzitutto per la risposta, ma come dite voi nel vostro contributo, questa forma di rinnovabile ha un utilizzo intermittente, come l'eolico, pertanto a mio avviso quel che è stato raccontato nel video non mette affatto in risalto questa cosa, i denari in ballo con il PNRR sono tanti, perciò comprendo anche chi afferma determinate cose come l'amministratore Enel anche se non la racconta tutta fino in fondo. Menomale che ci siete voi con i vostri video veritieri.
Nikola Tesla aveva capito tutto, ma evidentemente dava fastidio a molti capitalisti, e ci raccontano un sacco di fregnacce pur di fare soldi.
Mi sembra una splendida idea usare il vento per produrre elettricità, la turbina eolica può essere un vero impatto ambientale.. ma questo metodo e rivoluzione.. bravi..
Finalmente è stato detto tutto.... Forse si dovrebbe iniziare a pensare alla riduzione del consumo... Ma questo va contro il sistema mondiale che prevede una crescita di produzione continua....e induce il consumatore allo spreco facendo dismettere oggetti ancora perfettamente funzionanti...
Poco utile. Ovviamente se puoi limitare quello che non ti serve benissimo, gli sprechi anche no, però non cambia molto. Il bisogno di energia non potrà che aumentare in un'ottica di sviluppo anche dei Paesi più poveri, e quindi che fai? Tutti fermi così, stop progresso e i Paesi sottosviluppati che restino tali? Prospettiva irrealistica. Forse si dovrebbe iniziare a puntare sul nucleare invece, non credi?
@@silviajin3431 È un discorso veramente lungo da affrontare... Lo sviluppo non si può arrestare ma se si continua a consumare a dismisura le risorse finiscono... Pensa solo al tonno alle uova sono ovunque produzione intensiva di tutto.... Se continuiamo così ci estinguiamo.... E forse è la cosa giusta così si ricomincia da capo, magari è quello il nostro destino... Una ciclicità. Non è neppure giusto che una minima parte degli umani detenga la maggioranza delle risorse.... Mi fermo non voglio annoiare... Buona serata! ✌️
Ps non ho accennato al nucleare perché ci sono troppe cose da dire si a favore che contro.
@@yuricampaci8052 Sì ma qui si parlava di consumi energetici, il resto è un altro discorso. Per quanto riguarda il nucleare gli argomenti positivi sono schiaccianti in confronto al resto.
@@silviajin3431 Purtroppo non ho le prove... Ma 9/10anni fa quando si iniziava a parlare di mobilità elettrica dissi.. Stai a vedere che è un modo per riproporre il nucleare?... Al momento se si vuole andare verso una mobilità elettrica è l'unica soluzione... Solo che ci vogliono minimo 15anni per fare una centrale nucleare e non bisogna dimenticare che la corrente va prodotta distribuita e stoccata non c'è solo il problema della produzione bisogna fare una rete di distribuzione nuova con conduttori più efficienti e scavare scavare per trovare materiali idonei per gli accumulatori... hanno sempre sostenuto che gli accumulatori sono tra le cose più inquinati... Ora sono green... Forse dipende da dove tira il vento!
@@yuricampaci8052 il numero minimo di anni è variabile, si parla anche di meno di 15, ovviamente non è una cosa che puoi fare dall'oggi al domani, ma non è una scusa per escludere una buona soluzione. Il discorso degli accumulatori servirebbe più al discorso delle rinnovabili se vogliamo vedere, visto che non hai una produzione costante, a differenza invece del nucleare appunto.
Carissimi, mi piacerebbe una trasmissione sul bilancio energetico nationale italiano, passato, presente e scenari, e possibilmente per regione geografica
Ciao. Grazie mille. Io so che l'Europa insieme a Russia, Cina, Giappone e Sud Korea stanno investendo in un tipo di centrale nucleare che partirebbe dall'acqua e sfrutterebbe lo stesso processo che alimenta le stelle. Questo tipo di centrale non produrrebbe scorie e, in combinazione con le rinnovabili, potrebbe essere una soluzione per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra.
Scusate, ma il Geotermico? È rinnovabile anche lui e nella tabella che mostrate è al secondo posto dopo al nucleare. Perché non se ne parla? Non sarebbe fattibile in Italia con tutte le zone vulcaniche che ci sono (sul modello dell'Islanda)? Grazie
Salve, si parla tanto della liquifazione del gas naturale, ma ad oggi non sono riuscito a trovare dati tecnici riguardo al consumo di energia per detto procedimento. Quanti kwh sono necessari per liquefare 1000 m3 di metano. Dal punto di vista energetico è conveniente? Considerando che per renderlo fruibile è necessario fare l'operazione inversa della gassificazione, ecologicamente ed economicamente è conveniente?
Si ringrazia per l'attenzione posta.
Indicativamente servono 50 kWh elettrici per ottenere 100 l di lng a - 200 C da circa 200 Smc di metano. La rigassificazione invece assorbe pochissima energia perché è sufficiente un sistema di scambiatori con pompe per alzare la temperatura. Il processo di per sé non è conveniente e si attua solo in casi particolari per trasportare il gas (sarebbe impensabile caricare metano compresso sulle metanire). Di fatto si liquefa nei grandi impianti di estrazione dove il fattore scala gioca a favore, mentre i piccoli liquefattori (per esempio sugli imoianti biometano) ad oggi hanno scarsa convenienza e altrettanto scarsa applicazione.
@@pippopluto8271
Tantissimi grazie per la precisa e chiara risposta al mio quesito che da moltissimo tempo mi ero posto, ancora infiniti grazie.
Salvatore Lo Porto
Un ottimo video: Bravo. Purtroppo in Italia le energie alternative (al contrario di altre nazioni) nonostante che siamo una nazione tra le più irrorate da sole, (vedi la costa sud,est della Sicilia che ha di media 349 giorni di sole l'anno) stenta a divulgarsi come dovrebbe. Questo perchè a livello governativo, è mancata la lungimiranza, l'intelligenza e la volontà nel procedere nel senso giusto come han fatto le altre nazioni. Se si coprono tutti i tetti delle case, le scuole, fabbriche, parcheggi, stadi, ospedali, etc...etc...(ovviamente ci sono dei posti dove non è possibile) credo che si arriverà oltre al 60 % del fabisogno.Poi x l'eolico dove c'è poco vento, utilizzare un tipo di pala diversa: il traliccio più basso e la pala molto più larga x prendere più aria. Ci sarebbe anche il modo x non utilizzare tutti quegli ettari di terreno, e con un altro sistema utilizzando pochissimo terreno, avendo la stessa produzione di energia e forse anche di più. Ho un piccolo impianto fotovoltaico da 3 kw che presto lo raddiopperò x essere totalmente autonomo ed un solare termico x la produzione di acqua calda, che produce molta più energia di quella che consumiamo. La strada è questa. N.b. Non sono un ingegnere, ma se ho detto delle cose in'esatte, sarei felice di essere informato.
Bravissimo!
Fareste un video su accumulatori cinetici? Steve Mould aveva fatto un video a proposito un po' di tempo fa ma non lo trovo più...
Scusate ma perché per generare più potenza non inseriscono le pale all'interno di un "corridoio" così che la corrente di aria sia più forte? Un vento di 10 km/h all'interno di un tubo con le pareti abbastanza spesse viaggerà più veloce di 10 km/h o sbaglio?
Puoi accelerare il flusso del vento, ma poi cala la pressione. L’energia del vento non può aumentare
@@marcor5886 ma in teoria non ci interessa la pressione ma solo la velocita
@@legacynem2053 interessa quanta energia viene convertita, e l'energia non si crea né si distrugge. Puoi avere un flusso a maggiore velocità ma quello che conta è l'entalpia che puoi convertire in energia cinetica del rotore della pala eolica
@@marcor5886 ok grazie per l' informazione.. non sono proprio un tecnico :)
Domanda: se tutti i tetti dei palazzi d'Italia fossero, obbligatoriamente per legge, ricoperti di pannelli solari, calcolando approssimativamente la superficie, quanta energia sarebbero in grado di produrre? Altra domanda: l'energia prodotta in questo modo, nel caso non completamente utilizzata, può essere immessa nella rete? Grazie e un saluto.
Si può vendere la corrente, ma in ogni caso non tutti i tetti sono predisposti per l'istallazione dei pannelli
@@vincenzopalladino7259 Piu che vendere direi regalare
Avresti momenti di enorme sovra produzione e momenti la cui produzione va a zero (notte).. Il costo dell'accumulo domestico sarebbe importante e non sufficiente per un futuro elettrico. (ricaricare l'auto, pompa di calore e piano di cottura a induzione)..
Su un sito (non so quanto affidabile) ho letto che la superficie complessiva di tutte le abitazioni in Italia (ben inteso che solo su una frazione di queste si potrebbero davvero installare i pannelli) è di 4000km²; su un altro sito, ho letto che per produrre 1kW con il fotovoltaico servono circa 8m² di pannello.
Dunque, 4000×10⁶m²÷8m²/kW=500×10⁶kW=0,5TW.
Adesso, penso che per capire quanta energia si possa ottenere in un anno da questi impianti si debba moltiplicare per il numero di ore in un anno (8760) e per il capacity factor (0,249), e quindi si ottiene un totale di 0,5×8760×0,249=1090TWh.
È davvero tanta energia, è circa tre volte il fabbisogno energetico dell'Italia in un anno, ma per ottenerlo abbiamo ricoperto di pannelli una superficie vasta quanto tutto il Molise... Non mi sembra molto fattibile.
Questo è un calcolo molto spicciolo, ma spero possa aiutare a capire gli ordini di grandezza: se volessimo uno scenario tipo Cina, con il solare al 30% (ad oggi è circa il 7%), ci servirebbero circa 330km² di pannelli.
Spero di non aver detto cazzatone.
Piccola rettifica: un rapporto di GSE parla di 21,65GW di capacità degli impianti fotovoltaici in Italia nel 2020, per un totale di 25TWh. Se questo è il rapporto tra potenza istantanea ed energia prodotta in un anno, allora con i 4000km² di pannelli non otteniamo più 1090TWh, ma 577TWh, è per produrre il 30% del fabbisogno energetico italiano servono 625km² di pannelli.
Inoltre, prima ho fatto il calcolo sovrastimando la potenza al metro quadro dei pannelli fotovoltaici, per capire cosa avviene nella situazione più favorevole. Verosimilmente, nella realtà si produce meno energia: secondo La Stampa, il parco fotovoltaico di Foggia (103MW) ha una superficie di 1,5km², che sono 14m² per ogni kW (il 75% in più di quanto avevo stimato).
Grazie, molto interessante
In italia se lavorassimo davvero coesi come forze politiche riusciremo davvero a soddisfare il fabbisogno energetico.Energia geotermica solare eolico.Ma non lo facciamo nel modo giusto perché tra burocrazia corruzzione e schifo vario preferiamo usare tecnologie obsolete che inquinano la nostra madre terra.Le nuove generazioni però credo che riusciranno a capire che è l unica strada da seguire se vogliamo vivere in pace su questo miracolo che è la vita sulla terra e la terra stessa.
questo è vero ma purtroppo solo con l'energia rinnovabile ora non si riuscirebbe a soddisfare il 100% del fa bisogno nazionale
@@IngegneriaItalia Con il geotermico si potrebbe. Fatto nel modo corretto, si intende
Certo, le rinnovabili attualmente presentano molti limiti, ma indubbiamente sono il futuro.
I combustibili fossili sono destinati ad esaurirsi, o ancora prima, a non essere più convenienti per le sempre crescenti difficoltà di estrazione e trasporto. In altre parole, in un futuro non molto lontano, il petrolio e il gas naturale rimasti saranno talmente in profondità da rendere sconveniente la loro estrazione.
Quindi bisogna sicuramente incrementare la ricerca sul come estrarre energia (e accumularla) da queste fonti.
Video molto chiaro.
pure le terre rare usate per la costruzione di parchi eolici, solari e di batterie sono destinate ad esaurirsi e a creare migliaia di tonnellate di rifiuti tossici, ma noi facciamo finta di niente e continuiamo a chimarle rinnovabili.
Disamina bella e ragionata, ma il nucleare non è né rinnovabile, né ecologico, né sostenibile, né intelligente (al momento).
Eolico e idroelettrico sprecano moltissimo spazio, ma l'eolico sfrutta spazio che, altrimenti, non avrebbe una vera utilità (penso all'eolico in mare aperto, quello più efficiente), mentre l'idroelettrico è strategico perché contribuisce ad aumentare le riserve d'acqua, fondamentali per l'agricoltura (senza contare che quei bacini possono essere utilizzati per altri scopi). Il solare, invece, non spreca spazio se installato sui tetti.
Il nucleare, a differenza delle fonti rinnovabili, spreca comunque non poco spazio e deve rimanere a una certa distanza dai centri abitati. Inoltre i pericolosi depositi di scorie si allargano sempre di più (e anche questo va considerato). Nulla vieta una transizione graduale, senza spegnere subito le centrali nucleari e impiegando ancora carbone e gas, ma il futuro deve essere al 100% ecologico e privo di rischi.
Sarebbe ora che venissero autorizzati più impianti rinnovabili, senza inutili pretesti (come la tutela del paesaggio IN MARE APERTO!). La ricerca sul nucleare è giusto che vada avanti, ma anche la fusione produce un po' di scorie, quindi andrebbe pensata per contesti particolari (ad esempio la colonizzazione spaziale).
IL NUCLEARE SPRECA NON POCO SPAZIO? ma se la densità di energia prodotta è incomparabilmente maggiore di qualsiasi altra fonte...suggerirei di informarsi MOLTO meglio ANCHE su volume di scorie prodotte in rapporto alla potenza generata (e sulle misure di sicurezza del nucleare moderno)
Il solare installato sui tetti spreca ancora meno spazio, mentre l'idroelettrico può servire come riserva d'acqua. Cerchi di capire dopo aver letto un testo e prima di commentarlo.
@@pnx9 allora, visto che stiamo parlando di capire prima di parlare, ribadisco: la sentenza "il nucleare spreca non poco spazio" LA HAI SCRITTA TU, quindi se abbiamo un "problema" siamo quantomeno in due...secondo, mi pare che tu non abbia capito il concetto di densità di energia prodotta (in relazione alla superficie occupata), che a quanto pare per le centrali nucleari è sensibilmente più elevata rispetto a qualsiasi altra fonte: questo è essenziale da far notare soprattutto se parliamo di generazioni di ENORMI quantità di energia, non certo delle quantità di energia molto più ridotte che possono essere generate "in pochissimo spazio e localmente" per il consumo a km zero (vale a dire: l'autoconsumo domestico o la ri-immissione in "rete locale" e non certo a lungo raggio)...COSI' E' PIU' COMPRENSIBILE?
Un impianto energetico che sfrutta spazi impiegati per altre attività, o che permette di avere più funzioni, spreca meno spazio ed è più utile (ad esempio i bacini idroelettrici che funzionano anche da serbatoi capaci di prevenire alluvioni e/o la siccità, quindi hanno ben tre funzioni, oppure i pannelli solari collocati sui tetti che, proprio per questo, non sprecano spazio). Gli impianti nucleari in sé sprecano meno spazio dei grandi impianti eolici (utili sono in certe zone e in mare), solari (un obbrobrio: costano tanto e sprecano molto spazio), ecc., ma più delle soluzioni precedentemente citate (solare sui tetti o idroelettrico che coniughi anche la funzione di prevenzione delle alluvioni o della siccità). Il problema della rete e dei consumi locali è un altro discorso, comunque la necessità di energia ad uso domestico è elevata anche senza considerare il riscaldamento (i consumi delle famiglie dovrebbero essere indicativamente la metà di quelli delle industrie), quindi eliminarla o ridurla in modo significativo sarebbe un'ottima notizia, di questi tempi. Una rete moderna, inoltre, dovrebbe prevedere una condivisione efficiente (ben più di oggi) degli eccessi di produzione energetica da redistribuire in base alla necessità (non solo locali). Non sarebbe nulla di nuovo (in Italia esistono già impianti ad accumulo, ad esempio il Luigi Einaudi di Entracque), ma andrebbe implementato in tutto il territorio nazionale. Il nucleare, invece, è costoso, gli impianti sono lenti da realizzare e il problema delle scorie non è affatto secondario (non abbiamo ancora trovato una collocazione italiana per le nostre perché, molto semplicemente, nessuno le vuole a casa propria e lo stesso vale per le centrali). Peccato che la fusione nucleare sia lontana perché sarebbe ben più interessante.
Upsi, mi sembra che nucleare abbia il maggiore capacity factor. Per me basta questo per chiudere il discorso
Ottimo. Le scorie radioattive le portiamo a casa tua?
La chiave di volta saranno la scoperta di nuovi materiali e nuove tecnologie che ne conseguiranno.
Tanta roba raga
Grazie mille🙏🏼
È stato dimenticata l'energia che si può ricavare dal geotermico.
Oggi parlano di poter giungere 20 km di profondità ove il mantello terrestre raggiunge qualche centinaio di gradi.
Sarebbe magnifico, se non fosse che scavare 20 km in profondità è una sfida enorme! Fino a quando non ci saranno studi che ne confermino la fattibilità, restano chiacchiere.
appunto parlano, non c'è niente di concreto
Ciao a tutti! Sono molto curioso di conoscere i pro ed i contro degli impianti geotermici, perché credo che dovremmo investire molto di più in quella direzione.
vedi mio commento successivo
L’Italia è ormai satura da anni per quanto riguarda l’installare centrali geotermiche: le poche che abbiamo si trovano soltanto in Toscana
@@giovannideagostini8313 il sistema di serbatoi intorno a larderello sì, ma a sud del monte Amiata c'è un enorme potenziale nel serbatoio profondo del basamento metamorfico.
I siti adatti al geotermico non sono molti. Per quello che mi riguarda al momento la migliore strada percorribile è il nucleare. Peccato che in Italia abbiano fatto il referendum però.
@@lucasandri5462 peccato si, ma non è veramente vincolante. Con la giusta volontà politica si può benissimo fare
Purtroppo, in Italia la mentalità è alquanto bigotta, e per nulla razionale ci lamentiamo ora della dipendenza dal gas e dalle fossili, ma il nucleare il popolo lo ha di pancia rifiutato ben due volte (insensatamente) e anche l'idroelettrico che è probabilmente la migliore delle rinnovabili è decisamente contrastata, quest'ultima anche se non conosco la reale capacità delle nostre alpi di ospitare nuovi impianti sarebbe una manna dal cielo e i danni ambientali che crea... beh oddio sono piuttosto soggettivi e farsi influenzare da catastrofi come Chernobyl e Vajont è veramente una cosa stupida
Idroelettrico in Italia è praticamente già saturo. Il popolo, se adeguatamente informato, accoglierà ben volentieri il nucleare... Com'è già avvenuto in tutto il mondo. Pensare che in Italia funziona così e basta perché siamo stupidi mi sembra, scusami se mi permetto, altrettanto bigotto.
@@Djlukito95 Sta storia che siamo saturi con l'idroelettrico è una bufala colossale, se vieni in provincia di Bologna dove abito ti posso accompagnare in almeno 20 siti idonei, poi ci sono gli impianti ad acqua corrente che non hanno nemmeno bisogno di dighe, il nucleare, se consideri i costi di realizzazione di mantenimento e soprattutto di dismissione è di gran lunga l'energia più cara che esista, pensa a quanto ci è costata e ci stà costando la centrale di Caorso che è ferma da 32 anni a ancora ci costa svariati milioni all'anno
@@marcomonti2533 in realtà non é così, i costi di realizzazione sono alti, é vero, ma i costi di mantenimento no, il combustibile costa poco, incide poco, e i soldi per lo smantellamento si guadagnano con la centrale operativa.
Paghiamo ogni anno soldi per la centrale di caorso proprio perché é stata chiusa dopo 8 anni se non sbaglio, quindi ovviamente i soldi li devono prendere dalle tasche dei cittadini
@@marcomonti2533 ci costa svariati milioni proprio perchè è stata chiusa prima che potesse iniziare a ripararsi, che discorso fai?
Ah si, tutti quei siti idonei. Bene, contatti qualcuno e li faccia realizzare, oppure li indichi qua
Se parti dal punto di vista che la vita umana non conta molto, la tua conclusione è corretta. Il nucleare a fissione è una strada da percorrere solo se saremmo alla disperazione, fortunatamente non è così. Meglio investire sul nucleare a fusione e le rinnovabili che possono dare anche ricadute positive sul mondo del lavoro, oltre al fatto di poter aver qualcosa subito e non tra 10-15 anni.
Secondo m'è ..manca il fattore PIL.
Sino a ché ..per tenere alto il PIL ..c'è necessità di ..consumo ..anche di energia ..praticamente sprecata..tanti discorsi sono teorici.
Perché non fate un video su tutti i metodi di accumulazione sperimentali e non è quali siano i più "scarsi" e quali quelli più performanti.
Io personalmente mi sono sempre chiesto ma se con l'energia in eccesso producessimo idrogeno verde potremmo riutilizarlo come gas naturale come carburante per veicoli ad idrogeno ecc oppure creare dicevo corrente mandalo le generali che bruciano gas naturale, ovvio non avendo dati alla mano non so se sia questo il metodo che ha un rendimento maggiore rispetto a pompare l'acqua sopra una centrale idrica per poi farla ricadere. Sarebbe un video molto interessante
Avrebbero dovuto incentivare le rinnovabili già molti anni fa' veramente non per finta i signori politici, dare gli incentivi alle famiglie e non legarsi alla Russia o altri. Questo perché..........