TAWARET e il Culto delle Dee Ippopotamo

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  • เผยแพร่เมื่อ 15 ต.ค. 2024
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ความคิดเห็น • 20

  • @Feline0o91
    @Feline0o91 2 ปีที่แล้ว +5

    Effettivamente ho sempre pensato che gli ippopotami non somigliassero per niente ai cavalli! 😂
    Non conoscevo questa dea, ma devo dire che mi piace molto. Un animale calmo ma potenzialmente feroce è una giusta rappresentazione di una madre protettrice!
    E poi spunta Loki perché sì 😂😂😂

  • @carlocumino824
    @carlocumino824 2 ปีที่แล้ว

    Ricordiamoci che Tawareth da ai suoi Avatar un costume fighissimo

  • @deidaraakatsuki9026
    @deidaraakatsuki9026 2 ปีที่แล้ว +7

    In effetti Tawaret-Seth e Sigin-Loki sono davvero simili, come relazioni...

  • @IMitidelTuboIlarioGobbi
    @IMitidelTuboIlarioGobbi 2 ปีที่แล้ว

    Grazie, mi aiuti sempre a scoprire delle divinità che mi erano ignote!

  • @mattiabordone5071
    @mattiabordone5071 2 ปีที่แล้ว +1

    Proprio oggi mi chiedevo se avresti fatto un video su questa dea.
    Sempre in gamba Vittorio.
    Aspettiamo i prossimi bellissimi video.
    P.s. ma AB origine? È da un po' che non vedo notizie.

  • @Kiryu._
    @Kiryu._ ปีที่แล้ว

    Nel mio headcanon mi piace pensare che dopo che Nefti passa dalla parte di Iside e Horus (perché secondo alcune versioni pare sia stata complice di Seth nella morte di Osiride per poi pentirsene) Tawaret, segretamente innamorata di lui ma che non ha mai avuto modo di dichiararsi anche perché Seth aveva già una compagna, si sia fatta avanti e da allora sia la sua nuova moglie dopo Nefti XD
    Lo so sono un romanticone 🥲🥰

  • @nazarenoneno631
    @nazarenoneno631 2 ปีที่แล้ว

    Molto bono. Desde il Brasile

  • @invisimol6360
    @invisimol6360 2 ปีที่แล้ว

    Io non vedo l’ora di vedere il secondo episodio sugli Argonauti

    • @MitologicamenteGrivitt
      @MitologicamenteGrivitt  2 ปีที่แล้ว

      Il secondo c'è già, settimana prossima esce il terzo

    • @invisimol6360
      @invisimol6360 2 ปีที่แล้ว

      @@MitologicamenteGrivitt si ho sbagliato volevo dire il terzo

  • @oraziogallipoli7829
    @oraziogallipoli7829 2 ปีที่แล้ว

    Grivitt!!: quanta mitologia c'è in Tawaret?
    Wikipedia: eheheh....
    Grivitt!!: Start to panic....

  • @AlessandroGiacomelli2
    @AlessandroGiacomelli2 2 ปีที่แล้ว

    Se non sbaglio è anche la dea rappresentata dalla statua in "Lost".

  • @rossanahanatoiko4177
    @rossanahanatoiko4177 2 ปีที่แล้ว +1

    Sei un mito di mamma. 🧐passato

  • @lucaconsiglio6043
    @lucaconsiglio6043 2 ปีที่แล้ว +1

    una dea parecchio complessa

  • @kwakuanansi9131
    @kwakuanansi9131 2 ปีที่แล้ว

    Lo pubblico sotto questo video perché é l'ultimo uscito. Conoscendo bene la community di questo merafliosso canale mi aspetto un sacco di belle discussioni.
    Contesto: questa era una risposta sotto un video di TH-cam che mi ha un po' preso la mano (é lunghissima, non sparatemi)
    Il post era questo:
    Ci sono tre approcci alla mitologia e alle storie tramandate per tradizione, entrambe giuste e sbagliate al tempo istesso;
    1. Approccio concreto: sono solo storie, chi le ha raccontate magari non le intendeva neanche nel contesto generale della mitologia, con tutti gli altri dei, la cosmologia, ecc. Farsi domande é inutile, non é niente che ti può dare certezza, l'unica cosa che puoi o devi fare é leggerli, raccontarli e al massimo capire ciò che vogliono trasmettere. Questo sarebbe l'approccio più concreto e assoluto ma é anche un approccio sterile e abbastanza relativista: sminuisce l'immaginazione umana e il suo immaginario collettivo, é lo stesso ragionamento che ti porta a dire: studiare l'antropologia non ha senso, ogni cultura é troppo diversa, quindi non ci sono pattern.
    2. Approccio scientifico: ok, magari il singolo individuo che narra se ne frega del contesto, ma parliamo di racconti popolari spesso vecchi di secoli al momento in cui sono riportati, il popolo che li trasmette ha un identità, una visione delle cose, una filosofia! Magari potremmo farci illusioni ma é giusto cercare di trovare un senso logico dietro a questi racconti! Quindi vedi che, nel mito greco, Zeus ha figliato un sacco di volte quindi arrivi alla conclusione che sia un maniaco sessuale in tutti i sensi, quindi giustifichi comportamenti legati in modo collaterale a questo aspetto della sua "personalità" come le vendette di Era o la persecuzione di Eracle. L'approccio scientifico sceglie di indagare e unire i puntini; trova le congiunzioni e grazie a questo abbiamo cose come un albero genealogico completo di dei, semidei, eroi, uomini e persino mostri (questo perché i greci erano fissati con il riportare roba nero su bianco) ma allo stesso tempo non ha l'arroganza (o il coraggio) di spingersi oltre. Un approccio simile a mitologie più frammentarie si risolve solo in un riportate quello che é scritto nei testi. Con il mito norreno lo vedi quando cercano di ricostruire la cosmologia: c'è l'albero del mondo, che potrebbe essere questo Yggdrasill ma non siamo sicuri perché da nessuna parte viene detto in modo esplicito, sappiamo che esistono nove mondi ma le posizioni sono vaghe: Midgard é al centro e pensiamo che coincida con Manaheimr ma non siamo completamente convinti, Asgard é tra le fronde e forse é chiamata anche Asaheimr o Valhalla... Oppure Asaheimr é il mondo e Asgardr é solo la cittadella centrale e il Valhalla é solo un edificio che potrebbe essere interno o esterno ad Asgardr... E questi sono solo due mondi! Lasciamo perdere la confusione tra Nifflheimr, Helheimr e Jotunheimr o tra Svartalfheimr e Nidavellr.
    É un approccio eticamente giusto ma é inefficace perché, anche se tenta di ricostruire, non completa l'opera cercando di colmare le lacune rendendo così lo studio caotico e inconcludente. É un po' come se le lezioni insegnassero solo parte degli argomenti lasciando indietro elementi fondamentali per capirli. Ecco perché non esiste una materia chiamata mitologia, neanche in ambiti universitario.
    3. Approccio speculativo: qui si va sul terreno accidentato. Siamo perfettamente consapevoli che la mitologia non fu, non é e non sarà mai unitaria, questo perché non aveva l'obbiettivo di creare un mondo coeso e chiaro ma solo di prendere luoghi e personaggi noti e fornire insegnamenti, modelli e una storia leggendaria fatta più di esempi che di eventi. Ma la società moderna é portata a voler abbellire qualcosa che non ci soddisfa, quindi non é difficile trovare gente, come me, che specula sulle mitologie più disparate trattandole come se fossero un mondo fantasy con le sue leggi, con un sistema magico, con la sua fauna, con i suoi dei a regolare le cose e con la sua storia concreta. Questo non vuol dire che ci inventiamo le cose senza un senso dietro (almeno, quasi tutti, le mele marce sono in ogni cesto) ma generalmente le persone che passano dall'approccio scientifico a quello speculativo lo fanno quando sentono di aver un quadro più che completo di tutta la faccenda. E qui partono le congetture come se la mitologia fosse un Soulslike e ogni mito la descrizione di un oggetto di gioco trovabile in qualsiasi anfratto della mappa. Io, ad esempio, mi sono approcciato alla mitologia celtica diversi anni fa e mi sono sentito come un bambino sperduto, poi ho iniziato a inquadrate nomi, luoghi, parentele, comportamenti e possibili correlazioni causa effetto e ho cominciato ad avere un quadro più chiaro. Poi ho visto diverse cose che sembravano legare in modo anche abbastanza palese elementi di mitologie appartenenti a popoli vicini e, sapendo ad esempio che gli Irlandesi, i Bretoni e i Gallesi, erano molto diversi ma avevano una cultura simile e si consideravano figli degli stessi dei, ho iniziato anche a creare una macro trama che rendesse unite le diverse mitologie senza però fonderle a cazzo stile Marvel o DC. Negli anni ho finito per creare un qualcosa che, so, nella realtà non é mai esistito ma che nella mia testa aveva un senso... ho dato personalità a divinità di cui si sa solo nome e patronati, ho legato il ciclo dell'Ulster a quello arturiano che deriverebbe a sua volta dal mito gallese, a sia volta influenzato dagli eventi dei miti delle invasioni di Irlanda. Questo é un approccio speculatovo molto estremo, quasi eccessivamente estremo visto che parte da pochissimi elementi e crea un puzzle molto ma molto ma molto più complesso e ricco di dettagli correnti ma fondamentalmente ruchsrrhitu o direttamente inventati di sana pianta.

    • @kwakuanansi9131
      @kwakuanansi9131 2 ปีที่แล้ว

      Andando più sul famigliare: la mitologia greca é abbastanza completa perché, come già detto, i greci amavano scriversi le cose, i romani amavano i greci e le loro cose e i bizantini amavano un sacco i vecchi miti anche dopo l'imposizione del cristianesimo; questo ci ha portato ad un quadro quasi del tutto completo e con contraddizioni tutto sommato minime che, con un po' di ragionamento, si può unire due punti di vista in una scena più complessa senza creare un controsenso. Restano però delle assenze che possono anche generare dubbi sulla stabilità del mito greco essendo spesso roba legata ai culti misterici, a tragedie perdute o a poemi epici semplicemente citati o riassunti dando per scontato che il lettore del tempo sapesse già i dettagli; qui si colmano le lacune riunendo ciò che manca e, seguendo le logiche abbastanza chiare del mito greco, cercando di ricostruire le parti mancanti. Questo potrebbe snaturare i miti? Forse si! Ma non fa male a nessuno! Anzi, é divertente capire cosa abbia portato, ad esempio, Estia ad essere una dea così amata e rispettata anche dagli altri Olimpi che, si sa, sul rispetto sono di manica strettissima, specie tra di loro. Forse Estia si occupava di crescere i suoi fratellini quando si trovavano nello stomaco di Crono facendo loro da madre e assumendo fin da subito un ruolo da sorella maggiore che desidera solo tenere insieme la famiglia, disposta anche a sacrificare il suo trono e il suo potere tra i dodici Olimpi per accogliere Dioniso quando questi viene divinizzato.
      Tutto questo nel testi non viene mai riportato perché agli autori antichi non fregava nulla delle personalità degli dèi! Erano solo oggetti di venerazione per loro quindi erano imperscrutabili ed era spesso considerato blasfemo cercare di comprendere le loro azioni mentre noi siamo portati a cercare delle motivazioni e una coerenza anche dive, alla base, non era richiesta.
      Anche la questione della storia cronologica: da nessuna parte é stato riportato chi viveva in posto X nell'anno Y sotto re Tizio Caio Sempronio ma questo non ha distolto tanta gente nel sbatterci anche la testa per provare a capirlo riuscendo persino a ricostruire una vera e propria timeline degli eventi mitologici dalla nascita di Ananke e Chronos all'ipoteca escatologia greca (che anche questa veniva solo accennata ma probabilmente esisteva: conoscendo la filosofia generale greca l'idea che il tempo non avesse una fine li avrebbe mandato in paranoia) quindi scopri cose come le seguenti:
      Dopo la nascita dei protogenoi di prima e seconda generazione i primi signori dell'Olimpo non furono i titani ma una famiglia di divinità completamente oscure figlie di una dea marina chiamata Eurinome e di un dio terrestre chiamato Ofione, in forma di serpente che, secondo un mito orfico (quindi contemporaneo o addirittura precedente allo stesso Omero) furono scacciati dai titani dopo che Crono ebbe evirato Urano e scomparvero misteriosamente. Ai tempi di Crono gli umani si generarono dai denti di Ofione ed erano la stirpe d'Oro, come riportato anche nella teogonia. La stirpe d'oro di estinse con la titanomachia ma, partendo dalle ossa dei titani, Zeus e Gea crearono la stirpe d'argento che non riuscì a superare il primo inverno portato da Demetra in seguito alla scomparsa di Persefone. Prometeo ricreò gli uomini assieme a Zeus utilizzando le ossa polverizzate dei titani che, liberati dal tartaro, uccisero Zagreo, figlio di Ade e Persefone (che poi sarebbe diventato Dioniso) creando la stirpe di Bronzo. Questa stirpe era inizialmente perfetta ma poi fu punita per la sua arroganza e resa più fragile e fallibile ma mossa dall'amore. Prometeo insegno loro a sopravvivere e, ingannando gli dei, causò la punizione degli uomini che furono maledetti con il vaso di Pandora, come conseguenza ci fu il diluvio da cui si salvarono solo Deucalione e Pirra. I superstiti gettarono alcune pietre alle loro spalle e da queste si formarono gli uomini attuali (la stirpe di pietra) che fu dominata inizialmente dagli dei che governavano direttamente il mondo (Atlantide cercò di attaccare la Grecia quando gli Olimpi ne gestivano le politiche, questo portò alla sua distruzione e alla fine di questa fase) e in questo periodo gli umani e gli spiriti naturali semidivini come potamoi, ninfe e satiri si riproducevano tranquillamente tra loro senza strani effetti creando prole fertile e umanissima. Inoltre in Attica la razza prevalente non era quella umana ma quella dei geminoi, uomini serpente che governavano anche la proto Atene, allora Cercopia. Questa fase finì con la nascita delle grandi storie delle Poleis: Tebe, Atene, Argo, Sparta... E con i primi incontri tra i popoli dell'Asia e quelli della Grecia (gli Autoktonoi) si diede inizio all'età degli eroi. La prima parte vide un sostituirsi delle dinastie autoctone con nuove ed unastie p reiveni ed b tu i d as ll'Asua, ad esempio Cadmo era Fenicio, Danao egiziano e il tutto sfuggì di man con Dioniso, nipote di Cadmo, che nacque in Grecia ma introdusse nell'Ellade costumi orientali e il culto della delirio alcolico ottenendo abbastanza successo da portare il popolo a venerarlo tanto che lo divinizzò sostituendo Estia con lui. Segui il tempo degli eroi che vide un forte contatto tra mondo mortale e mondo divino, specie grazie a Zeus, e qui si verificarono i Tre Grandi Eventi: la spedizione dell'Argo in cerca del Vello d'Oro (che unì tutta la Grecia per la prima volta in un fine costruttivo ed esplorativo), la caccia al Cinghiale Calidone (che portò alla prima grande alleanza achea) e la guerra di Troia che coinvolse tutta l'alleanza Achea a scontrarsi coni popoli asiatici che li avevano colonizzati e da cui, in parte discendevano. Nella tarda età eroica (in concomitanza con la guerra di Troia) si nota come l'attività divina abbia un pucco per poi scomparire quasi totalmente questo perché, già adesso, gli dei sanno che hanno le ore contate e che ormai la loro influenza sta via via calando nel mondo inizia do ad affidare tutto ad gli uomini. Ciò si nota dagli eventi subito precedenti a questo momento: la nascita di Eracle (considerato l'ultimo grande bastardo di Zeus nonché goccia che fa traboccare il vaso) e la Gigantomachia, che avviene subito dopo le fatiche dell'eroe e che lo vedono dare una mano sostanziale ad eliminare i giganti, gli unici che avrebbero potuto detronizzare gli Olimpi. Dopo l'odissea, le epopee degli Eraclidi e degli ultimi re, in pratica persone normali, la storia mitologica greca si può dire finita.
      Ora: tutto sto popo' di roba per dire che l'ordine specifico e il sistema causa effetto nei testi antichi non c'è, é solo frutto di ragionamento e congetture e questa la possiamo considerare un esempio perfetto di approccio speculativo alla mitologia. Il più odiato (perché va a mettere sullo stesso piano la mitologia di un popolo con un mondo fantasy, e agli accademici questa cosa non piace) ma anche il più divertente e appassionante, che ha fatto affezionare gran parte degli attuali studiosi dell'argomento.

  • @matronamalice
    @matronamalice ปีที่แล้ว

    Per il mito arabo th-cam.com/video/tY-B5e3RpQ0/w-d-xo.html 😍

  • @cristianafirstofhername
    @cristianafirstofhername ปีที่แล้ว

    Bella la mitologia egizia ma troppi mischiotti