⚠️ Il condensatore nel ballast è opzionale e ha la funzione di rifasamento perché il ballast essendo un induttore sfasa la corrente in ritardo rispetto alla tensione. Per piccole potenze non è importante ma per lampade grosse sì. Come vedremo sabato può essere collegato o in serie o in parallelo alla 230 V. In alcuni casi come quello del disegno lo si può trovare anche in serie Come funziona accessoria per l'accensione ⚠️ Come giustamente osservato da Marco E.,a volte questi tubi non partono a causa delle condizioni ambientali come per esempio la bassa temperatura. ⚠️Lo starter con tastino rosso ha una funzione di riarmo, per permettere di risolvere situazione di blocco dell'interruttore a lamina bimetallica.
Ciao Pier, io lavoro in una ditta di illuminazione di emergenza e fino a circa 15 anni fa ancora si usavano i tubi fluorescenti, poi grazie al cielo abbiamo iniziato la migrazione al led. All'epoca, se il tubo doveva accendersi saltuariamente, si evitava il preriscaldo degli elettrodi e si applicava un innesco "a freddo" con tensioni che potevano andare da alcune centinaia anche a 3kV picco-picco. La tensione spesso era continua, perché veniva più facile così, ma se usavi i famigerati tubi T5 (più efficienti ma delicatissimi) dovevi andare necessariamente in alternata altrimenti diventavano rosa! Se poi dovevi fare tubi accesi permanentemente si usavano circuiti a mezzo ponte tipo quello che descrivi tu nel video. Negli ultimi tempi la Fairchild aveva persino realizzato un chip carino per gestire i preriscaldi cambiando la frequenza. Tuttavia i tubi fluorescenti ci hanno fatto impazzire in mille modi diversi: visto che in emergenza andavano a batteria li dovevamo usare ben sotto la potenza nominale, e questa era una causa infinita di rogne, come tubi che si annerivano, potenze che aumentavano di colpo verso la fine vita dei tubi, tubi che non si innescavano...per non parlare dello "swirling", fenomeno di turbolenza che iniziò a verificarsi nei tubi a basso contenuto di mercurio. Devo dire che sono stato contento di quanto ho imparato in quel periodo, ma lo sono ancor di più oggi che posso lavorare coi led e gestirli in modo infinitamente più facile! Scusa la lunghezza del commento, ma hai sbloccato tanti ricordi!!!
Grazie mille per l'interessante commento, che ci ricorda che questa è una tecnologia oramai obsoleta e con molti limiti. Con i led si va decisamente meglio, anche se in alcune realizzazioni economiche abbiamo dei circuiti discutibili.
Grande Pier utilissima lezione su queste luci di una volta. Non ti dico le migliaia di reattori con morsetti sbriciolati che popolano i banchi frigo. trovare il guasto ti rimane tutto in mano e te ne vai con il frigo sì funzionante ma a luci spente.
Grazie per il commento, l'ambiente frigo è una situazione decisamente critica... Da questo punto di vista i led e l'elettronica di comando dovrebbero essere più robusti
Come vedo anche da altri commenti il passaggio da neon a led può essere favorevole sotto certi aspetti , ma per il portafoglio no! Sarà una tecnologia superata, ma era molto economica e duratura. Sto constatando in ditta dove lavoro (per l'illuminazione sono stati sostituiti tutti i neon) i tubi a LED durare molto poco. Secondo me la qualità dei componenti è quello che è, o sotto dimensionati anche se il prezzo è 10 volte un tubo al neon. ....tanto pagano i consumatori..... come sempre vide TOP. ciaooo Pier
Grazie per il commento. La cosa interessante è che, di per sé il led ha un'altissima affidabilità, ma poi considerando anche l'elettronica a confronto crolla.
Non avevo mai capito bene come funzionassero, ora molto chiaro. 👍. La mia lampada in occasione simile è passata a led, previa rimozione del vecchio ballast. Consuma meno e ha una luce piu potente. Nel tuo caso ci uscirebbe un bel video, altamente consigliato. 👏👏
Ciao Pier, spiegazione perfetta, io ho smontato molte lampade fluorescenti per recuperare i componenti e uno in particolare il diac, quelle a lampadina all'interno montano il ballast elettronico e in base alla potenza varia il circuito, è non ne ho mai trovato uno con evidente guasto tranne una volta che ho sostituito un transistor in una lampada nuova difettosa, ma era sempre il tubo a esaurirsi. Per sostituire una lampada equivalente a led bisogna come hai detto fare attenzione al circuito che modifiche fare, queste lampade ormai non si trovano più sostituite da quelle a led. Invece quelle a led anche quelle le smonto per vedere cosa si è guastato oltre a essere sempre un led SMD che si guasta anche il circuito a sua volta si guasta, se ne hai due uguali puoi ripararle. Buon weekend.
Grazie per l'interessante commento proprio così, la. tecnologia led oramai è dappertutto, ma. nonostante l'affidabilità dei led sia elevatissima, le condizioni al contorno e l'elettronica la. abbassano
Anch'io ho una lampada da tavolo a neon e lente d'ingrandimento. Grazie al tuo video, la prossima volta sostituirò il tubo e ballast con striscia a led e alimentatore.
Se non fai troppe accensioni e se trovi ancora le circoline, rimetti quest'ultime:il tipo di luce e la durata, non sono minimamente paragonabili alle soluzioni a led soprattutto quelle economiche.
Ciao Pier! Video chiarissimo! Molti produttori di lampade, publicizzano i "reattori" elettronici come migliorarivi rispetto a quelli induttivi. Infatti regolando in modo preciso tensione e corrente, si ottengono maggior vita per la lampada, luce più stabile, e riproduzione dei colori più fedele. Peccato che rompersi più spesso siano proprio questi alimentatori. Mi riferisco alle lampade HID. Si potrebbe fare una puntata sul funzionamento/riparazione di questi? Grazie e, alla prossima!
Ciao Pier! Li avevo visti. Intendevo le lampade da illuminazione da interno, ma la lampada alla fine è la stessa, diverso l'alimentatore. Grazie, e alla prossima!
Davvero interessante Pier, anche io ho quel tipo di lampada , con innesco STARTER e BALLAST di tipo tradizionale ! Un abbraccio e grazie. 73, Pasquale IW0HEX
Io mi ricordo che avevo un lampadario con tubi a cerchio come hai mostrato in questo purtroppo non c'è lo più quel lampadario perché era nella casa dove abitavo prima, ma ricordo il ronzio che faceva quella lampada al neon mamma mia Ottimo video grande Pier 😊
Ciao Pier, io avevo costruito lo starter elettronico ( progetto su rivista elektor) con TRIAC inserito nella custodia in plastica dello starter. I tubi duravano molto di più e lo scopo era quello di evitare il fastidioso lampeggiamento del bimetallico. P.S. erroneamente vengono chiamati neon ma sono lampade a vapori di mercurio a bassa pressione. Praticamente lampade UV con i fosfori che fanno da convertitore di frequenza visibile.
Grazie per il video Ing. Purtroppo allo stato attuale la luce a led non riesce a surclassare quella della circolina a neon. Sopratutto nella lampada come la tua, ho notato delle differenze nella percezione dei colori.Buon lavoro
Ciao Pier, Il tubo tradizionale anche se nuovo può avere delle incertezze d'accensione iniziale anche in funzione delle basse temperature ambientali, tra le righe del video lo fai capire bene, però detto in modo esplicito si capisce meglio del perchè a volte non parte subito anche quando tutto funziona correttamente. Una semplice osservazione pratica da esperienze passate. 😂😂😂😂
Urca, questo e' interessante ,mi ero sempre chiesto come funzionavano i reattori elettronici per Neon ho scritto un mezzo taccuino di appunti, grande Pier.... gli starter li usavo anche per mettere in serie alle lampadine per farle lampeggiare aahahahahahahhaahha
Il condensatore se è inserito per rifasamento si trova in parallelo, ma in alcuni casi (come in questa lampada circolare) il condensatore ha un'altra funzione sull'innesco, così come rappresentato sul corpo metallico del nucleo del ballast
Mai visto nessun condensatore in serie al reattore (ballast). In parallelo a monte di tutto il circuito si, nelle plafoniere a singolo o doppio tubo sempre per rifasare il carico induttivo. Con un condensatore da 2,2 microF in serie al reattore la lampada non si accende.
@@marketto2007 Esatto, la reattanza capacitiva è troppo alta, passa corrente non sufficiente per accendere la lampada col C in serie. Secondo me è stampato male lo schema.
Nelle lampade fluorescenti capitava che quando non andavano più, spesso la causa era un elettrodo bruciato. Allora si verificava l'interruzione effettiva col tester e si misurava la resistenza dell'altro filamento (circa poche decine di ohm) che doveva essere ancora integro. Quindi si collegava in parallelo all'elettrodo bruciato una resistenza di valore prossimo alla resistenza dell'altro filamento e di potenza adeguata. Si riusciva a resuscitare così la lampada e a farla funzionare ancora per un po' finchè almeno anche l'altro elettrodo non si guastasse. Io ne ho una che uso tuttora quasi tutti i giorni riparata in questo modo quasi 8 anni fa e funziona ancora perfettamente!
Ciao Pier, tempo fa avevo fatto uno stage in un'azienda dove costruivano anche ballast per le lampade fluorescenti, mi ricordo i 400v dc sul condensatore del pfc.
Ciao Pier, complimenti per il video!, qualche mese fa cercavo proprio un video così che mi spiegasse il funzionamento e sono stato accontentato grazie alla rottura della tua lente da banco😂... chiedo: ma ci sono usi alternativi per riciclare il ballast magnetici dei vecchi neon oltre a "fermaporta"?😂
Pier, un ballast a costo zero si può cannibalizzare dalle lampade cfl, basta che la potenza sia compatibile e accendono senza problemi anche tubi diversi da quello originale.
Ciao Pier non so se necessario sapere che gli starter sono suddivisi oltre che per tensione e potenza, anche per tipologia di connessione. Gli S10 che si vedono nel video sono gli universali poi esistono gli S2 utilizzati nelle plafoniere con serie dei tubi da 18w. Chiaramente utilizzando gli S10 al posto degli S2 non partiranno mai . Nel caso opposto funziona purché il tubo non superi i 22w
04:19 in realtà sono state messe fuori produzione perché sostituite dalle lampade a L.E.D. Quelle Neon sono state le più lunghe ad essere presenti sul mercato.
Bello ora mi son più chiare molte cose. Bel sfasamento. in corridoio ho 4 tubi e son 10 anni che dico appena danno segni di problemi li cambio con il led.
interessante. Però non sapevo che erano stati tolti dal mercato. anzi se ricordo bene tempo fa avevo una piccola torcia al neon alimentata con pile (credo 12V).
Un anno fa ho comprato una circolina Silvania per la mia lampada con lente di ingrandimento, l'ho usata pochissimo, circa 3 ore a settimana. Dopo un anno non si accende più, estremi un po' anneriti e tanti lampi, ma non si accende. Ma come è possibile? Forse la Silvania non è una buona marca? Oppure devo cambiare lo starter? È possibile che il problema della usura precoce dipenda del fatto che c'è un UPS a monte della lampada, che è alimentata attraverso l'ups? Grazie
Una cosa che ho notato che nei lampadari da casa (ovviamente ormai quasi obsoleti), proprio con queste lampade tonde, il condensatore non era quasi mai presente. Anche in molte lampade "a basso consumo", quelle che sostituivano le lampade con attacchi a vite E, il condensatore non era presente, principalmente quelle di marca a caso. Ora credo che lo mettano tutti visto che ormai i prezzi sono crollati. Per la sostituzione con i led si trovano delle lampade già pronte circolari, anche qui però sarebbe il caso di gestire il fattore di correzione. PS: notavo che Enel sta installando dei condensatori di rifasamento localizzati.
Io gli ho acceso il neon di una lampada a basso consumo, aveva i filamenti, ma la accendevo con una bobina ad alta tensione di un auto, senza usare i filamenti. Sicuramente con i filamenti avrei abbassato notevolmente la tensione di innesco. Pensavo che i filamenti lavorassero a tensioni più basse, non a 20V
L'innesco con alta tensione /elevato campo elettrico lo si può realizzare in molti modi. In questo video con una bobina di Tesla th-cam.com/video/ge7bEnh5-vI/w-d-xo.html
Ciao Pier! Nuuu ma non hai provato il ballast elettronico con la lampadaaa!! 😬 Comunque credo siano esattamente le stesse di una lampada CFL, ma solo con correnti più alte🤔 Per la tensione, frequenza e forma d'onda anomala, credo sia soltanto il circuito che viene innescato dal diac (proprio come nelle CFL) ma poi non oscilla perché non trova il carico che si aspetta.
Al momento in cui ho girato il video non avevo più tubi compatibili per quel ballast 🤣🤣 magari faremo una parte. due con anche i ballast per gas ad alta pressione
@@PierAisa Uhh capito😬 Tieniteli stretti i prossimi tubi e fanne incetta, che diventeranno cimeli storici come le lampadine a incandescenza🤯 Siii li sono anche circuiti più interessanti e raffinati dei ballast per le lampade a bassa pressione. In quel caso è interessante anche il ciclo di lavoro delle lampade, in base a pressione temperatura e al loro stato di usura!
Scusate la domanda un po da principiante... Come mai questi tubi all'innesco producono poca luce, ma man mano che si scaldano emmettono più radiazione luminosa? Con la tempartura diminusce la resistenza del plasma?
La temperatura indica l'agitazione molecolare e questa aumenta con il passare del tempo dalla accensione, aumentando la probabilità di collisione ioni elettroni e aumentando quindi il livello di radiazione UV, con una maggior produzione di luce dovuta all'impatto con la materia fluorescente depositata sul tubo. Il plasma ha bisogno di tempo per stabilizzarsi.
quindi tubi tradizionali sono fuori produzione? ma li trovo ancora nei magazzini... faccio scorta? tubo neon 2€, tubo LED 20€... e dove non serve il led io continuo ad usare neon!
Io ho un problema analogo diciamo simile per una termocoperta che devo cercare di sistemare... volevo sapere se è a conoscenza se a parità di Potenza nel mio caso a 150 Watt posso sostituire il regolatore di un'altra termocoperta a parità di Potenza modificando gli spinotti Che non sono uguali... ho misurato la resistenza della termocoperta da sistemare risulta una resistenza di circa 170 Ohm quindi una tensione massima sarà intorno ai 150 volt che mi sembra strano di questa entità abbastanza elevata per la sicurezza... Eh volevo sapere anche un'idea per metterci qualche regolatore di tensione Avevo pensato ad un dimmer... Grazie per l'evento la risposta di chiunque
@@rokykor Con un alimentazione da banco, entualmente ricavata usando il variac alimenti la termcorperta e verifichi il punto di lavoro del nuovo alimentatore confrontando tensione e corrente e la lasci per una durata sufficiente a verificare che tutto sia rimasto in sicurezza
@@PierAisa oppure usi la termocoperta sul letto della suocera 😆😂 PS su molti letti mi è capitato di sentire il classico pizzicorio della dispersione di corrente.
⚠️ Il condensatore nel ballast è opzionale e ha la funzione di rifasamento perché il ballast essendo un induttore sfasa la corrente in ritardo rispetto alla tensione. Per piccole potenze non è importante ma per lampade grosse sì. Come vedremo sabato può essere collegato o in serie o in parallelo alla 230 V. In alcuni casi come quello del disegno lo si può trovare anche in serie Come funziona accessoria per l'accensione
⚠️ Come giustamente osservato da Marco E.,a volte questi tubi non partono a causa delle condizioni ambientali come per esempio la bassa temperatura.
⚠️Lo starter con tastino rosso ha una funzione di riarmo, per permettere di risolvere situazione di blocco dell'interruttore a lamina bimetallica.
Ciao Pier, io lavoro in una ditta di illuminazione di emergenza e fino a circa 15 anni fa ancora si usavano i tubi fluorescenti, poi grazie al cielo abbiamo iniziato la migrazione al led. All'epoca, se il tubo doveva accendersi saltuariamente, si evitava il preriscaldo degli elettrodi e si applicava un innesco "a freddo" con tensioni che potevano andare da alcune centinaia anche a 3kV picco-picco. La tensione spesso era continua, perché veniva più facile così, ma se usavi i famigerati tubi T5 (più efficienti ma delicatissimi) dovevi andare necessariamente in alternata altrimenti diventavano rosa! Se poi dovevi fare tubi accesi permanentemente si usavano circuiti a mezzo ponte tipo quello che descrivi tu nel video. Negli ultimi tempi la Fairchild aveva persino realizzato un chip carino per gestire i preriscaldi cambiando la frequenza. Tuttavia i tubi fluorescenti ci hanno fatto impazzire in mille modi diversi: visto che in emergenza andavano a batteria li dovevamo usare ben sotto la potenza nominale, e questa era una causa infinita di rogne, come tubi che si annerivano, potenze che aumentavano di colpo verso la fine vita dei tubi, tubi che non si innescavano...per non parlare dello "swirling", fenomeno di turbolenza che iniziò a verificarsi nei tubi a basso contenuto di mercurio. Devo dire che sono stato contento di quanto ho imparato in quel periodo, ma lo sono ancor di più oggi che posso lavorare coi led e gestirli in modo infinitamente più facile! Scusa la lunghezza del commento, ma hai sbloccato tanti ricordi!!!
Grazie mille per l'interessante commento, che ci ricorda che questa è una tecnologia oramai obsoleta e con molti limiti. Con i led si va decisamente meglio, anche se in alcune realizzazioni economiche abbiamo dei circuiti discutibili.
Come sempre video molto interessante! Tutto spiegato in maniera semplice e perfettamente capibile da tutti 😁
Salve Pier! Ascoltarti mentre spieghi è una "goduria". Fai davvero appassionare chi ti ascolta!!
Complimenti, ottima spiegazione di funzionamento di questi tubi .👍
ottimo contributo, spiegato magistralmente! bravo Pier!!!
Grande Pier utilissima lezione su queste luci di una volta. Non ti dico le migliaia di reattori con morsetti sbriciolati che popolano i banchi frigo. trovare il guasto ti rimane tutto in mano e te ne vai con il frigo sì funzionante ma a luci spente.
Grazie per il commento, l'ambiente frigo è una situazione decisamente critica... Da questo punto di vista i led e l'elettronica di comando dovrebbero essere più robusti
Grande Pier! Anni che faccio l'elettricista e non sapevo esattamente come funzionasse un tubo fluorescente 😅
Come vedo anche da altri commenti il passaggio da neon a led può essere favorevole sotto certi aspetti , ma per il portafoglio no!
Sarà una tecnologia superata, ma era molto economica e duratura.
Sto constatando in ditta dove lavoro (per l'illuminazione sono stati sostituiti tutti i neon) i tubi a LED durare molto poco.
Secondo me la qualità dei componenti è quello che è, o sotto dimensionati anche se il prezzo è 10 volte un tubo al neon.
....tanto pagano i consumatori.....
come sempre vide TOP.
ciaooo Pier
Grazie per il commento. La cosa interessante è che, di per sé il led ha un'altissima affidabilità, ma poi considerando anche l'elettronica a confronto crolla.
Ciao, il tuo video mi hafatto ripensare alle luminarie di Natale..collegando lo starter in serie alle luci. Rick
Non avevo mai capito bene come funzionassero, ora molto chiaro. 👍. La mia lampada in occasione simile è passata a led, previa rimozione del vecchio ballast. Consuma meno e ha una luce piu potente. Nel tuo caso ci uscirebbe un bel video, altamente consigliato. 👏👏
Grazie una bella trasformazione!
Ciao Pier, spiegazione perfetta, io ho smontato molte lampade fluorescenti per recuperare i componenti e uno in particolare il diac, quelle a lampadina all'interno montano il ballast elettronico e in base alla potenza varia il circuito, è non ne ho mai trovato uno con evidente guasto tranne una volta che ho sostituito un transistor in una lampada nuova difettosa, ma era sempre il tubo a esaurirsi. Per sostituire una lampada equivalente a led bisogna come hai detto fare attenzione al circuito che modifiche fare, queste lampade ormai non si trovano più sostituite da quelle a led. Invece quelle a led anche quelle le smonto per vedere cosa si è guastato oltre a essere sempre un led SMD che si guasta anche il circuito a sua volta si guasta, se ne hai due uguali puoi ripararle. Buon weekend.
Grazie per l'interessante commento proprio così, la. tecnologia led oramai è dappertutto, ma. nonostante l'affidabilità dei led sia elevatissima, le condizioni al contorno e l'elettronica la. abbassano
Anch'io ho una lampada da tavolo a neon e lente d'ingrandimento.
Grazie al tuo video, la prossima volta sostituirò il tubo e ballast con striscia a led e alimentatore.
Se non fai troppe accensioni e se trovi ancora le circoline, rimetti quest'ultime:il tipo di luce e la durata, non sono minimamente paragonabili alle soluzioni a led soprattutto quelle economiche.
Ciao Pier! Video chiarissimo! Molti produttori di lampade, publicizzano i "reattori" elettronici come migliorarivi rispetto a quelli induttivi. Infatti regolando in modo preciso tensione e corrente, si ottengono maggior vita per la lampada, luce più stabile, e riproduzione dei colori più fedele. Peccato che rompersi più spesso siano proprio questi alimentatori. Mi riferisco alle lampade HID. Si potrebbe fare una puntata sul funzionamento/riparazione di questi? Grazie e, alla prossima!
Su HID ho un video preistorici xeno nella. mia videolist www.pieraisa.it/video con numero 353 435 449
Ciao Pier! Li avevo visti. Intendevo le lampade da illuminazione da interno, ma la lampada alla fine è la stessa, diverso l'alimentatore. Grazie, e alla prossima!
🔥👍 spiegazione top!
Buongiorno Pier come sempre bel video ben spiegato e interessante un saluto e se sarai anche quest'anno al nerd show ci vedremo la
Grazie! Si esatto ci trovi allo stand Elettronici Entusiasti!!
Davvero interessante Pier, anche io ho quel tipo di lampada , con innesco STARTER e BALLAST di tipo tradizionale ! Un abbraccio e grazie. 73, Pasquale IW0HEX
lampada storica
Io mi ricordo che avevo un lampadario con tubi a cerchio come hai mostrato in questo purtroppo non c'è lo più quel lampadario perché era nella casa dove abitavo prima, ma ricordo il ronzio che faceva quella lampada al neon mamma mia
Ottimo video grande Pier 😊
Grazie Riccardo
@@PierAisa prego Pier 😊
Ciao Pier,
io avevo costruito lo starter elettronico ( progetto su rivista elektor) con TRIAC inserito nella custodia in plastica dello starter. I tubi duravano molto di più e lo scopo era quello di evitare il fastidioso lampeggiamento del bimetallico.
P.S. erroneamente vengono chiamati neon ma sono lampade a vapori di mercurio a bassa pressione. Praticamente lampade UV con i fosfori che fanno da convertitore di frequenza visibile.
Grazie per il commento.... progetto molto interessante!
@@PierAisate lo mando! Devo cercare il master che avevo riprodotto su lucido 😂
Grazie per il video Ing. Purtroppo allo stato attuale la luce a led non riesce a surclassare quella della circolina a neon. Sopratutto nella lampada come la tua, ho notato delle differenze nella percezione dei colori.Buon lavoro
Ciao Pier, Il tubo tradizionale anche se nuovo può avere delle incertezze d'accensione iniziale anche in funzione delle basse temperature ambientali, tra le righe del video lo fai capire bene, però detto in modo esplicito si capisce meglio del perchè a volte non parte subito anche quando tutto funziona correttamente.
Una semplice osservazione pratica da esperienze passate.
😂😂😂😂
Grazie Marco Ottima osservazione! Lo aggiungo nelle note in evidenza.
il tubo nuovo emette anche meno luce e spesso non è uniforme, dopo un po' di funzionamento si normalizza.
Grande!!❤👏👏
Bellissimo video, ho cercato tempo fa di convertire un ballast elettronico da 18W da 230V AC a 12V DC senza successo, ora ho capito il motivo
Da elettricista ti posso dire che se ne cambiano parecchi... meglio i vecchi reattori ,ancora meglio le lampade a led. Ottimo video
Grazie gentilissimo per il tuo riscontro
Sempre ottimo, peccato non si possano mettere più di un pollice in su.
Urca, questo e' interessante ,mi ero sempre chiesto come funzionavano i reattori elettronici per Neon ho scritto un mezzo taccuino di appunti, grande Pier.... gli starter li usavo anche per mettere in serie alle lampadine per farle lampeggiare aahahahahahahhaahha
il ballasting ha infinite applicazioni, si possono realizzare nuove idee
Ecco un altro video eccellente. Pier stupisci sempre i tuoi fans. Grazie mille
@giuseppecolombo4701 Grazie il merito dei contenuti è anche vostro visto che, proponete sempre cose interessanti
9:18 il condensatore di solito è in parallelo all'ingresso della 220 non mi risulta sia in serie al ballast (reattore).
Il condensatore se è inserito per rifasamento si trova in parallelo, ma in alcuni casi (come in questa lampada circolare) il condensatore ha un'altra funzione sull'innesco, così come rappresentato sul corpo metallico del nucleo del ballast
Mai visto nessun condensatore in serie al reattore (ballast). In parallelo a monte di tutto il circuito si, nelle plafoniere a singolo o doppio tubo sempre per rifasare il carico induttivo. Con un condensatore da 2,2 microF in serie al reattore la lampada non si accende.
@@marketto2007 Esatto, la reattanza capacitiva è troppo alta, passa corrente non sufficiente per accendere la lampada col C in serie. Secondo me è stampato male lo schema.
@RickB3n il condensatore in serie all'induttore crea un filtro risonante di tipo LC che a 50 Hz ha un impedenza calcolata per la potenza della lampada
@@RickB3n con i risuonatori LC funziona e si risolve ogni controversia 😉
Nelle lampade fluorescenti capitava che quando non andavano più, spesso la causa era un elettrodo bruciato. Allora si verificava l'interruzione effettiva col tester e si misurava la resistenza dell'altro filamento (circa poche decine di ohm) che doveva essere ancora integro. Quindi si collegava in parallelo all'elettrodo bruciato una resistenza di valore prossimo alla resistenza dell'altro filamento e di potenza adeguata. Si riusciva a resuscitare così la lampada e a farla funzionare ancora per un po' finchè almeno anche l'altro elettrodo non si guastasse. Io ne ho una che uso tuttora quasi tutti i giorni riparata in questo modo quasi 8 anni fa e funziona ancora perfettamente!
Grazie mille per questi aneddoti!
Ciao Pier, tempo fa avevo fatto uno stage in un'azienda dove costruivano anche ballast per le lampade fluorescenti, mi ricordo i 400v dc sul condensatore del pfc.
Si esatto é un valore abbastanza standard
Ciao Pier, complimenti per il video!, qualche mese fa cercavo proprio un video così che mi spiegasse il funzionamento e sono stato accontentato grazie alla rottura della tua lente da banco😂...
chiedo: ma ci sono usi alternativi per riciclare il ballast magnetici dei vecchi neon oltre a "fermaporta"?😂
Sono degli induttori dimensionati per la 50Hz, potrebbero servire ad esempio come filtri
Quando PierAisa vuole diventare l'electroboom italiano con i "CAVI DELLA MORTE"😂😂
🤣🤣 il cavo con spina da 230 da una parte e coccodrilli dall'altra parte è un mio brevetto
Pier, un ballast a costo zero si può cannibalizzare dalle lampade cfl, basta che la potenza sia compatibile e accendono senza problemi anche tubi diversi da quello originale.
ottima dritta! Potrebbe essere un ingrediente per la parte due!!
Ciao Pier non so se necessario sapere che gli starter sono suddivisi oltre che per tensione e potenza, anche per tipologia di connessione. Gli S10 che si vedono nel video sono gli universali poi esistono gli S2 utilizzati nelle plafoniere con serie dei tubi da 18w. Chiaramente utilizzando gli S10 al posto degli S2 non partiranno mai . Nel caso opposto funziona purché il tubo non superi i 22w
Grazie per la precisazione necessaria, nel video ho sorvolato questo aspetto importante
04:19 in realtà sono state messe fuori produzione perché sostituite dalle lampade a L.E.D. Quelle Neon sono state le più lunghe ad essere presenti sul mercato.
Ciao pier, a volte li chiamano anche accenditori per lampade a iouduri metallici se non sbaglio.
Si esatto gli ioduri metallici, metal halide, come il mercurio all'accensione vaporizzano innescando il processo di scarica.
Bello ora mi son più chiare molte cose. Bel sfasamento. in corridoio ho 4 tubi e son 10 anni che dico appena danno segni di problemi li cambio con il led.
led forever
interessante. Però non sapevo che erano stati tolti dal mercato. anzi se ricordo bene tempo fa avevo una piccola torcia al neon alimentata con pile (credo 12V).
da verificare i materiali contenuti e le quantità
@@PierAisa scusa, non ho capito...
Un anno fa ho comprato una circolina Silvania per la mia lampada con lente di ingrandimento, l'ho usata pochissimo, circa 3 ore a settimana. Dopo un anno non si accende più, estremi un po' anneriti e tanti lampi, ma non si accende. Ma come è possibile? Forse la Silvania non è una buona marca? Oppure devo cambiare lo starter? È possibile che il problema della usura precoce dipenda del fatto che c'è un UPS a monte della lampada, che è alimentata attraverso l'ups? Grazie
Questa è una cosa strana o il tubo aveva dei problemi fin dall'inizio oppure il ballast non sta limitando la corrente
@PierAisa quindi non può essere colpa dell UPS
Una cosa che ho notato che nei lampadari da casa (ovviamente ormai quasi obsoleti), proprio con queste lampade tonde, il condensatore non era quasi mai presente. Anche in molte lampade "a basso consumo", quelle che sostituivano le lampade con attacchi a vite E, il condensatore non era presente, principalmente quelle di marca a caso. Ora credo che lo mettano tutti visto che ormai i prezzi sono crollati.
Per la sostituzione con i led si trovano delle lampade già pronte circolari, anche qui però sarebbe il caso di gestire il fattore di correzione.
PS: notavo che Enel sta installando dei condensatori di rifasamento localizzati.
dipende dalla potenza e dal costo
Io gli ho acceso il neon di una lampada a basso consumo, aveva i filamenti, ma la accendevo con una bobina ad alta tensione di un auto, senza usare i filamenti. Sicuramente con i filamenti avrei abbassato notevolmente la tensione di innesco. Pensavo che i filamenti lavorassero a tensioni più basse, non a 20V
L'innesco con alta tensione /elevato campo elettrico lo si può realizzare in molti modi. In questo video con una bobina di Tesla th-cam.com/video/ge7bEnh5-vI/w-d-xo.html
Ciao Pier! Nuuu ma non hai provato il ballast elettronico con la lampadaaa!! 😬 Comunque credo siano esattamente le stesse di una lampada CFL, ma solo con correnti più alte🤔
Per la tensione, frequenza e forma d'onda anomala, credo sia soltanto il circuito che viene innescato dal diac (proprio come nelle CFL) ma poi non oscilla perché non trova il carico che si aspetta.
Al momento in cui ho girato il video non avevo più tubi compatibili per quel ballast 🤣🤣 magari faremo una parte. due con anche i ballast per gas ad alta pressione
@@PierAisa Uhh capito😬 Tieniteli stretti i prossimi tubi e fanne incetta, che diventeranno cimeli storici come le lampadine a incandescenza🤯 Siii li sono anche circuiti più interessanti e raffinati dei ballast per le lampade a bassa pressione. In quel caso è interessante anche il ciclo di lavoro delle lampade, in base a pressione temperatura e al loro stato di usura!
Scusate la domanda un po da principiante... Come mai questi tubi all'innesco producono poca luce, ma man mano che si scaldano emmettono più radiazione luminosa?
Con la tempartura diminusce la resistenza del plasma?
La temperatura indica l'agitazione molecolare e questa aumenta con il passare del tempo dalla accensione, aumentando la probabilità di collisione ioni elettroni e aumentando quindi il livello di radiazione UV, con una maggior produzione di luce dovuta all'impatto con la materia fluorescente depositata sul tubo. Il plasma ha bisogno di tempo per stabilizzarsi.
quindi tubi tradizionali sono fuori produzione? ma li trovo ancora nei magazzini... faccio scorta? tubo neon 2€, tubo LED 20€... e dove non serve il led io continuo ad usare neon!
Sono stati messi fuori di produzione tempo fa, specialmente per i vapori di mercurio
Mi aspettavo che accendessi quei neon con la bobina Tesla. Peccato, sarà per la prossima volta!
Lo ho fatto sabato scorso 🤭ecco il link th-cam.com/video/ge7bEnh5-vI/w-d-xo.html
@@PierAisa oh grazie Pier, non l'avevo visto ancora.
Io ho un problema analogo diciamo simile per una termocoperta che devo cercare di sistemare... volevo sapere se è a conoscenza se a parità di Potenza nel mio caso a 150 Watt posso sostituire il regolatore di un'altra termocoperta a parità di Potenza modificando gli spinotti Che non sono uguali... ho misurato la resistenza della termocoperta da sistemare risulta una resistenza di circa 170 Ohm quindi una tensione massima sarà intorno ai 150 volt che mi sembra strano di questa entità abbastanza elevata per la sicurezza... Eh volevo sapere anche un'idea per metterci qualche regolatore di tensione Avevo pensato ad un dimmer... Grazie per l'evento la risposta di chiunque
Prodotto molto delicato, per le tematiche di sicurezza, si possono fare delle. prove specialmente. di durata e assorbimento
@@PierAisa Cioè Non ho ben capito ... fammi capire esplicitamente Quali prove intenderesti
@@rokykor Con un alimentazione da banco, entualmente ricavata usando il variac alimenti la termcorperta e verifichi il punto di lavoro del nuovo alimentatore confrontando tensione e corrente e la lasci per una durata sufficiente a verificare che tutto sia rimasto in sicurezza
@@PierAisa oppure usi la termocoperta sul letto della suocera 😆😂
PS su molti letti mi è capitato di sentire il classico pizzicorio della dispersione di corrente.
@GianF123 sono oggetti mortali... attenzione
Che ricordi... potrei averla fatta io quella scheda... 😅😅😅
Grande!
@@PierAisa Se ti serve qualche info chiedi pure!
ma essendo fluorescenti non dovrebbero esserci sostanze a base di fluoro e non di fosforo?
la fluorescenza è la capacità di alcuni materiali di emettere luce, non dipende dalla presenza del fluoro in sé.
Ballats o reattore come veniva chiamato una volta,di 40 va' ancora alla grande
Certo i reattori continuano ad andare bene in molti impianto con tubi al neon