Documentaire Italie : Les Secrets de la Vallée d'Aoste

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  • เผยแพร่เมื่อ 6 ก.ค. 2024
  • Documentaire Italie : Les Secrets de la Vallée d'Aoste
    Documentaire Italie : découvrez les plus beau secrets de la vallée d'Aoste, Cette vallée est un véritable joyau pour les amateurs et amatrices de nature, de randonnée, de vélo, de ski mais aussi pour ceux que la Dolce Vita italienne attire. la vallée d’Aoste, plus petite région autonome d’Italie attire le mond entier et même Hollywood, en effet le Fort de Bard a servi de cadre au tournage du film Avengers: Age of Ultron. A la rencontre de son histoire, elle a joué un rôle cruciale dans l’histoire de l’Europe et a été contrôlée par les celtes, romains, les savoyards… et même Napoléon....
    #Aoste #Italie #documentaire #secretslaterre #Montblanc #Alpes #documentairevoyage
    0:00 : Vallée D'Aoste
    1:18 : Aoste
    4:05 : Station de Pila
    4:46 : Lac di Chamolé
    5:48 : Chateau de Fénis
    6:42 : Les chateaux de la vallée d'Aoste
    7:25 : Fort de Bard
    7:50 : Histoire de la Guale et de l'italie
    8:55 : Ville de Bard
    9:30 : Avengers en Italie
    9:50 : Paysage de la Vallée d'Aoste
    10:25 : Pré-Saint-Didier
    11:20 : Courmayeur
    12:20 : Le Mont Blanc
    12:45 : Haute Savoie
    12:53 : Aiguille du Midi
    13:20 : Chaine des Alpes
    13:40 : Mer de Glace
    14:00 : Histoire du Mont Blanc
    15:40 : Gastronomie Valdotaine
    17:20 : Les Villages d ela vallée d'Aoste
    18:40 : Fénis
    19:20 : Documentaire Vallée d'Aoste
    Music final by Misterlay : www.misterlazy.com/
    Description :
    Quand aller en Italie
    Que faire en Italie
    Que voir en Italie
    Documentaire Italie
    Secrets de la vallée d'Aoste
    Quand aller dans la vallée d'aoste
    Que voir dans la vallée d'aoste
    Que faire vallée d'aoste
    Quand aller à Aoste
    Que voir à Aoste
    Que faire à Courmayeur
    Que faire à Pila
    Station de ski de Pila
    Lac de Lauzon
    Lac di Chamolé
    Avengers
    Fort de Bard
    Reportage vallé d 'aoste
    chateau de fenis
    chateau italie

ความคิดเห็น • 22

  • @joaoleiteneto668
    @joaoleiteneto668 2 หลายเดือนก่อน +1

    Saluit. Je suis brésilien et apres cet documentaire je suis sûr que vais visiter le Valée d'Aoste aussi tôt. Mes félicitations. Á bientôt!

  • @kinjushtem4
    @kinjushtem4 ปีที่แล้ว +6

    En tant que Valdôtain, je tire mon chapeau ! Pour une fois, de la part d'un Français, un documentaire qui montre ma région telle qu'elle est : une région alpine et francophone, alors que dans la plupart des cas on a l'impression qu'une fois traversé le tunnel du mont Blanc on débarque directement à Naples... Bravo ! Juste une petite remarque : en français on dit "Fontine" :)

    • @costante_3196
      @costante_3196 ปีที่แล้ว

      per cui chi ignora la realtà chi sono?

    • @kinjushtem4
      @kinjushtem4 ปีที่แล้ว

      @@costante_3196 Scusa, non sono sicuro di capire la tua domanda. Puoi riformulare, per favore?

    • @aldocuneo1140
      @aldocuneo1140 ปีที่แล้ว

      Parlate il franco-provenzale o Arpitano non il Francese. Allora perchè è lingua ufficiale il Francese e non l'Arpitano ? Per ragioni politiche, per non contrariare De Gaulle . Dopotutto l'Italia aveva perso la guerra e la Francia doveva far finta di averla vinta. Il francesse ufficiale nelka Valee ha lo stesso significato simbolico della sigla OTAN ( organitatio du ...) invece di NATO ( North Atlantic...) .Pour la Grandeur. In Italia ci sono molte lingua tutelate dalla costituzione fra le quali il Francese, il Tedesco il Ladino, il Sardo, etc . È di quedti giorni la notizia che un giudice ha proibito l'uso del Corso al Parlamento di Ajaccio, ,perchè la Costituzione Francese proibisce l'uso di lingue diverse dal Francese per gli atti pubblici. In Francia si parlavano molte lingue: il Catalano, il Basco, il Bretone , il Fiammingo, il Tedesco in Alsaziasa e parts della Lorena, e soprattutto una bellissima lingua, amata da Dante Alighieri ( De vulgare eloquentia ) l'Occitano, che era parlato da venti milioni di persone, ora solo due. Che differenza c'è fra chiamare Prè Saint Didier Prato san Desiderio e Nizza Nice ? Per concludere secondo dati del censimento nella Vallee il novanta per cento degli abitanti conosce l'Italiano lottanta per cento il Francese; ma, secondo un sondaggio, in famiglia e nei rapporti interpersonali il 45 % usa l'Italiano il 40 'Arpitano o franco-provenzale e il 3,5 % il Francese, e molti 11% il dialetto piemontese. ( Questi dati sono disponibili su Internet ).

    • @kinjushtem4
      @kinjushtem4 ปีที่แล้ว +1

      @@aldocuneo1140 Ciao, mi permetto di aggiungere delle informazioni che trascuri. Parliamo il francoprovenzale e il francese. Il francese a cui mi riferisco, e al quale si riferisce il concetto di francofonia e che spiega l'ufficialità di questa lingua in VdA, è il dialetto francese valdostano (in francese "français valdôtain"), di cui esistono inoltre degli studi in letteratura (per es. "Description lexicale du français parlé en Vallée d'Aoste" di Jean-Pierre Martin, 1984), che è la variante della lingua francese parlata in Valle d'Aosta, quasi completamente intellegibile con il francese standard, salvo alcuni arcaicismi, alcune differenze di pronuncia e alcuni regionalismi, condivise soprattutto con il francese svizzero, ma che in generale ogni francofono europeo (francese, svizzero o belga) capirebbe senza grossi problemi, così come esistono il francese svizzero, belga, lussemburghese, canadese, etc. Sicuramente la percentuale di Valdostani che al giorno d'oggi hanno per lingua madre il francese è inferiore ai nativi francoprovenzali, ma questo non deve sorprendere, perché è sempre stato così: la lingua quotidiana è sempre stato il patois, mentre la lingua "alta" è stato per 4 secoli unicamente il francese (1561 - anni 1930/40). La presenza del francese in Valle d'Aosta risale almeno al 16º secolo, non ha quindi nulla a che vedere con De Gaulle. In seguito, a partire dall'unità d'Italia, per varie ragioni l'italiano ne ha poco a poco preso il posto, senza tuttavia eliminarne mai la presenza. La francofonia è l'uso della lingua francese, e in Valle d'Aosta questo uso è sempre stato costante. In pochi sanno che la lingua francese è diventata lingua ufficiale dell'amministrazione regionale valdostana tre anni prima della Francia stessa, nel 1536, per poi diventare lingua ufficiale regionale a tutti i livelli nel 1561. L'entusiasmo per De Gaulle era motivato dalla nostra appartenenza linguistica e dai danni causati dal fascismo in VdA, ma non dimentichiamo che storicamente noi siamo sempre stati fedeli ai Savoia, che non sono francesi. Chiamare Pré-Saint-Didier invece di San Desiderio Terme, o ancora peggio Pianboseto invece di Pontboset (che chi conosce il francese capirà non essere altro che un goffo tentativo di traduzione) ha quindi il suo peso. Parlare la lingua francese non significa fare parte della Francia, oggigiorno direi quasi nel 90% dei casi (si pensi al Belgio, alla Svizzera, al Québec e a tutta l'Africa francofona). La nostra cultura è alpina e francofona, non francese. Ma penso che nessun valdostano nutra nessun particolare entusiasmo per la Francia, come non lo nutre nessuno Svizzero o nessun Belga. Per esempio, il nostro francese ha tutta un'altra storia, pronuncia e morfologia rispetto al francese di Parigi, e si avvicina molto al francese del sud-est della Francia; e questo è un discorso diverso e parallelo rispetto al nostro patois francoprovenzale. Se oggi facciamo parte dell'Italia, è perché alla fine hanno avuto ragione delle personalità illuminate come Federico Chabod et Alexandre Passerin d'Entrèves, perché stare con l'Italia era la scelta più logica e giusta, visto che i Savoia erano diventati i re d'Italia, e perché l'Italia ci ha dato in seguito quello che nessuna Francia o Svizzera ci avrebbe mai dato, cioè lo statuto di autonomia, che viste le caratteristiche della nostra Valle, è stata l'unica maniera di sopravvivere ai cambiamenti socio-economici del 2º dopoguerra, in cui le strutture socio-economiche alpine sono state sconvolte e smantellate.

    • @aldocuneo1140
      @aldocuneo1140 ปีที่แล้ว

      @@kinjushtem4 Lei non ci crederà ma il Patois, o Arpitano, lo capisco anch''io che sono di lingua materna Italiano. Come capisco lo Spagnolo e il Portoghese- Brasiluano; di meno il,Romeno, ma se scritto anche quello. Mi pare che il problema sia : l'Arpitano è una lingua o un dialetto del Francese ? Esiste una letteratura in franco-provenzale ? Prima le psrlavo di Prè Saint Didier perchè la prima volta che ci sono,ststo era il 1949, ho visto passare, scendevano dal Piccolo San Bernardo, la tappa Briancon-Aosta del Tour. Primo,Coppi, secondo Bartali, terzo Magni, poi Robic ( bretone, detto testa di vetro ), Louison Bobet ( grande corridore e grande uomo ), e Raphael Geminiani. Ho 84 anni.

  • @aureliekitana6900
    @aureliekitana6900 5 หลายเดือนก่อน +1

    Merci beaucoup ça me permet d’organiser mieux mon voyage en mars je suis pressé d’y être 😊

  • @stefanotorome5460
    @stefanotorome5460 ปีที่แล้ว +3

    Bellissima inquadratura al minuto 12,24 il monte bianco di Courmayeur, che con i suoi 4765 metri é la seconda cima delle Alpi totalmente in territorio italiano.complimenti ancora per la fantastica immagine.

  • @sergefrancoz7768
    @sergefrancoz7768 ปีที่แล้ว +1

    Super
    Je ne connaissais pas Aoste de cette façon.

  • @danydosite1867
    @danydosite1867 ปีที่แล้ว +1

    Que ses beau la vallée d'aoste 🔥

  • @TimotheFT
    @TimotheFT 2 ปีที่แล้ว +2

    Super boulot ! Très bon documentaire ! :)

  • @minou3
    @minou3 6 หลายเดือนก่อน

    C'est mon pays

  • @daniellegattlen817
    @daniellegattlen817 ปีที่แล้ว

    Beau reportage, Merci mais dommage que ne puisse pas partager

  • @levosgiendesforets
    @levosgiendesforets 9 หลายเดือนก่อน +1

    mieux qu 'échapées belles !

    • @SecretsdeLaTerre
      @SecretsdeLaTerre  9 หลายเดือนก่อน

      Quand même pas 😅, merci beaucoup

  • @MarmotCanales
    @MarmotCanales 8 หลายเดือนก่อน

    🏔

  • @lafripouille89
    @lafripouille89 7 หลายเดือนก่อน

    La Vallée d'Aoste de culture française, a été fortement italianisé depuis Mussolini. Aujourd'hui on y enseigne encore le français, symboliquement