Quello che mi fa riflettere sono le caratteristiche delle intuizioni. L'intuizione di una verità colta a partire dalle osservazioni dei dati oggettivi. L'intuizione di una teoria, che può risentire dei limiti dei processi cognitivi, cioè del modo di funzionare del cervello che non conosce la verità per quello che è , ma se ne fa un'immagine coerente con le proprie credenze.
La stupidità umana Per imposizione divina (Giovanni 12.37/41): L'uomo non sa di nascere felice (Genesi 2.8), poiché crescendo la sonnolenza assunta a causa della cultura affettiva perseguita (Genesi 2.17) cancella dalla sua memoria la felicità del passato (Marco 4.12). Per questo motivo gli artisti e i geni della scienza e della conoscenza credono in Dio, poiché solo Dio può compiere una cosa simile. S'immagini ad esempio che le persone pur capaci d'intendere e di volere ricordino dove sono vissute ad esclusione degli amici con cui hanno giocato. A ragion di logica è impossibile, per la qual cosa, chiunque dispone di questa possibilità, non può essere che Dio solo. Dio è super potente.
Come in ogni conferenza non parla di scienza, ma piuttosto di filosofia/religione scientista, culto della competizione e malthsianesimo, insomma niente a che vedere con la scienza, signori questo è tutto fuorchè uno scienziato. Direi che ormai è più che superato il tempo in cui si dovevano separare le parole "evoluzione Darwinista", releganto la seconda a una curiosa e non scientificamente provata teoria pseudoscientifica e filomalthusiana del diciannovesimo secolo.
In che senso si dovrebbero separare le parole "evoluzione Darwinista"? Hai in mente un'evoluzione non darwiniana? e se si, cosa intendi esattamente? Te lo chiedo perchè ho visto che molto spesso il termine "darwiniano" è utilizzato in modo improprio creando non poca confusione.
Mi sembra di aver capito da questo video che i ragionamenti di Darwin erano intrisi di pregiudizio. Doveva cercare dei termini che spiegassero l' esistenza dell' uomo senza finalismo, senza Dio. Quando si cerca di ragionare con persone che hanno pregiudizio, si sà già che non ammetteranno la verità nemmeno di fronte all' evidenza. Questo era Darwin? Grazie Telmo Pievani.
+Marco Tomaselli Darwin si sforza proprio di essere al di fuori di ogni pregiudizio e il primo passo che fa è uscire da quello religioso. La sua formazione è stata religiosa, doveva diventare un ministro del culto, invece la sua passione per la natura lo porta a rendersi conto che molte cose non erano proprio come gliele avevano insegnate. Il pre-giudizio religioso viene abbattuto dall'evidenza sul campo (Darwin va di persona nei luoghi più disparati, avventurosi). Darwin non teorizza prima poi cerca prove dopo ma prima va sul campo e trova evidenze di ogni sorta poi, sulla base di queste, cerca un spiegazione e per tutta la vita accumulerà prove di ogni sorta. Il suo merito è anche nell'autocritica, infatti le critiche alla sua teoria le fa per primo lui stesso. Darwin è un personaggio difficile da comprendere sopratutto se alla base c'è proprio quello di cui parli tu: un pregiudizio.
+Akum Pum Sto solo ragionando su quello che il signor Pievani dice di lui nel video. E nel video dice che doveva trovare dei termini che escludessero il finalismo per la sua teoria. Inoltre, come ben saprai, lo stesso Darwin sapeva che le prove fossili erano un enorme ostacolo per la sua teoria, in quanto la invalidavano. Eppure proseguì per la sua strada. Pregiudizio?
+Marco Tomaselli Darwin parti con una mentalità piena di pregiudizio, quello religioso, quindi con il finalismo, le specie immutabili, una creazione unica e, solamente sul campo ossia accumulando prove si rese conto che il pregiudizio che aveva era errato. Capì che le specie non sono fisse, che la natura non è perfetta e che non persegue scopi. La teologia naturale poggia su ragionamenti molto semplici che fanno presa su di noi ma usa paragoni fuori luogo. La famosa argomentazione dell'orologio quale manufatto che spinge a pensare ad un artefice intelligente quindi anche la vita è simile non ha molto senso. Gli oggetti non sono viventi, non si riproducono, non sono sottoposti a selezioni naturali ecc. Questo per dire quanto pregiudizio avesse in testa Darwin (era un entusiasta delle opere di teologia naturale del reverendo Paley) prima del suo famoso viaggio che gli apri la mente. Gli ostacoli alla teoria sono in realtà difficolta ossia aspetti da chiarire e Darwin stesso, onestamente, ammise che non sapeva risolvere questi aspetti. Una teoria che non spiega tutto non è per questo errata e le difficoltà di cui parlava Darwin non la facevano certo cadere, erano aspetti da chiarire Ai suoi tempi ignorava molte cose e prese anche delle grosse cantonate, come la pangenesi, ma si sbagliava anche sul fatto che il gradualismo stretto era indispensabile per la selezione naturale. Oggi la teoria è molto ampliata, gli aspetti fossili sono affiancati a quelli genetici... le prove sono così tante e tali da renderla una delle teorie più forti che ci sono. Ovviamente molto è da capire, molto da risolvere ma il mondo scientifico discute internamente alla teoria non contro la teoria. Dawkins e Gould nelle loro diatribe infinite discutevano da evoluzionisti, da Darwinisti... eppure c'è chi ostenta Gould contro la teoria.... Darwin aveva ragione, ci sarà molto da faticare per far capire come stanno le cose.
"Darwin parti con una mentalità piena di pregiudizio, quello religioso, quindi con il finalismo, le specie immutabili, una creazione unica e, solamente sul campo ossia accumulando prove si rese conto che il pregiudizio che aveva era errato." Quali prove? i fringuelli che continuavano ad essere fringuelli? O i fossili nei quali non trovava transizioni da una specie all' altra come si aspettava dovesse essere secondo la sua ipotesi? "La famosa argomentazione dell'orologio quale manufatto che spinge a pensare ad un artefice intelligente quindi anche la vita è simile non ha molto senso. Gli oggetti non sono viventi, non si riproducono, non sono sottoposti a selezioni naturali ecc." Certo che non sono viventi, ma per venire all' esistenza un' orologio, un software, la tastiera su cui scrivi hanno bisogno di qualcuno che li progetti. "Oggi la teoria è molto ampliata, gli aspetti fossili sono affiancati a quelli genetici... le prove sono così tante e tali da renderla una delle teorie più forti che ci sono." Visto che è la cosa che tutti cercano da tempo e pare solo tu hai trovato, mi puoi dimostrare la tua affermazione? Mi porti una prova (genetica/fossile, quella che vuoi) di transizione da una specie all'altra o di creazione di informazione dal puro caso? Attendo ansiosamente risposta. "Darwin aveva ragione, ci sarà molto da faticare per far capire come stanno le cose." Su questo inutile commentare.
+Marco Tomaselli E' un pò semplicistico ma anche sconfortante liquidare l'immane lavoro di Darwin perchè i fringuelli rimangono tali ma anche errato dire che non esistono forme di transizione. La fossilizzazione è un evento estremamente raro che abbisogna di luoghi e condizioni adatti, non avviene dappertutto, e, infatti, delle tantissime forme di vita mai vissute non troviamo una immane massa fossile ma un numero limitatissimo. Eppure, in questo numero limitato di reperti fossili, le forme di transizione sono emerse: una delle più recenti è Homo Naledi, una creatura in parte molto simile a noi e in parte molto diversa. La parte inferiore del corpo molto simile a homo sapiens ma la parte superiore decisamente arcaica, molto primitiva. Non è però questo il luogo in cui potrai trovare risposte esaustive ma in testi scientifici dedicati. Pievani ne ha scritti diversi, se ti interessa avere un punto di vista che non sia appunto un pre-giudizioe li troverai spunti e informazioni molto interessanti. Non dimentichiamo che la teoria dell'evoluzione ossia la spiegazione di un fatto, l'evoluzione, non è contro dio, ma è rivolta a spiegare cosa accade in natura, come evolve la vita. L'origine è una questione che la teoria non affronta. Dio è salvo e infatti Darwin in tutte le edizioni della sua opera prima parla sempre del "grande artefice". Darwin stesso non era ateo, non lo fu mai, piuttosto era contro le affermazioni che, sull'operato di dio, si erano sempre date. Ricordiamo poi che la teoria non è quella che fa emergere le specie dal puro caso, il quale, da se non potrebbe fare alcunchè, visto che niente potrebbe ne mantenere ne incrementare. La teoria è complessa ma il nocciolo molto chiaro: variazione, ereditarietà, selezioni. Questo nocciolo della teoria è ciò che mai è stato messo in discussione: la scienza discute internamente alle spiegazioni ma sempre mantenendo questo nocciolo che in tutto questo tempo si è rivelato inattaccabile, anche perchè sono tutti dati di fatto. Che ci sia variazione è ovvio e la genetica ci ha mostrato da dove proviene. Che la vita trasmetta le sue caratteristiche è palese, ogni figlio eredita qualcosa dai genitori. Che ci siano le selezioni è chiarissimo, i rapporti stessi tra le specie e con l'ambiente sono selettivi. Quindi Darwin ci parla di qualcosa di evidente. Sono poi i dettagli ad essere difficili ma, dai tempi di Darwin molto è stato capito. Definirla "La teoria del caso" significa parlare di qualco'altro. Il caso (e qui ci sarebbe da definirlo) e uno degli ingredienti, ma, da solo è inutile. Come dire che una torta è solo la farina.
Complimenti a Pievani: chiaro, semplice ed è un piacere sentirlo parlare. Pochi hanno un linguaggio così fluido.
Grazie.. Delucidazioni fondamentali
Bella conferenza, Pievani è molto interessante nelle sue argomentazioni.
Quello che mi fa riflettere sono le caratteristiche delle intuizioni.
L'intuizione di una verità colta a partire dalle osservazioni dei dati oggettivi.
L'intuizione di una teoria, che può risentire dei limiti dei processi cognitivi, cioè del modo di funzionare del cervello che non conosce la verità per quello che è , ma se ne fa un'immagine coerente con le proprie credenze.
E dopo aver riflettuto quali sono le tue conclusioni?
Grazie tantissimo grande Telmo!
La stupidità umana
Per imposizione divina (Giovanni 12.37/41):
L'uomo non sa di nascere felice (Genesi 2.8), poiché crescendo la sonnolenza assunta a causa della cultura affettiva perseguita (Genesi 2.17) cancella dalla sua memoria la felicità del passato (Marco 4.12). Per questo motivo gli artisti e i geni della scienza e della conoscenza credono in Dio, poiché solo Dio può compiere una cosa simile.
S'immagini ad esempio che le persone pur capaci d'intendere e di volere ricordino dove sono vissute ad esclusione degli amici con cui hanno giocato. A ragion di logica è impossibile, per la qual cosa, chiunque dispone di questa possibilità, non può essere che Dio solo.
Dio è super potente.
Ahahahah
a e' Scienza , non Fantascienza....
Come in ogni conferenza non parla di scienza, ma piuttosto di filosofia/religione scientista, culto della competizione e malthsianesimo, insomma niente a che vedere con la scienza, signori questo è tutto fuorchè uno scienziato.
Direi che ormai è più che superato il tempo in cui si dovevano separare le parole "evoluzione Darwinista", releganto la seconda a una curiosa e non scientificamente provata teoria pseudoscientifica e filomalthusiana del diciannovesimo secolo.
In che senso si dovrebbero separare le parole "evoluzione Darwinista"? Hai in mente un'evoluzione non darwiniana? e se si, cosa intendi esattamente? Te lo chiedo perchè ho visto che molto spesso il termine "darwiniano" è utilizzato in modo improprio creando non poca confusione.
ma dai.... che non sai nemmeno allacciarti la scarpa...
Da scemo dovresti frequentare conferenze per scemi. Che ci fai qui?
Spaccia ipotesi per verità assolute. Bla bla bla propaganda croccante
@@TheGallo215
Proprio quello che fa la religione.
Bla bla bla e propaganda croccante alle proprie credenze .
Pievani ovvero l'eleganza di menare il can per l'aia ...
non deve essere piacevole per te che sei il can.
Ecco un'altro che ha studiato da asino!
Mi sembra di aver capito da questo video che i ragionamenti di Darwin erano intrisi di pregiudizio. Doveva cercare dei termini che spiegassero l' esistenza dell' uomo senza finalismo, senza Dio.
Quando si cerca di ragionare con persone che hanno pregiudizio, si sà già che non ammetteranno la verità nemmeno di fronte all' evidenza. Questo era Darwin? Grazie Telmo Pievani.
+Marco Tomaselli
Darwin si sforza proprio di essere al di fuori di ogni pregiudizio e il primo passo che fa è uscire da quello religioso. La sua formazione è stata religiosa, doveva diventare un ministro del culto, invece la sua passione per la natura lo porta a rendersi conto che molte cose non erano proprio come gliele avevano insegnate. Il pre-giudizio religioso viene abbattuto dall'evidenza sul campo (Darwin va di persona nei luoghi più disparati, avventurosi). Darwin non teorizza prima poi cerca prove dopo ma prima va sul campo e trova evidenze di ogni sorta poi, sulla base di queste, cerca un spiegazione e per tutta la vita accumulerà prove di ogni sorta. Il suo merito è anche nell'autocritica, infatti le critiche alla sua teoria le fa per primo lui stesso.
Darwin è un personaggio difficile da comprendere sopratutto se alla base c'è proprio quello di cui parli tu: un pregiudizio.
+Akum Pum
Sto solo ragionando su quello che il signor Pievani dice di lui nel video. E nel video dice che doveva trovare dei termini che escludessero il finalismo per la sua teoria.
Inoltre, come ben saprai, lo stesso Darwin sapeva che le prove fossili erano un enorme ostacolo per la sua teoria, in quanto la invalidavano. Eppure proseguì per la sua strada. Pregiudizio?
+Marco Tomaselli
Darwin parti con una mentalità piena di pregiudizio, quello religioso, quindi con il finalismo, le specie immutabili, una creazione unica e, solamente sul campo ossia accumulando prove si rese conto che il pregiudizio che aveva era errato. Capì che le specie non sono fisse, che la natura non è perfetta e che non persegue scopi. La teologia naturale poggia su ragionamenti molto semplici che fanno presa su di noi ma usa paragoni fuori luogo. La famosa argomentazione dell'orologio quale manufatto che spinge a pensare ad un artefice intelligente quindi anche la vita è simile non ha molto senso. Gli oggetti non sono viventi, non si riproducono, non sono sottoposti a selezioni naturali ecc.
Questo per dire quanto pregiudizio avesse in testa Darwin (era un entusiasta delle opere di teologia naturale del reverendo Paley) prima del suo famoso viaggio che gli apri la mente.
Gli ostacoli alla teoria sono in realtà difficolta ossia aspetti da chiarire e Darwin stesso, onestamente, ammise che non sapeva risolvere questi aspetti. Una teoria che non spiega tutto non è per questo errata e le difficoltà di cui parlava Darwin non la facevano certo cadere, erano aspetti da chiarire
Ai suoi tempi ignorava molte cose e prese anche delle grosse cantonate, come la pangenesi, ma si sbagliava anche sul fatto che il gradualismo stretto era indispensabile per la selezione naturale.
Oggi la teoria è molto ampliata, gli aspetti fossili sono affiancati a quelli genetici... le prove sono così tante e tali da renderla una delle teorie più forti che ci sono.
Ovviamente molto è da capire, molto da risolvere ma il mondo scientifico discute internamente alla teoria non contro la teoria. Dawkins e Gould nelle loro diatribe infinite discutevano da evoluzionisti, da Darwinisti... eppure c'è chi ostenta Gould contro la teoria....
Darwin aveva ragione, ci sarà molto da faticare per far capire come stanno le cose.
"Darwin parti con una mentalità piena di pregiudizio, quello religioso, quindi con il finalismo, le specie immutabili, una creazione unica e, solamente sul campo ossia accumulando prove si rese conto che il pregiudizio che aveva era errato."
Quali prove? i fringuelli che continuavano ad essere fringuelli? O i fossili nei quali non trovava transizioni da una specie all' altra come si aspettava dovesse essere secondo la sua ipotesi?
"La famosa argomentazione dell'orologio quale manufatto che spinge a pensare ad un artefice intelligente quindi anche la vita è simile non ha molto senso. Gli oggetti non sono viventi, non si riproducono, non sono sottoposti a selezioni naturali ecc."
Certo che non sono viventi, ma per venire all' esistenza un' orologio, un software, la tastiera su cui scrivi hanno bisogno di qualcuno che li progetti.
"Oggi la teoria è molto ampliata, gli aspetti fossili sono affiancati a quelli genetici... le prove sono così tante e tali da renderla una delle teorie più forti che ci sono."
Visto che è la cosa che tutti cercano da tempo e pare solo tu hai trovato, mi puoi dimostrare la tua affermazione? Mi porti una prova (genetica/fossile, quella che vuoi) di transizione da una specie all'altra o di creazione di informazione dal puro caso?
Attendo ansiosamente risposta.
"Darwin aveva ragione, ci sarà molto da faticare per far capire come stanno le cose."
Su questo inutile commentare.
+Marco Tomaselli
E' un pò semplicistico ma anche sconfortante liquidare l'immane lavoro di Darwin perchè i fringuelli rimangono tali ma anche errato dire che non esistono forme di transizione. La fossilizzazione è un evento estremamente raro che abbisogna di luoghi e condizioni adatti, non avviene dappertutto, e, infatti, delle tantissime forme di vita mai vissute non troviamo una immane massa fossile ma un numero limitatissimo.
Eppure, in questo numero limitato di reperti fossili, le forme di transizione sono emerse: una delle più recenti è Homo Naledi, una creatura in parte molto simile a noi e in parte molto diversa. La parte inferiore del corpo molto simile a homo sapiens ma la parte superiore decisamente arcaica, molto primitiva. Non è però questo il luogo in cui potrai trovare risposte esaustive ma in testi scientifici dedicati. Pievani ne ha scritti diversi, se ti interessa avere un punto di vista che non sia appunto un pre-giudizioe li troverai spunti e informazioni molto interessanti.
Non dimentichiamo che la teoria dell'evoluzione ossia la spiegazione di un fatto, l'evoluzione, non è contro dio, ma è rivolta a spiegare cosa accade in natura, come evolve la vita. L'origine è una questione che la teoria non affronta. Dio è salvo e infatti Darwin in tutte le edizioni della sua opera prima parla sempre del "grande artefice". Darwin stesso non era ateo, non lo fu mai, piuttosto era contro le affermazioni che, sull'operato di dio, si erano sempre date.
Ricordiamo poi che la teoria non è quella che fa emergere le specie dal puro caso, il quale, da se non potrebbe fare alcunchè, visto che niente potrebbe ne mantenere ne incrementare.
La teoria è complessa ma il nocciolo molto chiaro: variazione, ereditarietà, selezioni.
Questo nocciolo della teoria è ciò che mai è stato messo in discussione: la scienza discute internamente alle spiegazioni ma sempre mantenendo questo nocciolo che in tutto questo tempo si è rivelato inattaccabile, anche perchè sono tutti dati di fatto.
Che ci sia variazione è ovvio e la genetica ci ha mostrato da dove proviene.
Che la vita trasmetta le sue caratteristiche è palese, ogni figlio eredita qualcosa dai genitori.
Che ci siano le selezioni è chiarissimo, i rapporti stessi tra le specie e con l'ambiente sono selettivi.
Quindi Darwin ci parla di qualcosa di evidente. Sono poi i dettagli ad essere difficili ma, dai tempi di Darwin molto è stato capito.
Definirla "La teoria del caso" significa parlare di qualco'altro. Il caso (e qui ci sarebbe da definirlo) e uno degli ingredienti, ma, da solo è inutile. Come dire che una torta è solo la farina.
Il signore spaccia ipotesi per verità assolute 🤡 bla bla bla business 😂😂😂😂😂😂
Hai descritto esattamente la religione : secoli di business e bla bla bla spacciate per verità assolute 😅😅😅.