Tutto il boom economico in 30 minuti

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  • เผยแพร่เมื่อ 30 ก.ย. 2024

ความคิดเห็น • 9

  • @carmelocaruso4550
    @carmelocaruso4550 3 หลายเดือนก่อน +2

    Grazie per la lezione

  • @emanuelecanepa6312
    @emanuelecanepa6312 3 หลายเดือนก่อน +2

    Sono un baby boomer e molte cose che spieghi con la consueta chiarezza ed esaustività le ho vissute. Avrei aggiunto: il cd piano Marshall e l irruzione dei giovani nel mercato. Diventano per la prima volta soggetti sociali ed economici, con tutte le contraddizioni del caso. Grazie per il video! 👏

  • @paolabusacchi5179
    @paolabusacchi5179 3 หลายเดือนก่อน +1

    Complimenti professore lei è bravissimo

  • @AlfonsoMoscato-kt2jm
    @AlfonsoMoscato-kt2jm 3 หลายเดือนก่อน +1

    Professore lei é un king 👑

  • @queltaletrina2912
    @queltaletrina2912 3 หลายเดือนก่อน

    Grazie per questa bellissima lezione Professore. Ho iniziato a seguire il canale da qualche giorno, ed è una splendida scoperta per me. Non so se ha già realizzato qualcosa in argomento, se no, potrebbe realizzare un video in cui narra il pensiero di Aldo Moro, giusto per restare nel periodo del boom economico italiano? Ringrazio anticipatamente.

  • @andreamoi5071
    @andreamoi5071 3 หลายเดือนก่อน

    Buongiorno, avrei necessità di un chiarimento per un esame di filosofia che sto preparando...esiste una differenza in termini filosofici tra ragione e ragionevole? ed in questo senso Hitler era ragioneavole? altro dubbio sempre in termini filosofici: esiste una differenza tra sogno e realtà? grazie a chi mi vorrà aiutare!

  • @VincenzoPetronio
    @VincenzoPetronio 3 หลายเดือนก่อน

    Ah, la storia non finisce nel '45? 😅

  • @michele5886
    @michele5886 3 หลายเดือนก่อน

    Altra spiegazione eccellente per divulgazione. Aggiungerei tra i fattori importanti la bassa incidenza delle spese militari, che liberarono spazio nei bilanci pubblici per altri investimenti pubblici più produttivi. Fu solo poi un apparente paradosso che i tassi di crescita più elevati si registrarono in tre paesi usciti particolarmente danneggiati dalla guerra, cioè Germania, Giappone e la nostra Italia. Dovendo ripartire quasi da zero fu più semplice incrociare la trasformazione tecnologica e delle modalità produttive. Ricordiamo la famosa industria del bianco, frigoriferi e via cantando, e l’Olivetti, solo per citare esempi gloriosi.