Video strepitoso! Grazie per questi contenuti, davvero fantastici. Oltre alle versioni con meno rubini, ce n'era anche una che ne aveva di più, da 17 rubini, e c'erano anche modelli del Super con cassa in oro massiccio. Il Super è rimasto in produzione per più di 5 anni, durante i quali il movimento, che era disponibile in diverse versioni e fasce di prezzo, ha subito vari aggiornamenti. Non c'è dubbio che non sia una copia esatta, ma come giustamente dici nel video la struttura è praticamente la stessa dell'ETA, e Seiko infatti dice che il movimento del Super non era stato sviluppato in-house, anche se era prodotto da Seikosha in Giappone. Il primo orologio da polso Seiko sviluppato interamente in-house è considerato il Marvel, che è un modello del 1956. Fino a quel momento, i movimenti utilizzati da Seiko erano derivati da altri movimenti, in larga parte svizzeri. Per decenni gli Hattori hanno avuto stretti rapporti commerciali con il gruppo Moeris, ed erano autorizzati a produrre in Giappone una grande quantità di movimenti basati sulla struttura di quelli Moeris. Anche in questo caso, non si tratta di cloni, ma di movimenti dalla struttura simile. Purtroppo ad oggi non si conoscono i rapporti fra Seiko e il gruppo ETA in relazione allo sviluppo del Super, ma molto probabilmente c'era qualche accordo fra le due aziende proprio come hai ipotizzato.
Grazie mille per il commento e la disamina !! Prossimamente vorrei parlare sia di un calibro antecedente al Super, dopodiché si andrà avanti col Marvel ecc…
Aggiungo che secondo quanto scrive Donzé (The Business Of Time) Hattori quando decise di iniziare a produrre e non solo a rivendere orologi, rilevò macchinari (presumibilmente prodotti in Svizzera e negli Stati Uniti) e assunse i dipendenti di due precedenti aziende giapponesi fallite. La supervisione delle operazioni fu affidata a persona che aveva studiato alla Locle Watchmaking School. Infine lo stesso Hattori andò negli Stati Uniti ed in Europa per visitare e visionare fabbriche e macchinari ivi utilizzati.
Bel video Stefano. Sui rapporti tra Seiko (e in generale i produttori nipponici) e le aziende svizzere è utile il lavoro di P.I.Donze', sopratutto in relazione al trasferimento tecnologico da Svizzera a Giappone, durante la fase di penetrazione elvetica nel marcato orientale (1880-1940). Fenomeno storico che fa comprendere molte cose e mette in luce precise relazioni commerciali.
@@manuelmaggioli9077 Grazie per l’ apprezzamento al video. Ho sentito in diverse tue puntate che fai riferimenti al suddetto libro, infatti mi metterò presto alla ricerca
Bella disamina non c'è che dire... complimenti! Vero è che grazie a delle persone che si occupano solo di Seiko,hanno fatto capire alle persone appassionate di orologi, quanto Seiko abbia contribuito alla orologeria, cosa che è sempre stato a queste nostre latitudini prettanente svizzero. La percezione purtroppo è stata e lo è ancora adesso che le case nipponiche siano inferiori alle case svizzere. Vale anche la differenza di approccio nel costruire e vendere gli orologi, i giapponesi più pragmatici mentre gli svizzeri più concentrati alla perfezione anche sotto l'orologio. Bravi gli svizzeri a uscire dalla batosta del quarzo fatta dai giapponesi, hanno re-inventato il mito dell'orologio meccanico, dicendo che hanno più anima rispetto a un quarzo, ma qui ce ne sarebbe da dire tantissimo. Ben venga da parte tua un approccio più incisivo sugli orologi giapponesi, vero è che non te ne intendi molto, ma come ho visto da questo video ci metti poco ad arrivare al nocciolo della questione. Penso che tu sappia quanti sono gli estimatori di Seiko e se tu riuscissi a fare più materiale di questo tipo, ci sarebbe un grazie di cuore da parte di tutti. Buona serata.
ciao grazie per il bellissimo commento. Eì. in progranma proprio questa rubrica dedicata ll'orologeria asiatica (ricordo che non esiste solo seiko) nell quale andremo a scoprire vere e proprie chicche !
@TIKTAKwatchannel grazie della tua gentile risposta , è sempre bello e interessante ampliare l'argomento orologi includendo anche le case asiatiche giustamente non solo Seiko , sono sicuro che ne verranno fuori delle belle.
Video interessante, sistemo per hobby i seiko anni 70 e sarebbe interessante se andassi ad analizzare i manuali di revisione dell'epoca. Io mi baso principalmente su quelli ma alle volte mi viene da pensare che non siano giusti per gli olii moderni, sul 5606 per esempio fanno mettere l'olio sul rubino dell' ancora, cosa che mi ha sempre lasciato perplesso.
Il discorso della lubrificazione sul rubino dell'ancora è una cosa che vale ancora..vedendo le schede degli attuali seiko entry level. Non a caso gli orologiai lubrificano alla Svizzera.. Nessuno..penso..dopo quasi mezzo secolo ha capito perché in casa seiko è sui myota si lubrifica così. Evidentemente le tolleranze di costruzione sono così "lasche" che puoi usare anche l'olio d'oliva. Sui myota entry (non penso siano tanto diversi dai seiko entry) su un nuovo mi ritrovo il grasso-olio sulla massa di ricarica.
@@MrLujake esatto mi hai tolto le parole di bocca, sono questioni di tolleranze costruttive ed anche di finitura dei pivot: un pivot perfettamente lliscio, lucidato, all interno di un rubino con il giusto gioco (e sempre uguale) lavora in un determinato modo e per quanto riguarda l’ancora è prassi non lubrificare i pivot. Se le tolleranze sono quelle che sono, e così anche le finiture, allora la lubrificazione potrebbe aiutare. In questo Seiko del video addirittura i pivot dell ancora lavorano su boccole.
Video eccellente. Spero che nei prossimi video tu mi faccia capire come sono arrivati dai 18.000 battiti del Marvell 5740 ai 36.000 del 5740C...e a farlo funzionare con 10 anni di produzione (circa)
Bel video. Penso sia impossibile ricostruire le sinergie e/o le "copie" avvenuta negli anni 50. Una cosa chiara è che Seikosha con questo calibro mutuato da ETA non aveva le risorse per farsi in house spirale, bilanciere, ancora e scappamento. La Seikosha non ha brevetti di allora su calibri e/o componenti del calibro. Per capire bene il fatto di quanto siano fondamentali i brevetti... Basta vedere i "cloni" del 2824-2..nati solo recentemente grazie al brevetto ETA scaduto e non rinnovato...consideriamo inoltre che i brevetti dei calibri sono tutti orfani dei componenti dell'organo regolatore infatti chi copia come Sellita e altri per il 2824-2 ha poi l'onere non indifferente di andare a procurare l'organo regolatore da commercio..non è un caso che i cloni dell'ETA2824 poi praticamente anche se simili tra loro sono tutti diversi a livello di organo regolatore...e credimi sono differenze importanti.
@@MrLujake eh certo l organo regolatore è il cuore dell’orologio (anzi il cervello). Ed è il componente più complesso da realizzare. Se ho ben capito chiacchierando con Oisa sono pochi i produttori di bilancieri e spirali e quasi tutti passano da queste aziende
@@TIKTAKwatchannel esatto...non a caso in tempi non sospetti (circa 20 anni fa) la unica vera maison...intendendo come maison la vera manifattura...era considerata Rolex in quanto si fa in house anche tutto l'organo regolatore. Adesso con il silicio le cose sono un pochino diverse (vedi PP, Breguet ecc). Atokalpa per Oisa e altre.. Organi eccellenti fatte per case importanti. Nel caso di Oisa poi sono loro a dover accoppiare al meglio bilanciere+spirale. Con la spirale libera si apre un mondo.
Video strepitoso come al solito. Speriamo lo veda e ne tragga spunto l'acquisitore di accrocchi riminese e che ne tragga preziosi suggerimenti . Mi pare evidente ne abbia bisogno.
Dici per fare un contenuto video ?? Ne ho uno da revisionare che farò prossimamente e ne approfitterò per qualche ripresa, così ne parlerò in futuro. È una complicazione interessante
Le chiacchiere estetiche stanno a zero, molto interessante invece parlare di contenuti tecnici riguardo i calibri, ottimo video Stefano come sempre aggiungi dei contenuti molto interessanti
A me sembra di aver letto da qualche parte che Seiko aveva avuto rapporti di collaborazione con un progettista svizzero, ma non ricordo ne il nome e neanche da quale maison venisse. Quelli più bravi di me magari sapranno fare luce anche su questo, comunque anche io mi ero accorto che sui calibri manuali anni 60 Seiko c'erano delle affinità con produzioni svizzere. Ora Stefano mi ha reso tutto più chiaro e per questo non posso che ringraziarlo.👍
Meglio di un film al cinema ..grande rendi tutto interessante..
Che dire?
Complimenti per la disamina e spiegazione sempre chiaro e scorrevole.
❤
Video strepitoso! Grazie per questi contenuti, davvero fantastici.
Oltre alle versioni con meno rubini, ce n'era anche una che ne aveva di più, da 17 rubini, e c'erano anche modelli del Super con cassa in oro massiccio.
Il Super è rimasto in produzione per più di 5 anni, durante i quali il movimento, che era disponibile in diverse versioni e fasce di prezzo, ha subito vari aggiornamenti.
Non c'è dubbio che non sia una copia esatta, ma come giustamente dici nel video la struttura è praticamente la stessa dell'ETA, e Seiko infatti dice che il movimento del Super non era stato sviluppato in-house, anche se era prodotto da Seikosha in Giappone.
Il primo orologio da polso Seiko sviluppato interamente in-house è considerato il Marvel, che è un modello del 1956.
Fino a quel momento, i movimenti utilizzati da Seiko erano derivati da altri movimenti, in larga parte svizzeri.
Per decenni gli Hattori hanno avuto stretti rapporti commerciali con il gruppo Moeris, ed erano autorizzati a produrre in Giappone una grande quantità di movimenti basati sulla struttura di quelli Moeris. Anche in questo caso, non si tratta di cloni, ma di movimenti dalla struttura simile.
Purtroppo ad oggi non si conoscono i rapporti fra Seiko e il gruppo ETA in relazione allo sviluppo del Super, ma molto probabilmente c'era qualche accordo fra le due aziende proprio come hai ipotizzato.
Grazie mille per il commento e la disamina !! Prossimamente vorrei parlare sia di un calibro antecedente al Super, dopodiché si andrà avanti col Marvel ecc…
Bravissimo come sempre
Aggiungo che secondo quanto scrive Donzé (The Business Of Time) Hattori quando decise di iniziare a produrre e non solo a rivendere orologi, rilevò macchinari (presumibilmente prodotti in Svizzera e negli Stati Uniti) e assunse i dipendenti di due precedenti aziende giapponesi fallite. La supervisione delle operazioni fu affidata a persona che aveva studiato alla Locle Watchmaking School. Infine lo stesso Hattori andò negli Stati Uniti ed in Europa per visitare e visionare fabbriche e macchinari ivi utilizzati.
@@TIKTAKwatchanneladesso non allargarti...😂😂
@@furcella grande Furcellone serviva un video su Seiko per tirarti fuori dal sarcofago 😆😆😆😂😂
complimenti 👏questi video sono una boccata d'aria fresca in questi tempi bui. Bravo bravo
@@Seikobsession7 molte grazie davvero🙏🏻
Bel video Stefano. Sui rapporti tra Seiko (e in generale i produttori nipponici) e le aziende svizzere è utile il lavoro di P.I.Donze', sopratutto in relazione al trasferimento tecnologico da Svizzera a Giappone, durante la fase di penetrazione elvetica nel marcato orientale (1880-1940). Fenomeno storico che fa comprendere molte cose e mette in luce precise relazioni commerciali.
@@manuelmaggioli9077 Grazie per l’ apprezzamento al video. Ho sentito in diverse tue puntate che fai riferimenti al suddetto libro, infatti mi metterò presto alla ricerca
Bella disamina non c'è che dire... complimenti! Vero è che grazie a delle persone che si occupano solo di Seiko,hanno fatto capire alle persone appassionate di orologi, quanto Seiko abbia contribuito alla orologeria, cosa che è sempre stato a queste nostre latitudini prettanente svizzero. La percezione purtroppo è stata e lo è ancora adesso che le case nipponiche siano inferiori alle case svizzere. Vale anche la differenza di approccio nel costruire e vendere gli orologi, i giapponesi più pragmatici mentre gli svizzeri più concentrati alla perfezione anche sotto l'orologio. Bravi gli svizzeri a uscire dalla batosta del quarzo fatta dai giapponesi, hanno re-inventato il mito dell'orologio meccanico, dicendo che hanno più anima rispetto a un quarzo, ma qui ce ne sarebbe da dire tantissimo. Ben venga da parte tua un approccio più incisivo sugli orologi giapponesi, vero è che non te ne intendi molto, ma come ho visto da questo video ci metti poco ad arrivare al nocciolo della questione. Penso che tu sappia quanti sono gli estimatori di Seiko e se tu riuscissi a fare più materiale di questo tipo, ci sarebbe un grazie di cuore da parte di tutti. Buona serata.
ciao grazie per il bellissimo commento. Eì. in progranma proprio questa rubrica dedicata ll'orologeria asiatica (ricordo che non esiste solo seiko) nell quale andremo a scoprire vere e proprie chicche !
@TIKTAKwatchannel grazie della tua gentile risposta , è sempre bello e interessante ampliare l'argomento orologi includendo anche le case asiatiche giustamente non solo Seiko , sono sicuro che ne verranno fuori delle belle.
Bravo Ste!! Mi sono guardato pure tutta la pubblicità!!😘
bravo !! è quella che ci paga , profumatissimamente. per cui va vista tutta 😂😂
Video come tuo solito molto interessante caro Stefano 😊
I video che piacciono a me!
Si va in profondità!
Non lo fa nessun altro.
dice sempre cosi anche Cicciolina (per citare noto youtuber)
Ciao Stefano
Ottimo argomento sviscerato con professionalità e passione come sempre👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍👍👍
Non c'e' storia. Le tue disamine sono una spanna sopra tutti. Ascoltarti e' sempre un piacere.
Bravissimo. Video chiaro, pulito, obiettivo e molto ben presentato. Comparazione dettagliata ed efficace.
Finalmente qualche video tecnico sui seiko,bravo
Come al solito, semplice e preciso nella tua disamina.. anche per chi come me, non è un tecnico… grazie
Ottimo intervento, complimenti
Grazie Stefano per questi bei contenuti tecnici e storici 👍 👏 👏 👏
Sempre un piacere ascoltare 🎉
Molto interessante questo tipo di analisi
Ottimo video ricco di competenza, nozioni storiche e tecniche. Complimenti!
Spring drive, IMHO, è stata una scoperta geniale.
Bella lì Mister! 🥲
Sarebbe anche interessante l’analisi tecnica del cal. seiko 6r35 del new Willard spb153
Bravissimo Maestro!!!! Mi raccomando, custodisci con cura il mio Seiko!!!! P.s. e però ce l'hai con la povera Lanco... 😢😂
Grazie Stefano. La guerra dei cloni.
Video interessante, sistemo per hobby i seiko anni 70 e sarebbe interessante se andassi ad analizzare i manuali di revisione dell'epoca. Io mi baso principalmente su quelli ma alle volte mi viene da pensare che non siano giusti per gli olii moderni, sul 5606 per esempio fanno mettere l'olio sul rubino dell' ancora, cosa che mi ha sempre lasciato perplesso.
Il discorso della lubrificazione sul rubino dell'ancora è una cosa che vale ancora..vedendo le schede degli attuali seiko entry level. Non a caso gli orologiai lubrificano alla Svizzera.. Nessuno..penso..dopo quasi mezzo secolo ha capito perché in casa seiko è sui myota si lubrifica così. Evidentemente le tolleranze di costruzione sono così "lasche" che puoi usare anche l'olio d'oliva. Sui myota entry (non penso siano tanto diversi dai seiko entry) su un nuovo mi ritrovo il grasso-olio sulla massa di ricarica.
@@MrLujake esatto mi hai tolto le parole di bocca, sono questioni di tolleranze costruttive ed anche di finitura dei pivot: un pivot perfettamente lliscio, lucidato, all interno di un rubino con il giusto gioco (e sempre uguale) lavora in un determinato modo e per quanto riguarda l’ancora è prassi non lubrificare i pivot. Se le tolleranze sono quelle che sono, e così anche le finiture, allora la lubrificazione potrebbe aiutare. In questo Seiko del video addirittura i pivot dell ancora lavorano su boccole.
@@TIKTAKwatchannel si ma il 5606 non è proprio un calibro base e il bello è che dicono di lubrificare solo uno dei due rubini... Son quasi sicuro
Approfitto Stefano, il motivo di non lubrificare i rubini dell'ancora ? Attrito ? grazie e ovviamente complimenti
I pivot dell ancora non effettuano una rotazione completa bensì oscillano di un arco di circa 40/50º , pertanto il lubrificante tende a frenare
Complimenti Stefano video davvero interessante ❤
@@diego_tempusfugitt Grazie mille mi fa molto piacere !!
Video eccellente. Spero che nei prossimi video tu mi faccia capire come sono arrivati dai 18.000 battiti del Marvell 5740 ai 36.000 del 5740C...e a farlo funzionare con 10 anni di produzione (circa)
Bel video. Penso sia impossibile ricostruire le sinergie e/o le "copie" avvenuta negli anni 50. Una cosa chiara è che Seikosha con questo calibro mutuato da ETA non aveva le risorse per farsi in house spirale, bilanciere, ancora e scappamento. La Seikosha non ha brevetti di allora su calibri e/o componenti del calibro. Per capire bene il fatto di quanto siano fondamentali i brevetti... Basta vedere i "cloni" del 2824-2..nati solo recentemente grazie al brevetto ETA scaduto e non rinnovato...consideriamo inoltre che i brevetti dei calibri sono tutti orfani dei componenti dell'organo regolatore infatti chi copia come Sellita e altri per il 2824-2 ha poi l'onere non indifferente di andare a procurare l'organo regolatore da commercio..non è un caso che i cloni dell'ETA2824 poi praticamente anche se simili tra loro sono tutti diversi a livello di organo regolatore...e credimi sono differenze importanti.
@@MrLujake eh certo l organo regolatore è il cuore dell’orologio (anzi il cervello). Ed è il componente più complesso da realizzare. Se ho ben capito chiacchierando con Oisa sono pochi i produttori di bilancieri e spirali e quasi tutti passano da queste aziende
@@TIKTAKwatchannel esatto...non a caso in tempi non sospetti (circa 20 anni fa) la unica vera maison...intendendo come maison la vera manifattura...era considerata Rolex in quanto si fa in house anche tutto l'organo regolatore. Adesso con il silicio le cose sono un pochino diverse (vedi PP, Breguet ecc). Atokalpa per Oisa e altre.. Organi eccellenti fatte per case importanti. Nel caso di Oisa poi sono loro a dover accoppiare al meglio bilanciere+spirale. Con la spirale libera si apre un mondo.
Video strepitoso come al solito. Speriamo lo veda e ne tragga spunto l'acquisitore di accrocchi riminese e che ne tragga preziosi suggerimenti . Mi pare evidente ne abbia bisogno.
Visto che parlate di Seiko, posseggo un Seiko denominato Bell-Matic con 17 jewels
giorno/data e sveglia, mi sapete dire se può interessare a qualcuno
Dici per fare un contenuto video ?? Ne ho uno da revisionare che farò prossimamente e ne approfitterò per qualche ripresa, così ne parlerò in futuro. È una complicazione interessante
Le chiacchiere estetiche stanno a zero, molto interessante invece parlare di contenuti tecnici riguardo i calibri, ottimo video Stefano come sempre aggiungi dei contenuti molto interessanti
A me sembra di aver letto da qualche parte che Seiko aveva avuto rapporti di collaborazione con un progettista svizzero, ma non ricordo ne il nome e neanche da quale maison venisse. Quelli più bravi di me magari sapranno fare luce anche su questo, comunque anche io mi ero accorto che sui calibri manuali anni 60 Seiko c'erano delle affinità con produzioni svizzere. Ora Stefano mi ha reso tutto più chiaro e per questo non posso che ringraziarlo.👍
Come sempre, un bel video istruttivo.
Nel caso di Seiko ti fermerai ai meccanici oppure parlerai anche di calibri come lo Spring Drive?
3:57
si dice: "tradizione orologiera"
(l'orologiaia è la femmina dell'orologiaio 😂)
@@pitotopuk ma l’orologiera non è la femmina dell’orologiero ? 😅