si tutti quelli che hai nominato li ho sentiti, infatti quando dicevo non è l'unico mi riferivo a tutta una serie di divulgatori che adesso portano avanti un lavoro di divulgazione seria. Malanga è un grande, uno dei miei preferiti@@lorenasilvanapasquetti4741
Eccomi ! !! Presente!!! ...ma sto cancellando il chip del "sono cattivo e quindi non merito" - cattiva, nel mio caso. Comunque ....adesso che lo so, posso stare un pò meglio.
no, vuoi solo prendere il controllo della tua vita e smettere di soffrire. Ti auguro di renderti conto di quanto sia stupida (e oltretutto inattuabile) la "strategia" di diventare ignoranti, ossia emotivamente ottusi e ciechi a sé stessi. È davvero quello che vuoi? Allora frequenta quel tipo di persone e imitale. Altrimenti se cambierai idea sai cosa fare.
@@ArtSio443 Ciao scusami volevo chiedere il video dice la persona che ha sensi di colpa come li chiama lui sofre perché percepisce la realtà mentre l ottuso sofre molto meno perché percepisce meno la realta e quindi sente anche meno. Però non comprendo la parte finale del video in cui mi sembra che dica che il sensibile diventa ottuso perché non merita non capisco questa parte la seconda parte del video se me lo puoi spiegare ti ringrazio .
@@markcognome8990 ciao di nuovo 😀 dunque, anche qui posso solo dirti come la vedo io, tra l'altro non ti preoccupare se non hai capito; ho riguardato il video e mi sembra che non approfondisca questo punto. Per come la vedo io, semplicemente la sensibilità non deve diventare una maledizione. Bisogna sapere agire coerentemente con le proprie emozioni E OK, però neanche se ne può fare una malattia. Ti parlo da ex "ultrasensibile", ci stavo malissimo quando non sapevo controllarlo, era come se tutti i problemi del mondo fossero colpa mia. Adesso so controllarlo, so "diventare ignorante" e lo faccio per la maggior parte del tempo, certamente così non mi realizzo ma neanche soffro: è una questione di equilibrio. E poi bisogna elaborare il modo per realizzare il proprio mondo interiore in modo creativo, senza soffrire (inutilmente). Spero di esserti stato utile, ciao
facciamo che non sono io a farlo così non si pensa che lo dico solo perchè voglio contraddire il sig Sibaldi, ma faccio fatica a credere non esistano persone che pur non avendo sensi di colpa riescano lo stesso a sentire il sapore delle cose ed apprezzare la realtà e ad annoiarsi di meno invece che di più. posso capire che sia un punto di vista ma in quanto tale é privo di alcuna cristallizzazione che lo renda oggettivamente unico senza contradittorio quindi visto che non mi annoio osservo la realtà eppure di sensi di colpa ne ho molti meno di quando ero più giovane chiedo al sig. Sibaldi una spiegazione... è una richiesta e attendo una risposta perchè forse me la merito ;)
ciao, sono un ateo che ha abolito completamente i sensi di colpa (ma non l'etica, che NON si regge sui sensi di colpa... anzi ne viene scioccamente manipolata) e si gode ogni istante ed ogni azione della vita. Non cercare di schematizzare la realtà (errore che favevo anche io! Quindi ti esorto senza presunzione), per parafrarase un poeta greco esistono più combinazioni di spirito là fuori di quelle che siamo in grado di immaginare e aspettarci.
Ciao volevo chiederti se ti è chiaro il video perché io faccio un pò di confusione cioé lui dice che le persone ottusi veramente ottuse soffrano meno perché iniorano la realtà diciamo mentre quelle sensibili hanno un senso di colpa più spiccato perché percepiscono la realta attorno quello che non mi è chiaro è la seconda parte del video quella dal bicchiere in poi tu l hai capita? Avresti la pazienza di spiegarmelo?
@@markcognome8990 ti ho già risposto nell'altro commento, volevo solo aggiungere che c' è una differenza enorme tra chi è sensibile e sceglie di ignorare (per non soffrire) ma tenendo perfettamente chiaro che sta ignorando, e che sta mettendo da parte un problema che c'è.... e l' essere ottusi in maniera automatica e compulsiva (nevrotica) come difesa inconscia. Non avere paura di ignorare la realtà, se ti fa vivere meglio; impara a farlo. Io soffro ogni volta che sento un bambino piangere, ma non posso presumere sempre che in tutti i casi i genitori stiano facendo qualcosa di sbagliato, magari addirittura (spinto dalla mia emozione) intervenire e criticare i genitori. Non solo potrei essere presuntuoso (e magari un po' stronzo) ma non avendo i mezzi adeguati potrei anche aggravare la situazione, oppure potrei a mia volta ignorare che è normale che i bambini piangono anche senza un motivo particolare. Quindi magari non è il caso di giudicare e reagire alla realtà. Mi spiego?
@@ArtSio443 di ti sei spiegato...anche io sono come te ma ultimamente sto cercando di non fare piu' tanto caso alle cose che ho intorno e mi fanno soffrire. E' come se mi fossi anestetizzata consapevolmente. Per soffrire meno...io soffro per tutto, troppo....ma non e' spersonalizzarsi? In fondo la nostra natura e' sensibile o forse le esperienze negative ci hanno ulteriormente sensibilizzato. Mah...praticamente e' diventare piu' menefreghisti o sbaglio?
@@lorenasilvanapasquetti4741 Ciao, grazie davvero per questa testimonianza... è la prima volta che ne ho l' occasione di parlarne con qualcuno, è così difficile incontrare qualcuno che abbia passato "il tuo stesso guaio". Dico per dire, in realtà ognuno di noi reagisce diversamente agli eventi negativi, e mi riferisco proprio a quello; alla _reazione,_ non all'evento che la innesca. Dunque, ti racconto brevemente per quanto riesco; io ero la persona più buona che si potesse immaginare, desideravo intensamente poter aiutare gli altri per sentirmi "parte del tutto", disprezzavo l'egoismo e i sentimenti negativi - per esempio una caratteristica che ho mantenuto da allora è che per me non esiste l'invidia. Per un'altra persona che ha raggiunto i miei stessi nobili obiettivi (come lo stesso Sibaldi) provo solo ammirazione: non riesco neanche ad immaginare di poterne avere sentimenti negativi, solo perché è "un altro". Se quello che fa è giusto, allora è meraviglioso chiunque lo faccia, non importa che non sia "io" e che non me ne prenda i meriti. Al limite divento un semplice "consumatore" di quelle importantissime scoperte spirituali, che già non è poco. Ma tutto ciò che ho detto finora appartiene al vecchio "me": quello che non aveva nemmeno idea di quanta cattiveria e falsità ci fosse nel mondo, quanto il racket, invidia, etica autoritaria, corruzione ecc. guidano e sono alla base stessa di molti meccanismi psicosociali - attenzione non sto parlando solo della politica e della società... tutto questo avviene, più "modestamente" ma anche in modo più distruttivo per la nostra individualità, anche a livello delle relazioni personali - in famiglia, nelle relazioni, con le figure di autorità e tutto quanto. Con "il mondo" insomma, e in particolare con il nostro mondo interiore. Dunque la reazione che ebbi di fronte a questa consapevolezza, e presumo anche la tua, fu molto negativa (essenzialmente depressione). Dopo molti anni e grazie alla saggezza spirituale acquisita da persone straordinarie come Igor, ne sono uscito fuori costruendo una nuova identità, che ha perso molte caratteristiche della vecchia (in particolare non mi sento più "in dovere" di fare del bene, questo mi faceva malissimo perché vedendo quanto è marcio il mondo, riconoscevo che fosse un' obiettivo fuori dalla mia portata e quindi la delusione di non poter avere un impatto positivo diventava profonda, mi faceva sentire inutile). Tuttavia ora che leggo il tuo messaggio (ripeto, non ho molte occasioni di riflettere su me stesso e a volte la consapevolezza mi viene un po' per caso!) mi rendo conto che la mia strategia emotiva è stata fondamentalmente di mettere a tacere quegli antichi sentimenti positivi, che avrebbero potuto spingermi a grandi cose se avessero trovato il terreno giusto dove fiorire. Siccome allo stato attuale ritengo che non ci sia "un terreno giusto", vi ho semplicemente rinunciato. Non ne sono orgoglioso, ed è probabile che non mi realizzerò mai sul piano esistenziale, però va anche detta una cosa importante che forse avrai già scoperto da te: desensibilizzarsi emotivamente, in effetti funziona. Se non avessi imparato a farlo, ma col cavolo che mi sarei mai liberato dal grandissimo fardello di sofferenza che mi opprimeva. Quando ci tieni a qualcosa soffri per essa, stai in ansia Ma se non ci tieni... può andare al diavolo, per quanto te ne importa. La mia può sembrare una scelta vigliacca, ma bisogna anche capire la sofferenza da cui sono scappato. In definitiva non ho una soluzione a questo dilemma, o almeno ancora non l'ho trovata. Non so se dovrei ricontattare quei sentimenti (col rischio di stare male come in passato!) o lasciar perdere e accontentarmi per quanto riesco. Nel dubbio sto praticando la seconda opzione.
@@ArtSio443 prendere le cose con piu' leggerezza senza pensare se sia giusto o sbagliato. E' difficile da spiegare ma si e' consapevoli di essere in un determinato modo ma si mette in moto una sorta di "regolazione dei sentimenti" per non andare incontro a depressioni. L'importante e' esserne consapevoli e non agire appunto da nevrotico menefreghista inconscio. Tenere una linea di mezzo per capire gli altri e nello stesso tempo salvarsi senza pensarci troppo. Con la consapevolezza che e' la base importante se no non si sa piu' chi siamo veramente e si va nel caos.....non so se.mi sono spiegata bene....
Desiderando e sapendo che il passato non conta, lo scegliamo noi. Tantissimi libri di Sibaldi e corsi di Sibaldi insegnano a farlo. Il senso di colpa è il senso di ESSERE inadeguati in tutto. Saremmo dei fenomeni, c'entra pure l'orgoglio a sentirsi inadeguati in tutto. E' un modo per non fare, in modo da non essere giudicati, perché ci hanno giudicati troppo da piccoli e ci hanno inserito questo "programma" del senso di colpa, che ci fa sentire sbagliati sempre, sul passato e su tutto quello che faremo. Ma si può cambiare. La tecnica dei 101 Desideri è di aiuto al cambiamento, e il corso sui desideri di giugno 2023 è alle porte!
Io non riesco a capire di che cosa o di "chi" stia parlando. Potete consigliarmi un video un po' più terra terra per vedere se riesco a entrare nell'argomentazione di Sibaldi senza essere morso da dubbi forse infondati per via della mia incapacità di comprendere?
Sono innamorata di una persona con cui ho avuto una storia lunga 5 mesi...mi vuole un bene dell'anima dice ma nn è pronto x un legame ..cone faccio a smettere di amarlo desiderarlo e soffrire?
Inizia a conoscere altre persone.la mente si abitua a tutto.altrimenti rimarremmo bloccati nel passato e non vivremmo mai la nostra vita.rimanere legati a qualcuno o qualcosa non serve a niente solo a sprecare il tempo.
A dire il vero io dico pubblicamente "quello è incapace ma ha guadagnato e conquistato più di me", so di meritare di più e non ho nessun senso di colpa, so di essere "bad" ma la cosa mi dispiace, a volte quelli "good" sono troppo noiosi!. Io non credo di avere i sensi di colpa. :-) Al contrario: sono una carogna conclamata felice di essere una carogna, che se ne vanta pubblicamente, non sono modesta e nemmeno umile, praticamente ho mandato il mio curriculum a Belzebù e lui mi ha risposto che POI mi assume :-D Mi sa che forse ho qualcosa di sbagliato, ma non so cosa, e faccio bene ad avere qualcosa di sbagliato.
anch'io sono una carogna di merda, non lo ero da bambinoma la società mi ci ha fatto diventare. Comunque meglio così, l'importante è mantenersi aperti e capaci di esprimere entrambe le parti di sé (bene e male si completano). E al diavolo il buonismo, che ha fatto più danni del "male" conclamato ...
Forse devi fare come quel "bambino", vedere che personaggi invidi e per quali cose hai invidia. Secondo me, lui, in questo video fornisce una buona dritta
Usa le parole del vangelo e della Bibbia e le inserisce nel suo discorso a suo piacimento distruggendo così il vero significato di quello che Gesù Cristo e il testo biblico volevano significare, volgendo così il tutto al suo ragionamento Molto pessimo
Peccato che Bibbia e Vangeli abbiano subito molte manipolazioni nel corso dei secoli, soprattutto da parte della Chiesa cattolica, e quindi parlare oggi di "vero significato" o significato originario mi pare arduo, visto che le versioni greche dei Vangeli e quella ebraica dell'Antico Testamento dicano cose molto diverse dai testi conosciuti.
Starei ore ad ascoltarla. Grazie per questi ottimi spunti di riflessione
Mi vengono i brividi a sentire queste parole....
Grazie...DI Cuore...IO La STIMO TANTISSIMO...LA SEGUO..SEMPRE...😇😇😇😇😇😇😇😇😇😇😇😇
Grande Persona! Un passo in più rispetto ad altri! 💪💪💪💪💪
Dott. Igor, seguire i suoi video, è sempre un piacere, i suoi discorsi fanno " molto" riflettete..
Come si fa per parlare con Prof Igor
@@laurarusso5300 che succedeeeeeeee ???? 😳😳😳😳
"Lui continua a pensare di non essere d'accordo" ❤ bello ascoltarla
sei adorabile....ti ascolterei per ore......
La storia della mia vita (cazzo!)....fino ad oggi.... Esatto non chiedere perché non meriti....
Ciò che merito è una società migliore e giusta. La chiedo ogni giorno.
Punto Critico lo meritiamo tutti. E soprattutto NON meritiamo questo degrado, indegno per gli esseri umani.
@@ArtSio443 certo dalla realtà nn si prescinde. dovremmo migliorare noi stessi. essere luce x noi e gli altri
Che bello...parla di me🥰👌🏻❤️
Grazie a lei mi sto togliendo di dosso veli di bisso che mi davano sicurezza. Angelina🙏
grande sibaldi l unico esempio rivoluzionario geniale dei nostri tempi
x x ♥️ verissimo
Igor è bravissimo....non è l'unico, ci sono in giro un po di persone interessanti
davide araneo racconta
@@davidearaneo8965 cosa ne pensi di Corrado Malanga? Lo conosci? E Mauro Biglino? Spesso seguo Mauro Scardovelli
si tutti quelli che hai nominato li ho sentiti, infatti quando dicevo non è l'unico mi riferivo a tutta una serie di divulgatori che adesso portano avanti un lavoro di divulgazione seria. Malanga è un grande, uno dei miei preferiti@@lorenasilvanapasquetti4741
Forte Igor, saggio.
Fantastico Igor!! Grazie a lui sto imparando un sacco
Immenso..grazie
Adoro ogni suo video
Io sono brava e vado bene così e sono perfetta come sono ❤
Maledetto senso di colpa.... mollami! 😠
Buonasera. Volevo sapere qual è il video originale dalla quale avete estratto questo interessante spezzone. grazie
Buongiorno, se ci lascia un recapito telefonico o una mail, la contatteremo per fornirLe tutte le informazioni.
@@LifeStrategies , dove devo lasciare la mia mail?
@@annaschenetti6073 può scriverci qui: seminari-sibaldi@lifestrategies.it
@@annaschenetti6073 hai avuto notizie?
dubbi molti dubbi,chiedero al mio angelo.
Bello!
Eccomi ! !! Presente!!! ...ma sto cancellando il chip del "sono cattivo e quindi non merito" - cattiva, nel mio caso.
Comunque ....adesso che lo so, posso stare un pò meglio.
Come hai fatto? Hai usato una tecnica specifica??
IGOR SIBALDI SENSAZIONI & SENTIMENTI in diretta streaming dall'isola di Torcello th-cam.com/video/C9WuPPgLJ5c/w-d-xo.html
3:31
Buongiorno.
Mi sembrano scuse per non crescere e vivere parallelamente però ammetto di essere d accordo e che è una cosa figa
Io sono molto sensibile, preferirei essere ignorante.
AlexilGrande tutti si sentono ipersensibili nei confronti degli altri
no, vuoi solo prendere il controllo della tua vita e smettere di soffrire.
Ti auguro di renderti conto di quanto sia stupida (e oltretutto inattuabile) la "strategia" di diventare ignoranti, ossia emotivamente ottusi e ciechi a sé stessi.
È davvero quello che vuoi? Allora frequenta quel tipo di persone e imitale.
Altrimenti se cambierai idea sai cosa fare.
Cerca di incanalare la tua sensibilità verso un obiettivo allora da handicap diventerà un punto di forza
@@ArtSio443 Ciao scusami volevo chiedere il video dice la persona che ha sensi di colpa come li chiama lui sofre perché percepisce la realtà mentre l ottuso sofre molto meno perché percepisce meno la realta e quindi sente anche meno. Però non comprendo la parte finale del video in cui mi sembra che dica che il sensibile diventa ottuso perché non merita non capisco questa parte la seconda parte del video se me lo puoi spiegare ti ringrazio .
@@markcognome8990 ciao di nuovo 😀 dunque, anche qui posso solo dirti come la vedo io, tra l'altro non ti preoccupare se non hai capito; ho riguardato il video e mi sembra che non approfondisca questo punto.
Per come la vedo io, semplicemente la sensibilità non deve diventare una maledizione. Bisogna sapere agire coerentemente con le proprie emozioni E OK, però neanche se ne può fare una malattia. Ti parlo da ex "ultrasensibile", ci stavo malissimo quando non sapevo controllarlo, era come se tutti i problemi del mondo fossero colpa mia. Adesso so controllarlo, so "diventare ignorante" e lo faccio per la maggior parte del tempo, certamente così non mi realizzo ma neanche soffro: è una questione di equilibrio. E poi bisogna elaborare il modo per realizzare il proprio mondo interiore in modo creativo, senza soffrire (inutilmente).
Spero di esserti stato utile, ciao
DIALOGHI CON IGOR SIBALDI: Dostoevskij e i Fratelli Karamazov th-cam.com/video/EOrHuGmGqN4/w-d-xo.html
facciamo che non sono io a farlo così non si pensa che lo dico solo perchè voglio contraddire il sig Sibaldi, ma faccio fatica a credere non esistano persone che pur non avendo sensi di colpa riescano lo stesso a sentire il sapore delle cose ed apprezzare la realtà e ad annoiarsi di meno invece che di più. posso capire che sia un punto di vista ma in quanto tale é privo di alcuna cristallizzazione che lo renda oggettivamente unico senza contradittorio quindi visto che non mi annoio osservo la realtà eppure di sensi di colpa ne ho molti meno di quando ero più giovane chiedo al sig. Sibaldi una spiegazione... è una richiesta e attendo una risposta perchè forse me la merito ;)
ciao, sono un ateo che ha abolito completamente i sensi di colpa (ma non l'etica, che NON si regge sui sensi di colpa... anzi ne viene scioccamente manipolata) e si gode ogni istante ed ogni azione della vita.
Non cercare di schematizzare la realtà (errore che favevo anche io! Quindi ti esorto senza presunzione), per parafrarase un poeta greco esistono più combinazioni di spirito là fuori di quelle che siamo in grado di immaginare e aspettarci.
ci si stanca a chiedere, forse perchè si è ricevuto tanti no e distrazione e rinfacciamenti o al massimo buonismi spesso di facciata
Ciao volevo chiederti se ti è chiaro il video perché io faccio un pò di confusione cioé lui dice che le persone ottusi veramente ottuse soffrano meno perché iniorano la realtà diciamo mentre quelle sensibili hanno un senso di colpa più spiccato perché percepiscono la realta attorno quello che non mi è chiaro è la seconda parte del video quella dal bicchiere in poi tu l hai capita? Avresti la pazienza di spiegarmelo?
@@markcognome8990 ti ho già risposto nell'altro commento, volevo solo aggiungere che c' è una differenza enorme tra chi è sensibile e sceglie di ignorare (per non soffrire) ma tenendo perfettamente chiaro che sta ignorando, e che sta mettendo da parte un problema che c'è.... e l' essere ottusi in maniera automatica e compulsiva (nevrotica) come difesa inconscia.
Non avere paura di ignorare la realtà, se ti fa vivere meglio; impara a farlo. Io soffro ogni volta che sento un bambino piangere, ma non posso presumere sempre che in tutti i casi i genitori stiano facendo qualcosa di sbagliato, magari addirittura (spinto dalla mia emozione) intervenire e criticare i genitori. Non solo potrei essere presuntuoso (e magari un po' stronzo) ma non avendo i mezzi adeguati potrei anche aggravare la situazione, oppure potrei a mia volta ignorare che è normale che i bambini piangono anche senza un motivo particolare. Quindi magari non è il caso di giudicare e reagire alla realtà. Mi spiego?
@@ArtSio443 di ti sei spiegato...anche io sono come te ma ultimamente sto cercando di non fare piu' tanto caso alle cose che ho intorno e mi fanno soffrire. E' come se mi fossi anestetizzata consapevolmente. Per soffrire meno...io soffro per tutto, troppo....ma non e' spersonalizzarsi? In fondo la nostra natura e' sensibile o forse le esperienze negative ci hanno ulteriormente sensibilizzato. Mah...praticamente e' diventare piu' menefreghisti o sbaglio?
@@lorenasilvanapasquetti4741 Ciao, grazie davvero per questa testimonianza... è la prima volta che ne ho l' occasione di parlarne con qualcuno, è così difficile incontrare qualcuno che abbia passato "il tuo stesso guaio".
Dico per dire, in realtà ognuno di noi reagisce diversamente agli eventi negativi, e mi riferisco proprio a quello; alla _reazione,_ non all'evento che la innesca.
Dunque, ti racconto brevemente per quanto riesco; io ero la persona più buona che si potesse immaginare, desideravo intensamente poter aiutare gli altri per sentirmi "parte del tutto", disprezzavo l'egoismo e i sentimenti negativi - per esempio una caratteristica che ho mantenuto da allora è che per me non esiste l'invidia. Per un'altra persona che ha raggiunto i miei stessi nobili obiettivi (come lo stesso Sibaldi) provo solo ammirazione: non riesco neanche ad immaginare di poterne avere sentimenti negativi, solo perché è "un altro". Se quello che fa è giusto, allora è meraviglioso chiunque lo faccia, non importa che non sia "io" e che non me ne prenda i meriti. Al limite divento un semplice "consumatore" di quelle importantissime scoperte spirituali, che già non è poco.
Ma tutto ciò che ho detto finora appartiene al vecchio "me": quello che non aveva nemmeno idea di quanta cattiveria e falsità ci fosse nel mondo, quanto il racket, invidia, etica autoritaria, corruzione ecc. guidano e sono alla base stessa di molti meccanismi psicosociali - attenzione non sto parlando solo della politica e della società... tutto questo avviene, più "modestamente" ma anche in modo più distruttivo per la nostra individualità, anche a livello delle relazioni personali - in famiglia, nelle relazioni, con le figure di autorità e tutto quanto.
Con "il mondo" insomma, e in particolare con il nostro mondo interiore.
Dunque la reazione che ebbi di fronte a questa consapevolezza, e presumo anche la tua, fu molto negativa (essenzialmente depressione). Dopo molti anni e grazie alla saggezza spirituale acquisita da persone straordinarie come Igor, ne sono uscito fuori costruendo una nuova identità, che ha perso molte caratteristiche della vecchia (in particolare non mi sento più "in dovere" di fare del bene, questo mi faceva malissimo perché vedendo quanto è marcio il mondo, riconoscevo che fosse un' obiettivo fuori dalla mia portata e quindi la delusione di non poter avere un impatto positivo diventava profonda, mi faceva sentire inutile).
Tuttavia ora che leggo il tuo messaggio (ripeto, non ho molte occasioni di riflettere su me stesso e a volte la consapevolezza mi viene un po' per caso!) mi rendo conto che la mia strategia emotiva è stata fondamentalmente di mettere a tacere quegli antichi sentimenti positivi, che avrebbero potuto spingermi a grandi cose se avessero trovato il terreno giusto dove fiorire. Siccome allo stato attuale ritengo che non ci sia "un terreno giusto", vi ho semplicemente rinunciato.
Non ne sono orgoglioso, ed è probabile che non mi realizzerò mai sul piano esistenziale, però va anche detta una cosa importante che forse avrai già scoperto da te: desensibilizzarsi emotivamente, in effetti funziona. Se non avessi imparato a farlo, ma col cavolo che mi sarei mai liberato dal grandissimo fardello di sofferenza che mi opprimeva. Quando ci tieni a qualcosa soffri per essa, stai in ansia Ma se non ci tieni... può andare al diavolo, per quanto te ne importa.
La mia può sembrare una scelta vigliacca, ma bisogna anche capire la sofferenza da cui sono scappato.
In definitiva non ho una soluzione a questo dilemma, o almeno ancora non l'ho trovata. Non so se dovrei ricontattare quei sentimenti (col rischio di stare male come in passato!) o lasciar perdere e accontentarmi per quanto riesco. Nel dubbio sto praticando la seconda opzione.
@@ArtSio443 prendere le cose con piu' leggerezza senza pensare se sia giusto o sbagliato. E' difficile da spiegare ma si e' consapevoli di essere in un determinato modo ma si mette in moto una sorta di "regolazione dei sentimenti" per non andare incontro a depressioni. L'importante e' esserne consapevoli e non agire appunto da nevrotico menefreghista inconscio. Tenere una linea di mezzo per capire gli altri e nello stesso tempo salvarsi senza pensarci troppo. Con la consapevolezza che e' la base importante se no non si sa piu' chi siamo veramente e si va nel caos.....non so se.mi sono spiegata bene....
bravo
Dottore,io sono perseguitata dal senso di colpa,e cerco di fare ammenda.E' come se vivessi di espiazione.Come si guarisce?
Desiderando e sapendo che il passato non conta, lo scegliamo noi. Tantissimi libri di Sibaldi e corsi di Sibaldi insegnano a farlo. Il senso di colpa è il senso di ESSERE inadeguati in tutto. Saremmo dei fenomeni, c'entra pure l'orgoglio a sentirsi inadeguati in tutto. E' un modo per non fare, in modo da non essere giudicati, perché ci hanno giudicati troppo da piccoli e ci hanno inserito questo "programma" del senso di colpa, che ci fa sentire sbagliati sempre, sul passato e su tutto quello che faremo. Ma si può cambiare. La tecnica dei 101 Desideri è di aiuto al cambiamento, e il corso sui desideri di giugno 2023 è alle porte!
Io non riesco a capire di che cosa o di "chi" stia parlando. Potete consigliarmi un video un po' più terra terra per vedere se riesco a entrare nell'argomentazione di Sibaldi senza essere morso da dubbi forse infondati per via della mia incapacità di comprendere?
ascoltali tutti.... sono bellissimi....in alcuni ti fai certe risate poi. ciao
Voglio un traslocatore gratis!!!!
Pensavo fosse invidia, invece è bello. ....
bello
Dal minuto 1, 01 al 2,14 sono io! Cazzarola!
🙏❤🙏❤🙏❤
"Vuoi ascoltare Igor Sibaldi da vivo?" Ok...
A Napoli nessuna data???
il mese scorso, c'era :(
Ma per le date dove si può vedere?
iscriviti alla sua news letters www.igorsibaldi.org/
la prossima è il 24 novembre, la vedi sul sito.
Grazie
Allora..nel.momento in cui ho scritto.questo desiderio ho avuto un ' idea straordinaria...e.penso di averlo travato🥰
💚
Sono innamorata di una persona con cui ho avuto una storia lunga 5 mesi...mi vuole un bene dell'anima dice ma nn è pronto x un legame ..cone faccio a smettere di amarlo desiderarlo e soffrire?
Inizia a conoscere altre persone.la mente si abitua a tutto.altrimenti rimarremmo bloccati nel passato e non vivremmo mai la nostra vita.rimanere legati a qualcuno o qualcosa non serve a niente solo a sprecare il tempo.
A dire il vero io dico pubblicamente "quello è incapace ma ha guadagnato e conquistato più di me", so di meritare di più e non ho nessun senso di colpa, so di essere "bad" ma la cosa mi dispiace, a volte quelli "good" sono troppo noiosi!.
Io non credo di avere i sensi di colpa. :-)
Al contrario: sono una carogna conclamata felice di essere una carogna, che se ne vanta pubblicamente, non sono modesta e nemmeno umile, praticamente ho mandato il mio curriculum a Belzebù e lui mi ha risposto che POI mi assume :-D
Mi sa che forse ho qualcosa di sbagliato, ma non so cosa, e faccio bene ad avere qualcosa di sbagliato.
anch'io sono una carogna di merda, non lo ero da bambinoma la società mi ci ha fatto diventare. Comunque meglio così, l'importante è mantenersi aperti e capaci di esprimere entrambe le parti di sé (bene e male si completano). E al diavolo il buonismo, che ha fatto più danni del "male" conclamato
...
Ma allora sono impotente perché il mio inconscio va da sé,,,,
L'accettazione della tua ombra..
Ho chiesto, era meglio che non chiedevo.
Perché?
Niente... sono ignorante
Fuori dal contesto così sinceramente non c'ho capito niente!
Ma come cavolo si fa a vedere tutta la conferenza ??
Andarci
dici tanto e non dici niente, voglio capire il perchè della mia sofferenza anche quando ho tutto .
Forse devi fare come quel "bambino", vedere che personaggi invidi e per quali cose hai invidia. Secondo me, lui, in questo video fornisce una buona dritta
ma quanto sei....
Usa le parole del vangelo e della Bibbia e le inserisce nel suo discorso a suo piacimento distruggendo così il vero significato di quello che Gesù Cristo e il testo biblico volevano significare, volgendo così il tutto al suo ragionamento
Molto pessimo
Paola Mattesco-modesti 🤔🤔
Peccato che Bibbia e Vangeli abbiano subito molte manipolazioni nel corso dei secoli, soprattutto da parte della Chiesa cattolica, e quindi parlare oggi di "vero significato" o significato originario mi pare arduo, visto che le versioni greche dei Vangeli e quella ebraica dell'Antico Testamento dicano cose molto diverse dai testi conosciuti.