Scusate, ma dove avete preso la notizia che Guglielmi era in via Stresa con la moglie e che andava in visita (alle 9 di mattina?) e non a pranzo (idem)? A me risulta che lui abbia detto che stava andando a pranzo da un amico (che peraltro ha smentito decisamente) e non abbia mai menzionato la moglie
@@giuseppe_perri_Filosofia sono 20 anni che cerco di informarmi su questa intricata vicenda. Lei mi citi le sue fonti, così mi dà la possibilità di migliorare le mie conoscenze
Il colonnello D'Ambrosio dichiarò nel maggio 1991 davanti al magistrato De Ficchy: «Verso le ore 09.30 è giunto presso la mia abitazione il colonnello Guglielmi Camillo con sua moglie che anni prima aveva abitato presso lo stesso stabile e con il quale ero in amicizia. Il colonnello stette presso la mia abitazione con la moglie per tutta la mattinata e stette con noi a pranzo e poi nel pomeriggio ripartì per Modena. Non ricordo se nel corso della mattinata si allontanò di casa per salutare altri amici o per altre ragioni. Non ricordo se il Col. Guglielmi venne presso la mia abitazione per un appuntamento datoci in precedenza. Oppure se passò senza appuntamento precedente e poi lo invitai a pranzo. Non ricordo come mai il Col. Guglielmi venne alle 09.30, posso dire che con il Col. Guglielmi vi è una grande confidenza. Faccio presente che alla mia abitazione si può accedere da via della Camilluccia prendendo via Stresa e passando all'incrocio con via Fani sia da via Sangemini scendendo da via Roncegno. Ricordo anche che quando arrivò il col. Guglielmi gli diedi la notizia di quanto era successo». Verbale messo agli atti della Commissione Moro 2, disponibile presso: documenti.camera.it/apps/nuovosito/Documenti/DocumentiParlamentari/parser.asp?idLegislatura=17&categoria=023&tipologiaDoc=documento&numero=010&doc=intero
Professor Perri, innanzi i miei più sinceri complimenti. Seguo queste vicende da qualche decina di anni, e raramente ho visto analisi così puntuali e, diciamo così, oggettive. Arrivo alla domanda: si parla sempre di Fanfani o Andreotti come bersagli alternative a Moro...ma nessuno nelle br pensò mai a Cossiga? Ricordo che ai tempi era il ministro più odiato dell'estrema sinistra ( non vi era corteo nel quale non si cantasse qualche slogan dedicato al c. , non certamente elogiativo ). Di nuovo un saluto affettuoso
La ringrazio per il suo apprezzamento del mio lavoro. Kossiga (lo scrivevano con la K) era odiato particolarmente dai giovani del movimento. Per i brigatisti era "il capo degli sbirri" (come scrissero nel comunicato n. 3) ma non il "cuore dello Stato", c'è da ritenere. Ricambio gli affettuosi saluti.
Ma scusate una pioggia di piombò perlopiù da gente detta da loro non eccelsa nello sparare.come si fa che Aldo Moro ne è uscito illeso da questa pioggia di proiettili?x me ancora è insoiegabile.
L'imbottigliamento fu micidiale... il solo agente Iozzino riusci' a far qualcosa....c'erano altri ad aiutarli? A pensare che due dei 4 " mitraglieri" lamentarono problemi alle loro armi il dubbio rimane...
Non capisco che dubbio ti rimanga. Lo svolgimento è identico a quello di altri innumerevoli agguati, a cominciare dalla strage del Pilastro: quando ci si trova intrappolati nell'abitacolo e circondati a pochi passi di distanza da un manipolo di tiratori, gli assassini non hanno bisogno di essere tiratori provetti. Un tiro al piccione, purtroppo. Non poteva finire in maniera diversa e il vantaggio dei terroristi era tale che non avevano bisogno di "aiutini". Il problema invece è un altro, quello che riguarda la disorganizzazione della scorta. Possibile che almeno la macchina di Moro non fosse blindata? Possibile che nessuno della scorta avesse avuto un giubbino anti proiettile (adottati dalle forze dell'ordine fin dagli anni '60)? possibile che nessuno di loro fosse dotato di una canna lunga? Di una mitraglietta? Anche la loro preparazione lascia dubbi: non si può marciare così ravvicinati, tanto da tamponarsi reciprocamente alla prima brusca frenata. Evidentemente i terroristi li avevano già osservati e avevano notato che compivano quell'errore, altrimenti non si spiega come abbiano potuto pensare di innescare un incidente in quel modo così semplice, per cui l'agguato sarebbe stato organizzato in maniera diversa. Solo uno della scorta aveva seguito dei corsi specifici: e gli altri? Tutta gente strappata agli uffici. Una scorta o una scampagnata? Tutto troppo facile. Personalmente non sono per nulla propenso ad immaginare chissà quali "tramacci" e organizzazioni esterne, perché nessuno è consapevolmente disposto a fare quella fine: erano inadeguati e basta. Ma non per colpa loro, perché erano vittime della disorganizzazione e del pressapochismo. Poveri ragazzi mandati al macello. Allora è evidente che quello che è avvenuto è la perfetta rappresentazione di un Paese da sempre "cialtrone", approssimativo e confusionario, neppure in grado di fornire una scorta adeguata ai propri vertici. Eppure ci si trovava nel pieno degli "anni di piombo", Moro era sicuramente un obiettivo sensibile, non poteva essere una sorpresa imprevedibile. La carriera politica del ministro dell'interno in un Paese normale si sarebbe dovuta fermare lì, invece è diventato pure Presidente della Repubblica. Il più divisivo della storia italiana. Non male per un organo di garanzia...
@@paolodabala2838 non so quuanti anni tu abbia, ma già al primo processo venne fuori che metà dei proiettili furono sparati da un'arma sola. E' quasi certo che ci fosse un tiratore scelto, probabilmente un brigatista (o un killer pagato per l'occasione) rimasto ignoto. Il paragone con il Pilastro non regge, li' erano 3 carabinieri giovanissimi, che non si aspettavano certo di incontrare la banda della uno bianca. Una scorta, per quanto disorganizzata, invece sapeva che il rischio di attacco c'era. Attenzione, nei due anni precedenti all'agguato di via Fani le BR avevano colpito moltissime volte, inclusa una strage (il giudice Coco e la sua scorta, 3 morti, a Genova, giugno 76). Davvero strano che non avessero mitra e giubbotti. Ma la versione di Morucci non regge proprio. C'erano sia il tiratore scelto che gente da destra. Casimirri non è mai stato preso, peraltro.
Moro non aveva incarichi istituzionali,quindi nemmeno diritto alla macchina blindata.Non solo ma 2 mesi prima ci fu un aspra polemica sul suo avere 5 uomini di scorta.
@@paolodabala2838 be',anche la Germania mostro' lo stesso pressapochismo.Di piu' ,la sera stessa la tv di stato italiana, mandava in onda quasi tutte le facce dei br piu' importanti.A Ottobre con la scoperta del covo milanese di via Boiardo le BR erano,in pratica decapitate
Il responso della "seduta spiritica" fu di cercare Moro in una casa isolata con cantina sulla statale 74, zona Gradoli (Vt), ragione per la quale non si perlustrò la via Gradoli in Roma. In quei giorni ci furono centinaia di segnalazioni analoghe (anzitutto da fonte anonima o confidenziale) interessanti zone della capitale e della provincia laziale, quasi tutte infondate (per consultare l'incredibile elenco:Commissione Moro 1, Vol. 26 pagg. 1085 e ss.). Anch'io, come lei e quasi tutti gli italiani, avevo il ricordo del rastrellamento del paese di Gradoli ma era la scena di un film di Giuseppe Ferrara, riproposta ovunque , anche nei telegiornali. In realtà, l'azione si svolse soltanto nella campagna di Gradoli, da Cantoniera di Latera alle case coloniche e le grotte, e furono impiegati 22 poliziotti che non entrarono in paese (è reperibile in rete la relativa relazione di polizia). Alcuni quotidiani ne parlarono soltanto dopo il ritrovamento del covo di via Gradoli (dal 22 aprile 78)
Lei deduce che, a fronte delle varie ipotesi di regia occulta, l intera operazione fu internamente brigatista...Era vero che appartamenti nella palazzina in via Gradoli erano affittati da appartenenti ai servizi?ahimè non convince la tesi delle br come ideatrici del piano. pare più probabile la regia d oltre oceano. comunque complimenti
A Via Fani. C'era anche Rita Algranati, fidanzata del Casimirri, con funzioni di staffetta. Doveva avvertire dell'arrivo del convoglio di Moro su Via Fani sventolando un mazzo di fiori.
Poveri ragazzi...io purtroppo ricordo quei giorni...avevo8 anni...mi preparavo alla prima comunione e assieme ai miei compagni con il nostro parroco scrivemmo alla signora Moro e lei molto gentilmente ci rispose...conservo ancora la fotocopia della lettera...
Io avevo 9 anni , nella mia Sicilia , a quell'età e forse anche a causa dei miei familiari , non sentivo parlare tanto della tragedia . Adesso a 55 anni , da 25 a Roma , ci sono andato già 3 volte a via Fani , e proprio l'altro ieri sono passato appositamente davanti casa di Moro , via Trionfale , non posso crederci che esistono animali del genere , che ammazzano esseri umani . W la pace ❤
@@alessandrosandrolini7142ma no.Pensi che in tutte le BR,non c'era uno che conoscesse nemmeno l'inglese.Moretti si porto'dietro,a Parigi,un irregolare Romano,tale Brogi che faceva lo Stewart per consegnare 3passaporti a esponenti Raf.Unico contatto tra le due organizzazioni.
Una cosa sola non mi torna :come si fa a lasciare parcheggiato, in una delle vie piu' trafficate di Roma (via Trionfale),un furgone vuoto con la certezza che non ci trovi una macchina parcheggiata in doppia fila ad impedirti l'uscita
Grazie per questo video, ha fatto un lavoro incredibile
Davvero un video molto interessante. Io ho seguito fui colpito molto dalla vicenda allora avevo 11 anni segui' in seguito tutta la vicenda
Scusate, ma dove avete preso la notizia che Guglielmi era in via Stresa con la moglie e che andava in visita (alle 9 di mattina?) e non a pranzo (idem)? A me risulta che lui abbia detto che stava andando a pranzo da un amico (che peraltro ha smentito decisamente) e non abbia mai menzionato la moglie
S'informi meglio. Era una visita famigliare di persone residenti fuori Roma. Della moglie ha parlato l'amico.
@@giuseppe_perri_Filosofia sono 20 anni che cerco di informarmi su questa intricata vicenda. Lei mi citi le sue fonti, così mi dà la possibilità di migliorare le mie conoscenze
Il colonnello D'Ambrosio dichiarò nel maggio 1991 davanti al magistrato De Ficchy: «Verso le ore 09.30 è giunto presso la mia abitazione il colonnello Guglielmi Camillo con sua moglie che anni prima aveva abitato presso lo stesso stabile e con il quale ero in amicizia. Il colonnello stette presso la mia abitazione con la moglie per tutta la mattinata e stette con noi a pranzo e poi nel pomeriggio ripartì per Modena. Non ricordo se nel corso della mattinata si allontanò di casa per salutare altri amici o per altre ragioni. Non ricordo se il Col. Guglielmi venne presso la mia abitazione per un appuntamento datoci in precedenza. Oppure se passò senza appuntamento precedente e poi lo invitai a pranzo. Non ricordo come mai il Col. Guglielmi venne alle 09.30, posso dire che con il Col. Guglielmi vi è una grande confidenza. Faccio presente che alla mia abitazione si può accedere da via della Camilluccia prendendo via Stresa e passando all'incrocio con via Fani sia da via Sangemini scendendo da via Roncegno. Ricordo anche che quando arrivò il col. Guglielmi gli diedi la notizia di quanto era successo». Verbale messo agli atti della Commissione Moro 2, disponibile presso: documenti.camera.it/apps/nuovosito/Documenti/DocumentiParlamentari/parser.asp?idLegislatura=17&categoria=023&tipologiaDoc=documento&numero=010&doc=intero
Complimenti e grazie per il suo contributo professore.
Non mi torna la didascalia della foto al minuto 2:40. L' anno, intendo.
Si riferisce al ruolo svolto da Moretti nel 1978. La foto è stata scattata dopo il suo arresto del 1981.
Uno dei migliori riassunti che ho visti fino ad ora!
Professor Perri, innanzi i miei più sinceri complimenti. Seguo queste vicende da qualche decina di anni, e raramente ho visto analisi così puntuali e, diciamo così, oggettive. Arrivo alla domanda: si parla sempre di Fanfani o Andreotti come bersagli alternative a Moro...ma nessuno nelle br pensò mai a Cossiga? Ricordo che ai tempi era il ministro più odiato dell'estrema sinistra ( non vi era corteo nel quale non si cantasse qualche slogan dedicato al c. , non certamente elogiativo ). Di nuovo un saluto affettuoso
La ringrazio per il suo apprezzamento del mio lavoro. Kossiga (lo scrivevano con la K) era odiato particolarmente dai giovani del movimento. Per i brigatisti era "il capo degli sbirri" (come scrissero nel comunicato n. 3) ma non il "cuore dello Stato", c'è da ritenere. Ricambio gli affettuosi saluti.
@@giuseppe_perri_Filosofia sì, kossiga con la k e le doppie s a imitazione delle s runiche delle ss naziste. Di nuovo un caro saluto
Gradoli era un avvertimento ai brigatisti, finite il lavoro perché sappiamo dove siete, a noi non serve che restituiate Moro, bravo Ottimo riassunto
Si possono fare anche altre ipotesi.
Ma scusate una pioggia di piombò perlopiù da gente detta da loro non eccelsa nello sparare.come si fa che Aldo Moro ne è uscito illeso da questa pioggia di proiettili?x me ancora è insoiegabile.
L'imbottigliamento fu micidiale... il solo agente Iozzino riusci' a far qualcosa....c'erano altri ad aiutarli? A pensare che due dei 4 " mitraglieri" lamentarono problemi alle loro armi il dubbio rimane...
Non capisco che dubbio ti rimanga. Lo svolgimento è identico a quello di altri innumerevoli agguati, a cominciare dalla strage del Pilastro: quando ci si trova intrappolati nell'abitacolo e circondati a pochi passi di distanza da un manipolo di tiratori, gli assassini non hanno bisogno di essere tiratori provetti. Un tiro al piccione, purtroppo. Non poteva finire in maniera diversa e il vantaggio dei terroristi era tale che non avevano bisogno di "aiutini". Il problema invece è un altro, quello che riguarda la disorganizzazione della scorta. Possibile che almeno la macchina di Moro non fosse blindata? Possibile che nessuno della scorta avesse avuto un giubbino anti proiettile (adottati dalle forze dell'ordine fin dagli anni '60)? possibile che nessuno di loro fosse dotato di una canna lunga? Di una mitraglietta? Anche la loro preparazione lascia dubbi: non si può marciare così ravvicinati, tanto da tamponarsi reciprocamente alla prima brusca frenata. Evidentemente i terroristi li avevano già osservati e avevano notato che compivano quell'errore, altrimenti non si spiega come abbiano potuto pensare di innescare un incidente in quel modo così semplice, per cui l'agguato sarebbe stato organizzato in maniera diversa. Solo uno della scorta aveva seguito dei corsi specifici: e gli altri? Tutta gente strappata agli uffici. Una scorta o una scampagnata? Tutto troppo facile. Personalmente non sono per nulla propenso ad immaginare chissà quali "tramacci" e organizzazioni esterne, perché nessuno è consapevolmente disposto a fare quella fine: erano inadeguati e basta. Ma non per colpa loro, perché erano vittime della disorganizzazione e del pressapochismo. Poveri ragazzi mandati al macello. Allora è evidente che quello che è avvenuto è la perfetta rappresentazione di un Paese da sempre "cialtrone", approssimativo e confusionario, neppure in grado di fornire una scorta adeguata ai propri vertici. Eppure ci si trovava nel pieno degli "anni di piombo", Moro era sicuramente un obiettivo sensibile, non poteva essere una sorpresa imprevedibile. La carriera politica del ministro dell'interno in un Paese normale si sarebbe dovuta fermare lì, invece è diventato pure Presidente della Repubblica. Il più divisivo della storia italiana. Non male per un organo di garanzia...
È ancora oggi i comunisti parlano di compagni che hanno sbagliato.....
@@paolodabala2838 non so quuanti anni tu abbia, ma già al primo processo venne fuori che metà dei proiettili furono sparati da un'arma sola. E' quasi certo che ci fosse un tiratore scelto, probabilmente un brigatista (o un killer pagato per l'occasione) rimasto ignoto.
Il paragone con il Pilastro non regge, li' erano 3 carabinieri giovanissimi, che non si aspettavano certo di incontrare la banda della uno bianca. Una scorta, per quanto disorganizzata, invece sapeva che il rischio di attacco c'era.
Attenzione, nei due anni precedenti all'agguato di via Fani le BR avevano colpito moltissime volte, inclusa una strage (il giudice Coco e la sua scorta, 3 morti, a Genova, giugno 76).
Davvero strano che non avessero mitra e giubbotti.
Ma la versione di Morucci non regge proprio. C'erano sia il tiratore scelto che gente da destra. Casimirri non è mai stato preso, peraltro.
Moro non aveva incarichi istituzionali,quindi nemmeno diritto alla macchina blindata.Non solo ma 2 mesi prima ci fu un aspra polemica sul suo avere 5 uomini di scorta.
@@paolodabala2838 be',anche la Germania mostro' lo stesso pressapochismo.Di piu' ,la sera stessa la tv di stato italiana, mandava in onda quasi tutte le facce dei br piu' importanti.A Ottobre con la scoperta del covo milanese di via Boiardo le BR erano,in pratica decapitate
mi ricordo bene io sono di gradoli (paese in provincia di vt ) e avevo 11 anni misero il mio paese sottopra un casino totale fecero !!
Il responso della "seduta spiritica" fu di cercare Moro in una casa isolata con cantina sulla statale 74, zona Gradoli (Vt), ragione per la quale non si perlustrò la via Gradoli in Roma. In quei giorni ci furono centinaia di segnalazioni analoghe (anzitutto da fonte anonima o confidenziale) interessanti zone della capitale e della provincia laziale, quasi tutte infondate (per consultare l'incredibile elenco:Commissione Moro 1, Vol. 26 pagg. 1085 e ss.). Anch'io, come lei e quasi tutti gli italiani, avevo il ricordo del rastrellamento del paese di Gradoli ma era la scena di un film di Giuseppe Ferrara, riproposta ovunque , anche nei telegiornali. In realtà, l'azione si svolse soltanto nella campagna di Gradoli, da Cantoniera di Latera alle case coloniche e le grotte, e furono impiegati 22 poliziotti che non entrarono in paese (è reperibile in rete la relativa relazione di polizia). Alcuni quotidiani ne parlarono soltanto dopo il ritrovamento del covo di via Gradoli (dal 22 aprile 78)
Lei deduce che, a fronte delle varie ipotesi di regia occulta, l intera operazione fu internamente brigatista...Era vero che appartamenti nella palazzina in via Gradoli erano affittati da appartenenti ai servizi?ahimè non convince la tesi delle br come ideatrici del piano. pare più probabile la regia d oltre oceano. comunque complimenti
La ringrazio per i complimenti, ma io cerco di attenermi ai fatti accertati.
A Via Fani. C'era anche Rita Algranati, fidanzata del Casimirri, con funzioni di staffetta. Doveva avvertire dell'arrivo del convoglio di Moro su Via Fani sventolando un mazzo di fiori.
Come, appunto, si dice nel video.
Sì. Ottimo lavoro Prof.
Una domanda come mai l'onorevole Aldo Moro nei suoi scritti non nominò mai la scorta??
Lo ha fatto.
Comunque i suoi scritti venivano censurati dalle br
Non è vero.Disse che la scorta non era stata adeguata
Poveri ragazzi...io purtroppo ricordo quei giorni...avevo8 anni...mi preparavo alla prima comunione e assieme ai miei compagni con il nostro parroco scrivemmo alla signora Moro e lei molto gentilmente ci rispose...conservo ancora la fotocopia della lettera...
Io avevo 9 anni , nella mia Sicilia , a quell'età e forse anche a causa dei miei familiari , non sentivo parlare tanto della tragedia .
Adesso a 55 anni , da 25 a Roma , ci sono andato già 3 volte a via Fani , e proprio l'altro ieri sono passato appositamente davanti casa di Moro , via Trionfale , non posso crederci che esistono animali del genere , che ammazzano esseri umani .
W la pace ❤
I Brigatisti non credo fossero esperti tiratori anzi....
tutta gente che semplicemente aveva scambiato paturnie, pruriti e pose adolescenziali con la logica di Hegel, e si è presa sul serio
Non mi pare....sulle sim ci hanno preso in pieno...basta guardare chi comanda oggi
💚🤍❤
testimoni sentirono parlare in tedesco
Probabilmente erano membri della raf
@@alessandrosandrolini7142ma no.Pensi che in tutte le BR,non c'era uno che conoscesse nemmeno l'inglese.Moretti si porto'dietro,a Parigi,un irregolare Romano,tale Brogi che faceva lo Stewart per consegnare 3passaporti a esponenti Raf.Unico contatto tra le due organizzazioni.
Una cosa sola non mi torna :come si fa a lasciare parcheggiato, in una delle vie piu' trafficate di Roma (via Trionfale),un furgone vuoto con la certezza che non ci trovi una macchina parcheggiata in doppia fila ad impedirti l'uscita
Il furgone Fiat 850 era parcheggiato in via Bitossi, non in via Trionfale.
era il 78
@@giuseppe_perri_Filosofia ed era sicuramente vigilato da un br irregolare mai individuato