Due libri troppo tristi e altro
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- เผยแพร่เมื่อ 21 มิ.ย. 2024
- Ho letto due libri estremamente tristi e ne discorro con voi, fatemi saper la vostra opinione!
I libri in questione sono:
- Cose che non si raccontano di Antonella Lattanzi edito da Einaudi
- La vita di chi resta di Matteo B. Bianchi edito da Mondadori
Dopo di che ho avuto bisogno di letture più leggere!!!
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Ciao Margherita, pur rispettando le scelte personali, sono anche io dell'idea che "certe cose non si raccontano". Ultimamente c'è davvero un boom di questi "memoir". Trovo che ci sia, in generale, un eccesso di condivisione. Viva Paperino, Zio Paperone e anche Qui, Quo e Qua 🤩
Esatto Azzurra, viva la leggerezza, quando ci vuole! Grazie! 🥰🌼
Ciao Margherita, altro che sproloqui! Il tuo video è stato un sollievo...condivido tutte le tue idee. Gli scrittori di romanzi hanno sempre riempito le loro opere di tonnellate di autobiografia, ma essendo la letteratura opera artistica e creativa, i dati personali sono sempre stati trasfigurati. Sono nati e continuano a nascere in questo modo i capolavori letterari, trasfigurando, sovrapponendo, inventando, partendo dal dato reale. Basterebbe solo l'esempio di Madame Bovary: "Madame Bovary sono io" diceva il suo autore, che era di genere maschile e le cui vicende biografiche non erano la fotocopia di quelle descritte nel libro. Oggi c'è una specie di gran dibattito su come il concetto di letteratura sta cambiando... Per non non si tratta di una questione letteraria... secondo me i social hanno abituato le persone all'autoreferenzialità, alla smania di protagonismo, al bisogno irrefrenabile di esibirsi. E non si tratta tanto dei social in sé ma di come vengono usati nella società dello spettacolo che ci troviamo a vivere. Anche nel modo in cui vengono gestiti i premi... gli autori sono piuttosto attori, vanno in tv a presentare la loro performance più che il loro libro. Queste naturalmente sono mie idee personali, non necessariamente condivisibili.
Anch'io ho imparato a leggere con Topolino, le parodie sono capolavori. W Paperino che in questo mese ha compiuto 90 anni!
Al prossimo video!
Grazie per il supporto, Laura! Viva Paperino! A presto 🥰🌼
Ciao Margherita.. bellissima collana! Le letture dolorose sono indispensabili, ma bisogna dosarle.. io ne ho fatte alcune di recente, e ora sto intervallando con dei bei gialli!
Sì Daniela, bisogna assolutamente alternare... Grazie! 🥰🌼
Ciao Margherita! Anche a me ha dato fastidio il Natale scritto in minuscolo, è una scelta che non ho capito bene, se non per sminuire questa festa rispetto a ciò che le è successo, alla fine ne ho tenuto poco conto, un libro che mi ha fatto soffrire insieme all'autrice, proprio come hai detto tu, un peso sul cuore.
Ciao Miria, quanta sofferenza! Forse era una discutibile scelta stilista, che però contraddice la grammatica... Grazie! 🥰🌼
Si me lo immagino,grazie Margherita per la gentile risposta
Ciao Margherita, io ho letto solo "Cose che non si raccontano", a prescindere dal fatto che è un libro ben scritto, mi ha spaccata in due. Se da una parte mi è piaciuto, dall' altra anche io mi sono fatta tante domande. Perché la necessità di scrivere delle cose tanto private, è tutto 'troppo'. A tratti l' ho trovato irritante e spesso bisogna fare un grandissimo sforzo per non cadere nel giudizio, cosa che ho cercato di fare perché non ho nessun diritto di farlo, ma sono stata molto in bilico. Però ho cercato di fare un grandissimo sforzo per immedesimarmi in tutti gli eventi che ci racconta la Lattanzi , perché alla fine io ho superato già da un po' i cinquant'anni ed ho tre figli avuti tutti e tre più o meno facilmente e, mi sono chiesta cosa avrei fatto, come sarei diventata se avessi avuto problemi ad averne. Per quanto riguarda la grammatica avrei un parere da chiederti, alla scuola primaria mi è stato insegnato che prima della e non si mette la virgola, perché da diversi anni è diventato usuale farlo? Un caro saluto, mi fa sempre piacere guardare i tuoi video ❤
Hai proprio ragione: è tutto "troppo", soprattutto troppo da sopportare! Anch'io ho imparato che e con la virgola è come una ripetizione, o una o l'altra, ma si sta andando verso l'accettazione. La lingua si evolve, ma per me è sempre più difficile accettare le novità... Grazie! 🥰🌼
Cara Margherita, io non ho la forza di leggere questo tipo di lettura. Ti sono grata per avermi fatto conoscere wodehouse che mi ha molto aiutata in momento difficile.
Sono molto contenta che ti sia stato utile! Ancora più spero che il momento difficile sia passato! Grazie! 🥰🌼
Cara dolce Margherita, quello che ci racconti delle tue impressioni sui due libri citati, non fa che confermare l idea che mi sono fatta di te ,e cioè che sei una persona molto sensibile e di animo gentile. Io evito di leggere libri autobiografici in cui so esserci del dolore perchè come te sto male per molto tempo. Sai Margherita cara, io ho perso un figlio in un incidente stradale e non me la sento di aggiungere altro dolore a questo immenso che porterò per tutta la vita. Scusa per questa confidenza ma ti sento amica
Cara Maurizia, il dolore che tu ti porti dentro è indicibile! È l'unico che non siamo programmati a sopportare. Ti sono vicina con tutto il cuore e l'empatia di cui sono capace. Conta sulla mia amicizia! Un abbraccio! 🥰🌼
Buongiorno Margherita,il romanzo della Lattanzi mi attira per l'argomento trattato e quindi lo leggerò,parlare di queste cose è importante perché chi le vive ,vive dei drammi intimi e fisici non indifferenti e di tutto ciò si sa poco o nulla,poi certo la forma romanzo bo' non so...
Grazie comunque per questa bella condivisione 😢
Grazie a te Grazia! Se vuoi leggerlo, metti in conto una buona dose di sofferenza... 🥰🌼
Grazie, Margherita🌷Per me è difficile leggere libri autobiografici o che raccontano di eventi tragici realmente accaduti proprio per la ragione che menzioni anche tu. Non solo è difficile non immedesimarsi in vicende raccontate (a volte ai limiti di quanto sembrerebbe umanamente possibile) da scrittori talmente dotati da renderle tangibili anche a chi solo le legge, il fatto poi che siano realmente accadute addirittura a chi le racconta, rende quasi impossibile, a tratti, continuarne la lettura. In questa categoria rientrano per me tutti i libri che raccontano di esperienze nei campi di sterminio nazisti e della schiavitù. Quest’anno però sono finalmente riuscita ad affrontare Primo Levi. Il mio impatto con Se questo è un uomo è stato fortissimo. Nonostante fossi a conoscenza della storia e degli eventi, la scrittura potente di Levi ha elevato per me la sua esperienza da personale a universale e mi ha toccato profondamente. E forse è proprio questo il senso di queste letture, rendere patrimonio di molti l’esperienza di un singolo.
Cara Emma, Se questo è un uomo è assurto a patrimonio universale, non sarà la sorte dei due libri di cui ho parlato, sebbene ben scritti. Le vicende narrate sono meno universali e il loro valore artistico è di livello inferiore. Tuttavia la lettura risulta complicata e l'empatia inevitabile. Trovo Se questo è un uomo una lettura imprescindibile, non lo stesso per i due libri di cui ho parlato. Grazie! 🥰🌼
Ciao Margherita, innanzitutto grazie per le tue riflessioni “librose” sempre preziose e interessanti. Anch’io dopo aver letto un libro particolarmente triste oppure dopo un noir/ thriller, sempre più spesso sento il bisogno di leggerezza. Proprio per questo scopo, ultimamente mi sto riavvicinando anche alla letteratura per ragazzi che è ricca di libri che regalano serenità, ma che allo stesso tempo non sono banali. Un abbraccio ❤
Un abbraccio anche a te Marzia! 🥰🌼
Ciao margherita sei bravissima ti voglio tanto bene
Grazie Maria Rosaria, sei molto generosa! 🥰🌼
❤❤❤❤
Sei sempre di una dolcezza che non riesco a descrivere . Spero un giorno di conoscerti personalmente . Un abbraccio
Grazie Maria, sarebbe bellissimo incontrarci! 🥰🌼
Margherita, la tua sensibilità parla da sola, ma quando un giorno scriverò il mio libro di impedirò di leggerlo. Ti abbraccio con profondo affetto 🥹♥️
Carissima Melania, invece vorrò leggerlo per conoscerti meglio e condividere con te gioie e dolori. Grazie! 🥰🌼
@@unamargheritatralepagine Ti abbraccio tanto ✨❤️
Vero, certi libri sono devastanti! Santa Martina 😇
Bello paperino e la locandiera😂.
Non leggo molti fumetti. Non li snobbo ma sono più un tipo da libri. L'ultima sembra bellissima 😂. Mai sentita ma la prenderò.
Neanche io leggo molti fumetti e poche graphic novel, Paperino è stato un caso e una necessità del momento. Grazie! 🥰🌼
E comunque son d'accordo con te, dopo libri belli tosti e dolorosi ci vuole leggerezza ! Ben venga Paperino 😂😂
Era proprio necessario! Grazie! 🥰🌼
Ciao Margherita, ho letto mesi fa ' Cose che non si raccontano', forse dovrei rileggerlo alla luce della tua analisi attenta e profonda. Pur comprendendo il dolore della donna in cerca della maternità ho avvertito un senso di rabbia che accompagna ogni esperienza, rabbia indistinta verso tutti. Non so, forse una mia personale suggestione . Un caro saluto 😊😊😊
Ciao Luisella, sì la rabbia l'ho notata anch'io, ma l'ho attribuita alla situazione. Forse dovuta a un rimpianto per le occasioni perdute? Non so è arduo mettersi negli scomodi panni altrui, soprattutto in situazioni mai vissute, si può solo compatire, nel senso etimologico del termine, patire con... Grazie! 🥰🌼
Cara Margherita, come si nota la tua sensibilità! Un ottimo scrittore a mio avviso, è in grado di filtrare il suo dolore e trasfigurarlo in un'opera che lo renda universale, ecco che scrive un Romanzo.
Uno scrittore che getta sulle pagine il suo dolore, la sua rabbia, la sua frustrazione, per quanto questi sentimenti siano condivisibili e umanamente comprensibili, scrive un diario e come tale dovrebbe apparire. Che sia o meno rielaborato letterariamente, c'è la stessa differenza abissale che corre tra il diario di Anna Frank e se questo è un uomo, tra le lettere scritte dal fronte e Il sergente della neve. Nothomb e Ernaux hanno messo sulle pagine loro stesse facendo Letteratura, si può dire lo stesso di questi libri?
Ps non sopporto i libri il cui scopo sembra essere far soffrire il lettore, tanto meno se quel dolore lo hanno provato gli autori in prima persona, non vedo la catarsi dell'operazione, onestamente. ho letto mooooolti libri dolorosi, ne ho visto sempre il senso, qui, sentendo quel che dici, non lo scorgo molto.
Pps io mi ricordo I Promessi Paperi😂😂😂❤
@@alicetralerighe condivido pienamente quanto hai scritto molto chiaramente, cara Alice. Grazie! 🥰🌼