Un documentario ben presentato e attuale. L'apporto culturale in ambo i sensi e' una fondamentale componente della vita Padana che si deve non solo conservare ma rivedere nella risvegliata necessita' di difendere la terra dall'impatto ecologico del uomo e la inevitabile evoluzione del clima. Il messaggio di transizione e' ben messo.ed importante per tutti noi e i nostri figli.
Tornare indietro è impossibile, però credo Che questa vita frenetica ci stia sfinendo un po' tutti credo sia un peccato perdere questi monumenti della nostra storia...
Purtroppo in Italia invece di darle a chi realmente a bisogno di una bellissima cascina dove può crescere la famiglia e creare lavoro come allevatore e agricoltura le demoliscono e noi in Calabria abbiamo chiuso l azienda di pecore e viviamo con il reddito per noi e solo un umiliazione con tanto di prodotti caseari che si producevano questa è la nostra Italia vergogna
La famiglia di mia madre, qui nel bresciano, fu proprio una famiglia di agrari, che fino agli anni 60, aveva circa un centinaio di dipendenti, suddivisi in 2 aziende. E nn è affatto vero che , che subivano umiliazioni e venivano pagati per la maggior parte con derrate agricole.. Cercate di essere obiettivi...x cortesia se ce la fate !!!.Nessuno da noi fu MAI sottomesso, ma furono SEMPRE trattati con umanità...com era logico che fosse Abbandonarono le campagne , per migliorare ( giustamente) la loro posizione e anche perché la meccanizzazione agricola ne ridusse drasticamente la presenza.Riducendo notevolmente la fatica di chi rimase!!!.
Per conto dell’autore dei testi, prof. Ercole Ongaro, anch’egli di provenienza bresciana, le invio la risposta al suo commento di ieri. L’affermazione contestata è al quarto minuto circa del doc, dove si sta parlando della situazione dei salariati agricoli nei secoli del medioevo e in età moderna. E corrisponde a pura verità storica. L’esperienza del sig. Semino è riferita agli anni ’60 del ‘900, quando ormai le lotte contadine del secondo dopoguerra avevano radicalmente cambiato le condizioni di vita e di lavoro dei contadini e l’esodo-fuga dai campi ad opera degli stessi contadini era in fase molto avanzata. Bisogna valutare nell’insieme il testo e soprattutto capirne l’evoluzione. La frase contestata ha colpito negativamente il sig. Semino e gli ha impedito di godere la fruizione delle immagini e del testo. Pazienza, spiace che abbia perso un’occasione per apprendere quanto non conosceva… continuerà a rimanere “ignorante", cioè a ignorare la realtà storica.
Io ho 17 anni, AMO le cascine da quando ero bambino ... Peccato che non si faccia niente per salvarle, 1000 volte più utili degli obbrobri modernistici degenerati come il SuperMERDAto.... ...
dovrebbero fare più documentari come questo, il lodigiano conserva tesori che sono stati dimenticati, come le cascine, i monasteri e gli ospitali
Bellissimo video... è commovente, perché richiama le nostre radici. Grazie
hai voluto il telefonino ,ok scordati le cascine e la vita sana.Colpa tua.
La cascina lombarda e padana in generale, patrimonio dell'umanità
complimenti bellissimo doc
Un documentario ben presentato e attuale. L'apporto culturale in ambo i sensi e' una fondamentale componente della vita Padana che si deve non solo conservare ma rivedere nella risvegliata necessita' di difendere la terra dall'impatto ecologico del uomo e la inevitabile evoluzione del clima. Il messaggio di transizione e' ben messo.ed importante per tutti noi e i nostri figli.
BELLISSIMO !!
Questo e il vero patrimonio che dovremmo conservare.
Bellissimo video 👍👏💚🙋♂️🌈
Tornare indietro è impossibile, però credo Che questa vita frenetica ci stia sfinendo un po' tutti credo sia un peccato perdere questi monumenti della nostra storia...
Purtroppo in Italia invece di darle a chi realmente a bisogno di una bellissima cascina dove può crescere la famiglia e creare lavoro come allevatore e agricoltura le demoliscono e noi in Calabria abbiamo chiuso l azienda di pecore e viviamo con il reddito per noi e solo un umiliazione con tanto di prodotti caseari che si producevano questa è la nostra Italia vergogna
Complimenti
Il filmato e bellissimo però è veramente un peccato quello che i nostri avi hanno costruito adesso lo demoliscono
hai voluto il telefonino ed allora scordati la cascina e la vita di campagna.Di che ti lamenti che è colpa tua.
La famiglia di mia madre, qui nel bresciano, fu proprio una famiglia di agrari, che fino agli anni 60, aveva circa un centinaio di dipendenti, suddivisi in 2 aziende. E nn è affatto vero che , che subivano umiliazioni e venivano pagati per la maggior parte con derrate agricole.. Cercate di essere obiettivi...x cortesia se ce la fate !!!.Nessuno da noi fu MAI sottomesso, ma furono SEMPRE trattati con umanità...com era logico che fosse Abbandonarono le campagne , per migliorare ( giustamente) la loro posizione e anche perché la meccanizzazione agricola ne ridusse drasticamente la presenza.Riducendo notevolmente la fatica di chi rimase!!!.
Per conto dell’autore dei testi, prof. Ercole Ongaro, anch’egli di provenienza bresciana, le invio la risposta al suo commento di ieri.
L’affermazione contestata è al quarto minuto circa del doc, dove si sta parlando della situazione dei salariati agricoli nei secoli del medioevo e in età moderna. E corrisponde a pura verità storica. L’esperienza del sig. Semino è riferita agli anni ’60 del ‘900, quando ormai le lotte contadine del secondo dopoguerra avevano radicalmente cambiato le condizioni di vita e di lavoro dei contadini e l’esodo-fuga dai campi ad opera degli stessi contadini era in fase molto avanzata. Bisogna valutare nell’insieme il testo e soprattutto capirne l’evoluzione. La frase contestata ha colpito negativamente il sig. Semino e gli ha impedito di godere la fruizione delle immagini e del testo. Pazienza, spiace che abbia perso un’occasione per apprendere quanto non conosceva… continuerà a rimanere “ignorante", cioè a ignorare la realtà storica.
Io ho 17 anni, AMO le cascine da quando ero bambino ... Peccato che non si faccia niente per salvarle, 1000 volte più utili degli obbrobri modernistici degenerati come il SuperMERDAto....
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ma che fiume passa per lodi il pò?
l'Adda, antico fiume derivato dall'ancor più antico lago gerundo