Costanzo Preve: centralità del rapporto tra filosofia e prassi (giugno 2011, parte 4)

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  • เผยแพร่เมื่อ 27 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 4

  • @annadifeo515
    @annadifeo515 2 ปีที่แล้ว +2

    Preve è un grande, lo ascolto e lo riascolto.

  • @stefanobosio7126
    @stefanobosio7126 2 ปีที่แล้ว +3

    Finalmente un filosofo colto ma non sulle nuvole. Certo che FUSARO mediatizzato è ormai lontano da questo livello

  • @Edosardo73
    @Edosardo73 7 ปีที่แล้ว +1

    16:00 filosofi accademici, economisti e visibilità mediatica

  • @arabaphenix
    @arabaphenix 2 ปีที่แล้ว

    Pur stimando, quasi amando, Preve, e e conoscendolo come un pungolo per l’interpretazione della storia della filosofia occidentale, ogni volta che si avventura nella filosofia comparativa greco classica e cinese antica devo ammettere con dolore che sembra di ascoltare un comparatista di stampo ottocentesco eurocentrico.
    Al pur ottimo Preve manca una comprensione obiettiva e profonda della filosofia cinese, come invece ha di quella europea, fermandosi a stilemi vecchi e ripetendo topoi scolastici, di cui qualcuno anche profondamente sbagliato.
    Dire che la filosofia cinese nasce in un ambiente dispotico e la greco classica sia essenzialmente prassi sociale comunitaria contro la dissoluzione (contro una sorta di crematistica pre capitalista, opinione che io ritengo azzardata), come se la filosofia cinese fosse il contrario, significa non aver capito le basi sia della storia antica della Cina, dal duemila A.C, che della filosofia, che è essenzialmente prassi del popolo, anche il taoismo oltreché il confucianesimo, trasformazione continua della società e del territorio su cui insiste.
    Ha un concetto hegeliano della filosofia cinese, cioè nullo; come d’altronde Hegel dimostra di non conoscere nessun altro pensiero umano oltre a quello occidentale, etichettando tutto il resto come primitivo o riducendo a macchiette sub umane le etnie del mondo, con in capo gli europei e a capo degli europei, chiaramente, i tedeschi.
    Pur capendo, e anche apprezzando le miriadi di esegeti hegeliani, e Preve è uno di questi, bisognerebbe anche ogni tanto parlare chiaro.
    Popper non era uno stupido.