STREGHE IN PIEMONTE. PAGINE DI STORIA E DI MISTERO (libro)

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  • เผยแพร่เมื่อ 22 มิ.ย. 2024
  • MASSIMO CENTINI, laureato in Antropologia (Facoltà di Lettere e Filosofia all'Università di Torino), saggista prolifico su tematiche inerenti l'antropologia religiosa e le tradizioni popolari, collabora con Università e musei italiani e stranieri e insegna al MUA - Movimento Universitario Altoatesino di Bolzano.
    Nel libro STREGHE IN PIEMONTE. PAGINE DI STORIA E DI MISTERO
    , l'Autore riporta, per la prima prima volta, documentazione storica sulla Caccia alle streghe nella regione subalpina, iniziata nel Duecento e particolarmente attiva in Piemonte e Lombardia. Il primo dei documenti da lui riportati "...è una multa a una signora accusata di fare sortilegi in visione stellarum, una sorta di protoastrologa, poi la documentazione cresce nel Trecento e tocca un apice nel Quattrocento, per poi decrescere ma gli ultimi processi sono del Settecento, in piena età illuministica."
    In proposito, è ricordato che neppure la Corte sabauda fosse indenne dal credere alla stregoneria ed è del primo Settecento il processo a Ruffia, accusato di magia nera ai danni di Vittorio Amedeo II "...un duca particolarmente illuminata, con interessi alchimistici ed esoterici, sostanzialmente per ottenere alla sua morte un indulto e quindi l'apertura delle carceri."
    La Caccia alle streghe interessò, ovunque, in massima parte le donne, diventando strage in alcune zone di particolare interesse geopolitico; tra queste, in Piemonte, il Canavesano e la Val di Susa da sempre aree di transito di genti e di commerci, di compresenza di lingue, tradizioni e fedi per le direttrici che ieri come oggi collegano ai valichi alpini e ai porti liguri e francesi. Zone di notevole presenza Càtara, perseguitata come nel Midi.
    Le accuse di eresia e stregoneria si abbinano nel percorso inquisitorio e la strega ha un suo ruolo anche di capro espiatorio per malesseri e disagi individuali e sociali in epoche di grandi carestie, epidemie, inclemenze del tempo e di tutto ciò che di violento comportava la vita in comune in area urbana, campestre e boschiva.
    Pagine avvincenti e istruttive quelle di Massimo Centini la cui rigorosa ricerca storica multidisciplinare s'avvale degli strumenti dell'antropologia, della criminologia, della sociologia del diritto e della psicologia. Offrono un affresco degli esiti dolorosi e sanguinosi del pensiero acritico fomentato da tradizioni, ignoranza, sessismo, che hanno prodotto stereotipi stregoneschi trasposti in ogni tipo di letteratura, anche criminale, nell'iconografia e nella favolistica, ovunque.
    La figura della strega con il suo corteo orrido e terrifico - sabba, culto del diavolo, orgia, antropofagia, infanticidio, incesto, trasformazione in animali, volo notturno e altro - supera la dimensione storica della Caccia per diventare esperienza condivisa, nel mondo, nell'immaginario collettivo, mantenendo la sua definizione di alterità e di malvagità.
    Di Massimo Centini, segnaliamo a tema, tra i tanti titoli: Streghe, religione e giustizia (Xenia), L'omicidio dell'Inquisitore. Eresia e stregoneria nel Piemonte del XIV secolo (Il Punto), La schiera del Diavolo. Caccia selvaggia, esercito furioso e mitologia dell'oltretomba (Yume), I veleni tra scienza e mito (Diarkos); non ultimo, presentato nell'edizione 2023 della Fiera del libro di Torino, Fiabe criminali. Violenza, omicidio e malvagità nella letteratura per l'infanzia (Edizioni Studio Tesi), composto durante la pandemia.
    Ricordiamo, ringraziando l'Autore, che la presentazione rientra nell'annuale appuntamento "La stregheria" proposto dalla associazione il Paese delle Donne e da Indici Paritari, per la "notte delle streghe" /23/24 giugno), tradizione particolarmente sentita dalla religiosità popolare romana che credeva a un raduno di diavoli e streghe volanti sui prati del Laterano a seguito dei fantasmi di Erodiade e Salomè, dannate per aver causato la morte di S. Giovanni Battista.
    La lunga processione con fiaccole verso la Basilica a lui intitolata, apre alla festività calendariale del 24 giugno e s'accompagna a grandi falò accesi sui prati e innumerevoli stratagemmi e scongiuri per allontanare dalle case streghe e diavoli.
    Info: Massimo Centini, Streghe in Piemonte. Pagine di storia e di mistero. - Scarmagno (TO):
    PRIULI & VERLUCCA 2010.
    MPF
    www.womenews.net/ - paesedelledonne - www.womenews.net/ Premio il Paese delle donne, Bando XXV.

ความคิดเห็น • 3

  • @AlexMysteryChannel
    @AlexMysteryChannel หลายเดือนก่อน

    👍

  • @giuseppedepau2909
    @giuseppedepau2909 18 วันที่ผ่านมา

    Gli stregoni che eliminano la concorrenza

  • @MrMichelangelo3
    @MrMichelangelo3 หลายเดือนก่อน +1

    Interessante, anche se il nome "catari" non deriva da gatto, in latino cattus, ma da dal lat. medievale catharus, «puro».