5 -- William Shakespeare e il teatro moderno -- Moni Ovadia

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William Shakespeare nasce nell'aprile del 1564 a Stratford-upon-Avon (si guadagnerà l'appellativo di "Bardo dell'Avon" o più semplicemente "Il Bardo" e per alcuni sarà "Il Cigno dell'Avon"). Proviene da una famiglia della locale borghesia mercantile: suo padre John Shakespeare è un guantaio e commerciante di pellami. Dalle scarse notizie sulla sua infanzia risulta che il giovane William abbia compiuto la sua formazione alla Kings New School dove avrebbe ricevuto una prima istruzione retorica e letteraria. A soli diciotto anni sposa Anne Hathaway, di otto anni più anziana. Dalla loro unione nasceranno nel 1583 la figlia Susan e nel 1585 i gemelli Judith e Hamnet. In seguito lascia Stratford ma di lui non si hanno più notizie certe fino al 1592 quando vive a Londra e risulta ormai un affermato attore e drammaturgo. Le sue opere vengono rappresentate con grande successo, tanto da suscitare l'invidia dei colleghi. Tra il 1593 e il 1594 i teatri vengono chiusi a causa di un epidemia di peste, Shakespeare si cimenta allora in altri generi letterari con i poemi Venere e Adone e Lo stupro di Lucrezia dedicati al suo amico e protettore, il conte di Southampton. In quegli anni inizia a comporre anche i suoi Sonetti, che saranno pubblicati solo nel 1609 per mano di terzi. Con la riapertura dei teatri Shakespeare entra a far parte della prestigiosa compagnia "The Lord Chamberlain's Men", che raccoglie in sé i maggiori attori delle compagnie dissolte durante la peste. La vita teatrale londinese conosce in quegli anni un momento di grande fioritura che contribuisce a fare del drammaturgo uno dei più grandi autori della storia del teatro. Oltre a offrire alla compagnia testi di successo, Shakespeare vi investe il suo capitale e nel 1598 partecipa finanziariamente alla costruzione del teatro The Globe; successivamente, diventa comproprietario anche del teatro Blackfriars, raggiungendo una certa prosperità. Intorno al 1610, ormai agiato, decide di ritirarsi nella sua proprietà di New Place, a Stratford. Qui trascorre gli ultimi anni della sua vita, senza perdere i contatti con la compagnia per cui compone le sue ultime opere. Muore il 23 aprile del 1616 e viene sepolto nel coro della Holy Trinity Church.

[@francescodamele5226]

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[@Marco_Venieri]

sarà sempre avanti il bardo, anche nel futuro

[@silvanobiemmi3891]

Moni bravissimo

[@DigitalEPublishing]

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[@LelezionidiAdrianoDiGregorio]

che l'inglese sia la più grande lingua letteraria del mondo è una cosa del tutto opinabile; opinione priva di fondamento alcuno

[@francescodamele5226]

Il teatro moderno è stato fatto da Gabriello Chiabrera di Savona e non da Shakespeare

[@francescodamele5226]

Eccezionale Moni Ovadia

[@rosannaspolaore6735]

Shakespeare era John Florio

[@filippolombardi4436]

Però, Moni stesso dovrebbe studiare l'inglese... Ha una pronuncia a dir poco pessima, ridicola (che dimostra il fatto che non ha un orecchio musicale). E poi, va detto - come è evidente - che è diventato un trombone.

[@mariocanfora9117]

Se non sai una lingua la pronunci male, non é un fatto di orecchio
E poi non mi é sembrato trombone, perché lo dici?

[@tamerlano2420]

dal tuo commento a me risulta evidente altro...