Salve Dottore, mi permetto di scriverle perché nell'esecuzione degli esercizi di isometria per il rinforzo del quadricipite ho qualche dubbi che mi piacerebbe risolvere. Ho 34 anni e da circa 6 mesi convivo con un crociato completamente rotto a seguito del quale non ho ancora fissato l'operazione poiché a detta dell'ortopedico che mi ha visitato fin a poche settimane fa non ho ancora raggiunto un buon tono muscolare e un corretto schema del passo. Anzi, continuo ancora a zoppicare poiché non riesco durante il passo a distribuire equamente il peso sull'arto infortunato soprattutto durante l'estensione della stessa. Questo avviene poichè non sento abbastanza forte il sostegno muscolare dell'arto quando dalla deambulazione viene richiesta l'estensione di tale arto (estensione che senza carico raggiungo tranquillamente). Inoltre, per le stesse ragioni non riesco a stare in equilibrio sul solo arto infortunato. Aggiungo a scopo informativo che il ripiegamento della gamba in carico è stato dovuto anche probabilmente ad alcuni problemi che durante l’infortunio hanno interessato anche il CLM e i flessori che non mi hanno permesso di deambulare subito bene e mi hanno viziato il passo. Poiché ho letto che durante gli esercizi a catena cinetica aperta come la leg extension, seduto sul lettino o su una sedia, è preferibile non accentuare l’estensione della gamba per via della traslazione nociva della tibia sul femore dovuta all’assenza del LCA, al momento di fare tutti gli esercizi che richiedono l’estensione massima della gamba mi è venuto un dubbio sul fatto che questi possano essere dannosi per me (che ho tolto già in passato parte del menisco mediale e ho alcuni problemi cartilaginei). In realtà questo sembra rappresentare un controsenso per me che sto cercando di recuperare la forza dell’arto soprattutto in carico e in estensione. Venendo ai quesiti, nell’esecuzione degli esercizi illustrati nel video per sentir lavorare al massimo il mio quadricipite mi sono accorto che durante la contrazione massima la mia gamba raggiunge una iperestensione che mi sono accorto avere naturalmente (poiché presente anche nell’arto sano). Sia durante la contrazione schiacciando un asciugamano sotto il ginocchio(o senza asciugamano) o durante l’alzata a gamba tesa che contraendo forte il quadricipite mi da una sensazione di fare un lavoro più soddisfacente, questa iperestensione che si crea al momento di massima contrazione quando la rotula va giù potrebbe essere nociva oppure è il giusto modo di lavorare?. Inoltre, nella contrazione isometrica con asciugamano a rialzo sotto il ginocchio mi sono accorto che potrei contraendo al massimo andare in iperestensione e veder alzare di conseguenza il tallone (questo in realtà avviene anche senza asciugamano sotto il ginocchio durante lo stesso esercizio) in maniera un po' simile all’alzata dell’arto a gamba tesa. Oppure dovrei eseguire lo stesso esercizio concentrandomi sulla contrazione del quadricipite cercando di spingere in basso l’asciugamano ma contemporaneamente spingere anche il tallone contro il lettino in modo da non permettergli di alzarsi e quindi non andare in iperestensione? Tra le due modalità, quale è la più corretta? Una è più nociva dell’altra? In relazione al fenomeno nocivo che le dicevo prima di ciò che accade durante una leg extension con LCA completamente rotto che analogie ci sono con questo tipo di contrazioni isometriche in scarico, sono sempre degli esercizi a catena cinetica aperta che presentano lo stesso problema? La ringrazio.
Bravissimo di dove sei bravissimo
Dopo quanti gg post meniscectomia parziale mediale e laterale ?
Salve Dottore, mi permetto di scriverle perché nell'esecuzione degli esercizi di isometria per il rinforzo del quadricipite ho qualche dubbi che mi piacerebbe risolvere. Ho 34 anni e da circa 6 mesi convivo con un crociato completamente rotto a seguito del quale non ho ancora fissato l'operazione poiché a detta dell'ortopedico che mi ha visitato fin a poche settimane fa non ho ancora raggiunto un buon tono muscolare e un corretto schema del passo. Anzi, continuo ancora a zoppicare poiché non riesco durante il passo a distribuire equamente il peso sull'arto infortunato soprattutto durante l'estensione della stessa. Questo avviene poichè non sento abbastanza forte il sostegno muscolare dell'arto quando dalla deambulazione viene richiesta l'estensione di tale arto (estensione che senza carico raggiungo tranquillamente). Inoltre, per le stesse ragioni non riesco a stare in equilibrio sul solo arto infortunato. Aggiungo a scopo informativo che il ripiegamento della gamba in carico è stato dovuto anche probabilmente ad alcuni problemi che durante l’infortunio hanno interessato anche il CLM e i flessori che non mi hanno permesso di deambulare subito bene e mi hanno viziato il passo.
Poiché ho letto che durante gli esercizi a catena cinetica aperta come la leg extension, seduto sul lettino o su una sedia, è preferibile non accentuare l’estensione della gamba per via della traslazione nociva della tibia sul femore dovuta all’assenza del LCA, al momento di fare tutti gli esercizi che richiedono l’estensione massima della gamba mi è venuto un dubbio sul fatto che questi possano essere dannosi per me (che ho tolto già in passato parte del menisco mediale e ho alcuni problemi cartilaginei).
In realtà questo sembra rappresentare un controsenso per me che sto cercando di recuperare la forza dell’arto soprattutto in carico e in estensione. Venendo ai quesiti, nell’esecuzione degli esercizi illustrati nel video per sentir lavorare al massimo il mio quadricipite mi sono accorto che durante la contrazione massima la mia gamba raggiunge una iperestensione che mi sono accorto avere naturalmente (poiché presente anche nell’arto sano). Sia durante la contrazione schiacciando un asciugamano sotto il ginocchio(o senza asciugamano) o durante l’alzata a gamba tesa che contraendo forte il quadricipite mi da una sensazione di fare un lavoro più soddisfacente, questa iperestensione che si crea al momento di massima contrazione quando la rotula va giù potrebbe essere nociva oppure è il giusto modo di lavorare?.
Inoltre, nella contrazione isometrica con asciugamano a rialzo sotto il ginocchio mi sono accorto che potrei contraendo al massimo andare in iperestensione e veder alzare di conseguenza il tallone (questo in realtà avviene anche senza asciugamano sotto il ginocchio durante lo stesso esercizio) in maniera un po' simile all’alzata dell’arto a gamba tesa. Oppure dovrei eseguire lo stesso esercizio concentrandomi sulla contrazione del quadricipite cercando di spingere in basso l’asciugamano ma contemporaneamente spingere anche il tallone contro il lettino in modo da non permettergli di alzarsi e quindi non andare in iperestensione?
Tra le due modalità, quale è la più corretta? Una è più nociva dell’altra?
In relazione al fenomeno nocivo che le dicevo prima di ciò che accade durante una leg extension con LCA completamente rotto che analogie ci sono con questo tipo di contrazioni isometriche in scarico, sono sempre degli esercizi a catena cinetica aperta che presentano lo stesso problema?
La ringrazio.
Dopo quanti giorni dell’intervento possono essere fatti? Io ho eseguito un intervento di meniscectomia selettiva mediale e del corno posteriore
Salve dottore ho fatto l'intervento menisco mediale 4 giorni fa devo aver paura a forzare l'arto x fare questi esercizi la ringrazio x l'attenzione
Inutile fare domande tanto nn risponde