IL BIZZARRO SEGRETO DI DUCHAMP, ARTISTA GENIO TRA GABINETTI, TRAVESTIMENTI, SCACCHI E DONNE BAFFUTE

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  • เผยแพร่เมื่อ 30 ธ.ค. 2021
  • André Breton, (quello che ha inventato il surrealismo) lo considerava “l’uomo più intelligente del secolo” ma secondo molti ha semplicemente inventato l’arte contemporanea
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    Più o meno tutti conoscono l’opera per la quale diventa famoso: il primo “ready-made”: un vero orinatoio firmato R. Mutt 1917, e presentato con il titolo “fontana” per essere esposto in una mostra della Society of indipendent Artist.
    Non tutti magari ricordano che della commissione esaminatrice faceva parte lo stesso Duchamp, e che l’opera venne rifiutata. E magari non tutti sanno che l’opera originale non venne mai esposta al pubblico e che andò perso, motivo per cui, se avete visto la fontana di Duchamp da qualche parte, è un falso o una replica. A meno che non l’abbiate visto dentro un gabinetto, perché allora è un vero. O meglio, un originale. Ma non è un opera d’arte se non l’ha firmato Duchamp, ed è semplicemente un pisciatoio. O se volete, potete fare come me e ogni volta che ne trovate uno, firmatelo R. Mutt 1917, così mettete il dubbio al prossimo che si possa trattare di un’opera originale di Duchamp finita per sbaglio in un gabinetto.
    In ogni caso, Duchamp non è solo quello del water/opera d’arte o viceversa, Duchamp è anche quello dei baffi sulla Gioconda. Ovviamente non sulla vera Gioconda, ma su una riproduzione della Gioconda. E anche quello che ha esposto uno scola bottiglie intitolandolo Egouttoir (egutuár), che vuol dire sgocciolatore, ma può essere interpretato anche come “una cosa che toglie il gusto”, e in questo caso si intendeva, ovviamente, il gusto per il bello.
    Duchamp è anche Rrose Selavy, (ossia “Rosa è la vita”) il suo alter ego femminile che interpreta a volta anche dal vivo, uscendo vestito da donna.
    ed è anche quello del “nudo che scende le scale”, un’opera che quando viene presentata, nessuno capisce e che infatti viene rifiutata un po’ ovunque, e che poi diventa un’opera fondamentale per il cambiamento della pittura che smetterà di cercare di essere realistica per diventare sempre più intuizione, astrazione, interpretazione, e arrivare all’arte concettuale che poi ci permetterà di goderci personaggi divertenti come Cattelan.
    Anche perché Duchamp è il primo artista a inserire l’ironia nelle sue opere come una chiave di lettura non proprio nascosta. Ad esempio, vi dicevo della Gioconda coi baffi. Tutti l’hanno vista almeno una volta, ci hanno fatto borse, magliette eccetera, ma la cosa che viene pubblicizzata un po’ meno è il titolo. L.H.O.O.Q.
    Il titolo può essere letto in inglese come Look, cioè “guarda”... e sembra dire… guarda cosa ho fatto… ma in francese, le lettere devono essere lette separatamente e il titolo diventa: Elle Ash O O Cu… e tutto attaccato diventa “Ell Asciò o cù” che tradotto sarebbe: Lei ha il culo caldo, o lei ha caldo al culo… una frase che si presta a un sacco di interpretazioni e può voler dire anche che “si sente inseguita da vicino” magari dalla capacità di riprodurre le opere d’arte attraverso la stampa, la possibilità di toglierle dal loro piedistallo e così via. La carriera di Duchamp come artista, si interrompe improvvisamente nel 1923, quando finisce, o meglio non finisce la sua opera più importante, il cosiddetto “Grande Vetro” realizzata nell’arco di 8 anni, e di cui praticamente nessuno ci ha capito una mazza. Vabbeh... non è proprio così perché alla fine Duchamp ci è venuto incontro e ci ha lasciato un sacco di spiegazioni nei suoi appunti, ma siccome era anche un po’ carogna, non ce li ha lasciati tutti. Il grande vetro viene esposto nel 1923, ma quando lo stanno smontando, i facchini lo rompono, non lo dicono a nessuno, e dieci anni dopo, Duchamp va a recuperarlo e trova che è bello danneggiato… e commenta: oh! finalmente è completo!
    A 36 anni Duchamp smette di fare l’artista e si da agli scacchi e partecipa alle olimpiadi per 4 volte, diventa campione dell’alta Normandia e sarà stabilmente tra i migliori dieci giocatori Francesi per quasi vent’anni.
    Nel corso della sua vita ha fatto veramente una marea di cose e alla fine, poco prima di morire, ha potuto dire (davvero) “ho vissuto una vita assolutamente meravigliosa” e andarsene da questo mondo nel 1968 a 81 anni, con la nomea di essere stato il più grande artista del suo tempo.
    Non male per uno che aveva smesso di fare opere d’arte più o meno da 40 anni.
    Eppure alla sua morte si scopre l'impensabile, per vent'anni ha custodito un bizzarro segreto: che si intitola “Etant donnés: 1° la chute d’eau, 2° le gaz d’éclairage...”

ความคิดเห็น • 9

  • @Fedee98
    @Fedee98 2 ปีที่แล้ว +2

    I tuoi approfondimenti meriterebbero un pubblico più ampio :)

  • @MariaMarenko_architetto
    @MariaMarenko_architetto 2 ปีที่แล้ว

    Grazie e buon anno Stefano!

  • @simonaghielmi3970
    @simonaghielmi3970 2 ปีที่แล้ว

    Grazie Stefano!

  • @st0ne274
    @st0ne274 2 ปีที่แล้ว +1

    "Sei così brutto che sembri un capolavoro d'arte Moderna!"

  • @LaCasalinga_Di_Voghera
    @LaCasalinga_Di_Voghera 2 ปีที่แล้ว

    È un gioco di parole: scolatoio o scolabottiglie è gUttoire da gutte = goccia, che crea un double entendre - doppio senso - con gôut = gusto :D Son quelle cose che aggiungono un livello di arte a un'opera, a mio parere :D

  • @valerose7546
    @valerose7546 ปีที่แล้ว

    L.H.O.O.Q sta per "lei è eccitata".

  • @casagialla6211

    Ciao Stefano, potresti darmi il riferimento all'artista Turco che nel 2017 ha ricostruito l'ultima opera ? Non trovo online alcuna notizia in merito. Grazie