Carsismo nelle evaporiti dell'Appennino Settentrionale Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO

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  • เผยแพร่เมื่อ 18 ก.ย. 2023
  • Le aree carsiche nelle evaporiti (gessi e anidriti) dell'Emilia-Romagna sono tra le più importanti emergenze naturalistiche della nostra Regione, tanto che la loro quasi totalità ricade all'interno di Parchi Nazionali e/o Regionali.
    Il loro interesse scientifico è, se possibile, ancora maggiore e le rende tra le massime espressioni mondiali di aree carsiche in questi particolari litotipi: tra l'altro ospitano, al loro interno, la più grande e le più profonda grotta epigenica in gesso del mondo.
    Il loro valore in campo carsico, geologico, mineralogico, paleontologico, biologico, archeologico etc. è testimoniato dalle centinaia di pubblicazioni specifiche che hanno visto la luce in un arco di tempo di oltre due secoli. Da questo punto di vista, poi, sono la prima area carsica in assoluto in cui si siano effettuati specifici studi sul carsismo gessoso e ancora oggi sono quella più studiata al mondo.
    Siamo lieti di annunciare che oggi il 19/09/2023 siamo ufficialmente PATRIMONIO UNESCO.
    La notizia arriva da Riyadh, capitale dell'Arabia Saudita dove c’è stata una sessione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la scienza e la cultura.
    Il sì della sessione è arrivato nel primo pomeriggio: la Vena del Gesso Romagnola, i Gessi bolognesi e di Zola Predosa, le Evaporiti di San Leo e la grotta di Onferno nel riminese, l'Alta valle del Secchia e la Bassa collina reggiana sono dunque Patrimonio dell'Umanità, sotto la dicitura 'Carsisimo evaporitico nelle grotte dell'Appennino settentrionale'.
    Per l'Italia è appena il quinto habitat di tipo naturale riconosciuto Patrimonio Unesco, dopo le Dolomiti, l'Etna, le Eolie e le Faggete vetuste dell'Appennino.

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